Il 4 Luglio, dopo 31 giorni di sciopero della fame per Kostas Sakkas, la dottoressa che lo abbia seguito per tutto questo tempo ha detto, tra le altre cose, che ha perso 13 kg (15% del suo peso iniziale) e che sia in condizioni molto critiche. Lo stesso medico curante dall’ospedale generale di Nikaia ha sottolineato che “é matematicamente certo che la continuazione di uno sciopero della fame totale lo condurrà a morte certa”.
In più, l’assemblea di solidarietà di Atene all’anarchico Kostas Sakkas in sciopero della fame ha rilasciato la seguente comunicazione:
“Negli ultimi giorni ci sono state molte false voci in merito alle condizioni di salute del compagno Kostas Sakkas, cosi come annunci su vari siti che non hanno nulla a che fare con la realtà. Ogni sviluppo in merito alla salute del compagno sarà annunciato attraverso bollettini medici ufficiali. In più, ad ogni assemblea che si tiene regolarmente, diamo aggiornamenti riguardo alla sua salute.”
Nel frattempo, il processo a Koridallos è stato rinviato perché Kostas Sakkas, in qualità di uno tra gli accusati, è ovviamente impossibilitato a presenziare.
Il compagno attende risposta alla sua seconda richiesta di immediato rilascio, e continua la lotta. L’udienza d’appello dovrebbe pronunciarsi la settimana prossima. Un presidio solidale è stato convocato per Lunedi 8 Luglio, alle 12 all’esterno della corte d’appello in via Loukareos ad Atene.