Tag Archives: Madrid

Madrid: Presidio davanti al carcere di Navalcarnero in solidarietà con i prigionieri in lotta

noche

Lunedì, 31 Dicembre: Capodanno Anti-prigione
Presidio di solidarietà con le persone detenute,
Raduno entro le ore 12.00 nel parcheggio del carcere Navalcarnero
(Madrid-IV centro penitenziario, Ctra. N-V, km. 27,7)

Ancora un altro anno di inganni, frodi, impoverimento politico ed economico; di crisi; un altro anno in cui abbiamo espresso il nostro odio e l’indifferenza nei confronti di questo sistema, che ci manipola e ci opprime in tutti i campi della nostra vita. Un altro anno con la tensione per le strade, mobilitazioni, proteste e la solidarietà tra gli sfruttati che sono disgustati da così tante frodi.

Mentre i potenti agiscono secondo la loro volontà con piena impunità, le carceri (strumento sottile dei governi, al fine di tenerci soggiogati sotto la loro imposta legislazione redditizia) sono riempiti sempre con più ostaggi dallo stesso sistema politico che ci opprime per le strade , sul posto di lavoro, le scuole, nei centri medici… Persone che hanno dovuto arrampicarsi per sopravvivere in una società selvaggia, violenta e malata di fronte a un codice penale sempre più duro ed abusivo, gente che ha osato alzare la voce durante le numerose mobilitazioni di protesta ed ora serve come capro espiatorio per il resto delle migliaia dei compagni, che continuano a ribellarsi e passare al di fuori dei loro interessi economici e politici.

Come negli anni precedenti, saremo sempre insieme a questo presidio, al fine di dare il nostro sostegno incondizionato a chi è stato rapito e privato della libertà nelle prigioni di uno Stato, esposto ad ogni genere di abusi, torture, negligenze e violazione dei diritti. La solidarietà deve raggiungere l’ultimo dente di questo sistema, che sta per l’ingiustizia sociale e ci manipola al giorno d’oggi, in modo che i compagni sanno che non sono soli e che noi continueremo a gridare il più forte possibile e con tutte le nostre forze, al fine di penetrare attraverso ogni muro, cancello e barriera che ostacola la nostra strada.

Niente più torture e omicidi nelle carceri
Solidarietà con i prigionieri in lotta

fonte

Spagna: Appello contro i circhi che usano animali dall’Assemblea Anti-speciesta di Madrid

Raduno per la fine dei circhi con animali

Perché la libertà e la dignità degli altri animali vale più della ricreazione di alcuni e dei profitti degli altri

Domenica 16 Dicembre, alle ore 18.00 (GMT +1) di fronte al Circo Americano, in Via Antonio López 109, Madrid

Terminare ogni circo con animali adesso!

Assemblea Anti-speciesta di Madrid

maggiori informazioni in spagnolo qui

Madrid: Striscione in solidarietà con i compagni perseguiti per il caso Lotta Rivoluzionaria

Solidarietà con gli imputati nel caso Lotta Rivoluzionaria e con la lotta sociale in Grecia

Domenica, 25 Novembre, per unirsi al richiamo per azioni di solidarietà con il caso della Lotta Rivoluzionaria, mani anonime hanno appeso uno striscione in una piazza del centro di Madrid in solidarietà con i perseguitati del caso Lotta Rivoluzionaria ad Atene, in Grecia. Lo striscione è rimasto lì per almeno 24 ore, in una zona del centro con molti passanti.

Madrid: Attacco incendiario ad un ufficio del Servizio Nazionale per la (dis)Occupazione Spagnola

Nella notte di Lunedì 19 Novembre, un ordigno incendiario è stato posizionato all’ingresso di un ufficio del tradizionale Istituto Nazionale del Lavoro (INEM)* nel quartiere madrileno di Prosperidad. Questa posizione è stata scelta perché è considerata una fabbrica di umiliazione quotidiana, disillusione e di routine. A causa di questo respiro tedio che emana questo o qualsiasi altro ufficio di disoccupazione. È stato scelto perché ci stanno uccidendo ed a quelli rimasti vivi sono offerti gli scarti.

Oltre col rivendicare la nostra dignità, questa azione dimostra fisicamente il nostro scoraggiamento, la mancanza di speranza, il nostro rancore e il nostra odio che si possa trovare nei nostri occhi e in quelli di tutte le altre persone che viaggiano con noi in metropolitana la mattina. In effetti, l’azione è stata effettuata dal tirocinant*, che torna a casa ogni giorno con un senso di umiliazione che obnubila gli occhi, dall’operai* che passa tre volte di più il suo tempo con i suoi colleghi che con il/la su* compagn*, da* disoccupat* che pregano perche non sono mai stati chiamati per un lavoro in tutta la loro dannata vita, per la giovane madre che non sa come cazzo farà ad alimentare i suoi figli o se la sfratteranno dalla casa in cui vivono…

L’azione successiva può essere effettuata da te ogni notte.
Fanculo a loro ed al loro lavoro.
Diffondiamo la rabbia con inchiostro, pietre e benzina.

* Ora rinominato Servizio Pubblico per l’Impiego Statale (SEPE)

Spagna, Madrid: Allarme antifascista contro i bastardi dell’Alba Dorata

L’11 del mattino del 18 Novembre, Nick V.H., responsabile del partito nazista Alba Dorata per le relazioni con l’esterno, prevede di tenere un discorso al Hotel Madrid Centro.

L’Alba Dorata è un partito nazista che riceve il pieno appoggio del governo e della polizia per agire, dal momento che è parte del sistema politico greco, visto che dopo le ultime elezioni, è riuscita ad eleggere parecchi parlamentari, con tutto ciò che questo possa comportare ( impunità totale, legittimità di agire in qualsiasi modo, ma anche il sostegno politico e finanziario per sostenere campagne di propaganda, ed altre azioni).

Uno dei suoi membri ha programmato di venire a Madrid per dare un discorso riguardo il suo partito, perciò il movimento antifascista della città suona l’allarme antifascista, chiamando le persone di stare in piedi contro di loro di attaccarli.

In Madrid non li permetteremo di tenere l’evento, o almeno non in normalità. Rendiamo chiaro che non sono benvenuti. Richiamo per raduno in alle ore 11 del mattino il 18 Novembre di fronte l’Hotel Madrid Centro, lungo la Calle Mauricio Legendre 16.

Organizzati diffondi il richiamo!
Madrid ora e per sempre Antifa!

fonte

Madrid: Solidarietà pratica agli otto compagni che sono processati per il caso della Lotta Rivoluzionaria ad Atene

Anarchic* e solidal* di Madrid hanno pubblicato due opuscoli contenenti delle traduzioni riguardanti le riunioni della Corte del carcere di Korydallos e le posizioni politiche dei perseguitati, come gli interventi durante l’evento “Per la lotta e la rivoluzione”, tenuto il 7-8 Giugno 2012 ad Atene, ed altro materiale di contro-informazione come il seguente manifesto, volendo diffondere il richiamo internazionale per il caso della lotta Rivoluzionaria, per il 22, 23 e 24 Novembre 2012, in modo da preparare azioni di solidarietà.

Tutto il materiale stampato in spagnolo, qui.

Terrorismo è non avere il necessario per la sopravvivenza, è vedersi tagliare il salario o la pensione, è la tua casa confiscata da una banca, vivendo in un’inquinamento che uccide. Terrorismo è vivere ogni giorno con la paura per la sopravvivenza. Per la maggior parte della società, i terroristi e i criminali sono coloro che governano: il regime dei politici, i ricchi, le caste privilegiate, che sfruttano i lavoratori e prosperano semplicemente partecipando alle istituzioni economiche e politiche. I nemici della società sono coloro che – dopo anni di furti, arricchendosi approfittando di un sistema barbaro e ingiusto in una maniera più che evidente – stanno chiedendo a noi di dare il nostro sangue per salvare la vita del putrido cadavere del regime.

Lettera politica alla società
Roupa Paula, Nikos Maziotis, Costas Gournas
Grecia, Aprile 2010

Solidarietà con gl’imputati del caso della Lotta Rivoluzionaria

La rivoluzione sociale non è il passato, è il presente e il futuro di questo mondo

NON DIMENTICHIAMO LAMBROS FOUNDAS

Spagna: 10° Fiera del Libro Anarchico di Madrid, dal 30 Novembre al 2 Dicembre

Ancora un altro anno, rendendo questa la decima edizione, quelli di noi che stiamo pianificando la Fiera del Libro Anarchico di Madrid abbiamo deciso di rendere di nuovo possibile questa convergenza per lo scambio di risorse, di esperienze e di comunicazione che sostiene un diverso modo di comprendere la realtà e la pratica sovversiva. Come ogni anno, l’incontro si terrà nella famosa Escuela de Prosperidad (che si trova in Via Luis Cabrera 19) il 30 Novembre, il 1° e 2 Dicembre 2012.

Questo incontro vuole essere un punto di comunicazione e diffusione delle nostre idee. Così, durante i tre giorni dell’evento, terremo costante attività come conferenze, dibattiti, ecc… che possano riflettere una piccola parte dell’esperienze, delle idee e delle lotte che sono state sviluppate negli ultimi anni. Inoltre, organizzeremo una mostra permanente di materiale scritto da più di 30 editori, librai e distributori provenienti da vari luoghi diversi.

Senza ulteriori indugi ed in attesa di vedervi tutti alla Fiera del Libro, ora diciamo addio, ma prima vi invitiamo a partecipare all’evento e rendere questo tipo di incontri qualcosa di permanente e pratico, che possa diventare un mezzo di raggruppamento delle varie realtà, trasmettendo esperienze utili per il nostro confronto con tutto ciò che ci domina.

Un saluto

Grecia : Dichiarazione di Jose Rodríguez nel processo contro Lotta Rivoluzionaria ad Atene (13.9.2012)

La guerriglia è una forma di lotta contro l’ordine stabilito che viene da lontano. Nello stato spagnolo è ben conosciuta con quel nome dai tempi della dittatura del generale Franco.

Guerriglieri furono i cosiddetti “maquis”, militanti anarchici come Wenceslao Jimenez Orive, Ramón Vila Capdevila, Marcelino Massana, Cesar Saborit, Francisco Sabaté Llopart o José Lluís Facerías, che fino al 1963 continuarono a combattere contro il fascismo e il capitalismo iniziato il 18 Luglio 1936, passando continuamente la frontiera francese in direzione di Barcellona carichi di zaini pieni di armi, propaganda e materiale per stampare pubblicazioni clandestine.

Altri gruppi come quello di Francisco Ponzán Vidal, assassinato dalla Gestapo in Francia il 17 Agosto del 1944, aiutarono nelle evasioni, in collaborazione con gli alleati, migliaia di ebrei e altri perseguiti dal regime nazista.

Tutti loro senza eccezione furono accusati di essere “terroristi” e “banditi” dai mezzi di comunicazione del regime di Franco.

Anni prima allo stesso modo furono considerati “terroristi” e “banditi” uomini di azione dell’anarcosindacalismo catalano come Buenaventura Durruti, Ricardo Sanz, Aurelio Fernandez o Juan García Oliver, membri dei gruppi “Los Solidarios” y “Nosotros”, responsabili delle morti del governatore di Bilbao Regueral e del cardinale Soldevilla (implicati nella creazione dei gruppi di pistoleri della patronale responsabili dell’assassinio di Salvador Seguì e di decine di sindacalisti negli anni 1918-1923).

I “Solidarios” furono anche gli autori dell’assalto al Banco di Spagna a Gijón e del tentativo di uccidere il Re di Spagna Alfonso XIII nel 1926.

Questi stessi uomini di azione successivamente furono l’avanguardia delle forze popolari che nella strada arrestarono il colpo di stato fascista del 18 Luglio 1936, che scatenò la più profonda rivoluzione anarchica che fino ad allora aveva visto l’umanità.

Furono chiamati “Pistoleri” anche militanti anarchici come Pedro Mateu, Ramón Casanellas e Lluís Nicolau, che uccisero il presidente del governo Eduardo Dato nel 1921, responsabile dell’assassinio di decine di prigionieri sindacalisti in Catalunia e altre regioni mediante l’applicazione della “ley de fugas”.
Molti altri “pistoleri” (in realtà, militanti della CNT) furono attivi in quel periodo (1918-1923) confrontandosi, armi alla mano, con i padroni che negavano di accettare le giuste rivendicazioni operaie di quegli anni (giornata lavorativa di 8 ore, aumento dei salari, condizioni di vita dignitose) in una lotta che lasciò centinaia di morti da entrambe le parti.

“Gangsters” furono chiamati dai mezzi di comunicazione e buona parte dei gruppi di opposizione democratica Salvador Puig Antich e Oriol Solé Sugranyes, membri dei MIL-GAC (Movimento Iberico di Liberazione – Gruppi Autonomi di Combattimento), gruppo che collaborò con le lotte operaie recuperando finanziamenti tramite rapine alle banche e realizzando edizioni di testi di teoria per la classe operaia.

Puig Antich fu assassinato dal fascismo tramite la garrota vile il 2 Marzo 1974; Oriol Solé fu assassinato nei dintorni della frontiera francese dalla Guardia Civile, che gli sparò mentre si trovava di schiena e disarmato dopo la fuga spettacolare attraverso le fogne del carcere di Segovia, insieme a una trentina di prigioneri politici, nell’Aprile del 1976.

Dopo la loro morte furono rivendicati come “martiri” della causa antifascista da buona parte dell’opposizione democratica che non volle collaborare con loro in vita per le loro posizioni nettamente anticapitaliste.
Il periodo della “transizione alla democrazia” dopo la morte di Franco il 20 Novembre del 1975 non migliorò la situazione; il 3 Marzo 1976 cinque operai muoiono e decine sono feriti da colpi d’arma dalla Polizia Armata spagnola nella città di Gasteiz (Vitoria). Il loro crimine? Aver partecipato ad una assemblea pacifica nel quadro di uno sciopero che durava tre mesi. La stampa spagnola e i portavoce del governo parlano di “violenza” degli operai per giustificare il loro perfido assassinio.

188 persone furono assassinate nel periodo 1975-1983 dalla Polizia e dai gruppi terroristi fascisti. Molti di questi crimini restarono impuniti.

Agustín Rueda Sierra, compagno anarchico e autonomo che fu arrestato nel 1978 mentre passava la frontiera dalla Francia insieme ad un altro compagno, portando esplosivi (continuando in questo modo la lotta dei “maquis”) fu torturato fino alla morte dai carcerieri della prigione di Carabanchel (Madrid) il 13 Marzo dello stesso anno, dopo che fu scoperto all’interno della prigione un tunnel che sarebbe servito per la fuga dei membri del COPEL (Coordinamento dei Prigionieri in Lotta), organizzazione assemblearia creata dai prigionieri sociali per reclamare l’amnistia e profonde riforme del sistema penitenziario.

Nel 1982 il PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) arriva a La Moncloa. Nel 1983 nasce il GAL (Gruppi antiterroristi di Liberazione), organizzazione parapoliziesca responsabile di sequestri, torture e 23 omicidi di rifugiati baschi e cittadini francesi fino al 1987.

Alte cariche del governo socialista, polizia e perfino un generale della Guardia Civile furono condannati molti anni dopo per le attività del GAL; tuttavia, delle centinaia di anni a cui furono condannati ne scontarono solo una minima parte, essendo tuttora in libertà la maggioranza dei condannati per il terrorismo di Stato.

Nemmeno ci furono condanne per quelli che assassinarono con 113 spari di fucile quattro membri dei C.A.A. (Comandos Autónomos Anticapitalistas) nell’imboscata e fucilazione di Bahìa de Pasaìa il 22 Marzo 1984. La versione ufficiale parlò di “sparatoria” tra “terroristi” e Forze di Sicurezza. Questa è la nostra democrazia.

Dall’11 Settembre 2001 la lotta contro il “terrorismo” si trova nell’epicentro delle politiche di repressione e criminalizzazione della resistenza in generale, che sia pacifica o meno. È ovvio, poi, che le leggi e le politiche “antiterroriste” vengono applicate per difendere il Sistema economico, politico e sociale vigente.

Sono i potenti, i loro portavoce ufficiali nei mezzi di comunicazione, quelli che determinano quale è un “atto terrorista” e quale no. Per loro, per voi, i bombardamenti della OTAN, le politiche economiche che condannano alla schiavitù milioni di persone nel mondo o le violenze della polizia non sono atti di terrorismo, ma lo sono gli atti di resistenza a questa barbarie o la mera intenzione di farlo.

Siamo orgogliosi della storia di lotta e resistenza del movimento libertario-anarchico, e non rinneghiamo né gli uomini d’azione né la guerriglia. Non li consideriamo “terroristi”. Li ricordiamo come compagni che diedero il meglio di loro stessi nella lotta contro il capitalismo e lo Stato, nella lotta per la liberazione della classe oppressa a cui apparteniamo.

Oggigiorno, il capitalismo è tornato a mostrare il suo autentico volto criminale e anti-popolare. Sotto il giogo delle politiche economiche neoliberali, molti stanno tornando a subire condizioni di vita intollerabili. Molti stanno anche riscoprendo la cortina di fumo che nascondono i termini “terrorismo” o “violenza”, lanciati dall’alto come arieti contro i movimenti di lotta che insorgono oggi.

In questo senso, io ed altri compagni libertari-anarchici, consideriamo pienamente valide le motivazioni per le quali Lotta Rivoluzionaria è passata all’azione. Li consideriamo come degni eredi di un ampio movimento di lotta, in Europa e altrove.

Eredi delle lotte dei nostri “partigiani”, dei nostri miliziani e dei nostri uomini di azione, eredi nell’idea di combattere con tutti i mezzi il capitalismo criminale, eredi nell’idea di una società più giusta ed egualitaria, dove lo sfruttamento e l’ingiustizia saranno abolite.

Nello stato spagnolo, la figura di Nikos Maziotis è ben conosciuta nei media libertari-anarchici dall’anno 1999, per il movimento di solidarietà generato dopo il suo arresto per il fallito attentato contro il Ministero dell’Industria e dello Sviluppo, movimento nel quale io ed altri compagni partecipammo tramite la diffusione di comunicati.

Attualmente, un altro movimento di solidarietà simile si è creato con l’organizzazione Lotta Rivoluzionaria, dopo l’assassinio di Lambros Foundas e gli arresti. Ho avuto la fortuna di conoscere quell’anno i compagni Nikos, Pola e Kostas, che si trovano anni luce dallo stereotipo del “terrorista” sanguinario con cui ci bombardano i media.

Per questo anche li consideriamo eredi a distanza, poiché noi, la classe oppressa, i lavoratori, gli esclusi, non abbiamo patria: le nostre aspirazioni, le nostre lotte e sogni di libertà sono gli stessi nello Stato spagnolo, in Grecia o in America Latina: lo stesso è il nemico in questo mondo globalizzato, la stessa è la risposta popolare, che non si ferma di fronte alla sua criminalizzazione e repressione.

Così, la solidarietà con gli imputati in questo processo è parte integrante della lotta internazionale contro il Capitalismo e lo Stato; un nuovo capitolo della lotta individuale e collettiva contro il dominio e l’autorità.

E dal nostro punto di vista, non solo come libertari-anarchici, ma anche come esclusi e sfruttati, la nostra lotta è giusta e necessaria, e può solo essere giudicata dai nostri uguali. Viva la lotta rivoluzionaria!

¡No Pasarán!

Madrid – Atene, Settembre 2012

in spagnolo, greco