L’intera udienza riguardava la presa in esame dei testimoni che erano o proprietari delle case che la CCF ha preso in affitto come case sicure, o le cui informazioni di identità sono state trovate sulle carte di identità false. Durante il riconoscimento-infamia dei/le compagnx della Cospirazione da parte dei testimoni dell’accusa, ha fatto colpo il fatto che un compagno della CCF sia stato riconosciuto come un inquilino, con una carta d’identità falsa, di una casa sicura, nel tempo in cui si trovava in prigione. E’ da notare che, come è stato provato dalla procedura giuridica, quasi tutte le case sicure della Cospirazione che sono state scoperte fino ad ora, non erano state dichiarate all’ufficio delle tasse, per cui è difficile rintracciarle e verificare le informazioni false. I testimoni seguenti sono stati chiamati a riconoscere i/le compagnx e dire se fossero le stesse persone che avevano realizzato dei fermi di polizia in modo da copiare le informazioni delle loro carte d’identità.
Si ricorda che i/le compagnx della CCF si sarebbero travestiti fingendosi poliziotti, e realizzando falsi blocchi stradali e controlli allo scopo di copiare informazioni reali di identità e usarle su carte d’identità false in modo che risultassero convincenti e di persone esistenti.
La prossima udienza è prevista per il 18 aprile.
Questa udienza è iniziata con la testimonianza di un avvocato d’ufficio. Molti compagni della CCF a causa del loro rifiuto di qualunque rappresentazione legale hanno avvocati d’ufficio, poiché secondo la legislazione se l’ “accusato” rifiuta di avere un avvocato, allora il tribunale stesso gliene assegna uno. L’avvocato d’ufficio quindi ha testimoniato che qualche giorno fa c’è stato un furto con scasso nel suo ufficio e gli anonimi ladri gli hanno preso i documenti riguardanti il caso della CCF, senza rubargli nient’altro di valore.
C’è stata tensione nell’aula e alla fine gli avvocati d’ufficio sono usciti, il processo continuerà il 22 aprile.