Nella notte di Lunedì 19 Novembre, un ordigno incendiario è stato posizionato all’ingresso di un ufficio del tradizionale Istituto Nazionale del Lavoro (INEM)* nel quartiere madrileno di Prosperidad. Questa posizione è stata scelta perché è considerata una fabbrica di umiliazione quotidiana, disillusione e di routine. A causa di questo respiro tedio che emana questo o qualsiasi altro ufficio di disoccupazione. È stato scelto perché ci stanno uccidendo ed a quelli rimasti vivi sono offerti gli scarti.
Oltre col rivendicare la nostra dignità, questa azione dimostra fisicamente il nostro scoraggiamento, la mancanza di speranza, il nostro rancore e il nostra odio che si possa trovare nei nostri occhi e in quelli di tutte le altre persone che viaggiano con noi in metropolitana la mattina. In effetti, l’azione è stata effettuata dal tirocinant*, che torna a casa ogni giorno con un senso di umiliazione che obnubila gli occhi, dall’operai* che passa tre volte di più il suo tempo con i suoi colleghi che con il/la su* compagn*, da* disoccupat* che pregano perche non sono mai stati chiamati per un lavoro in tutta la loro dannata vita, per la giovane madre che non sa come cazzo farà ad alimentare i suoi figli o se la sfratteranno dalla casa in cui vivono…
L’azione successiva può essere effettuata da te ogni notte.
Fanculo a loro ed al loro lavoro.
Diffondiamo la rabbia con inchiostro, pietre e benzina.
* Ora rinominato Servizio Pubblico per l’Impiego Statale (SEPE)