Nota di Contra Info : Natalia Collado e Javier Pino sono stat* detenut* il 7 aprile poco tempo dopo l’incendio di un pullman della ditta Transantiago nel settore della Stazione Centrale di Santiago. Il 10 aprile, Natalia e Juan sono stat* trasferit* in carcere preventivo, accusat* di installazione ed attivazione di ordigno incendiario in un mezzo pubblico, sotto la legge di controllo delle armi.
Amiche/i, compagne/i, famiglia ed affini.
Attraverso le poche parole che ho potuto scambiare con qualche persona (perché finora sono in isolamento e non so quasi niente di quello che accade), ho sentito parlare della settimana di agitazione che si fa (si può togliere) tra il 10 ed il 20 di aprile in solidarietà con le/i prigioniere/i antiautoritari-e, specialmente con quelle/i che scontano condanne lunghe. A questo proposito, mi piacerebbe scrivere qui qualcosa sulla solidarietà, e particolarmente sulla solidarietà con le/i compagne/i prigioniere/i.
Pensavo tempo fa, ed ora con l’esperienza vissuta mi sembra più chiaro, chequando un* compagn* arriva (?)in prigione e finisce finalmente prigionier*, ha come primo sostegno se stess*, le sue convizioni, pensieri, idee, sentimenti, e l’amore proprio, la sua individualità, la quale è fondamentale nel momenti in cui ci si confrontar con un luogo così brutto e decadente come il carcere : siamo noi stess* la nostra fonte di forza. Ma succede che le nostre orecchie ed i nostri occhi incontrino gesti, iniziative, azioni per noi, e quel momento in cui si sente come un abbraccio, si gonfia il petto e si forma l’immancabile sorriso, è il momento in cuisi oltrepassano i muri del carcere e tutta quest’individualità del/la prigioniera/o, e ci si riempie di più forza e riaffermazione.
Capisco quel momento come complicità, perché sappiamo che lottiamo ancora. Mi aggiungo all’appello che si sta realizzando e chiamo alla solidarietà con le/i prigionier* di tutti i territori che lottano e prendono posizione contro ogni autorità.
Tutto il mio affetto e la mia forza per quell* che affrontano lunghe condanne e a cui gli anni non annichilano né le idee né i sentimenti. Non dimentichiamo neppure che il carcere, prodotto umano, affetta attualmente altri esseri. Animali ingabbiati e torturati per la compiacenza umana.
Mi fermo qua volendo inviare tutto il mio amore ai miei amici, alle mie amiche, compagn*, famiglia ed alle ragazze della lotta antipatriarcale.
Tato (Natalia Collado)
Dalla sezione 1, carcere di san miguel
Domenica 12 aprile.