Grecia: Lettera dell’anarchico Spyros Mandylas, detenuto per accuse riguardanti il progetto Phoenix, in merito al vaglio della sua custodia cautelare

Questo testo contiene alcune riflessioni e osservazioni in occasioni del vaglio dei 6 mesi della mia custodia cautelare, udienza che avrà luogo il 7 Gennaio presso la Corte d’Appello a Loukareos.

Il mio arresto, la mia custodia e la sua proroga, hanno una caratteristica particolare. Se qualcuno studiasse il mio caso noterebbe che non c’è neanche la minima cosa per giustificare la mia detenzione.

Questo non è inspiegabile. Visto che lo stato capisce la forza e la diffusione della Nuova Anarchia, fa tutto ciò che può per sopprimerla, in ogni aspetto.

Questo pare ovvio, qualunque scusa si usi. Come ho già scritto, il desiderio dello stato di distruggere il ponte tra “legalità” e “illegalità” è primario.

Gli argomenti nel mio caso, per la precedente proroga della custodia, sono state, anche se ridicole, le seguenti:

I) La prima giustificazione viene dal pubblico ministero Apostolos Mkropoulos della Corte d’Appello secondo il quale “sembrano esserci collegamenti tra gli ordini impartiti dai prigionieri membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco in merito alle azioni del Progetto Phoenix e la loro realizzazione fuori dal carcere.” Le sue deduzioni si basano sul fatto che io ho visitato il mio amico e compagno, membro della CCF, Christos Tsakalos, varie volte durante l’anno passato.

II) La seconda ha a che fare con la mia lettera pubblica. Il procuratore speciale Eftyxios Nikopoulos dice che non ho descritto il contesto dei colloqui in carcere che ho fatto… inoltre sottolinea che ho applaudito le azioni di guerriglia, il che sarebbe un indizio speciale.

Da parte mia, dico ciò che segue: Non intendo, in alcun modo, rispondere alle congetture e alle pretese di qualunque procuratore, visto che tali “indizi” non sono bastevoli neanche per adduzioni, men che meno per un arresto e una custodia cautelare.

Il mio arresto può essere visto come parte di una strategia recentemente usata in Grecia contro il nemico interno: ovvero gli anarchici e soprattutto la corrente della Nuova Anarchia. Tale strategia replica le operazioni repressive e le tattiche usate in altri paesi. Lo stesso è accaduto in Italia con l’operazione “Ardire”, dove i partecipanti a progetti di traduzione e diffusione di testi e gestione di siti web sono stati arrestati insieme ad altri, ciò pare essere il piano di alcuni anche in Grecia. Lo stato sa bene che tali progetti e strutture non sono inferiori all’azione diretta piuttosto danno il loro enorme contributo alla costante insurrezione anarchica.

Il mio caso ha un secondo aspetto, oltre alla mia prigionia. Crea un contesto di terrore per chiunque sceglierà di muoversi come me in futuro, promuovendo la costante insurrezione anarchica, non mediando la teoria pratica e la solidarietà attiva attraverso progetti pubblici.

Dico tutto ciò per creare un dibattito pubblico riguardo a come l’apparato repressivo ragiona e opera. In nessun caso imploro solidarietà dalla sinistra o da un movimento che ha adottato i connotati riformisti della disobbedienza civile negli ultimi anni, che organizza feste ed è “sollevato” dal mio arresto.

PS: Vari momenti solidali sono accaduti negli ultimi sei mesi (azioni dirette, eventi, scritte, striscioni, manifesti, flyer ecc), in solidarietà con me e il mio compagno e amico Andreas Tsavdaridis. Questo tipo di solidarietà mi da molta forza e distrugge l’isolamento imposto dallo stato ai prigionieri di guerra anarchici.

FURIA E CONSAPEVOLEZZA

Spyros Mandylas
prigione di Koridallos, sezione A
4/1/2014

fonte

Atene: Giannis Naxakis picchiato e ricoverato in ospedale

Oggi, Domenica 5 Gennaio alle ore 18:30, fuori dal Padiglione A, il nostro compagno anarchico Giannis Naxakis è stato picchiato da almeno 5 membri della CCF, armati di bastoni. Il compagno è stato trasferito nell’ospedale cittadino.

Babis Tsilianidis
Giannis Michailidis
Tasos Theofilou
Dimitris Politis
Fivos Harisis
Argyris Ntalios
Giorgos Karagiannidis
Andreas-Dimitris Bourzoukos
Alexandros Mitroussias
Grigoris Sarafoudis

Aggiornamento : Giannis Naxakis è nell’ospedale del carcere di Koridallos. Ha la gamba sinistra e il braccio sinistro fratturati. Psicologicamente sta bene e non è scoraggiato da quanto successo.

Atene: Rivendicazione di responsabilità per il collocamento di ordigni incendiari

multi-1024x682Nell’alba del 27 Dicembre abbiamo collocato due ordigni incendiari di bassa potenza in due filiali delle “Panetterie Christou” (negli incroci di Via Ippocratous con Via Voulgaroktonou, e Via Acharnon con Via Olympias). La catena delle panetterie in questione appartiene alla moglie del parlamentare dell’Alba Dorata, Germenis, e la sua famiglia. La stessa è un membro di spicco del nucleo femminile dell’Alba Dorata, portando in disgrazia il passato sindacalista del suo padre. Prendiamo di mira qualsiasi “infrastruttura” che fornisce dei soldi all’organizzazione nazista dell’Alba Dorata, ciascuna azienda-business di loro interessi.

Saluti incendiari a tutti i combattenti imprigionati.

Solidarietà alla nostra sorella Mónica Caballero e al nostro fratello Francisco Scolar, prigionieri nello stato spagnolo per delle azioni incendiarie.

anarchici

Prigioni greche: Lettera di Giannis Naxakis

Il 3 Febbraio verrò processato dall’autorità, con tutti i suoi onori, come un altro “terrorista” interno. Non mi frega nulla dei miei accusatori e ovviamente non metterò piede in aula. Veniamo da due mondi moooooooolto diversi, non c’è bisogno di dirlo. Per farla semplice, cago sulla loro giustizia. Le accuse non mi riguardano. Il caso degli arresti a Nea Filadelphia è più o meno noto, io sono accusato per le solite pratiche anarchiche, quindi non c’è utilità nel ripetere cose dette già migliaia di volte.

Diciamola in modo differente. Quando qualcuno ha gettato via la “normale” vita offerta da questo mondo noioso, nella spazzatura, come non si possono eliminare le questioni etiche di restrizione come le leggi dello stato e gli obblighi come il lavoro?

Riguardo all’altra accusa, quella dell’organizzazione, da un po’ noia, perché sono sempre stato contro l’idea delle “organizzazioni”. Sono troppo burocratiche per il mio sentire anarchico. Preferisco i rapporti liberi, informali, o la mia solitudine, per combattere l’esistente. Continue reading Prigioni greche: Lettera di Giannis Naxakis

Madrid, Stato spagnolo: Evento solidale con anarchici/che di lunghe condanne

Sabato, 11 Gennaio 2014, il centro sociale occupato “La Gatonera“, situato sulla via Amistad 9, nel quartiere di Carabanchel in Madrid, ospita un evento di informazione in solidarietà con i prigionieri anarchici che affrontano delle lunghe condanne in tutto il mondo.

Ci incontreremo alle 18:30 e cominceremo una conversazione di contro-informazione, con l’obiettivo di diffondere alcuni dei casi di fratelli e sorelle che sono incarcerati nelle galere dei diversi Stati democratici da molti anni ormai. Dopo una presentazione dei casi di Claudio Lavazza e Gabriel Pombo Da Silva (detenuti nello Stato spagnolo), Marco Camenisch (imprigionato in Svizzera), Thomas Meyer-Falk (prigioniero in Germania), Marie Mason ed Eric McDavid (imprigionatx negli Stati Uniti) e José Miguel Sánchez Jiménez (prigioniero in Cile), discuteremo liberamente i modi per rafforzare ed estendere i legami di solidarietà, anche attraverso le strutture di contro-informazione e di sostegno concreto, con i prigionieri della guerra sociale.

Nella serata si include anche una cena solidale con panini vegani per uccidere la fame.

Abbiamo l’intenzione di fare di questo incontro un’ opportunità per rompere il silenzio in cui si cerca di seppellire i prigionieri anarchici, per diffondere le loro parole e per propagare la lotta con tutti i mezzi possibili contro la società carceraria e coloro che la sostengono.

Tra l’altro, questo è un evento auto-organizzato e per questo speriamo di poter contare sul vostro sostegno, sia in termini di presenza fisica e di partecipazione attiva, così come su donazioni libere per i compagni incarcerati.

I prigionieri sulle strade! Strade per l’insurrezione!

Contra Info

Glasgow, Scozia: Cellula FAI rivendica attacco contro sede “Barnardo’s”

Rivendichiamo l’attacco spontaneo contro la sede Barnardo’s sita nel centro commerciale Broomhill di Glasgow nella notte del 28/10/2013. Due sassi sono stati lanciati, distruggendo le vetrine della sede.

Solidarietà a tutti i prigionieri nelle mani dello stato e dei suoi strumenti di oppressione razzista. Facciamo appello per un aumento degli attacchi contro tutti i responsabili e gli affiliati nel campo della detenzione, deportazione e politiche razziste di immigrazione effettuate dall’agenzia delle frontiere del Regno Unito (UKBA), imprese di sicurezza private come G4S, e contro chi, come Barnardo’s rende possibile il sequestro e la tortura di persone innocenti.

Frazione Solidarietà Internazionale/FAI

Nota del sito 325: Barnardo’s è un ente di beneficenza infantile che legittima il ruolo del regime del Regno Unito per il controllo delle frontiere nell’abuso sui bambini. La beneficenza di questo ente ha un ruolo simile alla Croce Rossa in Italia, dove molti compagni hanno attaccato questa ONG a causa del suo coinvolgimento “umanitario” nella detenzione e nel “salvataggio” dei migranti.

Prigioni greche: Ergün Mustafa, Rami Syrianos e Michalis Ramadanoglou hanno termino lo sciopero della fame

Il 31 Dicembre 2013, i compagni prigionieri Ergün Mustafa, Rami Syrianos e Michalis Ramadanoglou, in sciopero della fame da fine Novembre in solidarietà con il prigioniero in lotta Spyros Stratoulis, hanno termino lo sciopero a seguito di questo comunicato:

Oggi (30 Dicembre 2013), dopo 50 giorni di sciopero della fame, vedo che i meccanismi statali stanno cercando di sfinirmi tramite la loro negligenza. Io rispondo continuando la lotta. Ma non permetterò che la mia decisione metta in pericolo i miei compagni.

Gli scioperanti solidali Rami Syrianos, Ergün Mustafa e Michalis Ramadanoglou hanno seguito la mia decisione di fare lo sciopero della fame dal 11 Novembre, richiedendo il mio proscioglimento dalle accuse costruite a mio carico, al fine di riottenere i giorni di permesso.

Non voglio che tre veri guerrieri “cadano” proprio ora – Rami Syrianos dopo 40 giorni, Ergün Mustafa e Michalis Ramadanoglou dopo 36. Ora chiedo loro di darmi retta, di resistere e di mantenere vivi me e la nostra lotta. Ho chiesto con forza ai miei fratelli solidali di interrompere lo sciopero, visto che hanno già raggiunto il loro obiettivo; ovvero trasmettere il potere della solidarietà e il messaggio della resistenza collettiva stando dalla mia parte.

I nostri corpi e le nostre menti hanno agito all’unisono, e io riesco ad essere ancora fermo nella mia posizione grazie a loro. La loro decisione ferma di sostenere la mia lotta resterà per sempre impressa nel mio cuore. Le loro azioni dovrebbero restare nella memoria di tutti noi, per il loro apice di responsabilità politica nell’affrontare insieme e a testa alta il nemico.

La libertà ci appartiene; e ce la riprenderemo.

Mi sono sentito di far arrivare le mie richieste ai miei compagni attraverso questa lettera aperta.

Io continuo lo sciopero della fame; noi siamo INSIEME e resteremo INSIEME fino alla fine.

La passione per la libertà è più forte di tutte le celle!

La resistenza e la solidarietà ci uniscono e ci tengono vivi, ancora.

“Affrontando i nostri nemici dobbiamo dichiarare semplicemente la nostra attitudine. Non chiediamo pietà, e non scenderemo a patti.” (Terence MacSwiney)

Spyros Stratoulis,
prigioniero nel carcere di Larissa

Messico: Aggiornamenti sul compagno Gustavo Rodriguez

Compagni, cercheremo di essere il più concisi possibile.

Dalla serata del 29 Dicembre 2013, ultimo giorno del Simposio Anarchico Internazionale/Giornate Anarchiche Informali, fino ad oggi (31 Dicembre), il compagno Gustavo Rodriguez Romero risulta scomparso.

Nella serata del 29, intorno alle 19:30, Gustavo ha lasciato l’auditorio Che Guevara (nel campus UNAM) da solo per andare a Metro Copilco; avrebbe dovuto incontrare la sua compagna e tornare insieme a casa – cosa mai successa, dato che Gustavo non si è fatto vivo.

Cinque minuti dopo l’uscita di Gustavo, una compagna che era all’evento ha ricevuto una telefonata da Gustavo, molto strana nel tono, e qualche secondo dopo la chiamata è caduta; questo le è sembrato sospetto, quindi ha cercato di chiamarlo più volte, ma senza risposta, presumendo che l’avrebbe richiamata dopo come concordato.

Ieri pomeriggio, 30 Dicembre, la stessa compagna ha ricevuto un messaggio dalla compagna di Gustavo, che chiedeva notizie non avendolo visto tornare a casa, perché quando questo accade lui glielo dice sempre e si fa sentire, visto che Gustavo non fa scherzi, o va alle feste, e altre cose così.

Fino ad oggi (31 Dicembre) non lo abbiamo trovato, in ospedali, caserme o centri di detenzione per stranieri, dato che lui è nato a Cuba e ha passaporto americano; non lo abbiamo rintracciato. L’ufficio del Procuratore Generale dice che non c’è nessuno con quel nome in custodia.

Vogliamo sottolineare che ciò accade in un clima di pressione da parte della polizia del governo federale, iniziato perché alcuni collettivi antiautoritari, anarchici e libertari affini hanno ripreso lo spazio chiamato Auditorio Che Guevara, situato nella facoltà di lettere e filosofia della UNAM; ma la pressione si è intensificata con l’inizio del Simposio Anarchico Internazionale/Giornate Anarchiche Informali. Da quel momento ad ora, i compagni che sono entrati e usciti dall’auditorio sono state infastidite da gente che li fotografava, o li seguiva a piedi e in auto, camuffandosi anche come “giornalisti” che facevano domande scomode, ecc.

Gustavo Rodriguez è un compagno anarchico, quasi 54enne, che ha scritto molti articoli di politica sociale, soprattutto sull’anarchismo, e ha dato contributi importanti allo sviluppo della prospettiva anarchica insurrezionale. L’ultimo suo contributo è un’antologia per il libro “Che si illumini la notte!” Genesi, sviluppo e ascesa della tendenza anarchica informale in Messico, recentemente pubblicato dalle edizioni Internazionale Nera. Ha preso parte al simposio anarchico informale e come partecipante ha fornito il proprio contributo, un discorso su anarchismo, insurrezione e guerra sociale.

Ricordiamo che il compagno Gustavo ha ricevuto minacce verbali e scritte da alcuni gruppi della sinistra rivoluzionaria, a causa delle critiche rivolte ad essi, questi per vendicarsi hanno cercato di farlo passare come un “capo” o portavoce dei gruppi d’azione anarchici che hanno agito nel
contesto anarchico Messicano.

Vogliamo che il compagno Gustavo Rodriguez Romero ritorni sano e salvo!

Riteniamo soprattutto il governo del distretto federale messicano come responsabile per la sua sparizione coatta, dato il clima di repressione sorto negli ultimi mesi contro gli anarchici!

Vi pressiamo a mostrare solidarietà; perché la solidarietà è la nostra arma!

***

Qualche ora fa, il compagno Gustavo, sparito dal 29 Dicembre, ha comunicato con i suoi cari. Ha brevemente spiegato che è stato arrestato dagli agenti federali, detenuto e sottoposto a duri interrogatori. Gustavo ha detto di essere stato picchiato, e dopo qualche ora deportato negli Stati Uniti, dato che non c’era modo di accusarlo di nulla.

Questa deportazione è parte della politica anti-anarchica che il governo Messicano applica da mesi; ecco perché chiediamo a tutti di essere attenti riguardo a ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni.

Vogliamo ringraziare chi ha diffuso il comunicato sulla sparizione di Gustavo, e chiediamo di diffondere anche queste ultime notizie.

Solidarietà a Gustavo!
Libertà per tutti!

Croce Nera Anarchica

fonti: i, ii