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[Italia]: È uscito Vetriolo – numero 1 – autunno ‘17

Infine abbiamo pubblicato il numero 1 del giornale anarchico Vetriolo. In concomitanza abbiamo anche ristampato il numero 0, per coloro che recentemente ce ne hanno chiesto copie, siccome esaurito da tempo. Dopo svariati mesi di censura è arrivato il contributo che il compagno anarchico Alfredo Cospito scrisse nell’inverno scorso per l’uscita del precedente numero; lettera che venne bloccata e sequestrata per ordine del giudice inquisitore Sparagna, mandante dell’operazione “scripta manent”.

In questo nuovo numero c’è spazio per approfondimenti su questioni aperte nel precedente, in particolare sulla questione delle città, sul frontismo e l’internazionalismo, sulla storia del movimento degli sfruttati, e il proseguo del tentativo di analisi ed elaborazione di una teoria anarchica dello Stato. Inoltre, abbiamo analizzato anche altre questioni: una riflessione etica sul concetto di coerenza; un’altra sulla sopravvivenza negli spazi urbani e sulle modificazioni che in questi avvengono; un articolo di analisi della tecnologia e, in particolare, della robotica, sia da un punto di vista ecologico che da quello delle conseguenze sociali e anti-sociali. Uno spazio importante lo dedichiamo al tema della “guerra”. Con il nostro tono spesso aspro e con articoli polemici, auspichiamo sempre al confronto e alla crescita del movimento anarchico rivoluzionario.

All’interno:

– La finestra sul porcile
– Contro la guerra, contro la pace
– Tempi maduri
– Azione e reazione
– In nome della coerenza
– L’unica amministrazione possibile
– Tradire il fare
– Il dominio tecnologico tra ideologia e realtà
– L’ora di ricreazione
– Un contributo a proposito di frontismo e internazionalismo
– Lo Stato non è un’app
– Una storia sinistra
– Scritto di Alfredo Cospito dal carcere di Ferrara

Per copie del giornale o contatti rivolgersi alla mail: vetriolo@autistici.org
Una copia: 2 euro. Per i distributori, dalle cinque copie in poi: 1,50. Spese di spedizione: 1,30. Spese di spedizione in Europa: 3,50. Gratis per le persone prigioniere.

Cosenza: Presentazione del giornale anarchico “Vetriolo”

Cliccare sull’immagine per scaricare il PDF

Sabato 10 giugno, presentazione della rivista “Vetriolo”

“Lo Stato, in quanto organismo vivente, non è autosufficiente, ha una sua funzione ed ha bisogno di nutrimento e appagamento morale. Lo Stato vive in simbiosi e talvolta in conflitto con il sistema più complesso della cui difesa armata è incaricato. Talvolta non si riesce bene a distinguere fra lo Stato e il Capitale. Un ingegnere di una azienda pubblica è un uomo dello Stato o del capitalismo? Un professore universitario, un tecnico del ministero dell’economia, un giuslavorista, sono uomini dello Stato o uomini dei padroni?”

Ore 18.30: presentazione e discussione
Ore 21.00: cena vegana
Ore 22.00: concerto di Pat Atho (folkpunk da Roma)

Spazio anarchico Lunanera
viale della repubblica 293 – Cosenza

lunanera[at]mortemale.org / vetriolo[at]autistici.org

[Italia]: Solidarietà ad Alfredo Cospito in sciopero della fame da Vetriolo

Il 3 maggio l’anarchico Alfredo Cospito – prigioniero in regime di AS2 nel carcere di Ferrara per la gambizzazione dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Adinolfi, e di recente destinatario di un altro mandato di arresto per l’operazione “Scripta manent” – ha iniziato uno sciopero della fame della durata di dieci giorni contro la censura che gli blocca la maggior parte della corrispondenza in entrata e in uscita. Alfredo chiede ai compagni e alle compagne di spedire libri, riviste, lettere e materiale cartaceo in quantità, per sostenere il suo sciopero della fame e infrangere l’isolamento dettato dalla censura carceraria.

Il PM Sparagna di Torino impone la censura per i compagni e le compagne imprigionati/e per l’operazione “Scripta manent”. Negli ultimi mesi la censura è divenuta più stringente e molta parte della corrispondenza viene sistematicamente censurata e bloccata; libri, giornali e spedizioni di ogni tipologia quasi mai giungono a destinazione. La censura ha colpito anche uno scritto che lo scorso dicembre Alfredo ci aveva spedito per essere pubblicato su Vetriolo.

Così come in gennaio uno scritto è stato sequestrato ad Anna, per un’altra pubblicazione. Parallelamente nessuna copia del nostro giornale è giunta ad Alfredo e agli altri prigionieri: sequestrato dalle guardie, o spesso semplicemente scomparso.

È chiaro che se l’isolamento nei confronti dei compagni e delle compagne viene intensificato e reso così pressante è anche, e soprattutto, grazie alla censura e al blocco della corrispondenza. È chiaro che per il potere non è tollerabile che i compagni e le compagne possano continuare a contribuire al dibattito tra i refrattari e i nemici dell’autorità. Se il misero lavoro di spionaggio e la censura vengono sistematicamente intensificati è perché il potere suppone e immagina di poter annientare e ammutolire gli anarchici e le anarchiche nelle sue prigioni.

Bisogna fare dunque una breve analisi di questo odioso strumento del dominio. Il visto di censura è una disposizione, ordinata dal PM, che prevede che ogni lettera, in entrata e in uscita, venga letta dal secondino incaricato per questo infame lavoro, scannerizzata e inviata alla Procura. I frutti più succulenti di questo spionaggio dovrebbero poi venire utilizzati nel processo. Un ulteriore incremento di questo strumento è il blocco della corrispondenza: in questo caso il secondino, evidentemente seguendo linee guida indicate dalla magistratura, decide che non solo quella determinata lettera – come tutte le altre – verrà fotocopiata e spedita copia in Procura, ma bensì che essa non può entrare affatto nelle mani del destinatario. Il salto qualitativo applicato nei confronti dei compagni e delle compagne arrestate lo scorso settembre nell’operazione “Scripta manent” è l’utilizzo sistematico di questo blocco. Negli ultimi mesi si è andati verso una progressiva intensificazione dei blocchi della corrispondenza, deteriorando ogni comunicazione e impedendo ormai ai prigionieri di ricevere qualunque tipo di pubblicazione rivoluzionaria.

Una dinamica obbiettiva che, senza vittimismo, va osservata e denunciata. Così come non possiamo non osservare che tale intensificazione non riguarda solo un singolo carcere (quindi le
paranoie securitarie di quel singolo secondino o di quella singola direzione penitenziaria): è evidente che c’è una regia da parte della Procura di Torino. I solidali devono dire chiaramente e coraggiosamente che la responsabilità di questo comportamento liberticida è del dottor Sparagna.

Sparagna non è il solito PM da barzelletta delle numerose inchieste anti-anarchiche. È un “eroe” dell’antimafia. Un gran pezzo di Stato, apprezzato dalla buona borghesia, come testimonia la solidarietà espressa dall’associazione Libera nei suoi confronti, che arrivò persino a paragonare gli anarchici alla ‘ndrangheta. Come il dominio scelga i personaggi a cui affidare le proprie operazioni repressive, per le loro capacità o per le suggestioni simboliche che portano seco, è un altro elemento non trascurabile per una analisi e una pratica rivoluzionaria di solidarietà.

Nella consapevolezza che – nell’immediato, non in un radioso futuro – è la solidarietà nell’azione rivoluzionaria a poter spezzare questo isolamento e a poter distruggere le galere, esprimiamo la nostra solidarietà ad Alfredo in sciopero della fame e agli anarchici e alle anarchiche prigionieri/e.

Le compagne e i compagni della redazione del giornale anarchico Vetriolo

un testo di solidarietà in portoghese qui

Vetriolo – Giornale anarchico – Numero 0 – inverno 2017

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Abbiamo dato vita a questa nuova iniziativa editoriale nella convinzione che sia importante per l’anarchismo d’azione anche un nuovo sforzo teorico. Quello che siamo riusciti a mettere insieme è quindi un giornale sia d’agitazione che di analisi, che sia di critica e di confronto. Di critica, perché non riunciamo a ragionare con la nostra testa, irriducibili alle scuole, ma allo stesso tempo affamati di studio; di confronto, perché il fine della polemica per noi è la crescita qualitativa insieme a coloro che, discutendo e arrabbiandosi, sono disposti a fare un pezzo di strada con noi.

Questo nostro numero 0 è purtroppo incompleto. Manca infatti un articolo del compagno prigioniero Alfredo Cospito, sequestrato dalla censura del carcere di Ferrara. Un fatto grave, dal momento che agli sbirri e ai togati non basta più lo spionaggio, ma decidono di provare a tappare la bocca agli anarchici, pretendendo di stabilire ciò che è pubblicabile e ciò che non lo è. Questi sono gli eroi dell’antimafia, gli eroi della libertà democratica. Ci sono cose che non si possono scrivere. Oltre non si va. Un fatto grave, che a nostro  parere non ha suscitato la rabbia necessaria. Nel mondo del web una notizia come questa si mischia con le altre, scomparendo velocemente dalle home page dei blog, superata da altre notizie, in una sequenza indeterminata e non qualitativa. Anche per questo abbiamo scelto la carta stampata, per dare uno spazio, delle pagine, dell’inchiostro materiale alle nostre idee.

Ci rivolgiamo innanzitutto a chi non è “del mestiere”, agli incazzati. Non per operazioni di indottrinamento. Le nostre intenzioni sono assolutamente in mala fede. Non vogliamo costruire nulla, vogliamo solo che riparta l’attacco degli oppressi contro lo Stato e il Capitale.

Il fine insomma è il conflitto, l’azione. Su questo però non vogliamo essere superficiali, e siamo convinti che l’azione possa trovare arricchimento con la riflessione. Studiare, capire, polemizzare. E poi uscire.

Indice:
– Un giornale di denuncia o un giornale da denuncia?
– Operazione “scripta manent”
– La fogna dell’antimafia
– 13 anni fa…
– Il braccio “disarmato” dello Stato
– Dinamitare l’abitare
– La città foodora
– Natale al centro commerciale
– Frontismi
– Contro lo Stato, senza eccezione
– Perché quando sento parlare di “popolo” mi tocco le palle
– Grecia: arresto di due compagne di Lotta Rivoluzionaria e rappresaglia contro il figlio di Pola e Nikos

Costo: 2 euro.
Per i distributori: 1,50 euro.

vetriolo@autistici.org