Nelle prime ore di lunedì 15 febbraio 2016, abbiamo dato fuoco a 2 bancomat situati in via Defteras Noemvriou a Volos, come risposta minima alla tortura inflitta all’anarchico Panagiotis Aspiotis.
Assumiamo la responsabilità per la distruzione della filiale della compagnia paramilitare “Alba Dorata” in Via Skenderani all’alba di Martedì.
Questo specifico “negozio”, sostenuto e responsabile dinanzi all’amministrazione dello Stato, è il buco in cui i fascisti si sentivano al sicuro con la regolare presenza della polizia.
È ormai inutile analizzare le cause di un attacco all’Alba Dorata. Hanno fatto e faranno il loro lavoro sporco, dove lo Stato ufficiale trova difficoltà, e sono nello stesso tempo gli scagnozzi di una parte della società greca razzista, la quale alimentano con spettacolo. Apertamente sostengono coloro che gli aiutano (proposta dell’Alba Dorata per l’esenzione fiscale degli armatori dal nuovo memorandum).
La scelta di far apparire l’Alba Dorata come un fattore della vita quotidiana è stata favorita attraverso i media con la loro promozione quotidiana, sia positiva che negativa, (nella cronaca, alle notizie, ma anche alle trasmissioni pomeridiane di lifestyle per toccare l’interesse di un numero maggiore di bidoni piccoli e medio-borghesi). Come in ogni altro caso in cui c’è una polarizzazione sociale, il sistema democratico giocherà con tutti gli strumenti ed userà le sue riserve fasciste. Inoltre, le agende della maggior parte dei partiti della scena politica centrale non differiscono, il discorso fascista viene espresso dai liberali, dai “socialisti” e da ogni sorta di cagnaccio politico patriottico. Gli attacchi fascisti agli immigrati vengono legittimati alla fine dal discorso istituzionale del Potere e dalla sua espressione pratica, i campi di concentramento.
Parallelamente, la promozione degli albadorati ha aperto il vaso di Pandora per il conservatorismo e il fascismo di un numero sempre più grande di pezzi della società. La legittimità politica che gli è stata data attraverso i risultati elettorali il peggio che può fare è quello di sfatare alcuni pretesti rimanenti. Nel prossimo periodo vedremo ogni depresso vomito razzista/fascista e favorevole alla dittatura di esprimersi. La folla degli elettori e di quelli che applaudano l’Alba Dorata non ha alcun alibi di frustrazione e di inganno, come vuole credere la sinistra (e non solo), indipendentemente dal fatto che le sue motivazioni non sono sempre ideologiche. Chi si discosta dagli standard “ellenici” entra nel mirino tanto con il discorso pubblico dominante e con le azioni repressive della polizia, in compagnia con i fascisti.
La nostra azione antifascista non può essere basata su una richiesta di rispetto alla legalità che viene promossa dalla sinistra, la quale risponde agli attacchi violenti con denunce. È importante per noi di debellare i loro gruppi squadristi dalle strade, perché sono gl’inizio del fascismo, sono quelle che aggiungono prestigio e potenza in una massa vile. In ogni caso abbiamo sempre visto estremisti della destra nel Parlamento, la differenza dell’Alba Dorata è che eccita il suo pubblico con la violenza e col presunto anticonformismo / illegalità, e cerca in questo modo di dominare lo spazio (nelle piazze, nei quartieri, ecc.)
Nella città di Volos non lasceremo nemmeno un centimetro nella propaganda fascista. La ristrutturazione che abbiamo effettuato nella loro baracca non deve essere vista come qualcosa di speciale. È un gesto nobile verso la nostra dignità inferita, un momento nella continuità della guerra. Non vogliamo rispondere politicamente al populismo dei papponi dell’Alba Dorata. Vogliamo sbarazzarsi dalla puzza di questi maiali, di assumere un’azione di attacco, di distruggerli in emulazione di coloro che desiderano DNA ellenici, nazioni pulite, la Grande Grecia e gli imigranti nei campi di concentramento.
PS.1: Il “simpatizzante, ma non membro” Zenon Manthogiannis ha presumibilmente incassato con salari agricoli, secondo le dichiarazioni del suo avvocato, le commissioni che faceva per l’Alba Dorata. Sembra, che la tattica abituale dell’Alba Dorata di neutralizzare i suoi membri per varie ragioni resiste ancora dagli anni ’80, con infiniti “allontanamenti”, informazioni alla polizia e pulizie interne. Il “poveraccio” è stato arrestato con due complici “ignoranti” poco prima di attaccare con bombe molotov una sala di preghiera musulmana. Auguri per le paghette stronzo, ora batti la tua testa contro il muro… per iniziare a abituarti.
P.S.2: Saluti ai combattenti antifascisti a Xanthi, Heraklion, Agrinio, Alimos, Aspropyrgos e in tutto il paese.
Iniziativa per l’apertura di un pozzo [per gettare i fascisti] a Volos
La sera del 6 Ottobre, una manifestazione antifascista ha avuto luogo nella città di Volos (Grecia centrale). Alle 18.00, circa 300 manifestanti si sono riuniti nella Piazza di Aghios Nikolaos, composti da compagni dello spazio anarchico/libertario, ma anche da molti esponenti della sinistra locale. Poco prima dell’inizio del corteo, alcuni compagni hanno preso a calci in culo un neo-nazista. Poco dopo, il numero dei partecipanti ha raggiunto i 900 manifestanti.
Nello stesso tempo, i neo-nazisti dell’Alba Dorata (Chrissi Avgi) avevano fatto un richiamo per una manifestazione “Pan-Thessalica contro le misure di austerità” davanti ai loro informali uffici locali, situati in Via Skenderani. Non più di un centinaio di teppisti hanno partecipato alla miserabile riunione fascista. Apparentemente, sia i nazionalisti e la polizia erano estremamente preoccupati per gli scontri che sarebbero scoppiati, e di conseguenza avevano schierato pesanti forze repressive attraverso le strade della città, come ad esempio quattro autobus della polizia e diverse squadre della polizia anti-sommossa provenienti da città vicine per proteggere i membri dell’Alba Dorata, così come tutte le unità motorizzate della DIAS e decine di poliziotti in borghese della città Volos.
I squadroni della polizia anti-sommossa hanno circondato la Piazza di Aghios Nikolaos, al fine di bloccare la manifestazione antifascista, ma i manifestanti non si sono fatti intimidire. Il corteo è iniziato in modo combattivo ed ha attraversato la Via Dimitriados, dove ci sono stati piccoli scontri, non appena i poliziotti hanno sparato lacrimogeni di gas e granate assordanti contro i manifestanti, nel tentativo di disperdere la folla. Gli antifascisti sono rimasti insieme in un unico blocco ed anche vari passanti hanno scelto di unirsi al corteo. Hanno proseguito per Via Iasonos e la manifestazione si è conclusa presso l’Università (Tholos), dove si è tenuta un’assemblea per determinare le azioni future.
La grande affluenza, così come la passione dei manifestanti antifascisti, oltre a rendere i fascisti molto più diffidenti e spaventati per contro-attacchi, ha dimostrato che le persone possono fare molto di più quanto da quello possano pensare possibile quando si organizzano in modo serio e decisivo . I fascisti e il loro veleno non hanno nessun posto a Volos, o dovunque per quello che ci riguarda. Anche se cercheranno di riorganizzarsi e fare la loro comparsa per le strade, si troveranno ad affrontare con le contro-proteste, e speriamo che la prossima volta non saranno così ben protetti dai loro colleghi poliziotti.
In seguito a questa manifestazione, un’altra azione antifascista si è svolta al centro di Volos il 10 Ottobre. Quasi 50 compagni sono scesi in strada, effettuando affissioni e distribuendo volantini contro-informativi. Hanno cantato slogan sul loro cammino fino a raggiungere Via Skenderani, volendo “fare una visita” al nido fascista. Sono rimasti davanti alla sede ufficiale dell’Alba Dorata per circa quindici minuti, fino a quando il capo della polizia locale è intervenuto insieme alle forze motorizzate della DIAS. Nonostante il “colloquio amichevole” del capo della polizia, i compagni sono rimasti nella loro posizione per cinque minuti. I passanti hanno espresso il loro sostegno spontaneo quando gli antifascisti hanno deciso di andarsene, gridando molto forte la necessità di distruggere i fascisti e far sparire il nazionalismo.
Nemmeno un millimetro di terreno per i nemici della libertà! Abbattiamo il patriottismo-nazionalismo-populismo-fascismo ovunque!
Il pomeriggio della Domenica 30 Settembre 2012, quasi 60 compagni si sono riuniti di fronte al centri locale di detenzione per minori nel distretto di Chiliadous. Tenendo uno striscione con su scritto “Solidarietà con la lotta dei prigionieri” e con le loro grida che risuonavano per circa quaranta minuti, hanno espresso la loro solidarietà con coloro che sono dietro le sbarre.
Hanno mostrato ai prigionieri, ma anche alle guardie umane nessuno è solo contro lo Stato, che la nostra lotta deve continuare fino alla demolizione dell’ultima prigione, finchè non siamo liberi tutti.
La solidarietà è la nostra arma! Fuoco alle galere! LIBERTÀ A TUTTI E TUTTE
SE OGGI TOLLERI IL FASCISMO
DOMANI SARAI COSTRETTO A SUBIRLO
Sabato, 29 Settembre, il deputato parlamentare locale dell’Alba Dorata P.Iliopoulos è stato avvistato sulla via Dimitriados, nella città di Volos. Una persona ha iniziato a discutere verbalmente con lui a causa delle tattiche fasciste e il bullismo del parlamentare, ma anche perché la stessa persona è stata regolarmente calunniata attraverso internet dall’Alba Dorata.
Poco dopo, all’angolo della via Dimitriados e via Skenderani, dove si trova il locale della sede (non ufficiale) del partito nazionalista, la stessa persona si è trovata a discutere verbalmente con sette membri dell’Alba Dorata, che erano appena usciti dal palazzo carichi con manganelli in acciaio e pali di legno, e con lo stesso parlamentare, che non solo portava un paletto di legno, ma anche mostrato la sua pistola durante la sfida ed ha minacciato l’antifascista disarmato.
In soli pochi minuti, pesanti forze della polizia sono arrivati sulla scena e si sono allineati in un cordone per proteggere i fascisti armati. Poi i poliziotti hanno violentemente arrestato sei persone e l’antifascista, con il pretesto di ottenere delle testimonianze riguardo l’incidente.
Un’altro cittadino, che era anche lui un testimone oculare, è andato al dipartimento della polizia per sporgere denuncia contro il comportamento del parlamentare. Tuttavia, è stato ignorato dai poliziotti, che gli dissero di tornare in un’altro orario.
NON DOBBIAMO VIVERE COME SCIAVI
L’unica cosa che i media della “informazione” e l’indagine della polizia hanno aggiunto riguardo il caso è stato solo la legittimità del possesso dell’arma da fuoco. Se il parlamentare aveva sparato con la sua pistola, probabilmente avrebbero la cura di aggiungere, come al solito, una scarica accidentale o un proiettile ostracizzato.
ABATIAMO I FASCISTI
Manifestazione di protesta, Sabato 6 Ottobre ore 18.00, Aghios Nikolaos, Volos
Assemblea contro il fascismo
————————————————————————————-
Tenetevi al sicuro sulla strada, state in allerta. (I neo-nazisti hanno diffuso un appello per una manifestazione “Pan-Thessalica” lo stesso giorno, nello stesso tempo, a Volos.)
Nel pomeriggio di Domenica, 8 Aprile, verso le 14:00, una squadra di circa 25 neo-nazi di Alba Dorata (Chrissi Avgi) ha tentato di effettuare un evento di propaganda pre-elettorale nella zona della della città costiera di Volos.
Si stima che la maggioranza di questo gruppo di neo-nazi proveniva dalle zone e dai paesi limitrofi e non dalla città di Volos.
Dal momento che è stata constatata la loro presenza circa 50 compagni e compagne si sono radunati nella zona e si sono confrontati direttamente con loro. Dopo pochi minuti di scontro, il gruppo dei nazi (tra di loro anche uno dei loro candidati alle elezioni parlamentari nella regione di Magnisia) si è riparato in una caffetteria nelle vicinanze per salvarsi.
I compagni/e si sono concentrati fuori dalla caffetteria gridando slogan antifascisti, ma tenendo conto delle considerevoli forze di polizia che erano arrivate sul posto per proteggere i nazi (4 motociclette della squadra DIAS, 5-6 sbirri della guardia costiera e 3 macchine di pattuglia), hanno deciso di non attaccare di nuovo.
I “patrioti” alla fine sono usciti dalla caffetteria, con l’aiuto dei loro complici in uniforme, e non hanno continuato la loro abominevole propaganda per le strade della città.
Gruppi di compagni/e sono rimasti in allerta ed hanno continuato le loro ronde antifasciste fino la sera. Durante la mobilitazione antifascista la reazione di molta gente è stata positiva, ed addirittura alcune persone incoraggiavano pubblicamente il pestaggio e l’allontanamento dalla zona dei neo-nazi di Alba Dorata.