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Bristol, Regno Unito: La polizia fa’ incursione in uno squat alla ricerca di sospetti partecipanti alla sommossa –17/8

circa 3.000 disoccupati si scontrano con la polizia, Bristol 23 Febbraio,1932

La polizia, con più di dieci furgoni antisommossa e le unita’ della scientifica, hanno fatto irruzione in uno squat in Park Row questo pomeriggio alla ricerca di una persona. I poliziotti stavano cercando di recuperare computer, telefoni cellulari, martelli, guanti, vernici, letteratura anarchica e materiale connesso con Indymedia. Questo ci fa’ capire che è collegata al recente attacco avvenuto contro gli uffici del Bristol Evening Post  la notte di Giovedi, 11 Agosto.

L’Unione nazionale dei giornalisti (NUJ) e i grandi media fanno parte degli strumenti repressivi del sistema capitalistico, sono il naso nel culo dei politici britannici e della classe dirigente.

La ragione dell’attacco all’ Evening Post è spiegato di seguito:

“Giovedi notte, nonostante la massiccia presenza della polizia nel centro della città e in tutta Bristol, abbiamo rotto tutte le finestre della facciata al piano inferiore ed alcuni di quella superiore presso la sede dell’ Evening Post e decorato la facciata con bombe di vernice. Il danno causato alla carta e’ di circa 20,000 sterline.

I media demonizzano coloro che scelgono di resistere e reagire, aprendo la strada ad una maggiore repressione contro tutti noi. Essi cercano di deviare la nostra attenzione dai veri quotidiani delinquenti  e saccheggiatori; i poliziotti e i capitalisti, che abitualmente perpetrano grandi furti e omicidi.

Questo è parte della strategia di divisione attuata dai governanti per farci impaurire e combattere gli uni contro gli altri e farci prendere posizione a favore delle autorità contro i ribelli.

Questa azione è stata fatta da persone che non si sono fatte ingannare. Non capiscono che la nostra rabbia e’  una forza inarrestabile che non sarà fermata dai bastoni o dai proiettili, lottiamo con tutti i mezzi per un futuro e una completa libertà che ancora dobbiamo conoscere.

Quando i guanti vengono sfilati e la guerra sociale non è stata mai piu’ chiara di così, la risposta del nemico di classe e’ sui mezzi di comunicazione che vengono utilizzati giusto come un’ ulteriore arma contro  tutti noi che vogliamo qualcosa di meglio per la nostra vita e per quella di coloro che ancora devono venire.

Guardiamo i padroni e i politici dimenarsi per essere visti con le scope per le strade. Le loro porcate gli si rivolteranno contro e li morderanno, le vie sono disegnate: questo è quello a cui questa grande fottuta società assomiglia.”

Contro la repressione dello stato,

SOLIDARIETA SIGNIFICA ATTACCARE!

fonte: 1, 2, 3

Indirizzi postali dei membri imprigionati del RO CCF (14/7)

Indirizzi postali dei nove membri incarcerati dell’Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Per corrispondenza e comunicazione con i detenuti-membri del RO CCF, pubblichiamo i loro indirizzi postali:

Christos Tsakalos, struttura generale di detenzione di Grevena [Geniko katastima kratisis Grevenon], 51 100 Grevena, Grecia

Gerasimos Tsakalos, prigione di Domokos [Filakes Domokou], 35 010 Domokos, Fthiotida, Grecia

Damiano Bolano, prigione di Domokos [Filakes Domokou], 35 010 Domokos, Fthiotida, Grecia

Panagiotis Argirou, carcere giudiziario di Koridallos [Dikastikes filakes Koridallou], 18 110 Koridallos, Atene, Grecia

Haris Hadjimihelakis, carcere giudiziario di Koridallos [Dikastikes filakes Koridallou], 18 110 Koridallos, Atene, Grecia

Giorgos Nikolopoulos, prigione giudiziaria di Komotini [Dikastiki filaki Komotinis], 69 100 Komotini, Grecia

Giorgos Polidoros, prigione di Corfù [Klisti filaki Kerkiras], 49 100 Corfù, Grecia

Olga Ekonomidou, struttura generale di detenzione di Eleonas-Tebe [Geniko katastima kratisis Eleona Thivon], 32 200 Tebe, Beozia, Grecia

Mihalis Nikolopoulos, prigione di Trikala [Klisti filaki Trikalon], 42 100 Trikala, Grecia

Per una comunicazione migliore e più diretta, sarà presto aperta una casella postale, che sarà pubblicata su IMC-Atene.

Compagni in solidarietà
Giovedi, 14 Luglio, 2011


Inoltre: Manifesto di solidarietà ai prigionieri politici da parte del gruppo Anarchica Hangout Utopia A.D. di Komotini, nel nord della Grecia

Comunicato dei prigionieri del carcere di Korydallos

I prigionieri della prima sezione di Korydallos si sono ribellati e hanno fatto uscire questa dichiarazione:

“Noi, prigionieri della prima sezione della prigione di Korydallos ci ribelliamo oggi sabato 14 maggio 2011 e rifiutiamo il controllo di mezzogiorno e la chiusura delle nostre celle. Possiamo essere imprigionati per varie ragioni e non tutti abbiamo le stesse idee, ma questo non significa che non rimaniamo esseri umani. Ci interessiamo di tutto quello che succede fuori dal posto in cui siamo esiliati. Stiamo assistendo alle decisioni prese da una giustizia-prostituta che ha come magnaccia giudici e procuratori che danno anni di galera come fossero noccioline. E’ scontato dire che siamo al fianco di chi lotta contro la dittatura economica e per un mondo libero e giusto. Continue reading Comunicato dei prigionieri del carcere di Korydallos

Lettera politica alla società – Lotta Rivoluzionaria

Pola Roupa, Nikos Maziotis, Kostas Gournas

29 Aprile 2010

Assumiamo la responsabilità politica per la partecipazione a Lotta Rivoluzionaria (Epanastatikos Agonas). Dichiariamo che il compagno Lambros Foundas, morto a Dafni il 10 Marzo 2010, a seguito di uno scontro con le forze dell’ordine, partecipò anch’egli a Lotta Rivoluzionaria. Lo scontro con la polizia è stato parte di un progetto sovversivo deciso collettivamente da Lotta Rivoluzionaria. Una battaglia per la rivoluzione e per la libertà.

Dichiariamo inoltre che siamo molto fieri dell’organizzazione Lotta Rivoluzionaria, siamo fieri della nostra storia e di ogni momento della nostra azione politica. Siamo fieri del nostro compagno, che onoriamo e sempre onoreremo.

E se i meccanismi repressivi credono che incarcerandoci si sbarazzeranno politicamente di noi, si sbagliano. Che sia dentro o fuori la carcere, per noi la lotta è una questione di onore e dignità, e così continuerà ad esserlo.

E se i terroristi Papandreou (Premier) e Chrysohoidis (Ministro della Difesa) ridono – in vano – dei nostri arresti, se credono così di essersi garantiti la necessaria sicurezza per il loro partito social-fascista per continuare facilmente ad imporre i loro progetti criminali alla società, scodinzolando le loro code per piacere ai loro capetti americani, se stanno sperando di aver eliminato una seria minaccia al loro regime, noi qui li assicuriamo che non sarà facile sbarazzarsi di noi.

Fino a quando avremo vita e respiro, noi continueremo a fare ogni cosa possibile per causare problemi ai loro progetti criminali e antisociali.

E se i nostri persecutori e le istituzioni politiche di questo paese credono di avere l’intera società al loro fianco, se credono che la maggior parte delle persone ci consideri una “minaccia sociale”, si sbagliano. Continue reading Lettera politica alla società – Lotta Rivoluzionaria

9 Dicembre: Chiamata internazionale di solidarietà da parte di tre prigionieri politici

CHIAMATA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÀ

Compagni,

Siamo tre prigionieri politici, membri del gruppo armato Lotta Rivoluzionaria [Epanastatikos Agonas, E.A.], e vi inviamo i nostri saluti militanti dalle prigioni greche.

Siamo stati arrestati in aprile 2010 con altri tre compagni, anche loro accusati di partecipazione all’organizzazione. Da allora, siamo tenuti in detenzione pregiudiziale prima del processo [secondo la legge anti-terrorismo], aspettando di essere portati in giudizio per i primi mesi del 2011. Continue reading 9 Dicembre: Chiamata internazionale di solidarietà da parte di tre prigionieri politici