Spagna: Appello urgente per un’azione di solidarietà con i manifestanti di Valencia

Gli assassini in uniforme hanno picchiato e fermato dei giovani per aver chiesto di veder rispettati i loro diritti, e come le proteste in corso di numerosi studenti e dei loro sostenitori affrontano un’epidemica brutalità della polizia

Mercoledì, 15 Febbraio 2012, numerose forze di polizia hanno attaccato una protesta degli studenti fuori l’IES Lluìs Vives (Istituto di Istruzione Secondaria, con studenti fra i 13 e i 18 anni) a Valencia, la terza più grande città di Spagna dopo Madrid e Barcellona. I poliziotti hanno brutalmente picchiato molti studenti che si erano radunati per esprimere la loro opposizione agli ulteriori tagli nel settore dell’istruzione pubblica e , in particolare per protestare contro le deplorevoli condizioni delle loro scuole. Durante il raid della polizia nel luogo del concentramento e nelle vie vicine, è stato arrestato un giovane.

^ Gli studenti cantano”ASSASSINI” dopo l’assalto dei poliziotti

Il 16 Febbraio, e mentre una massiccia protesta era stata indetta come risposta alla feroce aggressione della polizia del giorno precedente, i poliziotti hanno attaccato ancora una volta i manifestanti, che stavano bloccando il traffico nella via centrale Xàtiva. A nostra conoscenza, sei persone sono state arrestate. Poco dopo, quasi 300 sostenitori si sono riuniti davanti la sede della polizia per chiedere la liberazione di tutti i fermati. La feccia che applica la legge non ha esitato a lanciare un’altro attacco contro la folla, e questa volta sono state rapite e prese in custodia altre tre persone. Dopo molte ore, i fermati sono stati finalmente rilasciati, molti dei quali accusati di reati minori.

Ecco un’estratto da una dichiarazione dei compagni su quanto riguarda la loro presenza nelle strade della città il 17 Febbraio: “Venerd’ scorso, per il terzo giorno consecutivo, siamo scesi ancora nelle strade , incontrandoci all’entrata di una scuola, mostrando solidarietà con i fermati e coloro che lottano contro le misure sia del governo centrale che del governo della Catalogna che continuano a soffocarci e a provocare tensione a Valencia. Venerdì scorso siamo tornati a vedere le facce della gente, nella strada dove ci piace creare il nostro spazio ed a resistere ai colpi della polizia. Si dice che non tutti fossero studenti provenienti dall’ IES Lluis Vives, ed infatti è vero, alcuni di noi erano studenti provenienti da altre strutture, ed altri erano lavoratori part-time sfruttati, ma ognuno di noi è rimasto sbalordito dalla lezione di dignità degli studenti di questo istituto secondario , i quali erano auto organizzati e lottavano con i propri mezzi. E il fatto è che la lotta non dev’essere solo per il riscaldamento nelle aule, o per riparare una crepa. La lotta dev’essere per la nostra dignità, per riconquistare la nostra vita e costruire il nostro futuro”.

I maiali in uniforme ovviamente non erano contenti della repressione della settimana precedente sugli alunni, nonchè sui giovani manifestanti di diverse provenienze. Così, l’operazione di repressione è continuata il 20 Febbraio, durante le nuove proteste per l’istruzione per le strade di Valencia.

http://www.youtube.com/watch?v=WYmpBE6gxIQ

^ 20 Febbraio: Le squadre anti sommossa attaccano i giovani nel centro di Valencia

^ I poliziotti dopo aver inseguito i dimostranti in via Jesùs

Grazie ai compagni del territorio governato dallo stato spagnolo, siamo stati in grado di fornire aggiornamenti dalle strade di Valencia nel 20-21 Febbraio. Ma anche i documenti video parlano da soli. La polizia ha brutalmente attaccato i manifestanti dalle 15.00 (ora di Valencia, e la protesta si è sparsa per la città. Verso le 21.30, diversi bidoni della spazzatura sono stati dati alle fiamme in Avenue Blasco Ibàñez e in altre vie del centro. Nel frattempo, centinaia di studenti e molti insegnanti hanno occupato la Facoltà di Storia nel campus universitario, dove la gente ha tenuto un’assemblea aperta. L’edificio occupato è stato circondato da camionette della polizia, mentre l’assemblea ruotava attorno alla questione della violenza o della non violenza, che porta ad una decisione definitiva in merito ad azioni di disobbedienza civile per le ore ed i giorni che verranno.

Assemblea popolare alla Facoltà di Storia occupata

Poco prima della mezzanotte, ci è stato riferito di almeno 21 arresti e molte manifestanti feriti, così come sono stati sparati numerosi proiettili di gomma da parte dei poliziotti, che avevano già fatto largo uso di violenze fisiche e picchiato le persone con i manganelli. A peggiorare le cose, gli arrestati non sono stati autorizzati a comunicare nè con gli avvocati, nè con i loro parenti (molti di loro sono minorenni, quindi è ancora più pericoloso privarli dei loro diritti legali). Appuntamenti di solidarietà sono stati immediatamente lanciati a Madrid (piazza di Puerta del Sol) d a Barcellona (Avenue Laietana), mentre una cacerolada – una dimostrazione rumorosa, con persone che sbattono padelle ed utensili – è stata fatta a Valencia.

L’intero luogo era sotto assedio, con elicotteri che volavano sopra la città e i marciapiedi con cordoni di polizia; gli stessi aggressori armati che restano impuniti ogni volta. Nelle prime ore del 21 Febbraio, sono arrivate altre cattive notizie, con una stima di 50 persone arrestate – anche se era ancora impossibile definire un quadro preciso, perchè qualsiasi tentativo dei sostenitori ad avvicinarsi alla stazione di polizia di Valencia sembrava un suicidio in quel momento. L’IES è stato circondato dalla polizia, ma un sit-in di madri, padri ed insegnanti era stato annunciato per le ore seguenti con una ferma denuncia della brutale repressione della polizia.

I poliziotti venivano chiamati ” grigi”, quando il dittatore Franco era vivo, ecco perc hè questo grido ha fatto eco in tutta la città: “Il grigio ora diventa blu! I poliziotti torturano e uccidono te!”

Partecipa alle proteste anti repressione attraverso la Spagna!

Alcune delle chiamate di solidarietà sono a:

Leon – 21/02, alle ore 13.30, Ayuntamiento

Valencia – 21/02, alle ore 15,30, IES Lluis Vives

Granada – 21/02, alle ore 18.00, Subdelegaciòn del Gobierno

Alicante – 21/02, alle ore 19.00, Plaza de la Montañeta

Madrid – 21/02, alle ore 19.30, Puerta del Sol

Càceres – 21/02, alle ore 20.00, Subdelegaciòn del Gobierno

Barcellona – 21/02, alle ore 20.00, Plaça de Catalunya

Badajoz – 22/02, alle ore 20.00, Delegaciòn del Gobierno

Nessuna azione penale contro i rapiti dalla polizia

Nessuna aggressione deve rimanere senza risposta

 Teneteci aggiornati su contro informazioni confermate ed azioni di solidarietà, aggiungendo i vostri commenti quì

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