I difensori dell’ordine e i sostenitori del sistema hanno dato un nuovo colpo contro i compagni anarchici in Italia, un ennesima operazione repressiva, con una serie d’incursioni che hanno lo scopo di terminare le pratiche ribelli che continuano ad ampliarsi in modo solidale dagli insorti del mondo inspirati dalle idee della libertà, che vengono accolte da altri compagni, secondo le proprie particolarità di ciascuno provenienti dalla regione nella quale la lotta si sviluppa.
Queste pratiche sono riuscite a coordinare una linea d’azione che sta dando i suoi frutti per tutti noi che pensiamo che non c’è più nulla da aspettare per agire ed attaccare con diversi modi l’autorità che si impone in ogni angolo del pianeta.
La critica che possiamo fare sull’efficacia dei nostri colpi contro lo Stato e il Capitale globale è valida, ma fintanto che essa abbia come obiettivo l’estensione dell’insurrezione, non solo per aumentare la potenza della forza della quale disponiamo, ma per quanto riguarda anche l’agilità e quindi la coerenza con la quale mettiamo in atto fuochi di resistenza inattesi di fronte al continuo progresso del dominio in tutte le sue forme.
Assumiamo la responsabilità per aver voluto generare il caos e la distruzione nella città di Buenos Aires, e per questo abbiamo bruciato 25 auto nella zona di Recoleta, il 25 e il 26 Agosto.
Il 2 Settembre alle 02:00 del mattino , abbiamo bruciano un furgone dell’Ambasciata Italiana in un angolo e di fronte alla sua forzeza della postazione di sicurezza.