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Atene: Tentato omicidio nei confronti di un immigrato dal Bangladesh dai teppisti nazionalisti di Chrissi Avgi / Alba Dorata

Come riportato su Indymedia Atene, nelle prime ore di Martedì 28 Agosto, verso le 02.00, un gruppo di 14 teppisti dell’Alba Dorata (con caratteristiche peculiari), a cavallo su 7 moto, hanno attaccato con botte e calci ed hanno accoltellato un giovane migrante del Bangladesh di nome Asim, alla fermata del tram del Parco Floisvos , nel quartiere del Paleo Faliro.

I teppisti neo-nazisti l’hanno prima picchiato con calci e pugni con gli stivali e bastoni prima di pugnalarlo per 4 volte! Il giovane migrante – noto in piazza Exarchia come un venditore di strada – è stato trasferito in un ospedale centrale d’Atene.

In complicità con i neonazisti, la polizia ha rifiutato di collegare l’incidente con l’Alba Dorata, ed non abbia avviato la procedura per i reati in flagrante (in cui i presunti responsabili vengono arrestati sulla scena o entro un termine di 24 ore), ma hanno suggerito alle persone che sostengono il caso di Asim di limitarsi nella presentazione di un reclamo ufficiale.

Non appena abbiamo informazioni sullo stato medico di Asim provvederemo ad aggiornare questo post.

Grecia: Report dalla manifestazione antifascista in Agrinio

Compagni dall’occupazione Apertus hanno portato questi due striscioni con su scritto: “Agrinio non dimentica – Contro l’oscurita del fascismo”

Contro l’oscurità del fascismo
Nessuna tolleranza per i neonazisti di Chrissi Avgi / Alba Dorata

Una manifestazione antifascista è stata effettuata Martedì sera, 17 Luglio, da numerosi gruppi di Agrinio, come l’assemblea contro il fascismo, lo spazio sociale auto-gestito, il collettivo anarchico della rivista della “Ghigliottina”, l’occupazione Apertus, così come la Zona Autonoma – Blocco della Gioventù – fan antifascisti della squadra di calcio “Panaitolikos” -, ma anche il ‘Gruppo de affinidad’ dalla città di Arta, la coesione Antifascista (sispirosi) di Arta ed altri antifascisti da entrambe le città.

La gente ha iniziato a radunarsi presto la sera nella piazza centrale di Agrinio, dove sono stati letti gli annunci collettivi attraverso un sistema di suono. La manifestazione antifascista è iniziata poco dopo le 20:00.

Circa 350 persone hanno partecipato a questa marcia di protesta. Dei slogan contro il fascismo, il razzismo e la repressione sono stati cantati e testi, opuscoli e vari comunicati sono stati distribuiti ai passanti. La manifestazione è durata circa un’ora e mezzo, passando per quasi tutte le strade centrali della città.

fonte / più foto qui

Berlino: concerto di solidarietà per ABC di Berlino il 1 Agosto, 2012

Mercoledì, 1 Agosto, i Alpinist (banda hardcore downtempo da Münster) ed i Masakari (band hardcore crust dagli Stati Uniti) si esibiranno dal vivo presso l’occupazione Køpi (137, Köpenicker Street, in Mitte, Berlino) in un concerto di solidarietà per ABC di Berlino (Croce Nera Anarchica). Il concerto inizierà puntualmente alle ore 22.00 (ora tedesca).

Atene: Manifesto di solidarietà per il caso della C.C.F

CASO DELLA COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO.

250 sono le azioni incendiarie ed esplosive dell’organizzazione contro lo stato e gli obiettivi capitalisti, come residenze dei membri del Parlamento e dei giudici, stazioni di polizia, sportelli bancari, gli uffici di Chrissi Avgi (Alba Dorata), le carceri di Koridallos, il Parlamento Greco, Sarkozy , Merkel …

 137 sono gli anni di prigionia che ha distribuito il primo di una serie di corti marziali di emergenza agli accusati di aver partecipato all’organizzazione.

 27 persone in totale sono stati accusati per lo stesso caso.

 16 compagni sono stati mandati in prigione per questo caso.

 10 sono quelli che sono stati perseguiti a causa della loro identità politica e delle loro relazioni personali con i compagni.

 9 sono i membri della O.R C.C.F. che hanno assunto la responsabilità politica.

 2 sono le persone ricercate da parte delle autorità per questo caso.

Decine di notizie di stampa calunniose e false…

Decine di azioni di solidarietà in tutto il mondo…

 ESISTE SOLO UN’OPZIONE:
 LOTTA CONTRO LO STATO E IL CAPITALE.

Alziamo il sole dell’anarchia più in alto possibile, nel maggior numero di luoghi possibili sulla terra, per renderlo visibile dal maggior numero possibile di persone che non chinano il capo alla civiltà del potere e alle sue gabbie polimorfe.

SOLIDARIETÀ CON LORO CHE SCELGONO DI LOTTARE CONTRO CHIUNQUE VUOLE FARCI INGINOCCHIARE.

 SOLIDARIETÀ CON I MEMBRI DELLA O.R. COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO.

 LIBERTÀ A TUTTI I COMPAGNI CHE SONO PERSEGUITI PER LO STESSO CASO.

Assemblea di solidarietà con l’O.R. C.C.F. e quelli perseguiti per  lo stesso caso.
saspf.squat.gr

Salonicco: Condanne per compagni anarchici Giannis Skouloudis, Sokratis Tzifkas, Babis Tsilianidis, Dimitris Dimtsiadis e Dimitris Fessas

Sabato 17 Marzo, un presidio microfonato e altre azioni di solidali hanno avuto luogo a Salonicco in vista del processo politico ai compagni Giannis Skouloudis, Sokratis Tzifkas, Babis Tsilianidis, Dimitris Dimtsiadis e Dimitris Fessas, cosi come anche a Rami Syrianos e Kleomenis Savvanidis – Il 26 de Marzo il processo al compagno anarchico e bandito Syrianos e al compagno Savvanidis è stato rinviato al 21 Maggio 2012. Questo è un enorme striscione di solidarietà che è stata posto sul tetto di un edificio abbandonato sulla via Egnatia (vicino Iasonidou Street). / Qui altri striscioni di solidarietà e uno stencil per quanto riguarda i due processi politici

Il 26 de Marzo la sentenza della corte per Giannis Skouloudis, Sokratis Tzifkas, Babis Tsilianidis, Dimitris Dimtsiadis, Dimitris Fessas riguardo all’incendio di veicoli della compagnia pubblica elettrica (DEI) è stata:

Skouloudis – 5 anni e 5 mesi di prigionia.

Il compagno ha scontato 2/5 della pena, e quindi dovrebbe essere rilasciato nei prossimi giorni. A livello processuale, prima va presentata la richiesta al concilio giudiziario, e poi aspetteremo il responso in merito al suo ufficiale rilascio.

Tslianidis, Dimtsiadis – 2 anni e 10 mesi (condanna sospesa)

Fessas, Tzifkas – 2 anni e 5 mesi (condanna sospesa)

Va detto che i “4 di Vyronas” (Tsialinidis, Fessas, Dimtsiadis e Tzifkas) avranno un altro processo ad Atene, accusati di partecipazione ad una “organizzazione terrorista” ecc. Il compagno Tsialinidis è anche accusato di rapina a mano armata all’ospedale AHEPA di Salonicco, per la quale è stata decisa la custodia cautelare. Maggiori informazioni verranno rilasciate nei prossimi giorni (riguardo alla decisione di oggi in merito al caso dell’incendio dei veicoli della DEI).

RABBIA E CONSAPEVOLEZZA
NEGAZIONE E VIOLENZA

Fonte
traduzione: ParoleArmate

Atene : Aggiornamento sul “caso halandri” (2/2 e 24/2)

A causa della mancanza di tempo, il nostro resoconto dell’udienza del 2 Febbraio era stato molto breve, cosi avremo ora più tempo per dire cos’è successo.

Durante l’udienza del 2 Febbraio, il pubblico ministero I. Liakopoulos ha rifiutato tutte le obiezioni della difesa.

Fondamentalmente ha difeso le “incrementate misure di sicurezza” implementate dalla polizia e ancora una volta ha chiarito che “questa è una prigione e in prigione le regole sono effettive”. Riguardo all’obiezione circa la questione del “crimine politico” (l’intenzione degli accusati e dei loro avvocati era di far capire alla corte che le accuse e quindi il processo sono politiche), Liakopoulos ha risposto in accordo con la linea ufficiale, dicendo che “parliamo di crimine politico solo nel tentativo di un colpo di stato” – in altre parole, un crimine viene riconosciuto come politico solo se attribuito ai rappresentanti della macchina statale. L’avvocato difensivo F. Ragousis ha risposto leggendo, tra le altre cose, estratti dalla dichiarazione di Christos Tsakalos dell’udienza precedente. Ragousis ha detto che, anche secondo le accuse, la natura della Cospirazione delle Cellule di Fuoco è politica, dicendo: “Non possiamo chiudere gli occhi e dire che questo non è un crimine politico quando tutte le organizzazioni di questo tipo sono chiaramente politiche.” H. Sipsas, secondo avvocato di tre nostri compagni, ha poi parlato. Ha criticato i tentativi dei giudici di velocizzare il processo e prefissare la sua durata, citando Tsakalos: “Questa è una corte marziale”. A quel puinto, il giudice ha iniziato a chidere a ripetizione a Sipsas: “Avete solo adattato l’opinione di Tsakalos?” Il giudice ha inoltre chiesto a Sipsas di scusarsi per cosa aveva detto, ma Sipsas si è rifiutato. I. Karandrea, avvocato di Damiano Bolano, ha poi parlato, criticando il comportamento dei giudici.

Poi ha parlato Tsakalos, dicendo, tra le altre cose: Continue reading Atene : Aggiornamento sul “caso halandri” (2/2 e 24/2)

Grecia: Manifesto degli antiautoritari di Kalamata Messinias

Forse seguono il mio account su Facebook.
Forse guardano i miei tweets e finirò nei guai con la polizia.
Forse sarò accusato per ciò che ho scritto sul mio blog.
Forse controllano il mio cellulare.
Se partecipo nei collettivi apriranno un fascicolo su di me.
Se andrò alle proteste potranno incarcerarmi.
Forse quello di fianco a me è un poliziotto. Forse verrò picchiato.
Forse mi incastreranno con una molotov.

Qual’è il comune denominatore di tutto ciò?
La paura.
La paura che tu sei piccolo e insignificante. La paura che nulla cambia.
La paura che loro sono invincibili.
Esaminiamo questa equazione da più vicino:
Sei piccolo e insignificante?
Si lo sei.
Lo sei. Quando sei da solo.
Non lo sei quando ti integri in un insieme. Resti solo quando diventi un membro della società.
Non cambia niente?
No. Non è cosi. Fin quando stai sul tuo albero a mangiare banane. Quando scendi e stai su due piedi, da scimmia diventi umano.
Sono invincibili?
Si lo sono. Fin quando hanno come alleata la tua paura.
Se smetti di aver paura, la loro paura diventerà tua alleata.
Ma lo sono spaventati?
Si lo sono.
Perché adesso chiudono tutte le stazioni metro in centro quando ci sono i cortei?
Perché i politici non si fanno più vedere in giro senza guardie?
Perché utilizzano ogni mezzo di oppressione in ogni corteo?
Perché stanno cercando di chiudere athens.indymedia.org?
Perché le telecamere della tv mostrano solo Piazza Syntagma vuota dopo l’uso massivo di lacrimogeni?
Perché i giornalisti tv si affrettano a dire che la gente è andata via?
Perché il 12/2/2012 l’intero mondo della politica ha parlato di provocatori?
Perché hanno mentito dicendo che “hanno bruciato la Libreria Nazionale, hanno bruciato la libreria Ianos, hanno bruciato Attikon”?
Perché non hanno menzionaot il numero di banche davvero incendiate?
Perché non hanno detto quanto è stata incredibile una protesta massiccia di centinaia di migliaia di persone?
Perché non hanno detto che per la prima volta la gente nel corteo ha applaudito e incoraggiato ogni molotov come se la nazionale di calcio avesse segnato un goal?
Perché non dicono che “Poliziotti Maiali Assassini” è stato urlato anche dai pensionati, e ha echeggiato in tutta Atene per ore?
Perché non dicono che la gente in corteo ha rotto pezzi di marmo e li ha dati ai nostri dimostranti?
Perché non dicono della nonna che ha detto ad alcune persone che bruciavano una banca “ce ne sta un’altra giusto in fondo alla strada”? Hanno paura di noi.
Quando informiamo riguardo a cosa sta succedendo sui social media, e tutti dicono la propria liberamente.
Quando andiamo per strada tutti insieme.
Quando nessuno di noi paga le conseguenze di una crisi nella quale ci hanno condotto.
Quando contrattacchiamo insieme.
Quando ci scontriamo insieme.
Hanno paura di non riuscire più a far passare come una cosa da stigmatizzare il fatto che ti scontri contro l’oppressione.
Hanno paura che quando la prossima volta ti chiederanno se stavi lanciando dei sassi, tu risponderai “Stavo lanciando dei sassi”.
Hanno paura che quando ti chiederanno chi ha appiccato quei fuochi, tu risponderai “Ho appiccato quei fuochi”.
Hanno paura che quando ti chiederanno se conosci degli anarchici, tu risponderai “Io sono un Anarchico!”

ANTIAUTORITARI DI KALAMATA MESSINIAS

FonteTrad. ParoleArmate

Cile: Giornata Internazionale di Solidarieta’ con Freddy, Marcelo e Juan

Dal 17 Febbraio, i compagni Freddy Fuentevilla, Marcelo Villarroel e Juan Aliste, sono in sciopero della fame, in conformita’ con i giorni di agitazione internazionale di solidarieta’ per la loro liberta’ (dal 19 al 29 Febbraio). Qui potete leggere gli ultimi aggiornamenti sullo sciopero della fame dei tre combattenti, cosi come piu’ informazioni sul caso.

FREDDY,MARCELO E JUAN, NELLE STRADE !

PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE CARCERI !

Grecia: Riguardo allo squat Orfanotrofeio a Salonicco

La proprietà dell’immobile è passata dal Ministero della Salute al Metropolita (capo della chiesa).

Il 31 Gennaio è stata pubblicata sul sito web “Diavghia” (trasparenza) la decisione del ministero della salute, la quale annunciava la cessione dello squat Orfanotrofeio al Metropolita di Salonicco, con lo scopo di creare una fondazione per i degenti di lungo termine.
In un periodo di crisi, mentre i padroni attaccano la parte più ampia della società, avendo come obiettivo la massimizzazione dei profitti, in un periodo dove sempre più gente va verso povertà e miseria, dove i senza casa e i disoccupati crescono di numero ogni giorno, lo stato e la chiesa iniziano la loro “carità”. Mentre la chiesa moltiplica costantemente i suoi sacri profitti, attraverso la gestione di un’immensa quantità di beni, e mentre molti edifici della chiesa e dello stato restano vuoti, alcuni giudicano e decidono che l’unico edificio adatto per la carità è quello occupato dalla gente del movimento antiautoritario, per abitare e gestire le proprio necessità. Dopo il primo attacco contro lo “scholeio” squat, che ospita numerose attività giornaliere, e lo sgombero dello “epiviosi” squat, dove alcune persone avevano trovato un posto per far fronte ai bisogni primari, arriva il turno dell’Orfanotrofeio, per completare il lavoro “umanitario” di chiesa e stato.
Noi, gente del Orfanotrofeio squat, non abbiamo intenzione di lasciare l’edificio nelle mani di qualunque autorità, statale o religiosa. Da 6 anni abbiamo imparato ad organizzare le nostre vite collettivamente, difendere i nostri rifiuti, lottare e imparare. E continueremo su questo cammino, del quale l’Orfanotrofeio è la direzione di base. Difenderemo questo spazio come difenderemo e supporteremo ovunque gli spazi dove un mondo senza sfruttamento e dominio viene costruito.

NEANCHE UN SOLO CENTIMETRO AI PROPRIETARI E AI TRUFFATORI DI STATO E CHIESA

Ofanotrofeio Squat

fonte – trad. ParoleArmate

Grecia: Seconda giornata di mobilitazione di protesta nazionale – Il trattato di Varkiza è rotto; siamo di nuovo in guerra

Oggi, 12 Febbraio (03.00), 67 anni sono passati dal Trattato di Varkiza del 1945, in cui il KKE (Partito Comunista Greco) tradi’ la lotta armata e migliaia di combattenti della Guerra Civile per ottenere in cambio il riconoscimento della sua legalità nel nuovo regime. Per quanto tempo può la gente scendere in piazza a mani nude contro il regime totalitario ? Miseria o rivoluzione è il dilemma che persiste nell’aria…un grido esplicito per la libertà.

L’11 Febbraio, secondo giorno di sciopero generale nazionale, è cominciato con diversi edifici pubblici e di governance, come i municipi, occupati dalle persone che chiedono il ritiro immediato del nuovo “contratto” di salvataggio. Si sono alzate anche voci ancora non ascoltate, da dentro e fuori le mura delle prigioni di tutta la Grecia, che chiedono la completa distruzione della giunta democratica, verso una rivoluzione sociale.

Da tre giorni, nel centro di Atene, la Facoltà di Giurisprudenza è occupata dagli anarchici/antiautoritari e da altri sostenitori, e il Ministero della Salute è occupato dai lavoratori della Salute Mentale e del Supporto Speciale. Questi manifestanti, oltre a difendere il loro diritto al lavoro, difendono anche il diritto delle decine di migliaia di malati mentali di esistere e di interagire con tutti noi. Stanno lottando collettivamente contro le misure di austerità che privano i malati di mente dei mezzi fondamentali per la loro sopravvivenza.Quest’ ultimi sono tra le persone sul precipizio coloro che rischiano un’esclusione permanente, dal momento che il mondo capitalista li considera come “inutili”, “improduttivi”, “problematici”. Nonostante le non radicali proposte presentate finora dagli scioperanti, la loro occupazione del Ministero della Sanità merita la solidarietà più ampia possibile, visto che hanno mostrato, soprattutto, la dura realtà del cannibalismo sociale istituzionalizzato in questo paese e non solo.

Dalle 12.00 la Facoltà di Giurisprudenza occupata è stata circondata da ingenti forze di polizia (squadre di polizia e agenti in borghese). I poliziotti hanno controllato anche le borse di coloro che cercavano di raggiungere l’occupazione. Nel corso della mattinata, 40 compagni sono rimasti li’, mentre la stazione radio libera 98 FM trasmette da uno studio pirata all’interno dell’edificio, preparato nella giornata di ieri (contatto telefonico +30 210 3688703). La marcia di protesta è partita da Propylaea, in Via Panepistimiou. Nel frattempo, i siti di athens.indymedia.org, cosi’ come la stazione radio libera 1431am.org di Salonicco non funzionavano, ma chiunque poteva entrare in chat.koumbit.net ed unirsi a irc#athens. La stazione radio libera di Mitilini ritrasmetteva aggiornamenti dalla diretta di 98 FM.

La stazione della metropolitana di Omonia era aperta, quindi una folla (piuttosto considerevole) ha raggiunto Piazza Syntagma. Alle 13.00 tutti i blocchi dei dimostranti è arrivato a Syntagma. L’affluenza non è stata quella prevista, data la gravità della situazione. Gli stalinisti del PAME se ne è andata per Via Filellinon, mentre le squadre di polizia erano di fronte al Monumento del Milite Ignoto e al Parlamento.

Nello stesso tempo, un totale di circa 600 manifestanti antifascisti hanno partecipato alla manifestazione di mezzogiorno contro la coscrizione e il servizio militare obbligatorio, che era cominciata nella zona di Thissio e si è conclusa in Piazza Canningos, nel centro di Atene. Uno di tanti slogan antimilitaristi che è stato cantato: SEMPRE E OVUNQUE MAI SOLDATO, NON ANDREMO IN GUERRA PER I PADRONI !

A Salonicco circa 1.000 manifestanti (soprattutto dei sindacati di base) hanno marciato da Kamara a Piazza Aristotelous, dove hanno occupato il palazzo di “Olympion”, storico cinema del centro della città, per tenere un’assemblea aperta e utilizzare lo spazio come base di coordinamento per la lotta dei prossimi giorni.

Gli anarchici chiamano per il concentramento in Syntagma di Domenica,12 Febbraio, alle 18.00

Ad Atene, si stima che 5.000 persone abbiano protestato alle ore 14.30 di fronte al parlamento. Prima della fine della dimostrazione, è stato riferito che due manifestanti sono stati fermati fuori dalla Facoltà di Giurisprudenza (probabilmente erano senza documenti). Nella parta bassa di Syntagma, nonostante le richieste di mobilitazione per lo sciopero, Via Ermou (una delle aree dello shopping ateniese) era pronta per i suoi potenziali clienti, motivati solamente dalla loro compulsione consumistica o dall’impulso turistico. Mentre il traffico stradale ben presto tornava alla normalità, l’ultimo blocco di dimostranti lasciava Propylaea, in Via Panepistimiou. Presto, il blocco anarchico si univa all’occupazione della Facoltà di Giurisprudenza. Solo in pochi sono rimasti ancora un pò davanti al Monumento del Milite Ignoto, faccia a faccia con le squadre di polizia che erano ancora schierate a guardia dei loro padroni.

Appena l’accesso ad athens.indymedia.org è stato completamente ristabilito, sono arrivate notizie da Mitilini (Isola di Lesbo), dove circa 200 persone hanno partecipato ad una manifestazione tranquilla. i compagni hanno distribuito comunicati per l’intensificazione della guerra di classe, in una città in cui tutte le imprese erano al lavoro (la stessa pratica di crumiraggio si è verificata anche in altre città).

Nella città di Patrasso circa 30 anarchici hanno espropriato generi di prima necessità da un supermercato, distribuendoli poi tra le persone che si trovavano in un vicino mercato all’aperto. Più tardi, durante la marcia di protesta, a cui hanno partecipato più di 1.000 persone, sono stati attaccati degli sportelli bancomat e le telecamere di sorveglianza di diverse banche. Un banco di pegni è stato attaccato con pietre, e le vetrine di un negozio della catena Zara sono state distrutte, a partire dal giorno precedente, due negozi che aquistano oro (usurai) erano stati attaccati in Via Korinthou e Piazza Olgas. La polizia ha sparato gas lacrimogeni contro la folla, ma i manifestanti sono riusciti a raggupparsi in Piazza Georgiou. La dimostrazione ha raggiunto la Prefettura occupata ed è poi tornata in piazza. Il blocco anarchico, ha marciato fino a quando si è disperso al di fuori dello spazio occupato Parartima.

Quasi 400 persone hanno partecipato alla riunione serale a Syntagma, alle 17.30, contro la promulgazione della direttiva ACTA da parte del Parlamento Europeo. Il cosiddetto Accordo Commerciale Anti-contraffazione dovrebbe essere votato nel mese di Giugno 2012 e deve essere ratificato anche dal parlamento greco (seguiranno numerose mobilitazioni mondiali contro l’ACTA).I manifestanti hanno distribuito migliaia di volantini contro la sorveglianza globale di Internet e la criminalizzazione della libera circolazione d’idee.

Più tardi serata, verso le 20.45, è iniziata un’assemblea aperta nella Facoltà di Giurisprudenza occupata (via Solonos, ingresso da via Massalias). Gli occupanti hanno invitato tutti i sostenitori a partecipare alle attività dell’occupazione, che opera come base per la diffusione e il coordinamento di resistenza.

Ad Ilion, nord-est di Atene, 150 persone hanno partecipato ad una manifestazione locale. Durante la marcia, gli slogan sono stati scritti sulle facciate di numerose banche, del municipio e gli uffici locali dei due maggiori partiti parlamentari, PASOK e Nea Dimokratia.

Sull’Isola di Naxos 30 membri dell’assemblea autonoma della città di Naxos si sono riuniti nel porto ed hanno condiviso un comunicato che parlava della rivolta popolare.

Intervento degli antifascisti a Livadia; sullo striscione si legge

Domenica contro il regime in diverse città della Grecia, cosi come gli espropri di diversi supermercati, alcune delle azioni più evidenti sono state quelle di Livadia (10/2), dove i militanti  antifascisti hanno interrotto un’incontro degl partito di ultra destra del LA.OS., e ad Heraklion (Creta, 11/2), dove lo studio della locale CretaTV è stata a mezzogiorno occupata dagli anarchici/antiautoritari durante la diffusione del notiziario meteo, per diffondere un’appello per lo sciopero generale – il principale messaggio che si legge sullo schermo recita “Capitalismo o Rivoluzione”. Dopo quest’azione diretta, lo stesso gruppo si è diretto alle prigioni di Alikarnassos, dove i compagni sono rimasti per una mezz’ora cantando slogan di solidarietà con i prigionieri in lotta.

Atene: Dichiarazione dei membri di Lotta Rivoluzionaria in ricordo di Lambros Foundas

Dichiarazione dei membri di Lotta Rivoluzionaria del 6 Febbraio 2012 riguardo allo scontro armato a Dafni, nel quale Lambros Foundas è stato ucciso in battaglia con la polizia

L’operazione repressiva contro Lotta Rivoluzionaria è iniziata con un conflitto a fuoco a Dafni il 10 Marzo 2010 quando il nostro compagno Lambros Foundas è stato ucciso in battaglia dai poliziotti Andreas Haskis e Theodoros Koumarapis.

Anche se questo incidente è diventato il punto di partenza delle indagini che hanno condotto al nostro arresto, il procuratore d’appello Makropoulos non ha convocato i due poliziotti assassini di Lambrous Foundas per testimoniare in questo processo, ma ha convocato solo la proprietaria della macchina che i compagni avevano cercato di espropriare, con il fine di usarla in un’azione dell’organizzazione.

E’ ovvio che i due poliziotti non sono stati convocati dalle autorità giudiziarie solo per il motivo di proteggerli, infatti, come abbiamo detto in precedenza, dimostrando la complicità tra autorità giudiziaria e poliziesca. E’ ovvio che il procuratore d’appello ha cercato di proteggere gli assassini di Lambros Foundas.

Ciò non ci sorprende. Né ci sorprende allo stesso modo il fatto che le circostanze dell’omicidio di Lambros Foundas non siano state investigate e non lo saranno da parte di alcun giudice. Il ruolo dei giudici, cosi come quello di questa corte, è di proteggere gli interessi classisti dei padroni, il benessere e i loro scagnozzi, che non sono altro che gli agenti di polizia.

E ciò dimostra l’ipocrisia dello stato di giustizia, perché quando giudici e altri agenti del regime parlano di valore della vita umana, si riferiscono solamente alle vite dei loro pari di classe, quelli che essi stessi stanno servendo, come la stessa gente che fa compromessi con il potere politico ed economico, e quelli che li stanno proteggendo, soprattutto i membri delle forze di polizia.

Per i giudici e questa corte, degna di valore è la vita degli scagnozzi e dei pretoriani del regime, come (i poliziotti) Mantzounis, Margellos, Stamos, e tutti quelli allenati e pagati per assaltare, torturare e uccidere. E per questa corte è ancora più degna di valore la vita degli individui come l’ex ministro dell’ordine pubblico Voulgarakis, odiato dalla gente. Secondo la “giustizia” classista, il valore della vita umana è misurato in termini di posizione di classe di ciascuno di noi; misurato dal fatto se si serve il potere e il regime crminale chiamato capitalisto ed economia di mercato.

Lambros Foundas sarà ricordato come combattente per la libertà che ha dato la sua vita nel preparare un altro colpo di Lotta Rivoluzionaria contro il regime.

Ha dato la vita affinché non passassero l’occupazione del governo credo, il FMI, la BCE e l’UE; affinché non passasse l’attuale giunta di Stato e Capitale; affinché non passassero il nuovo totalitarismo che l’elite economica e politica vuole imporre al mondo, in ocasione della crisi finanziaria globale. Lambros Foundas ha dato la sua vita combattendo per rendere la crisi un’opportunità per la Rivoluzione Sociale.

Al contrario, gli assassini di Lambrous Foundas, Andreas Haskis e Theodoros Koumarapis verranno ricordati nella storia come mercenari e membri di un meccanismo omicida. Rimarranno ricordati come scagnozzi di un regime ingiusto e criminale, scagnozzi e servi di quelloi che rubano, opprimono e sfruttano le gente.

Cosi come questa corte sarà ricordata nella storia come una corte speciale che affronta i rivoluzionari e i combattenti che stanno lottando per la distruzione del capitalismo e dello stato, come una corte che rappresenta i traditori della gente, i collaborazionisti contemporanei che sono al servizio dell’elite economica sovranazionale.

E’ nostro compito come membri di Lotta Rivoluzionaria rivendicare Lambros Foundas in questa corte del nemico di classe. Inoltre, la rivendicazione politica della nostra partecipazione a Lotta Rivoluzionaria è stata una cosa ovvia, al fine non solo di difendere la nostra organizzazione, ma anche il nostro compagno.

Per noi, suoi compagni di Lotta Rivoluzionaria, Lambros Foundas non è morto. Lui è nel nostro sangue e nell’aria che respiriamo come combattenti. E’ dentro i nostri obiettivi e fini. Lui si è identificato con la nostra organizzazione e la nostra lotta. Ogni giorno, ogni momento, lui è presente. LUI E’ IMMORTALE.

I membri di Lotta Rivoluzionaria
Pola Roupa, Kostas Gournas, Nikos Maziotis

fonti: 1, 2 —trad. ParoleArmate

Atene: Occupazione del Ministero della Salute

CONTINUIAMO L’OCCUPAZIONE DEL MINISTERO DELLA SANITA’ – ABBIAMO BISOGNO DEL SOSTEGNO DI TUTTI

comunicato stampa

I lavoratori e i licenziati del settore della Salute Mentale e del Supporto Speciale hanno partecipato allo Sciopero Generale di 48 ore ed hanno deciso di continuare l’occupazione del Ministero della Sanità fino al pomeriggio di Domenica 12/02, quando terremo un’altra assemblea per decidere sulla continuazione delle nostre mobilitazioni.

Chiediamo:

– L’immediato finanziamento delle strutture per la copertura degli attuali fabbisogni (stipendi, fondi assicurativi, costi di gestione, ecc)

– L’annullamento della decisione di ridurre il budget del 55% (40 invece di 85 milioni) per il 2012, che significa praticamente il collasso dei servizi e della Ristrutturazione Psichiatrica

– Eliminare gli ostacoli, il regolare finanziamento della Salute Psichiatrica e del Supporto Speciale dal bilancio dello stato

– No a licenziamenti, fusioni, flessibilità/intensificazione del lavoro e la riduzione dei salari che per impostazione predefinita portano ad una contrazione dei servizi e alla svalutazione della loro qualità

– Un disegno Olistico per una Salute Mentale che sia pubblica e gratuita, per coprire le crescenti esigenze della società per il supporto e l’aiuto. Solo con la partecipazione dei lavoratori e dei destinatari, attraverso le nostre vittoriose strutture emergeranno proposte per una vera soluzione dei problemi in sospeso

– Definire un comune quadro giuridico per il Supporto Speciale

– No all’alterazione delle pensioni e delle prestazioni ai pazienti per la copertura dei costi di gestione permanente delle strutture

– Reintegro di tutti coloro che sono stati licenziati, perchè nessuno di noi è materiale di consumo

Chiamiamo tutti i sindacati ed i lavoratori attaccati dal Memorandum politico di impoverimento e cestinamento della rete sociale, a supportare fattivamente la nostra occupazione ed a prendere iniziative simili sul proprio posto di lavoro.

Questa è la più grande mobilitazione di sempre nel nostro settore di lavoro e un’opportunità senza precedenti per coordinare le nostre azioni, che questa occupazione sia un’inizio e un punto di riferimento!

Tutti insieme possiamo farcela, l’occupazione ha bisogno del sostegno di tutti!

Ci incontreremo Domenica 12/02 a mezzogiorno all’Assemblea per decidere la prosecuzione delle nostre mobilitazioni e alle 18.00 a Syntagma

Lavoratori della Salute Mentale e del Supporto Speciale
 
Fonte Occupied London
originale in greco

Comunicato dei prigionieri del carcere di Korydallos

I prigionieri della prima sezione di Korydallos si sono ribellati e hanno fatto uscire questa dichiarazione:

“Noi, prigionieri della prima sezione della prigione di Korydallos ci ribelliamo oggi sabato 14 maggio 2011 e rifiutiamo il controllo di mezzogiorno e la chiusura delle nostre celle. Possiamo essere imprigionati per varie ragioni e non tutti abbiamo le stesse idee, ma questo non significa che non rimaniamo esseri umani. Ci interessiamo di tutto quello che succede fuori dal posto in cui siamo esiliati. Stiamo assistendo alle decisioni prese da una giustizia-prostituta che ha come magnaccia giudici e procuratori che danno anni di galera come fossero noccioline. E’ scontato dire che siamo al fianco di chi lotta contro la dittatura economica e per un mondo libero e giusto. Continue reading Comunicato dei prigionieri del carcere di Korydallos