L’11 giugno si sta rapidamente avvicinando. Come rivitalizzazione della giornata di supporto per i/le prigionierx ecologistx, la Giornata Internazionale di Solidarietà con Marie Mason, Eric McDavid e i/le Prigionierx Anarchichx di Lunga Data ha visto negli ultimi 3 anni un’enorme diffusione del supporto e dell’amore per Marie ed Eric in tutti gli angoli del mondo.
Significativamente, oltre al fiorire del supporto sia materiale che immateriale, abbiamo visto la proliferazione di azioni di solidarietà in molti diversi contesti, che ha diffuso lo spirito e i contributi alle nostre lotte di chi lo Stato ha cercato di far sparire. La solidarietà coordinata internazionale ha cominciato a diffondersi, con informazioni sui/le prigionierx anarchichx di lunga data ed ecologisti, superando molte barriere geografiche e linguistiche.
Questi sforzi hanno avuto effetti molto tangibili sulle vite di Marie ed Eric (e moltx altrx). Le iniziative benefit li hanno aiutati a rimanere fedeli ai loro valori vegan, le persone care sono state in grado di far loro visita regolarmente nonostante le lunghe distanze, nuove generazioni di persone radicali in tutto il mondo li hanno raggiunti con la solidarietà. Insomma, l’11 giugno è stato molto efficace nell’aiutare a mantenere Marie, Eric e moltx altrx prigionierx anarchichx ed ecologisti di lunga data nei nostri cuori e nelle nostre menti, e mantenerli vivi nelle nostre lotte.
Ma questo processo del ricordare – del “mantenere vivi” – è una cosa infida.
Le nostre lotte e i nostri movimenti sono spesso colpiti da una mancanza di memoria, e da una mancanza di comprensione e connessione con il passato come modo di informare le nostre azioni nel presente. Questo è sia una conseguenza dell’alienazione tecnologica della nostra epoca che una conseguenza della repressione strategica da parte delle forze dello stato. Lo stato, al presente, ha la capacità di rapire i/le nostrx compagnx e seppellirlx vivx, di forzarlx a languire tra cemento e freddo acciaio per decenni o per sempre. Sono strappatx via dalle nostre comunità, dalle nostre vite. E al loro posto rimane un vuoto doloroso.
Lo stato, da parte sua, sta banchettando sulla veridicità del vecchio detto “il tempo guarisce tutte le ferite”; sperando che questo vuoto si stringerà e che “dimenticheremo”. Se mantenutx prigionierx per abbastanza tempo, così pensa lo stato, le azioni dei/le nostrx coraggiosx compagnx svaniranno nell’oblio della storia e noi fuori rimarremo senza la loro presenza costruttiva e appassionata nelle nostre lotte. Dobbiamo combattere contro questa tendenza repressiva; non dobbiamo mai dimenticare.
Negli ultimi anni abbiamo visto un netto incremento nelle azioni di difesa ecologica e di liberazione animale in tutto il mondo. In questa resistenza sempre maggiore è importante che riconosciamo le azioni e le lotte del passato, dei/le compagnx che oggi dobbiamo purtroppo chiamare “prigionierx anarchichx di lunga data”. La continuazione delle loro lotte – ricordarli in maniera attiva – dev’essere mantenuta viva.
A questo scopo, per l’11 giugno di quest’anno vogliamo fare una chiamata specifica. Mentre negli scorsi anni possiamo aver enfatizzato alcuni aspetti del supporto per i/le prigionierx di lunga data (per es. supporto materiale, la costruzione di legami internazionali, ecc.), quest’anno vogliamo che sia esplicito.
Come gruppo che organizza l’11 giugno, abbiamo spesso usato il termine “ricordo attivo” per descrivere un processo che sentiamo sia cruciale nel fare supporto ai/le prigionierx di lunga data. Ovvero, siamo arrivatx a vedere la necessità di non portare semplicemente avanti una serie di nomi da “onorare e ricordare”, ma di lavorare verso una modalità di supporto che lega le nostre relazioni con i/le prigionierx anarchichx ed ecologisti di lunga data all’azione nelle nostre/loro lotte in corso.
Marie ed Eric, essendo al centro dei nostri sforzi organizzativi per l’11 giugno, sono entrambi vegani convinti imprigionati per aver agito in diretta opposizione alla distruzione della terra. In uno sforzo di “ricordarli attivamente” e di coinvolgerli nel presente connettendoli a una continuazione della loro lotta, stiamo incoraggiando le persone a legare le loro iniziative dell’11 giugno alle lotte in corso ecologiste e di liberazione animale.
Questa chiamata non è proscrittiva in nessun modo; leggete quello che volete in queste parole e mettetelo in azione come voi e il vostro gruppo credete sia meglio. Ma ricordate, quella che stiamo chiedendo non è un’espressione ritualistica di solidarietà, una festa una volta l’anno in cui, per solo un istante, richiamiamo alla mente quellx catturatx dallo Stato. Piuttosto, la nostra è una chiamata a vivere la storia dei/le nostrx compagnx imprigionatx, a prendere i loro nomi, le loro azioni, e le loro lotte e restituirli al mondo che li imprigiona. La nostra è una chiamata all’azione.
In solidarietà con Marie e Eric, con tuttx i/le prigionierx anarchichx di lunga data; in difesa della terra; finchè ogni gabbia non sarà vuota!