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Grecia: Fine dello sciopero della fame di Spyros Dravilas

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SCIOPERO DELLA FAME DI SPYROS DRAVILAS (fine con un sorriso)

Una battaglia è stata vinta, ma la guerra continua…

Oggi è stata definita la data del processo del amico Spyros Dravilas (accusato di rapina in banca) per il 16 Maggio.

Spyros stavano facendo lo sciopero della fame dal 4 Febbraio ed era ricoverato nel ospedale del carcere di Korydallos (il suo peso è sceso ai 53 chili e lo zucchero del sangue ha raggiunto il 49).

Con la programmazione del suo processo peri il 16 del Maggio, Spyros si trova ad un SOFFIO di LIBERTÀ.

Ora, anche in caso di condanna al processo, ha già superato per molto la soglia per essergli concessa l’autorizzazione del congedo temporaneo dalla prigione (anche la sospensione).

Se non altro, la motivazione ufficiale della procura per “tagliare” il congedo temporaneo di Spyros, era che non ci fosse stata definita la data di questo processo, che potrebbe essere ritardata per anni.

Per questo oggi Spyros termina lo sciopero della fame dopo aver vinto una grande vittoria.

Senza lo sciopero della fame, il suo caso sarebbe rimasto nei cassetti dell’archivio, dimenticato da qualche magistrato, come decine di altri casi che tengono molti detenuti come catturati in attesa di tribunali per anni.

Senza il sostegno e la solidarietà di amici e compagni che non sono stati intrappolati in preconcetti e separazioni di detenuti “penali” – “politici”, il caso di Spyros non sarebbe stato ascoltato al di là delle mura del carcere.

Un enorme “grazie” quindi, per tutti i compagni conosciuti e non in Grecia e all’estero (Belgio, Cile, ecc) che hanno fatto raduni, hanno appeso striscioni, manifesti, hanno distribuito dei testi, hanno scritto slogan ed hanno rotto il colpo di stato del silenzio…

E compagni, non dimenticate…

Può essere che non siamo riusciti di trovare ancora la via della liberazione totale, ma siamo sicuri che con la violenza anarchica apriremo nuovi percorsi di libertà…

Anarchici-nichilisti, amici di Spyros Dravilas

Testo dei 4 anarchici greci arrestati riguardo alla doppia rapina di Kozani.

Viva l'anarchia brutte fecce
Viva l’anarchia brutte fecce

I nostri giorni passano, le nostre notti no

Corriamo verso la nostra uscita, mentre attorno a noi si sta giocando una caccia all’uomo a tutta velocità. Dietro di noi rimane una vita che è predeterminata, scolpita dalle mani della sovranità, con lo scopo di farci interiorizzare la sottomissione come condizione oggettiva, di legittimare moralmente sistemi di leggi e regole, di uniformare l’individuo a una logica statica di numeri. Di fronte a noi, il mondo delle nostre fantasie “utopiche” che può essere conquistato solo con la violenza. Una vita, una possibilità e scelte determinate.

Fissate il vuoto tra le nuvole e saltate, perchè la caduta non è mai stata una scelta più certa.

Venerdì 1 febbraio, insieme a un gruppo di compagn*, abbiamo condotto una doppia rapina, alla Banca Agricola e all’Ufficio Postale a Velventòs, Kozani. Secondo la nostra opinione è di qualche importante analizzare, fino a un certo punto, la parte operativa della rapina. Questo innanzitutto per sottolineare tutti gli elementi del caso, le scelte che abbiamo fatto, gli errori che abbiamo commesso e le ragioni che ci hanno portato a questi.

Quindi, quel venerdì mattina, abbiamo attaccato i due obiettivi divisi in due squadre. Il nostro scopo fin dall’inizio era di prendere i soldi da entrambe le casseforti, ed in effetti è andata così. Durante la nostra fuga, una serie di eventi sfortunati e una malgestione di questi hanno portato ad un’esposizione sia del nostro veicolo sia della nostra direzione alla polizia.

A causa della stretta che si era creata da parte della polizia, il compagno che guidava il furgone, che era stato esternamente trasformato per apparire come un’ambulanza, ha cercato vie d’uscita per la squadra che aveva condotto le rapine. Nel suo tentativo, ha fatto l’errore di passare tre volte di fronte a un veicolo degli sbirri, che si sono quindi insospettiti. È nato un inseguimento che lo ha portato, a causa della sua non familiarità con la zona in cui è finito, a raggiungere quattro vicoli ciechi tra le strade fangose delle cave, che è finito con l’accerchiamento da parte della polizia – e con la chiusura di ogni possibilità reale di fuga. Dopo avere dato fuoco al furgone, è stato arrestato. Seguendo questi sviluppi e mentre il nostro compagno con il veicolo per la fuga era già nelle mani degli sbirri, le nostre opzioni disponibili si erano estremamente ridotte.

Abbiamo quindi deciso di fermare il primo veicolo che passava, poiché questo garantiva una fuga più sicura per noi e i nostri compagni. La questione principale in questa condizione era che gli sbirri non venissero a sapere del nuovo veicolo di fuga dei nostri compagni – abbiamo quindi deciso di mantenere il guidatore nel veicolo con noi, fino a che non avessimo trovato un modo anche per noi di fuggire. È a questo punto circa che il nostro sentiero si è incrociato con quello di una macchina della polizia, che si è gradualmente trasformato in un inseguimento fino alla città di Veria, con la maggioranza delle forze di polizia disponibili nell’area alle nostre calcagna. Ovviamente non abbiamo pensato neanche per un momento di usare l’ostaggio come scudo umano (non avremmo avuto problemi, per esempio, se si fosse trattato del manager di una banca) – dopo tutto, la polizia non sapeva della sua esistenza. Alla fine, lui ha agito da scudo umano per gli sbirri, senza che loro lo sapessero – perchè la sua presenza è stata una delle ragioni per cui non abbiamo usato le nostre armi per fuggire. Poichè la nostra consapevolezza e il nostro codice morale non ci permettono di rischiare la vita di una persona a caso che si è trovata con noi contro il suo volere.

A questo punto vorremmo rendere chiaro che non avevamo delle armi solo allo scopo di spaventare, ma per usarle nella remota possibilità di uno scontro tra noi e gli sbirri. Quindi, la ragione per cui non abbiamo agito nella maniera corrispondente, allo scopo di fuggire, è stata la condizione in cui ci siamo trovati a causa di una serie di errori.

La sola opzione per una fuga a quel punto era la velocità – e il nostro tentativo di guadagnare terreno con il nostro veicolo dagli sbirri che ci stavano inseguendo. Ovviamente, la città di Veroia non si offre per qualcosa di questo tipo, e presto infatti ci siamo trovati intrappolati in una stradina, con il risultato del nostro arresto. Durante il nostro arresto, la sola cosa che abbiamo dichiarato è stata che la persona che avevamo con noi non aveva niente a che fare né con la rapina, né con noi. Nonostante questo, gli sbirri hanno continuato a picchiarlo, almeno finchè abbiamo avuto contatto visuale con lui.

Questa narrazione non è fatta per vantarci o auto-promuoverci, ma allo scopo di invertire il lascito degli arresti senza una lotta che le condizioni non ci hanno permesso.

* * * * * Continue reading Testo dei 4 anarchici greci arrestati riguardo alla doppia rapina di Kozani.

Prigioni Greche: Comunicato collettivo di 253 prigionieri, in solidarietà con il scioperante della fame Spyros Dravilas

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Dal Lunedì, 4 Febbraio, il prigioniero Spyros Dravilas ha iniziato uno sciopero della fame. Chiede solo che gli siano concessi i desiderati giorni di congedo per i quali ha già diritto (come decine di altri detenuti) perché abbia servito il periodo di detenzione previsto dalla legge al fine di ottenere il regolare rilascio temporaneo dal carcere.

Tuttavia, l’amministrazione del carcere di Domokos nega a Spyros Dravilas il suo prossimo congedo a causa di un altro procedimento penale che è stato “portato alla luce” contro di lui, il qui risale al 2007. Secondo questo breve accusatorio, la procura di Nafplion lo abbia accusato di rapina in banca. Nonostante il fatto che lo stesso procuratore di Nafplion non ha mai ordinato misure restrittive nei confronti di Spyros – in quanto gli elementi di prova che lo collegano a quella rapina sono inesistenti (composte da una denuncia alla polizia con una telefonata anonima in materia di riconoscimento del sospetto) – il consiglio carcerale di Domokos lo ha privato dei giorni di concedo che aveva iniziato a ricevere nel corso degli ultimi mesi.

Noi siamo dalla parte dello scioperante della fame Spyros Dravilas, e quindi affermiamo la rivendicazione della sua richiesta per i regolari giorni di concedo dal carcere…per un soffio di libertà.

Prigionieri del 1° braccio della prigione maschile di Koridallos
(253 detenuti hanno firmato il comunicato)

Prigioni Greche: Solidarietà con lo scioperante della fame Spyros Dravilas, detenuto a Domokos

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“Non ho imparato nella mia vita a chinare la testa o di ingoiare l’ingiustizia. Così, a partire da Lunedì, 4 Febbraio, conduco uno sciopero della fame fino a quando otterrò giustizia e il mio diritto sottratto per i giorni di congedo dal carcere mi venga restituito, in modo da recuperare un soffio di libertà che mi merito dopo tanti anni di soggiorno nelle infernali del sistema greco “penitenziario”.
-Estratto dalla recente lettera di Spyros Dravilas

Il dignitoso prigioniero Spyros Dravilas aveva già condotto con successo un’altro sciopero della fame nel mese di Aprile 2012, quando l’amministrazione penitenziaria, infine, gli aveva concesso il primo congedo temporaneo per il quale aveva diritto da molto tempo prima. Dopo qualche tempo, e secondo il regolamento carcerario, a Spyros è stato concesso un secondo permesso. Oggi, con il pretesto di un reato del 2007, un caso di rapina in banca nella città di Naflpion (nella cui Spyros non ha avuto alcun coinvolgimento di sorta), il pubblico ministero della prigione gli nega i giorni di concedo, anche se è chiaro che egli ha questo diritto proprio come nei mesi scorsi. L’amministrazione penitenziaria afferma che “ci sta un procedimento in corso contro di lui, così non può essere rilasciato nemmeno per un paio di giorni”. Tasos Theofilou, incarcerato nell’inferno di Domokos pure, e tutti i membri imprigionati dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, sostengono la lotta di Dravilas. Di seguito è riportato un’altro messaggio di prigionieri in solidarietà:

“Siamo solidali con Spyros Dravilas che dal 4-2-2013 ha iniziato lo sciopero della fame scegliendo così di lottare dignitosamente per un respiro di libertà, come lui stesso dichiara.

La nostra solidarietà per Spyros e per ogni detenuto che sceglie di alzarsi in piedi di fronte alla politica repressiva dello stato , non è negoziabile.
Babis Tsilianidis, Kostas Sakkas, Alexandros Mitroussias, Giorgos Karagiannidis, Spyros Stratoulis, Rami Syrianos, Mustafa Ergün”

Inoltre, 94 detenute delle carceri femminili di Koridallos hanno inviato una lettera aperta al Ministero Greco della Giustizia, chiedendo che lo scioperante della fame Spyros Dravilas ricevesse i suoi giorni di congedo previsti dalla legge.

in inglese

Grecia, carceri di Domokos: Spyros Dravilas in sciopero della fame

“Libertà a coloro che sono nelle celle – Fuoco e polvere per questo bordello” (carceri di Domokos, Grecia)

Oggi, Mercoledì, 6 Febbraio, il prigioniero Spiros Dravilas è stato trasferito al Centro Salute di Domokos. Gli hanno detto che dovrebbe iniettarsi un siero, ma ha rifiutato (a causa dello sciopero della fame, iniziato il 4 Febbraio, i suoi livelli di zucchero sono scesi a 55 in soli due giorni).

Spiros è tornato ancora una volta nel carcere Domokos, dove continua la sua lotta per i giorni di congedo di cui è privato a causa della vendetta del meccanismo poliziesco-giudiziario.

La lotta continua

fonte

Grecia: Comunicato della CCF per gli arresti a Kozani

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COMUNICATO CCF

Se parliamo, parliamo perché non abbandoniamo la Cospirazione delle Cellule di Fuoco nella fogna della propaganda dello stato.

Per la rapina in banca nella regione di Kozani gli unici di avere la parola esclusiva sono gli stessi arrestati, i quali non sono membri della Cospirazione. Inoltre, la C.C.F.  non è stata “colpita” da questi arresti e le nostre cellule rimangono illese…

Ma dal momento che la macchina della propaganda dello stato si riferisce costantemente alla Cospirazione, chiariamo la nostra posizione.

I guerrieri urbani anarchici non sono né “bravi ragazzi” e nemmeno hanno bisogno di difesa dagli ipocriti dell’umanità e dagli appaltatori della sensibilità della sinistra.

I guerrieri urbani anarchici abbandonano il ruolo della vittima per prendere una posizione come aggressore contro il silenzio passivo della società.

Sappiamo che la violenza anarchica contro il regime è l’unica strada verso la liberazione. Coloro che esitano ad armarsi, si  dimostreranno troppo vili per vivere con dignità. Lontano dalla retorica umanitaria e dalle lacrime di coccodrillo, sui volti dei detenuti picchiati, sono state attaccate delle scelte specifiche. La scelta di rapinare una banca per  sostenere le illegali cellule anarchiche informali è stato, è e sarà una pratica anarchica.

Nella guerra contro lo Stato e la società non chiedi pietà al nemico. Gli anarchici della prassi non rispettano alcuna legittimità borghese. La questione non è se parlare di arbitrarietà da parte della polizia, ma è di attaccare per primi, qui e ora. Inoltre, la vita sarà sempre parte di un tipo di persone, le persone dell’azione.

Forza agli 4 prigionieri anarchici processati per le rapine a Kozani.

Sosteniamo coloro che sostengono le loro scelte e rimangono impenitenti.

CREIAMO E ORGANIZZIAMO 10, 100, 1000 NUCLEI DI COSPIRAZIONE…

VIVA LA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE (FAI/FRI)

TUTTO CONTINUA…

I membri incarcerati della CCF

PS: Inviamo la nostra solidarietà con tutto il cuore agli nostri compagni Alfredo Cospito e Sergio Maria Stefani ai quali le guardie umane delle carceri italiane gli vietano le visite, ed all’amico e scioperante della fame dal 4 febbraio Spyros Dravilas del quale il sistema “penitenziario” greco vendicativamente lo priva dei suoi giorni di congedo.

Prigioni greche: alcuni aggiornamenti sul sciopero della fame dei compagni (in corso)

Dieci compagni sono in sciopero della fame fino ad oggi. Puoi leggere brevi note precedenti qui.

Con un testo pubblicato la sera del 25 Aprile, Giorgos Nikolopoulos, membro delle CCF, dichiara anche lui la sua adesione allo sciopero della fame, dal 26 Aprile, in solidarietà con i suoi compagni e con le loro richieste.

Inoltre, la sera del 25 Aprile, il compagno Kostas Sakkas che si trova nel 20º giorno di sciopero della fame è stato trasferito all’ “ospedale” di Koridallos a causa di complicazioni alla sua salute dovute allo sciopero. Più tardi della stessa sera è stato trasferito all’ospedale Statale “Attikon” di Atene.

Nella serata di Lunedi, 23 Aprile, il prigioniero anarchico Giorgos Karagiannidis è stato spostato all’ ‘ospedale’ delle carceri di Koridallos, a causa delle gravi complicazioni alla sua salute, dopo 18 giorni di sciopero della fame (dal 6 aprile). Poco dopo la mezzanotte, il 24 aprile, il compagno è stato trasferito d’urgenza all’Ospedale Statale Generale di Nikaia, dove finora viene trattato, essendo custodito in una speciale camera-cella dell’ospedale.

Nonostante i rischi per la sua salute, Giorgos Karagiannidis ha rifiutato di mettere una flebo e continua lo sciopero della fame, insieme con gli anarchici imprigionati Alexandros Mitroussias e Kostas Sakkas, chiedendo la revoca delle loro nuove vendicative incarcerazioni in attesa di giudizio, nonché l’immediato rilascio della compagna anarchica Stella Antoniou per motivi di salute.

Il 21 Aprile è stato annunciato che i membri  imprigionati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF ) Haris Hadjimihelakis, Giorgos Polidoros e Damiano Bolano hanno perso 8, 7 e 6 chili , rispettivamente. I tre compagni si sono uniti allo sciopero della fame il 17 aprile, a sostegno dei loro fratelli Panagiotis Argirou, Gerasimos Tsakalos e Christos Tsakalos che sono in sciopero della fame dal 8 Aprile, chiedendo il trasferimento definitivo di Panagiotis Argirou e Gerasimos Tsakalos nelle carceri di Koridallos dall’inferno delle carceri di Domokos .

Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou si trovano attualmente nella prigione di Koridallos, e lottano per non essere ricondotti a Domokos, e per rimanere lì. Va precisato che entrambi hanno più volte cercato di essere spostati dalle carceri di Domokos attraverso numerosi atti di insubordinazione, che imporrebbe alle autorità carcerarie di ordinare il loro trasferimento disciplinare. Tuttavia, questi sforzi non hanno avuto buon esito. È sempre meglio per i combattenti di iniziare lo sciopero della fame al centro di detenzione in cui preferiscono rimanere, invece di iniziare uno sciopero presso il carcere dal cui vogliono essere trasferiti. Inoltre, il trasferimento di detenuti da un carcere ad un altro mentre stanno conducendo uno sciopero della fame è fuori questione. Così, Gerasimos e Panagiotis hanno deciso di iniziare lo sciopero della fame dopo il loro spostamento da Domokos alla prigione di Koridallos in seguito al trasferimento di emergenza causato dai nuovi interrogatori e dalle azioni penali per i 250 attacchi incendiari ed esplosivi delle CCF. Tutto questo è stato ben spiegato da Tsakalos Christos in un messaggio audio registrato e trasmesso di recente da radio98fm.

Spyros Dravilas è anche lui un detenuto delle carceri di Domokos, attualmente detenuto nell”ospedale’ delle carceri di Koridallos, conducendo lo sciopero della fame dal 4 Aprile. Il 20 Aprile, durante il suo 16 ° giorno di sciopero della fame, è stato riferito che abbia perso un totale di 10 chili, mentre i suoi livelli di zucchero nel sangue sono scesi troppo in basso (36). Il Consiglio delle Carceri di Domokos, in modo vendicativo, gli ha negato il congedo temporaneo dal carcere per cinque giorni di cui ha diritto da 2 anni e mezzo ormai. Lo sciopero della fame è l’ultimo mezzo di lotta di Spyros per protestare contro questi respingimenti arbitrari, che sono direttamente correlati all’accusa del suo presunto coinvolgimento nella fuga in elicottero dalla prigione di Vassilis Palaiokostas.

A parte il messaggio audio registrato e trasmesso dalla radio libera di Atene, radio98fm, e l’aggiornamento di Tsakalos Christos  da dentro le mura sullo sciopero della fame dei membri delle CCF il 18 Aprile, numerosi testi significativi e combattivi sono stati pubblicati ma non sono stati diffusi in altre lingue ancora, come la lunga proclamazione  di Sakkas, Mitroussias e Karagiannidis dalla prigione di Koridallos il 19 Aprile, la dichiarazione alla Corte di Christos Tsakalos e Damiano Bolano il 20 Aprile (entrambi i compagni erano assenti dall’ultima seduta del tribunale a causa del loro sciopero della fame in corso, così Michalis Nikolopoulos ha letto il loro testo), nonché la dichiarazione di Athena Tsakalou (madre di Christos e Gerasimos Tsakalos) per quanto riguarda la sua netta negazione di dare alcuna testimonianza davanti ai giudici della stessa udienza, e infine l’annuncio delle richieste poste da Sakkas, Karagiannidis e Mitroussias, per le  quali la difesa dei loro avvocati insieme con dei loro sostenitori convocheranno  una conferenza di stampa Mercoledì, 25 Aprile, alle ore 13.00, presso la sede dell’Unione dei giornalisti dei quotidiani di Atene (ESIEA) nel centro di Atene.

Il 24 aprile,  alle ore 17.00, oltre 50 compagni sono riuniti nella Piazza Kapnikarea,  nella via pedonale dello shopping di Atene, via Ermou (vicino a Monastiraki) per la realizzazione dell’incontro di solidarietà ed informazione previsto, a favore dei scioperanti della fame anarchici imprigionati. È stato un incontro vivace, dove migliaia di volantini sono stati gettati e più di 1.500 testi contro-informativi sono stati   distribuiti alle persone. Inoltre, compagni hanno incollato manifesti propagando la manifestazione di solidarietà che si terrà il 27 aprile all’esterno delle carceri di Koridallos (vedi qui foto dall’azione). Poche ore più tardi della stessa sera, verso le 20,00, un incontro di solidarietà con gli scioperanti della fame detenuti ha avuto luogo nel centro della città di Salonicco, nei pressi della Rotonda di San Giorgio.

Siamo lieti di constatare che sta diventando davvero difficile tenere traccia di quante azioni di solidarietà dedicate agli scioperanti della fame hanno avuto luogo e sono ancora programmate per essere tenute in Grecia, ma anche in altre parti del mondo. Abbiamo intenzione di indicare i riferimenti relativi e ulteriori aggiornamenti il più presto possibile, ma per mantenersi completamente aggiornati, occorre verificare regolarmente anche in ActForFreedomNow e ThisIsOurJob .

Piena e ardente solidarietà , con tutti i prigionieri nelle carceri della democrazia e con i perseguitati ed oppressi dallo Stato greco.

Perché le parole degli anni scorsi non hanno mai suonato più forte…

“È mio dovere di non accettare mai il ruolo del perseguitato, ma solo dell’attaccante.
 Attaccante verso la società
Attaccante nella clandestinità
E rimarrò attaccante anche all’interno della prigione.”
Damiano Bolano ( Maggio 2011 )

Prigioni Greche : Aggiornamento dallo sciopero della fame e dall’astensione di assunzione dal cibo in corso da parte dei compagni.

4 Aprile : Testo di dichiarazione di sciopero della fame da Spyros Dravilas (prigioniero di Carcere di Domokos, attualmente all’interno dell’Ospedale di Carcere di Koridallos) col titolo “Lo Stato e le sue istituzioni vendicano coloro che non soccombono al Sistema, privandoli del loro diritto acquisito di uscire temporaneamente dal carcere”. Le autorità negano a Spiros Dravilas l’uscita temporanea dal carcere di cui ha diritto da due anni e mezzo ormai.

6 Aprile : Dichiarazione di sciopero della fame da Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitrousias e Kostas Sakkas – “A partire da oggi 6/4 scendiamo in sciopero della fame chiedendo la revoca della nostra arbitraria e vendicativa custodia cautelare e l’immediato rilascio della nostra coimputata Stella Antoniou per motivi di salute”. (S. Antoniou attualmente sta protestando con astensione dall’assunzione dal cibo del carcere.)

6 Aprile : Dichiarazione di sciopero della fame dai membri carcerati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF), Panagiotis Argirou e Gerasimos Tsakalos, che chiedono il loro trasferimento definitivo e rimanente nel Carcere di Koridalos, in modo di porre fine ai ripetuti trasferimenti vendicativi nei quali vengono sottoposti nell’ambito di una guerra fisica e psicologica contro di loro.

7 Aprile : Astensione dall’assunzione dal cibo di carcere in segno di solidarietà dall’anarchico Vaggelis Kailoglou (uno dei quattro arrestati del 12 Febbraio rimasti ancora in prigione in custodia cautelare)

7 Aprile : Astensione dall’assunzione dal cibo del carcere dai prigionieri combattenti anarchici Sokratis Tzifkas (Carcere di Diavata), Giannis Skouloudis (Carcere di Avlona), Babis Tsilianidis e Dimitris Dimtsiadis (Carcere di Koridallos)

8 Aprile : Dichiarazione di sciopero della fame da Christos Tsakalos, membro imprigionato della CCF, in solidarietà con i due compagni della CCF che sono già in sciopero della fame.

8 Aprile : Astensione dall’assunzione dal cibo del carcere da parte di 130 detenuti del Primo Braccio del Carcere maschile di Koridalos, in segno di solidarietà

9 Aprile : Assemblea di solidarietà all’Università Politecnico di Atene, nel palazzo Ghini, con l’intervento telefonico da parte dei scioperanti della fame all’interno delle prigioni

9 Aprile : Il resto dei membri imprigionati della CCF e l’anarchico rivoluzionario Theofilos Mavropoulos, dichiarano la loro graduale adesione allo sciopero della fame dei loro fratelli Panagiotis Argirou, Gerasimos Tsakalos e Christos Tsakalos.

11 Aprile : Dichiarazione di Stella Antoniou sugli sviluppi recenti : Le autorità della persecuzione penale non hanno ordinato il rinnovo della custodia cautelare di Stella, tuttavia, hanno ordinato il rinvio di Sakkas, Mitroussias e Karagiannidis, sulla base delle accuse fabbricate contro di loro riguardanti la loro partecipazione ai 250 attacchi incendiari della CCF. Alla luce di questi fatti, e in accordo con i suoi tre compagni, Stella ha spiegato che interromperà lo sciopero della fame e nonostante i suoi problemi di salute si asterrà dall’assunzione dal cibo del carcere finchè le loro richieste non saranno accolte.

11 Aprile : Astensione dall’assunzione dal cibo del carcere dal carcerato anarchico Rami Syrianos.

11 Aprile : L’assemblea di solidarietà con G.Karagiannidis, A.Mitroussias, K.Sakkas e S.Antoniou tra l’altro ha rilasciato la seguente notizia : “Attualmente i tre compagni Karagiannidis, Mitroussias e Sakkas sono stati accusati per il caso dei 250 attacchi esplosivi della CCF e chiamati in appello da parte dei esperti interrogatori Mokkas e Baltas, i quali hanno ordinato che tutti e tre così come i membri dell’O.R. CCF dovranno rimanere detenuti in custodia cautelare, ancora una volta. Stella Antoniou è stata accusata per lo stesso caso, ma non è stata rimandata in custodia cautelare di nuovo, e così dovrebbe essere rilasciata alla fine del periodo dei 18 mesi della sua detenzione preventiva (nel Giugno del 2012), mentre alla sua quinta richiesta di rilascio per motivi di salute non è ancora data risposta”. Ricordiamo che Stella è tenuta in detenzione preventiva per 16 mesi ormai, con unica prova contro di lei il possesso di una carta d’intensità falsa.

14 Aprile : Notizie sui tre compagni della CCF imprigionati dopo una settimana in sciopero della fame

15 Aprile : Tre compagni imprigionati della CCF, Haris Hadjimihelakis, Damiano Bolano e Giorgos Polidoros, scenderanno in sciopero della fame dal 17 Aprile.