I prigionieri della prima sezione di Korydallos si sono ribellati e hanno fatto uscire questa dichiarazione:
“Noi, prigionieri della prima sezione della prigione di Korydallos ci ribelliamo oggi sabato 14 maggio 2011 e rifiutiamo il controllo di mezzogiorno e la chiusura delle nostre celle. Possiamo essere imprigionati per varie ragioni e non tutti abbiamo le stesse idee, ma questo non significa che non rimaniamo esseri umani. Ci interessiamo di tutto quello che succede fuori dal posto in cui siamo esiliati. Stiamo assistendo alle decisioni prese da una giustizia-prostituta che ha come magnaccia giudici e procuratori che danno anni di galera come fossero noccioline. E’ scontato dire che siamo al fianco di chi lotta contro la dittatura economica e per un mondo libero e giusto.
Il 10/05 un uomo è stato ucciso nel centro di Atene e ancora una volta delle persone oppresse anziché rivolgere i loro coltelli e pistole contro i veri ladri: banchieri, dirigenti ecc., li puntano verso altre persone oppresse. Per l’occasione, la propaganda dei media ha ridato una sveglia al razzismo e gruppi neo-nazi parastatali – i migliori amici dei poliziotti – hanno lanciato attacchi casuali contro gli immigrati, culminanti nella morte di un 20enne a Kato Patissia.
Il testimone è stato preso dai loro colleghi, i poliziotti che hanno attaccato la manifestazione contro le misure economiche del governo che vogliono tutti ridotti alla miseria. Decine di manifestanti sono stati feriti e uno di loro è in coma, tra la vita e la morte, massacrato dai cani della polizia antisommossa. Questi stessi cani sono quelli che hanno attaccato i prigionieri della terza sezione alcuni mesi fa, insieme a centinaia di altri negli ultimi anni in diverse prigioni. Dietro le alte mura che ci tengono separati dalle altre persone, lasciamo che la solidarietà e la lotta siano più forti delle differenze religiose e nazionali, combattiamo insieme a quelli che fuori dalla prigione lottano per la libertà contro i poliziotti e i loro alleati che picchiano e uccidono dimostranti e persone oppresse.”
Prigionieri del 1° braccio della prigione di Korydallos
fonte: www.informa-azione.info