INDICE
– Editoriale
– Quel grumo di buio. Note sulla mobilitazione reazionaria in corso
– Un inammissibile frammento di abisso
– Quel punto di luce. Note sui GAP
– …Ancora con lo sguardo del lupo
– Su misura. Per farla finita con la messa a misura del mondo
– A colpi di randello
DALLA QUARTA DI COPERTINA
Un problema non da poco resta quello delle priorità che si deve porre chi vuole rivoluzionare questo mondo. Se non c’è dubbio che l’artificializzazione e la robotizzazione della vita siano la tendenza dell’epoca in cui viviamo, il diffondersi della peste nazionalista e razzista ci dice con urgenza che la guerra civile fra poveri è tutt’altro che un’anticaglia del passato. La società è talmente gravida di contraddizioni e di brutalità latente, che nessuno può dire con certezza se ad esplodere sarà prima la bomba tecnologica o quella “etnica”. Tra l’altro, fra le due tendenze c’è un’abietta coerenza, se già Adorno definiva il fascismo come «barbarie tecnicamente equipaggiata». Quali pronostici fare su un’umanità che produce contemporaneamente l’Intelligenza Artificiale, i droni e i kamikaze jihadisti? D’altronde, il dominio si serve senza imbarazzo di tutti gli strumenti che la sua storia gli mette a disposizione. Le analisi rivelano sempre, insieme al mondo che cerchiamo di conoscere al fine di trasformarlo, chi siamo. Se il presente ci sembra fosco; se quello cui plaudono tanti nostri contemporanei ci sembra semplicemente disumano, non disperiamo su quello che possono intraprendere i piccoli gruppi rivoluzionari e su ciò che può nascere dalle rotture con l’ordine costituito. Non si tratta di certezze teoriche, ma di ragioni di vita, senza le quali a poco servono idee, tecniche e metodi.
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