Dopo una settimana dalla grande manifestazione in ricordo della strage del Politecnico, ad Atene sono state chiamate per lo stesso giorno, 25 Novembre, ben 4 diverse manifestazioni: una di studenti, una del sindacato stalinista PAME, una di tutti i maggiori sindacati uniti e per ultima (ma non di importanza) quella organizzata da anarchici, estrema sinistra (Trotzchisti dell’EEK) e dal collettivo autonomo “Azione per la Libertà”. Questa, svoltasi nel centro della città, ha visto la partecipazione di circa 3.000 persone.
La manifestazione, molto ben organizzata e con le file ai lati ben “equipaggiate” per la difesa, ha percorso il centro di Atene accompagnata da forti grida contro il terrorismo in atto da parte dello stato, contro la polizia e in solidarietà con tutti i prigionieri politici.
In piazza Syntagma, dove è situato il Parlamento Greco, decine di plotoni di agenti antisommossa erano distribuiti in doppia/tripla fila, in una chiara esibizione di arroganza e prepotenza, in perfetto stile “hollywoodiano”.
Anche tutto il corteo era “accompagnato”, sia a destra che a sinistra, da file di agenti antisommossa, i quali, in diverse occasioni, si sono avvicinati esageratamente ai manifestanti con intenzioni decisamente provocatorie. Solo in questi momenti si sono verificate situazioni di tensione. Sicuramente ha influito in ciò la spropositata presenza di forze dell’ordine, rispetto al numero di compagni manifestanti.
Nonostante ciò, al termine della manifestazione, ci sono stati scontri contenuti davanti ai Propilei della vecchia Università e il lancio di una bottiglia molotov contro la polizia. Anche più tardi nel quartiere di Exarchia si sono verificati disordini e piccoli incendi, che ovviamente hanno causato una massiccia presenza di forze dell’ordine nell’area.
Prima della manifestazione, invece, si erano verificati diversi fermi preventivi da parte della polizia.
Qui le foto di alcuni dei manifesti che chiamavano la manifestazione.
Fonte: http://www.occupiedlondon.org/blog/ , http://athens.indymedia.org/