Otto ore in piedi nel perimetro di un autobus della polizia in un angolo della Via Charilaou Trikoupi con Via Didotou ad Exarchia, chiedendosi se si sarà attaccato da “bottiglie” e sassaiole. Destinatari di odio e di rabbia che permeano tutto il nostro essere. Per quello che siete. Per quello che siamo. Per coloro che servite. Per cosa stiamo lottando.
Otto ore di fila, e ora è il momento per il turno di notte, alle 22.00, il 19 Settembre 2013. Maiali freschi sono venuti a sostituirvi. Dopo una chiacchierata, si entra nel autobus porcile tutti insieme.
Ma dovete confrontarsi con noi, quando meno ve lo aspettate, quando ci siete seduti col culo su un sedile del bus della polizia, sfiniti da questa sporcizia che si chiama lavoro.
Due isolati di distanza, al bivio di Via Charilaou Trikoupi e Via Dervenion, i compagni aspettano l’autobus della polizia per muoversi. Prendono posizioni, aspettano un po più a lungo, e poi spingono dei cassonetti e bloccano la strada. Le taniche da 10 litri piene di benzina sono a rotazione sotto il veicolo. I poliziotti fanno appena in tempo, e abbandonano il bus prima di guardare la prima luce della Molotov al materiale infiammabile. Hanno paura nei loro occhi.
Un’altra volta, in un altro luogo, vi aspetteremo.