Chiediamo la libertà per i prigionieri del 1º Maggio [21 Luglio 2012]
Martedì, 10 Luglio 2012 la polizia fece irruzione nelle case di compagni. La maggior parte di loro hanno tra i 18 e 20 anni. È ovvio che la repressione mira ai giovani per mostrarli che la loro esistenza potrebbe essere in pericolo, per umiliarli e spaventarli mentre sono ancora a scuola o in formazione o in un posto di lavoro. I compagni sono stati arrestati e presi in custodia. Uno di loro è di nuovo libero dal Venerdì 13 Luglio. Tutti sono stati arrestati a causa delle attività del 1º Maggio, sia alla manifestazione del mattino, così come durante il pomeriggio attorno alla festa rivoluzionaria e intorno alla zona Kanzlei, a Zurigo.
Lo Stato, rappresentato dalla polizia, dai procuratori distrettuali e dal sistema giudiziario, sta mostrando la sua politica di potenza con insistenza, dimostrando che vuole il controllo totale di tutti gli spazi pubblici. Vogliono spaventare chiunque vuole essere in uno spazio pubblico e mostrare la sua politica e le proprie idee. Questo non è diventano chiaro solo il 1º Maggio, ma anche dopo con un aumento evidente del controllo e della sorveglianza degli spazi pubblici, con la caccia ai “gruppi indesiderati” con il pretesto di aumentare il valore della città (come viene quotidianamente fatto dalle pattuglie della polizia del Parco Bäcker) o perseguitando i partecipanti dei partiti illegali. In tutti questi casi gli attacchi dello Stato mirano ad esporre la politica di potenza ed a dimostrare che niente e nessuno è tollerato negli spazi pubblici quando gli usa al di fuori del controllo statale.
Non ci intimidiamo e non ci spaventiamo da questi attacchi. Sappiamo che gli spazi pubblici sono nostri e gli useremo e gli difenderemo. Per questo motivo dobbiamo lavorare insieme per combattere e difendere i nostri spazi.
Siete invitati a firmare questo appello di solidarietà. Se voi o la vostra organizzazione vuole firmare questo manifesto può scrivere una email a jugend [at] aufbau.org e inviarlo ad altri.
Arresti in occasione del 1º Maggio
Martedì, 10 luglio 2012 la polizia fece irruzione nelle case di compagni. Sono stati arrestati e presi in custodia. Sono stati accusati di aver partecipato ad azioni illegali il 1° Maggio.
Questi arresti si inseriscono perfettamente in altre azioni repressive della polizia negli ultimi mesi. Le autorità statali hanno reso chiaro che le attività in luoghi pubblici le quali sono al di fuori del controllo ufficiale sono considerate illegali e saranno fermate o addirittura sciolte dalle forze di polizia. Che si trattasse di una manifestazione d’un partito su la piazza pubblica di Zurigo nell’estate del 2011, o d’un partito illegale in un complesso industriale abbandonato a Basilea nel 2012, dei tifosi di calcio che hanno marciato per le strade verso lo stadio, o come ora, la gente per le strade il 1° Maggio nel 2012: Quando la gente scendere per le strade senza un permesso ufficiale, lo Stato (rappresentato dalla polizia, dai procuratori distrettuali e il sistema giudiziario) reagisce in modo duro. Ci sono custodie di lungo termine per le persone che vengono arrestate, una grande quantità di lavoro viene messa in atto per trovare colpevoli (con la polizia di spendere ore per guardare video e fotografie). Inoltre, vi è un numero immenso di poliziotti in tenuta antisommossa e un sacco di poliziotti infiltrati con abiti civili o sotto in giornate come il 1º Maggio, e tutto questo per cercare di dimostrare un reato che la legge chiama “violazione della pace del Paese” (Landfriedensbruch).
Useremo gli spazi pubblici – non ci fermeranno!
Lo spazio pubblico è vitale per noi, abbiamo bisogno di comunicare, di elaborare idee e di entrare in contatto con gli altri. È il luogo dove le idee politiche, sociali e culturali possono essere condivise con gli altri. Abbiamo bisogno di spazio che non può essere controllato dalla polizia, dove possiamo festeggiare senza la pressione di spendere soldi. Lo abbiamo bisogno per utilizzarlo per eventi e manifestazioni di solidarietà. Nessuno ci impedirà di utilizzare gli spazi pubblici.
Questo significa anche che dobbiamo essere consapevoli del significato che l’utilizzo dei spazi pubblici abbia per noi. Dobbiamo occupare questi spazi e di difenderli. In altre parole, non dobbiamo solo parlare di ciò che vogliamo fare, ma in realtà farlo. Lo spazio pubblico è lì per essere usato da noi, non è lì per essere controllato dalla polizia repressiva. Facciamo difendere il nostro spazio pubblico quando si tenta di sopprimere la resistenza come hanno fatto con questi arresti. Non fatevi ingannare quando lo Stato cerca di controllare le nostre attività distribuendo “permessi di partito” a Zurigo per feste (illegali) che prima erano fuori dal controllo dello Stato.
L’iniziativa deve rimanere nelle nostre mani.
I nostri compagni arrestati sono in buone condizioni. Uno di loro è di nuovo libero dal Venerdì 13 Luglio. Tutti sono stati accusati di disturbare la “quiete pubblica”. Stanno cercando di processare per alcuni di loro per uso di fuochi d’artificio ed anche per il ferimento di un poliziotto in abiti civili. I nostri compagni si rifiutano di testimoniare. Hanno buoni avvocati. La solidarietà è forte, stiamo buttando dei fuochi d’artificio regolarmente di fronte alle prigioni dove sono detenuti i nostri compagni prigionieri per farli sapere che non sono soli. Se siete interessati al lavoro di solidarietà scrivete a rotehilfe [at] aufbau.org. Posta per i prigionieri può essere inviata in via Rote Hilfe, Postfach 1121, CH-8026 Zurigo.
L’esperienza dimostra che ha senso rimanere attivo dopo essere stato arrestato. Una persona in stato di arresto che si rifiuta rigorosamente a testimoniare ed ha un avvocato ha maggiori possibilità di non essere condannato. Questi sono diritti che ogni persona che venga arrestata abbia e dovrebbero essere usati. Un bel po delle persone che sono state arrestate la scorsa estate alle feste illegali nel frattempo – con l’aiuto di avvocati – sono state assolte. Altri compagni che sono stati arrestati il 1° Maggio non siano stati condannati in quanto si sono rifiutati di testimoniare e non hanno accettato alcun ordine penale. Siamo sicuri che i nostri compagni che sono stati arrestati combatteranno collettivamente, rimarranno militanti e non saranno spaventati dalle minacce.
Rivolgiamo i ruoli – Portiamo il capitalismo al processo!
Rote Hilfe Schweiz, July 2012
aufbau.org | rjz.ch