Gli attacchi effettuati con l’esplosione di una bomba o di un ordigno incendiario sono azioni riempiono di domande quelli che costituiscono la comunità civile, nel momento che leggono o sentono parlare di questi attacchi, e con la mancanza di coscienza e di un pensiero libero ed individuale condannano l’azione più nobile e libertaria di rischiare la propria vita in una azione violenta giustificata nei confronti di coloro che ci sfruttano e ci obbligano a questa vita di merda quotidianamente.
Alcuni pseudo-critici (marxisti, cittadini, ed anche alcuni cosiddetti “libertari”) potrebbero dire che i danno contro il sistema del dominio non è nulla rispetto alle conseguenze in gioco. A loro noi rispondiamo, attraverso le nostre azioni, che chi abbia posto nella guerra sociale tra gli oppressi e gli oppressori capirà che siamo disposti a rischiare tutto, e questo è il peggior incubo dei nostri sfruttatori. I danni provocati da un attacco su una banca costituisce la violazione di tutte le sofisticate misure di sicurezza della società del controllo, ed inoltre l’espressione del nostro odio nei confronti di uno dei simboli della dittatura capitalista.
Moltiplichiamo gli attacchi incendiari e gli ordini esplosivi, arrivando a tutte le strutture dell’autorità, finché il complotto anarchico diventi, notte per notte, la paura dei governanti e dei loro difensori!
Richiamo di un anarchico anonimo pubblicato sulla rivista El Amanecer del Chillan, Cile (Novembre 2012)