Tag Archives: Cile

Santiago, $ile: Striscioni appesi nel contesto del richiamo per un Febbraio Nero

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Sul primo striscione si legge un estratto dal testo “per l’individualismo e la ribellione” di Renzo Novatore (in Il Proletario, v.4, Pontremoli, 17 Settembre, 1922):

Volete giudicarmi? E sia! Ma voi non giudicherete mai il vero me stesso. Bensì quel “me” che voi vi siete inventati. Ma mentre voi crederete di avermi tra le dita e stritolarmi, Io sarò lassù a ridere in lontananza!

Sul secondo striscione si legge:

Solidarietà attiva con gli spazi anti-autoritari del mondo…
Duello all’ultimo sangue contro l’istituzione!

E sul terzo:

Viva l’anarchia!

fonte

Santiago, $ile: Memoria e combattimento

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Questa Domenica, 3 Febbraio, siamo usciti per la strada per trasmettere attraverso uno dei muri del (Centro Sociale Occupato) CSO Sacco y Vanzetti in modo da mantenere viva la memoria e che nessuno spazio morirà in un archivio giudiziario imbastardito; la memoria come arma è realizzata nelle strade e in ogni azione quotidiana. Questa azione è una risposta al richiamo internazionale per un Febbraio Nero e per ricordare che lo scorso mese di Gennaio abbiamo commemorato un anno in più dalla costruzione di uno spazio che puntava contro il Potere e dei suoi lacchè.

Facciamo una richiamo in modo che questo mese possiamo sostenere gli spazi occupati e autonomi in ogni angolo del mondo, ed incoraggiare i compagni di continuare ad aprire spazi in cui l’anarchia viene germinata e propagata così come le idee e pratiche anti-autoritarie.

Alcune Individualità Anarchiche

MEMORIA E COMBATTIMENTO

Un saluto irriducibile ai compagni in carcere o in clandestinità
della guerra sociale di questo mondo

fonte/altre foto

Cracovia: Striscioni di solidarietà con le Cellule di Fuoco (sotto processo in Grecia), e Sonja e Christian (sotto processo in Germania)

Alcuni dei nostri compagni del progetto di contro-informazione Grecja W Ogniu (“Grecia in Fuoco”) in Polonia hanno alzato striscioni per le strade di Cracovia, dichiarando “amore, forza e solidarietà” con i prigionieri anarchici politici in Germania, Grecia, Cile, Italia e Messico…

Libertà per i combattenti rivoluzionari Sonja Suder e Christian Gauger, perseguiti dallo Stato tedesco per l’attacco alll’industria nucleare
Forza, amore e solidarietà con i bombarolli presi ostaggio dal sistema in Italia, Grecia, Messico, Cile
Solidarietà e libertà agli anarchici rivoluzionari dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco (FAI / IRF) ed a Theofilos Mavropoulos

Cile: Rivendicazione di due azioni in memoria di Matias Catrileo

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Probabilmente a causa di problemi di posta, i media di informazione anarchici, libertari e anti-autoritari non hanno ricevuto o hanno perso il testo che oggi, dopo un po’ di tempo, rendiamo nuovamente pubblico.

Nel contesto della “Settimana di agitazione e protesta per l’omicidio di Matias Catrileo” chiamata da compagnx anonimx tra il 1 e il 10 Gennaio, abbiamo disturbato i guardiani dell’ordine (polizia) della sezione di Parque Brasil (parte sud di Santiago, Cile) lanciando bombe assordanti dentro la stazione di polizia, e abbiamo appeso uno striscione con lo slogan “La sola giustizia è la vendetta. Matias Catrileo presente!!!” su un’area affollata del centro commerciale Tabalaba, un centro consumista pieno di cittadini alienati.

Credendo nella necessità di coordinarci tra gruppi individuali e gruppi di affinità, a partire dalle azioni più semplici, allo scopo di mettere a prova le nostre qualità e capacità e superarle, ci siamo liberamente uniti per rompere l’isolamento tra gruppi anti-autoritari e compagnx, per agire e discutere collettivamente dall’informalità e sperimentare nella pratica delle forme decentralizzate di organizzazione rivoluzionaria, senza capi né leader e basate sull’orizzontalità e l’autonomia.

Abbiamo agito con questa motivazione, con lo scopo di dare un segno di ostilità contro il potente ricordo della morte di un compagno con azioni e parole da una prospettiva insurrezionale anti-autoritaria e non dalla solita vittimizzazione. Questo significa, per coloro che hanno sviluppato questa azione, lotta dall’autonomia, così come agitazione e conflittualità permanente contro il Potere.

Ma come anti-autoritari come e perchè ricordiamo un compagno ucciso dal nemico?

La risposta che abbiamo creato collettivamente è che il ricordo attivo è parte della continuità della lotta e del conflitto contro l’autorità e la sua società. E con questo ricordo espresso come propaganda attraverso l’azione, dimostriamo la nostra volontà a diffondere gli obiettivi rivoluzionari dei compagni uccisi dal Potere e/o uccisi nell’azione.

Questa prospettiva è di ricordare i nostri compagni attraverso azioni quotidiane e offensive con l’idea di creare un presente di lotta, senza aspettare condizioni specifiche o un contesto particolare, agendo dalle nostre vite, in ogni momento, in ogni respiro, nelle nostre relazioni di affinità e in come ci situiamo nell’offensiva contro il Potere/autorità, cercando l’autonomia integrale delle nostre vite rompendo da ogni forma di autorità.

Rifiutiamo la vittimizzazione e la martirizzazione dei/le compagnx e di noi stessx in quest’azione, non come posizione di sole parole e nemmeno perchè gli è arrivato un proiettile mentre criticavano il Potere da internet o da un bar. Per noi questa è una ragione per unirci con il loro vivere come guerrieri, più che con la loro morte.

Agiamo in questo modo così che la vita di un compagnx non svanisca invano e la sua morte non rimanga nelle mani della giustizia che come sappiamo protegge e salvaguardia la pace dei potenti. Non cerchiamo giustizia, cerchiamo vendetta, e l’immaginazione è nostra alleata nell’ottenere questo obiettivo.

Facciamo una chiamata ad azioni di solidarietà per non dimenticare i/le nostrx compagnx imprigionatx: Ivan Silva, Carla Verdugo, Juan Aliste, Marcelo Villaroel, Freddy Fuentevilla, Alberto Olivares, José Miguel Sánchez, Henry Zegarrundo (Bolivia), Braulio Durán (Mexico), Panagiotis Argiriou (compagno greco della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che è in serie condizioni dalla caduta in cella dove è detenuto).

Saluti a Diego Ríos, Hans Niemeyer e Felicity Rider, compas attualmente in fuga dal Potere.

Affinità invisibili per l’insurrezione anti-autoritaria

fonti: 1, 2

Atene: Sabotaggio di telecamere a circuito chiuso e bancomat

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Per il Febbraio Nero

Nelle prime ore del 6 Febbraio, abbiamo fatto una passeggiata per le vie del centro di Atene, in modo da dipingere slogan anarchici sui muri e fare qualsiasi altra cosa possa venire. Tra l’entusiasmo, abbiamo accecato 3 telecamere di sorveglianza delle filiali della Banca Agrotiki e della Banca Nazionale ed abbiamo incasinato anche i loro bancomat.

Libertà per i 4 ostaggi del caso di Kozani, per Freddy, Marcelo, Juan in Cile, e per Marco Camenisch: non dobbiamo lasciarlo invecchiare dentro le galere svizzere!

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Cile: Camilo condannato a 5 anni per il lancio di una molotov

Il 29 Marzo 2012, durante una commemorazione della Giornata del Giovane Combattente, Camilo Valdes Mateluna fu arrestato su Americo Vespucio avenue e Divino Maestro street nel quartiere di Cerrillos, nella parte ovest di Santiago (Cile). Dopo aver eretto barricate, incappucciatx avevano lanciato bottiglie molotov ai camion blindati dei carabineros, e un camion fu in grado di scansare l’attacco e le molotov finirono al suolo.

Camilo è in prigione preventivo dal suo arresto il 29 Marzo scorso ed era accusato sotto la legge di controllo delle armi dal giorno successivo alla sua entrata in carcere.

Il 17 Gennaio 2013, il Quinto Tribunale Orale nel carcere lo ha condannato a 5 anni e un giorno; il pubblico ministero Jose Solis era estasiato dalla sentenza: “Il tribunale è stato in grado di capire le circostanze particolari in cui le azioni sono avvenute, in cui non si può tagliar fuori il luogo dell’evento poiché i carabineros hanno il compito di mantenere l’ordine pubblico, e non è possibile recuperare prove scientifiche dei fatti, e alla fine l’accusato è stato condannato”.

Il caso è uno dei primi in cui i pubblici ministeri sono riusciti ad ottenere una condanna per lancio di molotov in circostanze simili.

Qualunque informazione abbiate sulla carcerazione di Camilo, vi chiediamo di mandarcela via e-mail a: publicacionrefractario[at]gmail.com

Nessuna condanna né processo fermerà la lotta nelle strade!

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Cile: Scontri dopo 5 anni dall’assassinio di Matías Catrileo, 06/01/2013

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Centinaia di persone si sono radunate alle 19.00 nel centro di Santiago, per marciare dall’Alameda attraverso Paseo Ahumada fino a Plaza de Armas, come parte della quinta commemorazione in memoria di Matias Catrileo.

La marcia si è tenuta nonostante il massiccio contingente di polizia che circondava il perimetro del corteo, per evitare le rivolte avvenute lo scorso anno.

Dopo l’arrivo in Plaza de Armas, alcunx incappucciatx hanno cominciato gli scontri gettando bottiglie molotov a due filiali bancarie, una Banefe Santander e un Banco Estado. Altrx hanno incendiato barricate e cominciato a sabotare altri negozi e farmacie.

Ci sono anche stati scontri con i bastardi delle Forze Speciali di polizia, che hanno usato i loro veicoli corazzati per sparare acqua e gas lacrimogeni, insieme a tutto il loro arsenale per cercare di disperdere i manifestanti. L’intero centro città si è trasformato in un enorme caos.

Ci sono stati dei manifestanti arrestati, ma non abbiamo informazioni se abbiano passato la notte in carcere e se saranno in tribunale il giorno dopo.

Inoltre nella combattiva Villa Francia, quartiere del distretto della Stazione Centrale, incappuccatx hanno incendiato barricate al 5 di Avril e si sono scontrati con molotov contro gli agenti di polizia. Tutto questo in memoria di Matias Catrileo.

La polizia dice di aver arrestato due giovani. Non sono stati riportati ulteriori aggiornamenti sulla loro situazione giudiziaria, ma è stato confermato che non sono andati in prigione.

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Cile: Rivendicazione della bomba che ha fatto saltare gli uffici di Colún a Santiago

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Comunicato:

“Nella pratica permanente
di sovversione per la Guerra Sociale”

L’ultrapatriota tedesco Friedrich Grob Besler… installato (in terre espropriate dopo la Pacificazione dell’Araucania!!!) fu ricevuto dallo Stato cileno e dalle Leghe Patriottiche del Cile come colono del comune di La Unión, nella Región de Los Ríos. L’usurpazione di queste terre iniziò più di 70 anni fa con metodi violenti ed è continuata per vari decenni, con Augusto e Teofilo Grob come principali responsabili, nonno e padre dell’attuale presidente di Colún, Augusto Grob Fuchs e del Consigliere Comunale e candidato a Sindaco della fascista Alianza por Cile a La Union, Roberto Grob Fuch, il gruppo di Hector Caro, Augusto Pinochet e secondo i cosiddetti “governi democratici”, esercitando lo STATO DI DIRITTO!!!

In queste terre si instaurò il poderoso impero dei Grob, la Società Industriale Teofilo Grob S.A., Cooperativa Agricola e del latte COLÚN, l’Impresa Agricola e Allevamento El Pilar, tra le molte altre.

Per questo attacchiamo COLÚN, impresa capitalista nemica del popolo Mapuche e di tutti gli sfruttati del mondo!!!

Pensiamo che l’unica solidarietà sia l’azione stessa che trapassa la legalità e diventa nemica di ogni autorità!!! Facendo esplodere in pochi secondi la loro pace sociale.

Siamo nemici dello Stato cileno e di tutti gli Stati senza eccezione, e non riposeremo fino a vivere in un mondo senza patrie, né frontiere, senza niente di quello che ci fa marcire.

Salutiamo tuttx i/le prigionierx degnx del pianeta carcere che con determinazione e coraggio resistono ai regimi per l’annichilamento. In special modo Stefano Fosco ed Elisa di Bernardo anarchicx sequestratx dallo Stato italiano, attivx solidalx con il popolo Mapuche.

Ai prigionieri del caso Security: Freddy, Marcelo e Juan. In memoria di Matías Catrileo. Libertà a Celestino Córdova!!! Alla bella fuga di Hans Niemeyer.

Amulepe Taiñ Weychan
La nostra lotta continua
Per la comunità Umana Mondiale
Per la Liberazione Totale.

Con tutta la magia del Sud

Fracción Heterogénea de Weichafes Libertarios – FHWL

$ile: Attacco con bomba contro la sede della fabbrica Agrosuper nel centro di Santiago

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Rivendichiamo la responsabilità per l’attacco esplosivo presso gli uffici di Agrosuper il 2 Gennaio 2013 alle 23:30 all’angolo tra le Vie 18 e 10 de Julio nel comune di Santiago Centro. Attacco frontale alla borghesia e ai suoi sostenitori.

Abbiamo scelto questo obiettivo, perché è la holding che controlla il settore agroalimentare cilena, appartenente al Gonzalo Vial, un uomo d’affari che ha accumulato gran parte della sua fortuna durante la dittatura di Pinochet. Salutiamo l’atteggiamento deciso e combattivo del popolo di Freirina, che resistono all capricciosa città-maiale di Vial (cerdopolis).

L’esplosione e le schegge sono un messaggio chiaro per te, Vial: “Ti stiamo tenendo d’occhio da vicino”

Cinque anni dopo l’assassinio del guerriero Mapuche, weichafe Matías Catrileo; La tua morte non è vana: Odio e vendetta contro gli poliziotti assassini!

Libertà per i prigionieri del Caso Sicurezza!

Brigate Incendiarie Mauricio Morales

Cile: Rivendicazione dell’attacco incendiario contro l’albero di natale gigante del centro commerciale di Santiago

santiagoLa vita viene argomentata secondo uno standard monotematico-robotico in cui il piacere, la felicità e un semplice gesto come un sorriso sono diventati un fatto inaccettabile per la manutenzione e la viabilità di questa società ripugnante nella quale nasciamo e ci comportiamo come ROBOTS, OGGI ABBIAMO DECISO DI ESSERE individui, INDIVIDUI il giorno di oggi infiammati fino all’ultimo neurone, fino all’ultima goccia di sangue, fino all’ultimo respiro, siamo in fiamme con l’amore più distruttivo per la vita. Situati di fronte a questo schema di NOIA, consumo e necessità previamente programmate per la sostenibilità di questo sistema di morte e noia come lo è il natale, le sue credenze e le attitudini mostrata dalla cittadinanza putrefatta nelle sue date.

Il giorno Venerdì 14 Dicembre ci sono aggregati nelle vicinanze dell’Università di Santiago ed essendo organizzati precedentemente abbiamo proceduto a interrompere il traffico in entrambe le carreggiate avvicinandoci velocemente all’albero e lanciandogli circa 20 bottiglie molotov con l’intenzione di incendiarlo completamente, la routine degli/le alienatx che camminano si spezza bruscamente, dato che le guardie bastarde hanno dato la vita per salvare quella merda di albero, e lo hanno spento con estintori, QUANDO abbiamo deciso di entrare l’incendio non si è espanso quanto speravamo, ma in ogni modo l’albero ne è uscito inservibile e la sicurezza del luogo con il culo a due mani, la qual cosa in nessun momento ci ha demotivato dato che l’intenzione era distruggere un secondo di calma della città e dei suoi cittadini e attakkare l’albero il quale è stato consumato. Se qualcuno si chiede perchè abbiamo attaccato qualcosa di così simbolico… bene, comincia il posizionamento delle fazioni, abbiamo attaccato un simbolismo con l’intenzione di gridare incendiariamente nelle facce dei vigilanti della nostra vita che così come lasciamo inservibile un “buon” gesto dei loro maleodoranti processi alienanti, qualunque giorno ci lasceremo cadere sulle loro case, o sui loro giorni, magari quando tornano dal lavoro, magari il fine settimana quando sono con le loro famiglie:

Poliziotti, gendarmi, militari, giudici, pubblici ministeri, politici, AUTORITÀ NELLA LORO MAGNIFICENZA, ATTENTI AI VOSTRI PASSI PERCHÈ NOI BAMBINI INDOMITI TRAFIGGEREMO I LORO COLLI CON LE NOSTRE ZANNE, QUALUNQUE GIORNO E NON AVREMO DUBBI SUL RIVIVERE INNAFFIANDO LA TERRA CHE HANNO ANNICHILITO CON IL SUO SANGUE, CI DICHIARIAMO IN GUERRA CON LA SOCIETÀ E LA VITA CHE CI STANNO OBBLIGANDO A VIVERE.

SIAMO PER LA DISTRUZIONE DELL’ESISTENTE E PER L’ASSASSINIO DI OGNI AUTORITÀ.

FUOCO ALLE SCUOLE e a Tutte Le carceri, a tutto ciò che è alienante, alle droghe (tutte le droghe), ALLE DISCOTECHE, AI NEGOZI DI PARRUCCHIERI, alle famiglie, ai genitori autoritari, AGLI PSICHIATRI, al negozietto all’angolo, AGLI OSPEDALI, ALLA CITTÀ E ALLA CIVILIZZAZIONE A PARTIRE DAI SUOI CONCETTI, I SUOI VALORI, I SUOI MEZZI, FINO AI SUOI VIGILANTI, fuoco ALLA NOSTRA CITTÀ INTERNA E A TUTTE QUELLE DEL MONDO, FUOCO, INCENDI, DINAMITE PER LORO, PER TUTTI.

IL IERI È UN FALLIMENTO, IL DOMANI UN MISTERO, L’OGGI UN OSSEQUIO.
MORTE ALL’ANARCHISMO E CHE VIVA L’ANARCHIA CONCHETUMARE.

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Cile: Solidarietà con Hans Niemeyer per la sua fuga dalla condizione di sequestrato dal Potere

Hans Niemeyer era stato arrestato il 30 novembre 2011 nelle vicinanze di una banca BCI di Santiago, dopo la detonazione di un congegno esplosivo.

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Solidarietà con Hans Niemeyer per la sua fuga
dalla condizione di sequestrato dal Potere!

Diversi mezzi della stampa e televisione hanno informato con una settimana di ritardo riguardo il fatto che Hans Niemeyer non si è presentato nel momento di tornare in carcere preventivo, così come decretato per la terza volta dalla Corte di Appello di Santiago. Hans si trova quindi ora in situazione di “latitante dalla giustizia” e sono stati rilasciati ordini di cattura internazionale nei suoi confronti.

Quello di cui non si informa con la stessa enfasi è quanto segue:

1. Hans Niemeyer era in carcere da circa un anno, e due volte il Tribunale di Garanzia aveva ritenuto che, non trattandosi di un crimine terrorista secondo la legislazione vigente, era meglio sostituire il carcere preventivo con una misura cautelare meno pesante. In entrambe le occasioni la Corte d’Appello di Santiago aveva revocato la decisione, obbligandolo a restare in carcere preventivo in attesa di giudizio, e in entrambe le occasioni Niemeyer si presentò immediatamente al tribunale, che lo mise a disposizione della Gendarmeria per trasferirlo al Carcere di Alta Sicurezza.

2. Questa terza volta in cui è stato decretato l’arresto domiciliare il Tribunale di Garanzia ha preso in considerazione come fondamento la sentenza della Corte d’Appello che rifiutò l’annullamento del processo contro Luciano Pitronello, sviluppando in dettaglio l’idea che nell’ordinamento giuridico cileno la collocazione di esplosivi può essere un crimine comune (danneggiamento), un crimine speciale (infrazione alla legge di Controllo delle Armi ed Esplosivi), e solamente se viene provato che il fatto è stato causato con la finalità diretta di causare nella popolazione il timore giustificato di essere vittima di crimini della stessa specie, si tratterebbe di crimini terroristi.

3. Questa interpretazione, lontana dall’essere insensata, va a braccetto con le modifiche effettuate nell’anno 2010 all’art.1 della Legge sulle Condotte Terroriste su proposta dell’Esecutivo, e permette di razionalizzare quello che in altro modo sarebbe un’aperta banalizzazione del concetto di terrorismo, per poterlo applicare ad altri tipi di violenza politica e sociale che non hanno niente a che vedere con l’intimidazione della popolazione tramite attacchi massicci e indiscriminati, che sarebbero precisamente la caratteristica che definisce il terrorismo propriamente detto.

4. Nonostante sia palese la sentenza che ha posto termine per la terza volta al carcere preventivo di Hans Niemeyer, la Terza Sala della Corte di Appello di Santiago ha accolto i ricorsi intrapresi dal pubblico ministero, il ministro degli interni e la fondazione Jaime Guzman, adducendo semplicemente che “non sono cambiate le circostanze”, “fatta salva la qualificazione giuridica che in definitiva viene data a questi fatti”. Inoltre, è stato segnalato che il fatto che la polizia non sia andata a supervisionare il compimento degli arresti domiciliari nei 9 giorni in cui la misura cautelare era in vigore, era “contraddittorio con i fini di privazione o restrizione della libertà perseguiti dal Ministero Pubblico”.

Quest’ultima cosa risulta sorprendente, poiché sebbene questa contraddizione è evidente e dimostrativa del fatto che il processo ad Hans può andare avanti senza necessità della sua permanenza in carcere, i ministri della Corte hanno risolto, in definitiva, lasciando cadere su Hans il peso di errori imputabili agli organi dello Stato, non ad un imputato!

5. Il processo contro Niemeyer, che dovrebbe essere già cominciato in queste date, si trova fermo da due mesi su richiesta del Ministro dell’Interno e della Sicurezza Pubblica, in virtù di una richiesta presentata da Rodrigo Hinzpeter di fronte al Tribunale Costituzionale, in cui si deciderà se lo Stato in quanto querelante ha o meno le stesse facoltà dello Stato in quanto persecutore, concretamente in relazione alla possibilità di fare appello contro il decreto di apertura del giudizio orale, che le leggi vigenti concedono solo al Ministero Pubblico. ( . . . )

6. Per tutte queste ragioni la non presentazione di Hans Niemeyer a compiere per la terza volta la misura di prigione imposta in queste condizioni deve essere vista come un atto di dignità e ribellione, che allo stesso tempo mette in evidenza la qualità ed efficacia precaria della polizia, chiama l’attenzione su un sistema penale e legale che per quanto dichiari di basarsi su delle garanzie, su un processo giusto e sui diritti fondamentali delle persone, nella pratica è progettato come uno spettacolo repressivo che deve demoralizzare gli imputati e fargli chinare la testa.

La sua azione dev’essere vista come una protesta contro meccanismi come quello che si intende applicare, che il Potere repressivo usa per non portare una persona a processo in una scadenza ragionevole ma facendo in modo che si perde in un ginepraio di azioni ritardanti con l’unico obiettivo di applicare una pena maggiore, anche se risulta apertamente illegale perfino per le stesse leggi che si è dato lo Stato e che loro sono i primi a violare.

Un avvocato illegalista

Nota di Liberación Total: Solidarizziamo con il compagno Hans per aver preso la difficile decisione di passare alla clandestinità, poiché il vivere in questa situazione non deve essere inteso come se i/le compagnx profughx siano in “vacanza”. Loro non hanno scelto questo cammino, lo hanno deciso perchè è stato posto un prezzo sulle loro teste (carta di Gabriel dove in un paragrafo si riferisce al decidere o scegliere). La clandestinità è anche una delle conseguenze del conflitto, dove stanno anche il carcere e la morte. Ad Hans inviamo la nostra forza e complicità in questo nuovo cammino da affrontare. Saluti compagno, che mai ti trovino quei bastardi difensori del Potere! E’ a causa della fuga di Hans che abbiamo anche cancellato tutte le foto inserite su LT dove era identificabile la sua faccia, sappiamo che il nemico fa affidamento anche sulle immagini per cercarlo, e non vogliamo collaborare con il riconoscimento fisico. Invitiamo anche gli altri siti a non diffondere immagini del compagno così come quella di nessunx compagnx latitante.

Santiago, $ile: Conflitti in memoria di Matías Catrileo

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Martedì, 11 Dicembre un gruppo di circa 20 incappucciati sono usciti dall’Università di Arte e Scienze Sociali (ARCIS) per interrompere il traffico sulla Via Libertad, nel centro di Santiago.

Con lo slogan “Matías Catrileo: Ti hanno ucciso lottando, e lottando vendicheremo la tua perdita” e armati con bottiglie di molotov, si sono scontrati con gli organi delle Forze Speciali, vale a dire gli amici di Walter Ramirez, del vigliacco carabiniere della squadra speciale della polizia (Gope) che abbia assassinato Matías Catrileo.

Non dimentichiamo che Matías è stato assassinato a 24 anni, nel corso di una azione di riappropriazione di territori da parte delle comunità Mapuche, e che il 3 Gennaio 2013 si completano cinque dalla morte del compagno in battaglia.

L’azione di quest’anno è stata effettuata, inoltre, dopo il disgusto per la decisione del Segretariato Generale della Repubblica, secondo la quale l’assassino Ramirez possa continuare a servire al corpo dei Carabinieri di Cile.

Un mese fa, il 10 Dicembre, la famiglia di Catrileo e gente solidale hanno effettuato una manifestazione contro l’insabbiamento del caso e l’impunità del poliziotto assassino.

$antiago, Cile: Rivendicazione dell’incendio di un autobus a Villa Francia

Il giorno di venerdì 30 novembre, del presente anno, noi, agitatori/ici luddistx ci siamo dati il piacere di veder bruciare una delle loro macchine, prendendoci gioco della loro paura e delle costanti minacce del Potere le abbiamo viste tranquillamente alla televisione, mentre sorridevamo.Piuttosto che le loro “27 ore di amore”*, preferiamo 5 minuti di distruzione, piuttosto che la loro carità preferiamo la solidarietà violenta.

A distanza abbiamo potuto vedere come la 509 bruciava in Av.5 de Abril, sperando che questa azione sia come un segnale di fumo che si spande e abbracci ogni fratello e sorelle in carcere.

Individualidades bacanes (Individualità fantastiche)

* Il riferimento è a un patetico programma televisivo “27 ore di solidarietà per Teleton”, in cui gli spettatori inviano donazioni per la ricerca scientifica.

Santiago, $ile: Barricate e scontri in solidarietà con i compagni della Lotta Rivoluzionaria

Giovedì, 22 Novembre, circa alle 8 del mattino, un gruppo di incappucciati è uscito dall’Università Centrale, che si trova accanto al parco Almagro nel centro di Santiago, e ha dato fuoco a barricate sulla via San Ignacio per interrompere il flusso del traffico.

L’irruzione nel trasferimento di routine delle persone da casa al lavoro e viceversa, attraverso questa strada ha causato il rapido arrivo delle forze speciali dei carabinieri, dei quali gli individui incappucciati erano già in attesa con pietre e bottiglie molotov in mano.

Dopo alcuni momenti di combattimento di strada, i compagni si ritirarono nelle sedi universitarie, da dove continuarono a combattere contro i bastardi in divisa.

Quando sono rimasti senza materiale per il confronto, i compagni anonimi hanno lasciato il posto; non sono stati effettuati arresti.

I volantini lasciati sul posto scrivevano:

In solidarietà con i compagni dell’Organizzazione Lotta Rivoluzionaria, che sono stati incarcerati e sono attualmente perseguiti dallo Stato / Capitale.

In memoria dell’anarchico compagno Lambros Foundas, ucciso in combattimento da parte della polizia greca (2010).

Per il richiamo di sostegno al caso dell’Organizzazione Lotta Rivoluzionaria in Grecia, nei giorni 22, 23 e 24 di Novembre.

Anarchici, $ile.

“TUTTI COLORO CHE COMBATTONO DEVONO SAPERLO.
NON SARANNO MAI SOLI!”

fonte

Bolivia: Dibattito in merito alla solidarietà con gli imprigionati Henry e Krudo

Segue la traduzione di tre testi da parte di collettivi e individui solidali con Mayron Gutiérrez “Krudo” e un gruppo solidale con Henry Zegarrundo, nel tentativo di chiarire quello che sta succedendo riguardo alla repressione in Bolivia, in merito alla quale si trovano contrapposti gruppi che appoggiano Krudo ed altri che invece lo considerano un collaboratore.

Inoltre, il progetto Liberación Total (Cile) ha preso una chiara posizione in merito al questo contrasto ritirando da ora in poi qualsiasi solidarietà con Krudo. Continue reading Bolivia: Dibattito in merito alla solidarietà con gli imprigionati Henry e Krudo

Cile : La compagna Gabriela Curilem ritorna dalla latitanza

Nelle prime ore della mattina del 19 Novembre, la compagna Gabriela Curilem è riapparsa nelle strade mettendo fine al suo periodo di latitanza di 2 anni e 3 mesi. Ricordiamo che Gabriela è ricercata a seguito del “caso Bombas”, per la precisione dal 14 Agosto 2010 – il giorno in cui sono avvenuti gli arresti, mentre il caso è stato chiuso il 1° Giugno di quest’anno, il giorno in cui i 5 compagni sono stati assolti. In questo caso, Gabriela era accusata di avere presuntamente finanziato l’associazione illecita che avrebbe fabbricato e fatto esplodere le bombe. Lo stesso 14 Agosto 2010, Gabriela non si trovava al CSO Sacco e Vanzetti (centro auto-organizzato che è stato perquisito dalle unità anti-terrorismo), dove vivevano gli altri co-imputati. Nella mattina del 19 Novembre Gabriela è apparsa di fronte al sistema giudiziario cileno ed è stata sottoposta all’obbligo di firma alle autorità (non sappiamo se settimanale o mensile) ed è ora di nuovo per le strade.

Salutiamo la compagna Gabriela che dopo aver burlato per più di 2 anni gli apparati di sicurezza del Potere, torna a ritrovare la sua famiglia e compagnx. Salutiamo la sua forza e coraggio, poiché nonostante la sua difficile situazione non ha mai smesso di apportare le sue riflessioni. Ci rallegriamo che quella gabbia che tenevano preparata per la compagna continui ad essere vuota.

Il 19 Novembre la compagna Gabriela Curilem decide di porre fine ai suoi 2 anni e più di clandestinità presentandosi di fronte al Tribunale per un ordine di detenzione che aveva per effetto della legge anti-terrorista, per il cosiddetto “Caso Bombas”, in cui la si accusava di essere parte di una Associazione Illecita Terrorista e finanziatrice della stessa.

Dopo essere rimasta in attesa circa 6 ore all’interno del Tribunale, finalmente alle 14.30 si è realizzata l’attesa udienza contro la compagna. Di tutti i querelanti presenti nella causa è accorso solo il Pubblico Ministero rappresentato dal mercenario al soldo di Victor Nuñez, membro della Procura Sud, che ha portato avanti tutta l’inchiesta e il processo per il “Caso Bombas”.
Il procuratore che per due anni ha cercato quanta più stampa e teleschermi per condannare i 14 compagnx, questa volta ha solo segnalato brevemente che non intendeva perseverare contro la compagna poiché non aveva precedenti. Infine è stata chiusa la causa contro la compagna, lasciandola senza misure cautelari.

È rimasta pendente un’altra causa giudiziaria contro Gabriela, che ha coinvolto altri compagni del C.S.O. Sacco e Vanzetti per un’aggressione a un membro della Polizia di Investigazioni per aver resistito alla perquisizione dell’11 Dicembre 2009, tuttavia questa si presenta come una causa minore paragonata ai deliri terroristi della Procura.

Saluti e affetto alla compagna Gabriela che finalmente può incontrarsi con i suoi cari dopo un’assenza forzata di più di 2 anni per le macchinazioni del Potere!

A seguire uno scritto di Gabriela prima dell’udienza.

Agitando le ali oltre il Caso Bombas.
Una missiva di persistenza e una chiamata a continuare a combattere.

Sono passati più di due anni da quando si iniziò la caccia a un gruppo specifico di persone, cercando di colpire e terrorizzare un ambiente multiforme di compagnx antiautoritarx e anarchicx.

L’operazione, capeggiata da un pubblico ministero drogato delle luci dello spettacolo, è riuscito nel suo giorno di successo a detenere 14 persone di diverse correnti e circuiti, con perquisizioni riprese dalle televisioni.

Iniziava quindi la messa a processo di un caso che portava anni di investigazione alle spalle, senza essere riuscito ad apportare risultati sulla collocazione di congegni esplosivi e con l’interrogativo aperto su chi fossero gli autori.

Evidentemente il nuovo scenario giudiziario era brulicante di arroganza, frasi ridondanti, organigrammi, presunti posti di Potere e centinaia di volumi investigativi che pretendevano seppellire i compagnx sotto il peso asfissiante delle condanne.

Ma non tutto uscì come era previsto. L’arroganza poliziesca non riuscì a chiudere il cerchio su tuttx, in quella mattina del 14 Agosto 2010. A me non mi presero, né nei giorni prima della formalizzazione delle accuse né nelle settimane che seguirono, né nei mesi e anni in cui è durato questo processo decadente, pieno di menzogne e infamie.

Paradossalmente si dimostra in questo modo che il Potere non è mai così potente e onnipresente come si auto-proclama. Rimangono sempre delle crepe per le quali attraversare lo scenario già disposto, dobbiamo trovarle, crearle, ma il nostro sforzo deve puntare in questo senso. Continue reading Cile : La compagna Gabriela Curilem ritorna dalla latitanza

Cile: Aggiornamenti giudiziari su Carla Verdugo, Ivan Silva e Hans Niemeyer

Carla e Ivan rifiutano il giudizio abbreviato della legge antiterrorista

Il 20 Novembre del 2012 Carla e Ivan hanno rifiutato di accettare un procedimento abbreviato che li avrebbe lasciati direttamente uscire dal carcere. Dopo il fallimento della Corte di Appello che conferma la sentenza per danno e non per terrorismo contro Luciano Tortuga, era stata fissata un’udienza in cui si sarebbe discusso della possibilità di giudizio abbreviato (ammettere la responsabilità in cambio di un abbassamento della condanna). La procura ostinata nelle sue fantasie antiterroriste, insiste ad invocare e mantenere questa legge nel momento di processare i compagni. Sia Carla che Ivan come i loro avvocati hanno rifiutato l’ “offerta” che avrebbe permesso alla procura di ottenere la prima sentenza per “terrorismo” nel contesto della collocazione di congegni esplosivi. Dopo essere stati arrestati il 16 Aprile 2012, Carla e Ivan continuano ad essere in attesa di giudizio.

Rimane in prigione preventiva Hans Niemeyer

Il 15 Novembre 2012 la 13° udienza di garanzia ha confermato il carcere preventivo contro Hans, che si trova accusato di partecipazione in diversi attentati esplosivi. Il processo contro Hans si trova in stallo e sospeso per richieste di appello dei querelanti al tribunale costituzionale, secondo le indiscrezioni della stampa.

Anche se il giudice ha segnalato che i reati non sarebbero in alcun caso terroristi, ha deciso di mantenere la prigione preventiva considerando che la Corte di Appello aveva già revocato in due occasioni la sua “libertà”. Si attende che il tribunale costituzionale risolva presto l’appello dei querelanti per poter in questo modo arrivare al processo.

fonti: i, ii

Manado, Indonesia : Cospirazione Internazionale per la Vendetta – FAI/FRI rivendica l’incendio di una scuola

L’11 Novembre 2012, coperti dalla notte e con desideri di solidarietà rivoluzionaria verso gli/le anarchicx imprigionatx di tutto il mondo, abbiamo bruciato una scuola elementare a Paniki – Manado. Dedichiamo la nostra azione a tutti i fratelli e le sorelle della FAI-FRI.

Forse moltx compagnx si staranno chiedendo – perchè dare fuoco a una scuola? La risposta è semplice. Prima di tutto, la scuola è una prigione. E non ci sono altre scuse per difendere la scuola e toglierla dalla lista di obiettivi delle azioni rivoluzionarie. A scuola, non impariamo la libertà, il coraggio, l’unicità e la solidarietà rivoluzionaria. Non impariamo altro che la situazione della società che ci viene imposta sulla nostra dignità come esseri umani.

Dedichiamo la nostra azione a ricordare i nostri fratelli, Eat e Billy, che sono ancora imprigionati dallo Stato. Inoltre, tramite questa azione vogliamo mandare saluti rivoluzionari a Nicola Gai e Alfredo Cospito, ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, a Theofilos Mavropoulos, Gabriel Pombo da Silva, Marco Camenisch, ai membri di Lotta Rivoluzionaria e agli anarchici imprigionati in Cile e Bolivia. A Luciano Tortuga e Mario Tripa Lopez, mandiamo abbracci rivoluzionari ad entrambi.

Questa azione è parte della settimana di azioni per ricordare i nostri fratelli che sono imprigionati dallo Stato, la lotta contro lo Stato, il capitale e la società.

Nessun passo indietro
Mai disarmati, mai inchinarsi

Per l’anarchia
Per l’Internazionale Nera

Cospirazione Internazionale per la Vendetta
FAI-FRI
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Note sull’azione:

Il fuoco è stato appiccato intorno alle 21.00. L’intera scuola è bruciata. 322 bambini hanno ora un sacco di tempo libero senza educazione di Stato. Non è stata una casualità. In seguito alla precedente azione del nostro gruppo del 5 Novembre a Manado, la polizia ha organizzato un meeting specificatamente per discutere della situazione, mentre ai media non è stato permesso di entrare per ascoltare. Pare abbiano deciso per una politica di negazione, nel tentativo di sopprimere le informazioni sugli attacchi. Quindi, il precedente congegno esplosivo a Manado è stato dichiarato essere “solo una valigia vuota” confusa con una bomba, e l’incendio della scuola è stato dichiarato essere “un corto circuito elettrico”.

fonte

Santiago, Cile : Rivendicazione di azioni nella campagna contro il controllo e il dominio tecnologico

“Noi i terroristi ci dichiariamo in ogni caso antiterroristi, poiché ci muoviamo in situazioni già create dal terrore, noi non creiamo i carceri infernali, li combattiamo. Utilizziamo la dinamite… Noi non costruiamo i tribunali né i palazzi di giustizia che distribuiscono leggi antisociali e segregazioniste. In definitiva, siamo messi sottosopra da un fuoco di terrore, in nessun caso lo creiamo”
(Gruppi Autonomi, comunicato dalla prigione di Segovia)

Noi, Nucleo Autonomo del Crimine Rivoluzionario – Frazione Distruttrice della (In)Civilizzazione, rivendichiamo la detonazione dell’estintore-bomba alle porte blindate della banca di registrazione del DNA, oltre a una serie di allarmi-bomba e altre simulazioni, ma visto il carattere del nostro ultimo attacco, la sua mediatizzazione e risposta del ministro della (in)giustizia, passiamo a dichiarare quanto segue:

1) Vista la campagna di attacchi realizzata contro istituzioni e personalità scientifiche da parte dei compagni messicani delle ITS, la loro critica e la loro azione diretta ci ha ispirato a fraternizzare con la loro lotta, visto che i loro obiettivi sono anch’essi connessi con gli apparati di controllo e dominio tecnologico nel territorio denominato Cile. Ci vediamo nella necessità eloquente di visualizzare qui la trama e la classe tecnocrata che comincia ad alzare la testa, intimamente legata a istituzioni scientifiche messicane, e inclusa la sua imitazione cilena (Conacyt Chile, coincidenza?). Dichiariamo quindi, come i servi del SML (servizio medico legale) sono stati istruiti dall’FBI nell’utilizzo del software chiamato CODIS, ricordiamo che varie persone non sottomesse sono già state brutalmente costrette a dare esemplari di sangue (come i/le compagnx del caso bombas), perchè fossero paragonati con esemplari di DNA trovati nelle più di 100 azioni dirette realizzate negli ultimi anni, non potendo provare nulla. Questo atto sanguinario non lo dimentichiamo, per cui i nostri propositi sono cresciuti e siamo riusciti con buon esito ad attaccare l’istituzione incaricata di questi orrori e la risposta isterica del ministro della (in)giustizia. Abbiamo realizzato i nostri obiettivi, ci avviciniamo e loro sono lontani.

2) Il ministro della (in)giustizia mente nel dire che la banca del DNA è al servizio dei diritti umani, questo è il suo argomento di critica alla nostra azione; noi dichiariamo che la banca del DNA è al servizio del controllo di tuttx i/le combattenti contro lo Stato/Capitale, non vuole favorire l’umanità, ma il suo controllo, il Dominio e la perpetuazione della classe dirigente al Potere. Il post-neoliberalismo è l’unione e cospirazione degli elementi e interessi transnazionali insieme a quelli degli Stati nazionali. Lo Stato/Capitale, come unione degli interessi Nazionali subordinati a quelli internazionali permangono e confabulano contro tuttx i/le combattenti, non è un caso che Messico e Cile siamo uniti e istruiti dall’FBI.

3) Non siamo un gruppo specifico di lotta anti-tecnologica, la nostra lotta è contro ogni tipo di dominio, identificando con questa campagna la tecnologia come uno strumento di dominio di tutti gli esseri viventi, di tutta la natura e la Terra, non riconosciamo la tecnologia come qualcosa di neutrale o che faccia del bene ma come un elemento di disumanizzazione e sfruttamento.

4) Abbiamo seguito le azioni dirette che sono state realizzate durante la settimana della realizzazione del circo elettorale comunale e la chiamata riformista della ACES a un boicottaggio delle elezioni. Da parte nostra ci affianchiamo anonimamente all’azione diretta degli ACI – Antiautoritari Coordinati Informalmente, che salutiamo rivoluzionarmente.

5) Passiamo a fare una rassegna cronologica della seguente campagna:

Mercoledì 11 Gennaio – Allarme bomba alla Conferenza del Direttore della Fondazione Scientifica Nazionale (NSF) Dr. Subra Suresh, realizzato alle 16.30 nell’edificio Telefonica Av. Providencia 111.
Domenica 12 Febbraio – Posizionato un estintore-bomba simulato nella sede di Conacyt (Commissione Nazionale di Ricerca Scientifica e Tecnologica), Cile, scoperta il mattino del giorno seguente (vedi la stampa)
Martedì 24 Aprile – Allarme bomba durante la conferenza di esperti del The Jackson Laboratory, effettuato nel Parco Tecnologico della Fondazione “Scienza e Vita” situato in calle Av. Zañartu 1482 Ñuñoa. Santiago CILE.
Mercoledì 24 Ottobre – Installazione di un estintore-bomba (questo volta pieno di polvere nera) alla banca di registrazione del DNA.

Dalla nera notte che ospita i nostri passi, salutiamo la compagna Carla Verdugo che si trova reclusa nella torre 5 della prigione di San Miguel, la stessa torre dove furono assassinati 81 ostaggi dello Stati!

Un Abbraccio solidale da distanza al veterano combattente Marco Camenisch!

A Mayron Gutiérrez (il Krudo) che è stato schifosamente incolpato dai suoi presunti “compagnx”, ai delatori tutta la nostra più energica ripulsione.

Ai reclusi del Caso Security, Marcelo, Juan e Freddy.

Non dimentichiamo Hans Niemeyer, che è stato accusato per le nostre azioni e per aver ritardato a rivendicarle, non per questo ha arrestato il nostro agire insurrezionale, il nostro pensiero è anche con lui.

Viva la rivoluzione!

Viva la distruzione di tutto il capitalismo!

NACR – Frazione Distruttrice della (in)Civilizzazione

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Santiago, Cile: Convalidata la sentenza di primo grado contro Luciano Pitronello

Poco dopo le 12:00 del LunedÌ 19 Novembre la Corte d’Appello di Santiago ha respinto il ricorso di annullamento del processo contro Luciano Pitronello, che era stato depositato dalla parte accusatoria presso la Procura con l’intenzione di processare di nuovo il compagno, ottenendo una condanna basata sulla legge antiterrorismo. Le manipolazioni del procuratore non sono passate, così rimane in vigore il verdetto di primo grado, secondo il quale la pena inflitta è quella di 6 anni in libertà vigilata. Ciò significa che il compagno rimarrà fuori dal carcere, ma sotto la supervisione di un ufficiale giudiziario, che controllerà periodicamente il corso del suo “reinserimento sociale”, garantendo il rispetto delle condizioni previste dalla condanna, ossia che il compagno Tortuga non commetterà alcun reato punibile.

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Santiago, Cile: Scontri in memoria di Alex Lemún

Il 14 Novembre 2012, nella ex facoltà pedagogico di Santiago, mentre un memoriale effettuato per il combattente Alex Lemún, che è stato ucciso all’età di 17 anni dai cani della democrazia e del capitale nel 2002, ed in una concomitanza cronica in cui due prigionieri politici Mapuche iniziano un nuovo sciopero della fame, un gruppo di 30-35 incappucciati si è presentato nel campus, interrompendo con barricate e fiamme la circolazione delle persone-merci nell’incrocio del viale Macul con Grecia.

Passando alla azione diretta, i ribelli hanno preso d’assalto con delle molotov contro i poliziotti in guardia dei centri del consumo della regione. In seguito a questi primi conflitti con le forze repressive i rivoltosi si sono ripiegati all’interno del campus, dal momento che l’atmosfera di fronte all’ingresso del centro commerciale vicino il viale Grecia era diventata soffocante. Ben presto, però, si sono tornati agli scontri con più bottiglie, questa volta dall’ingresso principale. I disordini hanno durato per più di un’ora e mezza prima che gl’incappucciati sigillassero con le loro ultimi munizioni il loro ritiro.

Alex Lemún vive!
Libertà per tutti i prigionieri politici!
Morte al Capitale e allo Stato!

[vimeo]http://vimeo.com/53297811[/vimeo]

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Santiago, $ile: Il compagno Luciano Pitronello affronta la minaccia di una nuova carcerazione

video da una precedente manifestazione di solidarietà al compagno Tortuga

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Il 1° Giugno 2011, l’insurrezionalista compagno Luciano (Tortuga) Pitronello ha subito gravi lesioni in caso di una bomba artigianale esplosa tra le sue mani nel corso di una azione diretta. È stato ricoverato in ospedale e poi incarcerato nelle prigioni di Santiago, fin che non fu processato.

Il 15 Agosto 2012, Tortuga è stato condannato a sei anni di libertà vigilata per danni, violazione delle leggi per possesso di armi, e di uso di targa falsa. Tuttavia, a seguito del primo grado processo, l’accusa ha chiesto l’annullamento del verdetto, cercando di rafforzare le accuse ed applicare la legge anti-terrorismo contro Luciano.

Il 19 Novembre, la Corte d’Appello di Santiago deciderà sulla mozione della procura. Oggi, le autorità inquirenti sostengono un “erronea valutazione giuridica dei fatti”, perseguendo per imprigionare il compagno di nuovo.

Così, Lunedí 19/11 alle 10.30, dei solidali richiamano ad un raduno presso la Corte di Appello di Santiago per una solidarietà attiva con Luciano Pitronello.

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Cile: Annuncio del blog di contro-informazione El Activista

Dopo diversi mesi di assenza, durante i quali non abbiamo fatto uso del nostro sito, per motivi che vorremmo spiegare ma per il momento non ci è possibile, visto che i occhi intrusi abbondano, il gruppo El Activista ritorna, nella speranza di contribuire con aggiornamenti e diffusione di materiale anti-autoritario ed anti-specista.

Senza commentare di più, ridiamo in faccia al potere e ritorniamo con le pubblicazioni.

Fino alla liberazione totale!

Gruppo El Activista

Cile : Propagare le bombe e gli attacchi incendiari!

Gli attacchi effettuati con l’esplosione di una bomba o di un ordigno incendiario sono azioni riempiono di domande quelli che costituiscono la comunità civile, nel momento che leggono o sentono parlare di questi attacchi, e con la mancanza di coscienza e di un pensiero libero ed individuale condannano l’azione più nobile e libertaria di rischiare la propria vita in una azione violenta giustificata nei confronti di coloro che ci sfruttano e ci obbligano a questa vita di merda quotidianamente.

Alcuni pseudo-critici (marxisti, cittadini, ed anche alcuni cosiddetti “libertari”) potrebbero dire che i danno contro il sistema del dominio non è nulla rispetto alle conseguenze in gioco. A loro noi rispondiamo, attraverso le nostre azioni, che chi abbia posto nella guerra sociale tra gli oppressi e gli oppressori capirà che siamo disposti a rischiare tutto, e questo è il peggior incubo dei nostri sfruttatori. I danni provocati da un attacco su una banca costituisce la violazione di tutte le sofisticate misure di sicurezza della società del controllo, ed inoltre l’espressione del nostro odio nei confronti di uno dei simboli della dittatura capitalista.

Moltiplichiamo gli attacchi incendiari e gli ordini esplosivi, arrivando a tutte le strutture dell’autorità, finché il complotto anarchico diventi, notte per notte, la paura dei governanti e dei loro difensori!

Richiamo di un anarchico anonimo pubblicato sulla rivista El Amanecer del Chillan, Cile (Novembre 2012)