Probabilmente a causa di problemi di posta, i media di informazione anarchici, libertari e anti-autoritari non hanno ricevuto o hanno perso il testo che oggi, dopo un po’ di tempo, rendiamo nuovamente pubblico.
Nel contesto della “Settimana di agitazione e protesta per l’omicidio di Matias Catrileo” chiamata da compagnx anonimx tra il 1 e il 10 Gennaio, abbiamo disturbato i guardiani dell’ordine (polizia) della sezione di Parque Brasil (parte sud di Santiago, Cile) lanciando bombe assordanti dentro la stazione di polizia, e abbiamo appeso uno striscione con lo slogan “La sola giustizia è la vendetta. Matias Catrileo presente!!!” su un’area affollata del centro commerciale Tabalaba, un centro consumista pieno di cittadini alienati.
Credendo nella necessità di coordinarci tra gruppi individuali e gruppi di affinità, a partire dalle azioni più semplici, allo scopo di mettere a prova le nostre qualità e capacità e superarle, ci siamo liberamente uniti per rompere l’isolamento tra gruppi anti-autoritari e compagnx, per agire e discutere collettivamente dall’informalità e sperimentare nella pratica delle forme decentralizzate di organizzazione rivoluzionaria, senza capi né leader e basate sull’orizzontalità e l’autonomia.
Abbiamo agito con questa motivazione, con lo scopo di dare un segno di ostilità contro il potente ricordo della morte di un compagno con azioni e parole da una prospettiva insurrezionale anti-autoritaria e non dalla solita vittimizzazione. Questo significa, per coloro che hanno sviluppato questa azione, lotta dall’autonomia, così come agitazione e conflittualità permanente contro il Potere.
Ma come anti-autoritari come e perchè ricordiamo un compagno ucciso dal nemico?
La risposta che abbiamo creato collettivamente è che il ricordo attivo è parte della continuità della lotta e del conflitto contro l’autorità e la sua società. E con questo ricordo espresso come propaganda attraverso l’azione, dimostriamo la nostra volontà a diffondere gli obiettivi rivoluzionari dei compagni uccisi dal Potere e/o uccisi nell’azione.
Questa prospettiva è di ricordare i nostri compagni attraverso azioni quotidiane e offensive con l’idea di creare un presente di lotta, senza aspettare condizioni specifiche o un contesto particolare, agendo dalle nostre vite, in ogni momento, in ogni respiro, nelle nostre relazioni di affinità e in come ci situiamo nell’offensiva contro il Potere/autorità, cercando l’autonomia integrale delle nostre vite rompendo da ogni forma di autorità.
Rifiutiamo la vittimizzazione e la martirizzazione dei/le compagnx e di noi stessx in quest’azione, non come posizione di sole parole e nemmeno perchè gli è arrivato un proiettile mentre criticavano il Potere da internet o da un bar. Per noi questa è una ragione per unirci con il loro vivere come guerrieri, più che con la loro morte.
Agiamo in questo modo così che la vita di un compagnx non svanisca invano e la sua morte non rimanga nelle mani della giustizia che come sappiamo protegge e salvaguardia la pace dei potenti. Non cerchiamo giustizia, cerchiamo vendetta, e l’immaginazione è nostra alleata nell’ottenere questo obiettivo.
Facciamo una chiamata ad azioni di solidarietà per non dimenticare i/le nostrx compagnx imprigionatx: Ivan Silva, Carla Verdugo, Juan Aliste, Marcelo Villaroel, Freddy Fuentevilla, Alberto Olivares, José Miguel Sánchez, Henry Zegarrundo (Bolivia), Braulio Durán (Mexico), Panagiotis Argiriou (compagno greco della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che è in serie condizioni dalla caduta in cella dove è detenuto).
Saluti a Diego Ríos, Hans Niemeyer e Felicity Rider, compas attualmente in fuga dal Potere.
Affinità invisibili per l’insurrezione anti-autoritaria