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Lipsia/Berlino: Bruciata auto e macchina da costruzione di Eurovia/Vinci

24 agosto 2018

Perché l’asfaltatrice doveva bruciare?
Perché non ci piacciono le strade.
Perché ci divertiamo con il fuoco.
L’asfaltatrice riunisce ambedue le cose: strada e calore.
Abbiamo deciso di dare fuoco a detta macchina da costruzione perché proprietà dell’impresa VINCI/Eurovia. Questa ditta negli ultimi anni ci ha fatto ripetutamente una cattiva impressione.

Da gruppo multinazionale con più di 100.000 impiegatx e sede a Rueil-Malmaison in Francia, Vinci è tra l’altro compagnia di gestione di 33 aeroporti e diverse autostrade in tutto il mondo. Eurovia è il settore Vinci per l’infrastruttura del traffico. Vinci si è delineata nettamente come uno dei grandi consorzi per l’organizzazione infrastrutturale del funzionamento fluido della convivenza pubblica/sociale/statale. Gli interessi commerciali di VINCI che ci consideriamo costrettx ad attaccare, sono nell’infrastruttura statale in generale e particolarmente in Francia!

Con il nostro attacco vogliamo danneggiare direttamente l’impresa VINCI, da un lato con l’attacco stesso e dall’altro lato denunciando in seguito il ruolo dell’impresa in alcuni ambiti: https://calaisresearch.noblogs.org/post/2017/09/29/vinci-detailed-company-profile/
Una delle filiali VINCI locali nel mese di marzo e ottobre 2016 distrusse le dimore di ca. 10.000 persone nel campo profughx „Giungla di Calais“. La distruzione fu ordinata dal governo francese.
Eurovia partecipava alla costruzione del cd grande muro di Calais, un muro alto 4 metri che divide l’autostrada dal porto locale. La costruzione fu finanziata del governo britannico e serve per contrastare lx migranti illegalizzatx.

VINCI era prevista per la costruzione dell’aeroporto a Nantes in Francia, meglio noto come ZAD. Nel frattempo la costruzione dell’aeroporto è sospesa. Malgrado questo, il potere dello Stato riteneva necessario distruggere questo spazio libero.
Vedi: https://de.indymedia.org/node/21419, https://zad.nadir.org/?lang=de

In Gran Bretagna, VINCI attirava ancora l’attenzione poiché – insieme ad altre ditte – teneva delle liste nere di sindacalistx, antifa, attivistx ecologicx ed altrx attivistx politicx.
VINCI nel Qatar usava il lavoro coatto per costruire le strutture del campionato mondiale di calcio. Per questo ritiravano i passaporti dex lavoratorix migranti per imporre una specie di schiavitù moderna.
Ditte come VINCI si fanno colonne portanti dell’ampliamento accelerato del controllo statale – spezziamole.

Fonte: Indymedia (Tor)

I nostri saluti vanno a tutte le persone in galera.
I nostri cuori battono per la lotta contro le città morte e contro lx loro abitanti mortx che non sanno che apprezzare un W-Lan funzionante e una birra dopolavoro vegan nel quartiere ben ripulito e basta.
Per tutte queste vite non sembra più esserci sguardo, prospettiva… per mettere in discussione il sistema. L’opzione di fare vacillare tutto per dischiudere tutte queste vite assicurate, sembra essere pensabile e auspicabile per quasi più nessunx.

Le galere sembrano appartenere a questo funzionare senza attriti delle città quanto le università oppure gli ospedali.
Così la società non ha mai dovuto giustificare il fatto che decide sugli individui chiudendo le persone in questi complessi dove l’unica legge alla quale si attengono lx addettx, è l’arbitrio individuale.

Privare una persona della capacità di svilupparsi e di agire come pensa sia giusto e per esperienza  ritiene l’unica possibilità di sopravvivenza, questo è violenza. Questa violenza è giustificata da ogni individuo che distoglie lo sguardo, si chiede “ma come altrimenti trattare lx criminali?” e conserva la supposizione che guardie, sbirri e giudici siano solo delle professioni come tutte le altre.

Le persone che con la vita dietro le sbarre s’adatteranno alla società, si piegano alle regole e riconoscono le leggi dello Stato, sono solo e unicamente spezzate. Non può giammai essere una libera decisione se riguardano persone esposte alle imposizioni di un sistema galera.
Tuttavia, anche dietro le sbarre può benissimo nascere un’idea di libertà. E noi qui fuori dobbiamo dimostrare ax prigionierx che noi, esattamente come da dentro, lottiamo per questi sogni e queste idee di libertà.

Odiando il fatto che Nero rimane tuttora chiuso in questa galera di merda a Tegel, nella notte da giovedì a venerdì abbiamo incendiato un’auto di Eurovia/Vinci. E ci rallegriamo dex incendiarx di Lipsia. Ne dicono abbastanza delle porcherie dell’impresa Firma Eurovia/Vinci: https://de.indymedia.org/node/23743.

Così salutiamo il prigioniero Nero che espia una pena incredibilmente lunga per non essersi dissociato dalle idee della Rigaer Straße. Prima o poi questi porci della protezione dello Stato di Berlino la pagheranno cara!
E mandiamo forza e solidarietà nella galera francese di Nancy-Maxéville. Loïc, siamo maledettamente arrabbiatx che gli sbirri riuscirono ad arrestarti e ti pensiamo.
Speravamo che tu potessi scappare alle truppe catturandi dei segugi per i tempo che tu ritieni necessario e giusto. Era molto coraggiosa la decisione di andare in clandestinità. Seguiremo questa storia, anche quelle in atto contro altrx compas di Bure. E alla commissione speciale blocco nero mandiamo nuvole di fumo come amari saluti che vogliono ricordare loro le terribili notti e mattine nel quartiere Schanze.

Crediamo che fa molto senso di prepararci ai giorni prima, durante e dopo il giorno X (visita di Erdogan a Berlino: 28/29 08) e a liberarci dell’odio verso tuttx lx razzistx, guerrafondax e silenziosx  e verso chi semplicemente si diverte approfittando del fatto che altrx non ce la fanno più e sono rovinatx.

Per la libertà! AG

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Bruciata auto di Sodexo

31 luglio 2018

Nella notte da lunedì a martedì abbiamo passato alla fiamma un’auto della ditta Sodexo a Neukölln. Sodexo è uno dei maggiori profittatori delle galere in Germania. Contribuisce quotidianamente a sfruttare ancora di più le persone già derubate della loro libertà.

È da tanto tempo ormai che le galere tedesche servono piuttosto al profitto di tante imprese che alla cd risocializzazione dex prigionierx. Sodexo rifornisce le galere di generi alimentari massicciamente rincarati e mantiene l’offerta più esigua possibile. Cosi ax prigionierx non rimane che spendere i loro pochi soldi per il profitto di questa ditta.

Ormai da più di un anno Nero è carcerato per avere accecato un elicottero degli sbirri con un puntatore laser per proteggere le persone che nella Rigaer Straße stavano attaccando dei porci. Visto che Nero è un prigioniero inflessibile e non si piega ai ricatti e tentativi di risocializzazione del sistema, le guardie e l’amministrazione penitenziaria lo tormentano continuamente.

Nell’ultima settimana stava in isolamento, che già da tanto tempo è considerato tortura. Tentano di tenerlo lontano d’altri prigionieri per impedire ogni inizio di resistenza.
Lo mettono sotto pressione tentando di costringerlo a distanziarsi dagli incendi di auto. Sappiamo che lo chiedono solo perché sanno che colpiscono il punto giusto. Ecco perché attacchiamo Sodexo, Implenia, la SPD e tuttx lx altrx che profittano del sistema galera.

Libertà per Nero e tuttx lx prigionierx – galere a terreni vacanti

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice e pietre a ufficio di Andreas Geisel (SPD)

19 luglio 2018

Come piccolo segno di solidarietà per dimostrare che non si dimenticano le persone colpite dalla repressione abbiamo visitato Andi e la sua banda nel loro ufficio cittadini a Karlshorst per ricoprire la nuovissima insegna con il suo brutto muso e il vetro con pietre e tanta vernice rosa.
Libertà per tuttx lx prigionierx politicx e sociali!

Ripensando le giornate d’inizio luglio rammentiamo i tempi dove 30.000 sbirri persero il controllo nel proprio Stato di polizia. Questo periodo ci da tanta forza e la certezza che lo Stato non è inviolabile e ineluttabile. L’anno passato ci ha rafforzatx grazie alla rivolta amburghese e così affrontiamo la repressione. Pienx di fiducia prendiamo anche atto del nuovo aumento della militanza notturna.

I tanti colpi della repressione e le dichiarazioni di testimoni corrottx dagli sbirri vuole terrorizzarci e isolarci. L’apparato di sicurezza sembra che colpisce a casaccio: malgrado la massiccia elaborazione di dati, le tante perquisizioni, la sorveglianza e ricerca pubblica a livello europeo, la commissione speciale black block è praticamente senza successo.
Dopo “l'” Henkel, ora “la” Geisel tenta di mantenere Berlino saldamente nelle grinfie delle misure di sicurezza.

Il senatore degli interni Andi si accoda all’appello federale per “più di sicurezza” (cioè sorveglianza, telecamere (intelligenti), riarmo degli sbirri ecc.). Andi si sforza di presentarsi come alternativa “ragionevole” a quellx della linea dura per proporre un inasprimento gradito alla clientela elettorale della sinistra liberale.

Andi fece sgomberare la Borni, la fabbrica di tappeti e la Friedel. Così Andi con lx sux colleghx nel senato e compagnx di partito lavora per la politica neoliberale nell’ambito abitazione. Politica che ad ogni tentativo di appropriazione autonoma della città reagisce immediatamente con assoluta durezza. Affitti cari, lavori pessimi malpagati, abusi razzisti degli sbirri e vessazioni quotidiane negli uffici delle amministrazioni sono la quotidianità “accertata” nella città capitalista, e senza eccezione alcuna i partiti lo propagano nel senato.

Ci sono abbastanza motivi per cui dobbiamo attaccare Andi, la commissione speciale black block e lo Stato. Basta la quantità di misure repressive aggiunte alla repressione quotidiana: (ecco una panoramica incompleta)
– 1 anno sgombero Friedel 54 e della fabbrica di tappeti
– Dicembre perquisizioni per il G20
– Dicembre ricerca pubblica per il G20
– Febbraio ricerca pubblica per il G20
– Maggio perquisizioni tra l’altro del Kalabal!k per il G20
– Maggio repressione durante le occupazioni #Besetzen
– Giugno perquisizioni a livello EU (Spagna / Italia / Svizzera / Francia) per il G20 e mandati di arresto
– Giugno perquisizioni nella Scharni 38 per i GO-IN della conferenza stampa federale (inizio anno)
– Giugno arresti a Bure / Parigi tra l’altro per il G20
– Giugno perquisizioni per azioni antirazziste AD-Busting (NdT: ramo della guerriglia della comunicazione che altera i messaggi pubblicitari)
– Giugno perquisizione in un centro curdo di Nav-Dem per Civaka Azad
– Giugno 13 perquisizioni a livello federale per il G20 e ordini di arresto
– Giugno 2 perquisizioni a Göttingen per lavoro antifa contro AfD
– Luglio perquisizioni delle località degli amici della cippolla
Non lasciamo senza risposta tutto questo.

Come piccolo segno di solidarietà e per dimostrare che le persone colpite dalla repressione non sono dimenticate, abbiamo visitato Andi e la sua banda nel suo “ufficio cittadini” a Karlshorst per ricoprire la nuova insegna con il suo brutto muso e il vetro con le pietre e tanta vernice rosa.

Tanta forza e coraggio a tuttx lx amicx nei loro processi e procedimenti penali in atto!
Libertà per Isa, il cui processo spettacolo continua lunedì prossimo.
verfahrengebiet.noblogs.org/free-isa/
Libertà per Nero che nella galera di Tegel è esposto a vessazioni quotidiane.
freenero.blackblogs.org
Libertà per Andreas Krebs, al quale malgrado la cattiva salute è stato impedito “per ragioni di sicurezza” varie volte l’accesso al soccorso medico
andreaskrebs.blackblogs.org
Libertà per Peike e tuttx lx altrx prigionierx NoG20, sulla pelle dex quali lo Stato statuisce i suoi esempi.
unitedwestand.blackblogs.org

Libertà per tuttx lx prigionierx politicx e sociali!

Gruppi Autonomi

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Münster: Pietre a tribunale di prima istanza

12 luglio 2018

Verdetto nel processo NSU, 1 anno dopo il vertice G20, i processi in tribunale per gli squat a Monastero o anche la repressione delle strutture di resistenza nella Rigaer Straße a Berlino… bastano come motivi per attivarsi.

I tribunali sono da sempre degli strumenti solo dei padroni e perciò obiettivi legittimi nella guerra sociale. Nella notte dal 11 al 12 luglio abbiamo spaccato le porte d’entrata. Ovvio che le pietre alle porte non cambiano poco nella struttura del potere in generale. Ma sono sempre un segno che resistere, uguale come, è possibile.
Ecco perché i nostri saluti.

Perciò i nostri saluti vanno a chi lancia i sassi, incendia, graffia le auto e ax caotx che sempre ancora s’assumono il rischio di battere qualche crepa nell’ordine imperante.

Saluti solidali a Nero, che da più di un anno è in galera a Berlino e rimane fedele a se stesso!

Saluti solidali a Isa che attualmente si deve snervare con un tribunale, pure a Berlino, e che malgrado questi giochetti con dex testimoni corrottx rimane stabile!

Saluti solidali ax prigionierx del G20 e della guerra sociale!
Non si dimentica nessunx!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia: Distrutti i vetri a prefettura

10 luglio 2018

All’occasione di un anniversario speciale, vale a dire un anno dopo il G20 di Amburgo, nella notte dal 09 al 10 luglio abbiamo bussato alle porte della prefettura a Markkleeberg e lasciato alcune parole di saluto e preparato il vetro di questa istituzione di merda per il container per vetro vecchio.

Con questo vogliamo non solo esprimere il nostro odio per gli organi repressivi di questo Stato ma anche comunicare ax nostrx compas colpitx dalla repressione – che sia nel contesto G20 sia per le altre lotte per l’emancipazione – che non lx lasciamo solx, uguale se le mura che rubano la loro libertà siano visibili o meno.

La prefettura è, oltre alla polizia, un’altra sfaccettatura della repressione statale. Finora si serviva di metodi del controllo puramente simbolici e di vessazioni quotidiane, ma con la nuova legge di polizia, le sue competenze sono massicciamente ampliate facendone una specie di polizia ausiliaria.
Ne furono già adeguate le carrette: invece del vecchio logo “pretura”, ora gli sbirri fanfaroni girano nei quartieri con la scritta “autorità di polizia”. Ecco che con un po’ di illusione ottica ne dovrebbe essere rafforzata la rappresentazione. Per soli 2 milioni di Euro fino al 2019 sono previste delle divise nuove inclusivo giubbotti anti-coltello e, secondo progetto, gli agenti potranno allora anche impiegare i manganelli. Ma non basta. Secondo il nuovo progetto, la pretura dovrebbe anche essere autorizzata a perquisire persone ed oggetti, ad entrare nelle case e pure perquisirle, a produrre oppure consultare del materiale fotografico.

Anzitutto l’autorizzazione a produrre del materiale fotografico rientra in una dinamica generale che ben conosciamo dagli anni passati. S’esercita il controllo sociale con la videosorveglianza già esistente, oppure con gli appelli alla popolazione di riprendere/fotografare presunti reati, come fu praticato con la ricerca pubblica attorno al G20.

Con ciò siamo solo un passo più vicino ad una società che conta sulla sorveglianza per stabilizzare il dominio. Così, la pressione su coloro che vivono nella resistenza e vogliono lottare sale continuamente.

Non ci facciamo intimidire dai vostri metodi. Non sarà l’ultima volta che veniamo nella notte e attacchiamo i luoghi che create per produrre un controllo di facciata.

Con ogni coccio pensiamo a tuttx lx attivistx G20, a Isa, Nero, Aboubakar e a tuttx che s’oppongono allo Stato e alla sua merda.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia: Vetri rotti a Istituto Superiore Telekom

29 luglio 2018

Questa notte come reazione agli arresti e alle perquisizioni a livello federale, vetri rotti all’istituto superiore per telecomunicazioni Lipsia (HfTL). Gestrice del HfTL è la HFTL compagnia gestrice rl (Lipsia), una holding pura della Deutsche Telekom. L’istituto superiore si trova nel quartiere di Lipsia Connewitz.

L’altro ieri nel contesto della repressione G20 avvennero 13 razzie a livello federale. Sei compas ed amicx sono in galera, quattro di loro provenienti da Francoforte al Meno e Offenbach.
La nostra solidarietà vale ax prigionierx e loro ambienti anche se sappiamo che eravamo intesx tuttx. Gli arresti odierni s’inseriscono in un gran numero di attacchi degli organi di repressione contro le proteste anti-G20. Chiediamo l’immediata liberazione di tuttx lx nostrx compas e dichiariamo la nostra solidarietà a tutte le lotte d’emancipazione nel mondo. Nessun attacco alla nostra gente e alle nostre strutture deve rimanere senza risposta.

La Telekom è la maggiore impresa delle telecomunicazioni d’Europa e gestisce reti tecniche per la telefonia, la telefonia mobile, il trasferimento dati e i servizi online. Oltre che in Germania, l’impresa ha delle filiali in quattordici altri Stati europei oppure delle partecipazioni dai fornitori di telefonia mobile e fissa. Con la filiale operante a livello internazionale T-Systems, la compagnia è uno dei maggiori fornitori internazionali di servizi per la tecnologia informatica e della comunicazione e si indirizza ax clienti della grande industria, del settore finanziario, del settore energetico, dell’amministrazione pubblica e della sicurezza.
Sotto il titolo „PLX“ Telekom sviluppa tra l’altro un sistema d’informazione e di ricerca per gli sbirri dove sono integrati tutti i processi rilevanti di segnalazione, come i rilievi di impronte digitali, i dati di carcerazione, i precedenti ecc. Cosi dovrebbero essere sostenuti tutti i procedimenti dall’elaborazione iniziale dei casi fino alla loro consegna nelle mani della giustizia. Come aggiunta, T-Systems offre la tecnica per la „radiomobile interattiva“. Un posto di lavoro sbirresco mobile con computer multifunzionali nella vettura che permettono la totale integrazione dell’infrastruttura e comunicazione della polizia già esistente. Questi link dovrebbero accorciare i tempi di reazione e d’intervento e, con le registrazioni video, facilitare nel contempo una documentazione probatoria.

United we stand!
Libertà per Isa & Nero !

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre ad ufficio di Tino Schopf (SPD)

26 luglio 2018

Ieri al Prenzlauer Berg sfondata sede SPD di Tino Schopf. Questi risiede nella commissione per lo sviluppo urbano per riempirsi le tasche con i soldi degli investitori.

Isa e Nero sono in galera perché rilevati come parte del problema per il totale sfruttamento della città: la resistenza al terrore sbirresco a Friedrichshain. Da marionette consenzienti del senato, la giustizia non è l’unica ragione per sfondare di tanto di tanto i vetri delle sedi SPD.
Anche per il sostegno alla guerra di Erdogan sono ancora aperti tanti conti con i tradizionali traditori del proletariato.

Libertà per Isa & Nero !
Fight4Afrin !

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre a volante della protezione d’obiettivi

11 aprile 2018

Nelle ultime settimane leggiamo sempre di sassaiole attorno al Dorfplatz contro vetture della polizia. Non solo dalla razzia in poi ma anche nelle settimane prima, gli sbirri che gironzolano attorno alle ultime case occupate della città sono esposti al libero abbattimento. Come sempre. Ma non sempre le persone possono passare il proprio tempo lanciando dei sampietrini ai violenti in divisa.
Tuttavia riteniamo sensato di sfruttare l’oscurità della notte e la sorpresa per chiarire ax agenti nella loro illusoria superiorità che registriamo dove si muovono, che cosa pretendono di proteggere e di ricordare loro che non ci rassegneremo mai alla loro posizione di potere.
I porci che vagano nella città per noi sono solo dei soggetti spregevoli ai quali, finché abbiamo i mezzi e l’autodeterminazione per farlo, renderemo pericolosi i loro giri di controllo.

Mercoledì notte ci siamo appostati al ponte vicino al Factory Campus a Kreuzberg. E abbiamo preso a pietrate gli sbirri di passaggio.
Cosa serve? Osservare dove passano regolarmente dex poliziottx, sia le autocivetta sia le volanti. Un posto nell’oscurità dove appostarsi comodamente. Guanti e un mucchio di pietre. A seconda del luogo ci vogliono delle persone che tengono d’occhio le strade circostanti. Ma spesso basta l’oscurità, il fattore sorpresa e la brevità dell’azione per un ritiro tranquillo.

Questa grandine di pietre è un atto di vendetta per la razzia nella parte anteriore della Rigaer 94. Desideriamo profondamente che lx occupanti delle auto attaccate temano sempre per la loro vita.
Con questo auguriamo tanta forza e idee creative anche ax compas della ZAD! Ammiriamo lx combattenti nei boschi di questa zona liberata. Speriamo tanto che non ci saranno troppx feritx, salvo che dalla parte della gendarmeria! Saremmo volentieri sul posto, ma noi qui si lotta contro lo Stato e seguaci in questo modo.

Saluti solidali a Nero e ai due prigionieri della Rigaer94.
Per una lotta coerente per i nostri spazi e per la libertà di tuttx che li difendono!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia, Germania: Dati alle fiamme cinque furgoni Dussmann

3 aprile 2018

Dopo gli scontri G20 aumentavano le richieste di chiudere i punti d’incontro della sinistra e di sgomberare le case occupate. Per esempio la Rote Flora ad Amburgo, il  Conne Island a Lipsia e la Rigaer94 a Berlino. Ma ora sembra che esistano strategie diverse di gestione delle minacce e delle azioni dello Stato. Nel sud di Lipsia rumoreggia perché il Conne Island ha incontrato il porco capo sbirro Merbitz, ad Amburgo la gente non è d’accordo se ora dialogare con la città o meno e a Berlino la Rigaer94 è irriducibile verso lo Stato. Lì come risposta alla ricerca pubblica furono per esempio pubblicati vari brutti musi di sbirri che l’anno passato partecipavano allo sgombero della Kadterschmiede e con diverse dichiarazioni si riaffermava un’attitudine senza compromessi verso lo Stato e la sua sbirraglia.

Ma nelle ultime settimane ci toccava leggere sempre di nuovo delle notizie dal Quartiere nord che non potevano piacerci:
“Da giorni non si tralascia un secondo per stalkerare ed infastidire chi visita la R94, chi passeggia e abitanti. Fino al punto che delle persone che portano a passeggio il cane sono accompagnate da scoppiettanti furgoni degli sbirri, che gli abitanti della R94 sono attesi al varco nelle uscite del Forcki, finché fino domenica sera il controllo di ogni vicinx che doveva arrivare alla porta di casa tra la Zelle- e Liebigstraße diventava ineluttabile. Nel mentre l’elicottero rombava sui tetti del Dorfplatz.” (Fonte: rigaer94.squat.net)
Il tutto la settimana passata culminava con l’esecuzione di due ordini di cattura. Per questo portarono sul posto 350 sbirri + attrezzatura pesante.

“Verso le h8:30 avvenne la prima cattura nella Zellestraße. Durante questa cattura alla persona fu tolta la chiave di casa, con la quale verso le h 09:00 fu aperta l’entrata della R94. In seguito uno spiegamento marziale perquisiva la casa dell’interessato. Sbirri incappucciati diedero l’assalto a varie camere di bambinx, strapparono la gente che dormiva dai letti e tentarono di umiliarla.
La Rigaerstraße era ermeticamente chiusa tra il Dorfplatz e la Proskauer Straße e più tardi solo fino alla Zellestraße. Oltre all’impiego di un’unità cinofila, come spessissimo il caso sopra il quartiere girava di nuovo l’elicottero. Inoltre perlomeno cinque sbirri in borghese del LKA 5 erano appostati direttamente davanti alla casa e presenti alla perquisizione, e altri sbirri in borghese stavano sparpagliati tra l’altro nella Liebigstraße e nel Bersarinplatz.”  (Fonte: http://rigaer94.squat.net/2018/04/03/unser-hass-gegen-eure-repression/)

Ci mette le ali vedere di come dex compas in un quartiere talmente assediato organizzano il loro quotidiano resistenziale e che non si lasciano intimorire né dai continui controlli, né dalle continue minacce, dagli arresti e dalle razzie.
Riprendiamo l’idea di Berlino di costruire dei rapporti tra i movimenti insurrezionali nelle varie città bruciando delle auto. Anche se non siamo a Berlino vogliamo contribuire alla difesa delle strutture ribelli di quella città. L’appello da Berlino alla difesa dei quartieri ribelli prende piede tra di noi: Le nostre strutture le difendiamo noi stessx e non accattivandoci le simpatie dello Stato. Vogliamo rafforzarvi nel resistere e nel non farvi scoraggiare, voi che siete vicinx alla Rigaer 94. Quando vi attaccheranno la prossima volta noi ripartiremo, giusto come questa volta perché hanno messo in galera due dei vostri amici.

È così che nella notte dal 2 al 3 aprile bruciarono cinque auto di Dussmann su di un parcheggio a Stötteritz. Dussmann fa i suoi soldi con la carcerazione di persone. E ne sono pure orgogliosi:
“Le prigioni sono dei mondi occulti in mezzo alla nostra società e nel contempo parte fissa. Questi mondi possono esistere grazie al lavoro quotidiano di centinaia di collaboratori, tra cui anche gli esperti di Dussmann Service.”

LIBERTÀ per i due amici della Rigaer94
LIBERTÀ per NERO
LIBERTÀ per tuttx

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Danni materiali a persona di destra richiedente autorizzazione per manifestazione

12 febbraio 2018

La notte passata abbiamo visitato la coppia Oglivie.
Abbiamo abbassato le loro due auto commerciali e lasciato tracce durevoli alla facciata.
Uta Oglivie è richiedente l’autorizzazione per la manifestazione di destra di oggi al Jungfernstieg. Con la loro iscrizione lx destrx delle diverse correnti si sentono incoraggiatx a scendere di nuovo in strada ad Amburgo e di aizzare contro lx profughx nascondendosi dietro lo slogan “Merkel se ne deve andare”.

Antifa vuole dire attacco
Libertà per Nero e tuttx lx prigionierx politicx

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: incendiate auto della Wall AG e di WISAG

10 novembre 2017

Colpitx dalle parole combattive e chiare di Fabio che nel tribunale di Amburgo urlava ai porci, il nostro cuore si riscaldava e dovevamo sorridere al pensiero che in qualche modo facciamo le cose giuste o almeno ci tentiamo e che con questo non siamo solx.

Pensavamo anche a Nero che rimane dietro le mura di Moabit e che sicuramente manca a tanta gente.
Riprenderci alcune notti…

    “Un pensiero davvero militante intende però qualcos’altro,
    non è disfatto ma indirizzato all’obiettivo,
    di come lo si vuole e perciò perseguito lottando in ogni modo,
    dove ci si mette tutta,
    perché si vuole vivere così…” (anni ’80).

Crediamo sia importante non considerare lx prigionierx e chi è sotto sospetto come vittime che purtroppo non hanno fatto in tempo a scansare i manganelli, a sfuggire all’occhio della telecamera oppure a mettersi le gambe in spalla e correre.

Fabio lo ha espresso dicendo che era una sua decisione attiva andare ad Amburgo e che dietro questa decisione ci sono argomenti e una comprensione politica della merda in generale. Non erano la casualità del clima sul posto, l’ebbrezza o la sbornia. Era ad Amburgo per esprimere la sua rabbia, per incontrare altra gente con le stesse intenzioni. Ha pianificato la resistenza perché convinto di volere il giusto.
E anche Nero non sarà affatto cascato casualmente nel macchinario. Sulla via nel Matrix fu seguito da una pattuglia.

Dovremmo anche considerare in tal modo lx prigionierx che ci mandano i loro saluti. Sanno che cosa fanno e necessitano il sostegno esterno per portare avanti questa determinazione.

Ovvio che gli sbirri e la giustizia sono criminali e responsabili per gli arresti e le carcerazioni, per i pestaggi e gli omicidi. Ma la decisione di stare dalla parte giusta e voler lottare per questo, non significa considerare queste strutture e creature come ostacoli sul percorso verso una società diversa bensì considerarle obiettivi d’attacco ed avversari. Non importa quale metodo scegliamo: sitin, graffiti, lancio di pietre… Se l’obiettivo va oltre, non siamo vittime quando ci arrestano ma questi arresti e queste ordinanze penali fanno parte della nostra vita. Non è la presa degli sbirri l’origine della carcerazione bensì la nostra concezione di vita in questa società e il nostro obiettivo, che è la sua eliminazione, l’eliminazione delle sue strutture, delle galere, dell’intimorimento e della violenza della normalità. Non vuole suonare come una legittimazione della violenza degli sbirri e dei tribunali bensì esprimere che all’interno del sistema non possiamo giammai lottare legittimamente contro di esso. Rimarremo sempre dex nemicx dello Stato.

Esattamente per questo dovremmo procedere così prudenti quanto necessario e ostacolarli più possiamo affinché non ci prendano. Ma la galera non può essere uno scenario di minaccia che ci paralizza e ci impedisce di rimanere coerenti. Possiamo impegnarci a non percepire la repressione come disfatta bensì come conseguenza e un’altra ragione ancora per aumentare la nostra rabbia e contrattaccare.

Sarebbe bello se ancora più prigionierx s’esprimessero e inviassero un segnale all’esterno. Per la solidarietà dietro le mura e per poter dare, qui all’esterno, un punto di riferimento e una voglia, spesso astratta, di lottare contro le galere e i giudici.

Pensavamo a te, Nero, quando nelle notti della settimana passata passavamo alle fiamme le auto delle imprese Wall AG e WISAG.
Riflettemmo di come potesse funzionare la solidarietà al di là delle mura e speriamo che questi segnali di fumo ti raggiungeranno.

Saluti solidali a tuttx che nelle stesse notti giravano per Berlino…
..le cui taniche rimasero davanti al tribunale (speriamo che la ricerca di tracce sia tempo perso),
..ax incendiari che parallelamente misero fuoco a Treptow,
..alla banda molto dotata che a Wedding con la vernice voleva accuratamente far emergere l’ostello per studentx nell’immagine della città.

Per lx attivx di notte sempre motivatx!
Until all are free!
Libertà per Nero e Fabio!

Fonte: Indymedia, ivi censurato

Berlino: Sfondate le finestre dopo iniziativa di polizia

La paura, una delle colonne centrali dell’ordine sociale imperante, la seminano quotidianamente coloro che vogliono vendere la propria pseudo sicurezza. Con affissioni suggestive la polizia si è rivolta ax abitanti delle strade attorno al Mariannenplatz scrivendo che certamente avrebbero sentito la crescente insicurezza e che perciò il 26 ottobre erano invitatx a un’iniziativa di prevenzione. Si svolse con agenti del settore 53 nel punto d’incontro per le famiglie ubicato nel palazzo dell’ufficio di assistenza per minorenni nella Adalbertstr. 23B.

Obiettivo di tali iniziative è sensibilizzare la gente ai comportamenti divergenti – è come un numero d’emergenza per salvarsi dalla propria insignificanza. Che la sicurezza sia promessa proprio dalle autorità che nelle loro celle bruciano le persone, come hanno fatto con Oury Jalloh, è spiegabile solo con le anime devastate nei corpi vuoti dex cittadinx fedeli alle autorità. Come quelle della gente del management di quartiere nella Naunynstraße che ha pubblicizzato quest’iniziativa di prevenzione e che roba del genere la fa regolarmente anche con Degewo.

Facendo girare gli elicotteri della polizia con i riflettori puntati a bassa quota sul quartiere nord di Friedrichshain deve sia terrorizzare sia far credere nella sicurezza. Qui vige lo stato d’emergenza, ecco cosa vuole segnalare lo Stato, qui si deve rasentare il limite dell’intervento militare per permettere ai ricchi nuovi arrivati l’autorealizzazione delle loro brame di potere e di comunità popolare. Lx caotx della Rigaer sono più ostinatx che la gente senzatetto nel Tiergarten, contro la quale stanno aggiustando la mira proprio adesso – da nemico debole i cui materassi umidi si possono buttare senza problemi.

Nella Rigaer lo Stato deve stare con il casco in testa e chi disturba l’elicottero finisce in galera. Come Nero, condannato a 18 mesi per attacco con il laser-pointer.

Per dimostrare la nostra solidarietà con Nero e per contrapporre qualcosa all’ideologia apatica della paura, il 30 ottobre abbiamo spaccato i vetri del punto d’incontro famigliare nella Adalbertstrasse 23B. Le nostre pietre anche in futuro tra uno spettacolo e l’altro tipo Amburgo troveranno la loro traiettoria verso gli uffici e le basi della paura; la loro semina gli si rivolta contro come un boomerang.

Libertà per tuttx lx prigionierx che non si piegano

Fonte: Indymedia – qui censurato

Traduzione dal tedesco mc, CH