Da ieri mattina presto (15 maggio 2013) alcunx anarchici/che siamo attenti a capire chi siano i/le detenuti/e giacche non conosciamo chi sono né di cosa sono accusati esattamente. Secondo la stampa sono “membri” del gruppo anarchico Bandiera Nera, del quale né anche abbiamo conoscenza della sua esistenza e di cui solo abbiamo trovato una pagina di Facebook.
Lo certo è che gli arresti non fanno altro che materializzare una situazione che già alcune di noi vedevamo arrivare. Nelle ultime settimane sono apparsi sporadicamente in articoli di stampa virtuali (Cadena Ser, Europa Press, etc.) sugli anarchici, facendo un’insalata su questioni che non riguardano una relazione reale, ma servono a creare una situazione favorevole a un colpo come questo. E non sono pochi i/le compagni/e che hanno parlato attraverso articoli su di esso in blogs, pagine e pubblicazioni.
“Innalzamento del terrorismo”, dicono i media. Ma non menzionano il terrorismo che lo stesso pomeriggio degli arresti ha portato ad un giovane di 30 anni, di Sant Carles de la Rapita di immolarsi davanti al comune della città, non menzionano come terrorismo la situazione che ha portato a un uomo di Murcia a suicidarsi in attesa dello sfratto il giorno prima degli arresti di Sabadell, ma preferisco parlare di terroristi anarchici, preferiscono incanalare l’opinione sul malcontento diffuso che fa che migliaia di giovani non credano più nelle “soluzioni” politiche stabilite (vedere l’articolo ridicolo del giornale La Vanguardia, il giorno degli arresti “circa 12.000 persone appartengono a bande violente in Spagna”, in cui mettono nello stesso sacco agli anarchici, Lating King e bande fasciste).
“Innalzamento del terrorismo”, dicono i giudici. Ma non menzionano l’orrore che creano l’attuazione delle sue leggi sempre più dure contro i poveri o l’indurimento penale che quest’anno aumenta le condanne (molte di esse in relazione con le proteste). Preferiscono continuare con il loro terrore e sfrattare le famiglie, condannare fortemente la povertà e la protesta, attaccando coloro che combattono questo Sistema che soffoca e opprime.
“Innalzamento del terrorismo” dice la polizia. Ma non menzionano il terrore che generano le loro palle di gomma ei suoi gas, la loro arroganza e i loro bastoni. La loro complicità con i gruppi neo-nazisti e fascisti qui, in Germania, in Russia e altrove.
Per ora non sappiamo nemmeno i nomi degli/le arrestati/e, solo (e secondo la stampa pure) che questa mattina passeranno presso l’Audencia Nacional davanti al giudice Santiago Pedraz, il nostro nuovo Garzón. Questo personaggio, che va di ambientalista e progressista è l’anello che gli va bene al dito alla situazione attuale, quello che si potrebbe chiamare come giudice centauro: mentre decide di non perseguire a De Juana Chaos ( militante dell’eta) per articoli d’opinione e archivia la causa per l’assedio al Congresso di Madrid affermando che “dobbiamo convenire che non vale vietare le lodi o la difesa di idee o dottrine, anche se queste si allontanino, o persino mettano in discussione il quadro costituzionale”, firmò le sentenze contro trentatré persone accusate di appartenere a Jarrai Segi e Haika (tutte tre erano il movimento giovanile di liberazione basco) e invia arrestare anarchici per apologia innalzamento del terrorismo.
Ebbene, signore e signori, presumiamo che come il suo predecessore Baltasar Garzon applaudirà e incoraggerà la tortura qui ed ora mentre condanna la repressione nel Tibet e interrogherà i dittatori guatemaltechi.
Aspettando più notizie su i/le nostri/e compagni/e, chiamiamo alla solidarietà con loro. Sappiamo che l’indagine è in corso e che sta avvenendo altri arresti nella zona (questa volta a Terrassa e Cerdanyola).
Libertà agli e alle anarchiche arrestati!
Alcune anarchiche di Barcellona
Attualizzazione: Il 17 maggio, la audiencia Nacional avrebbe confermato gli arresti, secondo notizie uscite da internet, alcuni dei detenuti sono già nel carcere di Soto Del Real, Madrid. Juan, Yolanda, Jose, Xabier e Silvia, libertà immediata!!