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Cile: Rivendicazione dell’attacco incendiario contro l’albero di natale gigante del centro commerciale di Santiago

santiagoLa vita viene argomentata secondo uno standard monotematico-robotico in cui il piacere, la felicità e un semplice gesto come un sorriso sono diventati un fatto inaccettabile per la manutenzione e la viabilità di questa società ripugnante nella quale nasciamo e ci comportiamo come ROBOTS, OGGI ABBIAMO DECISO DI ESSERE individui, INDIVIDUI il giorno di oggi infiammati fino all’ultimo neurone, fino all’ultima goccia di sangue, fino all’ultimo respiro, siamo in fiamme con l’amore più distruttivo per la vita. Situati di fronte a questo schema di NOIA, consumo e necessità previamente programmate per la sostenibilità di questo sistema di morte e noia come lo è il natale, le sue credenze e le attitudini mostrata dalla cittadinanza putrefatta nelle sue date.

Il giorno Venerdì 14 Dicembre ci sono aggregati nelle vicinanze dell’Università di Santiago ed essendo organizzati precedentemente abbiamo proceduto a interrompere il traffico in entrambe le carreggiate avvicinandoci velocemente all’albero e lanciandogli circa 20 bottiglie molotov con l’intenzione di incendiarlo completamente, la routine degli/le alienatx che camminano si spezza bruscamente, dato che le guardie bastarde hanno dato la vita per salvare quella merda di albero, e lo hanno spento con estintori, QUANDO abbiamo deciso di entrare l’incendio non si è espanso quanto speravamo, ma in ogni modo l’albero ne è uscito inservibile e la sicurezza del luogo con il culo a due mani, la qual cosa in nessun momento ci ha demotivato dato che l’intenzione era distruggere un secondo di calma della città e dei suoi cittadini e attakkare l’albero il quale è stato consumato. Se qualcuno si chiede perchè abbiamo attaccato qualcosa di così simbolico… bene, comincia il posizionamento delle fazioni, abbiamo attaccato un simbolismo con l’intenzione di gridare incendiariamente nelle facce dei vigilanti della nostra vita che così come lasciamo inservibile un “buon” gesto dei loro maleodoranti processi alienanti, qualunque giorno ci lasceremo cadere sulle loro case, o sui loro giorni, magari quando tornano dal lavoro, magari il fine settimana quando sono con le loro famiglie:

Poliziotti, gendarmi, militari, giudici, pubblici ministeri, politici, AUTORITÀ NELLA LORO MAGNIFICENZA, ATTENTI AI VOSTRI PASSI PERCHÈ NOI BAMBINI INDOMITI TRAFIGGEREMO I LORO COLLI CON LE NOSTRE ZANNE, QUALUNQUE GIORNO E NON AVREMO DUBBI SUL RIVIVERE INNAFFIANDO LA TERRA CHE HANNO ANNICHILITO CON IL SUO SANGUE, CI DICHIARIAMO IN GUERRA CON LA SOCIETÀ E LA VITA CHE CI STANNO OBBLIGANDO A VIVERE.

SIAMO PER LA DISTRUZIONE DELL’ESISTENTE E PER L’ASSASSINIO DI OGNI AUTORITÀ.

FUOCO ALLE SCUOLE e a Tutte Le carceri, a tutto ciò che è alienante, alle droghe (tutte le droghe), ALLE DISCOTECHE, AI NEGOZI DI PARRUCCHIERI, alle famiglie, ai genitori autoritari, AGLI PSICHIATRI, al negozietto all’angolo, AGLI OSPEDALI, ALLA CITTÀ E ALLA CIVILIZZAZIONE A PARTIRE DAI SUOI CONCETTI, I SUOI VALORI, I SUOI MEZZI, FINO AI SUOI VIGILANTI, fuoco ALLA NOSTRA CITTÀ INTERNA E A TUTTE QUELLE DEL MONDO, FUOCO, INCENDI, DINAMITE PER LORO, PER TUTTI.

IL IERI È UN FALLIMENTO, IL DOMANI UN MISTERO, L’OGGI UN OSSEQUIO.
MORTE ALL’ANARCHISMO E CHE VIVA L’ANARCHIA CONCHETUMARE.

fonte

Buenos Aires, Argentina: Attacco bomba contro la Direzione Nazionale del Servizio Penitenziario Federale

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Nel momento in cui attacchiamo la polizia, questa stessa sta portando avanti i suoi compiti abituali, molestando e umiliando la gente della strada che non ha un tetto sotto cui dormire o picchiando un/a prigioniero/a che si rifiuta di continuare ad obbedire agli ordini dei carcerieri. In Argentina, sappiamo molto bene che si tortura, che la polizia tortura in tutti i carceri che ha a sua disposizione. E come è abitudine poliziesca, se la prendono sempre con i/le più deboli, i/le più indifesi/e.

María Laura Acosta e Cecilia Hidalgo rimangono nella nostra memoria come un nuovo omicidio da parte del regime penitenziario federale, così come anche tutti/e quelli/e che sono stati/e assassinati/e dalla polizia e dai carcerieri dentro e fuori dalle carceri.

Domenica 30/12/2012 alle 3:50 abbiamo fatto detonare una bomba alla porta principale della Direzione Nazionale del Servizio Penitenziario Federale Argentino, in Lavalle 2705, angolo Avenida Pueyrredon. L’esplosione ha causato danni sulla facciata dell’edificio ma purtroppo non è risultato alcun ferito tra i carcerieri. La stampa riferisce che il congegno è stato detonato dalla polizia dopo l’avvertimento della guardia del Servizio Penitenziario Federale (SPF) della presenza di un pacchetto sospetto, e che lo stesso era stato lanciato da un’auto in movimento: tutte bugie.

Sul posto non c’era nessuno che faceva da guardia, per questo l’esplosione ha sorpreso tutti i boia che si trovavano sul posto.

Ora sono avvisati del fatto che la loro esistenza sarà combattuta dagli/le amanti della libertà, perchè li andremo a cercare fino alla porta di casa loro e se possiamo entraremo anche, perchè il nostro fuoco li bruci totalmente, vedremo se sono così coraggiosi come lo sono con i/le prigionieri/e disarmati/e.

Questo attacco lo dedichiamo a tutti/e i/le prigionieri/e anarchici/e nel mondo e salutiamo in maniera complice tutti/e quelli/e che lottano dentro e fuori dai muri delle prigioni.

Rivendichiamo la responsabilità degli attacchi incendiari alla pattuglia della Polizia Federale Argentina (PFA) de la cria 27, all’automobile della cria 51, alle Mercedes Benz del quartiere di Belgrano, e alla pattuglia della Polizia Metropolitana nel quartiere di Saavedra.

Amigxs de la Tierra / Federación Anarquista Informal

in spagnolo

Atene: Rivendicazione di responsabilità dagli “Illegali” per l’attacco incendiario alla Corte distrettuale di Halandri

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Domenica, 30 Dicembre 2012

Il nuovo periodo di repressione, che è stato lanciato con l’invasione della polizia in Villa Amalias e seguito dall’invasione nello spazio autogestito di ASOEE, dovrebbe segnare inizio della fine per il terrorismo di Stato. Samaras, Dendias, Kaminis, i primi cappucci cadranno insieme con le vostre teste. Avete cacciato i nostri compagni della loro casa, avete preso le macchine da stampa, avete rubato l’attrezzatura della radio; pagherete caro.

Nulla è finito, è solo l’inizio.

Abbiamo piazzato un ordigno incendiario alla corte distrettuale di Halandri (periferia nord di Atene) solo per riscaldarci. L’atto principale seguirà presto.

L’OCCUPAZIONE DI VILLA AMALIAS NON LA PRENDERETE MAI.

Messico: ELF-FAI rivendica incendio di una macchina della polizia

TUTTAVIA, SIAMO IN GUERRA
TUTTAVIA, SIAMO IN GUERRA

“… rifiutiamo l’idea dell’apparente innocenza della società. Il silenzio non è mai innocente. Odiamo sia la mano che impugna la frusta, sia la spala che passivamente la subisca.”
Cospirazione delle Cellule di Fuoco / Theofilos Mavropoulos

Nel contesto della Giornata Internazionale di Azione Diretta in solidarietà con il compagno Mario López “El Tripa”:

“Siamo l’etere che le nebulose liberano dal loro tessuto”

Abbiamo deciso di uscire e dimenticare la paura, siamo coscienti dei pericoli e tuttavia restiamo dispost* a continuare a camminare, detonando nell’oscurità, rubando la quotidianità al tempo, e così con la nostra eccitata respirazione turbiamo il silenzio. Ci sommiamo ai passi inconformi che trasporta il vento, alla passione costante di tutto il verde che anche sotto l’asfalto rifiuta di morire, a quella bellissima vegetazione selvaggia che insolente e incontenibile fa fermare gli sguardi nei suoi piccoli germogli che spaccano il cemento. Abbiamo rifiutato la storia sintetica, quella in cui si adorano le macchine che avvolgono tutto con sottili e corrosivi strati di plastica. Siamo luddisti palpitanti con la terra e abbiamo deciso di rinominare la realtà.

Compagn*, oggi condividiamo con voi la breve cronaca di un’azione inconclusa, per il fatto che il dispositivo ritardante posizionato sul nostro congegno incendiario ha fallito – congegno collocato il giorno 20 dicembre 2012, sotto una pattuglia municipale appartenente allo Stato del Messico (EdoMex) – è necessario sottolineare che sono stati curati i dettagli di sicurezza e se le maledette forze poliziesche hanno nelle loro mani questo congegno, non potranno trovarvi una sola pista, niente. E’ importante comunicare gli errori, così come si comunicano gli attacchi riusciti, perchè questi possano servire come metodo di sviluppo all’interno dell’informalità; siamo fiduciosi che questa azione avrà comunque qualcosa di utile, servendo come avvertimento, come promemoria del fatto che continuiamo a restare in guerra in qualunque parte del mondo. I non conformi, i selvaggi continuano ad irrompere, questa azione non è più che un obiettivo necessario da conseguire.

Ora sentiamo la necessità di comunicare con tutt* i/le compagn* sequestrat* nelle carceri, siamo fiduciosi del fatto che queste righe arriveranno a tutt* loro e che li faranno sentire meno sol*, siamo ansiosi che sappiano che siamo accanto a loro. Fuori e dentro le celle esiste l’amore insistente per la lotta contro quanto è imposto. Speriamo di vederl* lontano dalle prigioni e nottambuli li nominiamo. Tutt* insieme e riparati dalla notte, assaporeremo lo spettacolo che milioni di scintille ci offrono, formando fasci di stelle che esplodono e illuminano gli sguardi.

La lotta è contro tutta la realtà esistente e imposta!
Solidarietà con tutt* i/le nostr* compagn* imprigionat* nei diversi reclusori del mondo!

Forza Mario López, Nicola Gai, Alfredo Cospito, Carla, Iván, Henry, Elisa Di Bernardo, Gabriel Pompo Da Silva, Marco Camenisch e tutt* i/le compagn* sequestrat* dallo Stato!

Gioia per sapere lontani dalle sbarre Eat e Billy!

Amore e Rabbia!

La vita selvaggia e incontenibile, non sparirà… mai arres*, mai sol*, stupendamente violent* e collericamente forti!

Frazione Anticivilizzazione
del Fronte di Liberazione della Terra
Affine alla Federazione Anarchica Informale
(FA/FLT/FAI)

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Germania: Attacco incendiario in una fabbrica di allevamento di polli a Meppen, Bassa Sassonia

(uno dei tre impianti di allevamento che sono stati bruciati)
(uno dei tre impianti di allevamento che sono stati bruciati)

Il 22 Novembre 2012, nella notte, abbiamo dato fuoco a un allevamento di polli nella fabbrica Klein Füllen (a Meppen), che era vacante tra due periodi di nidificazione.

Sotto il capitalismo, quasi tutto è una merce. Il valore di scambio di una cosa determina ciò che deve essere fornito al fine di ottenere qualcosa. Chi ha bisogno di cosa, al fine di poter vivere felice, non è importante.

Alcune persone possono monopolizzare attraverso il possesso di un sacco di cose, che non usano nemmeno, nonostante il fatto che altri sono privi di queste. Le cose non vengono prodotte quando coloro che hanno bisogno di queste non hanno soldi. Se le cose non possono essere vendute bene, spesso vengono distrutte, anche se potrebbero essere necessarie. Quando si trovano in eccesso di offerta non redditizia, ad esempio, i cereali vengono bruciati, in modo che i prezzi non scendano.

Anche gli animali possono essere trasformati in una merce. “Gli animali della fattoria” possono essere mantenuti in vita con un costo minimo ed essere sfruttati: il massimo profitto da una creatura vivente che non può resistere. Nella produzione di carne l’uccisione di animali crea solo il valore aggiunto. In altri prodotti animali la macellazione è la conseguenza economica, una volta che l’esistenza, ad esempio, di vacche da latte o di galline che fanno uova non è più redditizia ad un punto di massimo. Animali umani e non umani sono sfruttati e uccisi. Questo non può in alcun modo essere equiparato, ma respinto in entrambi i casi.

Noi non ci abbassiamo sullo scambio verbale. Questo è importante, ma non basta. Le condizioni attuali sono molto più distruttive da qualsiasi attacco incendiario sulla proprietà. Le condizioni sono estremamente miserabili per la maggior parte degli organismi viventi, e devono essere combattute radicalmente. Non importa quanto buono lo stato sociale ama presentarsi, o quanti centimetri quadrati di carne di pollo o maiale sono a disposizione della gente, questo non cambia il fatto che l’organismo vivente di per sé è visto come niente di più che il suo utilizzo nella creazione di valore aggiunto. In questa fabbrica/fattoria i polli vengono ingrassati per Rothkötter. Rothkötter e Wiesenhof sono le più grandi aziende del settore del pollame in Germania.

Ci sono molte altre fabbriche di allevamento in ​​cui gli animali vengono tenuti.

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Atene: Rivendicazione di responsabilità per l’attacco incendiario alla filiale dei servizi comunali a Sepolia, in solidarietà con l’occupazione di Villa Amalias

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Nelle prime ore del mattino di Venerdì 21 Dicembre abbiamo posizionato un ordigno incendiario composto da cinque bombole di gas sulla facciata dell’edificio dei KEP (il cosiddetto Centro Servizi dei Cittadini), che si trova all’incrocio delle Vie Dyrrachiou e Amvrakias, nel distretto di Sepolia.

Eravamo armati con rabbia e consapevolezza relativa alle ultime mosse del nemico di classe contro l’ambiente anarchico/antiautoritario, e in particolare dal ministro fascista della Repressione Civile, alias ministro dell’Ordine Pubblico Dendias, e i suoi soci, il Primo Ministro Samaras e il sindaco di Atene Kaminis, che hanno invaso l’occupazione di Villa Amalias.

Con questa azione diretta, abbiamo dimostrato la nostra solidarietà con l’occupazione anarchica di Villa Amalias e gli otto compagni perseguiti, che si sono tenuti nelle segrete infernali del quartier generale della polizia di Atene. Abbiamo preso di mira il KEP perché appartiene alla giurisdizione del comune di Atene, che ha avuto un ruolo di primo piano nel caso dell’evacuazione prevista dell’occupazione.

Avvertiamo coloro che hanno contribuito a questo specifico attacco che questo era solo l’inizio.

RITIRO IMMEDIATO DELLE FORZE DELLA REPRESSIONE DALL’OCCUPAZIONE

Anarchici Infuriati

Xanthi, Grecia del Nord: Attacco incendiario allo spazio sociale auto-organizzato Xanadu da autori “anonimi”

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Sabato, 22 Dicembre, all’alba, lo spazio sociale aperto Xanadu (operativo dal 2009 nella città di Xanthi) ha subito un attacco fascista.

I fascisti ha tentato di distruggere lo spazio sociale aperto Xanadu con un incendio doloso, causando gravi danni materiali e mettendo in pericolo la vita dei vicini.

Non sono riusciti a distruggere l’edificio. Abbiamo già iniziato i lavori di restauro, in modo che il Xanadu si aprirà presto.

Questo attacco fa parte dell’ampliamento di azioni che mettono nel mirino il Xanadu da parte di specifici agenti parastatali in questo ultimo periodo.

Essi non ci fermeranno, perché non siamo intimiditi da loro.

Continueremo ad essere qui e lottare.

Il Xanadu è composto da tutti noi.

Il collettivo di Xanadu, 22/12/2012

Buenos Aires: I Amici della Terra / Federazione Anarchica Informale hanno dato in fiamme più di 100 veicoli di lusso

Segnaliamo che nel corso dell’ultimo mese – Novembre 2012 – più di un centinaio di auto di lusso sono state bruciate nella città di Buenos Aires, in particolare nei quartieri di Recoleta, Palermo, Belgrano, Nuñez, Villa Urquiza e Villa Devoto, a causa di un’azione incendiaria eseguita dalle mani anonime di coloro che si definiscono ‘Amigxs de la Tierra’ (Amici della Terra / FAI).

Un’ulteriore gesto di liberazione per tutti gli esseri di questo mondo che soffrono dall’oppressione e dallo sfruttamento del sistema, che domina tutti noi, è stato anche: l’incendio di una vettura il Sabato, 8 Dicembre alle 02:30 sul Viale Coronel Díaz 1700, così come l’incendio di un veicolo di trasporto pochi minuti dopo che si trovava a cinque isolati di distanza, presso il 21º dipartimento della Polizia Federale Argentina, ma anche l’attacco incendiario contro una concessionaria Volkswagen, Domenica 9 Dicembre alle 03:30 sul Viale San Martín Avenue 6700.

Ci auguriamo che le feste ipocrite e fasciste dei cristiani di merda – che saranno vigili affinché la cosa più importante che hanno ottenuto non scivola dalle loro mani – siano completamente fottute nel mese di Dicembre.

Faremo tutto il possibile in modo da infiammare le vostre auto, banche, stazioni di polizia, ambasciate, e anche voi stessi.

Esortiamo le altre cellule FAI in questa regione di partecipare all’offensiva contro lo Stato e il Capitale, e realizzare l’azione diretta anarchica nel modo che ritengono migliore.

I colpi che i settori distinti del Potere danno contro i nostri compagni non restringeranno le pratiche sovversive che sono diffuse nei cuori rivoluzionari.

Salute e anarchia a tutti i combattenti, soprattutto ai compagni imprigionati in Grecia, Italia, Germania, Spagna, Svizzera, Indonesia, Messico, Cile e Bolivia.

SPARGERE IL CAOS E IL FUOCO LIBERTARIO!

Amici della Terra / Federazione Anarchica Informale

Grecia, Atene : Assunzione di responsabilità dalla Minoranza Combattente/Comando Alexandros Grigoropoulos 07/12/2012

Assumiamo la responsabilità per l’attacco incendiario alla casa dell’ex ministro delle Finanze e della Difesa Giannis Papantoniou. Siamo arrivati ​​davanti alla porta della sua villa in via Olimpias a Kifissia ed abbiamo dato fuoco alle due auto che usa lui e la sua “moglie” Roula Kourakou per i loro trasporti inutili. La guardia personale che mantiene il maiale non ha potuto garantirli la sicurezza di cui chiede. Al di Fuori del fatto che i nostri pensieri hanno sempre flirtato con l’immagine della villa in fiamme e del terrorizzato Papantoniou e la sua “moglie” in cerca di vie di fuga, avevamo escluso a priori tale prospettiva visto che all’interno della villa era il loro piccolo bambino il quale non volevamo mettere ad alcun rischio.

Lontano da una retorica populista rileviamo al volto di Giannis Papantoniou un ufficiale del potere. Non ci interessa di elencare gli affari loschi anche se certamente ne ha fatti molti. In ogni modo, incorruttibili o corrotti, i funzionari del governo, indipendentemente dal fatto che mantengono le proprie posizioni nell’apparato statale sono un permanente bersaglio per le dignità ribelle. Abbiamo effettuato il nostro attacco la stessa notte che quattro anni prima i sbirri hanno uccisi il compagno Alexandros Grigoropoulos. Quattro anni fa qualcuno ci ha lasciato presto, un urlo di morte che ha scatenato la rivolta e gli eventi che tutti conosciamo, quattro anni dopo quel giorno, un grande fuoco e alcune esplosioni al di fuori della casa di un nemico dichiarato risvegliano il nostro odiano e scatenano il terrore nella direzione desiderata.
Attraverso gli attacchi personali desideriamo di irrompere le zone territoriali di sicurezza nelle loro vite. Nelle loro case, nelle loro auto, nella loro vita dissoluta.

Pensieri dall’abisso, dedicati dal nostro cuore a coloro che si immettono con rabbia nel proprio abisso…

Volti oscuri, con i caratteri che si nascondono sotto un cappuccio, con l’interni che bruciano. Bruciano dalla loro passione per una libertà che deve essere vissuta, per una morte che forse si avvicina, per un evento inatteso che ha cambiato la loro vita.

Per una attimo si illuminano per interi sui fuochi accesi delle barricate e sulle merci bruciate delle metropoli, con gli occhi che brillano da una speranza, per l’impossibile che deve essere raggiunto a tutti i costi, per la contraddizione che è stata appena armata ed ha preso il proprio posto di battaglia nella camera di scoppio. E l’arma punta verso entrambi i nemici e le nostre teste. Una roulette russa che porta alla follia. E questa follia, bella e pericolosa travolge ogni muscolo del nostro corpo, ogni neurone del nostro cervello, diventa pietra sulla testa dei sbirri, bombe nelle sede centrali dell’ordine costituito, pallottole nei corpi dei nostri aguzzini. E ritornando alla base, la contraddizione armata fa fuoco, si converte in una domanda eterna che ronza e urla dentro di noi, un pianto che si versa per il cambiamento che si allontana sempre di più, un grido che rompe la notte di pietra degli schiavi moderni per informarli del nostro arrivo.

“Bastardi vi fotterò, tutti, oggi ho toccato la fine come voi toccate la vostra moglie o il vostro marito, che procedura standard per voi, così come prendete il cibo dal forno, che cosa nuova per noi ogni volta una nuova esperienza e un nuovo senso, un nuovo sentimento che nasce destinato a morire accanto a noi in qualche luogo buio di riflessione, figli di puttana, fanculo il vostro dio, potessi tirare una linea e sparare in aria come colui che da l’inizio ad una gara, di sapere che correrò come un matto attraverso laghi, foreste e montagne, ma alla fine avrò ottenuto un segno di vincitore o perdente, fanculo al vostro dio”.

E quando il sole tramonterà portando con sé verso l’ignoto pozzo significati e scopi, sfide e deposizioni, questi volti sconosciuti emergono dallo stesso punto sconosciuto che coloro che l’abbiano cercato sono stati persi nel pellegrinaggio trascendentale, ma ora sono felici, sorridenti con un po di felicità prestata dalla creatività distruttiva che preparano per disperdere, decisi che questa volta toccheranno il cielo allungando le mani fino a quando gli fanno male i loro bordi.

Vogliamo un po di tempo in più, giusto per riuscire a mettere i nostri pensieri caotici in un cosiddetto ordine, per definire la variabile della nostra vita che soffoca nei sotterranei sporchi della vita priva di significato del mondo moderno e raggiungere la superficie per un respiro. Solo un respiro che durerà abbastanza a lungo per correre, per innamorarsi, per piangere, abbracciare i nostri amici e i nostri genitori, fare una forte risata, amare i nostri affini e odiare i nostri nemici, a contemplare l’orizzonte, l’universo dell’infinite possibilità. E nel momento che il soffocamento ci affermerà indosseremo di nuovo i nostri cappucci e ci armeremo per l’ultima volta, e quest’ultima volta la parola vendetta prenderà le dimensioni terrificanti che abbiamo sempre sognato, bruceremo i portatori del disprezzo umano e dell’oppressione accumulata, poliziotti e giudici, funzionari governativi e politici, la tempesta autoritaria che ci spaccia diventerà cenere. E in quel esatto momento in cui abbiamo messo a punto una danza favolosa sui cadaveri di tutti loro, realizziamo che la gioia della vittoria non ha alcun significato, non ce la fai, cerchi di prendere un altro respiro, di vivere nel mondo che per tanti anni costruivi con la plastilina della fantasia anarchica nella tua testa, inizi ad avere vertigini, un respiro cazzo, solo un respiro, ma hai già fatto i tuoi accordi quando stringevi la mano con l’aria che ti aveva sussurrato con un reclamo triste, “hai solo un respiro fratello”. Chi se ne frega, questo era tutto, se il tempo era una persona reale l’avrei certamente ammazzata con piacere, succhi con gli occhi spalancati che le ultime immagini e gli odori, pensi con ritmi febbrili, sai che segue l’eternità del nulla e per questo devi pensare molto. Piano piano, inizi lentamente a perdere il contatto, dopo un po’ si era spento tutto.

Siamo nella ricerca del momento fatale…

Il momento che avremo eliminato qualsiasi voglia di rinviare per assumere posizioni assolute, punti di vista, pratiche, qualsiasi approccio etico deterrente ai movimenti distruttivi con l’unico obiettivo l’integrazione del istante vissuto, i desideri implacabili, gli istinti più violenti. Il momento che il pensiero e l’azione si innamoreranno uno con l’altra con passione, cominciando una magica danza illegale di passione e rischio sotto la luce delle stelle. Il momento che ogni paura sarà un’altra occasione per rompere i confini e vivere al di fuori di questi. Al di fuori di ogni legge ci comanda, ogni società che ci soggioga, ogni compromesso che ci annuisce con sornione. Per vivere al di fuori della loro realtà, costruendo focolai diffusi di caos e illegalità per ogni fuorilegge del pensiero e dell’azione. Chiamando tutti i disadattati di questo mondo di profanare qualsiasi morale, tutti i radicali di sanguinare ogni mediocrità, tutti i pazzi di uccidere qualsiasi cosa logica.

Imponendo il demone irrazionale che custodiamo per anni nelle nostre viscere.

Per portare in esecuzione la potenza della maggioranza!

Viva il nulla creatore!

Viva l’anarchia!

Onore per sempre tutti i morti della lotta della liberazione anarchica.

Minoranza Combattente/Commando Alexandros Grigoropoulos

fonti: greco, inglese

Svezia: Incendio contro una compagnia di sicurezza di Vinci a Malmo

L’8 novembre un’auto della compagnia di sicurezza Skånsk larmtjänst è stata data alle fiamme a malmö, sweden. Skånsk larmtjänst è una parte dell’enorme compagnia di costruzioni Vinci. L’attacco è stato realizzato in solidarietà con la ZAD, un progetto contro l’aereoporto vicino a Nantes, in Francia, dove lo stato francese e Vinci stanno cercando di costruire un grande aeroporto. E’ stata anche fatta in odio alla società e in amore all’anarchia.

VINCI DEGAGE! 

fonte: 325

Cile: Rivendicazione dell’attacco contro il simposio di vivisezione nell’Università di Concepción

Ognunx dovrebbe essere integro per riuscire a farsi carico della propria salute, quando non è così, non ci sono scuse per delegare all’esterno la responsabilità di conoscere il proprio corpo, niente giustifica la vivisezione come metodo di “cura”.

Niente giustifica la superiorità autoconcessa e presuntuosa con la quale l’essere umano dispone di altri animali, dei loro corpi, delle loro vite, del loro tempo, anche se fosse in maniera igienica, arieggiata, sofisticata, anestetizzata o più sicura possibile.

Che contraddizione che si faccia soffrire e si uccida per ottenere la salute, persona che credono di fare del bene, quando perpetuano solo la decadenza umana. Scienziati che giorno dopo giorno provocano malattie negli animali, molti dei quali transgenici, per poi applicare i loro rimedi sugli umani, per migliorarlo, renderlo ogni volta più immortale, più perfetto. Migliorare la razza umana, sono nazi in camice bianco! Torturatori pagati dallo Stato e dalle industrie farmaceutiche.

Abbiamo attaccato il Simposio Internazionale Sui Modelli nell’Investigazione Biomedica [il 14 novembre] poiché lì si riunivano prestigiosi sfruttatori di animali sia nazionali che internazionali. Lo abbiamo fatto con 2 congegni incendiari esplosivi, uno collocato sotto un furgone di proprietà dell’Università di Concepción, per la precisione nell’area di ricerca e l’altro collocato sotto il furgone del dottor Fidel Castro, pioniere latinoamericano nella creazione di animali transgenici ed esperto in clonazione animale, è di fatto il primo ad aver clonato una mucca in Cile, ma lasciamo che sia lui stesso a spiegare a cosa si dedica:

“… da lì nascono le biofabbriche, a quello mi dedicavo a Cuba, a generare biofabbriche di animali che producevano droghe per uso medico e questo è quello che vogliamo fare qua (…) se modifichiamo questi animali perchè geneticamente il loro latte contenga farmaci introdotti attraverso l’ingegneria genetica, il costo si abbasserebbe e la disponibilità aumenterebbe…”

Queste, oltre alla realizzazione di un nuovo centro di torture per animali (bioterio) con a capo la dottoressa Roxana Pincheira e i suoi lacchè, che presto inizierà ad essere costruito nell’Università di Concepción, sono le motivazioni del nostro agire.

Perchè quelli che lucrano con la sofferenza animale e l’artificializzazione della vita sappiano che siamo vicino e non ci riposeremo.

Quella mattina il ricordo di Barry Horne ci ha protetto e la sua forza ci ha accompagnato.

Libertà per tutti gli animali imprigionati e torturati.

Saluti pieni di amore e rabbia ai guerrieri Nicola Gai e Alfredo Cospito, a Braulio Durán Gonzáles, a Henry Zegarrundo e specialmente a Marco Camenisch. La distanza ci separa ma la lotta ci unisce.

Fronte di Liberazione Animale

$antiago, Cile: Rivendicazione dell’incendio di un autobus a Villa Francia

Il giorno di venerdì 30 novembre, del presente anno, noi, agitatori/ici luddistx ci siamo dati il piacere di veder bruciare una delle loro macchine, prendendoci gioco della loro paura e delle costanti minacce del Potere le abbiamo viste tranquillamente alla televisione, mentre sorridevamo.Piuttosto che le loro “27 ore di amore”*, preferiamo 5 minuti di distruzione, piuttosto che la loro carità preferiamo la solidarietà violenta.

A distanza abbiamo potuto vedere come la 509 bruciava in Av.5 de Abril, sperando che questa azione sia come un segnale di fumo che si spande e abbracci ogni fratello e sorelle in carcere.

Individualidades bacanes (Individualità fantastiche)

* Il riferimento è a un patetico programma televisivo “27 ore di solidarietà per Teleton”, in cui gli spettatori inviano donazioni per la ricerca scientifica.

Atene: Attacco esplosivo agli uffici dell’Alba Dorata

Rivendicazione di responsabilità per l’ordigno esplosivo che è stato esploso nella sede locale del partito nazionalista ad Aspropyrgos nelle prime ore del 4 Dicembre 2012:

Il Fronte Antifascista-Federazione Anarchica Informale (FAI) rivendica la responsabilità per il collocamento dell’ordigno esplosivo presso gli uffici dell’Alba Dorata dell’Attica Occidentale ad Aspropirgos al 17°km della strada statale Atene-Corinto. L’urbanistica della zona (si tratta di una zona con poco traffico specialmente nelle ore serali) ci ha offerto vantaggio per mettere un ordigno esplosivo, senza dover effettuare chiamate di avvertimento per telefono (che forse avrebbero spinto i poliziotti ad disattivare il meccanismo con l’orologio che abbiamo dovuto usare, per proteggere gli uffici dei loro amici e soci albadorati).

Oltretutto i compagni che hanno fatto esplodere l’ordigno esplosivo avevano controllato perimetricamente la zona a quel ora, in modo da non ferire qualche passante casuale. Per quanto riguarda i danni causati al negozio di costruzione di insegne al piano terra, non erano nelle nostre intenzioni visto che l’obiettivo era solo la sede dell’Alba Dorata. Ma dobbiamo rendere noto che quelli che tollerano la co-operazione con i fascisti trasferiscono i problemi alla loro porta. Che chiedano pure un risarcimento a loro vigliacchi vicini neonazisti.

Abbiamo scelto di colpire gli uffici dell’Alba Dorata perché riteniamo che devi colpire i fascisti prima che loro colpiscano te. Non staremo con le braccia incrociate a guardare la schiusa del serpente. Rifiutiamo la passività delle denunce pubbliche e il ruolo della vittima eterna che ha paura di scontrarsi apertamente con i fascisti. Odiamo l’ipocrisia umanitaria e il perbenismo professionale dei politici e dei giornalisti che demonizzano l’Alba Dorata santificando la democrazia della demagogia. Ci fanno arrabbiare le invocazioni della legalità costituzionale e le ridicole suppliche per “mettere fuori legge l’Alba Dorata.”

La questione per noi non è che l’Alba Dorata sia messa fuori legge, ma fuori vita. Allora, Elias Kasidiaris, questo ragazzo affemminato con i mille tic nervosi [sic], capirà che quando afferma [come esponente del partito] che “l’Alba Dorata non si fermerà né con proiettili né con bombe” commette un grosso errore. Oltretutto i grandi paroloni non hanno mai aiutato nessuno.

Naturalmente oggi sappiamo che a parte di alcune decine di polpettoni rasati con il cervello di un radicchio, l’Alba Dorata possiede un apparato di partito organizzato (con sussidi governativi di milioni di euro) ed un ampio consenso popolare da una parte della società. Inoltre sappiamo che le migliaia dei suoi elettori non sono tutti neo-nazisti. Si tratta di un pittoresco mosaico di gente conservatrice, di fossili nostalgici della monarchia e della dittatura, ragazzini codardi che ammirano lo stile di vita militarista degli albadorati, democratici delusi abbagliati dal presunto atteggiamento forte e dal populismo della destra, neo-poveri la qui cui unica proprietà rimasta sono le loro fantasie nazionaliste, spaventati piccoli borghesi che hanno trasformato i loro impasse finanziari in odio verso gli stranieri ed altre decine di caricature sociali che sostituiscono la loro miseria e la viltà con il falso atteggiamento forte dell’Alba Dorata.

Questa moltitudine di elettori non sono neo-nazisti, ma questo non significa che sono innocenti. Sono solo la coda del serpente. Certamente non c’è un’immunità per loro, ma quello che viene primo per ora è la testa.

L’Alba Dorata utilizza spesso una retorica anti-sistemica per mantenere la sua coda. L’Alba Dorata anti-sistemica è l’Alba Dorata degli contributi statali, quella che ha come presidente un membro del ex Servizio Statale di Informazioni (KYP) –che era nel libro paga ufficiale dell’agenzia segreta greca per i suoi servizi–, quella degli infami che denunciano gli ex esponenti di spicco [caso Haris Kousoumvris [che ha pubblicato un libro sotto il titolo “Demolendo il mito dell’Alba Dorata”] e collaborano con la polizia (informazioni sul reclutamento di nuovi membri per mappare lo “spazio dell’estrema destra”). È anche noto che l’Alba Dorata al di là degli apparenti tafferugli che causa con i sbirri, mantiene ottimi rapporti di amicizia con la polizia, dalla quale deriva una larga fetta dei suoi elettori. Così con le spalle dei sbirri continua indisturbata alle sue azioni di pseudo-forza dando calci a cartoni vuoti di immigrati e accoltellando…

Nell’apparente antipoda i professionisti giullari della sinistra cercano di coprire col luccichio magico dell'”umanesimo” la questione degli immigrati. Ma l’immigrazione non è un’attenuante per nessuna azione di cannibalismo sociale. Non ci sono alibi per chi (sia “greco” o “immigrato”) stupra, né alcuna pietà per chi lega e tortura altre persone per rubarli pochi soldi, invece di andare a rapinare una banca. Così la retorica della difesa della sinistra e degli anarchici che viene espressa con vaghe generalizzazioni “di assoluzione” come “Siamo tutti immigrati” aumenta il conservatorismo e l’accelerazione sociale del fascismo.

L’etnia e la diversità in quanto tale non può essere un criterio di colpevolezza, non può essere una presunzione di innocenza. Ogni uomo è valutato dalle proprie scelte e azioni e non dalla sua razza o colore.

Oggigiorno i albadorati e i loro seguaci, trovano rifugio nella codardia del patriottismo. È il tempo della coesione di quelli che hanno paura. Il Fronte Antifascista – Federazione Anarchica Informale combatte contro il regime della paura. Lontano da piattaforme burocratiche passiamo dalla difesa all’attacco. Non aspettiamo niente e nessuno. Non ci sono scuse. Basta con la passività e il disfattismo. Attacchiamo i fascisti con ogni mezzo-con il legno, con i coltelli, con le cacciavita, col fuoco, con esplosioni, con pallottole.

Facciamo la cartografia degli albadorati e gli facciamo agguati, gli spacchiamo alle botte, bruciamo le loro motociclete e gli “ritiriamo” dalle loro false azioni di forza. Meglio di sdraiare alcuni di loro adesso, prima di credere di poter alzare la testa. Non c’è bisogno di qualche specializzazione militarista, serve solo coscienza, coraggio e determinazione… Non servono neanche amicizie pericolose e l’avventurismo di alleanze opportunistiche effimere “contro la minaccia del fascismo” che mostrano l’Alba Dorata come il rivale della democrazia, assolvendo parallelamente la dittatura parlamentare.

Il fascismo più pericoloso non sono i caratteristici rasati bomboloni dell’Alba Dorata, ma il fascismo che non sia visibile. Il fascismo che si nasconde dietro le gentilezze di velluto del totalitarismo democratico. Il fascismo legale dei padroni, delle multinazionali, dei tribunali, del carcere, dell’esercito, della polizia, della conoscenza sterile della scuola, della chiesa, della legge, delle pubblicità, del controllo di tutti i giorni, della noia e della solitudine che regnano nei moderni campi di concentramento della metropoli. Tutti questi tiranni della nostra vita quanto più si nascondano dietro un muro di uniformi e armi da fuoco saranno sempre nel mirino del Fronte Antifascista-Federazione Anarchica Informale.

L’attacco all’Alba Dorata costituisce parallelamente (anche se prematuramente, prima delle date annunciate) un saluto ed una partecipazione attiva all’appello fatto dalla Frazione Anti-civilizazzionista del Fronte di Liberazione della Terra (FAI) in Messico attraverso il doppio attentato effettuato, invitando ad una Settimana Internazionale di Azione Diretta per il nostro fratello anarchico Mario Lopez che sia imprigionato lì.

Saluti ribelli a tutti i nostri fratelli che fanno la Federazione Anarchica Informale, realtà…

Che possa la nostra rivolta per la libertà di infuocare i nostri cuori.

PENSARE RIVOLUZIONARIAMENTE – AGIRE OFFENSIVAMENTE

Fronte Antifascista – Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI – IRF)

PS: Inviamo, inoltre, i nostri saluti cospirativi a tutti loro che da Veria fino a Patrasso e Creta e da Agrinio fino a Xanthi, attaccando i fascisti. Ogni picchiata ad un albadorato ed ogni distruzione dei loro uffici è parte del fronte antifascista. Il fascismo si distrugge con i fatti e non con le parole…

fonte: in greco, in inglese

Toluca, Messico: Doppio attacco esplosivo contro una filiale della banca Banorte ed un ufficio di pagamento delle bollette della società di telecomunicazioni Telmex

“Siamo tutti Cospirazione delle Cellule di Fuoco. la CCF non è un’organizzazione o semplicemente un gruppo. Al contrario, è l’espressione antagonista della rabbia e il disprezzo nei confronti del potere e delle sue strutture. Per afferrare* ciò che è la CCF in realtà, tutto ciò che serve è la benzina, i fiammiferi e la voglia di lottare per la liberazione totale.”
CCF-Mexico/FAI

Nel profumo della terra bagnata abbiamo trovato i processi inesauribili di resistenza che germinano il fiore selvatico dell’anarchia. Nel calore delle altre specie abbiamo scoperto il valore irriducibile di ogni individuo che nega l’ordine istituito e si stacca dalla paura e dall’immobilità. Nell’informalità abbiamo trovato il piacere della rivolta individuale che è in grado di trasformarsi in una piaga di spontaneità.

Rivendichiamo di essere violenti, rabbiosi, selvaggi, asessuati; siamo Cospirazione delle Cellule di Fuoco dando la guerra sociale, arrabbiati espropriatori dell’individualità. Assumiamo la responsabilità per i due ordigni esplosivi che sono stati esplosi all’alba del 29 Novembre 2012 nella città messicana di Toluca, il primo in una filiale della banca “Banorte” e ​​il secondo in un ufficio di pagamento delle bollette di “Telmex”.

Senza molto di più da scrivere, lasciamo che siano le azioni stesse il lubrificante della solidarietà; facciamo appello così per una settimana internazionale di azione diretta in solidarietà con il sempre inflessibile Mario Antonio López “Tripa” dal 15 al 22 Dicembre; che la solidarietà tra gli acratisti possa essere espressa in un modo polimorfico.

Per un Natale Nero!
Per la distruzione della società della prigione!

Frazione Anti-civilizazzionista del Fronte di Liberazione della Terra
Affine alla Federazione Anarchica Informale
FA / FLT / FAI

fonte

* La FA / FLT / FAI ha scritto “entendre” (capire, afferrare) invece di “extender” (estendere, spredere) che compare nelle versioni note della stessa citazione.

Santiago, $ile: Barricate e scontri in solidarietà con i compagni della Lotta Rivoluzionaria

Giovedì, 22 Novembre, circa alle 8 del mattino, un gruppo di incappucciati è uscito dall’Università Centrale, che si trova accanto al parco Almagro nel centro di Santiago, e ha dato fuoco a barricate sulla via San Ignacio per interrompere il flusso del traffico.

L’irruzione nel trasferimento di routine delle persone da casa al lavoro e viceversa, attraverso questa strada ha causato il rapido arrivo delle forze speciali dei carabinieri, dei quali gli individui incappucciati erano già in attesa con pietre e bottiglie molotov in mano.

Dopo alcuni momenti di combattimento di strada, i compagni si ritirarono nelle sedi universitarie, da dove continuarono a combattere contro i bastardi in divisa.

Quando sono rimasti senza materiale per il confronto, i compagni anonimi hanno lasciato il posto; non sono stati effettuati arresti.

I volantini lasciati sul posto scrivevano:

In solidarietà con i compagni dell’Organizzazione Lotta Rivoluzionaria, che sono stati incarcerati e sono attualmente perseguiti dallo Stato / Capitale.

In memoria dell’anarchico compagno Lambros Foundas, ucciso in combattimento da parte della polizia greca (2010).

Per il richiamo di sostegno al caso dell’Organizzazione Lotta Rivoluzionaria in Grecia, nei giorni 22, 23 e 24 di Novembre.

Anarchici, $ile.

“TUTTI COLORO CHE COMBATTONO DEVONO SAPERLO.
NON SARANNO MAI SOLI!”

fonte

Germania, ALF incendia camion di trasporto animali vivi

Nella notte del 15 Novembre 2012 abbiamo distrutto un camion di trasporto animali usato per la deportazione e il profitto alle spese delle vite degli animali. Ora è tempo di girare il coltello e punire gli assassini per tutta la sofferenza e la morte che hanno portato sui nostri fratelli e le nostre sorelle. Secondo la polizia, il danno è stato di 15.000 euro. Speriamo che a causa della nostra azione i leaders del campo di concentramento dovranno chiudere questo campo. State attenti, questo è solo l’inizio! Nessuna pace per i torturatori!

Fedelmente vostri,
ALF

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Atene: Rivendicazione di responsabilità per l’incendio doloso contro due auto della polizia, avvistate in un negozio di riparazione auto nel quartiere di Goudi

E il tempo passa, i minuti si affollano uno accanto all’altro, le giornate passano con un fischietto spensierato. I nostri pensieri scivolano dalle dittature degli orologi e delle ripetizioni monotone, cercando dei sentieri di trasgressione.

Le sveglie suonano forte la mattina nelle nostre orecchie, figure identiche ci spaventano per le strade, i nostri incubi si nascondono…

I sogni sono interrotti da inseguimenti, urla di tortura, dalle ultime parole delle persone che sono state giustiziate o si sono suicidate; dal sospiro di immigrati emarginati, dal pianto dei bambini, dai segreti dei fratelli e della sorelle imprigionate.

La notte di sonno tranquillo nella metropoli, all’interno delle camere oscure, sotto le lenzuola macchiate di sangue, è semplicemente ipocrita. Come si può sprofondare nel sonno, chiudere gli occhi e sognare, mentre allo stesso tempo, le ombre delle strade vengono perseguite? Come possa essere compiacente la coscienza su un cuscino quando il sangue di tutto il mondo scorre di notte nei viali dei sospiri?

Minoranze, una manciata di compagni tra le moltitudini, con odio e amore che brilla nei loro occhi… Rischi pagati con anni di carcere. Rischi pagati con viaggi in altri mondi. Scelte e decisioni di vita imbevute di speranze, aspettative, ma anche delusioni, punti morti. Scambi di sguardi, occhi inquieti, pochi armi, fantasia, paura, sollievo.

Una passeggiata attraverso la città. Centinaia di obiettivi. Non sai nemmeno quale scegliere per primo. Edifici e persone, rappresentazioni ostili di dominazione.

Una passeggiata in città, nei dintorni soffocanti. Cercando, ricercando, controllando…

Due auto della polizia di pattuglia in un garage di servizio. Solo una parete di vetro ci separa. Non è nulla. È un’occasione.

Lunedì, 19 Novembre, all’alba. Via Aristomenous, Goudi. Spacchiamo la parete di vetro e mettiamo fuoco ad entrambe le auto della polizia. I danni alla proprietà del garage non è la nostra preoccupazione; ogni altra spia, proprietario di un garage dovrebbe pensarci due volte la prossima volta, prima di correre a riparare una macchina della polizia.

Ovunque, in qualsiasi momento, come piace ad ognuno: attacco ai maiali della polizia.

Due auto di pattuglia bruciate sono due auto di pattuglia di meno. Alle loro officine di riparazione, alle loro case, alle loro stazioni di polizia, sulla via del ritorno dal lavoro.

Non ci sarà mai alcuna tregua con i guardiani in uniforme del regime; con i “ragazzi” che scelgono di proteggere l’ordine pubblico per pochi euro. Nostro obiettivo saranno inoltre tutti coloro che collaborano con i poliziotti e le loro spie.

Per migliaia di ragioni, innumerevoli occasioni, molti incidenti…

Per i nostri compagni uccisi…

Per i giovani che hanno ricevuto proiettili perché non si sono fermati a qualche posto di blocco…

Per i pericolosi ed orgogliosi fuorilegge caduti morti nelle battaglie con i cani del regime…

Per tutti gli uomini e le donne i cui corpi sono stati crivellati di proiettili, per tutti coloro che sono stati ammanettati dietro la schiena sui sedili posteriori delle auto di pattuglia…

Per i miserabili del nostro mondo, che sono stati umiliati, torturati, picchiati nei dipartimenti di polizia, nelle carceri, sulle strade solitarie…

Per le prostitute che vengono violentate dalle fecce in divisa…

Per tutti gli uomini e le donne che sono pronti a fare il loro proprio salto in avanti, l’assalto vero il cielo.

Inviamo il nostro più caloroso abbraccio ai vagabondi di Salonicco (Thessaloniki), Babis Tsilianidis, Sokratis Tzifkas e Dimitris Dimtsiadis, che si sottopongono ad un altro processo, questa volta per il caso degli arresti nei quartieri di Tavros e Vyronas ad Atene. Fratelli, ci sentiamo come se fossimo gli autori del vostro ultimo testo (per quanto riguarda il rifiuto di partecipare al procedimento giudiziario e molto di più), e adottiamo ogni parola…

Vicino a tutti coloro che sono stati perseguiti o affrontano un processo in questo periodo.

GUERRA ALLA LORO DEMOCRAZIA
TUTTO PER TUTTO

PS.1 Un pugno sollevato per i compagni ad Agrinio che si sono scontrati con i poliziotti il ​​giorno che l’Alba Dorata (Chrissi Avgi) abbia inaugurato un ufficio locale.

PS.2 “Parlano di popoli, parlano di masse, nessuno di loro è mai stato in grado di sentire la tensione, la passione, l’ascesa e la caduta di interi mondi in sole 24 ore dalla vita del rivoluzionario.”
Diamo l’addio a Chronis Missios (scrittore, ex-prigioniero politico nato il 1930 e morto il 20 Novembre 2012).

PS.3 Solo per la cronaca, questa azione particolarmente è stata completamente (e meticolosamente) nascosta da tutti i media tradizionali.

Cerchi di Trasgressori
Cellula del Vagabondaggio Rivoluzionario

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Grecia: Dichiarazione congiunta di 20 combattenti imprigionati e processati in solidarietà con gli ostaggi anarchici, “i 4 di Vyronas”, Tzifkas, Dimtsiadis, Tsilianidis, Fessas, in occasione della Corte Marziale del 23 Novembre

Polvere da sparo e fuoco per le celle della prigione di Stato – Non ci fermeremo fino a quando non saremo liberi

“… Ci sono momenti in cui le persone si rendono conto che il loro errore di essere soggiogati non è dovuto alle stelle, ma alle loro coscienze sottomesse. È dal quel momento che si fanno carico del proprio destino e la storia viene scritta da l’altra riva, quella che ogni Stato odia e trema. La riva della ribellione e della passione per la libertà…”

Il 23 Novembre 2012, gli anarchici Tzifkas, Tsilianidis, Dimtsiadis e Fessas sono chiamati a comparire davanti alla Corte d’Appello di Via Loukareos ad Atene, per lo svolgimento di un altro atto nella cronaca dei procedimenti penali contro di loro, che sono stati avviati dal 13 Ottobre 2010, dopo i mandati di cattura emessi per l’incendio doloso sui veicoli della società pubblica elettrica (DEI). L’anarchico Giannis Skouloudis è stato arrestato il 13/10/2010 ed ha rivendicato la responsabilità per questa azione diretta – è stato scarcerato il 22/06/2012.

I quattro compagni erano in latitanza per tre mesi, mentre la loro persecuzione continuava, e sono stati catturati il 13/01/2011. Insieme ad altri trucchi accusatori, i quattro sono stati incriminati per un nuovo caso, e questa volta le autorità persecutorie hanno applicato il teorema inventivo sull’antiterrorismo per l'”organizzazione terrorista sconosciuta”.

In questo processo, i funzionari giudiziari verrano chiesti di ratificare il monopolio della violenza che il complesso dello Stato sta cercando di mantenere – proprio come è successo alla corte precedente, che abbia avuto inizio il 21 Marzo 2012 ed ha stabilito sul caso dell’incendio doloso contro i veicoli della DEI. I funzionari giudiziari verrano chiesti di condannare moralmente e politicamente una serie di scelte e di coscienze che consistono una minaccia per la continuazione del dominio regolare ora più che mai, in mezzo alla rinascita della guerra sociale guerra, e mentre la fede nel sistema socio-politico abbia toccato il punto più basso; una serie di scelte e di coscienze che incarna l’applicazione teorica e pratica del negativo fotografico del processo rivoluzionario nelle sue innumerevoli sfaccettature.

Lasciando da parte le divisioni forgiate tra legale ed illegale, tra pubblico e cospirazionale, è chiaro che ogni arresto, ogni procedimento giudiziario ed ogni processo sono parte di una più ampia strategia contro-rivoluzionaria della dominazione.

Ogni attacco ad ognugno di noi è un attacco a tutti noi.

Lasciamo che i compagni parlino da soli sulle loro scelte, perché le azioni parlano più forte delle parole.

Li ricordiamo che noi stiamo dalla loro parte, ancora una volta, in vista di questa nuova parodia giudiziaria. Li inviamo, quindi, i nostri saluti e la nostra sincera solidarietà.

Solidarietà con gli anarchici Sokratis Tzifkas, Dimitris Dimtsiadis, Babis Tsilianidis Solidarietà con l’anarchico Dimitris Fessas

Mustafa Ergün, Angelos Kostopoulos, Dimitris Dimitriou, Charalambos Avramidis, Dimitris Giotsas, Michalis Ramadanoglou, Michail Tzoumas, Christos Tsonaros, Makis Gerakis, Yannis Gelitsas, Vaggelis Kalamaras, Dimitris Tsaras, Andrzej Mazurek, Elias Karadouman, Giorgos Karagiannidis, Stella Antoniou, Kostas Sakkas, Alexandros Mitroussias, Spyros Stratoulis, Rami Syrianos

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Manado, Indonesia : Cospirazione Internazionale per la Vendetta – FAI/FRI rivendica l’incendio di una scuola

L’11 Novembre 2012, coperti dalla notte e con desideri di solidarietà rivoluzionaria verso gli/le anarchicx imprigionatx di tutto il mondo, abbiamo bruciato una scuola elementare a Paniki – Manado. Dedichiamo la nostra azione a tutti i fratelli e le sorelle della FAI-FRI.

Forse moltx compagnx si staranno chiedendo – perchè dare fuoco a una scuola? La risposta è semplice. Prima di tutto, la scuola è una prigione. E non ci sono altre scuse per difendere la scuola e toglierla dalla lista di obiettivi delle azioni rivoluzionarie. A scuola, non impariamo la libertà, il coraggio, l’unicità e la solidarietà rivoluzionaria. Non impariamo altro che la situazione della società che ci viene imposta sulla nostra dignità come esseri umani.

Dedichiamo la nostra azione a ricordare i nostri fratelli, Eat e Billy, che sono ancora imprigionati dallo Stato. Inoltre, tramite questa azione vogliamo mandare saluti rivoluzionari a Nicola Gai e Alfredo Cospito, ai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, a Theofilos Mavropoulos, Gabriel Pombo da Silva, Marco Camenisch, ai membri di Lotta Rivoluzionaria e agli anarchici imprigionati in Cile e Bolivia. A Luciano Tortuga e Mario Tripa Lopez, mandiamo abbracci rivoluzionari ad entrambi.

Questa azione è parte della settimana di azioni per ricordare i nostri fratelli che sono imprigionati dallo Stato, la lotta contro lo Stato, il capitale e la società.

Nessun passo indietro
Mai disarmati, mai inchinarsi

Per l’anarchia
Per l’Internazionale Nera

Cospirazione Internazionale per la Vendetta
FAI-FRI
_

Note sull’azione:

Il fuoco è stato appiccato intorno alle 21.00. L’intera scuola è bruciata. 322 bambini hanno ora un sacco di tempo libero senza educazione di Stato. Non è stata una casualità. In seguito alla precedente azione del nostro gruppo del 5 Novembre a Manado, la polizia ha organizzato un meeting specificatamente per discutere della situazione, mentre ai media non è stato permesso di entrare per ascoltare. Pare abbiano deciso per una politica di negazione, nel tentativo di sopprimere le informazioni sugli attacchi. Quindi, il precedente congegno esplosivo a Manado è stato dichiarato essere “solo una valigia vuota” confusa con una bomba, e l’incendio della scuola è stato dichiarato essere “un corto circuito elettrico”.

fonte

Manado, Indonesia : Cospirazione Internazionale per la Vendetta – FAI/FRI rivendica un congegno esplosivo

“Remember, remember
The fifth of November
The gunpowder treason and plot.
I know of no reason
Why the gunpowder treason
Should ever be forgot.”
(V for Vendetta)

La scorsa notte (Lunedì 5 Novembre 2012) abbiamo posizionato un piccolo pacco esplosivo, di fronte al pub Red Monkey Karaoke a Manado. Lo abbiamo fatto come piccolo gesto di solidarietà a tuttx i/le ribelli in Papua che hanno ricevuto le pallottole dell’esercito indonesiano, alle persone nelle Filippine che resistono contro il disastro ecologico del mega-progetto di SMI-Xstrata, ai/le ribelli degli squat in Grecia che hanno affrontato lo sgombero e sono stati sequestrati dallo Stato, ai/le combattenti antifascistx in tutto il mondo che contrastano la discriminazione e il terrore.

Sappiamo che non significa nulla per alcune persone che non sanno altro che gettarci critiche e, dall’altro lato, si proteggono dietro le sbarre della ragione. Per alcuni, questo tipo di solidarietà “non è vera solidarietà” perchè nascondiamo i nostri volti e mettiamo solo un nome: Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale. Anche così, non vogliamo mandare la nostra solidarietà a “qualche rivoluzionarix”, al contrario ci dichiariamo un fronte nichilista.

Ma vogliamo comunque menzionare i nostri fratelli in armi che accendono sempre un fuoco nei nostri cuori con il loro messaggio: nessun passo indietro, mai inchinarsi, mai disarmati: la Cospirazione delle Cellule di Fuoco e l’anarchico rivoluzionario Theofilos Mavropoulos, i prigionieri rivoluzionari in Grecia, Gabriel Pombo da Silva, Luciano Tortuga, Mario Tripa Lopez, Alfredo Cospito e Nicola Gai, sequestrati dallo Stato, i prigionieri anarchici dell’operazione Ardire, Mangiafuoco, Ixodidae e Thor, il fiero Henry Zaggarundo, Marcelo, Juan e Freddy, Ivan Silva e Carla Verdugo, e i nostri due fratelli nella lotta che sono ancora sequestrati dallo Stato, i membri della FAI Indonesiana: Eat e Billy, e Tukijo: anche tu sei nostro fratello.

La nostra azione stanotte è parte di una chiamata internazionale allo sciopero generale e alla solidarietà internazionale a tuttx i/le combattenti che sono insortx contro il dominio, il controllo, il potere e la distruzione ecologica.

La nostra azione fa eco alla chiamata dei nostri fratelli dei Gruppi Rivoluzionari per la Diffusione del Terrore e dei Fuochi all’Orizzonte della Grecia, la Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Anon (CI-MSA) dal Messico, i Wolfpack in Russia, e la Cellula della Collera così come la Cellula dei Cospiratori per l’Estensione del Caos in Buenos Aires.

Nessun passo indietro,
Mai disarmati,
Mai inchinarsi,
Solidarietà nell’azione, sempre

Cospirazione Internazionale per la Vendetta
FAI-FRI
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Note sull’azione:

Red Monkey Karaoke è uno dei luoghi di intrattenimento di lusso di Manado. Il congegno è stato posizionato nell’area del parcheggio, nel mezzo di molte auto di persone ricche. L’obiettivo: le auto nel parcheggio. Distruggere le auto (come principale mezzo di trasporto per la gente di città). Questo è un segno che il nostro gruppo FAI-FRI è vicino ai/le ribelli che contrastano gli eco-distruttori. Per mostrare solidarietà e non retrocedere mai dalla linea del fronte.

Red Monkey Karaoke è situato nella strada principale di Manado. Pierre Tendean street è la strada principale e più grande di Manado. Red Monkey è stato scelto perchè è uno dei simboli consumisti di Manado. L’obiettivo non erano le persone, ecco perchè il pacco è stato situato nel parcheggio.
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Il congegno è stato scoperto dall’agenzia di sicurezza Megamass alle 24.00. La sicurezza ha allertato la polizia di Manado che ha isolato l’area. Alle 2.00 sono arrivate le forze di polizia di Sulawesi, hanno fatto le loro valutazioni e alle 2.30 hanno fatto detonare il congegno.

fonte

Toluca, Messico : Rivendicato da ELF/FAI attentato esplosivo contro succursale bancaria

Comunicato:

(…) una società civilizzata è una composta da uno Stato,
la proprietà, la religione (o nelle società moderne, le ideologie),
le leggi, la famiglia patriarcale, lo scambio di merci, la divisione
delle classi (…). La civilizzazione è quindi l’addomesticamento sistematico e
istituzionalizzato della stragrande maggioranza delle persone nella società, realizzata
da alcuni che si avvalgono della rete del dominio.
La Rete del Dominio – Wolfi Landstreicher.

1. Citato questo come punto di riferimento per le azioni, la guerra sociale emerge dallo spettro insurrezionale e dalla sua diversità: chiese e merci incendiate, banche e parlamenti esplosi. Ogni azione che rompe con la rete del dominio è un attacco alla civilizzazione, ogni azione splendidamente violenta contro l’addomesticamento, i suoi sistemi e istituzioni sostiene VIVA L’ANARCHIA! Se le azioni sono di “maggiore o minore ampiezza”, a volte questo significa solo l’insistenza della petulante gerarchizzazione (sistematica) nelle nostre teste. Illusi di credere che attacchiamo la radice del problema? Sabotatori arditi che gettano appena un po’ di sabbia negli ingranaggi della mega-macchina?

(…) guerriglieri del godimento, quelli che vedono la connessione tra la ribellione
e la vita come pre-condizione necessaria per prendere l’azione. Per questo
crediamo che non ci sia una “línea corretta” da seguire (…)
Il Sole Sorgerà Ancora- Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

2.- Liberare alcuni conigli in prigionia per lasciarli in un bosco, può essere politica di sinistra? Potremmo chiedere lo stesso se le Individualità Tendenti al Selvaggio (ITS) avessero rivendicato le loro azioni contro l’élite borghese di una delle Scuole/Imprese/Istituzioni di maggior Potere di queste terre. Per tanto, dichiarare guerra alla civilizzazione non è una lotta specifica, non è la “linea corretta” da seguire. Ci troviamo in parte affini al Nucleo Autonomo del Crimine Rivoluzionario – Frazione Distruttrice della (In)Civilizzazione quando esprimono la loro lotta contro ogni tipo di dominio; Se anche le diverse azioni (anti-civilizzazione, individualiste, anarco-ecologiste) radicali non sempre risultano un GODIMENTO, alcune altre sono state molto nutritive per questo nuovo nichilismo iconoclasta (per esempio: aver identificato il nocivo sistema tecnologico-industriale). Dal Cile all’Indonesia, che la civilizzazione e la società che la sostenta ARDANO!

(…) I prigionieri di guerra non sono vittime dell’ingiustizia come dicono
i “liberali” nella loro auto-giustificata masturbazione. Siamo nemici
dichiarati dello Stato capitalista e dei suoi organi (…)
Jock Palfreeman.

3.- Siamo antagonisti contro la civilizzazione! Per questo rivendichiamo il congegno esplosivo detonato lo scorso 11 Novembre 2012 nella succursale bancaria Afirme (Gruppo finanziario) situata in una piazza commerciale della colonia Valle don Camillo della città di Toluca, Messico. Questa azione è situata nel quadro della settimana internazionale di azione diretta (dall’8 al 15 di Novembre) per la memoria e solidarietà con i fratelli della Long Live Luciano Tortuga Cell – FAI Indonesia, Eat e Billy. FORZA CABRONES!, e senza dimenticare anche il compagno in clandestinità, K. CHE LA TUA FUGA SIA SEMPRE INDOMITA! Alla chiamata fatto dagli insorti della Cospirazione Internazionale per la Vendetta – Sezione Indonesia della FAI-FRI rispondiamo con un abbraccio internazionalista e anarchico, per reiterare ancora una volta che la solidarietà tra anarchicx è ben più che parole.

Frazione Anti-civilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra
Affine alla Federazione Anarchica Informale
(FA/FLT/FAI)

fonte

Santiago, Cile : Rivendicazione di azioni nella campagna contro il controllo e il dominio tecnologico

“Noi i terroristi ci dichiariamo in ogni caso antiterroristi, poiché ci muoviamo in situazioni già create dal terrore, noi non creiamo i carceri infernali, li combattiamo. Utilizziamo la dinamite… Noi non costruiamo i tribunali né i palazzi di giustizia che distribuiscono leggi antisociali e segregazioniste. In definitiva, siamo messi sottosopra da un fuoco di terrore, in nessun caso lo creiamo”
(Gruppi Autonomi, comunicato dalla prigione di Segovia)

Noi, Nucleo Autonomo del Crimine Rivoluzionario – Frazione Distruttrice della (In)Civilizzazione, rivendichiamo la detonazione dell’estintore-bomba alle porte blindate della banca di registrazione del DNA, oltre a una serie di allarmi-bomba e altre simulazioni, ma visto il carattere del nostro ultimo attacco, la sua mediatizzazione e risposta del ministro della (in)giustizia, passiamo a dichiarare quanto segue:

1) Vista la campagna di attacchi realizzata contro istituzioni e personalità scientifiche da parte dei compagni messicani delle ITS, la loro critica e la loro azione diretta ci ha ispirato a fraternizzare con la loro lotta, visto che i loro obiettivi sono anch’essi connessi con gli apparati di controllo e dominio tecnologico nel territorio denominato Cile. Ci vediamo nella necessità eloquente di visualizzare qui la trama e la classe tecnocrata che comincia ad alzare la testa, intimamente legata a istituzioni scientifiche messicane, e inclusa la sua imitazione cilena (Conacyt Chile, coincidenza?). Dichiariamo quindi, come i servi del SML (servizio medico legale) sono stati istruiti dall’FBI nell’utilizzo del software chiamato CODIS, ricordiamo che varie persone non sottomesse sono già state brutalmente costrette a dare esemplari di sangue (come i/le compagnx del caso bombas), perchè fossero paragonati con esemplari di DNA trovati nelle più di 100 azioni dirette realizzate negli ultimi anni, non potendo provare nulla. Questo atto sanguinario non lo dimentichiamo, per cui i nostri propositi sono cresciuti e siamo riusciti con buon esito ad attaccare l’istituzione incaricata di questi orrori e la risposta isterica del ministro della (in)giustizia. Abbiamo realizzato i nostri obiettivi, ci avviciniamo e loro sono lontani.

2) Il ministro della (in)giustizia mente nel dire che la banca del DNA è al servizio dei diritti umani, questo è il suo argomento di critica alla nostra azione; noi dichiariamo che la banca del DNA è al servizio del controllo di tuttx i/le combattenti contro lo Stato/Capitale, non vuole favorire l’umanità, ma il suo controllo, il Dominio e la perpetuazione della classe dirigente al Potere. Il post-neoliberalismo è l’unione e cospirazione degli elementi e interessi transnazionali insieme a quelli degli Stati nazionali. Lo Stato/Capitale, come unione degli interessi Nazionali subordinati a quelli internazionali permangono e confabulano contro tuttx i/le combattenti, non è un caso che Messico e Cile siamo uniti e istruiti dall’FBI.

3) Non siamo un gruppo specifico di lotta anti-tecnologica, la nostra lotta è contro ogni tipo di dominio, identificando con questa campagna la tecnologia come uno strumento di dominio di tutti gli esseri viventi, di tutta la natura e la Terra, non riconosciamo la tecnologia come qualcosa di neutrale o che faccia del bene ma come un elemento di disumanizzazione e sfruttamento.

4) Abbiamo seguito le azioni dirette che sono state realizzate durante la settimana della realizzazione del circo elettorale comunale e la chiamata riformista della ACES a un boicottaggio delle elezioni. Da parte nostra ci affianchiamo anonimamente all’azione diretta degli ACI – Antiautoritari Coordinati Informalmente, che salutiamo rivoluzionarmente.

5) Passiamo a fare una rassegna cronologica della seguente campagna:

Mercoledì 11 Gennaio – Allarme bomba alla Conferenza del Direttore della Fondazione Scientifica Nazionale (NSF) Dr. Subra Suresh, realizzato alle 16.30 nell’edificio Telefonica Av. Providencia 111.
Domenica 12 Febbraio – Posizionato un estintore-bomba simulato nella sede di Conacyt (Commissione Nazionale di Ricerca Scientifica e Tecnologica), Cile, scoperta il mattino del giorno seguente (vedi la stampa)
Martedì 24 Aprile – Allarme bomba durante la conferenza di esperti del The Jackson Laboratory, effettuato nel Parco Tecnologico della Fondazione “Scienza e Vita” situato in calle Av. Zañartu 1482 Ñuñoa. Santiago CILE.
Mercoledì 24 Ottobre – Installazione di un estintore-bomba (questo volta pieno di polvere nera) alla banca di registrazione del DNA.

Dalla nera notte che ospita i nostri passi, salutiamo la compagna Carla Verdugo che si trova reclusa nella torre 5 della prigione di San Miguel, la stessa torre dove furono assassinati 81 ostaggi dello Stati!

Un Abbraccio solidale da distanza al veterano combattente Marco Camenisch!

A Mayron Gutiérrez (il Krudo) che è stato schifosamente incolpato dai suoi presunti “compagnx”, ai delatori tutta la nostra più energica ripulsione.

Ai reclusi del Caso Security, Marcelo, Juan e Freddy.

Non dimentichiamo Hans Niemeyer, che è stato accusato per le nostre azioni e per aver ritardato a rivendicarle, non per questo ha arrestato il nostro agire insurrezionale, il nostro pensiero è anche con lui.

Viva la rivoluzione!

Viva la distruzione di tutto il capitalismo!

NACR – Frazione Distruttrice della (in)Civilizzazione

fonte

Atene, Grecia: Rivendicazione di attacchi incendiari dei Gruppi Rivoluzionari per la Dispersione del Terrore / Cospirazione delle Cellule di Fuoco del 10 e 12 Ottobre

Molto tempo è passato tra ieri e oggi ma ancora di più su questa terra nobile ma sfortunata, fertilizzata da un assortimento di cadaveri gonfi e sangue; nuda, nessun fiore vergine perfetto creato dalla spiritualità e dalla purezza vi germina oggi.

Il moderno regno capitalista, con i suoi molti aspetti negativi, dà un vantaggio reale: ogni giorno dà vita a decine di nuove ragioni per agire contro di esso, per destabilizzare le sue infrastrutture e colpire le sue fondamenta puntando al suo crollo finale. Noia, alienazione, depressione, povertà, miseria…: tutti aspetti della stessa realtà. La stessa noiosa ripetizione quotidiana che erode l’individualità e trasforma le relazioni umane in qualcosa di secondario, qualcosa di molto meno importante che le “opportunità” fornite per scalare ai più alti livelli della gerarchia economica e sociale.

Parlando di quelli che non stanno riuscendo molto a risalire questa menzionata gerarchia, dovremmo prima di tutto gettare uno sguardo allo schiavo moderno. Le sue caratteristiche sono il sorriso falso, gli ideali logori, e la sottomissione volontaria. È la persona media nell’era del dominio capitalista. Le masse moderne sono composte di personalità vuote che cercano di dissimulare l’instabilità della loro esistenza con bisogni materiali artificiali. La maggioranza confusa non fa altro che impegnarsi nella “caccia alla carota”. Sono tutti disposti a passare sui cadaveri al solo scopo di acquisire privilegio sociale. Equipaggiati solo di auto-interesse e di salvaguardare la propria pelle, scelgono di dedicarsi alla costruzione di una carriera di successo, ad attendere – e in molti casi perfino a chiedere – allo Stato che mantenga la pace, l’ordine e la sicurezza. Ci sono anche le folle, gli oppressi, i dannati e i marginalizzati. Senza che la classe sociale bassa sia necessariamente una caratteristica comune, la povertà costringe queste persone o all’apatia e al fissarsi l’ombelico, o alla delinquenza.

Infine, abbiamo “persone che lottano” che prendono parte in vari apparati politici e si impegnano, quasi esclusivamente, ad accrescere il numero dei propri seguaci. Consumandosi in eventi politici, diventicano di provare ad essere un minimo pericolosi per il modello politico ed economico esistente. Finiscono per essere in tutto uguali ai politici del sistema in parlamento. Tenete a mente che la combattività non è un prodotto determinista delle circostanze sociali ed economiche, come alcuni padri dell’anarchia si affrettano a sottolineare ripetutamente. Si tratta invece principalmente di una scelta personale. Noi, i delinquenti, non percepiamo il significato di classe come un corpo sociale unitario e indivisibile che deve la sua consistenza a qualche interesse finanziario interno. Ciò che connette i lottatori, gli insubordinati, i non integrati – la nostra unità di classe – è la dignità di ognuno di noi e la complicità tra di noi. Noi siamo i senza legge che camminano costantemente tra gli addormentati.

Dopo decenni del progresso del capitalismo, che ha dato forma al modello sociale che abbiamo descritto, un ambiente esplosivo consistente di un terreno fertile dalla sottostante instabilità dell’ “ordine delle cose” si è ora stabilizzato. Abbiamo innumerevoli pensieri su questo. Ma come anarchici d’azione preferiamo esprimerci attraverso le nostre azioni. Siamo noi che abbiamo attaccato la catena di supermercati AB Vassilopoulos all’incrocio tra Via Loadikias e Via Nymphaeus con congegni incendiari, Mercoledì 10/10 e la filiale della banca postale all’incrocio tra Via Panormou e Via Achaia Venerdì 12/10. Siamo noi che giorno e notte camminiamo per le strade cercando la vita che vibra. Con le nostre azioni cerchiamo la disintegrazione della vita pubblica, il rovesciamento di tutte le relazioni sociali. Il nostro appetito rivoluzionario è la nostra vita. Siamo guerriglieri anarchici perchè il fuoco ci seduce. Non esitiamo a vivere al di là del limite delle leggi dello stato e della società. Sfrenatamente aggressivi, siamo la dinamica di una realtà differente.

Il nostro obiettivo è tutto ciò che è diventato un ostacolo nel nostro desiderio di vivere liberi. Vogliamo picchiare i poliziotti che pattugliano la città e bruciare (di nuovo) le loro auto (le loro auto di polizia e le loro auto private). Derubare e far saltare la casa del politico, del giornalista, del manager di banca e del suo staff che lo supporta. Vogliamo rompere le ossa del fascista dei battaglioni d’assalto. Bruciare i centri commerciali e i supermercati. Attaccare ogni azienda associata con la costruzione, il mantenimento e la gestione dei “centri di accoglienza per immigrati”, delle celle bianche (a Korydallos e altrove) e delle prigioni in generale. Far saltare in aria ogni servizio pubblico. Alla prossima manifestazione vogliamo indossare passamontagna e fare rivolta, scrivere slogan sui muri. Più di tutto, comunque, vogliamo non riposare finchè non tireremo fuori le budella di ogni guardia umana con le nostre stesse mani, e finchè non tireremo giù l’ultimo muro che imprigiona i nostri fratelli e sorelle ovunque nel mondo.

La guerra che abbiamo scelto non comincia e non finisce sul “campo di battaglia”, al momento dell’impatto. Il nostro obiettivo è l’erosione, nostro alleato il caos. Nostro nemico il dispositivo di controllo, la definizione etero e l’accondiscendenza. La sola ragione per ritirarsi è la scelta di un diverso tempo e luogo per attaccare. Questo significa centinaia di modi multipli fino all’eliminazione della servitù volontaria. Le cose che facciamo ci rendono quello che siamo. Armiamo il fuoco e l’ascia con parole e, di fronte ad un mondo di piacere rivoluzionario, la sola cosa perduta è la noia.

LUNGA VITA ALLA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE
LUNGA VITA ALL’INTERNAZIONALE NERA
AVANTI PER AFFILARE IL CONFLITTO

Salutiamo con tutto il cuore i compagni della Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Anon (CI-MSA), i Wolfpack in Russia, e la Cellula della Collera così come la Cellula dei Cospiratori per l’Estensione del Caos di Buenos Aires. Speriamo di sentirvi presto!

Alziamo il pugno per ogni incarcerato nelle cellule della democrazia che sia presente, fedele alle proprie parole e all’auto-determinazione rivoluzionaria. Non passa un solo giorno senza che pensiamo a voi.

Sempre determinati a muoverci contro tutti quelli che vogliono vederci incatenati e al guinzaglio. Siamo pericolosi perchè siamo imprevedibili.

Fronte Rivoluzionario Internazionale
Cospirazione delle Cellule di Fuoco
Gruppi Rivoluzionari per la Diffusione del Terrore

in greco, in inglese

Atene: Rivendicazione dell’attacco dei Fuochi all’Orizzonti del 24 Settembre 2012

Non vogliamo avere niente a che fare con quelli che dalle loro poltrone rinunciano al contrattacco violento contro i capitalisti che sono protetti dalle armi assassine della polizia mentre i minatori in sciopero muoiono di fame. (…) Non sono loro gli stessi che ci privano di cibo, ci minacciano con la fame e lo sfruttamento? E qualcuno grida: “é necessario produrre!” La sola cosa che produciamo sono le nostre catene. I soli criminali sono i padroni!
Bruno Filippi*

L’attacco continua… e la repressione… è salita di grado senza che ci sia stato bisogno di pubblicizzarlo. E da quando Dendias (ministro dell’ordine pubblico) ha scoperto che “l’uso limitato di agenti chimici” è costoso e pericoloso per l’opinione pubblica mondiale, o comunque non efficace come avrebbe voluto, ha richiesto idranti d’acqua per le manifestazioni e lo ha gridato ad alta voce. Naturalmente i viscidi subumani dei media si sono affrettati a pubblicizzarlo in ogni modo, nascondendo meticolosamente l’incendio avvenuto a danno di un’azienda che importa e vende sistemi di controllo e sicurezza, all’alba di lunedì in Via Solomou 7, a Halandri.

Ma la repressione non è solo la violenza degli sbirri, sono anche i migliaia di sbirri che ormai da anni sono stati seminati dal potere nelle menti e negli animi di tantissime persone attraverso il tessuto sociale – e questa è la sua grande vittoria. Dai tipi che fanno gli eroi rischiando la loro vita per salvare i soldi di una banca a tutti quelli che si astengono, rinunciano o si oppongono alla violenza insurrezionale. Un fatto evidente è avvenuto nello sciopero del 26 Settembre quando la vasta maggioranza del mondo si è evidentemente astenuta dallo scontro, per la convinzione che mostrando i propri cadaveri danzanti e pacifici lo Stato avrebbe avuto pena di loro e gli avrebbe restituito le loro proprietà perdute. A tutti loro abbiamo una cosa da dire: che la lotta contro il regime è violenta, e così dovrebbe essere condotta a partire dalla base per poter essere vittoriosa.

Il controllo sociale e la cultura della sicurezza

Nella misura in cui gli occhi e le orecchie indiscrete dello Stato hanno invaso quasi ogni aspetto del complesso sociale per monitorare e organizzare tutte le attività sociali, la cultura della sicurezza ha imbevuto i neuroni della società trasformando i suoi soggetti – oppressi e non, “progressisti”, “radicali”, pacifisti e conservatori – in disgustose sanguisughe attaccate ai valori del mondo di oggi. E a questo punto legittima e sviluppa l’ideologia della sicurezza e dell’intero complesso tecno-industriale di controllo e repressione che ha padroni, soci e sostenitori… per noi tutti loro sono nemici. Il suo attacco attraverso il capitale non si limita al completo soggiogamento degli umani e alla totale distruzione della natura, ai cibi mutati, allo sviluppo industriale, all’uccisione e alla tortura di animali, queste sono le rappresentazioni minimali della sua violenta estensione. Sia i managers della repressione da dentro i propri uffici, gli entusiasti esecutori dei doveri repressivi – che siano poliziotti, guardie di sicurezza, guardie umane o chiunque sia impiegato nel campo della repressione – che tutti quelli che con o senza ricompensa, migliorano attraverso le conoscenze tecniche, i sistemi tecnologici e le attrezzature, e in generale contribuiscono materialmente o moralmente alla complessità della repressione e del controllo, sono obiettivi. In altre parole, odiamo questa ideologia di necrofilia, la sua cultura e le persone che la sostengono e vogliamo prendere di mira tutti i livelli gerarchici. Vogliamo veder accoltellati i trafficanti (piccoli e grandi) del controllo, vogliamo vedere i loro negozi ridotti in cenere, le loro aziende saltare in aria, gli amici degli sbirri e i fascisti con i denti rotti dopo ogni tentativo di imporre l’ordine e la sospettosa calma mortale della quale sognano. Vogliamo vedere il mondo dell’ordine bruciare sotto gli attacchi devastanti di tutti quelli che hanno il caos che gli brilla negli occhi.

Ma poiché volere e desiderio vanno insieme al tentativo della loro realizzazione, ci siamo mossi dalle parole all’azione. Abbiamo distrutto con gioia l’azienda Transam Trading Co Ltd, ad Halandri, un’azienda che commercia ogni tipo di sistema di sicurezza e controllo ad alta tecnologia, specializzata in vari tipi di telecamere high-tech e sistemi a raggi X per scannerizzare pacchi, ecc.

La repressione non ci spaventa, ci rende armati

I mezzi migliori per rompere la repressione e il controllo sono l’intensificazione, la persistenza e l’innalzamento della lotta politica per la destabilizzazione e la distruzione del potere e del capitalismo. È imperativo sviluppare comunità di lotta che attraverso i loro processi si uniscano e attacchino la brutalità dello Stato nel modo che decidono di volta in volta. Da incontri dinamici con gli sbirri, distruzione e saccheggio di infrastrutture capitaliste all’autodifesa finalizzata ad evitare l’arresto e il pestaggio dei compagni che combattono nelle strade, lo sviluppo e la diffusione di parole affilate e sovversive per fronteggiare gli attacchi di tutti i tipi dei nostri nemici, e azioni dirette cospirative con sabotaggio, incendio, esplosivi e ogni altro mezzo offerto dalla storia rivoluzionaria e l’immaginazione. È ugualmente importante sviluppare strutture di solidarietà e mutuo supporto così come strategie utili per evitare attacchi dai nemici e diventare più efficaci contro di loro.

Gruppi di guerriglia ovunque!

Siamo dalla parte dei combattenti prigionieri – Soddisfazione immediata per le loro richieste

Inviamo il nostro amore inarrestabile e la nostra solidarietà agli anarchici Babis Tsilianidis, Dimitris Dimtsiadis, Sokratis Tzifkas. Ai fieri membri della C.C.F. e all’anarchico Theofilos Mavropoulos.

Facciamo in modo che gli imminenti processi diventino un altro motivo per attacchi dinamici contro le strutture del dominio.

Siamo dal lato del compagno Tasos Theofilou e degli altri anarchici accusati di coinvolgimento nelle CCF che negano la partecipazione.

Siamo dal lato dei guerriglieri urbani Nikos Maziotis e Pola Roupa (in fuga) e di Kostas Gournas (Lotta Rivoluzionaria).

Siamo dal lato del ribelle mai pentito della 17 Novembre Dimitris Koufontinas.

Salutiamo con gioia l’esecuzione di tre poliziotti della municipale in Messico da parte della Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Anon-FAI.

Solidarietà a tutti gli anarchici e prigionieri insubordinati in Grecia, Italia, Germania, Spagna, Messico, Cile, Stati Uniti e ovunque si sviluppi la resistenza alla barbarie capitalista.

Fuochi all’Orizzonte – FAI

PS: Ci dispiace che allo sciopero non abbiamo incontrato i duri “battaglioni d’assalto” dell’Alba Dorata, nonostante il fatto che avessero annunciato di partecipare, la festa sarebbe stata fantastica. Saluti fraterni alle pattuglie antifasciste. Solidarietà a tutti quelli arrestati durante lo sciopero del 26 Settembre.

fonti : i, ii

* L’estratto è in realtà una variazione greca delle parole di Bruno Filippi in “Parla la dinamite”; vedi qui in inglese.