Il 29 maggio 2012 sono state arrestate 13 persone nella cornice dell’investigazione che stava portando avanti la FELCC (“Forza Speciale di Lotta Contro il Crimine”) riguardo ad alcuni attacchi contro simboli del Potere. La maggior parte degli arrestati viene rilasciata dopo qualche ora o nei giorni seguenti per aver collaborato con le investigazioni. Di queste 13 persone ne restano 3 detenute, tra queste Henry Zegarrundo.
Henry è stato arrestato il 29 maggio all’uscita dal lavoro, quello stesso giorno perquisiscono la casa dei suoi genitori e il giorno seguente il suo domicilio (dopo aver chiesto a lui stesso l’indirizzo). Il 30, il ministro di governo presenta gli/le arrestatx e le prove ottenute nelle perquisizioni di fronte alle telecamere della stampa. Le prove mostrate in questo spettacolo sono ridicole e vanno da toppe, fanzines, bandiere, striscioni, cartelli fino ad un revolver calibro 22 (proprietà di un’altra persona che è stata rilasciata nei primi giorni). Le immagini di quel linciaggio pubblico vengono riprodotte dal canale statale della televisione.
Henry si trova recluso da quel 29 maggio nel carcere penale di San Pedro nella città di La Paz, Bolivia. Le accuse che pesano contro di lui sono “terrorismo” e “tentato omicidio”, con il rischio di una pena di 20 anni di carcere. Lo accusano di “terrorismo” facendolo responsabile di una serie di attacchi esplosivi/incendiari contro bancomat, accaduti nella città di La Paz dal 2011 e rivendicati dalla FAI/FRI. Il “tentato omicidio” si basa su un attacco con fumogeni subito dal Viceministero dell’Ambiente nel 2011.
Le cellule della FAI/FRI che hanno eseguito questi attacchi hanno messo in chiaro che lo Stato stava colpendo la gente sbagliata, nonostante questo Henry viene mantenuto in “prigione preventiva”. Lo stesso ha espresso di conoscere solo la FAI/FRI tramite i comunicati che hanno pubblicato sulle diverse pagine internet.
Attualmente l’avvocato di Henry sta cercando di cambiare il “carcere preventivo” con gli “arresti domiciliari”, ma si trova ostacolato dalle ripetute sospensioni delle udienze (a causa del fatto che la maggioranza delle volte non è presente alcun pubblico ministero, la mancanza del plico delle investigazioni, o di una delle parti). La 4° udienza è stata sospesa a causa del cambio di tribunale richiesta da unx dei/le detenutx, mentre la 5° è stata sospesa dalla stessa difesa per la mancanza di un atto.
Sono state 7 le udienze sospese finchè nell’ottava, che ha avuto luogo il 29 novembre, sono stati negati ad Henry gli arresti domiciliari. Attualmente la difesa di Henry cerca di ottenere una nuova udienza per tornare a chiedere il cambio di misura cautelare.
Ulteriori aggiornamenti giuridici su Henry
Il caso giuridico del compagno Henry è stato nuovamente ricusato, questo vuole dire che cambia dal primo tribunale al secondo, nel quale sarà un nuovo giudice a farsi carico del caso.
Questa ricusazione ha una procedura che dura almeno due settimane, per cui la prossima udienza di Henry, per insistere sugli arresti domiciliari, probabilmente si realizzerà il 15 gennaio 2013.
Continueremo con gli aggiornamenti non appena ci saranno novità…
Solidaridad Negra