Tag Archives: violenza poliziesca

Berlino: Furgone Spie passato alla fiamma

5 luglio 2018

L’onda d’odio spumeggiante contro l’arbitrio degli individui in divisa, trabocca ancora dai confini francesi per arrivare fino a noi. L’altra notte bruciarono due auto a Nantes, centinaia di giovani distrussero dei negozi e attaccarono le CRS con delle molotov.
Martedì sera in una periferia di Nantes, Aboubakar fu giustiziato nella sua auto da un poliziotto dopo un fermo per un controllo stradale…

La polizia diffonde la versione del contrasto a un pericolo. È evidente che la questione del pubblico sulla “legalità” dell’omicidio si può porre solo nell’ottica della sedicente legittimità e legalità di un apparato di polizia. Visto che rifiutiamo il riconoscimento di quella legalità, l’esecuzione attuata da uno sbirro non può mai essere legittima.

Solo pochi mesi fa, già ci raggiunse una triste notizia dalla stessa regione. Un compagno aveva perso una mano nelle lotte per lo ZAD e tutto il suo torso è ampiamente ferito fino ad oggi. Era una granata esplosiva sparata dai CRS.

Questi momenti che chiariscono da che parte stiamo noi e chi veste una divisa ci fanno spesso sprofondare nell’impotenza. Il tempo si ferma e tutto dentro di noi si ribella pieno d’odio e di frustrazione. O tutto pare destinato a fallire e ci si frustra davanti all’onnipotenza dello Stato che può uccidere per mano di un poliziotto. Oppure si sfoga questo sentimento e si fa l’unica cosa visibile, cioè sfogare la propria rabbia, i propri sentimenti per queste notizie e solidarizzarsi con tuttx che stanno dalla stessa parte.

Vogliamo esprimere la nostra solidarietà con lx resistenti delle periferie e l’altra notte abbiamo passato alle fiamme un’auto del fornitori di servizi carcerari SPIE.

Le notizie sull’impiego d’armi oppure esecuzioni da parte dex sbirrx in base alla loro lealtà per lo Stato, alla loro mania per l’ordine, al loro razzismo oppure ai loro nasi pieni di cocaina s’accumulano anche a Berlino negli ultimi tempi. Sono permanenti notizie scandalistiche che rischiano di sparire nell’ubriacatura mediatica.

Neanche un attimo di respiro ai nostri nemici! Solo una vita nell’attacco può impedire di rassegnarci a questi rapporti di potere.

In memoria di tuttx che sono statx colpitx dalla violenza sbirresca!
Amore e forza a tuttx lx prigionierx nelle galere dello Stato! Resistete!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lille, Francia: I distributori di cinque banche e una mazza – 18 e 19 giugno 2018

Dopo il commissariato di Vauban, piazza Philippe-de-Girard, ridipinto il 13 giugno (con un tag «Avete le mani sporche di sangue»), altri tag sono spuntati il 18 giugno a Lille sull’edificio di Scienze politiche e la Porte de Roubaix, per Selom e Matisse, due giovani morti il 15 dicembre scorso a Lille dopo una collisione con un treno regionale…

Ma si noti anche che il 19 giugno, e non c’è necessariamente un legame, i bancomat di cinque banche sono stati spaccati in via du Faubourg-de-Roubaix, accanto c’erano delle A cerchiate, e un tag che diceva «Né Dio né padrone né banchiere».

Lille, Francia: Il commissariato di quartiere ha preso colore!

All Colors Are Beautiful
Azione locale per un disordine globale

Lille, il 13 giugno 2018

La mattina del 13 giugno 2018, gli/le abitanti del quartiere Vauban hanno trovato la facciata dell’edificio dei/lle loro guardian* della pace ridipinta di diversi colori, e la scritta «le vostre mani sono sporche di sangue»; «secondo avvertimento».

Queste persone potrebbero chiedersi, legittimamente: Perché il commissariato di rue Lavoisier è stato ridipinto?

Ma la vera domanda che questo gesto vuole porre è piuttosto: perché ci sono persone che muoiono sotto i colpi della polizia? Perché Sélom, perché Matisse a Fives nel dicembre 2017? Perché Maxime, studente di Lille mutilato alla ZAD di Notre-Dame-des-Landes nel maggio 2018 ? Perché tutt* gli/le altri*, perché questo numero incalcolabile di vittime della polizia?

Sembra trattarsi di una problematica di territorio e di Stato di diritto. Il concetto di Stato è una visione del mondo, un modo di fare. L’unico strumento per farci mandar giù questa definizione è la repressione. Ed è uno strumento che suona falso: si tratta di violenza pure e semplice, simbolica e fisica.

Perché la violenza è generalizzata, sistemica (cioè inclusa e accettata nel sistema neo-liberale che ci circonda) e a volte, a seconda del contesto, sistematica.

→ Il contesto che ha messo fine ai giorni di due giovani abitanti di un quartiere popolare super-controllato.
→ Il contesto che ha mutilato uno studente che difendeva un luogo di sperimentazione collettiva, incarnato nella ZAD.
→ Il contesto che impedisce agli/lle esiliat*, i/le migranti e i/le sans papiers, a Calais, di vivere come preferiscono perché la loro situazione viene giudicata irregolare.

Questa violenza, sempre legittima, a sentire Gérard Collomb, può toccare chiunque, in qualsiasi momento. Ma l’accento viene messo anche sui e sulle emarginat*. Chi è già Al margine (En Marge) e fa fatica a integrarsi a un sistema che li opprime quotidianamente. Chi rifiuta di mettersi In Marcia (NdT : En Marche è il partito politico del presidente della repubblica Macron) e si oppongono al sistema col loro stile di vita e/o con le loro azioni politiche. Gli uomini che occupano luoghi, squat, università; le donne che occupano le strade, i quartieri e le città; uomini e donne che non manifestano passivamente, che si manifestano qui e là, che sognano lanciando un grido troppo spesso soffocato da una repressione sistematizzata.

Prendere di mira un commissariato è prendere di mira non soltanto l’istituzione che ci attacca in maniera diretta, ma è anche colpire una concezione dell’organizzazione della società di cui la polizia è il braccio destro irrinunciabile. Il contesto economico e politico attuale non è che la conseguenza di un concatenamento storico e di decisioni politiche che abbiamo legittimamente il diritto di rimettere in questione. Le nozioni di giustizia (il culto della legge), di democrazia (l’ordine sociale), di ciò che è istituito (la politica), di popolo (i/le citttadin*) devono essere ridefinite con le nostre parole (piuttosto che con quelle del governo). Subiamo ogni giorno gli effetti di uno Stato detto di diritto. Il loro diritto, la loro giustizia, la loro democrazia, le loro istituzioni… per quale popolo? Noi siamo piuttosto per lo stato di non-diritto.

Qualcuno dirà che questa azione è violenta. Ma perché restare passiv* di fronte ai loro gesti e le loro idee imposte a colpi di manganello? Ci rifiutiamo di banalizzare il monopolio della violenza detenuto dal governo, e il suo utilizzo per risolvere i conflitti sociali ed eliminare ogni tentativo discorde. Rifiutiamo di accettare la sistematizzazione del posto di lavoro per aggirare ogni mobilitazione e reprimere chi è in difficoltà.

Con la nostra azione affermiamo che non vogliamo aspettare una rivoluzione generalizzata. Preferiamo delle oasi di azioni indipendenti contro un nemico comune, piuttosto che sperare ciecamente in un’insurrezione globale. Non c’è discrepanza tra il fondo delle nostre idee e la forma dei nostri gesti. Il «vandalismo» è una risposta proporzionale all’assurdità del mondo impostoci dai governanti.
Quindi la domanda è: chi è più violento, la macchina poliziesca o delle parole e dei colori su un commissariato?

In ogni caso, ACAB, All Colors Are Beautiful.

Il commissariato di rue Lavoisier era già stato ridipinto una prima volta due settimane fa. Malgrado quel primo avviso, hanno continuato a fare gli sbirri. Il secondo avvertimento non era un lusso, era una necessità.

Sostegno ai/lle mutilat*
Né oblio, né perdono per gli/le assassinat*
La polizia ha le mani sporche di sangue

Questo è il secondo avvertimento

[Notre-Dame-des-Landes]: Breve sunto della situazione al 10 aprile (pomeriggio)

La Chèvrerie, distrutta il 10 aprile

– Nella parte est diversi luoghi distrutti dall’attacco di uno stato fascizzante arrivato in forze, basta ricostrure e continuare la resistenza. Venite numeros* alla ZAD o rafforzate i movimenti nelle vostre città.
– RDV al Camp des cheveux blanc per organizzare un’eventuale azione collettiva di risposta.
– gli sbirri hanno circondato un’ampia zona il centro è l’est fino alla Grée e Les vrai rouges.
– dei/lle compagn* chiedono rinforzi per per resistere alla repressione continua imposta dallo stato. Resistiamo perché il mondo somigli di più a un’immagine che ci sembra più coerente con lo spirito solidale. Di fronte a una forza sbilanciata e dominante i/le compagn* hanno cercato di resistere in tutti i modi possibili. La chevrerie e Les vrais rouges sono ancora a rischio di distruzione, appello a rinforzi!!
– dobbiamo anche affrontare diversi problemi tecnici
– Venite numeros* per rafforzare la difesa e ricostruire il nostro futuro. Non dimenticate un equipaggiamento che possa proteggere la vostra salute e l’identificazione. Se poteste gestirvi autonomamente sarebbe perfetto, ci sono comunque delle zone di accoglienza per darvi indicazioni sulla zona e informazioni utili sul terreno.

Fonte: zadresist.antirep.net

Dresda, Germania: Versata vernice davanti a posto di polizia

10 luglio 2017

Nell’ombra della notte abbiamo marchiato con il “Sangue” un distretto di polizia.

Poliziottx tedeschx nell’occasione del G20 hanno una volta in più dimostrato la loro cieca ubbidienza e il loro cieco spirito di corpo. Manganelli, pugni, pedate, sostanze irritanti, offese ributtanti, in faccia alla gente giovane, vecchia, dex turistx, dex critichx del vertice e a gente di ogni tipo. Ci avete pestatx a sangue, feritix – non solo fisicamente – malgrado fossimo pacificx, non nel cosiddetto “black bloc“. Come dei selvaggi avete pestato le nostre ossa e calpestato la nostra fiducia. Voi le corrazze, noi la pelle nuda. Ci avete rinchiusx, maltrattatx, e tutto questo per 20 persone di grande influenza che tenevano il proprio spettacolo di potere. Seguite i vostri capi tanto ciecamente da dimenticare che siamo anche noi persone, o siete semplicemente disumani?

Per tutto questo e tanto di più abbiamo lasciato della vernice rossa davanti al distretto di polizia. Rosso per il sangue delle vittime della violenza statale e per la fiamma della rivoluzione.

Ci vediamo sulle strade!

I nostri pensieri vanno a chi è feritx e mortx di violenza sbirresca.

ps: sei in servizio e leggi questo? Il tuo superiore, i tuoi colleghi picchiatori, i tuoi straordinari, il tuo lavoro ti fa vomitare? Dimostra la tua responsabilità sociale e pubblica degli interna, inoltra dei reclami, tradisci i tuoi colleghi, licenziati e vieni sulla strada!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dresda, Germania: Azione della CNA in solidarietà con tutt* coloro che affrontano la repressione della polizia ad Amburgo

Ancora una volta il G20 colpisce in pieno viso tutt* quell* che credono che la giustizia sociale e la libertà non sono un’utopía. Per compensare la nostra rabbia, abbiamo effettuato un’azione con un collage (manifesti). Vogliamo non solo mostrare la nostra solidarietà, ma anche confrontarci con le persone del nostro quartiere sugli incidenti ad Amburgo e la repressione che sta avvendendo là.

Per un mondo di solidarietà e giustizia senza gerarchie e sfruttamento. Blocchiamo il G20!

in spagnolo, portoghese, tedesco

Berlino: Attentato incendiario a posto di polizia

18 febbraio 2017

Il 21/22 febbraio a Berlino si svolge per la 20a volta il congresso europeo di polizia. Nel Congress Center di Berlino (CCB) s’incontrano i guerrafondai, i cacciatori di teste ed i fanatici della sicurezza per propagare i loro intrighi disumani.
Con il ministro federale degli interni Thomas de Maizière e il presidente della protezione della costituzione Hans Georg Maassen s’incontrano agenti e protettori dell Stato d’ogni risma a partire da Europol, Frontex, BKA fino al LKA e anche tante altre autorità. Ma ci sono pure lobbisti, imprenditori e profittatori di guerra come i giganti del riarmo Heckler & Koch, Taser, Rheinmetall e Vodafone.

Con lo slogan – L’Europa senza confini? Libertà, mobilità, sicurezza – discutono le future linee di battaglia e le rispettive tecnologie e armi con le quali il dominio si schiera sul campo.
Parole come senza confini, libertà e mobilità intendono anzitutto la cooperazione internazionale degli organi europei di repressione, lo scambio di dati e di conoscenze e la militarizzazione dell’Europa e dei suoi confini esterni.

Riteniamo un tale incontro una sfrontatezza e pensiamo: “Questi porci, non deve assolutamente essere … eh no!”; esattamente come anche il vertice G20 che dovrebbe avere luogo in estate ad Amburgo. I difensori dell’esistente e responsabili della miseria imperante non hanno meritato nessun palcoscenico. Ecco perché cospiriamo contro il sistema delle frontiere e del controllo e abbiamo attaccato il posto di polizia del contrasto alla criminalità della direzione 6 con due ordigni incendiari e un copertone.

Per tuttx quellx che dividono da noi con recinti e muri.
Per le centinaia di migliaia di persone che devono rischiare la vita sui confini esterni d’Europa.
Per lx due anarchicx prigionierx che in base all’operazione congiunta tra Audiencia Nacional e LKA Nordrhein-Westfalen sono statx arrestatx con l’accusa di aver rapinato una banca nel 2014 e ora sono sotto processo ad Aachen.
Per Pola Roupa e Konstantina Athanasopopulou recentemente arrestate in Grecia per la loro partecipazione al gruppo Lotta Rivoluzionaria.
Per Gabriel Pombo da Silva che fine gennaio è stato temporaneamente arrestato dai cani da guardia dello Stato spagnolo e messo davanti alla montatura “commercio illegale d’armi e di munizioni e fondazione di un gruppo armato”.
Per chi si rivolta nei sobborghi di Parigi e da più di una settimana scende in piazza contro le vessazioni razziste della polizia.

Fuoco e fiamme alla repressione – Abbasso la fortezza Europa
Ci vediamo ad Amburgo – Tschüss
Anarchicx

A tuttx lx interessatx che vogliono dimostrare ulteriore affetto alle ditte e istituzioni che partecipano al congresso di polizia:
@-yet GmbH, 3M, Akutklinik Urbachtal, Alcatel-Lucent Enterprise, Basler, BMS – Broadcast Microwave Services, BONOWI International Police-Equipment GmbH, Bosch, Bundesdruckerei GmbH, BDK, Bundeskriminalamt (BKA), Bundesverband der Dolmetscher und Übersetzer e.V. (BDÜ), BDA – BerlinDataAnalytics, Busch PROtective, Canon, Capgemini, Cellebrite, Cognitec, CONTURN, CSC, Cyber Akademie, Daimler AG, Dallmeier, Data-Warehouse GmbH, DERMALOG Identification Systems GmbH, Deutsche Hochschule der Polizei, DigiFors GmbH, Disy Informationssysteme GmbH, Deutsche Polizeigewerkschaft DpolG, DVZ DATENVERARBEITUNGSZENTRUM, E.I.S. Aircraft GmbH, EFB-Elektronik GmbH, Ekin safe city technologies, Ericsson, Esri deutschland GmbH, eu-LISA, Eurocommand GmbH, Forum Vernetzte Sicherheit (FVS), futureLAB AG, Gauselmann AG, Gewerkschaft der Polizei (GdP), Heckler & Koch, HELIOS Privatkliniken GmbH, HP Inc, Hytera Mobilfunk GmbH, IABG, IBM, Informations- und Bildungszentrum Schloss Gimborn (IBZ), IfmPt, INTERNATIONAL POLICE ASSOCIATION (IPA), Jenoptik, KRD Sicherheitstechnik, Kaspersky Lab, KEMAS, Kowa, KRIMINALISTIK, Microsoft Deutschland GmbH, MOBOTIX, Motorola Solutions, MSAB, NetApp, Panasonic Computer Product Solutions (CPS), PDV-Systeme GmbH, PLATH Group, RCS, Rheinmetall AG, Roadmetric, Rohde & Schwarz Cybersecurity, rola Security Solutions GmbH, SAP, Sapite GmbH, Scheer E2E AG, Schmidt & Bender GmbH & Co, Schönhofer Sales and Engineering GmbH, Sciengines, Seccon Group, Stashcat, T3K-Forensics, Trivadis, Schelhorn OWiG Software GmbH, secunet, Sinc, Sita, Smartfrog, Sopra Steria, STOOF International, SVA System Vertrieb Alexander GmbH, Taser – Axon, TASSTA, Ulbrichts Protection, Unisys, Verseidag-Indutex GmbH, VIMTEC – FAST, Vites, VirtualSolution, Vitronic, Vodafone

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dessau, Germania: Incendio doloso a centro di giustizia

19 gennaio 2017

Il 19/01/2017 a Dessau abbiamo dato fuoco alle porte della pretura, del tribunale e della procura.
Gli sbirri maltrattano e assassinano e la giustizia di Stato li supporta mettendo a tacere e minimizzando.

Solidarietà alle vittime della violenza sbirresca razzista!

In memoria a tuttx che ne sono cadutx vittima:
Layé Condé
Achidi John
Oury Jalloh
Christy Schwundeck
Amir Aageb
Halim Dener
e tantx altrx.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Limoges, Francia: Attacco incendiario a una caserma della gendarmeria

Nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2016 abbiamo incendiato la macchina di un capo della gendarmeria delle Tuilières parcheggiata nella della caserma.

Abbiamo compiuto quest’atto di sabotaggio in solidarietà con i/le migranti della landa di Calais.
Questa settimana lo stato francese ha sgomberato con la forza e distrutto il luogo di vita di migliaia di migranti.

Finché distruggerete le loro case noi bruceremo le vostre automobili!
Volevamo allo stesso tempo rendere omaggio a Rémi Fraisse e Adama Traoré, assassinati dai gendarmi.

Speriamo che l’insieme degli agenti delle forze dell’ordine avranno la decenza di dare le dimissioni prima che sia troppo tardi.

Tutt* odiano i gendarmi!

in greco

Brema, Germania: Pietre e vernice a ufficio GdP (Gewerkschaft der Polizei – sindacato di polizia)

Brema, 12 gennaio 2016

164918Dichiarazione per il danneggiamento dell’ufficio del sindacato di polizia (GdP) a Brema il 12 gennaio 2016.

Oury Jalloh e Laye-Alama Condè – erano omicidi! Resistenza ovunque!

Oury Jalloh non è l’unica persona che fu uccisa agli arresti di polizia in Germania. È però l’omicidio meglio noto al pubblico. Noto per il fatto che il chiarimento delle circostanze della morte di Oury Jalloh nella cella di polizia a Dessau è stato massicciamente ostacolato dagli interessati. Dove le contraddizioni, le menzogne e il silenzio vanno fino alla più alta ghenga politica. Ma la morte di Oury Jalloh è anche nota per l’instancabile lavoro attuato da 11 anni e malgrado una forte repressione per fare luce sul caso da parte dex amicx di Jalloh dell’Iniziativa in Commemorazione di Oury Jalloh.

Lo stesso 7 gennaio 2005 moriva Laye-Alama Condé per le conseguenze di una somministrazione coatta di un emetico agli arresti di polizia nella questura in der Vahr di Brema. Anche questa morta s’annovera tra gli omicidi razzisti commessi dagli sbirri nella BRD. In questo caso, il procedimento contro il medico responsabile e gli sbirri responsabili dell’uccisione di Condé è stato archiviato il 1° novembre 2013, dopo lunghi anni di lavoro per fare luce sul fatto.

Nel caso dell’omicidio di Oury Jalloh, nel 2014, dopo un’assoluzione rigettata dalla corte federale, il capogruppo Andreas S. è stato condannato per l’uccisione colposa di Oury Jalloh. Sia l’ammenda di 10.800 Euro sia tutte le spese processuali e legali di quasi 600.000 Euro furono prese in carico dal sindacato di polizia.

Perché il sindacato discolpa il 55enne che solamente 11 minuti dopo l’allarme del sensore antincendi andava alla cella d’arresto nella quale Oury Jalloh il 7 gennaio 2005 stava bruciando? Su richiesta, il presidente del Land del sindacato di polizia Uwe Petermann disse soltanto: “Dobbiamo pagarlo, all’occorrenza con la cassa dell’unione federale”.

Il sindacato di polizia è una tutela degli interessi degli sbirri. Protegge e rappresenta gli sbirri nei loro interessi. Tra questi interessi c’è evidentemente anche la protezione di chi ha commesso un omicidio e di sgravarli d’ogni carico economico.

Non vittime bensì colpevoli!

Il GdP tenta continuamente di minimizzare e di rinnegare la violenza di Stato il suo dispotismo esercitati dagli sbirri. Per cui descrive lx colpevoli sempre come vittime. Appena sono pestate, maltrattate o uccise delle persone come nel caso di Oury Jalloh, Laye-Alama Condé, Achidi John, Christi Schwundeck, Halim Dener, ecc., il GdP protegge lx colpevoli e minimizza i fatti.

A Brema, il GdP si distinse tra l’altro con buon esito chiedendo cuffie antisputo. Tenta di impedire per gli sbirri l’obbligo di portare un segno distintivo e non per ultimo protegge i responsabili della morte di Laye Condé affibbiando a lui stesso la colpa per la propria morte; non avrebbe dovuto rifiutarsi d’ingerire l’emetico.

Il GdP difende illimitatamente la coercizione e la violenza praticata dagli sbirri, rivendica e fornisce le basi per la necessità di una società autoritaria.

“Lo Stato deve dimostrare chiaramente a tuttx lx cittadinx che credono che per loro non esista l’autorità e che potrebbero scandagliare i limiti sociali per reinventarseli a proprio uso e costume che lo Stato imporrà il proprio diritto di stabilire l’ordine” (citazione homepage del GdP).

Un’istituzione come il sindacato di polizia è chiaramente contro il percorso che porta a una società come da noi concepita. Ecco i tanti motivi per la nostra visita notturna dell’ufficio del GdP e per aver rotto i vetri con varie pietre per poi cospargere l’interno di vernice.

Le azioni notturne come questo danneggiamento presso il GdP sono per noi parte importante delle nostre lotte che esprimono il nostro contegno privo di compromessi verso gli sbirri, l’ordine statale e la giustizia. Vogliamo una società senza dominio e autorità. Vogliamo una vita autodeterminata e non un’ubbidienza imposta con la forza. Vogliamo, all’interno di strutture decisionali collettive, decidere e concordare noi stessx le condizioni della nostra convivenza.

Contro ogni autorità! Contro ogni dominio!

ASB (Autonome Strassenbande – banda di strada autonoma)

Fonte: Linksunten