Fratelli di catena, compagni di strazio, la battaglia è vicina. Presto ebbri di vendetta ci scaglieremo all’assalto; e fuggirà il nemico perchè è terribile la Federazione del Dolore.
—Bruno Filippi
La nostra azione (se è possibile) può essere chiamata PROGETTO FENICE–PARTE 3. E’ la nostra decisione collettiva all’appello dei nostri compagni greci (1, 2).
Stanotte (26 Giugno) ci siamo mossi e abbiamo appiccato un incendio che ha distrutto il terzo piano dell’Media Hotel & Towers (ex Hotel Sheraton) in Sahari Mountain Street, Jakarta. Il nostro fuoco è la risposta all’appello dei nostri fratelli in Grecia sul Progetto Fenice e come gesto di solidarietà a K. Sakkas, anarchico in sciopero della fame per ottenere la libertà. Abbiamo collocato un dispositivo incendiario temporizzato in uno dei cestini nella stanza del karaoke (situata al terzo piano) e fatto si che il fuoco parlasse per noi.
Mandiamo lontano i nostri saluti rivoluzionari ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco; alla Cellula dei Membri Prigionieri; ai 4 anarchici arrestati a Kozani –non vi dimentichiamo; a Cospito e Gai, a Carla, Ivan, Juan, Marcelo e Freddy, a Henry, e sempre agli anarchici prigionieri in Grecia e Italia, e alle atre cellule della FAI-FRI in tutto il mondo.
Non diremo mai che siamo pochi, ma che lasceremo il fuoco parlare per noi.
Rendiamo il Progetto Fenice un progetto internazionale di vendetta!
Unità della Rabbia
Cospirazione Internazionale per la Vendetta (ICR)/FAI-FRI
CONTRIBUTO PER LA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE/FRONTE RIVOLUZIONARIO INTERNAZIONALE
Oggi, la società è la prigione. Nel sistema della prigione, nessuno può essere neutrale. Ognuno di noi nel pieno delle sue facoltà fa la scelta di scegliere da quale lato stare. Perché la scelta viene fatta da un individuo e non da dio. Quindi non ci sono “civili” in questa guerra asimmetrica. Ci sono solo due lati contrapposti: quelli che lottano per la totale distruzione della società e quelli che lottano per difenderla.
La formazione della società sta nelle forme alienanti. Alienati uno dall’altro nelle diverse forme dei confini immaginari che sono protetti con pistole, leggi, prigioni, codici di moralità e la “fede” di quelli che credono che i confini sono reali. E per noi, tutti quelli che credono nei confini sono dei nemici. Per noi, i bravi cittadini e i paramilitari con le stesse abitudini e comportamenti dei militari sono nemici che meritano i nostri attacchi, gli stessi attacchi della FAI/FRI alle loro religiose istituzioni, scuole, fabbriche, caserme, banche e tutti i fiancheggiatori del sistema chiamato Società. Continue reading Indonesia: Proclamazioni dell’Unità della Rabbia/Cospirazione Internazionale per la Vendetta/FAI-FRI