Dal 2 marzo in poi, dozzine di prigionieri politici stanno facendo lo sciopero della fame per protestare contro la “crociata antiterrorismo”, espressasi nella forma dei fondamenti repressivi/legali speciali consolidati negli ultimi anni e il regime ora permanente dello “stato costante d’emergenza”, come pure la detenzione dei loro famigliari.
Noi, come “Assemblea di solidarietà con i prigionieri in sciopero della fame” appoggiamo con tutte le nostre energie la lotta dei prigionieri politici e ci battiamo con loro per:
– il ritiro della legislazione speciale antiterrorismo e, in particolare, delle leggi sulle organizzazioni criminali e terroriste (art. 187 e 187 A).
– il ritiro delle leggi repressive speciali (legge sul cappuccio).
– l’abolizione delle carceri di tipo C che costituiscono l’ultimazione della separazione e dello stato d’esclusione dei prigionieri politici.
– la definizione dell’uso e dell’esame del DNA come prova legale.
– l’immediata liberazione di Savvas Xiros, lentamente annientato in questi 13 anni dalla vendetta di Stato, malgrado la sua disabilità al 98%.
– l’immediato rilascio dei famigliari dei membri appartenenti alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF).
Lo sciopero della fame condotto dai prigionieri politici è inscindibilmente connesso con la lotta di ieri e di domani. I prigionieri politici sono prigionieri di guerra in lotta contro lo Stato e il Capitalismo, in prima linea in questa lotta.
Lottare fine alla demolizione di ogni prigione rimasta
Libertà per i prigionieri politici
Assemblea di solidarietà con i prigionieri in sciopero della fame (Atene)
aggiornamenti sugli scioperi della fame