Alle 5.30 del mattino di giovedì 13 agosto il collettivo anti-autoritario Bumzen è stato attaccato da una banda di poliziotti mascherati dell’unità anticrimine. Erano seguiti da un esercito di poliziotti in tenuta antisommossa che hanno ammanettato tutt* i/le presenti nell’edificio in quel momento. La scusa fornita è che cercavano dei/lle partecipant* a una manifestazione selvaggia di *Riprendiamoci la strada* svoltasi il fine settimana precedente. Eppure per noi è evidente che si è trattata di un’operazione politica contro le infrastrutture del movimento radicale.
Nonostante durante l’irruzione fossero presenti circa 25 persone, a nessuna delle quali è stato permesso di sorvegliare la polizia mentre questa perquisiva a fondo le camere e le loro cose. La polizia ha scelto gli/le individui che hanno ufficialmente residenza a Bumzen, e li ha portati al commissato con accuse che rientrano nel paragrafo 134a, participazione a una sommossa.
Nella stessa mattinata ci sono state delle irruzioni in tre altri posti. Due diciassettenni sono stati arrestati e piazzati in custodia cautelare, accusati di aver sfasciato la vetrina di una banca a Østerbro, nonostate il fatto che siano minorenni e che l’accusa di vandalismo sia piuttosto grave.
Sabato 15 agosto si è svolta una manifestazione da Blågårds Plads fino a Bumzen, dove c’era la cucina. I fondi raccolti vengono donati ai prigionieri.
Contro la repressione e la violenza della polizia
Solidarietà con i prigionieri
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