Nuova campagna di terrore a Temuco
Nell’anticamera repressiva del giorno del giovane combattente, il 28 marzo sono state perquisite case private e arrestatx 12 compagnx, con il pretesto di violazione della legge di controllo degli armamenti e esplosivi. La polizia punta le loro azioni contro conosciutx anarchici/che della regione, colpevoli secondo loro della sistemazione di ordigni esplosivi all’inizio di quest’anno. La stampa, fedele alleata e portavoce degli interessi dei potenti, genera una tormenta di immagini con gli arresti, cercando di dare forza e credibilità allo spettacolo repressivo, senza rinunciare a dettagli sensazionali. Dopo aver passato a controllo di detenzione, 7 compagnx sono Liberatx, 2 sono accusati di violazione delle leggi sulla droga (usciendo su cauzione) e 3 compagne sono accusate di possesso di materiali per la fabbricazione di esplosivi.
Ariadna, Yaritza e Rozana (con 5 mesi di gravidanza) rimangono in custodia presso il carcere femminile a Temuco per i cinque mesi che dura l’inchiesta. Una settimana prima delle perquise, le compagne avevano pubblicato uno scritto dove facevano pubbliche le molestie della polizia che ricevevano, sapevano perfettamente che erano vigilate e che sarebbero andati tra di loro. E ‘chiaro che più che un ” successo investigativo”, esiste un atto di vendetta politico / poliziale sulla base di bugie per ottenere il loro arresto e intimidire l’intorno. In una grezza replica del chiamato Caso Bombas lo stato cerca attraverso le perquisizioni, arresti e molestie, fermare la diffusione dell’espressioni anarchiche. Ogni nuovo arresto, cerca di imporre lezioni di silenzio e sottomissione, sta in noi mantenerci irriducibili davati al potere.
Ariadna, Yaritza e Roxana alla strada / Solidarietà parole e azione
Lo Stato colpisce ancora. Che la solidarietà non si facia attendere
Libertà immediata ai/le compagnx in ostaggio dallo Stato