16 gennaio 2017
Nella notte a lunedì 16 gennaio 2017 abbiamo attaccato la casa del neonazi Schäfer in Baroper Bergstraße 19 a Dortmund mentre stava tranquillamente seduto davanti alla TV nella parte di dietro della casa. Abbiamo spaccato le finestre del suo soggiorno ed ufficio e dato anche della pece alla parete della sua casa.
Secondo quel che scrivono gli sbirri nel loro notiziario per la stampa, la vernice sarebbe gocciolata anche sulla sua auto – grazie mille per la dritta poiché ora sappiamo di chi è l’auto e ne terremo conto la prossima volta. Non l’abbiamo toccata per ora poiché nella casa di Schäfer vivono attualmente altre due persone che non erano obiettivo esplicito della nostra azione.
Schäfer, ora sappiamo qual’è la tua auto. Hai un chiosco da giardino in legno sicuramente combustibile, un giardino d’inverno meravigliosamente di vetro, la facciata la puoi certo ripulire con qualche soldo e fastidio – ed è dunque tutto pronto per un prossimo attacco.
Poiché Schäfer merita che la sua vita gli sia resa grama in ogni suo aspetto. Da quando, vale a dire dal 2010, l’ex-comandante dei pompieri di Dortmund andava a una riunione nazi e applaudiva i suoi camerati, il che gli costava subito il lavoro, è salito nella gerarchia dei quadri dei nazi locali. Dal 2016 si distingue sempre di più come oratore ed esibisce con gioia la sua faccia ben nota alle telecamere per sparlare di una rivoluzione nazionale imminente, sfotte Schmuddel, la vittima locale di un omicidio nazi, e cita Adolf Hitler.
La nostra azione non aveva però solo l’obiettivo di infastidire un quadro nazi locale: il 20 gennaio il populista di destra D. Trump iniziava il suo mandato. Una conseguenza della pressione sociale verso destra e delle normali circostanze razziste che non conoscono confini. Già di per se il populismo di destra crea tanti problemi ma nel contempo offre un buon terreno ai neonazi (basta vedere gli anni ’90, dove ci voleva la cosiddetta “questione profughx” per fare dei pogrom contro gli alloggi dex profughx, poi le leggi asilo ancora peggiori oppure, appunto, l’insorgenza della NSU). La lotta contro AfD, il Front National, gli auto-eletti genitori preoccupati, le leggi d’asilo inasprite o appunto l’ideologia di un imminente presidente US ed elettori creano in tali tempi una chiara focalizzazione per il lavoro di sinistra radicale.
Ma è giusto ora che non dobbiamo tralasciare neanche i neonazi che in ultima analisi non fanno che attuare le richieste dex populistx, per invece mostrare un atteggiamento chiaro nei loro confronti. L’antifascismo militante pratico permane necessario e non se ne può praticare mai abbastanza. Per i giorni fino al 20 gennaio c’è
un appello globale alle forze della sinistra radicale, di fare delle azioni e di focalizzarle. Con il nostro attacco a Schäfer abbiamo dato un contributo e speriamo che altrx ci imitino. Indirizzate la vostra rabbia contro Schäfer, contro le sedi AfD, contro Pegida, contro la teppaglia razzista di Bauzen, contro la fame dex profughx a Lesbos, contro gli uffici di collocamento, contro gli attacchi sessualizzati nel vostro vicinato…
E utilizzate la fase fino al 20 gennaio per dare un segnale forte contro la pressione a destra e per un rafforzamento di una sinistra radicale. “Make antifa great again!”
Fonte: Linksunten