Tag Archives: Germania

[Germania / E in tutto il mondo] Raduni di rumore fuori dalle prigioni a Capodanno

Un manifesto anti-prigione è stato incollato in molte città tedesche, che recita:

Capodanno davanti alle carceri!
Ovunque, dai centri di espulsione fino agli istituti penali!

I raduni di rumore di fronte carceri durante il Capodanno sono una tradizione in corso in vari punti di questo mondo per ricordare coloro che sono tenuti prigionieri da parte dello Stato, un modo per esprimere la solidarietà con le persone imprigionate.

Sia che i nostri raduni avvengono al di fuori delle carceri o i centri di espulsione, dove i prigionieri devono affrontare la deportazione perché hanno documenti falsi o sono privi, vogliamo riunirsi con loro e di rompere la solitudine e l’isolamento.

Il sistema carcerario non è riformabile, perché è sbagliato dalle sue fondamenta, qui e in tutto il mondo. Non forma persone migliori o contribuisce alla risoluzione dei conflitti sociali. La coesistenza prevalente, basata sul pensiero competitivo e sulla ingiustizia, rinchiude le persone o li deporta, da un lato per sbarazzarsi di tutto ciò che ritiene problematico, e dall’altro per intimidire e fare un esempio a coloro che sono alla disperata ricerca di libertà.

Se le persone sono in carcere perché hanno probabilmente rubato o distrutto alcune proprietà, o anche perché hanno oltrepassato le regole, o sono seduti in carcere perché hanno abbandonato il proprio paese d’origine a causa della mancanza di prospettiva o nella paura di essere perseguitati penalmente – tutto questo resti in un solo e medesimo fatto: l’esistenza di norme prevalenti che determinano ciò che è sbagliato e ciò che è giusto, ciò che deve essere protetto e ciò che deve essere penalizzato. Leggi e le regole che sono decise da pochi, tutti gli altri a loro volta devono soggiogare ad esse. Dobbiamo rompere questa logica della penalizzazione e del conseguente confinamento. Ecco perché, per noi, l’abolizione di ogni istituzione coercitiva è possibile solo all’interno di un processo che deve rovesciare l’esistente attuale nella sua interezza, al fine di consentire un mondo senza sfruttamento e oppressione.

Indipendentemente da dove ci si trova, incontratevi tra di voi la notte di Capodanno di fronte alle carceri, fate rumore e scendete in piazza per esprimere l’idea di un mondo libero dal dominio e dal coercizione. Vogliamo utilizzare la nostra solidarietà e l’aiuto reciproco per abbattere tutti questi muri mattone per mattone.

Vogliamo un mondo senza muri e confini.
Combatteremo insieme: FINCHÈ TUTTI SONO LIBERI!

individui e gruppi autonomi anarchici

Austria e Germania: Azioni in memoria di Alexandros Grigoropoulos

Lipsia

A Lipsia, una stazione della polizia è stata attaccata con pietre e vernici. Il comunicato è il seguente:

“Durante la notte dalle 6/12/ al 7/12/2012 abbiamo attaccato con vernici e pietre i sbirri della stazione che si trova a Via Weissenfelser nel quartiere di Plagwitz, a Lipsia. In tal modo vogliamo ricordare Alexandros Grigoropoulos, ucciso dalla polizia il 6/12/2008 ad Exarchia, Atene.

Vogliamo dimostrare che ci sono persone a Lipsia che non dimenticheranno alcun omicidio della polizia, né tutte le vittime della repressione da parte dello Stato.

Libertad (A)”

Gli Antifa Mainz hanno srotolato il loro striscione ed hanno tenuto un picchetto in memoria di Alexandros di fronte alla vecchia università locale, mentre volantini sono stati distribuiti ai passanti per le strade dello shopping della città di Magonza (Mainz), suscitando un certo interesse e discussioni spontanee.

Lo stesso giorno i compagni hanno effettuato un’altra azione a Magonza, con uno striscione alzato per commemorare l’omicidio di Stato ad Exarchia. Sul comunicato dei compagni si legge tra l’atro: “Oggi, quattro anni dopo l’inizio della rivolta, manifestazioni, rivolte e occupazioni si sono svolte ancora una volta, in ricordo della morte di Alexis. Anche qui, in Germania. Anche a Magonza. Sentiamo la stessa rabbia contro il sistema, come i nostri compagni in Grecia, Spagna, Italia… e i nostri pensieri e azioni si uniscono con loro. Con questa azione facciamo un piccolo contributo di solidarietà mondiale per la lotta delle rivolte sociali.

Amburgo

Ad Amburgo anche, uno striscione di solidarietà è stato sollevato: “Alexis; questo è stato un omicidio – Resistenza in ogni luogo”.

Compagni di Vienna, Austria, hanno messo uno striscione nell’occupazione Pizzeria Anarchia, al fine di inviare il proprio messaggio:

Per ricordare cosa significa rivolta.

riassunto in greco

Germania, ALF incendia camion di trasporto animali vivi

Nella notte del 15 Novembre 2012 abbiamo distrutto un camion di trasporto animali usato per la deportazione e il profitto alle spese delle vite degli animali. Ora è tempo di girare il coltello e punire gli assassini per tutta la sofferenza e la morte che hanno portato sui nostri fratelli e le nostre sorelle. Secondo la polizia, il danno è stato di 15.000 euro. Speriamo che a causa della nostra azione i leaders del campo di concentramento dovranno chiudere questo campo. State attenti, questo è solo l’inizio! Nessuna pace per i torturatori!

Fedelmente vostri,
ALF

fonte

Berlino: Aggiornamento dalla 20º manifestazione commemorativa per l’uccisione dello squatter antifascista Silvio Meier (1965-1992)

L’anti-autoritario Silvio Meier è stato accoltellato a morte dalle fecce neo-naziste il 21 Novembre 1992 presso la stazione metropolitana di Berlino Samariterstraße.

Lo Stato ha cercato di “deviare” l’omicidio, presentandolo come se si trattasse di una rissa comune tra dei giovani in un bar. Inoltre, la polizia tedesca e i media tradizionali hanno diffuso menzogne sulla base di false dichiarazioni da parte dei neo-nazisti, che hanno sostenuto che Silvio gli aveva attaccato per primo con un coltello, e lo avrebbero pugnalato per legittima difesa. Inizialmente i tre compagni di Silvio, che sono sopravvissuti dall’attacco, hanno affrontato delle accuse e sono stati interrogati dalla polizia, anche in ospedale (due di loro hanno riportato gravi ferite). La polizia ha cercato di tenerli responsabili per la morte del loro stesso amico.*

Solo grazie agli enormi sforzi collettivi di amici e compagni, queste accuse sono crollate ed è diventato noto al pubblico che Silvio è stato effettivamente aggredito e ucciso da neonazisti nella metro, e in tal modo lo Stato è stato costretto ad indagare sul caso. Due eventi commemorativi annuali sono emersi da questi sforzi: il “raduno Silvio Meier” alla stazione Samariterstraße della metropolitana, così come la manifestazione commemorativa per Silvio Meier. Quest’ultima è una delle più grandi manifestazioni antifasciste annuali a Berlino, accompagnata da vari slogan. Lo slogan di quest’anno, che segna il 20° anniversario della morte di Silvio, era “Il ricordo significa combattere: Attacca, distruggi, sospendi i nazisti, lo Stato e l’agenzia di intelligence Verfassungsschutz”

[youtube width=”530″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=FOgvJ-aBMdk&feature=player_embedded

[youtube width=”530″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=bMezH_6f1R8&feature=player_embedded

[youtube width=”530″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=79uK_lb_xq4&feature=player_embedded

[youtube width=”530″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=Bo7JMX3r3MU&feature=player_embedded

La manifestazione della serata del 24 Novembre è iniziata con un ritardo di quasi due ore, in attesa del ritorno dei compagni antifascisti dalla mobilitazione di contro-azioni ad una marcia dei neo-nazisti nel quartiere berlinese di Rudow, che è stata chiamata nei confronti della programmazione di un centro di accoglienza per immigratti.

Approssimativamente circa 5.000 persone hanno partecipato alla manifestazione commemorativa per Silvio Meier, e quasi dall’inizio i manifestanti erano terrorizzati dall’innumerevoli forze di polizia, che hanno preso diversi ostaggi (anche con l’accusa di presunto travestimento per le maschere da teatro che portavano!). Alcuni arresti sono stati effettuati con violenza brutale, dal momento che i poliziotti hanno attaccato la manifestazione per entrarci.

La marcia di protesta abbia dovuto tornare al quartiere di Friedrichshain e terminare presso la stazione ferroviaria di Frankfurter Allee. Tuttavia, probabilmente a causa della persecuzione della polizia, gli organizzatori hanno deciso di sciogliere la manifestazione di fronte alla stazione ferroviaria di Lichtenberg (nonostante il fatto che tutta la zona di Lichtenberg è una roccaforte dei neo-nazisti).

Quando la manifestazione finì nel quartiere di Lichtenberg, i poliziotti hanno quasi completamente circondato la piazza ed inizialmente hanno bloccato tutti gli accessi alla stazione dei treni e della metropolitana per pura provocazione. Poco dopo, la polizia ha aperto le porte della metropolitana, ma poi ha iniziato ad attaccare coloro che hanno scelto di rimanere nella piazza. È riportato che la polizia ha preso la maggioranza degli ostaggi lì, ed ha spruzzato con spray di pepe un vagone del treno. Il numero totale dei fermi è arrivato a 22 persone, ma non ci sono ulteriori aggiornamenti sui possibili arresti (25/11).

Tuttavia, i manifestanti sono stati in grado di attaccare un punto di incontro dei neo-nazisti nella loro roccaforte, il quartiere di Lichtenberg. Colori, pietre, bottiglie e petardi sono stati gettati sul negozio neo-nazista a Lückstraße, che era ben sorvegliato da poliziotti. Petardi volavano periodicamente anche durante l’intera manifestazione.

Durante l’azione, dei slogan sono stati cantati ad alta voce, tra cui dei slogan anarchici / anti-autoritari in diverse lingue, e il famoso “Poliziotti, Maiali, Assassini” è stato sentito anche un paio di volte.

* Informazioni riguardo la storia di Silvio Meier in tedesco: i, ii

Amburgo, Germania : Solidarietà con i popoli in lotta in Grecia

Dalla seconda metà di questo anno, la solidarietà con il popolo ed i compagni in Grecia, che lottano contro il sistema ed i risultati della crisi del capitalismo, è in aumento.

Soprattutto nella situazione di avere i vincitori della crisi tutto intorno a se, non è facile a volte distinguere da dove bisogna cominciare. In generale, una grande parte della società in Germania non percepisce ciò che le conseguenze della crisi – i tagli – significa per la vita delle persone in Grecia. Come “vincenti” e svolgenti di un ruolo di primo piano nella crisi non ci si sente l’impatto finanziariamente ed economicamente qui.

Oltre ai benefit economici per i compagni imprigionati e la solidarietà-attività come ad esempio scrivere lettere ai detenuti e manifestazioni ci sono state più discussioni sulla crisi così come sulla situazione in Grecia e il nostro atteggiamento nei confronti di essa.

Come risultato dei compagni hanno deciso di mostrare la loro solidarietà rivoluzionaria attaccando la realtà che ci circonda. In diverse città attacchi per i prigionieri, come pure attacchi contro le banche e gli speculatori della crisi hanno avuto luogo.

Alcuni attacchi in solidarietà con le lotte in Grecia sono effetuati ad Amburgo:

2012

27 e 28 Febbraio – 6 banche sono state attaccate in solidarietà con il popolo in lotta e in sciopero in Grecia

3 Maggio – Visitati i posti di parcheggio della “Telecom” e le auto aziendali sono date alle fiamme. Telekom è un vincitore della crisi e co-proprietario della società telefonica greca OTE. Telekom, inoltre, con le sue imprese costituisce un esempio per la crescente cooperazione civile-militare dei due paesi.

23 Agosto – Verniciato e distrutto edificio della “Telekom”.

25 Agosto – Una street fest illegale in solidarietà con le lotte in Grecia. Striscioni, discussioni e informazioni distribuiti tra le migliaia dei visitatori. La sera un pò di fuoco e banche che abbiano perso la finestre.

in greco, in inglese

Berlino: Rivendicazione di responsabilità per l’attacco incendiario a veicolo del Progetto Giovanile Welfare della Federazione Giovanile Cattolica Tedesca (BDKJ)

Come un piccolo riscaldamento prima della giornata internazionale di azione del 14 Novembre, abbiamo bruciato la “Jobmobil” della “Gioventù Cattolica Tedesca” la notte del Mercoledì, 31 Ottobre a Kreuzberg, Berlino. La Gioventù Cattolica Tedesca era in viaggio quotidianamente con questo veicolo “Jobmobil” in ordine, per proprio conto, di “impartire una possibilità nel mercato del lavoro dei giovani svantaggiati”. I giovani che devono assumersi la responsabilità di se stessi collegando la pianificazione familiare non alle possibilità delle famiglie, ma ad antiquati concetti sociali! Una possibilità di diventare forza lavoro a buon mercato nel settore della cura o delle pulizie suona allettante; inoltre, i tirocini non retribuiti sono una meravigliosa opportunità.

La Chiesa cattolica ha dimostrato le sue competenze per il benessere dei giovani svantaggiati già negli anni ’30 e ’40: i bambini ed i giovani sono stati trasferiti direttamente nei centri di eutanasia, portati via dai rifugi che erano sotto la sua amministrazione. Usando lo stesso personale, la Chiesa Cattolica ha gestito dei collegi chiusi (“centri di educazione”) dal dopoguerra fino agli anni ’80. Alcuni fatti circa gli abusi, così come per quanto riguarda lo sfruttamento della forza lavoro dei detenuti sono recentemente venuti alla luce. Inoltre, i report sulle violenze sessuali da parte dei parroci sacerdoti, vescovi e il resto del personale della chiesa nei confronti dei bambini e giovani a loro affidati vengono resi noti quasi settimanalmente.

I giovani di Berlino non hanno bisogno di questa specie di “lavoro sociale”, per questo abbiamo risparmiato l’ulteriore stalking effettuato da questa setta. Ci auguriamo che i giovani preferiscano di unirsi in bande, piuttosto che lasciarsi reclutare per un’esistenza malsana nel mercato del lavoro senza diritti.

La nostra azione è associata alla giornata internazionale di azione del 14 Novembre, quando ci sarà uno sciopero in alcuni paesi e, a livello europeo, altri atti saranno diretti contro il lavoro e le politiche della Troika o dell’Unione europea.

Il nostro disprezzo speciale va a capo supremo della “Gioventù Cattolica Tedesca”, membro della Gioventù Hitleriana ed assistente alla guerra di sterminio di Hitler, il tedesco Papa Ratzinger.

Contro ogni imbecillità religiosa!
Per lo sciopero generale continuo!
Per un’altra società!

fonte

Berlino: Sciopero della fame di rifugiati di fronte alla Porta di Brandeburgo

Il 24 Ottobre, 20 partecipanti allo sciopero dei rifugiati in corso in Germania, hanno deciso di effettuare lo sciopero della fame e posizionare una seconda tenda di campeggio di fronte alla Porta di Brandeburgo, a Berlino, ma la polizia abbia demolito l’accampamento la stessa notte. I poliziotti, inoltre, hanno vietato qualsiasi uso di attrezzature di accampamento. Di seguito è riportato il video dell’evacuazione.

Tra i slogan cantati: “Siamo qui e combatteremo! La libertà di movimento è diritto di tutti”,”Nessuna frontiera, nessuna nazione, fermiamo la deportazione”,”Fuoco e fiamme alle autorità di deportazione! La solidarietà deve essere attiva!”

Il 26 Ottobre, la polizia ha molestato gli scioperanti della fame e gli solidali ancora una volta. Le forze repressive hanno violentemente derubato gli sacchi a pelo e le coperte dei scioperanti. Tre persone, due attivisti e un rifugiato, sono stati arrestati. Quest’ultimo è stato ferito alla gamba da parte della polizia ed abbia dovuto ricoverarsi in ospedale.

Breve racconto di quella notte: “Circa alle 01.45 (ora locale), un sacco di poliziotti sono arrivati alla Porta di Brandeburgo. Hanno detto ai rifugiati in sciopero della fame di mettere da parte i loro sacchi a pelo (i profughi sono in sciopero della fame dal 24 Ottobre, e bevono solo acqua). Alle 02.00, la polizia ha iniziato a confiscare i loro sacchi a pelo ed ha arrestato tre persone: due attivisti ed un profugo. Il rifugiato è stato portato in ospedale perché la sua gamba è stata ferita. Quasi 40 persone sono rimaste alla Porta di Brandeburgo. Anche se la polizia non sia presente in questo momento, c’è sempre il pericolo di nuovi attacchi. Spargete la notizia e unitevi alla lotta.”

La risposta immediata è stata una manifestazione in solidarietà con i tre arrestati, che abbia raggiunto la GESA (centro di detenzione di massa), che si trova sulla via Perleberger, dove sono detenuti gli attivisti rifugiati. Nel frattempo, tutti e tre arrestati sono stati rilasciati. A quell’ora della notte si gelava, con la temperatura al di sotto dei 5 gradi, con pioggia intermittente durante il giorno, con temperature appena sopra lo zero.

Il 29 Ottobre la polizia ha intensificato la repressione. A parte i sacchi a pelo e le coperte in precedenza vietati, il capo degli squadroni della polizia non ha permesso agli attivisti rifugiati di portare zaini e vestiti supplementari. Così, lo sciopero della fame ha perso ogni possibilità di proseguire come un sit-in e rimanere sul posto. Non ci sono aggiornamenti da fonti di contro-informazione circa l’esito finale. Se si dispone di informazioni di prima mano, si prega di inviarle.

L’altro accampamento dei profughi in Oranienplatz a Kreuzberg, Berlino, esiste ancora.

fonti: i, ii, iii

Francoforte, Germania: Report dal processo delle “Cellule Rivoluzionarie” contro Sonja Suder e Christian Gauger

Il processo contro i due combattenti radicali di sinistra è in corso a Francoforte. Entrambi sono implicati in azioni delle Cellule Rivoluzionarie (Revolutionäre Zellen, RZ) contro le imprese nucleari, il regime razzista dell’Apartheid e il rinnovamento urbano nel fine degli anni ’70. Le accuse contro di loro si basano da un lato sulle forzate “testimonianze” di un ferito grave, che era sotto l’influenza della droga, al momento, d’altra parte su un testimone chiave, che si era già classificato anni fa come inaffidabile. Quest’ultimo ha “ricordato” dopo 24 anni che Sonja potrebbe essere stata coinvolta nell’azione contro la conferenza presso la sede dell’OPEC il 1975.

Sonja e Christian sono stati accusati di due attacchi anti-nucleari, condotti dalle Cellule Rivoluzionarie nel 1977. Inoltre sono stati incriminati per un attacco incendiario condotto dalle Cellule Rivoluzionarie nel 1978. Per quanto riguarda questi tre casi, l’accusa si basa su una dichiarazione di Hermann Feiling, fabbricata in condizioni che rasentano la tortura. Nell’estate del 1978 un ordigno esplosivo (presumibilmente destinato ad un’altra azione delle Cellule Rivoluzionarie a Monaco di Baviera) si è esploso sulle ginocchia di Hermann, causandogli lesioni estese. Egli è gravemente disabile da allora. Sotto l’influenza di potenti antidolorifici e sedativi, è stato ricoverato in ospedale e poi tenuto in custodia dalla polizia in completo isolamento. I addetti alla sicurezza dello Stato, i pubblici ministeri e i giudici che esaminavano il caso prendendo appunti erano le sue sole “persone di contatto”. Quando Hermann infine è fuggito dall’isolamento, ha respinto quelle “testimonianze” come forgiate e non proprio sue.

Dopo essere stati in latitanza per 22 anni interi, Sonja e Christian sono stati arrestati a Parigi nel 2000. Nel frattempo, un’altra accusa è stata aggiunta: un testimone del governo Hans-Joachim Klein (ex membro delle Cellule Rivoluzionarie) abbia affermato improvvisamente di ricordare che Sonja Suder aveva trasportato armi a Vienna nel 1975 per un attacco contro la conferenza dei ministri del petrolio dell’OPEC. Il tribunale di Francoforte ha respinto la testimonianza di Klein contro Sonja e gli altri come non credibile nel suo studio nel 2000 (e ancora, le sue affermazioni sono state ripetute nel processo del 2012 contro Sonja). Un tribunale francese aveva respinto la richiesta di estradizione a quel tempo, e dopo la pubblicazione di una cauzione di poche centinaia di euro, sia stato permesso a entrambi di rimanere in Francia. Tuttavia, i pubblici ministeri tedeschi hanno presentato un mandato di cattura “europeo” contro i due combattenti nel 2007, e le autorità francesi hanno deciso di approvarlo nel 2010.

Dopo 33 anni di esilio in Francia, nel Settembre del 2011 Sonja Suder (79enne) e Christian Gauger (71enne) sono stati estradati in Germania e consegnati alla giustizia. Sonia è stata imprigionata, mentre Christian è diventato ostaggio fuori delle mura, a condizioni restrittive. Entrambi hanno più volte negato ogni collaborazione con “la sicurezza di Stato” tedesca.

Ora che i primi sei giorni del processo contro Sonja e Christian sono trascorsi, esso risulta essere -come previsto- una condanna politica premeditata di entrambi gli imputati e il passato militante dei gruppi autonomi, che hanno combattuto contro il terrorismo dell’energia nucleare, la gentrificazione e il terrorismo di stato degli anni ’70 in Germania e non solo.

Giorno dopo giorno, l’accusa costruita dimostra di essere una farsa vendicativa. Inoltre, gli avvocati della difesa sono certi che i giudici abbiano preso la loro decisione sulla colpevolezza degli imputati, dato che la Corte ha accolto un tale breve accusatorio, in primo luogo. Quindi, prima ancora che il processo iniziasse, la difesa ha presentato una mozione per il rifiuto dei giudici presenti per motivi di distorsione.

Sonja e Christian meritano una solidarietà internazionale e incondizionata per aver rifiutato qualsiasi forma di cooperazione con le autorità da anni. Anche se questo significa di rimanere a lungo in prigionia e in difficili condizioni di vita, sono fermi al loro costante rifiuto di dare una confessione.

Striscione in Piazza Exarchia, Atene: “Ogni cuore è una Cellula Rivoluzionaria – Solidarietà con Sonja e Christian”

Prima sessione del processo

Venerdì, 21 Settembre 2012, il processo contro Sonja Suder e Christian Gauger è iniziato alle 9 in una piccola sala di massima sicurezza della Corte Federale di Francoforte.

In precedenza, un raduno si è tenuto di fronte al palazzo di giustizia, con quasi 100 partecipanti. Ci sono stati discorsi, musica e “palloncini di solidarietà” che salivano verso il cielo, auspicando la libertà e la felicità di entrambi gli accusati. Dei solidali -tra di loro attivisti provenienti dalla Francia che hanno lottato per molti anni contro l’estradizione dei due compagni- hanno portato dei striscioni e scandito slogan per protestare contro questo metodo di giustizia politica che lo stato tedesco rappresenta.

Quando Sonja e Christian sono entrati in aula, prolungati applausi sono risuonati da parte del pubblico. Tutti i 70 posti a sedere erano occupati, molti hanno dovuto aspettare fuori a causa della mancanza di spazio. Un pannello di vetro separava gli spettatori dai compagni.

Quando il presidente della corte ha convocato i accusati, i loro difensori sono intervenuti con una seconda mozione di ricusazione dei giudici per pregiudizio, sulla base delle dichiarazioni ottenute illegalmente dal gravemente ferito Hermann Feiling e la testimonianza inattendibile di Hans-Joachim Klein.

Durante il giorno successivo del processo, la corte ha respinto le proposte della difesa, dicendo che l’argomentazione giuridica non era ancora iniziata.

Scandali giudiziari accompagnano il processo

Fin dall’inizio, il procedimento giudiziario è stato molto tenace. Le sessioni sono state spesso interrotte dalla corte per discussioni segrete. Le domande sono state pre-esaminate e ogni processo è stato pianificato in anticipo.

Il terzo giorno del processo è stata interrotto perché le persone disabili in sedia a rotelle non hanno avuto accesso e il microfono non era ancora funzionante.

Il quarto giorno del processo Hermann Feiling è stato chiamato a testimoniare. Il suo avvocato ha spiegato che Feiling non apparirà. Ha presentato un certificato medico, che spiega il suo enorme rischio per crisi epilettiche in situazioni di stress. Così, il testimone non poteva essere esaminato di persona a causa del disturbo post traumatico da stress. L’accusa, per la paura di perdere una colonna centrale dell’accusatorio, ha chiesto disperatamente all’avvocato sull’origine della bomba. In quel momento la difesa è finalmente intervenuta, dato che questo interrogatorio era tanto speculativo in quanto le accuse di questo caso politico.

Il quinto giorno del processo S. è stata chiamata a testimoniare ed è entrata in aula. Il suo avvocato ha chiesto di testimoniare legalmente in nome del suo cliente, ed ha dichiarato che lei aveva accettato la sua ex condanna nel 1982, sulla base delle presunte testimonianze di Hermann Feiling, solo perché voleva che Feiling evitasse le ulteriori prosecuzioni della procedura. Lei crede ancora fermamente che egli non era in condizione di sottoporsi a interrogatori e intende fare appello al suo caso.

Il pubblico ministero ha chiesto la sua testimonianza. La difesa ha sollevato una mozione ed ha affermato che S. non deve testimoniare in tribunale, dato che lei cerca una revisione del suo caso per l’interrogatorio inammissibile di Feiling. Non sorprende che il giudice si è schierato con la percezione del pubblico ministero ed ha respinto la richiesta della difesa per il rifiuto di testimoniare. Il testimone ha insistito per la sua decisione. Grazie al suo rifiuto, il giudice che presiede l’ha minacciata con una multa ed una detenzione* coercitiva che può arrivare fino ad un anno e mezzo. Il testimone, però, ha mantenuto una posizione ferma.

L’accusa ha chiesto una multa di 800 euro (o, in alternativa, otto giorni di reclusione), così come la sua detenzione coercitiva, ritenendo S. “colpevole per convinzione”. L’avvocato del testimone ha sostenuto che la dichiarazione di Feiling non avrebbe dovuta essere usata e presa in considerazione anche nel caso del suo cliente. Lui e gli avvocati della difesa, che lavorano in modo indipendente gli uni dagli altri, sono chiaramente d’accordo che le testimonianze forgiate di Feiling non possono essere tenute come valida in qualsiasi tribunale. Tuttavia, il giudice ha rifiutato di consultare un perito ed ha cercato di procedere con l’esame delle cosiddette “testimonianze” di Hermann.

Questa situazione è diventata insopportabile per alcuni spettatori. Parte del pubblico ha lasciato l’aula protestando ad alta voce. Il giudice ha indicato uno spettatore ed ha richiesto un controllo di identificazione. Ha interrotto il processo. Circa dieci minuti dopo, è arrivata la polizia ed ha chiesto ad una spettatrice di seguirla. Dopo che lei abbia rifiutato ed abbia chiesto di sapere il motivo, un poliziotto in borghese la prese con la forza e la spinse fuori dalla stanza. Le persone del pubblico si sono lamentate per le misure oppressive, ma la polizia ha rafforzato i controls dell’identificazione comunque, in mezzo ad un clima aggressivo ed una tensione costante.

Le condizioni di Sonja e Christian

Lo stato di salute di Christian si è deteriorato da qualche giorno. Il sesto giorno della prova è stato annullato a causa della sua malattia (mentre l’audizione del 19 Ottobre è stata riprogrammata pure). Uno dei suoi amici ha commentato che Christian soffre molto dal procedimento giudiziario e dallo stress associato.

Nonostante tutto, Sonja sembra essere in una condizione di buona salute. In particolare, sembrava molto felice quando ha visto gli amici dalla Francia. I solidali le hanno dato una notevole forza per rimanere fedele ai suoi ideali e resistere a questa farsa, che è seguita anche dai media sensazionalistici. Quando Sonja entrò in aula quel giorno, un fotoreporter insisteva a prendere la sua foto. Anche se l’avvocato gli ha chiesto di mantenere le distanze, questo idiota con la macchina fotografica non l’abbia lasciano in pace, in modo che Sonja si è dovuta nascondersi dietro le spalle del suo difensore per alcuni minuti per evitare il giornalista.

Il processo è stato aggiornato per il 30 Ottobre.

Fanculo al processo farsa! Libertà per Christian e Sonja!
Forza e solidarietà da ogni cellula rivoluzionaria nei nostri cuori!

LIBERTÀ PER CHRISTIAN & SONJA

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, seguire il blog dei compagni che controllano questo processo (in tedesco) – Kontakt [aet] verdammtlangquer.org

* Beugehaft: detenzione coercitiva o reclusione per oltraggio, applicata al fine di costringere la gente a fare qualcosa contro la loro volontà, ad esempio per pagare una multa o per rispondere a domande di interrogazione in materia di una terza persona.

Germania: Auto diplomatica greca auto data alle fiamme a Berlino

Abbiamo incendiato il veicolo del colonnello Grympiris nel quartiere parlamentare, governativo e diplomatico di Tiergarten a Berlino. Grympiris è Addetto alla Difesa presso l’Ambasciata della Grecia in Germania, ed abbia la responsabilità di:

+ Le apparenti ostilità al confine con la Turchia, dove i profughi vengono ridotti in brandelli e mutilati,

+ Gli affari di armi della Grecia con la Germania, che non presta attenzione ai tagli nel settore della sanità, alle pensioni e gli salari, che guidano la popolazione della Grecia in un disastro sociale,

+ La politica di austerità del governo greco, che funziona come un fantoccio del FMI / BEC / UE Troika per garantire ricchezza solo alle élite,

+ La collaborazione della polizia greca con i fascisti dell’Alba Dorata (Chrissi Avgi),

+ La violenza contro i manifestanti ad Atene e in altre città.

In qualità di rappresentante militare dell’ambasciata greca, il colonnello Grympiris è un obiettivo legittimo di attacchi contro militanti.

Nella nostra azione, abbiamo attaccato l’obiettivo, nella consapevolezza che la vettura sarebbe stata bruciata in un garage al di sotto di una casa residenziale. Abbiamo quindi fatto in modo di escludere la possibilità di una crollo degli appartamenti.

Siamo solidali con i prigionieri della guerra sociale in Grecia, gli uomini e le donne operai/e in sciopero là, i diversi gruppi di guerriglia urbana, gli uomini e le donne immigrate che lottano insieme agli antifascisti contro il terrore della giunta, e le tante persone disperate, che si spera un giorno di celebrano il crollo dello Stato greco e la costruzione di un mondo libero.

Viva la Anarchia
Lunga vita all’Anarchia

Unione Incendiaria Internazionale – 15-10/2012

«Don Pedro» (Uno stoico autentico). Lettera di Gabriel Pombo da Silva dal carcere di Aachen, Germania.

Don Pedro era (e forse continua a essere) un “vero Stoico”, un essere “Unico” ed “Egoista” che finì in prigione per aver ucciso o pugnalato qualcuno (non ho mai potuto verificare del tutto questo capitolo della sua vita)…

Lo conobbi nel “Dipartimento Speciale” (modulo FIES) di “El Acebuche”, ad Almerìa. Fisicamente era un personaggio che incarnava perfettamente quello stereotipo che tuttx abbiamo di Don Chisciotte: relativamente alto, magro, sopra i cinquant’anni; con una barba a punta grigia e i capelli corti…

Camminava molto ritto, esageratamente maestoso; ma la cosa più vistosa era il suo tono di voce e la sua maniera di esprimersi. Parlava molto adagio e selezionava coscienziosamente ogni parola mentre inchiodava qualcuno al suo sguardo (che oscillava tra l’arroganza e l’ironia) cercando di scoprire se il suo interlocutore era degno del suo tempo e comprendeva quello che egli cercava di esprimere…

Si diceva di lui che era stato Professore di Letteratura (il che è plausibile) in qualche Istituto di Valencia. Il motivo per cui finì nel FIES non fu certo per aver partecipato a proteste, rivolte o evasioni… Quello sarebbe andato contro i suoi “valori” e “principi filosofici”; non a caso oltre a considerarsi un “Vero Nietzschiano” si considerava un misantropo…

No, Don Pedro tolse un occhio a un carceriere quando questo si affacciò allo “spioncino” della porta per vedere cosa lui stesse facendo nella cella… A partire da questo incidente l’esistenza di Don Pedro fu un lunghissimo pellegrinaggio per i carceri speciali della democrazia spagnola…

È scontato dire che egli non si “abbassava” a “denunciare” le innumerevoli occasioni in cui era oggetto di pestaggi e torture da parte dei carcerieri.

Nonostante noi (quelli del FIES) fossimo soliti ridere di lui (o più che di lui, della sua “filosofia di vita”), ci stava “simpatico” per la sua “particolarità” e perchè il suo odio verso i carcerieri era reale e ogni volta che gliene davano l’opportunità lui cercava lo scontro con loro.

A Don Pedro piaceva conversare con me…non riusciva a comprendere come “qualcuno come me” (studente di Filosofia con una gran conoscenza delle opere di Nietzsche) potesse “essere Marxista” (lui non riusciva a comprendere le differenze tra Anarchismo e Comunismo; e ancor meno il Comunismo Anarchico) e “abbracciare illusioni metafisiche”….

E così ammazzavamo il tempo: alcune volte parlavamo (filosofeggiavamo?) dei filosofi di Mileto, di Diogene Laercio, di Socrate-Platone-Aristotele per finire con il suo Maestro, Nietzsche e la sua opera preferita: “Così parlò Zarathustra”…

Alcune volte mi sdraio nel letto con lo sguardo fisso al soffitto e mi immagino cosa direbbe Don Pedro su questa fusione filosofica del suo maestro con una “ideologia” politica come il Nichilismo…e mi metto a ridere…

Don Pedro; un “Super-Uomo” stoico e misantropo così coerente con sé stesso che rifiutò di lasciare qualunque tipo di “trascendenza” che gli sopravvivesse. Nemico dell’umanità e dell’umanesimo; egoista e unico, nessuno che non lo abbia conosciuto di persona sa della sua esistenza e della sua opera materializzata in sé stesso: nella sua etica…!!!

E per lui tutto si riduceva a questo: il “super-uomo” era la sua etica e morale; la sua attitudine di fronte all’avversità e all’esistente: senza pena né gloria…

Perchè, evidentemente, se non ci sono etica e morale (che insomma sono una forma di concepire sé stessi e agire di conseguenza) […] entreremmo in un “relativismo” che non ha niente a che vedere con la corrente filosofica dello stoicismo moderno.

Me lo immagino tutto ritto in piedi che dice: quelli sono “ciarlatani”, “Don Pombo”, ciarlatani…!!

Si può dire che Don Pedro chiamava Don quelli che rispettava e “tu” tutti gli altri… Quello era (e/o è) un vero Stoico: Don Pedro…

Gabriel,
Inizi di Settembre 2012,
Aachen.

fonte

Amburgo, Germania: Atto simbolico di solidarietà con il popoli in lotta in Grecia

Oggi, 9 Ottobre, ad Amburgo sono stati appesi due striscioni nei pressi della stazione ferroviaria centrale, oltre i raggi, in modo da essere visibili da quasi tutti i treni in corsa, che avevano scritto in tedesco ed in inglese: “Solidarietà con i manifestanti in Grecia” ed “Una battaglia – Una Lotta (A)”.

La ragione di questa azione simbolica è stata la “visita” di Angela Merkel ad Atene e il conseguenti “divieto di riunioni pubbliche e di cortei nelle aree pubbliche di Atene” direttamente connesse con la visita del cancelliere tedesco.

I compagni hanno voluto protestare anche per la politica della troika per quanto riguarda la “crisi”, una politica che segue in gran parte le direttive della parte tedesca e provoca l’impoverimento di ampie fasce della società, dissolvendo nello stesso tempo il sistema sanitario e lo stato sociale, mentre le banche e gli altri settori di investimento privato vengono ​​”salvati” intascando dei miliardi.

fonte

Berlino: Chiamata di solidarietà con la lotta antifascista in Grecia

I eventi arrivano spesso e veloce in questi giorni in Grecia. Mentre gli attacchi contro gli immigrati, le loro case e negozi sono ancora in corso, negli ultimi mesi abbiamo visto sempre più attività antifasciste, come manifestazioni, volantinaggi e risposte dirette. La scorsa settimana, il potere statale ha mostrato ancora una volta da che parte si trova.

Nella città di Volos (29/9), nel corso di un raduno dell’Alba Dorata (Chrisi Avgi), un parlamentare del partito fascista ha tirato fuori la pistola contro antifascisti che protestano davanti al naso della polizia, la quale comunque, non è stata disposta a registrare una formale denuncia dai testimoni oculari a causa della “mancanza di tempo”.

Nello stesso fine settimana, ci fu una manifestazione antifascista (moto-corteo) ad Atene (30/9), per informare il pubblico sulle condizioni insopportabili degli immigrati a causa dell’operazione dello Stato chiamata “Xenios Zeus” e per mostrare la presenza sulle strade di Atene. Dopo che i manifestanti si sono scontrati con un gruppo di neo-nazisti, le forze della polizia hanno iniziato ad agire brutalmente contro gli antifascisti, con la conseguenza del ferimento grave di alcuni di loro. 15 manifestanti sono stati arrestati. Un raduno di solidarietà il giorno dopo al tribunale dove si tenevano i prigionieri è stato anche attaccato. 25 antifascisti sono stati arrestati, 4 di loro sono stati rilasciati Venerdì pomeriggio. Le 19 persone detenute hanno riportato condizioni le disumane e la brutalità della polizia in custodia. Hanno incontrato altri che sono stati “dimenticati” lì per 3 mesi. Il costi di ogni arresto del genere è elevato: solo per la contestazione devono essere pagati 15.000€. Venerdì 5/10 le ultime 15 persone arrestate sono state rilasciate su cauzione (3.000 euro ciascuno).

Oltre l’aggravarsi della situazione attraverso i nazisti e la polizia, il governo dimostra ancora una volta da che parte si trova. Così l’ufficio stampa del ministero dell’ordine pubblico ha fatto sapere (dopo una questione parlamentare del partito della “sinistra” Syriza), che il governo chiederà misure più incisive per far rispettare la legge e l’ordine. Inoltre, esso getta la sinistra nella stessa pentola con i fascisti ed abbia annunciato che contennerà tali tendenze antidemocratiche. In realtà si fa causa comune con i nazisti: mentre loro si vantano di crimini evidenti nei media e la fanno franca, gli antifascisti sono trattati con la repressione.

Allo stesso tempo, l’azione razzista dello Stato “Xenios Zeus” è ancora in corso, con 27.500 custodie di persone non greche e circa 2600 arresti di persone che non hanno i documenti necessari finora. Tutto punta ad un aggravamento della situazione per gli immigrati, gli antifascisti e tutti coloro che non si adattano all’ideologia razzista e fascista. L’interazione tra i neo-Νazisti e la polizia, con l’appoggio del governo e l’applicazione delle leggi razziste di deportazione sono allarmanti e devono essere interpretate come tendenze prefasciste.

È una situazione intollerabile per tutte le forze che si oppongono. Dall’altro lato, gli altri governi europei di certo non si preoccupano di chi governa la Grecia – fino a quando l’ordine pubblico è gestito da decine di migliaia di poliziotti, che garantiscono una procedura senza problemi per gli affari monetari. La resistenza costante e le attività di anti-repressione legano le capacità ancora ed ancora. Tuttavia, le somme di denaro per i processi nella situazione finanziaria reale sono difficili da procurare.

Solidarietà con la lotta antifascista in Grecia!
L’unione fa la forza!

Antifascisti, anarchici e anti-autoritari nell’Ottobre 2012

Donazioni per il movimento ed i prigionieri attraverso ABC Berlino:

Kontoinhaber: SSB e.V.
Berliner Sparkasse
BLZ: 10050000
Konto: 6603098570

IBAN: DE40 1005 0000 6603 0985 70
Oggetto: “KNASTSOLIDARITÄT” antifa grece

originale in tedesco

Germania: Il 21 Settembre il processo contro Sonja Suder e Christian Gauger

Il processo contro Sonja Souder e Cristian Gauger, imputati nel caso delle “Cellule Rivoluzionarie» (Revolutionäre Zellen, RZ), inizia il 21 Settembre a Francoforte.

LO STATO NON DIMENTICA…MA NEMMENO NOI!

EVENTO: INCONTRO
Con i difensori della 79enne Sonja (imprigionata) e del 70enne Christian (rilasciato su cauzione con obblighi restrittivi), ed ospiti internazionali e il 20 Settembre, ora locale 19.00 presso l’Exzess Café, Leipziger Strasse 91, Frankfurt am Main / Francoforte

RADUNO
durante il primo giorno del processo, il 21 Settembre, dalle ore 8 al tribunale del Francoforte: Landgericht, Seilerstraße / Konrad-Adenauer-Straße, Francoforte am Main

PROCESSO
dal 21 Settembre, tutti i Martedì e Venerdì dalle ore 9 alle 13:00 al tribunale di Francoforte: Aulla E (Gebäude E)

verdammtlangquer.org
kontakt [aet] verdammtlangquer.org

Il 7 Luglio 2012 a Francoforte è stato effettuato un raduno di solidarietà fuori dalle carceri di Proungkeschaim in cui Sonja è ancora detenuta. Lo striscione recita: “La resistenza rivoluzionaria non è negoziabile – Nessuna collaborazione con la giustizia e l’apparato statale.”

Egaleo, Atene: Azione in solidarietà con Thomas Meyer-Falk

Nella notte del 7 Agosto, abbiamo appeso uno striscione di solidarietà per il prigioniero impenitente red-skin/rash Thomas Meyer-Falk allo svincolo della via Iera Odos con il viale di Thivon ad Egaleo, dove c’è molto traffico. Sullo striscione si legge “Libertà per Thomas Meyer-Falk … e tutti i fuorilegge politici.” Purtroppo è rimasto appeso solo per 1 giorno e mezzo nel luogo, alcuni stronzi l’hanno tirato giù.

La nostra solidarietà non si fermerà fino a quando Thomas sarà finalmente uscito dalle galere della democrazia tedesca!

Potete scrivergli a questo indirizzo (per ora):
Thomas Meyer-Falk
C/O JVA-Zelle 3113, Schonbornstrasse 32, D 76646 Bruchsal
Deutschland / Germania

Si può anche visitare due siti di solidarietà: i, ii

Ondata di proteste di rifugiati in tutta la Germania

Qui segue una trascrizione incompleta, con l’obiettivo fondamentale di diffondere la notizia brevemente:

L’ondata di scioperi è iniziata a Würzburg (Baviera) il 19 Marzo 2012, quando i rifugiati provenienti da diversi parti dell’Iran sono scesi in sciopero della fame per richiamare l’attenzione sulla situazione disumana che stano soffrendo troppo a lungo.

Dopo il suicidio di Mohammad Rahsepar, un rifugiato iraniano che viveva a Würzburg, la regione ha visto un’ondata di proteste da parte dei richiedenti asilo ed altri rifugiati, i quali hanno trovato il coraggio di reagire a questa situazione, con tutti i mezzi e la forza che avevano. La battaglia di queste persone, che inizialmente hanno scelto di rimanere in strada, infine ha contribuito nel far crescere la speranza e la motivazione tra i rifugiati.

Finora, Luglio del 2012, la protesta si è diffusa in molte altre città, come pure (Regensburg, Aub, Bamberg, Düsseldorf, Osnabrück, ed i rifugiati di Lipsia hanno già dichiarato che seguiranno a far parte anche loro se la loro situazione non migliorerà).

Campi di protesta si svolgono in quelle città, e gli scioperanti si trovano sotto la repressione enorme da parte dello Stato. Alcuni di loro si trovano ad affrontare processi giudiziari per violazione della legge relitto dal regime nazista, la Residenzpflicht “dovere di residenza”, che permette allo straniero di muoversi solo entro una certa area.

Il presente regolamento fascista si applica ai rifugiati con una domanda in corso per asilo o ai cosiddetti “tollerati” (Geduldete) rifugiati a cui l’asilo è stato negato, ma che non possono essere espulsi per vari motivi (senza documenti, la situazione instabile nel loro paese d’origine, ecc.). In breve, questa legge obbliga i rifugiati a rimanere entro i confini dello stato federale in cui hanno fatto richiesta d’asilo. In realtà, la maggior parte dei rifugiati hanno problemi ad ottenere i permessi che gli consentono d’uscire dalle vicinanze dei campi profughi, nei cui vivono alcune famiglie per decenni, in attesa di una decisione definitiva per quanto riguarda il loro stato in Germania. Inoltre, i richiedenti asilo ricevono la maggior parte della loro indennità mensile finanziaria sotto forma di voucher, limitando e regolando il tipo dei beni di consumo che possono comprare.

La maggior parte delle persone che hanno preso atto alle azioni provengono dall’Iran, ma tra loro ci sono anche Afgani, Arabi ed altri. La lotta per i loro diritti e la dignità umana non fa alcuna distinzione tra le varie religioni, il luogo di nascita o il colore della pelle.

Dopo oltre cento giorni di sedute di protesta e sciopero della fame, i profughi a Würzburg sono ora sul loro terzo sciopero. Due di loro hanno addirittura cucito le labbra e uno è sceso in uno sciopero della fame e della sete per due giorni. Recentemente (11/7) hanno pubblicato una lista di richieste comuni. Di seguito è riportato un estratto dal loro ultimo comunicato stampa:

“Abbiamo di recente sottolineato le nostre rivendicazioni generali riguardanti il miglioramento delle condizioni di vita di tutti i rifugiati in Germania:

– Drastica riduzione del tempo che l’Ufficio per l’Immigrazione ed i Rifugiati dello Stato Federale necessita per elaborare le proposte in materia di asilo e gli appelli.

– Abolizione del sistema delle strutture ricettive (rifugi di massa condivisi).

– Abolizione della regolamentazione del “dovere di residenza”.

– Abolizione della pratica attuale della distribuzione di pacchi alimentari.

– Introduzione del diritto di ogni richiedente asilo di avere un avvocato e un interprete certificato, che lo supporterà sin dall’inizio in tutte le fasi della procedura della richiesta d’asilo.

– Introduzione del diritto di tutti i richiedenti asilo di frequentare corsi professionali di lingua tedesca dal primo giorno.

– Possibilità di assicurare il loro sostentamento attraverso il lavoro.

– Semplificazione e riduzione dei tempi per la procedura della richiesta per ottenere un permesso di studio.

– Concessione di libera scelta del medico… ”

Informazioni dettagliate si possono trovare in tutti i link seguenti, principalmente in tedesco, ma anche in inglese: afghanmuhajer  ~ strikeregensburg  ~  asylaub ~ antifareferat  ~  linksunten.indymedia ~  lagerhesepe  ~  gustreik

E ricordiamoci che il No Border Camp 2012 a Colonia / Düsseldorf ha iniziato il 13 Luglio e durerà fino al 22 Luglio. Leggete tutto qui: nobordercamp köln/düsseldorf 

Berlino: concerto di solidarietà per ABC di Berlino il 1 Agosto, 2012

Mercoledì, 1 Agosto, i Alpinist (banda hardcore downtempo da Münster) ed i Masakari (band hardcore crust dagli Stati Uniti) si esibiranno dal vivo presso l’occupazione Køpi (137, Köpenicker Street, in Mitte, Berlino) in un concerto di solidarietà per ABC di Berlino (Croce Nera Anarchica). Il concerto inizierà puntualmente alle ore 22.00 (ora tedesca).

Italia: Niente di cui stupirsi (sull’inchiesta “Ardire” ed i porci Comodi)

L’ennesima inchiesta, portata avanti dall’ennesima procura, contro i compagni anarchici non ci stupisce minimamente perché era nell’aria.

Tutto era stato annunciato specialmente negli ultimi mesi sulle pagine dei media nazionali che stendevano il tappeto rosso per la passerella del pm di turno. A sfilare sotto i riflettori questa volta , e per l’ennesima volta, è la pm Manuela Comodi, sostituto procuratore della Procura di Perugia, già nota sia da molti compagni anarchici sia dagli assidui telespettatori di alcune trasmissioni “tribunali”televisive per quanto riguarda l’omicidio di Meredith Kercher e per cui aveva mandato dietro le sbarre un ragazzo dello Zaire, Patrick Lumumba, giusto perché era di pelle “nera”.

Erano mesi che l’inquisitore di turno mandava “veline” alla stampa cercando di preparare bene l’evento che l’avesse portata sul piedistallo, o al massimo su una poltrona di “Porta a Porta” o “Matrix”.

Il 13 giugno, alle ore 04:00, sotto richiesta della stessa pm Comodi venivano arrestati 8 compagni; perquisiti circa 40 compagni in tutta Italia, in Svizzera, Germania e Grecia e un totale di 24 indagati tutti per 270bis, tranne i compagni arrestati che vengono accusati anche per reati specifici.

Tutti indagati nell’inchiesta “Ardire” contro la Federazione Anarchica Informale.

L’operazione ha avuto la collaborazione dei R.O.S. (reparto operativo speciale dei carbinieri) guidati dal noto comandante Gianpaolo Ganzer (o semplicemente “Escobar”. Il capo caramba gestiva alcuni spostamenti nel traffico di droga e per questo era stato anche condannato a 14 anni).

Nelle prime ore del pomeriggio, dello stesso giorno, gli inquisitori erano già davanti alle telecamere a decantare la loro impresa per aver messo fine alla storia della Federazione Anarchica Informale.

Parole già sentite dagli inquisitori romani qualche anno fa, per quanto riguardava l’inchiesta “Operazione Cervantes”, e nella consecutiva inchiesta contro i compagni che all’epoca erano redattori di “Croce Nera Anarchica”.

Quindi niente di nuovo… se non che a veder negata la propria libertà fisica oggi sono altri compagni e che dall’operazione Cervantes in poi la F.A.Informale si è sparsa come un tumore nei corpi degli stati mondiali e man mano colpisce qualche organo.

Fortunatamente mai nessuna inchiesta ha spento il fuoco di ribellione che vive dentro qualsiasi anarchico che lotta per la distruzione dell’esistente e per una società libera.

In passato c’erano compagni come Bresci, Severino Di Giovanni e Sante Caserio, oggi c’è la Federazione Anarchica Informale e moltissimi altri individui che, anche se non condividono alcuni contenuti della F.A.I., portano avanti l’azione diretta contro gli stati e le loro istituzioni mondiali con i propri contenuti.

Quindi “ad ognuno il suo”; il necessario è che l’azione diretta diventi sempre di più una pratica quotidiana e che un po’ di libri di teorie sull’insurrezione vadano in soffitta insieme ai loro teorici.

SOLIDARIETÀ E COMPLICITÀ CON I COMPAGNI ARRESTATI!
SOLIDARIETÀ CON TUTTI GLI INDAGATI E PERQUISITI!
PER L’AZIONE DIRETTA “COL FATTO”, PER L’ANARCHIA

RadioAzione

Friburgo, Germania: Attacco alla sede del partito Alleanza ’90/I Verdi

La mattina del 10 maggio devastammo gli uffici del partito politico Verdi, situato sulla Haslacherstrasse nella città di Friburgo (Germania meridionale). Abbiamo scritto tre volte sui muri “La deportazione è omicidio e tortura.” Prendiamo una posizione attiva contro il razzismo dominante.

Il clima attuale di freddezza sociale non può essere tollerata. L’azione disumana della deportazione è sotto la responsabilità del governo rosso-verde. Il capitalismo uccide anche quando si veste di verde.

La nostra proposta: nessun partito, nessuno stato o confini.

Per l’anarchia!

trad. orizzontelibertario

Amburgo, Germania: Azione in solidarietà con Stella Antoniou, Kostas Sakkas, Giorgos Karagiannidis e Alexandros Mitroussias

In aperta ostilità con le prigioni, la repressione, l'oppressione, lo sfruttamento, i servi, l'IMK (Conferenza dei Ministri dell'Interno)...E TUTTO IL MERDOSO SISTEMA!

Oggi, 7 Aprile 2012, nel contesto della chiamata in solidarietà a Stella Antoniou, diverse persone si sono riunite ad Amburgo, al fine di dimostrare la nostra solidarietà verso Stella Antoniou ed ai suoi compagni imprigionati in Grecia.

Sono stati distribuiti dei volantini di fronte il consolato Greco, in Gänsemarkt Susannenstraße, e srotolati degli striscioni, che hanno richiamato l’attenzione verso la situazione carceraria di Stella. Inoltre, abbiamo informato la gente del fatto che le manifestazioni e le azioni di solidarietà hanno avuto luogo in diverse città di tutta la Grecia.

Ieri tre suoi compagni, sono entrati in sciopero della fame per l’immediata liberazione di Stella ed al fine di protestare contro la fabbricazione di prove contro di loro da parte della polizia.

Stella aderirà allo sciopero della fame nel corso della settimana.

Info: Il 4 Dicembre 2010, Stella Antoniou è stata arrestata ad Atene insieme ad altre cinque persone. Stella è un’anarchica ed è stata accusata di partecipazione ad un’organizzazione terroristica. E’ trattenuta da 16 mesi, senza nessun processo finora. Ha già fatto richiesta cinque volte per il suo rilascio su cauzione, senza nessun successo finora. Stella soffre di una rara malattia, ha bisogno di farmaci particolari e spesso deve ricevere le cure mediche, ma questo gli è stato ripetutamente negato. Come risultato le sue condizioni di salute sono drammaticamente peggiorate.

Libertà per Stella Antoniou

Anche in Greco e Spagnolo

Germania: Sabotaggio dei distributori automatici di biglietti ad Amburgo

Noi non paghiamo nulla! Nè per dipendenza nè per sfruttamento, che aumentano affarismo, nè per la crisi di un sistema che ci opprime. Nelle prime ore di Mercoledi 21 Marzo 2012, abbiamo sabotato 18 distributori automatici di biglietti in tutta la città ed abbiamo dato alle fiamme un veicolo della Hochbahn (che gestisce la metropolitana e gran parte del sistema dei bus di Amburgo). La nostra risposta agli aumenti dei prezzi, all’entrata agli autobus dalla parte frontale e ai sempre più maggiori controlli, che sono drammaticamente aumentati dall’inizio dell’anno, ha trovato la sua espressione in atti di sabotaggio che si spera si sviluppino!

Attacco e resistenza! libertà!

in tedesco / per notizie sulle azioni dirette in Germania, potete anche visitare directactionde

Berlino: Fuoco solidale con Luciano Pitronello

Quando parliamo di solidarietà, non possiamo ignorare il Cile. Anche se siamo lontani dalle battaglie che hanno luogo lì, ci troviamo nella stessa guerra contro gli stessi nemici, come i nostri compagni in Cile

La situazione lì, ci ha portato ad attaccare un obiettivo bancario, come ha fatto Tortuga, per la qualcosa sarà condotto in un tribunale.

Ieri notte, 19 marzo 2012, a Bützowstraße (nel quartiere di Prenzlauer Berg), nella città di Berlino, abbiamo distrutto con il fuoco un bancomat. Le azioni contro queste macchine sono aumentante negli ultimi anni, anche a Berlino: in diversi contesti, si identificano come un obiettivo adeguato e pertanto o vengono bruciati o sono presi a martellate.

Gli attacchi contro i bancomat vengono messi a tacere, proprio perché i potenti temono che questa forma d’azione si trasformi in uno sport popolare come l’incendio di auto.

Libertà per Tortuga!
Libertà per tutti i prigionieri!
Solidarietà con la lotta anarchica in Cile!

Cellula Internazionale di Incendiari

 Traduzione: ParoleArmate
Vedi anche: Dimostrazione di solidarietà per Luciano Pitronello e la lotta rivoluzionaria in Cile, Mercoledi, 21 Marzo, a Bristol (UK).

Atene: Rafforzare la reciproca solidarietà

Domenica, 11 marzo alcuni compagni provenienti da paesi diversi hanno preso parte all’assemblea aperta di Contra Info ad Atene. Così, il giorno seguente, siamo riusciti a portare a termine un’azione simbolica di solidarietà internazionale e di contro-informazione allo stesso tempo, attaccando striscioni riguardanti quattro importanti casi in diverse parti del centro di Atene.

Un piccolo striscione su cui si legge ‘Solidarietà internazionale tra gli oppressi’ è stato messo all’ingresso del Politecnico in Stournari Street. Inoltre, al Politecnico, sul lato di Via Patission, abbiamo posizionato uno striscione per il compagno Tortuga in vista del 20 marzo, giornata internazionale di azioni in solidarietà con Luciano Pitronello, che rischia di subire  15 anni di carcere da parte delle autorità di perseguimento penale dello Stato cileno, per aver collocato un’ordigno esplosivo in una filiale della Banca Santander il 1 ° giugno 2011, a Santiago. Sullo striscione si legge in spagnolo / greco: ‘Libertà per il compagno Tortuga! Solidarietà con gli ostaggi della guerra in Cile ‘.

In piazza Exarchia abbiamo messo uno striscione in memoria di Oury Jalloh, in tedesco / Greco: ‘Il caso Oury Jalloh: e’ stato un’omicidio! La memoria di Oury Jalloh è viva! Nessuna tolleranza per gli assassini di Stato. Solidarietà con i compagni in Germania. ‘Oury fu bruciato vivo all’interno di una stazione di polizia a Dessau, in Germania, il 7 gennaio 2005. Da allora in avanti, parenti, amici e sostenitori hanno portato il caso davanti ai giudici, chiedendo la punizione dei responsabili per l’omicidio del 36 enne profugo dalla Sierra Leone. Nei giorni scorsi, sotto il terrore della polizia, il caso è stato esaminato nel tribunale distrettuale di Magdeburgo.

In Via Patission, al di fuori dell’ Università di Economia e Commercio di Atene (ASOEE), uno striscione scritto in italiano / greco ‘NO TAV, NO STATO, NO CAPITALE – Solidarietà con Luca Abbà – Sabotaggio a tutte le linee ad alta velocità del sistema’ è stato appeso per l’attivista NO TAV italiano, che è ancora ricoverato in ospedale dopo essere stato ferito gravemente il 27 Febbraio, durante l’ennesima operazione repressiva in Val di Susa. Nonostante la mano assassina dello Stato e del Capitale, la protesta rimane viva; la lotta contro la linea dei treni ad alta velocità Torino-Lione continua dai primi anni ’90 ad oggi.

All’ingresso del Panteion (Università di Scienze Politiche e Sociali), situato sulla Syngrou Avenue, abbiamo messo uno striscione scritto in francese / Greco: ‘Solidarietà con Ivan, Bruno, Damien, Inès, Franck, Javier – Giù le mani dai nostri compagni in Francia ! ‘Questi sei anarchici sono perseguiti sotto la legge anti-terrorismo da quattro anni. In breve, tutti e sei sono nello stesso processo per essere giudicati secondo la legge anti terrorismo francese. Ivan, Bruno e Damien sono stati arrestati nel gennaio 2008 per il possesso di fumogeni mentre si dirigevano verso una protesta fuori dal centro di detenzione di Vincennes. Pochi giorni dopo, Inès e Franck sono stati arrestati in Vierzon per possesso di manuali per le tecniche di sabotaggio ed una mappa del carcere minorile. Le autorità hanno usato l’identificazione del DNA ed hanno affermato che il campione di DNA di Inès  combacia con una delle cinque tracce di DNA trovate sul sacchetto contenente le bottiglie con la benzina in un camion rimorchio della polizia, tra i due turni delle elezioni presidenziali nel 2007. Entrambe le indagini sono state ben presto unite in un unico caso, e i procuratori anti terrorismo hanno preso il sopravvento. Poi i poliziotti avrebbero scoperto il DNA di Damien su tale borsa. A seguito di questa pratica dei test del DNA, non passò molto tempo prima che il fratello di Inès , Javier, fosse  arrestato anche per il fatto del 2007. Inoltre, nel giugno 2010 Javier era stato incriminato per una serie di sabotaggi dei quadri elettrici delle stazioni di segnalazione della SNCF, incendi dolosi che avevano paralizzato parte del traffico ferroviario durante il movimento del ‘CPE’ nel 2006. Ancora una volta, il DNA di Javier fu’ trovato dalla polizia sulla scena di un tentativo di sabotaggio. Tutti e sei hanno fatto dai 5 ai 13 mesi di reclusione come detenuti in attesa di giudizio. Le accuse principali nei loro confronti sono: partecipazione ad un’organizzazione con il fine di preparare atti terroristici (per sei di essi), fabbricazione di esplosivi (per tre di loro), tentata distruzione di beni appartenenti ad altri (per tre di loro), possesso e trasporto di prodotti esplosivi o di incendio (per quattro di loro), ed il rifiuto a presentare campioni di DNA (per tre di essi). Il loro processo è previsto per il 14 maggio 2012, a Parigi – più informazioni in francese 1, 2, 3.

Amburgo: Azioni solidali con i rivoltosi greci

La crisi è il fottuto sistema!

In Grecia, la gente lotta contro i diretti risultati delle decisioni fatte dai politici tedeschi ed europei cadute sulle proprie teste! La propaganda anti-grecia della stampa tedesca ci disgusta!
La nostra solidarietà va a quelli in sciopero e in lotta, che sono imprigionati e che si scontrano con la repressione. Mandiamo inoltre solidarietà ai rivoluzionari greci del gruppo di guerriglia urbana “Lotta Rivoluzionaria”, a processo per le loro idee e lotte.
Nelle notti del 27 e 28 Febbraio abbiamo attaccato 6 banche ad Amburgo. E’ un piccolo ma chiaro segno attaccare le banche in Germania, per esempio, siamo ispirato dall’azione solidale a Bielefeld, e speriamo che molta gente farà lo stesso e manderà solidarietà ai rivoltosi in Grecia e attaccherà le banche e il loro sistema. Che tanta gente scenda in strada a Francoforte e ovunque il 31 Marzo e sempre!

Per un’estate rovente! Libertà!

fontetrad. Parole Armate

Francoforte, Germania: Striscione in solidarietà con l’anarchica Stella Antoniou

RILASCIO IMMEDIATO DELLA COMPAGNA ANARCHICA
STELLA ANTONIOU

NESSUN OSTAGGIO NELLE MANI DELLO STATO

Abbiamo messo questo striscione di solidarietà a Francoforte lungo il fiume Main, nella parte della città vecchia. Stella, Forza! Siamo con te, tu ci dai lezioni di coraggio in ogni momento con il tuo atteggiamento da dietro la sbarre della prigione. In questi momenti, in cui il numero dei compagni processati aumenta, non dobbiamo cessare di mostrare la nostra solidarietà!

Germania: Azione diretta in solidarietà con le rivolte in Grecia

http://www.youtube.com/watch?v=4BrrggBwbIE

Bielefeld, Germania, Venerdi 17 Febbraio 2012

I nostri cuori battono per la libertà. Quando si guarda la Grecia, dove migliaia di persone, ogni volta più intensamente, si rivoltano contro lo Stato, il Capitale, lo sfruttamento e l’oppressione, vengono picchiate sempre di più.

In solidarietà con i rivoltosi vogliamo partecipare alla diffusione della rivolta da qui, nel quasi pacifico territorio del capitalismo.

Siamo pieni di passione per una società libera, una società solidale in cui ognuno auto determina la propria vita e in cui il denaro non ha alcun ruolo per quel che riguarda i bisogni di base.

In profonda negazione con il sistema dominante del denaro, dei privilegi e dell’autorità, abbiamo scaricato la nostra rabbia contro le vetrine e un Bancomat della Commerzbank della città di Bielefeld, nella notte del 17 Febbraio.

Gruppo Anarchico