Fuoco e vernice ai ricconi di Amburgo Axel Schröder (MPC) e Jürgen Grossmann (exRWE).
“Chi dovrà pagare tanto, chi ha ordinato tanto, chi ha tanti dindi dindi, chi ha tanti soldi?”
Abbiamo fatto una puntatina presso due ville con vista sull’Elba, dove conviene distruggere l’una o l’altra proprietà, fare dei colpi criminali o marcare quel che più tardi in buona vecchia tradizione socialista dovrebbe essere messo a disposizione ax bisognosx come luogo di riposo.
Le più recenti ricerche sulla distribuzione della povertà e della ricchezza in Germania parlano chiaro. L’associazione per il benessere paritetico considera che 17 milioni di persone sarebbero minacciate di povertà, 335’000 sono senza abitazione, 39’000 vivono per strada (2000 ad Amburgo). Nel 2015 furono ordinati 330’000 tagli della corrente (ad Amburgo 11’000) e 44’000 tagli del gas.
Riassumendo in modo pregnante, il rapporto conclude che in media una persona povera vive 10 anni in meno di una benestante. Secondo il rapporto del governo federale sulla povertà e sulla ricchezza, il 10% dei focolari più ricchi possiede più del 50% del patrimonio netto della Germania. L’istituto tedesco per l’economia parte addirittura dal 60%. La metà più bassa dei focolari non arriva all’1% del patrimonio.
In una città che quale in un batter d’occhio condona 550 milioni di € di tasse all’armatore Kortüm, e che presto tirerà dalle tasche dei contribuenti 16 miliardi di € per il disbrigo della banca che in passato era la più grande del mondo per il finanziamento navale, la HSH Nordbank, quest’inverno ax senzatetto soffiava in faccia un vento particolarmente crudele.
Per l’ennesima volta, l’associazione turistica Amburgo presentava l’accattonaggio come peso insostenibile per la gente di Amburgo e i/le turistx, chiedendo di scacciare le “bande d’accattonx” dal centro città. Il capo distrettuale Mitte e tenente colonnello dell’esercito federale Drossmann ordina ai suoi sbirri di svegliare alle 6:30 e scacciare chi dorme davanti ai supermercati di Amburgo.
Quest’inverno, l’amministrazione sociale per il programma d’emergenza invernale distingueva tra senzatetto “volontari” e “involontari”. Lx senzatetto “volontarx” con presunti indirizzi stabili in Bulgaria e Romania, dopo una “consulenza di prospettiva” furono costrettx a pernottare in un locale riscaldato, lasciare Amburgo oppure dormire all’addiaccio per poi farsi svegliare dagli sbirri di Drossmann.
Questi problemi sono sconosciuti alle famiglie Axel Schröder (Falkensteiner Ufer 20, 28, 28a e 32!) e Jürgen Grossmann (Elbschaussee 189). Grossmann negli ultimi anni ha perso un mucchio di soldi ma possiede tuttora 150 milioni. Come capo di RWE era un irriducibile sostenitore dell’energia nucleare e responsabile per i tagli di corrente dex clienti di RWE. Attualmente, il capo dell’acciaieria Georgsmarienhütte si sta costruendo una villa da 10 milioni vicino a un attracco sull’Elba. Come hobby si permette il ristorante di lusso “La Vie” ad Osnabrück. La sua villa l’abbiamo sporcata con un bel po’ di vernice. Axel Schröder senior e junior dirigono gli affari di Münchsmeyer Petersen Capital. Davanti alle case dei Schröder abbiamo bruciato alcune macchine di lusso.
Proponiamo di utilizzare il tempo selvaggio del vertice G20 per visite a domicilio presso lx più di 40’000 milionarx di Amburgo e di considerarlo nei piani d’azione.
Ad Amburgo ai ricconi si dice Tschüss
31 marzo e 2 aprile 2017
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH