“Non riesco più a sentire l’odore delle medicine, né il tanfo dell’infermeria, – i garofani fioriranno, – sia benedetto il tempo – E se finisci in prigione? – Non piegarti! Questo è tutto. Non ci sono altre raccomandazioni.” Nâzım Hikmet
Ieri 2 Luglio abbiamo attaccato il ministero della Cultura dalla parte da via Zaimi (Exarchia). I compagni hanno scavalcato il cancello, e dato alle fiamme tutti i veicoli del ministero nel parcheggio per poi andar via insieme al resto del gruppo.
Un’azione di solidarietà e supporto alla lotta dell’anarchico Kostas Sakkas, che sta mettendo il proprio corpo in prima linea, avendo già fatto 1 mese di sciopero della fame per la propria liberazione immediata.
Kostas Sakkas è in prigione da ormai 30 mesi senza essere stato condannato. La battaglia che fa al suo sterminio fisico e politico è una parte della più ampia resistenza contro la ristrutturazione capitalista e il regime di emergenza imposto dal dominio nazionale e internazionale in Grecia e nel mondo. Le risposto all’attacco del nuovo totalitarismo sono date in molti modi e ovunque: dagli attacchi da Atene a Skouries (Halkidiki) alle città in fiamme della Turchia, Brasile, Egitto, Cile.
Se il compagno non verrà rilasciato subito, gli attacchi saranno aumentati al massimo livello.
Tutto continua.
PS1. In merito agli arresti che abbiamo saputo dai media, seguiti al nostro attacco dopo un’operazione di polizia ad Exarchia, chiariamo che noi siamo andati e tornati con successo e secondo i piani, pertanto gli arresti non hanno nulla a che fare con noi e l’azione.
PS2. Solidarietà agli arrestati antifascisti degli scontri a Patrasso.