Grecia: Azione antifascista ad Ioannina

I fascisti parlamentari stanno cercando di acquisire consenso buttando dei soldi al mercato locale della città di Ioannina, ed altrove. Compagni antifascisti hanno voluto ricordare a tutti gli “acchiappa-soldi” che fanno affari con i nazisti che il commercio del fascismo non porta solo profitti, ma causa anche danni…

I neonazisti della Chrissi Avgi/Alba Dorata, nel tentativo di uscire dalle loro fogne sulla città di Ioannina, hanno delegato alla tipografia di A.Exarhos, che si trova in via Riga Fereou 3, di stampare adesivi e portachiavi per il loro gruppo.

Venerdì, 29 giugno, antifascisti hanno visitato il negozio di Exarhos, con l’obiettivo di dare un chiaro segno che la collaborazione con i nazisti non è tollerata e non rimarrà senza risposta, ed distrutto tutto il materiale fascista. C’è stato uno scontro verbale, lo slogan ‘Guerra ai sostenitori del fascismo‘ è stato scritto sulla vetrata del negozio, e diversi adesivi neo-nazisti stampati che sono stati trovati vennero distrutti.

Manifesto di solidarietà per le C.C.F. e Theofilos Mavropoulos dalle Cellule Internazionaliste di Propaganda Incendiaria / F.R.I.


Solidarietà con l’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuocco
e l’anarchico Theofilos Mavropoulos

Il 27 Giugno del 2012, i membri dell’Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco e l’anarchico Theofilos Mavropoulos saranno processati per “Istigazione a commettere atti criminali”.


NELLA GUERRA SOCIALE, NESSUNO È SOLO!

Nemmeno un passo indietro. Migliaia di passi in avanti contro il Potere
e i suoi rappresentanti.

Cellule Internazionaliste di Propaganda Incendiaria
Fronte Rivoluzionario Internazionale

Grecia: Richiami di solidarietà per l’O.R. C.C.F. e all’anarchico Theofilos Mavropoulos- Breve aggiornamento su Olga Ekonomidou

Il manifesto recita:

Il 27 Giugno 2012, i membri del R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e l’anarchico Theofilos Mavropoulos verrano processati con l’accusa di “istigazione a commettere atti criminali’, secondo le disposizioni dell’articolo 184 del Codice Penale Greco.

L’accusa si riferisce a tre testi diversi, di cui uno non appartiene nemmeno a quelli implicati in questa accusa, che ripetono la frase “NEMMENO UN MILLIMETRO INDIETRO, 9MM SULLA TESTA DEI SBIRRI”

Al di là della ferocia con cui le autorità persecutorie trattano qualsiasi cosa che abbia a che fare con questa organizzazione, e indipendentemente dal significato penale minore del procedimento specifico rispetto alla orgia di repressione nel caso delle C.C.F… questo processo particolare è di enorme importanza politica in quanto apre la strada per la criminalizzazione dell’espressione e l’oppressione della libertà di esprimersi. Ed è la strada per l’inferno lastricato con le peggiori intenzioni.

Nemmeno un passo indietro
Migliaia di passi in avanti contro il potere e i suoi esponenti.

SOLIDARIETÀ CON L’O.R. COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO
E L’ANARCHICO THEOFILOS MAVROPOULOS

ATENE, MERCOLEDÌ, 27 GIUGNO, 2012
Incontro di solidarietà alla Corte Penale di Evelpidon, alle 9.

Assemblea di solidarietà per i combattenti imprigionati e perseguitati / Atene

Assemblea di solidarietà con l’O.R. CCF e quelli perseguiti per lo stesso caso / Atene

Assemblea di solidarietà di Mytilini / Lesvos

Iniziativa degli anarchici di Zacinto

Iniziativa degli anarchici di Cyclades

Spazio autogestito dell’Università del Pireo

Occupazione del Palazzo Kouvelou / Attica

Spazio Degli Arrabbiati dell’Università di Giurisprudenza / Atene

Assemblea di solidarietà di Ioannina

Assemblea di solidarietà per i combattenti imprigionati e perseguitati / Volos

Anarchici solidali da Patrasso

Compagni/e dello spazio autogestito presso l’Università del Politecnico / Atene

Spazio Autonomo di Kavala

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Il suddetto articolo 184 prevede che “Chiunque pubblicamente incita in alcun modo o stimola [sic] un altro a commettere un crimine o delitto è punibile con la reclusione fino a tre anni.”

Ironia della sorte o meno, il processo per il caso dell’O.R. Lotta Rivoluzionaria è stato rinviato allo stesso giorno, Mercoledì 27 Giugno, e si svolgerà nella corte marziale delle carceri femminili di Koridallos dove si svolge sempre, quasi dall’altra parte della città.

 

Si deve notare che Olga Ekonomidou, uno dei membri imprigionati dell’O.R. CCF, si trova in stato disciplinare / cella d’isolamento dal 4 Maggio 2012, nelle carceri di Diavata (vicino Salonicco).

Il 22 giugno, ad Atene, durante una sessione del processo per il secondo “caso Halandri”, Damiano Bolano, Christos Tsakalos, Giorgos e Michalis Nikolopoulos hanno insistito ancora una volta per la sospensione del processo, perché la loro compagna e sorella Olga Ekonomidou era ancora in una cella di isolamento, dopo 50 giorni consecutivi! Lì, nella corte marziale delle carceri femminili di Koridallos, dopo l’insistenza dei quattro imputati è stato reso noto che il Comitato Centrale dei Trasferimenti Penitenziari del Ministero della Giustizia si è recentemente convocato per discutere la mozione presentata dall’avvocato di Olga, Frangiskos Ragousis. Il presidente della Corte stesso ha contattato il Ministero della Giustizia per accertare la decisione della commissione, e poi ha annunciato che la richiesta di Olga era stata accettata, e quindi ha chiesto di procedere con il processo. Tuttavia, i quattro compagni hanno rifiutato la richiesta del presidente, affermando che il trasferimento di Olga dalle carceri di Diavata indietro a quelle di Eleonas a Tebe non era stato ancora attuato in pratica. Infatti, il processo per il secondo “caso Halandri” è stato rinviato per Venerdì, 29 Giugno (seguiranno aggiornamenti qui).

Nonostante questa tortura che subisce nella prigione, Olga Ekonomidou deve affrontare un processo presso il tribunale di Evelpidon ad Atene il 27 Giugno, accanto ai suoi fratelli. Vi aggiorneremo più avanti su la sua situazione.

Qui segue una richiesta dell’assemblea di solidarietà per il caso CCF, tradotto ad inglese da boubourAs/Act for freedom now!

Grecia: Grande operazione di repressione a Salonicco

Il 2 Luglio 2012, una vasta operazione di polizia è stata lanciata su tutta la città di Salonicco, con incursioni in due case occupate, perquisizioni domiciliari e massicce detenzioni preventive ( persone che siano state catturate anche nelle loro abitazioni private, e su molte strade, e solo dopo alcune ore sono state rilasciate dai dipartimenti della polizia), e con arresti. Finora sono riportarti 25 arrestati, ed è possibile che saranno accusati di crimini.

In particolare, le forze di polizia hanno preso d’assalto lo spazio anarchico Nadir alle 6:30 circa, detenendo persone all’interno dell’edificio. I sbirri di seguito hanno preso d’assalto anche l’occupazione Orfanotrofio, detenendo anche persone da lì.

I mezzi d’informazione greci hanno immediatamente collegato questa repressione a delle indagini della polizia in merito ad eventi che hanno avuto luogo negli ultimi mesi in questa città del nord della Grecia.

Al diavolo i mercenari della polizia ed i media dominanti… Siamo ben consapevoli del fatto che la magistratura e la polizia serviranno lealmente qualsiasi propaganda dominante, all’interno d’una guerra crescente contro il nemico interno.

Tuttavia, non possiamo evitare di menzionare che questi cosiddetti “eventi degli ultimi mesi” potrebbero realmente far riferimento a dei gravi conflitti tra individui e/o collettivi di Salonicco che sono ( almeno in teoria, o secondo osservatori esterni ) affiliati allo stesso spazio politico, ma hanno adottato tendenze ed approcci diversi, il più delle volte uno contro l’altro (anche con comunicati pubblici in alcuni casi). Ci sono molti fatti deliberatamente lasciati “in silenzio” per quello che riguarda un apparente conflitto interno all’interno degli spazi attivi dell’ampio movimento libertario della città di Salonicco, e questo dibattito potrebbe anche non essere mai analizzato pubblicamente. Ma possiamo riflettere sul pericolo più profondo che si cela dietro tali discordie, ora che la repressione ha colpito duramente, ed apparentemente l’operazione poliziesca colpisce compagni di entrambe le “parti” di questo tipo di conflitto.

Cerchiamo di dimostrare il nostro sostegno non negoziabile per gli arrestati, prima di passare ad una autocritica di fatto. Solidarietà prima e sempre, libertà per tutti i compagni.