Sabato pomeriggio del 01/12/2012, vari compagni anarchici da vari sparsi punti della metropoli grigia si sono incontrati a sud di Londra per inviare un messaggio di solidarietà ai perseguitati e perseguitate per il caso di Lotta Rivoluzionaria ad Atene
Un striscione gigante che scrive “SOLIDARIETÀ PER IL CASO LOTTA RIVOLUZIONARIA” è stato appeso fuori dall’ottavo piano del London College of Communication (LCC). Inoltre hanno distribuito molti volantini alla gente, contenenti le parole dei tre membri della Lotta Rivoluzionaria -un segnale di solidarietà alle persone che stano sotto processo alla corte del terrore di Korydallos- e pensieri contro il terrorismo di stato in Grecia e in tutto il mondo.
Segue uno dei testi distribuiti dai compagni:
LA SOLIDARIETÀ È LA NOSTRA ARMA
“[…] Che cosa significa esprimere la solidarietà rivoluzionaria? Fondamentalmente la risposta non è così difficile.
La solidarietà si trova nell’azione. Azione che affonda le sue radici nel proprio progetto che viene portato avanti anche con coerenza e con orgoglio, soprattutto nei momenti in cui potrebbe essere pericoloso anche di esprimere le proprie idee pubblicamente. Un progetto che esprime solidarietà con gioia nel gioco della vita che prima di tutto rende noi stessi liberi, distrugge l’alienazione, lo sfruttamento, la povertà mentale, aprendo spazi infiniti dedicati alla sperimentazione e alla continua attività della propria mente in un progetto finalizzato alla realizzazione di sé nell’insurrezione.
Un progetto che non è specificamente legato alla repressione che ha colpito i nostri compagni, ma che continua ad evolversi e far crescere le tensioni sociali, fino al punto di farle esplodere così forte che le mura della prigione cadranno da sole.
Un progetto che è un punto di riferimento e di stimolo per i compagni imprigionati, i quali a loro volta sono il punto di riferimento per questo. La solidarietà rivoluzionaria è il segreto che distrugge tutti le mura, esprimendo amore e rabbia al tempo stesso della propria insurrezione nella lotta contro il Capitale e lo Stato.”
Daniela Carmignani
È tempo di organizzarci, per attaccare e liberarci!