Quando le sbarre della prigione bloccano le nostre mani che lanciano il fuoco dell’anarchia contro il mondo del Potere, allora le nostre parole si convertono in lime affilate per la nostra evasione.
Le armiamo con pensieri, desideri, piani segreti, nuove cospirazioni e vi inviamo il più caldo abbraccio nel nostro immaginario incontro con i compagni e le compagne d’azione di tutto il mondo.
Adesso vogliamo che la nostra voce giunga ai nostri fratelli e sorelle nel lontano Cile, a Luciano (Tortuga) processato il 22 novembre, ed a Monica, Felipe, Francisco, Omar, Carlos che saranno processati il 28 novembre per esser anarchici e nemici del Potere.
Ovviamente, non dimentichiamo Marcelo, Freddy e Juan, il cui processo è iniziato l’11 di questo mese.*
Compagni/e, anche se siete così lontani, ci sentiamo vicini a voi.
Si tratta della stessa rabbia che proviamo quando attacchiamo lo Stato, lo stesso disprezzo che mostriamo per il silenzio della moltitudine impegnata, la stessa passione che abbiamo quando stiamo lottando per l’anarchia, lo stesso odio per le carceri che vogliono mantenerci in cattività.
A Villa Francia, Santiago, nelle prime ore del 11 settembre una persona è stata uccisa – la vittima è stata identificata nel ventiduenne Cristopher Ramos Contreras.
La sparatoria ha avuto luogo nel mezzo dei disordini durante la notte segnata dalla presenza di molte armi da fuoco, mentre c’erano barricate e scontri con le forze di repressione di stato in vari punti dell’area metropolitana e di altre aree remote.
L’ 11 settembre è stato il giorno che nel 1973 il dittatore Pinochet prese il potere con la forza bruta. Nello stesso giorno del 1998, la studentessa anarchica e ballerina Claudia López è stata uccisa dalla polizia mentre combatteva su una barricata durante una manifestazione commemorativa del colpo di stato cileno del 1973. Da allora, sotto lo slogan “Settembre nero” i manifestanti combattono la brutalita’ della polizia e la repressione in suo nome e di tutti gli assassinati sotto la democrazia.
Soprattutto quest’anno, dove altre due persone sono state uccise sotto il governo Piñera (16 anni, Manuel Gutiérrez Reinoso e 18 anni, Mario Pinto Parraguéz, durante lo sciopero generale del 24-25 agosto), le manifestazioni di “Settembre nero” si stavano avvicinando prevedendo scontri duri e rivolte estese.
Ecco alcuni estratti dal comunicato diffuso dagli antiautoritari/anarchici prima dell’ 11 settembre 2011:
Per un combattivo e creativo 11 settembre
Per le strade con il fuoco e la memoria
Compagna Claudia López ancora presente
… Rendiamo chiara una cosa fin dall’inizio: Salvador Allende non è un compagno. Nessun presidente può essere nostro compagno. La figura di Allende rappresenta il socialismo più reazionario che cerca di canalizzare le energie della classe sfruttata verso progetti statalisti di trasformazione sociale attraverso le elezioni e in modo pacifista. È l’immagine fotocopia di un governo “popolare” che dopo tutto rappresenta gli interessi ed i progetti di una leadership di organizzazioni e partiti politici che hanno il potere. È successo in Russia nel 1917, in Spagna nel 1936, a Cuba negli anni ’50, siamo in grado di passare ore con una lista di esempi. Il caso del Cile è molto particolare perché ha attirato l’attenzione di tutto il mondo. Erano i tempi della guerra fredda quando il mondo era diviso tra gli Stati che stavano seguendo il progetto di dominio capitalista democratico dell’imperialismo yankee e gli Stati che seguivano il modello autoritario socialista della Russia sovietica. Capitalismo e marxismo sono state le ideologie in gioco. Nel campo più radicale marxista (non quello che ciecamente rientrava nel progetto totalitario della Russia) ci sono individui organizzati in gruppi armati che hanno messo in dubbio la possibilità di una rivoluzione attraverso le elezioni. Gruppi come la RAF in Germania, nascono in considerazione di questa domanda, seguendo da vicino il processo cileno. … Continue reading SETTEMBRE NERO: Un’analisi sull’anarchia nel passato e nel presente del Cile→
Il compagno anti autoritario è stato rapito dal Potere il 15 settembre 2011, è accusato di essere coinvolto nell’ attacco a un seguace del Potere nella commemorazione dell’ 11 settembre in Cile (giorno in cui ha avuto luogo il colpo di stato militare del 1973).
PER DIFENDERE LA LOTTA
PER CONTINUARE IN CONFLITTO
“Né le loro prigioni, né i loro boia fermeranno le battaglie nella strada” —Cristobal Bravo