Due giorni dopo il 15º compleanno del C.O.S.A. (Casa Okupada Setúbal Autogestionada) abbiamo ricevuto l’avviso che è stato avviato un procedimento giudiziario da parte dei proprietari per ottenere la nostra espulsione.
Molti anni fa il proprietario, avendo fallito, ha lasciato in eredità diversi immobili a cinque persone, suoi parenti, che oggi si sono messi in testa di rivendicare la nostra casa, benché posseggano altri edifici abbandonati. Ci han dato 30 giorni (a partire dal recapito della lettera) per rispondere, cosa che faremo.
Dal 2000 (data dell’occupazione) il C.O.S.A. e le persone ad esso legate, direttamente o indirettamente, hanno subito la repressione delle forze municipali e statali. In Portogallo e in tutta Europa il movimento okupa viene attaccato e neutralizzato. In questo momento e contesto, 15 anni dopo, continuare ad agire e resistere ha ancora senso.
Contro il Capitale che favorisce la speculazione immobiliare, lotteremo in maniera non solo da conservare la nostra casa, ma anche da essere segno e ispirazione di rivolta per altr* compagn*.
Delle voci ribelli
Setúbal 16/10/2015