Tag Archives: antifascismo

Berlino: Pietre a luogo d’iniziative AfD

28 maggio 2018

Anche dopo la demo AfD della domenica continuano le azioni dirette contro la sua infrastruttura. Come sappiamo da una notizia stampa degli sbirri, nella notte a lunedì ne furono spaccati dei vetri. Il ristorante ricavato dalle cantine del municipio di Charlottenburg affitta da anni i suoi locali alla AfD. Oltre al tavolo fisso mensile dell’associazione regionale, la AfD vi poteva celebrare anche dei party elettorali e delle iniziative interne. Secondo info d’antinazi locali vi si riuniscono anche la Junge Alternative, l’associazione studentesca Gothia e l’associazione degli scolari Borussia Berlino.

Negli ultimi mesi ci furono ripetute azioni contro il ristorante e la cooperazione con la AfD. Così, nella primavera del 2017 lx clienti del locale furono informati con dei volantini e dicembre 2017 e anche marzo 2018 ci furono delle manifestazioni davanti alla bettola. Le azioni nel quadro della campagna niente spazio alla AfD sembrano lentamente fare effetto. Ma non al gestore che già negli anni ’90 ha affittato i locali ai repubblicani e negli anni ’00 alla NPD. Al circondario invece sì, che secondo il Tagesspiegel sta valutando di come poterlo buttare fuori.
La domenica già prima della sfilata AfD ne furono individuati varx membri e portati degli attacchi all’infrastruttura della Nuova Destra a Berlino.

Fonte: Antifa-Berlino.info

Traduzione dal tedesco mc

Wuppertal, Germania: Vernice a ufficio stranieri

25 maggio 2018

Fra alcuni giorni ricorre il 25° anniversario dell’attentato incendiario razzista a Solingen. Per esprimere l’avversione verso le condizioni razziste che allora come oggi rendono possibile tutto questo, nelle prime ore della mattina abbiamo ampiamente marcato con la vernice la facciata esterna dell’ufficio stranieri di Wuppertal.

26 maggio 1993: Quasi 25 anni fa fu cancellato l’articolo 16 della costituzione, secondo accordo preso già durante il pogrom di Rostock-Lichtenhagen tra CDU/CSU, FDP & SPD. Da professione politica dopo il nazionalsocialismo, l’articolo accordava a “tutti i perseguitati politici“ un diritto all’asilo. Fu sostituito con l’articolo per le espulsioni 16a. L’inasprimento della legge dava ax razzistx l’avallo che gli serviva. La reazione erano attentati mortali come a Solingen, che fu perpetrato solo tre giorni dopo l’inasprimento. La mattina presto del 29 maggio 1993 la casa della famiglia Genç fu oggetto di un attentato incendiario a sfondo neonazista e Hatice Genç, Hülya Genç, Saime Genç, Gürsün İnce e Gülüstan Öztürk morirono nelle fiamme.

I cambi di legge decisi dalla CDU/CSU, FDP & SPD allora come oggi e eseguite dall’ufficio stranieri sfociano non solo nella limitazione dei diritti dell’uomo. Lx profughx sono ricacciatx in zone di crisi e di guerra civile sempre più brutali e poi lasciate al loro destino. Il tutto contribuisce anche a un ulteriore inasprimento del clima sociale. Tutto questo alimenta alla fine la violenza omicida contro lx profughx.

L’odierno salto sociale a destra e gli eventi che lo accelerano interagiscono così con gli inasprimenti del passato. In Germania il governo della grande coalizione sotto Angela Merkel in un primo momento inscenava aperture nei confronti dex profughx. Direttamente dall’inizio, con il concetto di “crisi dex profughx” il problema fu dichiarato come causato dax profughx stessx e non  dalle cause sistemiche della loro fuga. Inoltre la teppaglia era direttamente partecipe sulla strada con grandi demo populiste/scioviniste come di PEGIDA e con attentati incendiari a case di richiedenti l’asilo. La politica reagiva più che condiscendentemente nei confronti dei segnali della strada. I movimenti verso destra di partiti come la CDU e la CSU non si deve solo intendere come un cedimento nei confronti della pressione dei partiti apertamente populisti, sciovinisti e nazionalisti come la AfD.

Vi fa parte anche la nuova legge di polizia bavarese (PAG) che concede alle autorità un potere d’azione che nella storia della polizia tedesca finora la ebbe solo la Gestapo. Anche nel Nord Reno Vestfalia sono progettati tali inasprimenti.

In questi giorni si deve attirare l’attenzione sugli eventi a Solingen di venticinque anni fa. Si deve rimanere vigili e non stare a guardare senza fare nulla l’ulteriore normalizzazione del razzismo e del fascismo nella società. A questa resistenza sono chiamatx davvero tuttx!

Niente perdono, niente oblio. Attaccare il  razzismo!

PS: Saluti solidali alla manifestazione autonoma del 1° maggio che quest’anno dovrebbe celebrarsi con il motto “Lotta locale e globale contro la fortezza Europa, la pressione verso destra e lo sfruttamento”. Per la prima volta la sfilata è stata totalmente soppressa dalla polizia. È un ulteriore segno dell’inasprimento autoritario che ci attende.

Per la libertà di movimento locale e globale!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

 

Berlino: Vernice a edizioni Junge Freiheit

25 maggio 2018

La notte scorsa l’edificio delle edizioni della Junge Freiheit (nuova destra) fu marcata coprendo di vernice rossa l’area d’entrata insieme alla porta e alla facciata frontale.

Junge Freiheit scrive concretamente per l’ambito della Nuova Destra e anche se si presentano in come borghesi e apparentemente intellettuali si servono della stessa visione del mondo regressiva dex nazi convenzionali.

Inoltre sono strettamente legati alla AfD. Quando questa il 27 maggio  pianifica una grande sfilata a Berlino, mostriamo che loro stessx e chi vi si collega pagherà. Scendete nella strada!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice a biblioteca del conservatorismo (bdc)

24 maggio 2018

Tre giorni prima dell’annunciata sfilata AfD, la “biblioteca del conservatorismo” nella Fasanenstraße a Charlottenburg fu di nuovo imbrattata. Era giusto stata pulita dopo una visita alla vernice l’8 marzo, la giornata di lotta delle donne.

La bdc dopo l’ultimo incidente si permette una “City-Control” Security con tanto di chiave dell’edificio e fermate prolungate davanti allo stabile. Ma non poterono impedire che la parte posteriore e l’ala laterale della biblioteca nel cortile oggi (o ieri? Chi lo sa…) furono imbrattate vastamente con la vernice.

A valore simbolico non tanto alto perché lx passanti non possono vedere il risultato, ma comunque speriamo che costerà ax destrx un bel po di lavoro e soldi per la pulizia.

Retroscena dell’immobile: antifa-Berlino.info
Abortire la bdc!
AfD nella Spree!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vetri rotti presso “Lavoro e Consulenza”

24 maggio 2018

Nessun giorno senza azione anti-AfD a Berlino prima della sfilata di questo stronzissimo partito. Dopo lunedì (Friedrichshain / Pankow) arrivò martedì (Lichtenberg / censurato da Indy) e, ora, la notte passata evidentemente è stato attaccato l’ufficio di Andreas Wild vale a dire della sua ditta “Lavoro e Consulenza” nella Möllendorffstraße a Lichtenberg.

Dopo i tanti attacchi, il politico AfD Andreas Wild dovrebbe già essere ben abituato a vedere la ragnatela nella facciata di vetro della sua bottega. Il vicinato è arrabbiato dal 2016 vale a dire da quando la bottega è arrivata in loco. La società cittadina per l’edilizia residenziale HOWOGE non ha nessun problema con l’inquilino Wild. Così qui contro i tipi razzisti e omofobi nel quartiere si rimedia da solx.

Andreas Wild è colui che esorta al sostegno berlinese di Bernd Höcke. Per ultimo organizzava addirittura dei pullman per la comparsa di Höcke con Pegida il 14 maggio. Escluso dalla frazione parlamentare AfD, continua imperterrito con la sua rotta di destra aggressiva.
Wild è la personalizzazione dell’ideologia AfD: Con sua moglie Daniela (pure membro AfD e co-gestrice di “Lavoro e Consulenza”) ha 7 bambinx e gestisce un’agenzia di collocamento che va a gonfie vele (naturalmente lavoro in affitto, che dal ufficio di collocamento è remunerato con premi dipendenti dal successo), dal 2016 siede nel parlamento di Berlino, è direttore della AfD di Steglitz, sostiene Pegida e le campagne elettorali AfD in altre regioni federali con delle vetture, con degli impianti stereo e del personale…

Nella campagna elettorale 2016 tuttx potevano vedere quanto odia lx musulmanx e lx profughx. Tutto quel che non corrisponde alla sua idea di famiglia patriarcale, lui nel parlamento la settimana scorsa lo definiva come “degenerazione della vita umana”. Ma non è inattaccabile neanche questo esemplare di uomo infinitamente privilegiato dalle condizioni e che non tollera nulla di diverso.

Attaccare il patriarcato! Impedire la grande sfilata AfD!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Danneggiata sede AfD

22 maggio 2018

Domenica prossima Berlino si concede una grande sfilata AfD.

S’incita al “Caos invece che AfD”. Per riscaldare noi stessx e lx volgari seguaci di AfD, nella notte al 22 maggio abbiamo attaccato l’ufficio del collegio elettorale AfD Pankow a Blankenburg (Alt-Blankenburg 12 A).

Non c’è retroterra tranquillo!
Creativx e irragionevoli contro la sfilata AfD del 27 maggio!
Fare della loro vita un inferno!
Caos invece che AfD!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Stoccarda, Germania: Vernice a Dehoga e abitazione di Lukas Kuhs (AfD)

1° maggio 2018

+++ 300 nel blocco anticapitalista alla demo dell’unione sindacale tedesca (DGB) +++ 800 alla demo rivoluzionaria +++ Vernice a Dehoga +++ AfD-Outing +++ Pyro & Kurdistan-Soli +++ Salvo piccole zuffe, gli sbirri che si contengono +++ Festa di strada internazionalista +++ L’occupazione della casa continua +++

Il 1° maggio di quest’anno a Stoccarda iniziava di nuovo con il blocco anticapitalista nella demo DGB al Marienplatz. Nel 2018 questo blocco era definitivamente uno dei più grandi degli ultimi anni. Circa 300 persone parteciparono dopo l’invito di un’alleanza di gruppi rivoluzionari, la gioventù Verdi (unione sindacale servizi) e varie rappresentanze dex giovani in fase di apprendistato. Obiettivo era di porre accenti propri di lotta di classe nella demo DGB, contro la linea di concertazione predominante dei sindacati. Con baccano e combattivo il blocco sfilava direzione centro, mentre per strada i dintorni furono abbelliti con varie scritte. Presso un mercato “Alnatura” si tematizzava la politica Alnatura ostile ai consigli di fabbrica, coprendo le vetrine con delle relative tavole d’indicazione incollate.

La manifestazione rivoluzionaria del 1° maggio iniziava direttamente dopo sul Schlossplatz. Con circa 800 partecipanti, la mani era grande circa quanto l’anno passato. Alla sua testa un blocco con file compatte e tante bandiere rosse. Dopo una breve zuffa all’inizio per delle trasgressioni alle condizioni, la polizia – molto atipico per Stoccarda – si conteneva abbastanza. All’inizio e nella demo intermedia, gli interventi tra l’altro tematizzavano la guerra della Turchia contro Afrin, il salto a destra, la necessità d’intervenire negli scioperi e nelle lotte sociali e l’evidente giro di vite repressivo dopo il G20.

Nella tratta dal centro a Heslach, dalla mani e dai suoi margini si susseguivano le azioni autonome: La filiale dell’associazione alberghiera e dei ristoranti “DeHoGa” fu attaccata con la vernice causa la sua gentile posizione nei confronti dei salari bassi e minimi (colpendo anche alcuni sbirri). All’altezza Furtbachstr. 16 fu pubblicamente indicato l’attivista AfD omofobo e cristiano-fondamentalista Lukas Kuhs. Già la notte prima, la sua casa fu marcata con scritte e sacchetti alla vernice. Sul Marienplatz ci fu una coreografia in solidarietà con lx combattenti nel Kurdistan. S’incendiarono delle pentole fumogene, e i circa cento attivistx nel blocco frontale alzavano dei pannelli nei colori curdi.

Alla fine della mani ci fu un intervento dell’azione rivoluzionaria Stoccarda. L’oratrice, come negli anni precedenti incappucciata, sottolineava che gli attacchi – retorici – attuali da parte della destra dell’Unione sferrati per es. da Spahn o Seehofer servono solo alla classe dominante come preparazione politica al prossimo approfondimento della crisi. La sinistra rivoluzionaria non deve schivare il tutto e men che mai trova un’uscita accattivandosi le simpatie della parte borghese. Può offrire orientamento solo combattendo. L’ultimo pezzo fino alla festa internazionalista di strada presso il Centro della Linke Lilo Herrmann, la mani sfilava autonomamente e senza autorizzazione. Alcuni sbirri che volevano ostacolare il passaggio furono subito spinti da parte.

Alla fine pressoché 500 persone andarono al Centro Linke. Da lì alcunx s’incamminarono verso le case occupate nella Wilhelm-Raabe-Str. 4, occupate da quattro giorni e lontane solo cinque minuti.

Il 1° maggio 2018 a Stoccarda riusciva a far convergere le varie lotte (difensive) quotidiane e a far emergere una prospettiva rivoluzionaria. Vi contribuirono anche le variegate attività antecedenti.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Wetzlar, Germania: Polvere all’abitazione di Thassilo Hantusch (NPD)

8 maggio 2018

La notte passata, molto in ritardo rispetto al previsto, abbiamo fatto una visita domiciliare antifascista a Thassilo Hantusch, a Wetzlar-Steindorf (Altvaterstraße 10). Rompendo un vetro siamo entratx nella sua camera da letto/studio riducendo il contenuto del locale a rifiuti speciali. Non solo il contenuto della misera camera da letto di Thassilo è destinato all’immondezzaio della storia, ma anche la sua ideologia disumana.
Thassilo Hantusch è di una famiglia che già da decenni organizza in modo determinante la NPD assiana. Nel “Raduno patriottico di Zutt” ad Ehringshausen c’era tutto quello che un cuore bruno può desiderare, dalla giacca bomber fino ai CD con rock di destra, ed i successi della NPD nel villaggio erano notevoli. Più tardi il padre di Thassilo sarà presidente regionale della NPD Assia.

Come iscrittore di diverse manifestazioni nazi a Wetzlar, presidente regionale dei JN (Giovani Nazionalsocialisti), consigliere comunale di Wetzlar per la NPD e come responsabile per delle azioni del “Collettivo Anticapitalista” a Francoforte, anche il giovane Hantusch da anni ormai segue queste orme. Era iscrittore anche del concerto di rock di destra a Wetzlar (di fatto fu poi celebrato a Leun-Stockhausen) con Kategorie C e Oidoxie. La lista sarebbe infinita. Thassilo è un attivista a tempo pieno.
Chi pubblicizza in modo talmente spinto l’aizzamento razzista e l’ideologia fascista non deve sorprendersi delle nostre attenzioni. Chi come Thassilo invita ad un grande concerto rock di destra con neonazi violenti provenienti dall’intera repubblica federale, meriterebbe in fondo delle visite quotidiane.

Inoltre riteniamo molto scortese di non essere presenti in prima persona quando veniamo a fare visita. Ma dove è che ti aggiri così tardi di notte? Ma forse riesce meglio la prossima volta.

Tanti saluti dalla Antifa Visite Domiciliari srl

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Brema, Germania: Vernice e vetri rotti a Rheinmetall

8 maggio 2018

Abbiamo visitato nell’oscurità uno dei siti di Rheinmetall a Brema, concretamente Rheinmetall Eastern Markets GmbH all’Osterdeich 108.
Intendiamo il nostro attacco come atto di vendetta.
Rheinmetall ha venduto delle armi alla Turchia e così sostiene direttamente la guerra contro la popolazione curda. Questa critica a Rheinmetall fu reiteratamente espressa. La risposta di come ci si pone verso le proteste e le accuse viene dal portavoce dell’impresa Rheinmetall, Oliver Hoffmann di Düsseldorf: Si rispetterebbero la libera espressione e le “posizioni critiche di chi la pensa diversamente” – “ma in materia chiediamo correttezza”. Sulla correttezza dell’export di armi, secondo Hoffmann: “Ci atteniamo alle severe norme legali.”
Perciò, per fare la nostra visita con intenzioni scorrette ci portammo dei martelli e della vernice.

Perché alfine l’accezione di “correttezza” e l’osservazione dei limiti legali è dimostrata in modo molto chiaro con la Joint-Venture tra Rheinmetall e l’impresa turca BMC. Mediante il costrutto imprenditoriale RBSS, Rheinmetall – insieme al governo turco – elude le norme per l’export e metterà a disposizione del know-how tedesco per la produzione di carrarmati turchi (il carrarmato da combattimento turco Altay sarà munito del cannone a canna liscia di Rheinmetall). E questo in aggiunta alle vendite già realizzate di carrarmati Leopard 2 e dell’obice semovente blindato 2000 che sono costruiti con la partecipazione di Rheinmetall.
Anche in Germania Rheinmetall ha le mani in pasta e non di poco quando si tratta della soppressione di potenziali insurrezioni: l’impresa riarma gli sbirri di qui tra l’altro con il Survivor R, un blindato di quasi venti tonnellate.

Questi deal che portano milioni all’impresa costano la vita a molte persone! Pretendete correttezza, e noi riteniamo che il minimo della correttezza, nei confronti delle vite umane che vi prendete ogni giorno, sia attaccare i vostri spazi!

Contro la normalizzazione della militarizzazione!

Brema, 8 maggio 2018: Mai più guerra! Mai più fascismo!
(A)

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Fuoco a camion delle spedizioni turche Tuğra

25 aprile 2018

Martedì 26 dicembre 2017 eravamo sull’area della ditta del cementificio Thielen a Brema Gröpelingen. E abbiamo dato fuoco a un camion. Le ragioni del fatto si possono leggere nella nostra rivendicazione. Qui solo il seguente: Il fondatore della ditta era membro fondatore della NPD Brema. Il cementificio Thielen dava sostegno logistico alla AfD per la campagna elettorale federale 2017. Secondo la AfD, la ditta nell’estate 2017 metteva a disposizione per un periodo prolungato i parcheggi per le vetture AfD usate nella campagna elettorale.

La nostra azione s’inserisce in una resistenza variegata e legittima contro nazi e razzistx. Non è qualcosa di speciale. Gli attacchi alle vetture nazi e al populismo di destra si susseguono. Chi sostiene la AfD deve mettere in conto le conseguenze. Il camion bruciato sull’area della ditta Thielen è una delle tante risposte dirette a questo sviluppo del populismo di destra nella RFT.

Sul terreno dell’impresa non c’era solo il camion bruciato. Dai media abbiamo saputo che la stessa notte in un altro camion stava dormendo una persona che si svegliò e poteva portare via la propria vettura prima che prendesse fuoco. Con un po’ di sfortuna non avrebbe sopravvissuto a quella notte. L’effetto fatale della nostra azione ci ha dato molto da pensare. Siamo rimasti senza parole e pieni di dubbi. Alla fine non avevamo pensato che in un giorno festivo dentro un terreno recintato potesse dormire un autista nella propria vettura. L’esecuzione dell’azione non è stata negligente. Abbiamo fatto attenzione a molti dettagli. Malgrado tutto stava quasi per costare la vita di una persona non coinvolta.

Con questo scritto vogliamo contribuire affinché altrx non ripetano il nostro errore. Non vogliamo che altrx militanti devono fare la stessa esperienza. Non deve succedere che persone non coinvolte subiscano dei danni. I rapporti di lavoro sono flessibili e deregolamentati, così che di notte dappertutto (edifici, vetture, entrate di case e negozi) si possono incontrare delle persone che dormono. Si deve dare per scontato. Chi dipende da un salario e viene da un altro paese e non può permettersi una casa deve passare la notte sul posto di lavoro sottopagato.

Misure di sicurezza meticolose e una preparazione accurata sono anzitutto imprescindibili quando si da fuoco ai grandi camion oppure agli edifici. Il nervosismo e la frenesia prodotta possibilmente dall’eccitazione e dalla saturazione d’adrenalina possono portare alla negligenza. Per escludere le valutazioni sbagliate si dovrebbe escludere che nell’obiettivo preso di mira ci siano delle persone, per es. con molto baccano o lunga osservazione.

Il gioco con il fuoco non è uno spasso, è un’azione di massima responsabilità. Per esserne all’altezza lx militanti devono prepararsi ad ogni eventualità.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Niederkaina, Germania: Distrutta lastra di commemorazione ai nazi

21 aprile 2018

Nella notte dal 20 al 21 aprile 2018 abbiamo visita il Kaltland, più esattamente la località Niederkaina, un piccolo tranquillo villaggio presso Bautzen poco lontano da Ostritz. Dove il 22 aprile 1945 dei nazi si nascosero in un fienile dove furono attaccati e uccisi dagli alleati. La città di Bautzen depone ogni anno delle corone sulla lastra fissata in loco in commemorazione dell’allora “Volkssturm” (milizia popolare nazionalsocialista), che ovviamente non chiamano così. Anche il gruppo locale “StreamBZ” ed altrx neonazi dei dintorni fanno ogni anno una fiaccolata per i caduti del “Volkssturm” e pubblicizzano dei video in materia.
La città di Bautzen e “StreamBZ” parlano solo ed esclusivamente di “persone, vittime”.
No! Erano colpevoli!

Ma per la Germania non è nulla di strano, si elargiscono decorazioni ax antisemitx (Echo 2018) e a Ostritz si festeggia alla grande il compleanno di Adolf Hitler (scudo e spada). Ma per il Yom haShoah, la commemorazione dex ebrex assassinatx, in questo paese di colpevoli nessunx ha delle idee in materia.
Per i nazi non può esserci commemorazione e deposizioni di corone e simili, ecco perché abbiamo frantumato la lastra di commemorazione. E non sarà l’ultima!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Göttingen, Germania: Vernice a Commerzbank

20 aprile 2018

Solidarietà con il movimento curdo! Fight for Afrin!

Nella notte a venerdì scorso abbiamo marcato la Commerzbank nel centro storico di Göttingen con vernice rossa, verde e gialla, i colori del movimento curdo che simboleggiano l’auto amministrazione, l’anticapitalismo e la liberazione delle donne, cioè la speranza in una vita migliore. Il tutto è in pericolo acuto, da gennaio la Turchia conduce una campagna d’annientamento contro la regione curda di Afrin. La seconda armata NATO in ordine di grandezza è sostenuta dalle bande islamiste e dalle esportazioni d’armi dalla Germania. La Commerzbank investe nell’industria delle armi ed è così una sporca profittatrice dell’attacco all’auto amministrazione curda.

La nostra solidarietà va a chi ad ogni livello difende la rivoluzione di Rojava.
I nostri pensieri sono con chi ha lasciato la vita in questa lotta.
Armi tedesche fuori dal Kurdistan!
berxwedan jihan e – Resistenza significa vita!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Dresda, Germania: Vernice a casa di Karin Wilke (AfD)

14 aprile 2018

[Sassonia] Fight AFD: Dipende da noi.

AFD con il 12,6% era il terzo partito nelle elezioni parlamentari federali 2017 riuscendo così ad entrare nel parlamento federale. In Sassonia era la prima forza. Dalla sua fondazione nel 2013, il partito aveva successo nei vari Länder federali, un successo che si esprimeva chiaramente nelle elezioni federali. Con l’elezione di AFD entrano ancora la disumanità, il razzismo e l’aperto nazionalismo nel parlamento federale.
L’elezione mostra però solo l’evidenza che questa società è di nuovo o tuttora una società attaccata al passato e alla discriminazione d’ogni tipo. Nell’estate 2019 ci sono le prossime elezioni regionali in Sassonia. Con ogni probabilità la AfD sarà la forza maggiore.

Nelle ultime settimane continua ad avvicinarsi a PEGIDA e con questo raggruppamento nazionalista vorrebbe raggiungere ancora di più elettorix. In Sassonia imperversa già un clima di emarginazione. Quasi ogni giorno si registrano degli attacchi verbali o fisici contro persone e istituzioni che non rientrano nella loro visione razzista e sessista del mondo. Dipende da noi impedire che la AFD diventi la prima forza.
Ci sono tante possibilità per sfruttare attivamente i mesi fino alle elezioni regionali. Oltre alle manifestazioni, i volantini, discutere e altro si deve portare avanti anche una lotta militante contro questo partito e chi lo sostiene. Solo così possiamo rendergli la vita più sgradevole possibile.

Nella notte a venerdì 13 aprile a Dresda abbiamo fatto un piccolo inizio di campagna militante a livello regionale. Dopo che Karin Wilke (0351 8022780; 01723507742) con il suo coniuge Stefan Strauss ed alcunx amicx festeggiavano fino a notte fonda il suo 65° anniversario, come regalo abbiamo attaccato la sua abitazione (Klarastraße 4) con la vernice.

Karin Wilke ed il suo coniuge Stefan Strauss non sono dex ignotx nell’AFD. Wilke era membro fondatore dell’associazione federale, dell’associazione regionale Sassonia e dell’associazione distrettuale Dresda della “Alternative für Deutschland”. Dal 2015 risiede nel parlamento regionale per la AFD. Inizio 2018 Wilke richiese che “bambini senza prospettiva di rimanere devono andare a scuola divisi dagli altri” e che la scuola dovrebbe “essere allo stesso livello del paese di provenienza”. Inoltre, nell’ambito del 13 febbraio 2018 sul cimitero Heide di Dresda commemorava lx criminali (della IIa Guerra Mondiale) tedeschx.

Dichiarare guerra alla AFD ad ogni livello!

Fonte: Email

Traduzione dal tedesco mc

Wurzen, Germania: Vetri rotti e acido butirrico a ristoranti di destra

6 aprile 2018

L’altra notte abbiamo attaccato e neutralizzato i ristoranti “La Grotta” e “St. Wenzel/First Diner” dei membri della direzione del “Neues Forum für Wurzen” Michael Wolk e Mathias Schkuhr.
Da inizio febbraio a Wurzen si formava il “Neue Forum Wurzen”. Si rapportano vivamente con il gruppo “Zukunft Heimat – futuro patria” di Cottbus, del quale alcuni membri presenziarono anche alla prima manifestazione del forum del 26.03.2018 a Wurzen, dove facevano anche un discorso. Perlomeno uno partecipava anche all’attacco su Connewitz dell’11 gennaio 2016.
(…)
Il presidente del direttivo Christoph Mike Dietel diceva che il loro obiettivo da un lato era di partecipare alla decisione su quale sia il “significato di integrazione” e dall’altro lato la “salvezza della città patria di Wurzen”. È anche progettato uno spalleggiamento della AfD nelle imminenti elezioni comunali, per contrastare la “diffamazione della città”…
Il nome del forum si riferisce al movimento cittadino della città dell’autunno 1989. Negli anni seguenti la città era nota come “zona nazionalmente liberata”. Wurzen è da anni una roccaforte di movimenti razzisti e di strutture nazi organizzate, il che si dimostra nella continuità degli abusi razzisti delle settimane scorse e dei mesi e degli anni passati. Deve essere e sarà contrastato con determinazione un ulteriore passo nell’organizzazione delle forze di destra e reazionarie nella città.

Lotta al fascismo nelle teste e nella strada!

Per continuare a leggere (in tedesco):
irgendwoindeutschland.org/pressemitteilung-rechte-gewalt-in-wurzen-halt-an/ 
http://antifra.blog.rosalux.de/wurzen-again-das-problem-heisst-rassismus-antifa-kundgebung-im-braunen-herzen-des-muldentals/

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Halle, Germania: Date alle fiamme quattro vetture Sodexo

3 aprile 2018

Nella notte del 3 aprile nella zona industriale di Ammendorf con un fuoco post pasquale abbiamo passato alla fiamma quattro vetture dell’impresa Sodexo. A Merseburg e zona circostante (distretto Saale), da settembre dell’anno passato fu reintrodotto come mezzo di sanzione l’odiato sistema buoni per lx profughx. Per questa pratica il distretto si richiama al relativo decreto del Land Sassonia-Anhalt. Il prestatore esecutivo di servizi e profittatore diretto di questa repressione è Sodexo che come ditta catering anche a Halle rifornisce 27 cantine d’asili nido e scolastiche.

Perché Sodexo…
Sodexo è un gruppo multinazionale con sede principale in Francia (Sodexho Alliance). Oltre all’attività catering in ambito pubblico, in Germania Sodexo rifornisce i lager d’espulsione con servizi e le amministrazioni comunali con sistemi di tesserini elettronici e buoni per profughx. Invece di pagamenti in contanti, lx profughx ottengono dei buoni alimentari con cui in negozi scelti si può pagare solo le merci dichiarate come “alimentari”.

Così ax profughx si toglie ogni diritto all’autodeterminazione e si vuole spingerlx alla partenza volontaria oppure all’emarginazione sociale. Lx interessatx di questa misura non ottengono soldi per esempio per i biglietti o altri articoli importanti per il fabbisogno quotidiano che permetterebbero loro un accesso a una vita sopportabile nel già di per sé desolato distretto della Saale.
Sempre di nuovo si sa di singoli casi dove l’impresa organizza anche la distribuzione di buoni a gente colpita da riduzioni delle prestazioni dell’ufficio di collocamento.

Sodexo è implicata anche nella gestione e nell’ampliamento di galere parzialmente privatizzate in Assia e altrove. A partire dalla privatizzazione della giustizia britannica, in Inghilterra il gruppo gestisce cinque galere in autoresponsabilità. All’interno e all’estero Sodexo offre i suoi servizi anche ai militari in zone ‘out-of-action’. In Belgio, il gruppo per la sua partecipazione alle galere per l’espulsione è su di una lista nera.
Tutto questo dimostra di come l’impresa attaccata è invischiata nella gestione di galere, lager per le espulsioni e strutture militari e dimostra anche la necessità dell’intervento.

Continueremo ad attaccare tutte le ditte ed istituzioni che rendono possibile la prassi razzista della tutela e discriminazione quotidiana – e anzitutto ad alzare più possibile il prezzo per il profitto che ne traggono.

Gruppo d’azione ‘scarafaggi nel cibo’

Fonte: Email

Traduzione dal tedesco mc, CH

Ratzeburg, Germania: Danneggiato monumento nazi

29 marzo 2018

Niente commemorazione per gli assassini fascisti – Via la pietra Wandschneider!

Nella notte al 29 marzo 2018 dex antifa visitarono il monumento per Gerhard Wandschneider che dal 1941-45 era in carica come presidente distrettuale. Nel bagaglio non avevano solo la vernice e strumenti di scasso ma anche una rivendicazione inviata al confinante museo circondariale e al giornale locale. Ecco lo scritto:

La notte passata, danneggiata la pietra commemorativa per Gerhard Wandschneider sul Ratzeburger Domhof. Questo fatto che figura come vandalismo insensato ha un retroscena serio. Dal giugno 1941 fino alla fine della guerra Gerhard Wandschneider era presidente del distretto Wismar.

In quel periodo la deportazione di quasi tuttx lx ebrex era già conclusa ma lo sfruttamento, la disumanizzazione e l’assassinio dex lavoratorix coattx nel distretto di Wismar ebbero i loro apici solo allora. Wandschneider, che nel 1937 aderiva alla NSDAP, vi investiva tutte le proprie forze. Detto da lui stesso negli interrogatori dopo la guerra, per lui era molto importante d’imporre in modo eccezionalmente severo i brutali ‘decreti polacchi’ basati sull’ideologia razzista.  Lo dimostrava ostentando per esempio la sua presenza all’assassinio pubblico di due lavoratori coatti polacchi nel 1943.

La sua presenza a svariate esecuzioni è dimostrata. Per queste esecuzioni dex altrx lavoratorix coattx furono spesso costrettx alla partecipazione attiva. Lx lavoratorix coattx polacchx, nel linguaggio popolare spesso minimizzati come “Lavoratorix dell’Est”, dal 1939 in poi furono deportatx in massa dalle città e dai villaggi. Era pratica normale circondare semplicemente il  mercato e deportare la gente nel Reich. Mentre Wandschneider era dunque molto impegnato nel tagliare del tutto le rimanenti libertà minime dex polacchx, lx russx già non ne avevano più. Nell’ultimo gradino dell’ideologia di razza tedesca, erano impiegatx per i lavori più duri ed espostx ai maltrattamenti quotidiani dove lavoravano e nei loro alloggi simili ai Lager di concentramento. Ne è testimone il sepolcro nel cimitero di Wismar per 43 uomini, donne e bambinx assassinatx durante il lavoro coatto a Wismar. I presidenti distrettuali come Wandschneider avevano un ruolo centrale in questo sistema e rappresentavano una specie di pietra angolare nell’imposizione delle leggi.

Ma Wandschneider non eseguiva soltanto gli ordini dall’alto, più volte chiedeva anche delle pene e delle leggi più dure. Una di queste richieste interessa una cosiddetta casa di cura per bambinx stranierx. Dietro questa definizione minimizzante si nasconde un istituto per ammazzare lx bambinx dex lavoratorix coattx dell’Europa dell’Est. Lx bebè non degnx di vivere secondo l’ideologia razzista furono trascuratx apposta oppure assassinatx con delle iniezioni di veleno, così che la mortalità in questi istituti era del 90%. Ma nel distretto di Wismar questa richiesta di Wandschneider per fortuna non fu esaudita.

Gerhard Wandschneider è responsabile per le crudeltà perpetrate contro circa 4000 lavoratorix coattx internatx in più di 34 lager Wismaresi. Secondo la nostra accezione di dignità umana commemorare una tale persona oppure di non contrastare una tal pietra commemorativa è inconciliabile con ogni sensibilità. Nulla potrebbe giustificare le sue malefatte e anche lui stesso non ha mai dimostrato nessun pentimento. L’ammirazione dei criminali NS nella RFT dimostra di come una “svolta nella politica di commemorazione a 180°”, come in parte richiesta, non è affatto necessaria.

Per noi resta chiaro: Niente perdono, nessun oblio! Atteggiamento chiaro e tondo contro l’ammirazione per degli assassini fascisti!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: Date alle fiamme vetture della posta LVZ

27 marzo 2018

La sera del 27 marzo incendiate e distrutte vetture della posta LVZ (Leipziger Volkszeitung). L’ulteriore collaborazione della LVZ con gli sbirri nella ricerca di compas è il motivo per questo fatto.

In solidarietà con la città di Afrin nel nord della Siria occupata dalla Turchia fascista avevano lanciato vernice e pietre alla moschea Ditib dei tirapiedi del dittatore Erdogan a Lipsia. Dopo di che il dittatore Erdogan si era espresso pubblicamente su questo evento e simili, la LVZ su ordine degli sbirri e del dittatore Erdogan pubblicava una foto di ricerca. La foto dovrebbe presumibilmente mostrare un compagno o una compagna che dovrebbero aver realizzato la bella azione. Uguale se la persona sulla foto ne è coinvolta o non: La pubblicazione di questa immagine e la cooperazione con gli sbirri e con il regime fascista e stragista in Turchia ha delle conseguenze.

Non è la prima volta che la LVZ partecipava alla caccia all’uomo d’oppositorix scatenata dagli sbirri del regime di destra a Dresda. Già una volta pubblicarono delle foto di compas che affrontarono coraggiosamente i nazi e gli sbirri durante la sfilata nazi del 12.12.2015. Come reazione a queste foto furono spaccati vari vetri della LVZ e su Indymedia abbiamo letto che sulle pareti c’era la scritta: “Voi ci cercate – noi veniamo da voi!”.

La pratica imparata nella DDR di come si tratta l’opposizione non è cambiata. Sarebbe stato meglio pensarci meglio. Ora c’è questo nuovo stimolo alla riflessione.
Già l’affermazione che si tratterebbe di ricerca pubblica è insolente. Lo strumento della ricerca pubblica in passato era l’ultimo mezzo. Si applicava nei casi di omicidio, sequestro di persona e altri crimini gravissimi. Ora è impiegato per delle piccolezze come vetri rotti o vernice alle facciate. Chi in questo caso parla di ricerca intende gogna pubblica e denunziazione popolare. Così si approva lo Stato di polizia stile Turchia. Questa pazzia si poteva vedere l’ultima volta nella caccia ax compas dopo il vertice G20.
La società si smaschera da sola e mostra il brutto muso dello Stato di polizia. Noi lo combattiamo.
Perciò un saluto solidale ax compas in prigione e a tuttx che ad Afrin, a Rojava e dappertutto lottano per una vita in libertà e contro il fascismo.

P.S. E che la LVZ accoglie tuttora degli ordini provenienti istituzioni che la hanno registrata e spiata nel suo lavoro professionale, la dice lunga sulla posizione politica di questo giornale.

https://www.youtube.com/watch?v=klMfbTiWhlU

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Osnabrück, Germania: Vernice a locale dei lupi grigi

26 marzo 2018

Nella notte a lunedì la cellula d’azione Anna Campbell ha commesso un attentato alla vernice contro il locale dei lupi grigi nella Meller Straße a Osnabrück.

Più che mai il fascismo turco va combattuto anche a livello internazionale; contrapporre qualcosa ai crimini contro le persone ad Afrin e in Kurdistan; esprimere la nostra solidarietà con la rivoluzione a Rojava.

Per la rivoluzione sociale! Ax fascistx neanche un millimetro; abbasso Erdogan e la dittatura AKP! Faşizme geçit yok!
In commemorazione ax combattenti cadutx.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Kassel, Germania: Attentato incendiario ad auto di fascista turco

21 marzo 2018

Mentre a Rojava la popolazione civile è massacrata e scacciata con il tacito consenso del governo federale tedesco, esattamente lo stesso governo sulla stessa onda sostiene il nazionalismo e il fascismo turco nel proprio paese. Il pensiero fascista turco e con ciò l’inasprimento del conflitto sono obiettivo costante del governo federale tedesco. Gli interessi di potere sono imposti sulla pelle della popolazione civile curda. Il governo federale tedesco si fa così cagnolino da salotto di Erdogan.

Come anche in altre città tedesche anche a Kassel si può riscontrare una struttura individuabile d’ultra-nazionalisti turchi. S’organizzano apertamente e sotto tutela e sostegno finanziario delle autorità tedesche su di una base fascista facile da riconoscersi. Delle moschee turche predicano l’annientamento dex curdx, e questo davanti alla porta di casa d’ognunx di noi. Incitano addirittura allo stupro di donne curde e al linciaggio dex curdx che vivono qui. Senza conseguenze giuridiche.
Mehmet Tüfekci è un tale fascista. Era editore del giornale fascista turco Ayna molto vicino all’ideologia ISIS. Mehmet Tüfekci si è spesso espresso in modo offensivo contro la comprensione dei popoli e per la guerra contro la popolazione curda iniziata da Erdogan. Il massacro di centinaia di civili ad Afrin lo riempie di soddisfazione. Dichiarando la propria simpatia per l’assassino, appoggia addirittura il barbaro assassinio contro Charlie Hebdo.

Il fascismo non è un’opinione. Il fascismo è un crimine. Chi glorifica i massacri perpetrati contro la popolazione civile curda ad Afrin e Rojava troverà la risposta adeguata!
Il team vendetta Sehîd Kawa ha eseguito una notevole azione di vendetta relativa per dichiarare guerra anche alle strutture fasciste in Germania. L’azione di vendetta fu eseguita nella notte al 21.3.2018 alle h 01:00 circa. In questo giorno in tutto il mondo lx curdx festeggiano il giorno dell’insurrezione contro ogni forma d’oppressione. A Kassel la festa di capodanno fu salutata con quattro gomme in fiamme e il conseguente danno totale dell’auto del fascista Mehmet Tüfekci.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Heidenheim, Germania: Vernice a casa e auto di Thilo Rieger (AfD)

17 marzo 2018

Abbiamo visitato Thilo Rieger nella notte a sabato 17 marzo. Thilo Rieger è assessore sia nella direzione regionale AfD di Baden-Württemberg sia nella direzione dell’associazione circondariale Ostwürttemberg. Insieme al resto della direzione regionale ha invitato al congresso regionale del partito a Heidenheim il 17 e 18 marzo.
Abbiamo ricoperto con mezza dozzina di bombe alla vernice rosso scuro la facciata della sua casa nella Andreasstraße 22 a Heidenheim. La sua Chevrolet argentata (HDH-TR-500) è ora piena di lacca nera e già da lontano individuabile come auto AfD. Pare una zona abitativa piacevole e tranquilla. Forse passiamo un’altra volta.
Chi invita al congresso di partito dex razzisti e nemici dell’umanità deve aspettarsi fastidi.
Antifa rimane attacco!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Heidenheim, Germania: Vernice a luogo d’iniziative AfD

15 marzo 2018

Nella notte da martedì a giovedì abbiamo marcato il Congress-Centrum a Heidenheim con sacchetti alla vernice e lo slogan “No AfD”. In questo edificio il 17 e 18 marzo vogliono riunirsi per il loro congresso di partito AfD.

La politica AfD è contro gli interessi di chi lavora e contro le donne, propaga un immagine obsoleta dei ruoli e vorrebbe affibbiare alle donne il ruolo della casalinga e madre. I diritti delle donne sono rilevanti solo quando si possono strumentalizzare per il razzismo. Inoltre, il loro razzismo si esprime con l’abolizione di fatto del diritto all’asilo, con la chiusura di tutte le frontiere chiedendo anche, all’occasione, di sparare ax profughx. La colpa per i problemi provocati dal capitalismo va cercata da chi è fuggitx. Complessivamente la AfD non perora altro che un nazionalismo popolar-sciovinista. AfD vorrebbe costruire uno Stato autoritario, restringere la libertà di stampa, ampliare la massiccia crescita dell’apparto di polizia e d’altri organi repressivi e dello Stato di sorveglianza e abolire le istanze di controllo rimaste.
In Germania è espressione parlamentare della pressione verso destra. Le sue posizioni non sono discusse solo interne ai congressi di partito ma anche pubblicamente, per esempio nei Talk show. Ma le loro posizioni non sono discutibili e una loro normalizzazione non può essere.

Contro la normalizzazione si deve resistere a tutti i livelli:
Perciò dobbiamo smascherare le loro posizioni, chiamare per nome e attaccare gli autori, disturbare e possibilmente impedire le iniziative. Si tratta di contendergli lo spazio dove pubblicizzano la loro posizione di disprezzo dell’umanità, dove sotto il pretesto della democrazia è pubblicamente discussa come “legittima” e dove la votano.

Niente spazio alla AfD – Niente spazio al fascismo!
Lotta di classe e non patria!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Ulm, Germania: Distrutti i vetri a ufficio AfD

15 marzo 2018

Contro il razzismo, il sessismo, il dominio e le strutture che li riproducono e accelerano!

Distruggere l’infrastruttura di destra: Nella notte al 15 marzo abbiamo distrutto il fronte in vetro dell’ufficio AfD nel centro di Söflinger. Motivo è il congresso federale del partito AfD sabato prossimo a Heidenheim. Non vogliamo accettare che le forze reazionarie si possono incontrare per accelerare la propria politica razzista senza incontrare la resistenza determinata di forze libertarie.
Inoltre, la presenza AfD nel quadro urbano non deve farsi normalità. Ogni metro, ogni quartiere e ogni villaggio deve essere conteso alle forze di destra. Perciò chiediamo: Niente AfD nel centro di Söflingen o altrove!

Con questo ci posizioniamo con chiarezza contro il sessismo, il razzismo e altre forme strutturali di discriminazione diffuse e normalizzate dalla AfD. Il che inizia con le esternazioni sprezzanti l’umanità che riduce le persone alle loro origini oppure al loro genere, passa per le richieste allo Stato di procedere con più durezza, di attuare un maggior numero di espulsioni e di rafforzare i controlli alla frontiera per arrivare fino alle aggressioni violente in mezzo alla strada.

Non accettiamo che lo Stato che già esercita la violenza repressiva si sposti sempre più a destra. Ma c’è da considerare che lo Stato è basato imprescindibilmente sull’oppressione e l’emarginazione anche senza il contributo delle forze di destra. L’emarginazione è continua con lo Stato che decide quali persone gli appartengono e quali non. Un esempio per l’oppressione sarebbero le tante regole umilianti per Hartz4. Oltretutto, reprime già tuttx coloro che non osservano le sue leggi per mantenere il proprio dominio e giammai per garantire una vita decente per  tuttx .

In questo contesto AfD è solo un esempio rappresentativo di tutte le organizzazioni e strutture che mantengono e acuiscono ancora questa miseria. Anche essa fa parte di uno Stato democratico funzionante. Che offre una piattaforma ad ogni tipo di pensiero purché sia legittimato dalle elezioni e non attacchi lo Stato come tale. Così la democrazia può favorire il fascismo ed essere abolita dallo stesso. Tra l’altro è per questo motivo che la lotta non può limitarsi ai gruppi di destra ma deve essere condotta anche contro lo Stato e le sue istituzioni.

Noi alla società gerarchica e diseguale contrapponiamo il concetto di una democrazia di base dove sia possibile una vita con pari diritti indipendenti dal genere e dall’origine. Dove sono indispensabili i seguenti quattro punti. Noi siamo per una società:
Senza concorrenza – I beni di produzione devono essere socializzati, vale a dire essere sotto controllo regionale.
Senza sessismo – Per una decostruzione dei ruoli di genere per togliere la base alle attribuzioni di peculiarità basate sul genere o la sessualità.
Senza gerarchie – Le persone si costituiscono in piccoli gruppi oppure quartieri e partecipano con pari diritti. Questi gruppi inviano dei mandati imperativi con il compito di portare le decisioni nelle strutture sovraregionali. Così le decisioni sulle questioni sociali vengono dal basso.
Senza razzismo – Una società nella quale tuttx possono muoversi liberamente e dove la loro origine non importa.

Oltre alle azioni pratiche riteniamo importante il lavoro teorico. Riteniamo raccomandabili:
Il giornale Gaidao del FdA https://fda-ifa.org/gaidao/, come anche il libro AnarchaFeminismus – Auf den Spuren einer Utopie (-Sulle tracce di un’utopia) Silke Lohschelder

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bottiglie alla vernice a Pierburg s.r.l.

12 marzo 2018

Nella notte dell’11 marzo 2018 è stata attaccata la fabbrica dell’affiliata alla Rheinmetall, la Pierburg s.r.l., a Berlino Wedding. La fabbrica nella Siemensstraße 2 attaccata e marchiata lanciando tante bottiglie verdi-rosse-gialle.

Dichiarazione: “Con ogni giorno di guerra contro Afrin, cresce il nostro odio contro l’ipocrisia dello Stato tedesco. Senza l’appoggio tedesco non ci sarebbe un fascismo in Turchia. Se lo Stato tedesco non ferma questo sostegno, continuerà anche la nostra resistenza. L’industria bellica tedesca è un obiettivo d’attacco naturale e legittimo. Biji berxwedana Afrinê!”

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Stoccarda: Vernice a sede di “Zentrum Automobil”

7 marzo 2018

Nella notte dopo le elezioni del Consiglio di fabbrica noi antifa abbiamo marchiato la sede dell’associazione “Zentrum Automobil” a Stoccarda – Untertürkeim con sacchetti alla vernice e scritte.

Zentrum Automobil è il tentativo di portare un’organizzazione fascista nelle aziende. È nata nel 2010 nel Daimler Werk Untertürkeim attorno al membro della ex-rockband di destra “Noie Werte – Nuovi Valori” Oliver Hilburger. L’organizzazione attualmente si presenta a livello federale alle elezioni dei CdF 2018. Zentrum si dà arie da “rappresentanza di chi lavora” e “sindacato alternativo”, sparge una critica cruda, errata e appositamente deviante del capitalismo e attacca le vere organizzazione di rappresentanza, cioè i sindacati liberi.

Nei suoi attacchi, Zentrum si concentra sui sindacati, gli errori individuali e sulla critica della collaborazione della dirigenza sindacale con i capitalisti e i loro manager. Purtroppo questa critica è giusta poiché le direzioni sindacali sono caratterizzate da una politica riformista e socialdemocratica. La corruzione e l’errore della collaborazione con la classe dirigente è un problema reale.
Ma Zentrum gira questa critica a destra e attacca i sindacati in toto promettendo mari e monti a chi lavora. Zentrum mente quando promette a chi lavora di poterlx rappresentare in modo migliore. Visto che l’organizzazione sostiene che ci sarebbe un’unità d’interessi tra chi lavora e capitalisti, dimostra di stare dalla parte della borghesia. Poiché chi lo sostiene si fa appendice della politica dei capitalisti e non gli potrà imporre mai nulla. La supposta “rappresentanza di chi ha un lavoro dipendente” si scioglie nel nulla, poi non dovranno comunque mai sottoporsi alla prova della prassi.

Solo se si riconosce che esiste una contraddizione fondamentale e inconciliabile tra lavoro e capitale si può ottenere qualcosa per la classe lavoratrice, formulare degli interessi e contrastare gli attacchi del capitale. Zentrum è demagogica non solo in questo caso.
Anche la loro critica diffusa al capitalismo è, alla fine, diretta contro chi lavora. Così Hilburger e altri cianciano volentieri di “globalisti” ma criticano anche mali autentici come le pensioni troppo basse, Hartz 4 o un sistema sociale scadente. Il senso di questa presunta critica consiste nel sviare la vera collera contro i rapporti di dominio in pratiche favorevoli al capitale. Pensioni più alte e la fine di Hartz 4 va bene ma queste richieste sono valide davvero solo se si riconosce che l’autentica soluzione del problema è l’abbattimento del capitalismo.

Nessun capitalista ha un problema se l’odio contro di lui e la sua politica è dirottata verso degli anonimi “globalisti”. I signori della classe dominante s’arrangiano addirittura con alcune prestazioni sociali finché rimangono nella misura del sistema.
È che Zentrum, e coscientemente, non aspira a una rottura rivoluzionaria e a una società senza sfruttamento. Preferiscono aggrapparsi al sogno di una comunità popolare. Sappiamo cosa vuole dire: Subordinazione totale agli interessi del capitale, guerra e lavoro coatto.
Ancora meglio per i padroni: Zentrum sparge razzismo e divisione, assumendosi così la tensione verso destra per portarla nelle fabbriche. Poiché una classe lavoratrice che, aizzando contro presuntx stranierx e profughx, lotta contro se stessa non può organizzarsi unitariamente contro gli interessi del capitale.

Zentrum Automobil ha ottimi contatti con il lato fascista d’AfD, con gli identitari e con il Compact Magazin. Zentrum organizza insieme all’organizzazione d’alleanza fascista “EinProzent – UnPercento” la campagna “Patriotische Gewerkschaft – Sindacato patriottico” che fa e organizza le liste di destra per i CdF.
Malgrado i soldi di AfD ed EinProzent i fascisti non riuscirono ad ottenere un pieno successo nelle elezioni dei CdF nell’area di Stoccarda. Nella centrale Daimler fallirono del tutto e non ottennero neanche un seggio nel CdF. Nella fabbrica Daimler Sindelfingen ottenevano il 3,4 % dei voti ossia due seggi. Nella fabbrica Daimler Untertürkeim, la loro sede originaria, ottenevano il 13,4% (nelle ultime elezioni il 10% e 4 seggi) ed hanno ora sei seggi. Inoltre, a Rastatt, dove si presentarono per la prima volta, conseguirono tre seggi.
Ma le elezioni non sono ancora finite! Nell’Est si presentano varie liste del Zentrum. Informatevi se nella vostra città si presenta una lista Zentrum e contrastatela!

Mentre il movimento di sinistra e rivoluzionario si deve finalmente dedicare a una politica che si occupa di più degli interessi e delle condizioni di vita della classe proletaria, non dobbiamo lasciare perdere la lotta ai nemici di chi lavora. Solo con un antifascismo coerente anche sul posto di lavoro possiamo difendere il terreno che abbiamo conquistato.
In poche parole:
Zentrum Automobil sono nemici di chi lavora. Zentrum sono fascisti. Zentrum vorrebbe dividere la nostra classe. Dietro Zentrum non si nasconde che un’organizzazione di crumirx e razzistx.

Attaccare Zentrum!
Fermare la pressione verso destra!
Organizzate la lotta di classe!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH