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Argentina: Cellula FAI rivendica allarme bomba all’ambasciata greca

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La nostra rivolta è già cominciata ed è chiaro che necessita di tutto, ma sappiamo distinguere tra diari, libri, riflessioni e blasfemie; e poi veleni, armi, esplosivi, pugnali e incendi. L’unica questione interessante non è come mescolarli se non sappiamo differenziarli.

Con questo comunicato, la sezione Occasionalmente Spettacolare del Nucleo di Artigiani/e Fuochi e Affini-FAI, rivendica l’allarme bomba all’ambasciata greca in argentina, lo scorso 1 Ottobre.

Distinguiamo in base ai nostri criteri cosa sono azioni e cosa atti. Azioni sono state l’attacco incendiario alla concessionaria FIAT o l’artefatto esplosivo davanti casa di un poliziotto. L’allarme bomba all’ambasciata greca è stato solo un atto, come può esserlo delle vernice o uno striscione. Un atto, senza dubbio, che porta la stessa convinzione di sempre. Lo abbiamo già detto nel nostro primo comunicato “sappiamo che la nostra guerra non si basa solo sui risultati ma sulla convinzione con la quale si fanno le cose”.

Non ci inganniamo e non pensiamo di fare una lode all’allarme bomba. Non stiamo a dire il denaro usato dal potere per mobilitare gli artificieri. Vogliamo farla finita con termini rivoluzionari che non significano nulla. Non abbiamo fatto ciò perché non abbiamo gli strumenti, il coraggio o le conoscenze. Queste le abbiamo dimostrate in altre occasioni. Abbiamo semplicemente fatto ciò che ci andava.

Chiarito questo, dedichiamo l’atto al compagno Andreas Tsavdaridis: fratello, per ora questo, domani bruceremo di nuovo, con più intensità.

Salutiamo le cellule e le individualità della Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale, soprattutto la Cospirazione delle Cellule di Fuoco / FAI-FRI in Grecia; la Cospirazione Internazionale per la Vendetta / FAI-FRI in Indonesia e gli Amici/che della Terra / FAI in Argentina.

Forza al guerriero anarchico Andreas Tsavdaridis!
Viva la FAI-FRI!

Cooperativa Nucleo di Artigiani/e Fuoco e Affini (Occasionalmente Spettacolare)
Federazione Anarchica Informale

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Bolivia: Aggiornamento sulla situazione di Henry Zegarrundo

Oggi, 25 Settembre 2013, era in programma un’udienza chiesta dalla procura per richiedere ulteriore tempo di indagini affinché non si chiuda il caso in cui è coinvolto il compagno Henry.

L’udienza è stata nuovamente sospesa, a causa dell’assenza dell’accusa -recentemente rimpiazzata- e di due dei cinque imputati, quelli che hanno misure restrittive.

È il terzo rinvio per questa udienza. La prossima data è il 16 Ottobre 2013.

Inviamo il nostro appoggio al compa Henry che resta fermo e deciso davanti ai giudici e alla burocrazia giudiziaria. Speriamo che presto cada questa montatura repressiva.

Forza e animo Henry!

Continueremo ad aggiornarvi sul caso.

Solidaridad Negra

Cile: Trasferimento di modulo per Freddy Fuentevilla

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Il compagno Freddy Fuentevilla ha sollecitato il trasferimento al modulo H-sur del Carcere di Alta Sicurezza.

Ora i prigionieri rivoluzionari al C.A.S sono suddivisi cosi:

H-Norte : Marcelo Villaroel e Hans Niemeyer
H-Sur : Freddy Fuentevilla
J : Juan Aliste Vega

Supporto e solidarietà ai prigionieri rivoluzionari!

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Cile: Confermata la condanna a Hans Niemeyer

Oggi 25 Settembre 2013 la corte suprema si è espressa in merito alla revisione della condanna proposta dalla difesa. È stata rifiutata la possibilità di fare un nuovo processo a Hans annullando la condanna a 5 anni e 300 giorni di carcere.

Ricordiamo che il compagno Hans Niemeyer è stato condannato a 5 anni e 300 giorni per la collocazione di un artefatto esplosivo nella filiale della banca BCI. La condanna è arrivata in base alla legge sul controllo delle armi e non per quella antiterrorista, ma il tribunale ha rigettato di concedere il beneficio della “libertà vigilata”.

L’avvocato di Hans, Julio Cortes ha dichiarato alla stampa: “La condanna ci sembra sproporzionata e ingiusta, considerando che si tratta di un diritto contro la proprietà e che ci sono delitti ben più gravi, una volta il calciatore o l’altra il figlio di un politico, dove ci sono morti, e neanche scatta la custodia preventiva (…) in cambio, la distruzione dell’ingresso di una filiale bancaria, che non era aperta in quanto era notte, ha una pena più alta dei delitti contro la vita e l’integrità delle persone”.

Fuori dal tribunale c’è stato un presidio solidale con striscioni e volantini di appoggio a Hans.

Chiediamo di rafforzare la solidarietà permanente col compagno Hans, affinché gli animi non si raffreddino col passare del tempo e che la solidarietà resti viva senza cadere nell’apatia e nell’indifferenza dell’abitudine.

Forza e solidarietà permanente a Hans Niemeyer!

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Santiago, Cile: Rivendicato sabotaggio all’Istituto Nazionale

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“Non parlo di cose astratte, sono molto concreto. Ti parlo di prigionieri/e, di feriti/e, di morti, di gente cacciata dal posto dove vive, di gente morta cercando uno stipendio, di gente che si rompe la testa prendendo pillole contro la tristezza; la terra di strade, fattorie, cie e la guerra (…) Ti pare esagerato il nostro modo di pensare, ma è quello che è. La guerra è quel che è. Qui c’è una guerra e tu metti quello che vuoi.”
PIB – Ponte como quieta

Questo sistema è marcio alla base, l’ambizione di pochi e l’idiozia-passività dei molti che non hanno reagito a ciò, ci sta portando o ci ha già portato ad una catastrofe naturale quasi senza soluzione, davvero crediamo che possiamo mantenere questo stile di vita in modo sostenibile? Produciamo 1000 volte più di quanto ci serve e i mezzi di comunicazione propinano prodotti come fossero fondamentali. E se anche riuscissimo a mantenere questo stile di vita sostenibile (come dicono alcuni ecologisti) sappiamo che nulla servirà perché già stanchi di questa vita miserabile e non vogliamo continuare in questo stupido progresso, non vogliamo passare la vita lavorando dall’alba al tramonto, non vogliamo passare i nostri migliori anni di giovinezza chiusi in una scuola con alcuni patetici giorni di vacanza concessi solo per essere più produttivi, né vogliamo morire di cancro o di altre nefandezze moderne provocate da tutta la merda che mangiamo, di sicura questo sistema è una merda e su ciò si è già detto abbastanza.

La cosa importante è che in questo contesto la scuola non si distingue come salvezza, come tanti pensano, ma come un’istituzione orribile che ci prepara a questa vita. In questo luogo ci viene insegnato ad obbedire senza discutere agli orari, abitudini, modi di agire e a seguire una linea di condotta che in seguito sarà un ingranaggio, diventando manodopera o professionisti in attività stupide e ripetitive. Che solo funzionano se applicare in questo sistema (Perché diventare ingegnere per costruire centri commerciali o edifici? Perché, dato che vorremmo abbatterli?).

“Abbiamo sotto gli occhi nocività culturali, politiche, sociali, ma quelle che in questo frangente ci interessa identificare e attaccare, sono i processi che caratterizzano il rapporto tra potere, tecnologia e manipolazione-distruzione del vivente, gli interessi dell’eredità, raccolta dall’industria scientifica, di migliaia di anni di pensiero autoritario e antropocentrico. Qualcosa che va ben oltre un problema sanitario, coinvolgendo gli aspetti fondanti di una civiltà tecnologica che si nutre del tempo e delle vite di miliardi di individui umani e non, che setaccia e suddivide gli esseri viventi in razze, in specie, in categorie inchiodate su una scala gerarchica ordinata in base alle sue necessità.”
Estratto dal “Manifesto della coalizione contro ogni nocività”. In “Nanotecnologie: la pietra filosofale del dominio” Rivista Il Silvestre 2011

Per i motivi già citati (e molti altri che non abbiamo tempo di menzionare) abbiamo deciso di mettere questa bomba fumogena con un fine più simbolico che distruttivo, perché questa pestilenza ricordi e scolpisca nelle coscienze che anche la scuola è un’istituzione putrida come una banca o una caserma e per questo fa parte della grande macchina del sistema e deve essere attaccata. Con questo attacco vogliamo anche rompere col discorso generalizzato degli studenti che cercano di riformare l’irriformabile contribuendo cosi alla perpetuazione del sistema, come ha anche detto Theodore John Kaczynski essa è “il trucco più ingegnoso del sistema”. Con ciò non vogliamo dire che studiare non va bene, se qualcuno vuole farlo che lo faccia, c’è sempre stata gente interessata alla conoscenza, anche perché in questo momento il conoscere ci può dare le armi cognitive per farla finita con l’ideologia imperante che cerca di entrarci dalle orecchie. Questa è piuttosto una critica alla scuola come imposizione e strumento al servizio del sistema, vorremmo sottolineare l’imposizione per tutti quelli che diranno “se non ti piace la scuola non andarci” se fosse cosi come dicono (come una mera libertà di consumo) sarebbe facile, visto che abbiamo fatto delle scelte, ma il capitalismo agisce come una imposizione che soverchia le nostre vite. Cosa accadrebbe se lasciassimo la scuola? Dovremmo diventare manodopera a basso costo senza istruzione, lavorando dall’alba al tramonto senza tempo per conoscere la nostra famiglia, o cosa accadrebbe se andassimo a vivere nel bosco e vivere una vecchia fantasia hippie? Basterebbe per uscire e non essere costretti a farlo dal capitalismo a mano armata, come accade oggi ai mapuche, per questo puntiamo ad una convivenza non pacifica col sistema, diventando ovunque l’ostacolo nel suo ingranaggio al fine di incepparlo e probabilmente distruggerlo. Continue reading Santiago, Cile: Rivendicato sabotaggio all’Istituto Nazionale

Buenos Aires: Amici della Terra/FAI rivendica esplosione in una Gendarmeria

Cercando di essere all’altezza della situazione e continuare a mantenere la dignità che meritano le vite umane che si ribellano all’autorità, la quale è causa di ogni oppressione sulla faccia della terra che abitiamo, siamo di nuovo passati all’attacco nella guerra dichiarata dagli/lle amanti della libertà ai/lle suoi/e nemici/che.

Ricordiamo che nelle carceri del territorio dominato dallo stato argentino i/le detenuti/e continuano ad essere uccisi/e e torturati/e.

E nelle strade aumenta la miseria, l’alienazione del lavoro e il consumo oscura le coscienze della gente, che ogni giorno subisce le contraddizioni di un sistema che si proclama consolidato da un governo che specula grazie alle scienze economiche, cercando di nascondere a tutti i costi l’aspetto tirannico.

Ci sentiamo colpiti, visto che nulla finora è paragonabile all’umiliazione che sentiamo tutti/e quelli/e che sono minacciati/e dalla morte e la chiusura radicale che nutrono la teoria di chi detiene il potere e la volontà di avvantaggiarsi con metodi e pratiche autoritarie della società civilizzata.

La nostra proposta è un attacco diretto contro i/le responsabili della miseria di questa realtà, adesso la gendarmeria è un obiettivo di tutti/e i/le compagni/e insorti/e o bisogna ancora dire quali sono i nostri punti in comune? Le azioni dicono molto più delle parole, ma a volte è necessario dire ciò che i media cercano di nascondere continuamente.

Le auto che abbiamo bruciato in strada Amenabar 3000 erano proprio davanti ad una delle proprietà di Sergio Berni (segretario del ministero della sicurezza) sorvegliata 24/24h dalla polizia federale.

Il piccolo ordigno esploso nella mutua della gendarmeria (Edificio Fronteras Argentinas) situato in strada Bartolome Mitre 2264, giorno 19 Settembre 2013 alle 1:40, ha causato purtroppo solo danni materiali, ci sarebbe piaciuto che un servo della legge fosse rimasto almeno ferito.

Salutiamo i/le nostri/e compagni/e della Cospirazione per al Vendetta e tutti/e quelli/e che senza troppe domande vanno all’attacco contro l’autorità in ogni parte del mondo.

Viva l’Anarchia!

Amici della Terra/Federazione Anarchica Informale

Buenos Aires: Rivendicato attacco contro Accademia Giudiziaria

LA CONVINZIONE È NOSTRA!

L’ambiente che ci circonda è soffocante, e chi ha il sangue dignitoso nelle vene al posto dell’acqua torbida non può affermare il contrario.

La democrazia gestita dall’infame Cristina Kirchner, travestita da progressista e paladina dei diritti umani, comincia a mostrare l’altra faccia della stessa moneta.

Così, la nomina del nuovo ministro della sicurezza, Alejandro Granados, sostenuto dal narcotrafficante Daniel Scioli, ha reso solo più evidente ciò che molti/e sanno già, la democrazia arresta, tortura, accusa e uccide, e in questo non ha nulla da invidiare a nessun altro regime politico.

Condivdiamo le parole di Granado, riguardo al fatto che siamo in guerra e si tratta di loro o noi… non ci allarmiamo per queste dichiarazioni, ma aumentiamo la lotta che conduciamo contro ogni tipo di oppressione a danno dell’individuo o delle comunità libere.

I milioni investiti in tema di sicurezza tramite il Sistema di Identificazione Biometrica, o come le migliaia di telecamere di sorveglianza, o i/le gendarmi che controllano e attaccano i quartieri periferici, non ci fermano e non ci distraggono.

Dentro la rete complessa che forma il nemico che affrontiamo, consideriamo la giustizia un pilastro fondamentale, sostenitore irrinunciabile della gestione della miseria. Continue reading Buenos Aires: Rivendicato attacco contro Accademia Giudiziaria

Cile: Comunicato solidale con Victor Montoya

Il nefasto sistema giudiziario mantiene il nostro compagno e fratello Victori Hugo Montoya Encina in prigione da più di sette mesi; sette mesi di prove chiaramente inesistenti, sette mesi di dolore verso chi conosciamo o semplicemente condividiamo quell’anonimato che gli è stato bruscamente strappato. Colpevole di amare i suoi amici e le sue amiche, di amare la sua famiglia; colpevole di essere un compagno ad ogni costo; di sognare e cercare di vivere in un mondo dove è colpevole di essere un compagno; di questo è colpevole Victor, il resto è solo parte dell’assurda montatura fatta grazie alla meschina legge antiterrorista.

“… Perché nessuna condanna sarà infinita…”

Sappiamo che Victor presto sorriderà con noi, correndo verso chi lo aspetta; presto ci abbraccerà e ci mostrerà che le sbarre le ha già lasciate alle spalle. L’energia è sempre viva per accompagnare e aspettare il compagno Victor, la solidarietà non cesserà mai; Victor tornerà libero mostrando con fermezza la sua totale innocenza rispetto a quanto gli viene contestato; Victor tornerà alle sue attività; tornerà a volere, sognare e cercare di vivere con la stessa forza di sempre; perché lui è “Forza”.

Il 4 Settembre c’è stata una proroga di un mese di indagini, vale a dire, un mese in più di bastarda galera per Victor; è il momento in cui la solidarietà e l’appoggio attivo devono mostrare la stessa fermezza che Victor ha dimostrato durante questo ingiusto processo.

Libertà per Victor e tutte e tutti i/le sequestrati/e dallo stato meschino!

Solidarietà attiva e appoggio costante verso tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle!

Libertà per Victor Montoya!

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Temuco, Cile: Condannate Ariadna e Yaritza

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Il 7 Settembre Yaritza e Ardiadna sono state condannate in seguito al processo abbreviato riguardo al possesso di materiale esplosivo durante la collocazione di una bomba contro una caserma delle forze speciali e della direzione regionale della Gendarmeria.

Yaritza Grandon: 541 giorni in base alla legge sul controllo delle armi.
Ariadna Torres: 541 giorni in base alla legge del controllo sulle armi.

La procura deciderà se fare appello o meno, chiedendo la nullità del processo dato che chiedeva 5 anni e 1 giorno di condanna.

Ricordiamo che in questo processo c’è anche la compagna Roxana che è rimasta decisa, rifiutando di accettare la colpa e avere cosi una riduzione della pena.

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Cile: Prolungata di un mese la custodia preventiva per Victor Montoya

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Il 4 Settembre 2013 c’è stata una nuova udienza nel caso della procura sul compagno Victor Montoya secondo la legge antiterrorista. Questa volta la procura ha sollecitato il tribunale affinché venisse esteso il tempo per indagare e di conseguenza la custodia preventiva, chiedendo due mesi aggiuntivi. La difesa si è opposta e, alla fine, i giudici hanno concesso un altro mese per chiudere le indagini e andare a processo.

Dall’altro lato, la famiglia ha informato che la difesa è uscita ad ottenere dal tribunale l’autorizzazione per far lavorare un perito riguardo al commissariato di las Vizcachas (dove c’è stato l’attacco esplosivo attribuito a Victor) dopo vari rifiuti da parte della procura.

Basta con la legge antiterrorista e i suoi processi!

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Cile: Aggiornamento sulla situazione di Hans Niemeyer

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È stata finalmente fissata per giorno 25 Settembre 2013 alle ore 13 l’udienza dove la corte suprema deciderà in merito alla revisione del processo che è finito con la condanna di 5 anni e 300 giorni per il compagno Hans Niemeyer.

Il ricorso presentato dalla difesa, dato che la procura è d’accordo con la condanna data al compagno per collocazione di artefatto esplosivo. Secondo la difesa, la condanna non ha motivato perché il beneficio della “libertà vigilata” non è stato concesso al contrario di altri casi riguardanti dei compagni, inoltre i giudici hanno dato credito alle testimonianza di agenti di polizia che non avevano testimoniato in precedenza.

Solidarietà ai/lle prigonieri/e della guerra sociale!
Solidarietà con Hans Niemeyer!

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Uruguay: comunicato di alcuni anarchici

stonethrowingLo Stato-Capitale va avanti con tutto il suo apparato tecnologico poliziale sempre più veloce per controllare/monitorare/legiferano/commerciare/oltraggiare ad ogni abitante della Terra e a questa stessa.
Tuttavia, i suoi miserabili valori di concorrenza e resignazione non sono stati inclusi per tutta la popolazione.

Ancora esistono codici in alcuni quartieri dove non c’è spazio per quelli strisciano né polizie, ancora è praticata la solidarietà, ancora esiste la lotta digna e sincera di coloro che non commerciano con i carnefici, eppure ci sono vicini che si organizzano orizzontalmente in assemblee per provare, per esempio, fermare i progetti che causano danni irreversibili al luogo in cui viviamo.

Circa gli eventi del 14/8.

Come ogni anno, la FEUU (gremio più che ufficiale) e altre associazioni studentesche chiamarono alla classica mobilitazione dove, in accordo alla loro mentalità di poliziale in modo che tutto succedese in perfetto e tranquillo ordine,  contando con le bande e altri informatori pronti a reprimere qualsiasi espressione diversa, anche una semplice canzone … non tutti si sono rasegnati a unirsi all’inerte corteo degli studenti. Decine di persone hanno deciso di uscire dal cerchio e di attaccare alcuni simboli con cui lo Stato-Capitale ci violenta quotidianamente e sistematicamente.

Contro la repressione, solidarietà e azione Continue reading Uruguay: comunicato di alcuni anarchici

Città del Messico: Arresto di compagni nel raduno di solidarietà a Hans Niemeyer

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Ieri, 20 Agosto, c’è stato un presidio solidale con il nostro compagno Hans Niemeyer presso l’ambasciata cilena. Dopo la protesta, mentre i compagni andavano via, sono stati seguiti e arrestati dalla polizia;
Jaime Alberto Aguilar Marroquin (membro della croce nera anarchica DF), Guarneros Tonatiuh Garcia, Jair Juarez Victorino e Mario Alberto Lopez Gutierrez.

I nostri compagni sono stati condotti dal pubblico ministero, accusati
di: vilipendio dell’autorità e danni a proprietà privata. Per quanto ne sappiamo il Comune, guidato da Miguel Angel Mancera, ha invitato il procuratore generale a farli rimanere in arresto.

Questo è un chiaro esempio della politica di persecuzione e assillo contro il movimento anarchico condotta dal governatore di Città del Messico Marcelo Ebrard, e continuata ora da Mancera. Consideriamo il comune e il potere giuridico come gli unici responsabili di questa repressione.

Oggi, 21 Agosto, dopo quasi 24 ore di detenzione, sono stati rilasciati dietro cauzione i compagni arrestati presso l’ambasciata cilena a Città del Messico. Per quanto si sa, i compas hanno presidiato il ministero pubblico per manifestare ed esigere la liberazione dei detenuti. Restando presenti tutta la notte per monitorare la situazione.

Nella mattinata, il procuratore ha annunciato la cifra delle cauzioni, le quali sono state prontamente coperte grazie al supporto economico di vari collettivi e individualità.

I compagni stanno bene. Seguirà un processo con le accuse di danneggiamento e oltraggio all’autorità, delitti considerati non gravi..

Continueremo a dare informazioni sul caso.

Libertà per tutt*!
Abbasso le mura delle prigioni!
Croce Nera Anarchica Messico

Cile: Lettera di Marcelo Villarroel

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“E le frontiere esistono solo per chi le rispetta…”

Tramite questa lettera voglio salutare con tutto l’affetto ribelle di un prigioniero che si rifiuta di vivere secondo le regole del gran dio capitale, rinchiuso nel carcere capitalista dello stato cileno a causa di vari sotterfugi della legalità borghese che mi tiene adesso come ostaggio della democrazia, del suo stato e del suo dominio. Ad oggi, dopo 3 anni ed 8 mesi dalla nostra espulsione dall’Argentina, la nostra situazione giuridica continua ad essere in un limbo giustificato solo dalla ragion di stato, per la vendetta statale che giustifica qualsiasi azione o movimento del potere atto a mantenere la pace sociale…

La nostra custodia preventiva si è trasformata nella più lunga custodia nella storia della nuova riforma processuale cilena. 45 mesi per Freddy e anche per me. 37 mesi per Juan. Tempo durante il quale non siamo andati a processo ma abbiamo incontrato una infinità di irregolarità fatte dalle “teste rotte” capaci di tutto pur di farci restare dietro le sbarre. Anche se l’aspetto giuridico è la scusa formale con la quale lo stato perpetra la sua vendetta, il fatto di fondo è la repressione permanente per chi si ribella contro tutto l’esistente e non ha mai rinnegato un’alternativa di vita anticapitalista. È l’eterna battaglia per la liberazione totale che si scontra con gli sgherri dei carnefici sempre pronti ad arrestarci. In questa battaglia diventiamo tutti e tutte fratelli e sorelle da diversi territori ma con una stessa strada. Per questo è vitale preservare e rafforzare la nostra memoria di resistenza offensiva senza scordare nessun/a compagno/a e fratello e sorella in prigione…in Messico, Bolivia, Grecia, Indonesia, Italia, Cile ci sono ribelli sociali che fomentano, lottano, insistono e non dormono confortati dal benessere. L’idea e l’azione offensiva cresce e la rivolta continua ad essere contagiosa, e con essa anche la necessaria lotta anticarceraria come sfida per la trasformazione radicale di tutto ciò che ci opprime. Per questo è continuo l’invito a non cessare l’attività anche più semplice nel quotidiano fino a quelle più complesse tra chi lotta fuori dalle mura della prigione. Anche se passassero mille anni, in questo cammino di emancipazione non tornerei indietro… la nostra libertà non ha prezzo, i nostri cuori e le nostre coscienze nemmeno, per esse andiamo a prenderci tutto…

Un abbraccio rivoluzionario libertario!

Finché c’è miseria ci sarà ribellione!

Marcelo Villarroel Sepúlveda
Prigioniero libertario
Carcere di Alta Sicurezza, Santiago/Cile

Sabato 10 Agosto 2013

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Santiago, Cile: Hans Niemeyer inizia lo sciopero della fame

DICHIARAZIONE DELL’INIZIO DELLO SCIOPERO DELLA FAME

“Come una conseguenza del mantenimento dell’ordine interno si rende necessario emettere precetti per garantire il completo e perfetto esercizio di libertà individuali e di tutti i diritti che specialmente garantisce la Costituzione; giacchè senza l’esercizio di questi diritti, l’ordine diventerebbe tirannia e dispotismo”
(Messaggio del codice penale cileno, 29 Ottobre 1873)

“Dite quello che volete, la cosa fondamentale è mantenere e preservare il buon ordine dello Stato”
(Napoleone, Commentari su Il Principe, di Machiavelli)

Venerdì 12 Luglio di quest’anno, il settimo tribunale orale penale di Santiago ha emesso una condanna contro di me per un attentato esplosivo avvenuto nel Novembre del 2011 a 5 anni e 300 giorni di prigionia effettiva, senza diritto ai benefici per la violazione della legge di controllo di armi ed esplosivi e il delitto di danni.

Questa condanna ha suscitato la gioia e gli applausi dalla destra, il governo e il duopolio della stampa, dove anche il giornale El Mercurio si è permesso di dare un giro di chiave in più nel suo sibilino e velenoso stile, mentendo spudoratamente in un articolo della giornalista Leslie Ayala e in un successivo editoriale segnalando che il mio DNA era presente in altri 3 attentati esplosivi per i quali sono stato processato ed assolto. Il Ministro dell’Interno Andrés Chadwick, un fascista di Chacarillas, ha descritto la sentenza come esemplare e ha applaudito furiosamente. Queste reazioni solo mostrano una confluenza delle diverse fazioni del potere nella strategia contro quelli che loro denominano come il nuovo nemico interno, fazioni come UDI, il Ministero dell’Interno, il Dipartimento di Giustizia e la grande stampa, ognuna compiendo la sua missione.

Può essere ignorato il fatto della vendetta da parte dello stato per essere stato quasi cinque mesi latitante, dal 7 Dicembre 2012 fino al 26 Aprile 2013, esercitando il mio diritto alla rivolta e ad evitare il processo sospeso nella Corte Costituzionale che pretendeva di confermare la custodia preventiva, ciò costituiva una situazione arbitraria e illegale che la maggior parte della stampa ignorò. Continue reading Santiago, Cile: Hans Niemeyer inizia lo sciopero della fame

Santiago, Cile: Riapre la biblioteca Sacco e Vanzetti

Con la ferma determinazione delle nostre azioni
Con le convinzioni intatte

Tre anni fa, il potere colpì col suo braccio legale alcuni/e compagni/e antiautoritari/e, cercando di dare una lezione repressiva ad un vasto contesto anarchico. Questa crociata denominata “Operazione Salamandra” si è tramutata nel mediatico caso bombas, finalizzato a identificare e arrestare gli autori di attacchi esplosivi contro il potere.

Il 14 Agosto 2010 vengono perquisite diverse case e centri sociali occupati. Vengono arrestate 14 persone con un imponente dispiego di polizia ad uso soprattutto della stampa. I coltelli erano affilati e risplendevano davanti alle telecamere. Gli/le arrestati/e furono presentati/e come responsabili specifici degli attacchi esplosivi e presentati/e come membri di un’associazione illecita terrorista, con ruoli e compiti precisi.

La polizia, con l’aiuto della stampa, si impegnò negli anni a segnalare le occupazioni come punto di ritrovo di sconosciuti/e autori/trici degli attacchi esplosivi. La tesi dell’accusa dall’inizio ha considerato le occupazioni responsabili degli attacchi esplosivi, sostenendo che “la biblioteca fosse un’attività di facciata” nell’intento di smantellare le attività di alcuni spazi occupati.

Quel giorno alcuni/e di noi vennero presi/e, altri/e subirono la repressione e ci fu anche chi affrontò la clandestinità. Il nostro collettivo e i nostri progetti di diffusione di idee/pratiche antiautoritari vennero attaccati. Il nostro spazio, il Centro Sociale Occupato e Biblioteca Sacco e Vanzetti venne chiuso e parte della nostra biblioteca confiscata dalla polizia. Dopo 9 mesi di prigionia tutti/e vennero liberati/e e dopo 6 di processo si arrivò all’assoluzione completa.

In Agosto 2010 i potenti risero e l’eco delle loro risa cerco di imporsi. Quell’agosto fu il culmine di una grande campagna mediatica-poliziesca che ha cercato il nostro isolamento, arresto, ma soprattutto il nostro sviluppo, mirato a propagare un sentimento di disordine e insubordinazione verso il potere.

Ma noi non rimpiangiamo cosa avremmo potuto fare, non siamo il lascito nostalgico di un tempo che è stato migliore, siamo la forza viva contro ogni forma di dominazione. Siamo parte di una lotta storica contro il potere e continuiamo decisi/e affinché la nostra storia venga scritta dai nostri gesti di lotta e non dalle vicende repressive che provano a rivolgerci. La nostra vita si definisce per le nostre convinzioni e scelte, non per i colpi che possiamo ricevere.

Questo 14 di Agosto, scriviamo un nuovo paragrafo nel libro della nostra scelta di lotta, il nostro colore continua ad essere nero e tiene il morale alto, perché mai ha negato le sue idee, le sue relazioni e le sue scelte. In questo agosto riapriamo le parte di un nuovo spazio, stavolta in un posto affittato, impegnandoci affinché la forza resti nei progetti e non nelle strutture che li ospitano. Cosi diamo vita alle nostre idee con lo stesso animo di sempre, generare lo scambio e la diffusione di libri, esperienze e idee antiautoritarie.

La Biblioteca Antiautoritaria Sacco e Vanzetti torna a funzionare e richiede solo il supporto solidale e l’interesse dei/lle compagni/e, credendo che i libri non sono feticci e che il loro apporto radicale nutre la prospettiva di lotta di ogni compagno/a. Invitiamo chi appoggia le iniziative antiautoritarie, chi solidarizza con biblioteche affini e invitiamo a donare materiale scritto o qualsiasi materiale che sviluppi le idee che negano con la pratica qualsiasi autorità.

Per i/le nostri/e caduti/e, i/le nostri/e guerrieri/e e accusati/e, la nostra lotta va avanti anche per voi.

Continuiamo con il pugno in alto

Biblioteca Antiautoritaria Sacco e Vanzetti

Agosto 2013

Cile: La corte d’appello conferma la sentenza per Ivan e Carla

Il 7 Agosto 2013 la corte d’appello si è espressa sul ricorso di nullità fatto dall’accusa. Ricordiamo che i compagni Carla Verdugo e Ivan Silva sono stati condannati a 6 anni di libertà vigilata in base alla legge sul controllo delle armi, la procura si era appellata per chiedere un nuovo processo dove applicare la legge antiterrorista.

La corte d’appello ha respinto il ricorso dell’accusa, confermando la sentenza emessa secondo la legge sul controllo delle armi. Il compagno Ivan ha 6 anni di libertà vigilata, mentre si attende nei prossimi mesi l’esito di un altro ricorso della procura affinché non venga riconosciuto il “beneficio della libertà vigilata” a Carla.

Salutiamo la decisa attitudine di tutti/e e due che adesso sono liberi.

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Concepcion, Cile: Assolto il compagno Pablo Toledo

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Il 31 Luglio è iniziato il processo al compagno Pablo Amador Toledo Sepulveda (21 anni) accusato di aver attaccato con un artefatto incendiario una camionetta lanciagas della polizia il 18 Ottobre 2013 fuori dall’Università di Concepcion.

Alla fine è stato assolto in formula piena:

Attentato contro la sicurezza: Assolto
Porto di artefatto incendiario: Assolto

Pablo ha testimoniato in aula riconoscendo la propria partecipazione travisata nella protesta ma negando il lancio della molotov e le due presunte molotov trovate nel suo zaino.

Il 12 Agosto alle ore 13 si leggerà la sentenza assolutoria per Pablo.

Salutiamo Pablo, che ha affrontato questo processo che rischiava di farlo andare in carcere, annullarlo politicamente per dare un segnale di castigo a chi continua la lotta di strada.

Ci rallegra profondamente saperlo di prima fonte, pur senza conoscerci, e le brevi parole che ha inviato Pablo per commentare la sua assoluzione sono piene di energia e gioia alla faccia delle aspettative deluse della procura.

Rafforzare le reti di solidarietà!

Appoggiare, seguire e solidarizzare con i/le accusati/e della lotta di strada!

fonte

Messico: Lettera di Braulio Duran ringraziando per la solidarietà

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Saluti compagni, spero tutti vi trovate bene e ciascuno degli individui che rimangono in costante lotta e in continuo conflitto con lo Stato / Capitale ricevano un grande e caldo abbraccio da parte mia, fin dove sono i vostri corpi indisciplinati.

Mi sono preso del tempo, o più che altro, è stata data l’opportunità di condividere con voi alcune lettere. Da qualche tempo già lo volevo fare, ma le circostanze di ogni tipo, fisico-esistenziali non lo permettevano, ma buono, fortunatamente ora si è data l’opportunità.

Con sincerità, ringrazio di cuore a tutti i/le compagnx che hanno preso del tempo per regalarmi alcune parole per continuare a resistere nella situazione in cui mi trovo.

In realtà vorrei dire tante cose, ma la verità è che non c’è molta rilevanza qui. Come sapete, è la stessa merda che imprigiona tutti i giorni, ma buono, in qualche modo qui siamo dando il volto ad ogni situazione.

Sarebbe assurdo dire che questo non mi ha colpito, già che mi è costato lacrime di tristezza, rabbia e disperazione, ma tutto sommato posso dirvi che ora mi sento molto meglio, più pieno e con un enorme desiderio di essere di nuovo con la mia gente.

A volte mi faccio conflitti su quello che potrebbe accadere in un (non) futuro per quanto riguarda la mia lotta e miei affetti, e la verità è molto difficile da affrontare ciò, già che non intendo lasciare le mie lotte, ma né anche allontanarmi dai miei affetti.

Non ho idea se qualcuno di voi è mai stato in un posto come dove sono io, ma sicuramente non c’è bisogno di ciò per capire cosa succede a me.

Beh, speriamo che presto possa trovare la soluzione, così, da poter continuare a camminare.

Come ho già detto qui non c’è molto da dire, quindi preferisco meglio cogliere l’occasione per ringraziare infinitamente ogni personaggio che mi ha dimostrato solidarietà, so che forse nella vita mai ci siamo visti, ma onestamente, non mi interessa; l’unico che può arrivare ad interessare è che siete brave persone che lottano per i vostri sogni e desideri.

Grazie a tuttx, vorrei dire più di mille parole, ma in questo momento si mescolano nella mia testa, quindi voglio solo dire che spero presto di essere con voi per poterci abbracciare e parlare di ciò che ci venga in mente.

Per ora vi lascio, ma non prima di dirvi che vi porto nel mio cuore, vi ricordo in ogni momento.

Abbiate cura di voi e un sacco di forza per tutto.

Come sempre, vi mando abbracci antidominatrici e baci insorti ovunque vi trovate.

Forza e molto Fuoco !

Sinceramente,
Braulio Duran
prigioniero anarchico Straight edge
Per la distruzione del sistema carcerario!

Agosto 2013

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Cile: Per Niko e tutti i nostri fratelli e sorelle

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Da circa un mese, el Niko è sequestrato dallo stato cileno a causa della costante criminalizzazione verso chi lotta nelle strade e si ribella. Il nostro compagno e fratello di lotta è da un mese in custodia preventiva con l’accusa di porto di artefatto incendiario e attentato contro gli sbirri. Il costante affanno dello stato per criminalizzare le lotte sociali di strada è ciò che oggi tiene nelle bastarde carceri Niko come anche molti/e altri/e compagni/e di lotta; e senza elencare tutte le azioni dei nostri fratelli e sorelle in prigione, le loro azioni nell’insieme hanno scosso i/le borghesi e ciò è inaccettabile per chi ci molesta ogni giorno, permettendo l’esistenza di un sistema che ha sempre dato benefici alla classe “potente”. Per questo oggi è urgente riprendere la solidarietà attiva, l’essere presenti per i nostri compagni e le nostre compagne di lotta, per dar loro appoggio e sostegno a chi è nostro affine; e anche verso chi ci opprime e reprime per dimostrare che nessuno/a è solo/a.

Inoltre vogliamo precisare il nostro odio profondo verso chi si è riempito la bocca di critiche distruttive verso nostro fratello Niko, intendiamo l’essere umano come un errore nella sua essenza, senza dubbio crediamo di non essere nessuno per fare critiche costruttive verso chi sta nella nostra stessa trincea, considerando questo atto come una mancanza di vicinanza e una totale attitudine bastarda davanti ad una situazione critica come questa; sono i/le nostri/e nemici/che che dobbiamo distruggere e non i nostri fratelli e le nostre sorelle.

Se dovessimo dichiararci colpevoli di qualcosa sarebbe il voler distruggere le ingiustizie fatte dallo stato bastardo e dai suoi sistemi nefasti, insieme al voler contrastare gli sbirri che puniscono ogni giorno chi attiva, non siamo d’accordo con la realtà afflitta dalle evidenti disuguaglianze che a loro volta sono più violente di noi.

Libertà senza condizioni per tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle sequestrati/e dallo stato e distruzione di ogni tipo di carcere. Basta criminalizzazione della lotta sociale di piazza, fine delle accuse nei confronti di coloro che si mobilitano contro le disuguaglianze odierne.

Compagni/e, tutti nelle strade! Compagno Niko speriamo in un tuo pronto ritorno con il desiderio più vivo!

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Ercilla, Cile: Ucciso un giovane mapuche

Il werken Luis Melinao conferma che Rodrigo Elicer Melinao Lucan è stato raggiunto da due proiettili di grosso calibro. I comuneros della zona hanno riferito una grande operazione di agenti dei Carabineros e PDI arrivati sul posto, ma i residenti vietano l’ingresso dove sta il corpo per evitare manipolazioni.

Stupore e sconcerto si vivono ora all’interno delle comunità mapuche di Ercilla, dopo che è stata data la notizia della morte del comunero e weichafe Rodrigo Elicer Melinao Lican di soli 26 anni membro della
comunità di Rayen Mapu lof Loloco.

La morte è stata confermata dal werken della comunità e fratello Hugo Melinao, il quale non ha potuto fornire ulteriori notizie dato che si attende il pronunciamento ufficiale della comunità.

Va detto che Rodrigo Melinao Lican era stato condannato insieme a Cristian Levinao lo scorso 24 Luglio a 5 anni e un giorno per incendio forestale e 541 giorni per danni a due bus e un autocisterna, fatti accaduti nel 2011 nella zona di Chiguaihue. Da allora non si sapeva dove fosse, dato che non
aveva presenziato all’udienza.

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Santiago, Cile: Alcune parole per il nostro compagno Hans Niemeyer

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Da una parte di questa creazione scenica del “progresso borghese” chiamata Cile, abbiamo deciso di dedicarti un paio di righe, che non sono tante, ma sappiamo le apprezzerai. La decisione di assaltare armati di desidero e solidarietà un tempo e uno spazio che abbiamo definito la locomotiva del dominio ci conduce da te attraverso queste parole fraterne. Lo spettacolo moralizzante della “cittadinanza” agisce come una grande gabbia per chi cerca di espandere la critica all’esistente, il primo carceriere che dobbiamo bruciare. Rompere con la caricatura dell’uomo dai comportamenti industrializzati dal potere vuol dire rompere anche con il soffocamento delle nostre peculiarità attraverso la logica dell’abitudine e della “normalità”, insieme ad altre invenzioni della civilizzazione come nostro aguzzino sanguinario. Prima di iniziare queste calde parole per te, dobbiamo dirti che schifiamo ciò che hai schifato, che schifiamo ciò che le cloache “democratiche” assolutiste impongono come organo indispensabile per la vita del tessuto sociale; schifiamo la cittadinanza e le fabbriche “esemplari”! Noi non abbiamo nome, etichette, siamo solo noi.

Circondati da macchine umane che parafrasano i media, che vociferano un ordine che non esiste e annusano alienate la putrefazione del capitalismo e il suo funzionamento schiavizzante, i nostri pensieri e riflessioni si sono universalizzati per fornirti un caldo ululato di fratellanza. Ci dirigiamo verso te, compagno, che in questo preciso istante sei limitato fisicamente dietro le sbarre del potere; il carcere, luogo che sappiamo mai rinchiuderà le tue idee, a meno di non sentire il profondo amore che cerca la libertà. Sicuramente la tua carcerazione ha generato orgasmi per l’autorità, che era decisa a “prenderti” e “giudicarti”, che si masturba con l’idea di danneggiare le tue idee tramite il castigo, cercando col tuo caso di dare un “avviso” a chi si ribella contro i riti e i codici della sottomessa società moderna e i simboli del nefasto sistema carcere/capitale. È evidente che la tua prigionia è stata uno stimolo per i fabbricanti dell’articolazione sociale – concepita come un ordine “naturale”. Hai saputo burlarti di loro, e il tuo tempo in clandestinità gli ha fornito amare espressioni e continue speculazioni, soprattutto perché ti stavi godendo l’amore della tua famiglia. Fatto che non possono concepire possibile per chi viene considerato “terrorista”. Hanno digrignato i denti nel tentativo di rintracciarti; bestie codarde che hanno usato i propri sgherri per arrivare a te!

Tra corpi miserabili ancorati da compiti, una presenza come la tua è incombente. Ogni colpo che inceppa il transito paradossale delle cose è l’essenza minima che teniamo per vivere, qualcosa per cui sorridere e morire. Il nemico cerca di far detonare l’ideologia cannibale della domesticazione. Gli uomini divorano altri uomini. Gli spazi della città sono la piattaforma di una distruzione invisibile. La quale sentiamo nelle mattinate, fino a quando andiamo a dormire la sera. La proprietà è sinonimo di rovina e il nostro affetto per essa è il crollo della nostra essenza emotiva. Non abbiamo distrutto nulla, perché niente è ciò che è stato costruito. Per questo sappiamo che parlano di un ordine, ma sappiamo che non esiste alcun ordine.

In mezzo ad una massa puzzolente e alienata incapace di avere libere riflessioni su cosa indossare ogni giorno e la passività, cercano di far crollare la tua presenza tramite la prigionia, lo desidera il seguito del potere, una squadra di infami con cupole di libri chiamati “leggi”. Nel corso della scorrere dei giorni avanza il nostro amore profondo per il disturbo, il desiderio di presenziare in questa pseudo realtà cresce. Le loro regole toccano le nostre anime per poi essere sputate via!! Governanti, giudici e poliziotti: i figli e le figlie di una libertà conquistata accumulano rabbia tra le ombre della loro voracità!! Amiamo con forza la distruzione del falso equilibrio sociale, il grido degli/lle impavidi/e reclama un fratello, amante e sorridente viandante.

Solidarizziamo con te per le strade e nella negazione del prestabilito. Eri, sei e sarai con noi! Ti salutiamo con amore, compa.

SOLIDARIETÀ ATTIVA CON HANS NIEMEYER!

Individualità anonime

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Angol, Cile: Il DIPOLCAR sequestra illegalmente un prigioniero politico mapuche

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Il giovane prigioniero mapuche è stato sequestrato dalle forze di polizia e intelligence, in modo completamente irregolare, senza avviso o ordino del tribunale, vale a dire che la procura viola le stessi leggi cilene che dice di difendere. Ciò dimostra – ancora una volta – che la comunità mapuche affronta uno scenario di tipo bellico causato dallo stato cileno alleato con i grandi interessi d’impresa che occupano la Wallmapu.

COMUNICATO PUBBLICO DAL CARCERE DI ANGOL

Informiamo il popolo mapuche e l’opinione pubblica nazionale e internazionale, che ancora una volta il nostro peni Luis Marileo Cariqueo è stato vittima di persecuzione da parte dello stato cileno, come
conseguenza del progetto di recupero territoriale che la comunità Cacique Jose Guinon ha portato avanti negli anni.

Luis Marileo Cariqueo, giovane prigioniero politico mapuche, è in custodia preventiva da 11 mesi nel carcere di Angol, accusato ingiustamente di un delitto non commesso, il 30 Luglio 2013 alle 7 è stato trasferito nella città di Temuco, fortemente sorvegliato e ammanettato mani e piedi per più di 8 ore, nella sede del DIPOLCAR dei Carabineros.

Questo trasferimento a sorpresa è totalmente irregolare, in più non è stato avvisato l’avvocato e neanche c’è stato un ordine del tribunale. Questa situazione irregolare obbedisce agli interessi e ai capricci del giudice antimapuche Luis Chamorro, il quale voleva avere impronte dei piedi e del corpo, cosi gli ha offerto nuove scarpe al posto delle sue che portava, per continuare con le sue montature, che stavolta consistono nel coinvolgere il nostro giovane peni in un attacco incendiario accaduto diversi mesi fa.

Luis Marileo Cariqueo dichiara categoricamente che non permetterà ad alcun organismo dello stato cileno né alla polizia di prendergli impronte digitali o del corpo, sapendo bene che il popolo mapuche è stato
perseguitato e criminalizzato per anni attraverso processi giuridici arbitrati e indebiti, e che la giustizia cilene obbedisce ai suoi padroni delle multinazionali e ai latifondisti.

LUIS MARILEO CARIQUEO
DALLA PRIGIONE DI ANGOL
LIBERTÀ PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI MAPUCHE
MARICHIWEW

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Angol, Cile: Chiuse le indagini contro Daniel Melinao, mapuche accusato dell’omicidio di un poliziotto

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Il 29 Luglio 2013 si è chiusa l’indagine contro Daniel Melinao accusato di “coautore” dell’omicidio dell’agente del GOPE Hugo Albornoz durante gli scontri in una comunità mapuche di Ercilla nell’Aprile 2012.

Da adesso la procura rappresentata da Luis Chamorro ha 10 giorni per presentare le accuse (prove, testimoni e pena richiesta) per poi realizzare la preparazione del processo orale e poi quello vero e proprio.

Attualmente il comunero mapuche è prigioniero nel carcere di Angol, nel modulo dei prigionieri politici mapuche.

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Cile: Rilasciato Sebastian Saldana

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Il compagno antiautoritario Sebastian Saldana Zapata è stato prigioniero con l’accusa di aver tenuto e lanciato una molotov il 29 Marzo di quest’anno.

Il 1° Agosto 2013 Sebastian è stato rilasciato. A quanto abbiamo saputo avrà un processo con rito abbreviato.

Saluti compagno!

Difendiamo e appoggiamo i prigionieri e gli accusati per gli scontri di piazza!

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