Nella notte di Sabato 29/9/12, abbiamo attaccato la stazione della polizia “Acropoleos” con barili di benzina e bombe molotov e dato alle fiamme l’ingresso così come auto e moto, auto di servizio, auto private di poliziotti ed auto confiscate, che sono parcheggiate sulla strada di fronte alla stazione della polizia.
È stata una mossa riflessiva dinamica come una risposta all’orgia dell’oppressione della polizia di uno stile di giunta della quale abbiamo tutti sperimentato il giorno dello sciopero generale il 26/9, con le centinaia di detenuti, gli arresti, l’umiliazione pubblica degli arrestati, i prodotti chimici e le percosse agli pre-incontri nei quartieri di Atene e durante la dimostrazione principale. I pezzi di merda della polizia greca, dalla dirigenza fino all’ultimo poliziotto a guardia di una piccola stazione di polizia, dovrebbero sapere che nulla rimane senza risposta.
I loro metodi oppressivi e vendicativi nei confronti di coloro che stano a testa alta contro la barbarie dei nostri giorni, non solo non ci spaventano, ma armano le nostre menti e le nostre mani. La guerra infuria e la migliore difesa è sempre l’attacco e l’attacco a sorpresa. Così i tutori dell’ordine ed i loro superiori dovrebbero essere pronti a pagare il prezzo, in attrezzature e prestigio.
P.S.: Lo stesso vale per i marmocchi delle squadre Delta e Dias che, oltre a tutto il resto, ieri sera hanno anche attaccato le moto della manifestazione antifascista picchiando ed arrestando dei compagni. Abbiamo un sacco di progetti da fare e stiamo salvando il meglio per loro…Solidarietà per gli arrestati.
P.S.2. Saluti incendiari e pugni sollevati a tutti i compagni che sono stati processati per i casi dell’O.R. CCF l’8 Ottobre. Onore per sempre al compagno Lambros Foundas che era, è e sarà per sempre al nostro fianco in ogni momento dell’attacco.
testo originale in greco, in inglese (con più foto), in spagnolo, in francese