Atene: “Siamo tutti dei potenziali carcerati”

2001: 8.343 detenuti
2011: 11.674 detenuti
6 nuove prigioni negli ultimi 5 anni

Le situazioni prevalenti all’interno delle carceri greche sono in gran parte note: sovraffollamento, rifiuto arbitrario dei permessi di uscita, accuse di torture e abusi da parte del personale carcerario, insufficiente assistenza medica e farmaceutica, uso incontrollato di farmaci psicotropi, condizione di trasferimento carcerario disumane, tagli statali per gli impianti di riscaldamento, per gli alimenti, i generi di prima necessita’, l’assistenza sanitaria, la riabilitazione, corsi di formazione e inserimento, etc.

Per questo motivo, e soprattutto perché i prigionieri sono stati anch’essi colpiti dal duro attacco contro la società , noi dell’ Assemblea popolare di Holargos-Papagou abbiamo deciso di offrire alle detenute del carcere femminile di Thiva e al carcere maschile minorile di Avlona cose che per noi possono essere in più’ ma essere scarse per loro.

Pertanto, i vestiti di cui non hai bisogno o che ti vanno stretti (soprattutto abbigliamento per donne e bambini, senza fodera, cappe o parti metalliche), articoli da toeletta (per esempio, saponi, shampoo, assorbenti), libri e carte telefoniche sono benvenuti al bazar libero di Sabato, 3 Dicembre, di fronte al centro commerciale di Pericleous Street (12.00-15.00) o anche alle nostre assemblee ogni Mercoledi e Sabato alle 19.00 nel cortile del Municipio di Holargos.

Che questo sia il contributo minimo da parte nostra verso la lotta quotidiana dei carcerati.
Non lasciamo che, oltre alla libertà, gli siano privati anche i diritti umani.

Assemblea popolare di Holargos-Papagou

Turchia: Chiamata internazionale per un’azione di solidarieta’ verso il prigioniero anarchico vegano Osman Evcan

Istanbul: Azione di solidarieta’ per Osman Evcan, Mercoledi’, 23 Novembre

Il 23 Novembre  si annuncia come la giornata d’azione internazionale per Osman Evcan, una marcia dalla fermata del tram di piazza Taksim alla scuola superiore Galatasaray e’ stata organizzata in concomitanza da attivisti di diversi luoghi nel mondo.

Collettivo Vegan, Associazione Liberta’ della Terra, Cooperativa Terra e Liberta’, Ritmi di Resistenza ed anarchici parteciperanno alla marcia.

Ritrovo: Fermata del tram di piazza Taksim, Mercoledi’, 23 Novembre 2011 alle 19.00

Per le persone che vogliono partecipare ci sara’ un’assemblea di preparazione Martedi’, 22 Novembre alle 18.30 in Lambda.

La chiamata per l’azione puo’ essere trovata su: act for freedom now

info su Osman Evcan: osmanyemek.english

Links delle associazioni che partecipano alla marcia :

Freedom to Earth Association,
Land and Freedom Cooperative e
Rhythms of Resistance

fonte: ainfos.ca

Grecia: Solidarietà verso l’anarchico G. Koronaios, sotto processo per renitenza alla leva

Sabato mattino, 3 Dicembre, un presidio di solidarietà e contro-informazione per l’anarchico G. Koronaios, che è perseguitato dalle autorità greche a causa della sua dichiarazione pubblica verso il rifiuto del servizio militare, si è svolto fuori lo squat Parartima, nella città di Patrasso.

Durante l’azione sono stati distribuiti molti volantini e sono stati incollati dei manifesti mentre un’ impianto microfonico informava le persone dell’imminente processo verso Koronaios G. alla corte marziale di Ioannina per il 13 Dicembre.

Le azioni di supporto e solidarietà continueranno Lunedi mattino, presso il campus dell’ Università di Patrasso, dove è stato annunciato un nuovo raduno di solidarietà, e culminerà Sabato, 10 Dicembre, con una manifestazione al mattino e un concerto notturno allo squat Parartima. Per il  giorno del suo processo, i compagni anarchici, lanciano un presidio di solidarietà fuori la corte marziale di Ioannina.

Come lo stesso G. Koronaios scrive nella sua dichiarazione riguardo il suo rifiuto al servizio militare: “Dichiaro che non voglio essere arruolato nell’esercito, nè voglio avere alcun rapporto con questa struttura del sistema autoritario (…) Io sono un nemico di ogni Stato, ogni nazione e un loro potenziale distruttore”.

Solidarietà con l’anarchico G. Koronaios!
Nemmeno una sola ora nell’esercito!

fonti: ipposd e athens.indymedia

Petralona, Atene: Assemblea popolare Domenica, 4 Dicembre

Domenica, 4 Dicembre alle 13:00: Assemblea popolare e cucina collettiva in Piazza Merkouri

Temi dell’assemblea:
– Coordinazione delle assemblee popolari
– Pianificazione dei progetti riguardanti il cibo, la salute e azioni di contro-informazione

Assemblea popolare degli abitanti di Petralona, Koukaki, Thissio

Atene: Protesta antispecista contro l’industria delle pellicce e della pelle

Le pellicce grondano sangue - Azione contro le pellicce

Finche’ ogni gabbia sia distrutta – Azione Antispecista(A)
Un’ incendio per ogni sacco di pellicce di merda
Un’ incendio per ogni commerciante di pellicce
Questa e’ la cosa giusta da fare: Asfissiamo il commercio delle pellicce con…

Sabato, 26 Novembre 2011, una dimostrazione antispecista ha avuto luogo in centro contro l’ industria delle pellicce. Quasi 100 persone hanno partecipato alla Marcia di protesta che ha avuto inizio da Piazza Syntagma, ha poi continuato verso la zona di Monastiraki (meta turistica) per tornare poi a Syntagma lungo la principale via dello shopping, via Ermou.

La protesta e’ stata organizzata dall’Assemblea per l’ Azione Antispecista. Durante la loro combattiva dimostrazione, i compagni antispecisti hanno scritto slogan contro il Capitale e hanno anche lanciato bombe di vernice sulle facciate dei negozi di pellicce e altre simili atroci aziende. Alcuni degli slogan erano: “Liberta’ per tutti quelli nelle gabbie” / “Incendio doloso e fuoco per ogni bordello” (cantato fuori i negozi di pellicce).

Commercianti di pellicce – Fascisti – Assassini

 Fonte e altre foto qui

Processo di Chalkida: I compagni anarchici Alexandos Kossyvas, Michalis Traikapis, Maria Economou e Venos Polykretis sono stati assolti

le persone smetterano di rubare nelle banche quando le banche smetterano di derubare le persone

Mercoledi 30 Novembre 2011, tutti i compagni accusati della rapina in banca a Psachna( Evia ), sono stati assolti! Aspettiamo nuove notizie sul nuovo sito di Act for freedom now! con grande attesa.

Un grande ringraziamento a tutti i compagni che hanno di fatto dimostrato che la solidarietà è tutto. Noi continueremo nella lotta per la libertà dei prigionieri di guerra.

Nessuno dovrebbe cercare degli “innocenti” in mezzo a noi. Noi siamo dalla parte dei più volte “colpevoli”. Siamo accanto ai poveracci, gli immigrati, i fuorilegge, i “terroristi”. E noi resteremo quì; prima, ora e sempre.

Castor 2011: Con circa 126 ore questo è il più lungo viaggio del CASTOR nella storia dello Wendland

Dopo un viaggio di quasi 5 giorni e mezzo, dalla Normandia in Francia, la tredicesima consegna di rifiuti nucleari trattati tedeschi, ha raggiunto il deposito di stoccaggio “temporaneo” di Gorleben, un villaggio del nord ovest della Germania (Wendland), alle 10 di sera circa di lunedi.

La polizia ha perpetrato violenze di massa e violazioni della legge contro i manifestanti, ferendo un numero di 416 persone ( a nostra conoscenza) con manganelli, gas,cani,cavalli e cannoni ad acqua.

I 25.000 attivisti presenti nella contea sono stati il secondo maggior numero di sempre. La resistenza contro la spedizione è iniziata in Francia dove gli attivisti hanno denunciato la violenza della polizia nei loro confronti ma anche una recrudescenza nel paese dei sentimenti anti-nucleari.

Nell’area di Gorleben ha preso la forma dell’occupazione della sede ferroviaria e stradale, l’incatenarsi ( uno di questi ha causato un ritardo di 14 ore al viaggio del treno) e massicce interruzioni del traffico stradale, in particolare da parte degli agricoltori con trattori e macchine agricole.

Ci sono state numerose azioni di blocco con sit-in pacifici, danneggiamenti alla linea ferroviaria, azioni di incatenamento e azioni dei militanti contro la polizia ed i suoi mezzi.

Diverse le manifestazioni nelle cittadine attraversate dal treno (CASTOR). Le più partecipate a Luchow (Germania), organizzata dagli scolari, con più di 2.000 persone , a Metzingen (Germania) con circa 3.000 persone, e naturalmente a Dannenberg nei pressi del punto di arrivo con più di 25.000 persone.

Lungo tutto il tragitto, piccoli o numerosi gruppi di attivisti, hanno rallentato la corsa del CASTOR bloccando la sede ferroviaria arrivando al punto di incatenarsi alla massicciata. La polizia ha usato anche cannoni ad acqua alla quale ha aggiunto sostanze chimiche (a Metzingen ) e spray al peperoncino.

Con circa 126 ore questo è il più lungo viaggio del CASTOR nella storia dello Wendland. Il costo del trasporto ha fatto segnare un nuovo record nella storia dei trasporti di scorie nucleari. E’ stato stimato che il governo abbia speso circa 33.5 milioni di euro per la realizzazione di questa spedizione.

La resistenza contro le installazioni nucleari nello Wendland e ovunque continua.

Breve riassunto della manifestazione coperta da linksunten.indymedia.org in lingua tedesca ed inglese

Petralona, Atene: Azione diretta contro un banco dei pegni

Lunedì 28 Novembre, un banco dei pegni nel quartiere di Kato Petralona, in Keiriadon street, ha subito il danneggiamento dell’ingresso. Sono stati lasciati volantini con i seguenti slogan: “Venditori del mercato nero* fuori dai nostri quartieri; non un metro di terra per gli squali dei mutui” / “A tutti quelli che vedono la nostra povertà e impoverimento come un’opportunità di un facile guadagno, affronteranno l’ira dei rivoltosi. Resistiamo l’uno accanto all’altro. La solidarietà è l’arma dei popoli.”

* in greco mavragorites è un termine associati ai venditori del mercato nero durante l’occupazione nazista della Grecia (1940-1944), che si arricchirono vendendo i beni della gente ad alti prezzi ed ebbero grandi guadagni nello sfruttare le persone affamate; erano conosciuti per la loro capacità di risolvere subito i problemi di sopravvivenza, mentre il loro vantaggio chiave era la collaborazione eccellente con le autorità d’occupazione.

Atene: Appello urgente di solidarietà internazionale verso Panagiotis Avdikos, detenuto che sta conducendo lo sciopero della fame

Panagiotis Avdigos è attualmente confinato nell’ “ospedale” di Aghios Pavlos del carcere di Koridallos, dopo un lungo sciopero della fame.

E’ stato arrestato davanti la sua abitazione il 18 Aprile 2011, accusato per possesso di droga. Ha quasi subito deciso di iniziare uno sciopero della fame come protesta contro la montatura della polizia che ha portato alla sua incarcerazione nei sotterranei della democrazia greca.

Porta avanti lo sciopero della fame dal Maggio 2011( con una breve interruzione nel mese di Agosto). La negligenza delle autorità che rifiutano il suo rilascio, mantenendo cosi’ un sistema carcerario di barbarie e atrocità, è la ragione per cui Panagiotis è ora in pericolo di vita.

La mattina di Martedi 29 Novembre, a Komotini( Grecia settentrionale) i compagni del Ritrovo Anarchico Utopia A.D. hanno fatto un’azione anarchica di contro informazione a favore del prigioniero in sciopero della fame Panagiotis Avdikos, distribuendo volantini nel centro della città, ed anche fuori il tribunale e gli studi legali. Hanno anche distribuito questi testi al locale Ordine degli Avvocati. Questi volantini contenevano principalmente lettere scritte dal prigioniero.

Ecco l’ultima lettera di Panagiotis:

Dopo la mia precedente dichiarazione, vorrei informarvi di quanto segue:

Giovedi, 3 Novembre 2011, il Consiglio dei giudici della Corte d’Appello di Atene ha tenuto una riunione ed ha deciso di negare la mia richiesta di rilascio con condizioni restrittive, visto il completamento dei sei mesi di detenzione preventiva. Hanno invece ordinato la continuazione della mia prigionia preventiva, mostrando totale disprezzo verso la mia vita.

Tutte le autorità competenti hanno mostrato ottusità,negligenza omicida, come se fossi nulla per loro.
Sembra che la mia vita non abbia alcun valore per il ministero e le autorità giudiziarie di Atene, che tengono gli occhi chiusi verso l’ingiustizia e la realtà. Sabato 12 Novembre 2011, alle 07.30 del mattino, i compagni mi hanno trovato in stato di coma, nel mio letto dell’ospedale per detenuti di Koridallos, il medico mi ha attaccato una flebo, secondo la diagnosi medica ho sofferto di uno shock circolatorio, tutti i miei organi hanno smesso di funzionare.

Nel pomeriggio di Domenica 13 Novembre 2011, anche se mi è stata messa una flebo, i miei livelli di zucchero nel sangue sono rimasti bassi(30), per cui i medici hanno ordinato il mio trasferimento all’ospedale di riferimento Attikon ma mi sono rifiutato di andarci; preferisco morire che partecipare al teatro dell’assurdo che si sta giocando a mie spese mentre, tutte le autorità competenti, i giudici e il ministero mostrano colpe gravi nei confronti del mio caso.

Continuerò lo sciopero della fame, e se continuano a trascurarmi, dovrò anche sospendere la somministrazione di acqua zuccherata fino a morire e porre fine a questa ipocrisia nei miei confronti, e forse la mia morte porterà questi responsabili a rispettare la vita della gente semplice come noi.

A questo punto, soffro di un edema cardiaco e i miei piedi sono gonfi, in particolare dal ginocchio in giù, ed anche il mio corpo in generale è leggermente gonfio, ciò significa che il mio stato di salute può peggiorare rapidamente in qualsiasi momento con il risultato della mia morte!

Vi ringrazio tutti per il vostro supporto.

Panagiotis Avdikos

Gruppo di Solidarietà dei Detenuti di Corinto – Collettivo Antistrofi Metrisi (“Conteggio alla Rovescia”) di Corinto – invito per un presidio a sostegno di Panagiotis Avdikos fuori la prigione di Koridallos il 3 Dicembre alle 15.00.

Libertà subito per Panagiotis Avdikos!
Abbasso le mura delle prigioni! Abbasso lo stato assassino!
La solidarietà è la nostra arma!

Atene: Nuova operazione di polizia contro i venditori ambulanti

La mattina del 29 Novembre, alle 11.15 circa, un nutrito gruppo di poliziotti della Polizia Municipale ha attaccato i venditori ambulanti immigrati posti fuori l’Università di Economia e Commercio di Atene (ASOEE) nella via Pathission. I bastardi della Polizia Municipale indossavano passamontagna, caschi e bastoni metallici telescopici, mentre alcuni di loro portavano anche distintivi fascisti. L’operazione repressiva ha portato al risultato della distruzione della merce degli ambulanti che è stata buttata dentro ad camion dell’immondizia.

Dopo l’attacco, la banda di poliziotti teppisti ha continuato la sua marcia verso Omonia e hanno attaccato verbalmente un gruppo di manifestanti di Iniziativa di Lotta per la Terra e la Libertà che erano concentrati di fronte al Museo Archeologico Nazionale di Atene ( anch’esso ubicato sulla via Pathission). I manifestanti stavano protestando contro l’abolizione della linea pubblica di autobus che unisce la città di Atene con il monte Parnitha.

Parallelamente a quest’azione repressiva, il sindaco di Atene, Girogos Kaminis, ha ordinato inoltre di smontare le panchine in Piazza Klafthmonos dove dormivano i senzatetto. Il numero totale dei senzatetto in Atene si stima superi le 20.000 unità.

Come abbiamo già menzionato in precedenti interventi, la dichiarata guerra sociale nel centro di Atene si sta intensificando. Uno dei cambiamenti che si verificano durante questa intensificazione è il mutato ruolo dei diversi meccanismi repressivi. La polizia municipale, un gruppo che fino ad ora veniva considerato una forza “leggera”, si sta convertendo ogni giorno sempre più uno dei principali attori dell’ imborghesimento del centro di Atene e della cacciata dei venditori ambulanti immigrati.

Violenza contro la violenza
della dittatura democratica!
Lotta contro tutti i tipi di polizia!

fonte