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UK: “FAI/ELF, New Horizons of Burning Rage” rivendicano sabotaggio dei media

sabotaggioComunicato FAI/ELF per il blackout di Tv e Radio

Come parte della lotta anarchica in corso per la liberazione totale, abbiamo portato a termine un attacco alla stazione di ricambio radio e TV di Bathampton. Abbiamo dato fuoco a quattro punti delle strutture, e ce ne siamo andati indisturbati. Come risultato del sabotaggio, oltre ad aver causato centinaia di migliaia di pounds di danno, abbiamo fatto spegnere tutti i canali tv di Freeview così come tutte le stazioni radio nazionali analogiche e digitali. Inoltre sono caduti i network di Vodafone e altre compagnie di cellulari, danneggiando le comunicazioni della polizia e altri servizi digitali. 80.000 case e aziende della zona hanno subito conseguenze.

L’industria del divertimento è uno strumento importante per manipolare il comportamento umano.
Senza uno stabile rifornimento di distrazioni sarebbe molto più difficile persuadere le persone del fatto che le loro vite sono soddisfacenti, convincerle a continuare ad andare a lavorare o in qualche modo a riprodurre il sistema. Quindi togliere al network la capacità di offrire i suoi mezzi essenziali di fuga dallo stress cronico moderno, dall’ansietà, la frustrazione e l’insoddisfazione significa minare lo scorrere liscio della società, anche se solo temporaneamente.

Ci sono molti obiettivi semplici e molti metodi lo-tech disponibili per noi malcontenti che felicemente scegliamo il conflitto al posto della disperazione. Questa dà vita alla prospettiva della ribellione a mille facce, con infinite ragioni per bloccare e distruggere qualunque cosa si ponga di mezzo tra noi e i nostri obiettivi. Vogliamo sperimentare l’armonia come pianeta vivente, incontrarci faccia a faccia come cerchi intimi di individui fieri e dal pensiero libero, e una possibilità di modellare un’esistenza piena di gioco selvaggio e gioia fiera. La nostra prima risposta di fronte al dominio schiacciante quotidiano e ad una società servile sarà sempre l’esplosione del disordine, del rifiuto e della bellezza.

I nostri compagni e le nostre compagne da lontano che portano anche loro avanti questa battaglia condividono i nostri pensieri così da vicino che spesso le loro parole potrebbero essere le nostre. Per cui quando vengono rapiti/e e tenuti lontano da noi la nostra determinazione non viene che alimentata ancora di più. In seguito a molte azioni in Italia, lo Stato ha scatenato un’ondata di repressione contro gli anarchici e i loro progetti (Operazioni Ardire, Mangiafuoco, Ixodidae, Thor…), alcune volte anche oltre i confini, accusando alcuni/e di attacchi della FAI (Federazione Anarchica Informale) e innalzando un trofeo per il circo mediatico-giudiziale: Nicola Gai e Alfredo Cospito, che loro sostengono essere la FAI/Cellula Olga. Ma se i pubblici ministeri hanno pensato per un attimo di aver smantellato il gruppo almeno in Italia con le loro operazioni, un’altra cellula gli ha subito dimostrato che avevano torto con un attacco al sistema bancario del capitale, seguita da un sabotaggio alla rete elettrica in Indonesia, dai colpi di pistola in Messico, dalle liberazioni in Russia, dalle bombe in Grecia, dagli incendi massicci in Argentina, per citarne solo alcuni. Le nuove guerriglie anarchiche ridono in faccia ai potenti perchè con la repressione gettano solo benzina sui fuochi della resistenza aperta e senza leader.

Siamo al fianco di chiunque ha bruciato gli antiquati libri di testo e ha intrapreso l’offensiva per rianimare un’anarchia che è diventata polvere in così tante gole. La cattura di qualunque ribelle diventa solo un altro motivo per attaccare, come abbiamo fatto e come faremo ancora, come promemoria del costo sociale del loro imprigionamento.

Questa azione è stata realizzata otto anni dopo il giorno in cui Xosé Tarrio (un prigioniero dignitoso delle unità di isolamento spagnole FIES, contro cui lo scorso decennio sono stati rivendicati dalla prima generazione della FAI una serie di attacchi) è morto nella cella, lasciando il suo sangue sulle mani dei carcerieri, tribunali e poliziotti.

FAI/ELF, New Horizons of Burning Rage

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UK: Contro le prigioni, contro gli zoo – Azione contro lo zoo di Bristol, 31/12/2012

“Abbiamo cominciato il 2013 nel modo in cui intendiamo continuarlo, con un attacco all’entrata principale dell’edificio dello Zoo di Bristol. Tutte le vetrate davanti e le finestre sono state distrutte. L’edificio e l’insegna “Bristol Zoo” sono state attaccate con bombe di vernice e un’altra bomba di vernice è stata lanciata dentro l’edificio. “Liberate” è stato scritto sulla parete di fronte.

Gli zoo si pongono come campioni di conservazione ma la realtà è molto diversa. La loro “conservazione” è parte della stessa mentalità arrogante e ipocrita che pone gli umani come separati e al di sopra di tutti gli esseri viventi, e che punta al dominio e alla sottomissione della natura. Le creature selvagge vengono cacciate, alcune fino all’estinzione, e i loro habitats distrutti. Quelle che sono fortunate abbastanza da essere “salvate” vengono messe in gabbie e questa viene presentata come una protezione e un aiuto per loro.

Gli zoo sono sostenuti come caposaldo dell’educazione. Possiamo sapere tutto quello che abbiamo bisogno di sapere su questa o quella creatura tranne come mostrarle il rispetto di base. Lo scopo reale è invece insegnare alle persone che gli animali non umani sono lì per il nostro divertimento, e che l’intero mondo non umano esiste solo per il nostro utilizzo. Il bisogno delle persone di vedere e provare qualcosa di selvaggio è molto commerciabile e sfruttabile. Dietro tutta la retorica e la reinvenzione degli zoo si situa la crudele realtà, fatta come sempre di soldi e profitto con ogni mezzo necessario. Una volta che vediamo attraverso questa immagine attentamente costruita, non c’è difesa possibile che queste istituzioni di schiavitù possano impiegare contro le nostre ragioni per attaccarli.

Negli zoo, le persone vengono abituate alla necessità e desiderabilità delle gabbie. Animali una volta liberi, che vanno avanti e indietro nelle loro gabbie fissando vuotamente le sbarre, sono un triste riflesso della nostra stessa reclusione.

Con questa piccola ma riuscita azione tracciamo una linea nella sabbia tra noi e il dominatore di ogni creatura, inclusi noi stessi.

A Capodanno c’è una tradizione in tutto il mondo di prendere azione contro il sistema carcerario e mostrare solidarietà ai prigionieri. Noi continuiamo ed estendiamo questa tradizione nello spirito della liberazione totale sia per animali umani che non-umani. Allo stesso modo non abbiamo dimenticato né perdonato la violenza usata dalla polizia contro i manifestanti fuori dalla prigione di Horfield lo scorso ultimo dell’anno.

Continueremo a colpirli dove e quando non se l’aspettano – Non potranno mai essere ovunque, e noi non accetteremo la reclusione e l’imprigionamento di nessuna forma. Dedichiamo questa azione ai prigionieri anarchici Marco Camenisch, Cristobal Franke “Mono”* e Osman Evcan.”

fonte

* Compagno “Mono” è stato rilasciato dal carcere.

Cardiff, Galles: Presidio Anti-prigione di Capodanno

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Ieri sera, nell’ambito del richiamo internazionale per le manifestazioni di rumore al di fuori delle prigioni e dei centri di detenzione, un gruppo di anarchici e antiautoritari si è riunito nella prigione di Cardiff, dove alcune persone hanno acceso fuochi d’artificio e buttato centinaia di volantini dalla cima del multi parcheggio coperto di fronte al carcere (che è visibile da molte delle celle della prigione), mentre altri suonavano con una sirena, sbattendo tamburi, gettando fuochi d’artificio oltre il muro del carcere ed hanno partecipato in canti contro la prigione e contro la polizia insieme con i prigionieri, che hanno fatto tutto il possibile per comunicare con la folla radunata fuori.

Sui volantini si legge: “La solidarietà è la nostra arma – Libertà ora” su un lato e “Fuoco alle prigioni, fuoco ai confini, e fuoco a coloro che proteggono il sistema che ci sta uccidendo tutti. A.C.A.B.” dall’altro.

Il gruppo iniziale ha fatto un ritiro rapido e tattico dopo aver notato l’avvicinamento della “sporcizia” accompagnata da un camion dei pompieri in direzione del carcere. Circa un’ora dopo, un piccolo gruppo è tornato per accendere l’ultimo fuoco d’artificio e gridare ancora un po’ a sostegno di coloro che sono dentro.

-Alcuni anarchici.

Galles: Militanti di Cardiff agiscono in solidarietà con i compagni in Francia

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Diversi attivisti militanti di Cardiff si sono riuniti il ​​18 Dicembre per mostrare solidarietà con il richiamo per la solidarietà internazionale con le manifestazioni della Giornata dei Diritti Umani in Francia e l’Europa nord-occidentale il 10 Dicembre, e le manifestazioni del Dicembre che continuano nella ZAD (vicino a Nantes , Loire-Atlantique) e nelle principali città francesi come parte della Giornata Internazionale dei Migranti del 18/12. Il blocco di Cardiff proveniva da gruppi tra cui il No Borders Galles del Sud, l’ABC di Cardiff, la nuova rete degli occupanti di Cardiff, e un sito locale di viaggiatori, così come molti gruppi che erano venuti insieme per la Giornata dei Diritti Umani per chiedere la fine sugli attacchi contro i migranti, i Rom e i senza tetto.

I striscioni del ​​gruppo comprendevano dichiarazioni come “Contro la repressione della polizia”, ​​”Nessuno è illegale” e “Noi siamo ingovernabili” e i militanti li hanno usati per bloccare l’ingresso del consolato francese, un’atto simbolico contro le azioni dello stato francese che sta bloccando le normali attività delle persone e dei movimenti (per non parlare dei diritti definiti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, inclusi gli articoli 2, 7, 9, 12, 13, 14, 17, 20, 25 e parti di molti altri).

Il gruppo è stato assemblato proprio mentre il sole stava tramontando, al nord-est della capitale gallese, ed ha allegato volantini al cancello del consolato, strappando un simbolo nazionale dalle colonne del cancello. I volantini, che riproducono il richiamo dei compagni francesi dal 10/12 in inglese, francese, arabo e gallese hanno anche mostrato il peggio della repressione francese a Calais e alla ZAD. Erano incluse anche immagini che affermando la nostra solidarietà ai senza documenti e ai militanti che combattono contro l’aeroporto e affrontano la repressione sulle loro case e la lotta alla ZAD.

Dopo aver consegnato alcuni di questi volantini attraverso la cassetta delle lettere del consolato ed aver deciso che il messaggio del gruppo era stato inviato col raduno, abbiamo anche inviare questo messaggio alle autorità a Calais e dovunque le autorità francesi sono state coinvolte nella repressione pesante.

Il mondo sta guardando. Siamo in tanti. Siamo solidali con coloro che fanno il richiamo in Francia, e chiediamo a tutte le autorità di:

– Terminare gli sfratti agli immigranti, i Rom, i senza tetto e gli occupanti

– Reinsediare gli abitanti dei quartieri poveri in termini definiti in consultazione con i residenti, le associazioni e le comunità locali

– Terminare l’uso della violenza della polizia contro le comunità.

in inglese

Londra: Azione in solidarietà con i compagni perseguitati per il caso Lotta Rivoluzionaria

Sabato pomeriggio del 01/12/2012, vari compagni anarchici da vari sparsi punti della metropoli grigia si sono incontrati a sud di Londra per inviare un messaggio di solidarietà ai perseguitati e perseguitate per il caso di Lotta Rivoluzionaria ad Atene

Un striscione gigante che scrive “SOLIDARIETÀ PER IL CASO LOTTA RIVOLUZIONARIA” è stato appeso fuori dall’ottavo piano del London College of Communication (LCC). Inoltre hanno distribuito molti volantini alla gente, contenenti le parole dei tre membri della Lotta Rivoluzionaria -un segnale di solidarietà alle persone che stano sotto processo alla corte del terrore di Korydallos- e pensieri contro il terrorismo di stato in Grecia e in tutto il mondo.

Segue uno dei testi distribuiti dai compagni:

LA SOLIDARIETÀ È LA NOSTRA ARMA

“[…] Che cosa significa esprimere la solidarietà rivoluzionaria? Fondamentalmente la risposta non è così difficile.

La solidarietà si trova nell’azione. Azione che affonda le sue radici nel proprio progetto che viene portato avanti anche con coerenza e con orgoglio, soprattutto nei momenti in cui potrebbe essere pericoloso anche di esprimere le proprie idee pubblicamente. Un progetto che esprime solidarietà con gioia nel gioco della vita che prima di tutto rende noi stessi liberi, distrugge l’alienazione, lo sfruttamento, la povertà mentale, aprendo spazi infiniti dedicati alla sperimentazione e alla continua attività della propria mente in un progetto finalizzato alla realizzazione di sé nell’insurrezione.

Un progetto che non è specificamente legato alla repressione che ha colpito i nostri compagni, ma che continua ad evolversi e far crescere le tensioni sociali, fino al punto di farle esplodere così forte che le mura della prigione cadranno da sole.

Un progetto che è un punto di riferimento e di stimolo per i compagni imprigionati, i quali a loro volta sono il punto di riferimento per questo. La solidarietà rivoluzionaria è il segreto che distrugge tutti le mura, esprimendo amore e rabbia al tempo stesso della propria insurrezione nella lotta contro il Capitale e lo Stato.”
Daniela Carmignani

È tempo di organizzarci, per attaccare e liberarci!

LA LOTTA E UNICA: CONTRO IL NEMICO COMUNE!

Cardiff, Regno Unito: Video comunicato dai Gremlins, 2012/11/10

video con sottotitoli in greco/inglese  +inglese-pdf

L’attuale governo ha creato uno stato di austerità, mettendo le persone in posizioni di vulnerabilità. La povertà, la disabilità e la mancanza di opportunità sta portando all’aumento dei senzatetto, che di per sé sono stati criminalizzati.

Le “soluzioni” dello Stato al problema dei senzatetto sono degradanti, disumane e niente di più che una soluzione rapida. Il processo è pieno di lunghe liste d’attesa, standard di vita disagiati e spesso peggiorano solo il benessere delle persone. Innumerevoli edifici sono rimasti in disuso e non occupati, mentre proprietari terrieri e speculatori si approfittano a scapito del popolo. L’idea che la rivendicazione di un tetto sopra la testa in una notte fredda costituisce un reato penale è offensiva e ridicola.

Siamo rimasti scioccati e irritati quando abbiamo appreso della nuova legge contro le occupazioni, entrata in vigore il 1° Settembre 2012. Questa legge criminalizza gli occupanti quando ci sono già leggi adeguate a tutela delle case della gente. Centinaia, se non migliaia di persone sono a rischio di carcere, senza una fissa dimora, e con multe impagabili. Questa legge ha già trovato il suo primo obiettivo nella figura di Alex Haigh, con sicuramente altri da seguire.

Noi siamo i Gremlins, attualmente occupanti di Gremlin Alley, City Road, Cardiff, precedentemente noto come Bowling Spin e il Cinema Gaiety. Siamo un gruppo eterogeneo di occupanti, attivisti, omosessuali, anarchici, viaggiatori e di diversi colori, sessualità, età e background culturali. L’edificio era già vuoto per diversi anni prima che l’abbiamo occuparono per riaprirlo per l’uso della comunità come un centro sociale attivo. Fin dalla sua rinascita lo spazio ha ospitato mostre d’arte, musica dal vivo, una serie di workshop, con progetti futuri, tra cui: eventi politici, educativi, culturali e sociali. Questi progetti sono stati tutti gratuiti e sostenuti da volontari. Lo sgombero del centro sociale causerebbe l’annullamento di questi progetti attuali e futuri, lasciando l’edificio non occupato, in disuso e lasciato a marcire.

Alla luce dell’ulteriore criminalizzazione dei senzatetto, con l’aumento della macchina d’austerità di George Osborne, che annuncia con gioia altri dieci miliardi di sterline nel tagli e sanzioni alle persone più vulnerabili della società, teniamo forte ed incoraggiamo altri alla nostra determinazione a stare in piedi e resistere al governo ed i suoi sicari, che proteggono la proprietà privata e le grandi imprese sulla vita di ogni essere vivente, in particolare sui poveri, sui vulnerabili ed i senza tetto.

Lo Stato predica la necessità che le persone abbiano le necessità della vita, tra cui un riparo. Ma ad ogni turno contraddicono la loro retorica. Essi si espongono per la farsa che sono.

Amore e Rabbia e solidarietà per il compagno Alex Haigh. Il carcere continua ad arrabbiarsi ed inspirarci. Resta forte e ci si vede in libertà.

Rimarremo nel nostro stato come barricati con la sicurezza ora aumentata con la capacità di monitorare e registrare l’attività al di fuori. Questo è in ad un monitoraggio dal tetto e dall’ingresso della casa 24 ore su 7 giorni.

I nostri numeri aumentano e con ogni sfratto ed ogni prigione la nostra rabbia e la determinazione brucia più luminosamente. Ben presto le fiamme della nostra lotta inghiottirano il loro sistema.

Amore e rabbia
The Gremlins

ps. il gremlin è una creatura immaginaria comunemente raffigurata come maliziosa, mentre la loro inclinazione più moderna e quella di sabotare macchinari

~ gremlin alley social centre

Liberazione animale e della terra: Azioni dirette in Italia, Svezia, Regno Unito, Canada ed Ucraina

Modena: Consegno esplosivo contro furgone di un’impresa de carne

Notte del 18 settembre, Ponte Alto/Modena (Italia). Abbiamo posizionato un congegno esplosivo sotto il furgone di un’impresa di carne di proprietà di AIA/Veronesi. Come hanno riportato i media, l’esplosione si è sentita a chilometri di distanza e il mezzo è stato totalmente bruciato.

A.L.F. / Bastardi Senza Gloria


Reggio Emilia: Incendiato furgone di hot dog

La notte del 21/09/2012 abbiamo incendiato il furgone vendita hot dog in zona Campovolo alla periferia di Reggio Emilia, che si permetteva di vendere e mercificare i corpi dei nostri fratelli. Perseguitare gli aguzzini con ogni mezzo, che le lacrime non siano solo quelle degli animali!

ANIMAL RIGHT MILITIA


Siena:Attacco incendiario contro macello

La notte del 07/10/2012 siamo entrati nel macello di Colle Val d’Elsa (SIENA), incendiando l’impianto elettrico e l’impianto di areazione mandando fuori uso tutti i macchinari. In memoria di tutti gli animali massacrati nei macelli.

ALF


Trento: Liberazione di animali da reddito

Un asinello, 8 maiali e diversi conigli sono stati liberati la mattina, alle due, del 26 settembre nel paesino di Villa Rendena. È stato divelto il cancello e condotto l’asinello via per i campi quindi trasportato in un posto sicuro. Abbiamo lasciato aperte le porte della conigliera (non c’erano gabbie) e della stanza dove erano rinchiusi i maialini, poi abbiamo scritto con bomboletta il messaggio “ANIMALI LIBERI” e più volte ALF sulla parete della prigione e sulle porte del cancello divelto.

ALF


Kumla, Svezia: Attacci incendiario contro negozio di pelle

Nella notte del 3 ottobre abbiamo gettato 3,5 litri di benzina e due congegni incendiari attraverso una vetrata di Jerndhals Skins & Leather a Kumla. Un altro tentativo era stato fatto alcune settimane fa, ma non era riuscito. Ma questa volta deve bruciare fino a essere cenere! Non potrete più trarre profitto dalla morte di individui innocenti!

ALF


Kumla, Svezia: Incendiata auto del proprietario di negocio di pelle

Nella notte del 7 ottobre, abbiamo fatto visito al proprietario di Jerndahls skins & leather a Kumla. Una delle sue auto è stata data alle fiamme. Questo è solo un avvertimento di quello che verrà se non metti fine al tuo coinvolgimento nel sanguinario traffico di pelle.

ADESSO!!!

ALF


Regno Unito: Liberate nove pernici

A nove pernici è stata data una possibilità di libertà, le abbiamo liberate da un recinto durante una notte di settembre. Alcune moriranno per la predazione, ma adesso hanno tutte la possibilità di vivere le loro vite selvatiche nell’ambiente di cui fanno parte. Finchè tutti non saranno liberi!


Ontario, Canada: Liberati 200 visoni

Secondo la Fur Commission USA, nelle prime ore del 21 settembre, una rete perimetrale è stata tagliata e 200 visoni liberati dalle gabbie dell’allevamento Oakwood (3708 Baker Road) a Niagara Falls, Ontario.


Kiev, Ucraina: Bruciato escavatore e ecosabotaggio

Nella notte del 02/10/2012 attivisti anonimi hanno attaccato un sito di disboscamento sulla “Bald Mountain”. Un escavatore LIEB HERR è caduto vittima del loro incendio. Le coordinate del disboscamento qui. Cogliamo questa opportunità per riferire di un’azione simile avvenuta nello stesso luogo il 20/03/2012.

Tree spiking/chiodi negli alberi nel parco municipale di Ternopol, Ucraina

Questa azione di ecosabotaggio è in risposta ai piani di sviluppo di una compagnia di costruzione locale, che vuole distruggere un parco pubblico per fare spazio per caseggiati abitativi privati. Abbiamo piantati grossi chiodi negli alberi, così gli sviluppatori dovranno portare attrezzature pesanti per poterli distruggere. Ma i mezzi del cantiere possono ricevere anch’essi la nostra attenzione!

Bristol, UK: Azione diretta contro missionari cristiani

Nelle prime ore di questa mattina, Jesus Kingdom City (parte dei crociati pentecostali della Chiesa Cristiana Redenta di Dio), con base nel centro città e predatori dei quartieri degli sfruttati, alleati con altri missionari in Africa e Asia, hanno visto il loro minibus dato alle fiamme su Beaufort Road, St George, a Bristol.

“Siate fruttuosi e moltiplicatevi, riempite la terra, e sottomettetela; dominate i pesci del mare e gli uccelli del cielo, e ogni cosa vivente che si muove sulla terra”
–Genesi 1:28

“Una donna che ha paura del Signore, deve essere venerata”
–Proverbi 31:30 (dalla pagina principale del sito web di Jesus Kingdom City)

“L’umanità non sarà libera finchè l’ultimo re non sarà strangolato con le budella dell’ultimo prete”
–Denis Diderot

Dalle prime società basate sulla classe sociale, la religione ha significato il rafforzamento della sottomissione, punizione, debito, sacrificio, autodisprezzo e moralismo. Nello specifico, il Cristianesimo è sempre andato per mano con la colonizzazione europea, spesso spianando la strada all’egemonia militare/economica allo scopo di sottomettere e indottrinare le popolazioni potenzialmente scomode. Questo lavoro infame continua oggi nelle missioni, attraverso la logica paternalista dello sviluppo e dell’integrazione, tramite la propagazione della supremazia dell’uomo sulla donna e dell’umano sulla natura.

Vittoria per lo sciopero della fame di Marco Camenisch, a cui si è unitaElisa di Bernardo!

Saluti iconoclasti ai membri della prima fase della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, in particolar modo questa volta a Olga Ekonomidou che ha sostenuto 53 giorni di reclusione in isolamento per la sua continua insubordinazione; al compagno Tortuga; agli elementi informali a Melbourne; e agli eretici anarchici colpiti dalla repressione in Italia.

Questa volta l’obiettivo della nostra negazione è stato il Cristianesimo – nel futuro saranno facilmente altri spettri (religiosi o non) tra coloro che cercano di reprimere e ridurre l’assoluta sovranità delle individualità uniche dentro a categorie, identità e moralità.

Walk into the night of chaos…

Associazione del Libero Pensiero/Frazione dei Rinnegati del Genere

Birmingham, Regno Unito: Sei persone in carcere per imboscata armata contro la polizia durante la rivolta di agosto 2011

Nicholas Francis, Tyrone Laidley, Renardo Farrell, Wayne Collins, Jermaine Lewis e Amirul Rehman

Questi sei ribelli sono stati incarcerati dallo Stato britannico in vendetta per l’imboscata tesa verso la polizia da un gruppo di circa 40 rivoltosi ad Ashton, Birmingham, durante le rivolte dello scorso agosto. Il gruppo di riottosi, sostiene l’accusa, ha dato fuoco ad un pub per attirare la polizia sul posto, e poi attaccarla con diverse armi da fuoco, costringendo gli sbirri, e un loro elicottero, a fuggire.

Il giudice bastardo imparruccato William Davis, riassumendo dopo aver espletato i suoi doveri di carceriere dei nemici dei ricchi e dei potenti, ha dichiarato: “Lo scopo, lo scopo condiviso, era di comportarsi in modo tale da attirare la polizia sulla scena, e poi attaccarla”.

Francis, Laidley, Farrell, Collins e Lewis – tutti ragazzi intorno ai 20 anni – hanno ricevuto sentenze dai 18 anni (per Renardo Farrell) ai 30 anni (per Nicholas Francis), con accuse di sommossa, incendio e possesso di armi da fuoco “con l’intento di mettere in pericolo delle vite”. Il diciassettenne Amirul Rehman è stato condannato a 12 anni.

Questi sei ragazzi si uniscono a migliaia di altri che si sono rivoltati nell’agosto 2011 e sono oggi rinchiusi come ostaggi nel sistema carcerario britannico. Forza a tutti quelli che hanno alzato i pugni contro gli oppressori – che tutti i combattenti possano tornare nelle strade con dignità!

NO JUSTICE NO PEACE – FUCK THE POLICE!

fonte

Cardiff, Regno Unito: Azione di solidarietà per gli anarchici detenuti in Turchia

Alle 05:00 del 12 Giugno è stato posizionato un striscione e sono stati buttati centinaia di volantini da un parcheggio – multipiano nel centro di Cardiff, nell’ambito della giornata internazionale di solidarietà per i nove anarchici imprigionati in Turchia.

Lo striscione scriveva “Libertà ai prigionieri anarchici del Primo Maggio in Turchia”.

I volantini dicevano: “Durante le manifestazioni del Primo Maggio ad Istanbul in Turchia, gli edifici delle banche e delle corporazioni multinazionali sono stati presi di mira da una serie di azioni. Due settimane più tardi, le case di attivisti hanno subito irruzione e contemporaneamente sessanta persone sono state arrestate in relazione a tali azioni. Nove di queste persone rimangono in prigione. Chiediamo l’immediata liberazione di quei nove compagni anarchici in carcere. Solidarietà con gli anarchici in Turchia.”

I volantini sono stati soffiati sopra la città e molte persone li hanno raccolto con interesse. Lo striscione è rimasto nel parcheggio tutta la notte, ma è stato tolto ad un certo punto la mattina dopo.

SOLIDARIETÀ TOTALE!
FUOCCO ALLE BANCE E ALLE PRIGIONI

Solidarieta’ fattiva con i combattenti anarchici Greci dai compagni nel Regno Unito

Solidarieta’ con i combattenti anarchici e tutti gli incarcerati per le loro azioni sovversive o la loro partecipazione alle lotte sociali in Grecia – Nuovo opuscolo di Act for freedom now!

Film sulla Resistenza Anarchica Greca e notte d’informazione – Sabato, 7 Aprile, al  centro sociale Red and Black umbrella/ Cardiff

Concerto benefico per gli Incarcerati Anarchici Greci – Domenica 22 Aprile, presso il centro sociale Red and black umbrella di Cardiff

Cliccate sulle foto per avere piu’ info

Bristol, Regno Unito: La polizia fa’ incursione in uno squat alla ricerca di sospetti partecipanti alla sommossa –17/8

circa 3.000 disoccupati si scontrano con la polizia, Bristol 23 Febbraio,1932

La polizia, con più di dieci furgoni antisommossa e le unita’ della scientifica, hanno fatto irruzione in uno squat in Park Row questo pomeriggio alla ricerca di una persona. I poliziotti stavano cercando di recuperare computer, telefoni cellulari, martelli, guanti, vernici, letteratura anarchica e materiale connesso con Indymedia. Questo ci fa’ capire che è collegata al recente attacco avvenuto contro gli uffici del Bristol Evening Post  la notte di Giovedi, 11 Agosto.

L’Unione nazionale dei giornalisti (NUJ) e i grandi media fanno parte degli strumenti repressivi del sistema capitalistico, sono il naso nel culo dei politici britannici e della classe dirigente.

La ragione dell’attacco all’ Evening Post è spiegato di seguito:

“Giovedi notte, nonostante la massiccia presenza della polizia nel centro della città e in tutta Bristol, abbiamo rotto tutte le finestre della facciata al piano inferiore ed alcuni di quella superiore presso la sede dell’ Evening Post e decorato la facciata con bombe di vernice. Il danno causato alla carta e’ di circa 20,000 sterline.

I media demonizzano coloro che scelgono di resistere e reagire, aprendo la strada ad una maggiore repressione contro tutti noi. Essi cercano di deviare la nostra attenzione dai veri quotidiani delinquenti  e saccheggiatori; i poliziotti e i capitalisti, che abitualmente perpetrano grandi furti e omicidi.

Questo è parte della strategia di divisione attuata dai governanti per farci impaurire e combattere gli uni contro gli altri e farci prendere posizione a favore delle autorità contro i ribelli.

Questa azione è stata fatta da persone che non si sono fatte ingannare. Non capiscono che la nostra rabbia e’  una forza inarrestabile che non sarà fermata dai bastoni o dai proiettili, lottiamo con tutti i mezzi per un futuro e una completa libertà che ancora dobbiamo conoscere.

Quando i guanti vengono sfilati e la guerra sociale non è stata mai piu’ chiara di così, la risposta del nemico di classe e’ sui mezzi di comunicazione che vengono utilizzati giusto come un’ ulteriore arma contro  tutti noi che vogliamo qualcosa di meglio per la nostra vita e per quella di coloro che ancora devono venire.

Guardiamo i padroni e i politici dimenarsi per essere visti con le scope per le strade. Le loro porcate gli si rivolteranno contro e li morderanno, le vie sono disegnate: questo è quello a cui questa grande fottuta società assomiglia.”

Contro la repressione dello stato,

SOLIDARIETA SIGNIFICA ATTACCARE!

fonte: 1, 2, 3