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Dresda: Pietre a ufficio elettorale di Markus Ulbig (CDU)

29 novembre 2016

Markus Ulbig, pezzo di merda razzista! Stamani alle h 2:15 con facce sorridenti abbiamo attaccato i vetri del tuo ufficio elettorale con le pietre. Nauseatx della tua politica ostile all’umanità e razzista era una gioia per noi di come tintinnavano i vetri. Negli ultimi anni ti sei fatto corresponsabile del fatto che delle persone sono state aggredite, sono fuggite e morte.

Elencare qui tutte le tue nefandezze riempirebbe pagine, però ne citiamo lo stesso alcune:
– la sospensione dell’asilo ecclesiastico / il dialogo con lx razzista /  fermo per l’espatrio / “successo di tappa” ostile all’umanità / piacere stomachevole per le espulsioni / repressione del movimento di sinistra radicale

Non daremo tregua finché non avrai pagato per tutte le vite che hai distrutto! Un bel giorno la giustizia e la libertà vinceranno.

Con ostilità pura / Commando Punkerknacker

PS: I media scrivono di un tentativo. Se a questi, agli sbirri e al ministro non bastano sette finestre torniamo volentieri!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Attacco a fiera, luogo di celebrazione dei vertici OSCE e G20

26 novembre 2016

Oggi ± alle h 23:00 con copertoni e benzina abbiamo incendiato l’entrata sud del luogo di celebrazione dei vertici OSCE e G20 della fiera di Amburgo. La facciata vetro di Karolinenstrasse è stata sottoposta a un intenso trattamento con martelli, vernice e pietre. Abbiamo deciso di avviare un’iniziativa di smantellamento poiché riteniamo che la fiera che si ritiene aperta al mondo sia altrettanto fondamentalmente da rigettare quanto gli incontri dei padroni previsti in quel posto.

La fiera è un simbolo per il circuito (finora) infinito di produzione e consumo di questa società della merce che esclude della gente dalla vita sociale e ne include altra. Vogliamo distruggere sia questo circuito sia la fiera.

I padiglioni della fiera non si trovano per nulla praticamente nei soggiorni dei quartieri Schanze e Karolinen, come disse la dirigente del Land dei verdi, Gallina, bensì nel passato covavano minacciose sulle teste dex abitanti sotto forma dei macchinari di demolizione. Negli anni ’50 e ’60 la città di Amburgo ha comperato grandi superfici e tanti stabili nel quartiere Karolinen e ha bandito un concorso che prevedeva la demolizione totale del Karo la premessa per allargare la fiera e il “foro di giustizia”. In Feldstrasse, la costruzione complementare di una gigantesca palestra sportiva e di un padiglione multiuso era progettata già parecchio tempo prima. Quando il senato amburghese negli anni ’70 rinunciava poco a poco ai piani di demolizione, la fiera continuava a tentare di mettere in opera la demolizione. E alfine la fiera ottenne nuove aree e nuovi padiglioni ai margini del quartiere Karolinen. La nuova costruzione fu fiancheggiata da costruzioni alberghiere nel Schanzenpark, in Schröderstiftstrasse e in Feldstrasse.

Negli anni ’80, ’90 e ‘0 il Karo ¼ diventò scenario di occupazioni (per es. le case LaMa) e lotte attorno alla piazza con le roulotte Bambule. Il governo di Amburgo inventò una società di rinnovamento della città per modernizzare gli stabili cadenti e per attuare una pacificazione e valorizzazione strisciante. Risultato è una ristrutturazione pretenziosa del quartiere Karolinen per farne un quartiere eventi e zone commerciali per turistx che vengono ad Amburgo. Dopo la fine dei tetti massimi per gli affitti, tantx abitanti poverx dovettero andarsene perché gli affitti erano troppo cari.

I contenuti e le offerte di acquisto degli eventi celebrati nei padiglioni della fiera in pratica non erano alla portata e di interesse per lx abitanti: Barca Hanse e golf, articoli sportivi per ricchi e coloro che lo vogliono diventare, fiere dell’industria dell’aeronautica e della navigazione come Aircraft Interiors Expo oppure la fiera più grande di costruzione navale SMM, dove espongono anche imprese del riarmo come Lürssen.
Nel solco dei piani olimpionici di Amburgo, per aumentarne la popolarità alcunx strategx di Berlino fecero della città anseatica un luogo per le celebrazioni della OCSE e del vertice G20. Il ministro degli esteri e presto presidente federale Steinmeier raccomandava Amburgo come locazione per il vertice poiché considerata porta al mondo e perché come città anseatica e portuale rappresenta l’apertura al mondo, la tolleranza e la cultura.

Amburgo la associamo anzitutto con le vittime degli emetici somministrati a forza nelle questure, gli scandali di polizia, il racial profiling, le navi da guerra nel porto, la sontuosa rappresentazione della sua ricchezza con i suoi multimilionari, con i mostruosi investimenti nei progetti “faro” come la Elbphilarmonie, le carceri d’espulsione all’aeroporto e un collegio chiuso per rinchiudere lx giovani.
D’acchito, la celebrazione dei vertici politici appare ai più cosa banale e normale. Ma la relativa militarizzazione e le prove d’emergenza non sono cose che poi semplicemente spariscono. Si tratta di componenti perfezionate di una repressione e sorveglianza in continuo aumento.

La progettazione e la preparazione dell’ordine nel contesto del vertice avanzano. Si preparano le celle nel carcere preventivo e nelle galere Hanöfersand e a Billwerder. La polizia ottiene un nuovo blindato di nome Survivor, nuovi fucili d’assalto e nuovi scudi di protezione, per gli sbirri che vengono da fuori si sganciano 15 milioni di Euro, il sindacato di polizia tedesco inizia a mettere il burro sui panini per lx colleghx, gli elicotteri girano sulla città, forzuti della sbirraglia federale esplorano il terreno – e anche noi siamo prontx a scattare. Lx ribelli della sovversione imprimeranno ad Amburgo forti tracce e i segni della distruzione.

***This is a call for action: contro l’ordine dominante del mondo organizzare la lotta rivoluzionaria fino alla caduta di ogni frontiera.
Non limiteremo le nostre lotte ai giorni del vertice. Ecco perché facciamo un appello internazionale a utilizzare l’aprile del 2017 per dei momenti illimitati di resistenza, di connettere le lotte più diverse e di rendere costanti i nostri attacchi.***

Troublemakers of the word save the date 7.7./8.7.2017
Dire tschüss al G20 di Amburgo

26 novembre 2016, Karolinenstrasse, Amburgo

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a nuovo palazzo di lusso

25 novembre 2016

Nella notte al 25/11 abbiamo abbellito con la vernice il nuovo palazzo di lusso in Johanniterstraße a Kreuzberg.

Questa è per noi la minima reazione all’arresto della nostra compagna Thunfisch. Con ciò ti mandiamo tanta forza e solidarietà. I nostri pensieri sono con te. Sia dentro sia fuori dalle mura – è un’unica lotta che conduciamo insieme. Una lotta contro la città dei ricchi. Bruciamo le metropoli di questo mondo affinché possiamo costruire la nostra utopia di una società diversa.

Solidarietà per Balu!

Solidarietà per Thunfisch!

Nottambulx anarchicx

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Norimberga: Vernice a due luoghi d’iniziative AfD

25 novembre 2016

Giovedì a venerdì scorsi attaccate due bettole dove s’incontrava l’associazione circondariale AfD Norimberga. La prima si chiama Warriors ed è in Oedenberger Straße 114. La seconda si trova in Salzbrunner Straße 38 ed è chiamata Gaststätte Jana.

Certamente l’associazione circondariale della AfD apprezzerebbe tanto altrx partecipanti e attività entro e per i termini previsti!!!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bruciata ruspa

18 novembre 2016

Nella notte da giovedì a venerdì abbiamo bruciato con quattro litri di benzina una ruspa trivellatrice nel terreno incolto di Cuvry.
Tra meno di un anno si riuniranno vari clown vecchi e nuovi ad Amburgo per organizzare il vertice G20. Questo produrrà foto di presidenti sorridenti, si loderanno a vicenda per aver agito bene contro la guerra più recente, il più recente rifugio oppure cambio climatico – nel contempo alcuni manager del movimento scuoteranno i recinti e simuleranno la resistenza – in fin dei conti facendo parte dello stesso racket.

Nessun contro-vertice con le sue proprie foto, nessuna maratona di tematiche con il programma di un party e risposte simili, nessun vuoto in quanto a contenuti può essere una risposta a questo gioco…

Una possibilità – non una risposta – può essere l’escalation e lo sviluppo dei nostri conflitti nei quartieri e nei nostri posti. Dappertutto in Europa ci sono punti di resistenza dove questioni di portata globale si rispecchiano nelle nostre lotte quotidiane, dove la gente resiste e crea nuovi focolai di solidarietà.
Se ora usiamo il fuoco in un focolaio conflittuale come il terreno incolto di Cuvry allora è esattamente per rafforzare e collegare globalmente questo conflitto. Gentrificazione, investimento di capitale sotto forma di nuovi palazzi, zone di pericolosità e supposta partecipazione pubblica sono presenti ovunque – sia nello sgombero di Can Vies a Barcelona, a Exarchia o nella Rigaerstrasse con i nuovi palazzi del gruppo CG.

Ad Amburgo e sul percorso per arrivarci vogliamo aprire uno scambio e un confronto esattamente su queste questioni e questi conflitti. Perché come la gentrificazione non finisce ai confini di un paese, così la nostra resistenza non dovrebbe finire in un luogo, bensì pulsare insieme in vari luoghi e conflitti. Affinché si crei una frequenza e uno staccato dell’attacco comune…

Collegare i conflitti, portare le lotte di quartiere ad Amburgo al vertice G20 – oggi locale domani globale!

Il 7 & 8 luglio ad Amburgo e oltre …

Gruppi Autonomi

PS: E deve essere chiaro: se si continua a costruire – noi torniamo!
E chissà, l’investitore l’una o l’altra volta sarà attaccato direttamente a Monaco…

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pietre e vernice a HOCHTIEF

23 novembre 2016

A fine agosto, in Grecia, il “gruppo anarchico Rouvikonas” ha eseguito un’azione contro la barriera del pedaggio dell’autostrada Korynthos-Patras sfondando i vetri e lasciando dei volantini. Dopo l’attacco sono statx arrestatx dieci compas e condannatx a pene detentive fino a 37 mesi senza condizionale.

L’azione era diretta contro la costruzione di un’autostrada privatizzata di un gruppo d’imprese al quale oltre alcune imprese greche appartiene anche il gigante dell’edilizia tedesco HOCHTIEF PPP SOLUTIONS S.R.L.

Nella rivendicazione il “gruppo anarchico Rouvikonas” scrive:
“Leggevamo spesso di incidenti sulla strada nazionale Korynthos-Patras, strada chiamata ‘ghigliottina’ da chi la frequenta. Leggevamo anche degli scandali attorno alla costruzione di quest’autostrada moderna. […] Questo progetto che sembra non finire mai è finanziato dallo Stato con milioni di euro, imposti alle persone più precarie nella società.

[…] Mentre il progetto rimane incompleto, i pedaggi che portano guadagni supplementari e che fanno aumentare quelli delle ditte costruttrici funzionano già. Come se non bastasse pretendere dalla gente che paghi anni e anni di pedaggi per un progetto che hanno già pagato con le tasse, ora l’impresa pretende da chi viaggia di pagare prima che l’autostrada sia finita. […] Pretendono che la gente paghi per una strada che uccide. Non ci sorprende poiché sappiamo bene come agiscono il capitalismo e l’autorità.”

HOCHTIEF, uno dei gruppi costruttori più grandi del mondo, è un profittatore tedesco della crisi e profitta in modo importante delle privatizzazioni, come appunto in Grecia di quest’autostrada oppure dell’aeroporto di Atene. Mentre gran parte della gente sta sempre peggio, lucrano sulla loro pelle.
Nel contempo, i gruppi come HOCHTIEF con le loro grandi opere d’infrastruttura dappertutto nel mondo contribuiscono fortemente alla distruzione della natura e del paesaggio. Non esiste costruzione durevole nel senso del capitale. Esiste solo sempre più grande, sempre più veloce, ottimizzato per il flusso delle merci e per il profitto. Ogni altra affermazione vorrebbe farli apparire in una luce migliore e sono ipocrite.

Nella notte al 23 novembre abbiamo attaccato la nuova costruzione di HOCHTIEF in Köpenicker Straße 54 con vernice e pietre. Con quest’azione mandiamo i nostri saluti ax compas di Grecia che per il loro agire hanno dovuto sentire la repressione dello Stato. Riteniamo la distruzione della casella dei pedaggi legittima e necessaria e consideriamo il nostro attacco sul palazzo per uffici come la continuazione della loro lotta.

Ma anche il sito della nuova costruzione di HOCHTIEF alle rive della Spree tra Mitte/Kreuzberg e Friedrichshain ha contribuito alla scelta del nostro bersaglio. Dove poco tempo fa c’era ancora dello spazio per abitare, incontrarsi e fare festa al di fuori del controllo statale. Dove l’ex-piazza  di roulotte “Schwarzer Kanal” aveva il suo posto per abitare e la fabbrica di gelati vuota offriva un riparo ax senzatetto si svende un appezzamento dopo l’altro. Tutto quel che non si può sfruttare è prima o poi sgomberato o scacciato per liberare l’accesso al capitale. Il risultato sono palazzi per uffici sterili, cari e vigilati con videocamere e case di proprietà costose accessibili solo a una cerchia esclusiva di gente con la moneta necessaria. La città dei ricchi guadagna ancora terreno e coloro che non possono permettersi di parteciparvi s’arrangino come possono.

G20 ad Amburgo. Una proposta…
Disprezziamo questo mondo e chi lo difende. L’egoismo e l’ingordigia. L’arroganza del potere e l’autocompiacimento dei responsabili.
Questo mondo e tutto ciò che rappresenta trovano la propria espressione nel G20. Il vertice ci dà la possibilità di trasformare il nostro disprezzo per l’esistente in aperta ostilità che si riflette nel nostro agire.
Tanto fu già detto e scritto sulle proteste contro i vertici, i grandi eventi e lo spettacolo che i padroni sono bravi a inscenare. E continuava pure a essere riprodotto da parti del movimento di protesta. Siamo consci dei limiti di tali eventi. Malgrado ciò riteniamo sia giusto di occuparcene, scambiarci sul tema e di sviluppare le possibilità e le prospettive delle nostre lotte lungo questi vertici.

Non vogliamo ridurci ad apparire ad Amburgo nell’estate del 2017, fare un putiferio per poi tornare a casa con la coscienza tranquilla. Al contrario ci teniamo a tentare già alla vigilia di collegare le lotte locali e creare tra di noi un riferimento e attizzare l’affinità con l’azione, i testi, le analisi e i resoconti dai luoghi più disparati. L’obiettivo dovrebbe essere di sostenerci e ispirarci persistentemente nelle nostre lotte.
Da un lato siamo favorevoli a una campagna militante come alla vigilia del G8 a Heiligendamm, dall’altro a un coordinamento informale come si creò con l’appello dalle galere greche per un Dicembre Nero.

Le lotte locali auto-organizzate come la ZAD contro l’aeroporto nell’ovest della Francia. Le lotte dex profughx ai confini dell’Europa. Lotte nei quartieri e nelle metropoli come in Exarchia ad Atene o attorno alla Rigaerstrasse. Il “Prison-Strike” nelle galere americane o la rivolta dopo gli omicidi razzisti degli sbirri negli USA. Sono solo pochi esempi del mondo occidentale che potrebbero essere punti di partenza per prendere di mira l’esistente su di un ampio fronte. Dovrebbe trattarsi di un rafforzamento di queste lotte mediante relazioni a livello internazionale e di allargare il terreno di queste lotte con uno scambio delle conoscenze.

Esattamente come HOCHTIEF, Telekom, Fraport, Deutsche Bank ecc. in Grecia sono responsabili per tante di quelle porcate, ci sono innumerevoli gruppi che ovunque nel mondo rafforzano il loro potere sulle nostre vite. Incaricate dal capitale e come manovalanza delle autorità e i relativi organi di repressione.
Oltre alle autorità statali come militari e polizia sono sempre di più le ditte che agiscono globalmente incaricandosi della salvaguardia del dominio e che scendono in campo contro i movimenti sociali. Un’intera industria, dalle imprese delle armi fino ax specialistx IT, si fanno un sacco di soldi con la lotta controinsurrezionale. Anche il massiccio imprigionamento di gente nelle galere privatizzate secondo il modello USA è una affare redditizio. Le imprese fanno dei profitti smisurati con la schiavizzazione e lo sfruttamento dex prigionierx. Spesso sono le stesse che nei luoghi più disparati del mondo spargono miseria con i loro sporchi affari. Dobbiamo nominarle, informare suoi loro intrallazzi e attaccarle ovunque sono presenti.

Il G20 può essere quadro di riferimento con il quale si possono coordinare e collegare tra loro le singole lotte ed i singoli attacchi.
Dall’altra parte si deve comprendere quel che fa funzionare tutto e dove sono i punti deboli del sistema. L’infrastruttura per i flussi delle merci e dei dati, le vie di comunicazione e le fibre ottiche, le reti elettriche e le antenne radio sono gambe d’appoggio di un’economia funzionante e ci offrono innumerevoli possibilità di disturbo e sabotaggio.

A Berlino si è già fatto ed è stato dato fuoco a un traliccio degli sbirri. Ecco cosa scrivono nella rivendicazione:
“[…] aumentano costantemente la vigilanza dello spazio urbano con i sistemi video intelligenti e le interfacce tra le varie autorità, mirando alla regolazione e alla guida di tutti gli individui. Le tecniche e gli algoritmi che elaborano le ditte IT facilitano il lavoro degli organi di repressione e raccogliendo massicciamente delle informazioni nelle banche dati, fanno delle prognosi in quali zone sono da aspettarsi potenzialmente di più reati.

Ditte ed istituzioni che partecipano allo sviluppo e al perfezionamento di queste tecnologie sono un fattore decisivo per il mantenimento dell’ordine sociale e una colonna portante dell’architettura della sicurezza per mantenere i rapporti di potere dominanti. […]
Per interrompere perlomeno temporaneamente un funzionamento fluido abbiamo incendiato il traliccio radio Südkreuz degli sbirri, il secondo fuoco colpiva un’istallazione di sorveglianza dell’agenzia federale per il collegamento e il mercato tra elettricità, gas, telecomunicazioni, poste e ferrovie. […]”
Specie in vista del prossimo G20 di Amburgo previsto nel centro di una metropoli e che già per questo porterà le autorità di sicurezza ai propri limiti riteniamo interessante di considerare tali opzioni d’azione durante e alla vigilia del vertice. Poiché l’infrastruttura di una grande città neanche con alcune migliaia di sbirri si può proteggere totalmente. Sia gli ospiti invitati sia i loro cani da guardia dipendono sempre dal poter andare da A a B, dalla comunicazione e dal rifornimento d’energia e merci. Dobbiamo capire dove e come funziona il tutto per colpire il punto giusto.
Siamo certx che la dinamica di una bella sommossa sia un mezzo adatto per determinare una perdita di controllo ad Amburgo. Se questa si può completare con punzecchiature ben assestate all’infrastruttura della città, allora potrebbe diventare un vero e proprio fuoco di gioia.

Solidarietà con lx prigionierx ribelli.

Saluti alle accusate nel contesto delle rapine di banca ad Aachen.

Forza a chi è colpitx dalle perquisizioni domiciliari a Berlino.

Contro il G20. Per la libertà!

Ad Amburgo si dice tschüss!

Con gioia e attentx seguiamo le iniziative contro il G20 e constatiamo che i contenuti e gli obiettivi di moltx sono simili ai nostri. Ecco una panoramica degli ultimi giorni e delle ultime settimane:
Berlino 22/11/16, bruciata auto di Thales
Berlino 21/11/16, brucia ruspa trivellatrice – contro il vertice G20
Berlino 7/11/16, vernice a ufficio comunale per l’ordine e la pulizia
Dresda 3/11/16, incendiata auto Thyssenkrupp
Francoforte 21/10/16, attacco a Philosophicum
Amburgo 16/10/16, acido butirrico a Porsche di presidente di banca
Amburgo 23/9/16, attacco incendiario a auto del direttore di polizia Enno Treumann
Berlino 8/9/16, incendiato traliccio radio della polizia federale
Amburgo 7/9/16, pietre e vernice a Chinese Ocean Shipping Company (COSCO)

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Bielefeld, Germania: Pietre e vernice a Kik, H&M e Decathlon

15 novembre 2016

“Nella notte dal 14 al 15 novembre 2016 a Bielefeld abbiamo attaccato due filali Kik, un H&M e un Decathlon. Abbiamo abbellito la facciata con estintori a vernice, spray e/o vetri rotti.”

[Rivendicazione lunghissima. Il traduttore ha riassunto i punti principali]

“C’è molto ritardo nel contrasto contro questi sviluppi”, inteso lo sfruttamento e l’oppressione d’operaix nei paesi come Bangladesh, India o Pakistan da parte delle imprese Occidentali dell’industria dell’abbigliamento, ripetute stragi d’operaie ecc., rendere pubblicamente visibili i responsabili, sabotare i loro affari e informare sui loro intrallazzi. “Il nostro attacco al settore tessile è un attacco alle condizioni mondiali patriarcali, razziste e capitaliste ed espressione della solidarietà internazionale.

Il capitalismo è guerra.
Per una società senza dominio e solidale”

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia: Visita domiciliare a nazi

13 novembre 2016

Visita domiciliare al porco nazista Istvan Repaczki. Premettendo che seguiva il derby con i suoi camerati, abbiamo visitato la sua casa. Abbiamo colto l’occasione per renderla inagibile con un vasto impiego di pece e distruggendo gli impianti sanitari, gli apparecchi elettronici e altro arredamento ancora.

È un nazi attivo da lunga data, periodicamente collaboratore della frazione parlamentare NPD regionale e attivo dai “giovani socialdemocratici”, prima “Libera Resistenza Lipsia” e “Jugendsturm Lipsia”. Istvan appariva varie volte con Legida, partecipò all’attacco nazi a Connewitz l’11 gennaio 2016 e fotografava per “Imperium Fighting Championship”.

Repaczki non è e non sarà l’ultimo porco nazi che deve rendere conto per l’organizzazione di aggressioni fasciste come quella del’11 gennaio.

PS.: Bel quadro di Hitler

Video: cloudup.com

 

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vetro rotti a luogo d’iniziativa AfD

10 novembre 2016

Vetri rotti da Louis – Nella notte del 10 novembre abbiamo spaccato i vetri del ristorante “Louis” in Richardplatz 5 a Berlino Neukölln. Come si poteva leggere nell’opuscolo sulla AfD berlinese (antifa-berlin.info), qui la AfD poteva disporre varie volte e ben sapendo di locali per delle iniziative.

Con questo volevamo dare un piccolo contributo per togliere gli spazi alla AfD e a tutti gli altri gruppi razzisti, (proto)fascisti, antifemministi e populisti di destra e agli altri gruppi di merda.

I nostri pensieri vanno anche a Jimi Joonas Karttunen (www.antifainfoblatt.de), che fu ammazzato a Helsinki. Lx populistx di destra, i nazi e lx fascistx sono e rimangono assassinx. Chi mette loro a disposizione dei locali sostiene assassinx!

Attaccare fascistx e chi lx sostiene, a ogni livello, con ogni mezzo!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Incendiato luogo di commemorazione per sbirro morto

9 novembre 2016

Il 2010 è un anno che alcunx “criminals” tuttora ricordano e che li fa sorridere. Kirsten Heisig, nota come “giudice senza pietà” oppure “la più dura delle giudici giovanili di Berlino” decise di rendere un po’ più vivibile Berlino facendola finita con la propria vita.
Heisig si faceva notare anzitutto per la sua durezza e l’introduzione del “modello Neukölln”. Sviluppò l’assurda teoria che la galera sarebbe la cosa migliore per i/le giovani criminali violent*. Più veloce la pena, più successo avrebbe avuto l’educazione. La priorità assoluta di Heisig era l’arresto anzitutto di giovani migranti.

Nel 2010 Sarrazin allucinava di predisposizioni genetiche che porterebbero a crescenti “società parallele” e pubblicò le sue tesi razziste in “La Germania abolisce se stessa”. Con la crescente polarizzazione sux “migranti non dispostx ad integrarsi” come l’allora nemico per eccellenza della società si spianava la strada alla barbarie tedesca di buona tradizione. Non fu di meno nemmeno Heisig in quanto a diffusione di teorie crude e razziste. Il suo libro “La fine della pazienza. Fermezza contro i giovani criminali”, libro pubblicato nello stesso anno, anche lei focalizzava sux giovani migranti. Fantasticava di una “brutalizzazione strisciante” d’intere generazioni da risolvere solamente con processi veloci.

In sua commemorazione, nel mese di marzo dell’anno corrente s’inaugurava la piazza Kirsten-Heisig a Neukölln.
I cartelli per la lottatrice contro il crimine sono stati asportati in solidarietà con i nostri combattenti Ali, Cem e Balu. Tutti e quattro ora si trovano nelle grinfie della giustizia di Berlino che vuole statuire un esempio sulla loro pelle.
Devono essere umiliati, degradati e isolati da noi per anni.

Inoltre la nostra solidarietà va ad Aaron, che all’inizio del processo fu condannato alla condizionale.
Gli uni sono accusati di sostegno alla lotta di liberazione curda e l’altro della lotta di liberazione della zona occupata quartiere-nord. Ma quel che tutti unisce è la lotta per la libertà.

Poiché per Heisig e tuttx lx altrx giudici sono importanti, invece, gli investigatori, la polizia in borghese, lx ficcanaso, la criminale e lx infami e che non rinunciano alle condanne anche con le ammissioni ottenute sotto tortura, abbiamo visitato il più vicino luogo della lotta alla criminalità.

Nel 2006 l’agente in borghese dell’ufficio criminale del Land di Berlino Uwe Liescheid fu ucciso a colpi di arma di fuoco inseguendo un fuggitivo. Con il suo coraggio e intrepido lui e due altri quella sera partirono dalla caserma per pacificare la città. Nella sua nauseabonda carriera stava salendo di grado, prima comandante di gruppo e all’ultimo alcuni mesi prima della sua morte fu promosso capocommissario di polizia.
Dopo di ciò Mehmet e un amico furono maltrattati e torturati. Un’ammissione estorta bastava poi nel processo per il carcere a vita.

Mehmet, questo saluto è per te e tuttx lx altrx “criminals” incarceratx.
Il luogo di commemorazione per il bravo Uwe, che era un mascalzone e un nemico della libertà,  lo abbiamo dissacrato con un fuoco, 4 gomme e i cartelli della piazza Kirsten-Heisig.

Onore a chi spetta onore!
Noi deridiamo i poliziotti e giudici morti.
Libertà per tuttx lx prigionierx!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Sabotaggio a tre bancomat

7 novembre 2016

Vari attacchi a bancomat a Berlino nelle notti del 4 e 7 novembre.
Come piccolo segno della nostra solidarietà a Berlino abbiamo reso inutilizzabili alcuni bancomat in notti e posti differenti. Con questo vogliamo mandare tanta forza e un caro saluto a una compa per l’inizio del suo processo ad Aachen accusata di partecipazione a una rapina in banca. Secondo noi gli espropri di banche e la distruzione del denaro è un giusto rapporto con il suo potere oppressivo.

Solidarietà, rabbia e anarchia!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco m, CH

Berlino: Vetri rotti a bettola nazi

9 novembre 2016

Nella notte al 9 novembre abbiamo visitato la bettola “am Kreuzberg” rompendo le finestre e l’insegna pubblicitaria della bettola. Lasciamo anche una scritta alla facciata affinché il vicinato capisca la ragione della nostra visita.

La bettola è gestita da Leo “Dogge” (alano) che già negli anni novanta era attivo nella “Wannseefront”, una truppa di hooligan di destra dei tifosi di Herta-BSC che fino ad oggi presentano il proprio striscione nello stadio olimpico. Alcuni anni fa festeggiarono la propria esistenza insieme alla “Borussenfront” di Dortmund. La”Borussenfront” è stata fondata da Siegfried Borchert, chiamato anche “SS-Siggi”, ed è un raggruppamento hooligan nota a livello federale che si anzitutto per gli slogan nazi all’interno e all’esterno dello stadio.

La bettola calcistica di Leo “Dogge” “am Kreuzberg” serviva alla “Wannseefront” anche di già come incontro dopo le partite di Herta e i saluti Hitler e i vestiti neonazi certamente non erano in questo contesto invisi al gestore della bettola e alla sua normale clientela di quartiere.
Fino ad oggi sopra l’entrata sono in bella mostra gli autoadesivi della “Wannseefront” e il gestore Leo “Dogge” li tollera.
Niente spazio a hooligan nazi e simpatizzanti !

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Distrutte 19 fermate bus e tram di Wall Sa

8 novembre 2016

Nel bel mezzo della pace, la Wall Sa ci ha dichiarato guerra. Ora non esistono che tedeschx e quellx dovrebbero servire. In tutto il mondo difendere i nostri interessi. Così lo enunciano a Berlino i mezzi pubblicitari della ditta Wall e i suoi mobili cittadini, ai quali a quanto pare appartengono anche le pensiline alle fermate dei trasporti pubblici di Berlino. E guarda caso a una fermata non si fa pubblicità per l’assassinio, mica disdegnano la merda sessista oppure un telefonino, con il cui consumo si vuole spingere ad essere pronta a funzionare la psiche abbruttita dex berlinesi per il prossimo giorno lavorativo.

La questione del perché Wall Sa fa pubblicità per tutto quel che odiamo, è subito chiarita. Il fondatore della ditta e portatore della medaglia all’onore federale Hans Wall sostiene AfD. Nel frattempo ha venduto le proprie partecipazioni alla Wall Sa a JCDecaux, il primo mondiale nella pubblicità esterna. Ovviamente Wall e compari non ritengono problematica la violenza dell’esercito federale. Sono alleati di questa violenza per sdoganare delle folli teorie sulla razza e per trarre il massimo profitto dal crescente istupidimento della società.

Per noi, invece, le accuse contro Aaron e Balu, che in questo momento sono discussi davanti al tribunale Tiergarten, sono i segni della paura da possibili assembramenti di gente solidale contro i padroni e la loro pace, che in realtà è guerra. Le marionette nei costumi da giudici e pm dovrebbero, ora, liberare i potenti da questa paura portando la paura nel nostro schieramento. Il loro mezzo si chiama carcere preventivo che non dovrebbe ammorbidire solo Aaron e Balu per un’ammissione ma tuttx lx prigionerx nelle galere della giustizia di Berlino.

Per rispondere a questa pressione abbiamo distrutto nelle ultime notti in tutta Berlino 19 fermate del tram e del bus con pubblicità della Wall Sa e spaccato 2 tavole per la pubblicità luminosa e una colonna per le affissioni. Di passaggio sono state demolite anche due auto, una della Deutsche Bahn e l’altra con un autoadesivo Freiwild (gruppo nazi?).

Questa forma d’azione piace molto anche in altri paesi e una sua escalation quantitativa è molto facile, se il risultato del processo lo richiederà. La città è piena di bersagli della Wall Sa.
Ricercatrix minoritarx del conflitto!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Monaco: Vernice a sede di Google

Nella notte dal 6 al 7 novembre 16 abbiamo colorato ampiamente con lacca rossa e pece la sede principale di Google a Monaco.
(L’informazione è potere. Chi la ha è forte.) Il campo d’affari centrale di Google è lo sfruttamento capitalista dell’informazione, facendone uno dei gruppi più potenti del mondo.
Registrando le richieste di ricerca e scannerizzando tutte le mail inviate via Gmail, dopo pochi mesi si possono istituire dei dossier precisi sul nostro comportamento e la sua prevedibilità. L’interdizione di facoltà umane è uno degli obiettivi degli affari di Google – per renderci dipendenti dai suoi servizi.

Come in ogni impresa capitalista, la ricchezza di Google si basa sullo sfruttamento dex dipendenti. Ma Google è di più: il suo modello d’affari è il tentativo di misurare e registrare il mondo. Non si tratta solo di un rilevamento cartografico della Terra ma di un rilevamento più totale possibile del comportamento umano. I dati raccolti da Google sono già oggi sfruttati commercialmente: per le analisi di mercato, per la pubblicità individuale per ogni singolo cliente, per la manipolazione, ecc. Ed è solo il primo passo. L’analisi dei dati dovrebbe rendere possibile una previsione sempre maggiore del comportamento umano in ogni ambito della vita. Google sa con chi comunica e vuole sapere cosa pensiamo e cosa penseremo.

Questo sapere e programmi di ricerca milionari interni come Google Brain, in ultima analisi dovrebbero rendere possibile la realizzazione d’intelligenza artificiale. Per questo gli strateghi di Google sviluppano degli scenari nei quali entro pochi decenni si possono sostituire le persone con l’intelligenza artificiale. Quel che si presenta nelle vesti della promessa di una vita senza lavoro e sfruttamento, nelle condizioni capitaliste non vuol dire altro che rendere superflua gran parte dell’umanità.
Non senza ragione la Singularity University si è messa direttamente vicino alla sede principale di Google nella Silicon Valley. L’istituto concepito come università elitaria che forma dirigenti del mondo intero per i settori intelligenza artificiale, robotica, nanotecnologia, bioinformatica, medicina e tecnica per strutture in rete è uno dei rappresentanti determinanti del movimento trans-umanista. Nella sua inaugurazione, a fianco della cricca dirigente di Facebook c’erano anche persone come Ray Kurzweil e il cofondatore di Google Larry Pager che tenne un discorso. Obiettivo del transumanismo è la fusione dell’uomo con la tecnica. Secondo loro il cervello umano sarà esplorato del tutto fino al 2030, il che crea la possibilità di rendersi eternx in una vita post-biologica (in un backup di se stessx che dovrebbe continuare ad esistere nel sistema informatico. Lx transumanistx sono convintx che la via d’uscita da un mondo, che in modo decisivo hanno contribuito a distruggere, sia il passaggio dall’uomo alla macchina. Lx loro protagonistx sono destri ultra-liberali con Silicon Valley da centro di potere.
Il pensiero dell’efficienza su dei corpi fallibili che possono invecchiare ed ammalarsi che ne è alla base ha già ora effetti concreti sux collaboratorix nel settore IT, per es. con il congelamento degli ovuli per ridurre la fuoriuscita delle donne in età feconda.

Dopo i primi attacchi di successo ai Google Shuttle bus a San Francisco che portarono a un grande disorientamento all’interno di Google, già fu rimandato a tempo indeterminato l’introduzione di google glass. Allacciare a questi successi si può se sabotiamo Google ad ogni livello pensabile e fattibile!

Smascherare e attaccare il bel mondo di Google!
Per una vita oltre ogni controllo, potere e sfruttamento!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a ufficio comunale per l’ordine

7 novembre 2016

L’altra notte è toccato al relativo ufficio di Neukölln in Juliusstraße, ma sono intesi tutti i porci e loro sgherri. Barattoli pieni di vernice colpirono la facciata e abbiamo lasciato dei saluti solidali ad Aaron per l’inizio del processo.

Questi uffici sono solo una parte dell’apparato statale per la pulizia, l’ordine e la discriminazione. Come la giustizia, gli sbirri o l’ufficio per le aree verdi è obiettivo delle azioni contro la città capitalista.

I nostri saluti solidali non vanno solo ad Aaron e Balu ma anche ax altrx compas che sono vittime della repressione statale. Sia localmente sia globalmente lotteremo contro il loro ordine neoliberale.

Tuttx insieme nel mese di luglio contro il vertice dei padroni capitalisti del mondo ad Amburgo dimostreremo che non siamo disponibili ad accettare l’ordine prescritto come se nulla fosse.

CONTRO IL VOSTRO ORDINE
FREE AARON & BALU

P.S.: Tra l’altro con le facciate a strato isolante esiste il rischio che i barattoli di vetro con la vernice rimbalzino ancora interi, perciò occhio se ci imitate.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Hannover: Bruciata auto di servizio del consolato turco

5 novembre 2016

Nella notte al 5 novembre alle ore 3:30 abbiamo dato fuoco a un’auto del consolato turco parcheggiata vicino allo stesso consolato in Engelbosteler Damm.

È la nostra reazione agli eventi attuali in Turchia. L’aumento drammatico delle tendenze autoritarie e repressive ci preoccupa per coloro che lottano per dei cambiamenti emancipatori in Turchia.

La nostra solidarietà va a loro e al movimento curdo del mondo che malgrado tutti gli attacchi fanno vivere le idee del confederalismo democratico.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Attentato incendiario a parco macchine Telekom

6 novembre 2016

Otto mesi prima del vertice G20 ad Amburgo, contesti clandestini di tutta Europa eseguono ogni notte degli attentati contro l’ordine vigente. Al più senza conoscersi, poiché nei punti focali delle sovversioni anarchiche suddivisi nei costrutti statali della fortezza Europa, si trovano, tuttavia, sempre di nuovo degli obiettivi simili per il nostro fuoco. Spesso nel quadro di riferimento locale e troppo raramente con la prospettiva di un sabotaggio contro l’apparato di dominio che superi i confini dei singoli paesi.

Così la rete dex disponibili e prontx all’attacco è sempre alla ricerca di possibilità di condurre le azioni focalizzandole su di un punto condiviso. Dovremmo avere più coraggio per darci degli appuntamenti, per partire, per visitare dei luoghi ove incontrarci, per iniziare un confronto e moltiplicare le nostre esperienze apparentate. Ma noi teniamo anche all’esecuzione delle azioni nei posti dove viviamo che portano a dei collegamenti oltre i contesti locali e specifici, che ignorano i confini temporanei e diventano così imprevedibili.

Vediamo questi criteri in tanti momenti e movimenti di gruppi autonomi a livello mondiale, ma troppo spesso abbiamo la sensazione che si rimane fermx alle dichiarazioni di solidarietà verbale invece di passare al confronto sui contenuti.

Per questo abbiamo deciso di appoggiare la mobilitazione contro il vertice G20 e di considerarlo come momento che apre delle possibilità per collegare le nostre lotte spesso isolate o per discutere negli scritti ma più volentieri ancora per esprimerci con le azioni.
I prossimi mesi di progettazione e di esecuzione avranno, speriamo, un carattere internazionale se si riesce a comunicare ai gruppi autonomi il punto di riferimento per una campagna alla vigilia del G20. Perciò diciamo che preferiremmo che anche le celle più remote e isolate s’attivassero per progettare e collegare gli attacchi, rafforzando così la mobilitazione estesa a tutte le zone.
Questo determinerebbe la possibilità che anche dei gruppi autonomi nuovi possono attivarsi e acquisire delle conoscenze sull’attacco. Questa fase fino al vertice G20 dovrebbe essere collegata all’obiettivo della verifica della nostra forza reale per poi non attendere il prossimo evento. Anzi, gli scritti dalle zone della rivolta in Francia e in Grecia ci hanno dato la speranza di poter ben riuscire ad avvicinarci alla sovversione costante nei centri urbani.

Il principio non è nuovo e ben collaudato. Come caso più recente, nella destroika e nelle azioni decentralizzate contro lo sgombero della Rigaerstrasse 94 si riusciva a scendere in campo con una gran parte del nostro potenziale, cosa che è stata positiva in ogni suo aspetto. L’acutizzazione tipo campagna fu accompagnata da eventi militanti di massa adatti al collegamento. A questo dobbiamo dare seguito sempre più spesso e più energicamente.
Perciò chiamiamo esplicitamente tutti i gruppi militanti di attivarsi già da ora e di eseguire piccole e grandi azioni contro il terrore degli Stati G20 e la cannibalizzazione delle società che lo accompagna.

Da parte nostra il 6 novembre abbiamo deposto vari ordigni incendiari su un parcheggio della Telekom e così distrutto parte del parco macchine. Come già elaborato da un gruppo di Amburgo dopo il loro attentato a COSCO, la Telekom è un gruppo civile-militare, un global player della repressione e dello sfruttamento. Attualmente la Deutsche Telekom è immischiata nel sostegno tecnico a Frontex per rintracciare le rotte di fuga e chi aiuta a fuggire. Con l’acquisizione della compagnia telefonica greca OTE hanno già attirato più volte la volte la rabbia. Noi l’abbiamo espressa una volta in più.

Attaccare il vertice G20 di Amburgo!

Un gruppo autonomo

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Kassel, Germania: Attacchi a fascisti turchi

4 novembre 2016

Tutto il mondo diventa testimone degli attacchi dello Stato turco contro lx curdx. Non solo quello curdo ma tutti i popoli nell’intero Medio Oriente sono minacciati dal fascismo dello Stato turco.
Con il sostegno della Germania, il dittatore Erdogan diventa un grande pericolo per tutti i popoli del Medio Oriente. Anzitutto in Germania, lo Stato turco diffonde in varie associazioni come DITIB, ATIB, UETD la sua ideologia nemica dell’umanità. Organizzano anche campagne contro degli uomini d’affari curdi.

Come Iniziativa Giovanile Apoista Assia – team vendetta Sehîd Tîjda Ekecik – nella notte dal 3 al 4 novembre abbiamo eseguito a Kassel vari attacchi a persone e organizzazioni fasciste:
All’auto di un fascista turco a Oberzwehren, che chiamava al boicottaggio di uomini d’affari curdi.
Alla Ülkü Ocagi (associazione) dei Lupi Grigi.

Questi attacchi sono un atto di vendetta per lx combattenti YPG/YPJ mortx negli attacchi dello Stato turco a Rojava. I nostri attacchi non finiranno ma aumenteranno finché Recep Tayyip Erdogan non finirà come Saddam Hussein o Adolf Hitler.

Chiamiamo tuttx lx giovani rivoluzionarix, anzitutto la gioventù curda, ad eseguire delle azioni militanti ovunque si trovino.
Slav û rêzên soresgerî
6 novembre 2016

Team vendetta Sehîd Tîjda Ekecik,
Iniziativa Giovanile Apoista Assia

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Westerstede/Oldenburgo, Germania: Vernice a luogo d’iniziative AfD

3 novembre 2016

AfD Oldenburg/Ammerland da molto tempo si riunisce nel ristorante Dierks a Torsholt per le assemblee ufficiali. Come anche il party elettorale per le elezioni comunali del 2016. Mentre altri gastronomi negavano i propri locali alla AfD, Dierkshof offriva sempre un locale alla loro organizzazione razzista e popolar-sciovinista. Praticate, le richieste di AfD portano a farla finita con delle vite umane. Ognunx ha il diritto di sfuggire alla miseria, alla guerra o ad altre circostanze.
Per questo nella notte del 2 al 3 novembre 2016 abbiamo marcato lo stabile con la vernice.
Per ora abbiamo consciamente scelto di provocare un danno materiale minore per dare una possibilità di ripensamento al ristorante di Dierk.
Per nessuno la collaborazione con AfD Oldenburg/Ammerland sarà economicamente conveniente. Idem se si tratta di stampa propagandistica, l’affitto di località oppure di mezzi da trasporto.
Si dimostrerà con i termini come quelli del 9 novembre 2016 (riunione AfD) se il ristorante di Dierk dovrà aspettarsi dei danni più massicci.
Non ci riferiamo solo ai locali, ma a tutta la proprietà della ditta.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Bad Oeynhausen, Germania: Attacco ad associazione culturale turca

4 novembre 2016

Da mesi lo Stato turco continua il suo attacco di sterminio contro tutte le persone che amano la libertà, anzitutto contro curdx e aleviti, le donne e la gioventù, democraticx, rivoluzionarx e socialistx. Con il sostegno dell’Occidente, anzitutto della BRD, Recep Tayyip Erdogan costruisce passo passo la propria dittatura totalitaria fascista. L’arresto, il licenziamento e la tortura di politicx, giornalistx e studentx curdx e socialistx dimostra a tuttx che la politica pacifica non porta più a nulla, sia in Turchia oppure in Europa.

Noi, l’Iniziativa Giovanile Apoista NRW (Nord-Rhein-Westfalen) – team vendetta Sehîd Cektar Botan, nella notte dal 3 al 4 novembre abbiamo attaccato l’associazione fascista “associazione culturale turca” a Bad Oeyenhausen. Questo attacco è un atto di vendetta per le combattenti guerrigliere cadute a Dersim, che persero la vita il 22 ottobre in un attacco aereo.

L’associazione fascista “associazione culturale turca” a Bad Oeyenhausen è un’organizzazione che sostiene l’instaurazione del fascismo in Turchia. In Germania fanno dell’attività ideologica. Come Iniziativa Giovanile Apoista NRW continueremo con le nostre azioni finché l’ultima associazione fascista non sarà chiusa, Erdogan abbattuto e i popoli del Medio Oriente liberati. Per questo chiamiamo ogni rivoluzionarix, internazionalistx e socialistx ad eseguire delle azioni militanti contro le persone e le istituzioni dello Stato turco e quelle che in Germania lo sostiene.

Con questo salutiamo anche la gioventù curda a Parigi, che ha condotto delle azioni impressionanti contro rappresentanze dello Stato turco a Parigi.

Saluti rivoluzionari,
Iniziativa Giovanile Apoista NRW
Team vendetta Sehîd Cektar Botan

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dresda: Incendiata auto di Thyssenkrupp

3 novembre 2016

Come riportava la stampa scandalistica  giovedì bruciava un’“auto di servizio” a Dresda Leuben. Siamo statx noi!
Purtroppo i notiziari e la stampa degli sbirri  non dicevano di che tipo d’auto si trattava e per questo ci sentiamo in dovere di chiarire che quella che abbiamo bruciato non era una vettura “normale” ma un’auto di Thyssenkrupp (un’impresa dell’industria bellica).

Contro i profittatori di guerra e la Germania!
A luglio ad Amburgo, attaccare il G20!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Würzburg, Germania: Vernice a Corps Rhenania

2 novembre 2016

Giovedì i ragazzi inebriati di marrone della Rhenania volevano festeggiare la loro cara festa del capanno. Dato che non ci andava giù abbiamo spremuto, imbottigliato e lasciato sulla facciata della loro sede circa tre chili di rosa canina.

Come ogni associazione studentesca anche loro sono un schifoso mucchio di sessisti. Il razzismo e l’aizzamento che parte dalle associazioni di Würzburg ci fa vomitare e perciò gli abbiamo vomitato di ritorno.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

NRW/Rheinland-Pfalz, Germania: Vernice a monumento per la guerra

30 ottobre 2016

La settimana scorsa, in NRW e Rheinland-Pfalz furono abbelliti vari luoghi di pellegrinaggio del mito tedesco della vittima. Con queste azioni si vuole esprimere una critica alla commemorazione acritica dei soldati caduti nelle guerre di aggressione e di sterminio.

In Germania già dai tempi dell’imperatore è lunghissima tradizione il voler far passare dex criminali per presunte vittime.  Codesta riabilitazione delle truppe tedesche d’annientamento e minimizzazione delle barbarie tedescha è tuttora centrale nella politica commemorativa tedesca. Dietro il discorso de-personalizzante che tutti sarebbero in qualche modo “vittime della guerra e della violenza”, occulta per nulla disinteressatamente chi ha iniziato la guerra e lo sterminio industriale di massa della popolazione ebrea. Al contrario, questo discorso commemorativo mira solo a scagionare la Germania ed ad aggiungere i malfattori tedeschi alla lista delle vittime del nazionalsocialismo.

Così i crimini del nazionalsocialismo sono passati sotto silenzio a 360° o addirittura negati e così relativizzati. Ecco perché su nessuno dei bersagli colpiti non c’è neanche un accenno all’annientamento di massa nazionalsocialista e le innumerevoli vittime di questi crimini contro l’umanità. “Anche l’evidenziare delle sofferenze nei lager per prigionieri di guerra degli alleati serve all’obiettivo della relativizzazione, anzitutto se i crimini dei tedeschi e il ruolo dei prigionieri durante il fascismo tedesco è occultato oppure intenzionalmente occultato.” come scrive la campagna “fermare la glorificazione NS!” in un opuscolo pubblicato ieri.
Dove si descrive di nuovo in modo appropriato la ragione per cui i soldati della Wehrmacht non erano semplicemente dei “poveri diavoli qualsiasi” caduti “per i loro amici” come per esempio sta scritto sul monumento ai guerrieri di Bonn-Kessenich. Morirono servendo un esercito fascista, la cui strategia di guerra era molto diversa di quella di un esercito “comune”, poiché in gran parte esplicitamente diretta contro la popolazione civile. Per non parlare dell’esecuzione dell’olocausto:
“Anzitutto nell’Europa dell’Est l’assassinio della popolazione ebrea era parte costitutiva della pianificazione bellica.” Ma anche civili non ebrex furono massicciamente vittime del terrore tedesco. Nel corso delle cosiddette “misure di rappresaglia” furono rase al suolo intere zone con tutta la popolazione. “Inoltre”, sempre secondo l’opuscolo, “anche una politica mirata della fame faceva parte della strategia bellica tedesca.” Ma anche nell’Europa Ovest la Wehrmacht perpetrò dei gravissimi crimini come per esempio il terrore contro la popolazione civile in Francia nel corso della cosiddetta “lotta contro i partigiani”.
Ma nel corso della commemorazione tedesca delle vittime questi fatti sono costantemente minimizzati, passati sotto silenzio oppure smentiti e i commando di assassini fascisti come la Wehrmacht sdoganati da eserciti regolari. Questa inversione del rapporto boia-vittime è uno schiaffo in faccia alle vere vittime del nazionalsocialismo.

Chi vuole dedicarsi a una commemorazione seria delle vittime del nazionalsocialismo deve anche indicare con chiarezza lx criminali nella propria famiglia, nel proprio quartiere, circondario e nella propria città, ecc. Senz’altro il lutto personale per lx morti in guerra è legittimo, ma è una questione sempre aperta il perché in questo paese non si riesce a farlo senza minimizzare la guerra mondiale, i crimini di guerra, le stragi e l’olocausto.

Ecco perché continueremo a sottolineare la nostra critica alla cultura della commemorazione storicamente revisionista finché una vera rivisitazione critica dei crimini nazionalsocialisti rimane bloccata da una continua negazione della colpa di guerra tedesca.
Un evento utile è la “marcia del lutto” neonazista il 12 novembre di quest’anno a Remagen, dove attorno al giorno di lutto popolare si commemorano ogni anno le vittime “innocenti” dell’“olocausto alleato”. L’evidente distorsione della storia appoggia come spesso accade su di un mito borghese della vittima che commemora esclusivamente i soldati tedeschi morti in un “lager dell’orrore” – ragion sufficiente per attivarsi!
Contro il revisionismo storico e il mito della vittima tedesca!

Ulteriori argomenti:
Opuscolo “Contro il mito vittimistico” della campagna campagna “Fermare la glorificazione NS!”
remagen.blogsport.de
Opuscolo “Gli odori nauseabondi della ‘commemorazione tedesca degli eroi’ della ‘antifa autonoma Neukölln’:
antifa-neukoelln
Altre possibilità: Lista dei monumenti alla guerra più critici in NRW e RLP in appendice.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Wiesbaden, Germania: Pietre a gruppo di viaggio nazi

30 ottobre 2016

Oggi abbiamo attaccato vari nazi della “IIIa Via” in partenza tra la Stazione centrale e Schlachthof. In fondo non ci sono parole da sprecare, le tendenze di disprezzo dell’umanità le combattiamo sempre e ovunque. Ma visto che ora sembra che siano state arrestate alcune persone, abbiamo deciso eccezionalmente di rivendicare. Supponiamo che lx arrestatx sono degli altri gruppuscoli (presuntamente) di sinistra che erano sul parcheggio, noi in ogni caso siamo tornatx a casa  senza problemi.

Abbiamo attaccato appositamente solo quando erano saliti sulle loro auto, in fin dei conti giravano con le carrozzine. Sempre per la stessa ragione abbiamo attaccato la giardinetta argentata in ultima in fila malgrado la sprinter in testa trasportasse più di fascisti, ma anche un bambino piccolo. La giardinetta perdeva prima il vetro frontale e poi i due vetri del lato sinistro. L’autista “più anziano, maschile” era visibilmente spaventato. Non abbiamo usato sampietrini come sostenuto dagli sbirri ma pietre più piccole come si trovano per esempio tra i binari. Pensiamo che dovrebbe essere abbastanza per verificare l’autenticità della rivendicazione, il resto, gli sbirri idioti lo possono investigare tranquillamente da soli.

In questi termini, pestate i fasci dove li incontrate! Contrasto sul nascere!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH