Category Archives: Proclamazioni

Santiago: Attacco incendiario su veicolo della polizia vicino al 21° commissariato (6 febbraio 2014)

“Lanciare una pietra è un’azione punibile, lanciarne mille è un’azione politica. Incendiare un’auto è un’azione punibile, incendiarne cento è un’azione politica. Protestare è dire che questo o quello non è giusto. Resistere è garantire che quello che non va bene non tornerà ad esserci.” (Ulrike Meinhof)

Stanotte il fuoco abbraccia di nuovo le braccia insorte per la distruzione di questa società miserabile. Stavolta abbiamo deciso di fare propaganda, bruciare un’auto è propagande, dire che siamo qui, che continuiamo senza paura, mai sconfitti. Anche se bruciare auto lo riteniamo propaganda, questo è anche un attacco diretto dove più nuoce, la proprietà privata; in questo maledetto paese è più importante la proprietà privata rispetto alla vita umana, ricordiamo i reati contestati a Tamara Sol Farías, basati principalmente sul furto, furto di un’arma, senza dilungarci in tema giuridico, il furto è un delitto più grave dell’intento stesso di uccidere qualcuno!

Anche se stavolta sapevamo che era assai probabile il fattore “bravo cittadino” sarebbe saltato fuori come Robin Hood, per frustrare i nostri desideri piromani e d’attacco, abbiamo comunque rischiato per ridergli in faccia e mostrargli quanto sono vulnerabili davanti a tanta volontà e un po do benzina.

Che questa azione sia una boccata d’aria per i/le compagni/e sequestrati/e in carcere, e un appello all’attenzione per chi sta in strada. Vale di più una piccola azione che cento comunicati privi d’attacco… PAROLE E AZIONI.

Siamo qui, qui saremo e mai scorderemo i/le nostri/e compagni/e caduti/e.

Che l’ultima esplosione del pelao Angry scoppi in ogni caserma, Punky Mauri, Claudia Lopez, Matias Catrileo, Johnny Cariqueo, camminano con noi. Alpaca, Hermes, Hans, prigionieri accusati di aver ucciso l’agente Moyano, prigionieri della lotta di strada, a Jose Miguel Sanchez, pronto per tornare in libertà, e alla nostra compagna Sol: questo è per salutare il tuo coraggio e la tua dignità.

PER LA PROPAGAZIONE DI UN’ESTATE NERA
E UN ANNO ANCORA PIÙ NERO

VIVA L’ANARCHIA

I/le compagni/e per la propagazione del fuoco

Pudahuel, Santiago: Azione incendiaria davanti al 26° commissariato

Venerdì, 7 Febbraio 2014

Ci rattrista/disturba che appena le lezioni universitarie si fermano l’azione nelle strade si ferma con esse, è triste/disturbante che l’azione vada in vacanza, e questo vale per ogni tipo di agitazione (incendiaria o no). Ciò abbassa decisamente l’intensità della pratica anarchica. Ecco perché chiediamo a tutti/e i/le compagni/e di abbandonare l’immobilismo, chiediamo un coordinamento tra individualità affini per realizzare azioni di ogni tipo, per mettere da parte quella spontaneità che lascia molto a desiderare.

Ecco perché, armati di pneumatici, quattro bombole di gas, fuoco, e volantini, abbiamo deciso di bloccare Teniente Cruz street davanti al 26° commissariato di Pudahuel, al fine di rendere chiaro a quei bastardi che siamo vicini e che l’azione coordinata è la chiave del successo.

Dopo l’inizio del fuoco, siamo velocemente fuggiti verso il luogo di ritrovo, lasciando i bastardi coi culi in mano quando hanno visto una barricata proprio davanti a loro. Le bombole hanno fatto il loro lavoro, cosa che gli ha messi in allarme e cosi ci hanno inseguiti come pazzi al suono delle loro luride sirene nel quartiere, senza successo.

Questo piccolo gesto è dedicato con molto affetto a Jose Miguel Sanchez. Speriamo profondamente nel tuo ritorno! Così potrai unirti a noi in questa lotta contro il potere e lo Stato/Capitale.

Salutiamo affettuosamente anche Hans Niemeyer, un fratello che non dimentichiamo; speriamo che questo gesto rompa l’isolamento dell’infame galera: ti mandiamo coraggio, anche se sappiamo che ne hai in abbondanza, caro compa.

Inoltre ricordiamo che in questa caserma portarono i nostri compagni Hermes González e Alfonso Alvial dopo averli arrestati in seguito alla rapina al Banco Estado nella quale è stato ucciso il nostro fratello Sebastian Oversluij, un forte abbraccio e saluti complici a loro per il coraggio, e a Sebastian il nostro amore e rispetto per la sua vita dedicata alla lotta anarchica.

Nota: Un saluto al poliziotto bastardo che vigilava dalla sua postazione la “sicurezza” del commissariato e della zona, speriamo che i cani che ti comandano ti abbiano ricompensato per il tuo “lavoro efficace” di allerta per il fuoco sotto ai loro nasi. Stupidi/e!

Sebastian Oversluij presente!
Libertà per i/le prigionieri/e della guerra sociale!

Il capitalismo non arretra, nemmeno noi!
Moltiplicare gli attacchi contro lo Stato-Capitale!

Cellula Incendiaria Sebastian Oversluij

in spagnolo & inglese

Atene: Rivendicazione di responsabilità per attacchi incendiari contro nazisti

I fratelli Mitsakos vendono vetri al loro negozio di riparazione di vetro, situato in Via Dekaneos Nikolaou nel quartiere di Aghios Dimitrios ad Atene (nei pressi di Piazza Panagouli). Ma vendono anche della spavalderia come membri della banda fascista dell’Alba Dorata.

Sull’incrocio prossimo di questa via, Zarras vende alcol al suo negozio di liquori. Ma vende anche la sua fedeltà all’Alba Dorata, come membro del gruppo del cazzo di nazisti.

I giorni in cui agivano indisturbati e in anonimia sono finiti. I fascisti hanno un nome e un indirizzo, e noi li scoveremmo. Mercoledì sera, 12 Febbraio 2014, abbiamo incendiato la Mercedes privata e il furgone della ditta dei fratelli Mitsakos. Abbiamo bruciato anche il furgone di Zarras.

Fascisti non potete più nascondervi, né nei vostri buchi né ovunque.

Bath e Bristol, Inghilterra: Cellula FAI rivendica sabotaggi di suv

Troppi elegantoni di città che giocano a fare quelli di campagna, guidando status symbol, in un sogno dove il carburante non termina mai, “caspita è cosi stressante parcheggiare la Land Rover quando porto i figli a scuola” allora perché non prendere una macchina più piccola, andare in bici, prendere il bus, usare le gambe o ancora meglio farsi una lobotomia…

A metà Dicembre dello scorso anno a Bristol, nelle zone Sneyd Park e Bathwick Hill di Bath, circa 20-25 suv 4×4 hanno subito il taglio delle gomme tramite vari squarci, non c’era un pò di fango in nessuna gomma! Se abbracciamo un ampio raggio di aspetti anarchici allora possiamo sentirci meglio, più in sintonia e bilanciati come un insieme col nostro essere, tentando di affrontare le questioni al massimo comprendendo che non poi solo prendere e scegliere il meglio che si abbina con ciò che è ritenuto confortevole. Per conoscere la sfida da affrontare e portare la torcia per un miglio in più, prima di tutto per noi stessi e per i nostri amici cari, ricordando che ci sono spiriti splendenti che brillano e sanno in loro stessi di aver subito troppa della merda che c’è in giro, vedendo che generalmente le cose sono un pò peggiori intorno ai confini ma eccitanti nei momenti e nei giorni potenzialmente pericolosi. La passione va verso tutti i nostri amici in armi e quelli che si rifiutano di arrendersi e anche a quelli che sono prigionieri loro malgrado (non dimenticando Danny-boy che citeremo in seguito). Abbiamo messo un bastone negli ingranaggi della ruota della macchina, cosi da ostacolare il ritmo frenetico della vita quotidiana (solo con un pò di freno). E’ già stato fatto in passato, il fine non è cercare l’originalità totale, ma questo potrebbe arrivare tramite esperimenti e tentativi per trovare soluzioni, concentrandosi sul disegno più grande piuttosto che restare su se stessi. Speriamo di non avervi annoiato con queste parole dato che sappiamo che risultano banali quando escono dalla bocca, il meglio di oggi è il banale di domani, consumato, inutile e riciclato, ma dovete farvi la domanda, c’è qualcosa di particolarmente unico? Oh Danny-boy, ci hai lasciati andare troppo presto, dovunque tu sia speriamo che questo atto di sfida ti possa raggiungere, mentre scrivo questo la tua assenza è cosi chiara, affoga in ciò che davvero non vediamo abbastanza di te, mi fa uscire le lacrime. Altri ed io ti ricorderemo per il tuo totale disprezzo per l’autorità e per chiunque cercasse di imporre il suo volere su di te “fanculo, non farò ciò che dici” : r.a.t.m, cosi in modo teppista e poco alla moda abbiamo fatto questo, sperando ci dia la tua benedizione, sentendo che tu probabilmente ti relazioni a questo come se fossi ancora in giro, con un sorriso oblique sulle tue guance, questa azione di classe è per te fratello, firmata adesso, ava rage x

the bureau of radical adjustment, ava rage cell/fai

Inghilterra: Cellula FAI rivendica attacco contro base della marina reale

11 Febbraio 2014, base della riserva della marina militare del Regno Unito (Royal Marines Reserve) a Clifton, Bristol.

La propaganda militare dipinge le forze armate come protettori “del popolo”. Fin dalla prima civilizzazione ciò è stato usato per giustificare la conquista e l’occupazione di territori a vantaggio della classe dominante, sacrificando i propri lacché per costruire imperi grandi o piccoli.

Si aspettano che crediamo (o che comunque agiamo come se ci credessimo) che ciò che è negli interessi degli politici, generali e economisti è davvero nel nostro interesse.

Ma non ci facciamo prendere in giro. Stamattina il fumo si è alzato sopra Clifton dai due furgoni e da un grande mezzo di trasporto personale bianco che abbiamo incendiato con esche rudimentali dopo essere entrati nel campo del distaccamento della Royal Marines Reserve di Bristol, che è impegnata in Iraq e Afghanistan. È disgustoso come questi commando part-time pensino di poter operare qui impunemente mentre altrove i loro colleghi uccidono, violentano e terrorizzano. Alexander Blackman – il marine britannico omicida scoperto recentemente per le sue azioni in Afghanistan – è solo un esempio della loro sistematica e ampia brutalità, e non la pietosa aberrazione tramite la quale viene descritto. Inoltre, ovunque ci sono militari essi sono il simbolo del dominio statale che rinforzano. Forse per chi ha a che fare con questo campo il simbolo adesso è stato un pò scosso. Per gli ingranaggi della macchina da guerra questi colpi guerriglieri oltre le linee restano una minaccia costante.

Li vediamo reclutare nelle città, collegi e agenzia di reclutamento, attirare sfruttati e classi marginalizzate con denaro sporco di sangue, patriottismo idiota e la promessa di un avventura che rimpiazzi la miseria, con campi d’addestramento macho o sale di controllo per controllo remoto di tecnologie omicide simili a videogiochi. Nonostante i tagli la Gran Bretagna ha il quarto budget militare più grande nel mondo visto che gestisce un operato imperiale di genocidio e schiavitù. Oggi gli eserciti occidentali sono flessibili per le guerre democratiche-espansioniste, interventi di “peacekeeping” per facilitare la nuova epoca coloniale della globalizzazione delle corporation, la controinsurrezione, le manovre geopolitiche e il controllo delle risorse, o si preparano per operazioni di polizia interna e crumiraggio. I loro fini sono i soliti di sempre, come in Afghanistan, Mali o Libia – i potenti mentono, i poveri muoiono, il capitalismo guadagna.

La guerra è una caratteristica permanente del sistema globale, foraggiato in una scala prima impensabile dalle nuove tecnologie e dall’organizzazione sociale di massa, ed è necessario per i potenti sia per il controllo sociale che per il benessere economico. La guerra del terrore, guerra della droga, guerra del petrolio, prima o poi la guerra per l’acqua potabile – questo è il corteo funebre della civilizzazione industriale. La schiavitù della “pace” ingabbiata nella Gran Bretagna “post-industriale” è davvero solo una sottile patina di ghiaccio che copre lo sfruttamento dei vari conflitti all’estero per terre, minerali e lavoro. Ampliando le fratture ci troviamo in questa situazione, situiamo i nostri attacchi in una ricca tradizione di rivolte e insubordinazione. La guerra sociale, che è tra noi e ogni coercizione e lo sfruttamento della terra, è l’unica guerra che accettiamo e conduciamo. Abbiamo il fine di sottolineare le chiare opportunità per lasciare la passività in un ordine sociale fondato sulla nostra collaborazione con ciò che ci reprime. Possiamo rivoltarci con ogni mezzo disponibile per la possibilità di una vita libera dall’autorità, individualmente o con chi ci sta vicino, sopraffacendo chi costantemente stravolge le nostre menti, le nostre relazioni e l’ambiente. Il sistema – che include l’aspetto militare e altro – cerca di trasformare ciò che amiamo in un regime di obbedienza, alienazione e comodità prive di vita. Per questo motivo devono allearsi con l’intolleranza e l’ostilità ovunque si trovano. Dovrebbero aspettarci.

Contro i giochi di potere dell’elite globale – solidarietà internazionale!
Contro la pace militarizzata della regina – guerra sociale!

Gruppo di Ammutinamento della Federazione Anarchica Informale (FAI)

NB.: Questo è il modo che conosciamo per onorare la tragica breve vita del nostro compagno Darko Mathers. In “questo mondo che dobbiamo lasciare”, Darko è scappato presto. Desideriamo solo che ci aspetti cosi un giorno potremmo ballare insieme sulle rovine. Lo teniamo vicino non per un minuto di silenzio ma per una vita di combattimento. Ancora una volte, le parole di Bruno Filippi:

“Per questo anime in pena del mondo, io vi chiamo a raccolta.
Il vessillo è già al vento.
È nero: lutto vuol dire. Avanti dunque, forsennati Prometei. L’urlo della vendetta è una musica dolce e cara.”

La controparte delle nostre forze di sicurezza in Russia si stanno riunendo per le Olimpiadi Invernali. Ricordando l’enorme spettacolo di truppe e guardie per i Giochi di Londra e tenendo sempre a mente che l’evento comporta sempre repressione militare tra le altre atrocità, il nostro incendio dimostra che la fiamma anti-olimpica continua a bruciare. Con forza nei nostri pensieri mentre andavamo in azione c’era Ilya Romanov che è rimasto ferito ad Ottobre 2013 in Russia e ora è di nuovo prigioniero dei fottuti sbirri.

Il nostro pieno supporto va agli indomiti Mónica Caballero e Francisco Solar in attesa di processo per l’azione diretta a Saragoza (Spagna) – nessuna ritirata, nessuna resa. Infine questo attacco da il benvenuto all’esplosione anarchica del black-bloc in Brasile e alle cellule incendiarie internazionaliste (tra le quali la FAI), e un saluto di cuore al Gruppo di Azione Diretta Internazionale–GADI in Francia, e ai prigionieri che lo scorso mese si sono ribellati nel carcere di Sua Maestà di Oakwood qui, in Inghiltterra, meravigliosi nella loro rivolta. Avanti, più fuoco allo stato, agli eserciti, alle scuole, alle chiese, alle burocrazie, alle carceri e alla civilizzazione che li crea.

Atene: Dichiarazione di Nikos Romanos alla prima udienza (3/2/2014) del tribunale speciale del carcere femminile di Koridallos

Il fine di questa dichiarazione è chiarire le intenzioni a voi e alle vostra corte.

Le azioni, che non sono unite alle parole, affinché il loro contenuto concettuale sia chiaro, portano alla confusione, mentre le parole, che non sono seguite dalle azioni sono significati vuoti di un dilungarsi inoffensivo.

Sono qui come vostro nemico dichiarato e irriducibile, non imploro la vostra clemenza, non cerco il dialogo con voi e i vostri simili. I miei valori sono in guerra coi vostri, quindi ogni frase che mi esce contro di voi è una lama che colpisce le vostre maschere di ipocrisia e chiarifica la posizione e il ruolo di ognuno di noi.

Scrivete centinaia di pagine e create continuamente nuovi casi, per seppellirci nelle carceri della vostra democrazia, per decenni.

Vi state preparando ad imporci “speciali condizioni detentive”, ovvero l’unico colpo mancante nel pantheon del “trattamento speciale” (trasferimenti, processi, leggi), che create per combatterci.

Le semplici leggi della fisica dicono che una reazione è la conseguenza di un’azione.

Fuori dai vostri tribunali nelle terre libere, ci sono persone ribelli, compagni per me, terroristi per voi, che non intendono tollerare il nostro sterminio, volendo far sanguinare prima voi e i vostri supervisori politici.

Potete prendere ciò come una minaccia se vi va.

Io credo che questa sia la realtà cinica. Ogni opzione ha un suo costo. Suppongo che, come giudici e servi della legge, sarete d’accordo con me su questo.

Ma diamo una breve occhiata al vostro meraviglioso mondo. Siamo nell’era della velocità. Tutto si muove velocemente, creando continuamente stati di emergenza. La velocità del tempo storico è deragliata adesso, informazioni e notizie viaggiano in millisecondi, la tecnologia e la scienza stanno avanzando a passi da gigante.

Vicino ad esse, le contraddizioni della moderna civilizzazione esplodono sempre più spesso. Dozzine di fuochi vengono appiccati nelle città, dove tutto sembra calmo, e minacciano di diffondere il caos nell’organizzato ordine del sistema.

Questi eventi creano le condizioni che servono ai nostri propositi. Creiamo ponti di comunicazione con gente dietro le barricate cosicché gli atti di violenza diventino parte di un contesto politico più specifico, aprendo la prospettiva del loro superamento nella lotta per la rivoluzione anarchica.

Lì, dove la rabbia si combina alla consapevolezza.

Lì, dove la gente, le cui budella sono bruciate dal fuoco della libertà, si incontra.

Da qualche parte ci sono le impronte della mia insurrezione.

Anarchica, perché essa è ostile verso ogni tipo di autorità riprodotta dall’uomo, continua perché non cerca di riformare ma distruggere, esistenziale perché attraverso l’insurrezione esprimiamo tutti queste bellissime sensazioni che vogliamo diffondere nei cuori degli insorti.

Inoltre, la qualità della vita viene misurata in momenti e sensazioni.

Sulla base di questa descrizione schematica, dovreste capire che non avete modo di fermare l’inevitabile. La collisione dei nostri mondi.

Ecco perché dichiarazioni come queste hanno questo proposito, mandare un messaggio chiaro.

Non potete piegarci, non potente fermare la tempesta in arrivo.

Questi tempi richiedono riflessione, cautela e continua lotta con ogni mezzo.

Nessun passo indietro!

Più violente contro stato e capitale.

Forza ai guerriglieri urbani anarchici Nikos Maziotis e Pola Roupa, che hanno una taglia sulle loro teste.

Forza a tutti i compagni in clandestinità.

Ficcatevi i soldi delle taglie su per il culo!

LUNGA VITA ALL’ANARCHIA!

Nikos Romanos
3 Febbraio 2014

Nota : Il processo, iniziato il 3 Febbraio, contiene diversi casi. Leggi di più qui.

Bielorussia: Cellula FAI rivendica incendio di un escavatore

Nella notte di capodanno ci siamo uniti ai festeggiamenti bruciando simboli dell’oppressione. Un escavatore è stato bruciato in una delle cave attive nel distretto di Krasnoselsky. Dieci litri di benzina e molti stracci sono stati usati per l’azione dato che il bersaglio era grosso, delle dimensioni di una baita. Le guardie avevano invitato una prostituta (questo è accaduto davanti ai nostri sguardi sorpresi). Cosi dopo una mezzora che socializzavano, abbiamo illuminato la notte di passione e gioia con fiamme che bruciano un veicolo.

Felice crisi e buona nuova paura ai borghesi!

Amici della Libertà, FAI-FRI

Roma: Azione in solidarietà con i/le compagnx arrestatx il 9 decembre

Roma. Alle 5.15 di mercoledi 29 gennaio una catena con due mattoni è finita sui cavi della corrente della linea AV in un tratto urbano in solidarietà con i compagni e la compagna arrestati il 9 dicembre scorso, ai quali sono stati bloccati i colloqui. Contemporaneamente è stato attaccato uno striscione sul cavalcavia con scritto:

NO TAV LIBERI/E
TUTTI/E LIBERI/E
TERRORISTA è LO STATO

Atene, Grecia: Dichiarazione letta al processo da Nikos Romanos e Giannis Michailidis (29/11/2013)

Oggi inizia il teatro delle ombre che voi chiamate processo. È più che evidente che si tratta di un processo dove si stanno giudicando gli anarchici rivoluzionari che hanno rigettato il sistema e i suoi benefici per passare all’attacco contro di esso. Perciò hanno operato decine di questi “colpi di stato speciali” per affrontarci. Tribunali speciali, trasferimenti speciali, leggi speciali antiterroriste, “protezione” speciale da parte della polizia. Tutti questi esempi sono delle ammissioni segrete che vengono nascoste dietro la flessibilità e i duplici discorsi che ci offre il sistema ma in realtà sono cosi codardi che coprono tutta questa parodia con argomenti ancora più ridicoli, negando di ammettere l’ovvietà.

Il fatto che siamo in guerra, che siamo nemici e che ci divide una linea divisoria. Rivoluzione e Controrivoluzione.

Ah, non siamo cosi ingenui da credere che voi adorate il vostro ruolo “speciale” per qualche sacro dovere. Le condanne che ci darete sono dettate politicamente dai vostri superiori politici che state fedelmente servendo per salire in questa gerarchia mafiosa e occupare i ranghi importanti che tanto desiderate.

Siete degli “esperti” ordinari nominati nel loro interesse personale in questa epoca malvagia. Oggi sono venuti qui con tutta la loro solennità e maestà richieste per tali circostanze “speciali”. Inoltre non si tratta solo di fare giustizia e salvaguardare la legalità. I vostri superiori politici sicuramente vi ricompenseranno. Continue reading Atene, Grecia: Dichiarazione letta al processo da Nikos Romanos e Giannis Michailidis (29/11/2013)

Roma: Blocco stradale in solidarietà ai 4 compagni arrestati il 9 dicembre

In solidarietà con i compagni arrestati il 9 dicembre 2013 per alcune azioni contro l’alta velocità, lunedì 27 Gennaio, verso sera, un gruppo di una ventina di anarchici ha interrotto il traffico sulla tangenziale est nei pressi della nuova stazione Tiburtina, che presto sarà dedicata ai T.A.V.

Rallentando il traffico con fumogeni e torce in una strada a percorrenza veloce abbiamo messo in mezzo alla strada dei cassonetti legati tra loro con un filo d’acciaio al quale è stato legato uno striscione in solidarietà e contro le condizioni di isolamento in cui si trovano ora i prigionieri rivoluzionari. I cassonetti infine hanno preso fuoco!

Un saluto a tutti i prigionieri rivoluzionari!
Libertà per tutti!
Terrorista è lo stato!

Santiago, Cile: Rivendicazione del tentato attacco contro la prefettura di Santiago Est e il 18° commissariato di Nunoa

bomba

Quando un/a compagno/a cade non possiamo restare indifferenti, bendarci e restare a legger per sempre cosi da dare il nostro piccolo contributo in dibattiti e discussioni. Le nostre lacrime per i/le compagni/e caduti/e in guerra diventano lava che fuoriesce dai nostri corpi, trasformandosi nel fuoco interno che ci da la fiamma per dare tutto in ogni azione contro il nostro nemico e i bastardi che lo proteggono.

Nuovamente riempiti di orgoglio perché siamo scivolati sotto ai loro nasi e abbiamo superato le loro mura qualche minuto prima di mezzanotte pronti ad agire a mezzanotte, quando tutti stavano celebrando (anche i “rivoluzionari”) dimenticando che ci sono compagni/e prigionieri/e, accusati e uccisi per aver dato la propria vita cosicché queste parole si sono trasformate in azioni concrete contro la morale, il comfort e la vita del nemico.

Il nostro fine come Amici della Polvere nera è demoralizzare le forze dell’ordine e farle sentire vulnerabili in modo che sempre più individui senza paure faranno ciò che vogliono contro i protettori dell’ordine e della pace sociale. Sebbene ciò possa non essere il nostro obiettivo definitivo, sappiamo che ci sono bracci armati del vero nemico, ed perché le nostre azioni sono state duplici e di qualità. Da un lato, facendo soffrire e morire questo mondo obbediente. Dall’altro, dirigendoci contro ingegneri, scienziati, padroni e uomini d’affari che finanziano, amministrano e creano progetti che rendono questo mondo sempre più artificiale, dando una supposta sempre più grande libertà e vita a questa razza disgustosa, riuscendo solo a ridurre la sfera della libertà al fine di ottenere il controllo globale a livelli insostenibili.

In questo nostro comunicato (1. Ufficio del Procuratore a La Florida; 2. Tribunale di Puento Alto; 3. Caserma a Las Vizcachas) siamo fieri e frustrati allo stesso tempo, visto che il nostro sistema a tempo era perfettamente funzionante tranne che, a causa di un’incertezza al momento di attivare la componente elettrica, abbiamo tagliato il filo che chiudeva il circuito; per motivi logici non abbiamo potuto risolvere l’errore dato che l’entrata e l’uscita dal posto era stata stimata in 30 secondi in modo da non farsi scoprire; siamo andati via pensando che la fortuna sarebbe stata dalla nostra, ma stavolta è stata dalla loro, visto che se tutto fosse andato bene, avremmo ferito o ucciso i bastardi che erano dall’altro lato della porta, distratti e confusi come sempre, cosi come avremmo causato grandi danni materiali, visto che la nostra pentola conteneva 3 chili di polvere nera pressata, 250 grammi di tnt, tre bombolette di gas, delle esche per accendere, mezzo chilo di tondi d’acciaio di 1 pollice, oltre ai frammenti che avrebbe fatto la pentola. Era un buon piano, tutto o niente; i fini fisici e materiali che avevamo non sono stati raggiunti ma la parte psicologica si, e ora stiamo sorridendo nell’aver creato uno stato di massima allerta in tutte le caserme di polizia che è durato fino al 10 Gennaio, facendogli capire che siamo pronti a tutto, che possiamo essere agli inizi ma la nostra rabbia ci fa crescere in questo cammino di lotta per la libertà e l’autonomia.

Dedichiamo questa azione al Pelato Angry perché capiamo e condividiamo il coraggio del compagno di voler vivere in un mondo libero e selvaggio. Speriamo che tu venga vendicato prima o poi…

Forza a Monica Caballero e a Francisco Solar
Forza a tutti/e i/le compagni/e prigionieri/e e accusati/e nel mondo

Dopo la calma arriva la tempesta…

Amici/che della Polvere nera

fonte

tradotto dall’inglese

Grecia: Sulla pratica rivoluzionaria del sabotaggio in merito al progetto “Nemesi verde”

coca-cola-brazil

Mentre la rivendicazione della Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale (Cellula Nicola e Alfredo) riguardo al sabotaggio contro i prodotti Coca-Cola e Nestle non è ancora stata ampiamente diffusa, e nonostante il fatto che i membri abbiano totalmente raggiunto il loro obiettivo in poche ore, visto che la Coca-Cola ha annunciato il ritiro cautelativo di “ogni bottiglia di plastica di 500ml PET di CocaCola Light e Nestea (tutti i gusti)”, è iniziato un assillante chiacchiericcio da ogni parte – anche da chi dice di opporsi al capitalismo e di volere che non solo loro stessi ma anche i loro amici pensino (di loro) che “appartengono al movimento” – riguardo alla correttezza politica dell’azione, le sue dimensioni morali, la sua efficacia dalla prospettiva del movimento/rivoluzione, ecc..

Gli oggetti del (consumo) pubblico

Sembra che ogni persona che non riesce a sbarazzarsi dalla sua dimensione di consumatore, che appare essere una delle più grandi, sarà sempre capace di fare migliaia di obiezioni, plausibili o anche ragionevoli se viste da un punto di vista “capitalista”, nel tentativo di respingere qualunque azione che va oltre i confini della legalità dentro un sistema che si suppone dovrebbe combattere. Come risultato, un amministratore capo della CocaCola in Grecia non deve pagare per una nuova campagna di comunicazione: gliela generano i clienti che gli danno ragione, e anche a gratis.

Quindi, il chiacchiericcio su quanto sia pericoloso sabotare due marchi di largo consumo: “e se un bambino beve una bottiglia adulterata? E se un vostro amico resta avvelenato? Un vostro caro? Il prete della parrocchia? Innocenti pagheranno le conseguenze ancora una volta e nulla cambierà…”

Altri si concentrano sul fatto che due colossi multinazionali come CocaCola e Nestle non sentiranno neanche il colpo, che un tale danno non gli causa nulla, che anche un sabotaggio a livello globale, “troverebbero il modo di superarlo, cambiando le confezioni in modo da non farle sabotare, cambiando il prezzo a danno del consumatore”, o “il consumatore potrebbe facilmente comprare, per qualche giorno, un altro marchio di coca cola o te freddo, e non ci sarebbe alcun danno al sistema stesso”.

Ovviamente, ogni movimentismo sterile termina con la solita conclusione che questa particolare azione “può solo danneggiare il movimento, diffamarlo, far aumentare la repressione contro di esso, e che questi attivisti non sono altro che un branco di idioti che agisce dannosamente”, e quant’altro.

Non si sforzano neanche di pensare, neanche a livello logico, la contro argomentazione. Continue reading Grecia: Sulla pratica rivoluzionaria del sabotaggio in merito al progetto “Nemesi verde”

Brasile: Cellula FAI attacca sottostazione elettrica

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Per una Internazionale Nera

Intorno alle 2 di notte del 20 Gennaio, con la complicità del buio, le urla dei devoti ci hanno segnalato, ma esse non erano rauche o sufficienti per i lupi solitari che hanno visitato la sottostazione di energia Celesc vicino a Balneario Camboriù, nel sud del Brasile. Questa azione è stata fatta in risposta all’appello per una internazionale nera e per segnare l’inizio delle attività di quest’anno. Non abbiamo avuto nessun problema durante l’attacco, visto che i porci stavano mangiando durante un raid
inatteso del gruppo tattico delle operazioni speciali e altri veicoli, guardie municipali e polizia militare, un giorno di grandi manovre per la polizia. Ci siamo dotati di due dispositivi esplosivi pieni di schegge, uno non ha avuto successo perché si è disintegrato senza raggiungere l’obiettivo e ferire nessuno. Ma l’altro ha raggiunto lo spazio della sottostazione elettrica dove c’erano i trasformatori, senza fare molti danni. I dispositivi sono stati lanciati come si nota dalle immagini.

Fino alla completa distruzione dell’esistente, del Capitale, dello Stato!

Libertà per i combattenti caduti nelle mani dello stato, nulla rimarrà impunito.

Stiamo aspettando le loro azioni repressive, i militari e voi dovreste sapere che niente e nessuno è intoccabile. La città di Balneario Camboriù è un continuo processo di gentrificazione/pulizia sociale, cosi come il resto del paese.

Che la polvere nera attraversi le strade e raggiunga ogni compa anarchico in Brasile, Portogallo, Messico, Cile, Argentina, Grecia, Spagna, Francia, Regno Unito, Indonesia, Peru, Stati Uniti, Australia, Turchia, Germania e ovunque nel mondo.

Movimento di Disobbedienza Civile (MDC) – Cellula della Federazione Anarchica Informale (FAI)

in portoghese

Grecia, Corfù: Rivendicato attacco contro bancomat in solidarietà con K. Sakkas

freedom-for-kostas-sakkas

Solidarietà da Corfù

Il 18 Gennaio abbiamo distrutto un bancomat della Emporiki Bank (Banca Commerciale Greca) nella zona di Messonghi nell’isola di Corfù, in solidarietà con Kostas Sakkas e contro tutte le pratiche vendicative dello stato e di ogni potente.

GIÙ LE MANI DAI NOSTRI COMPAGNI

anarchici

PS1. Forza e salute al prigioniero Spyros Stratoulis
PS2. Buona fortuna al fuggitivo Christodoulos Xiros

in inglese

Atene: Rivendicati incendi in solidarietà a Spyros Stratoulis

Solidarietà con Spyros Stratoulis
Solidarietà con Spyros Stratoulis

Rivendichiamo una tre giorni di incendi e sabotaggi di strutture dello stato e del capitalismo, dal 8 al 10 Gennaio, come gesto solidale con Spyros Stratoulis in sciopero della fame. Abbiamo attaccato :

– Un furgone delle Poste (ELTA) e uno delle Telecomunicazioni (OTE) in Via Siotou nel quartiere di Sepolia.

– un bancomat della Banca del Pireo in Via Dodecanisou nel quartiere di Alimos.

– due bancomat della Banca Nazionale della Grecia in Via Byzantiou nel quartiere di Nea Ionia.

– due bancomat della Banca Nazionale della Grecia all’incrocio della Via Soutsou con Via Iera Odos nel quartiere di Egaleo.

– Tre facciate delle filiali bancarie (Banca del Pireo, Hellenic Postbank, Banca di Cipro) e due bancomat nella Via Ethnikis Antistaseos nel quartiere di Kaisariani.

– una moto di un poliziotto in Via Aghiou Alexandrou nel quartiere di Palaio Faliro.

– un bancomat in Via Gennimata nel quartiere di Ano Glyfada.

Nel frattempo abbiamo saputo che il compagno Spyros Stratoulis ha interrotto lo sciopero della fame. Gli auguriamo buona fortuna, aspettando l’esito del suo caso.

Anarchici

Nota del traduttore : Il 10 Gennaio 2014 il prigioniero Spyros Stratoulis ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 11 Novembre 2013, visto il raggiungimento di una decisione sul suo caso. Anche se la decisione è stata presa, gli verrà notificata solo quando il decreto sarà pubblicamente diffuso.

in inglese

Stato spagnolo, Siviglia: Incendiato portone di una chiesa in solidarietà con Mónica e Francisco

Attacco incendiario contro una chiesa situata nella Via San Luis a Siviglia. Nella notte tra il 4 e il 5 Gennaio 2014, nel buio della notte, i lupi hanno ululato ancora… Questa volta l’ingresso di una chiesa è stato colpito da molotov e scritte solidali con gli arrestati a Barcellona.

Per l’odio rappresentato dalla Chiesa e le sue sedi, e in solidarietà con Monica, Carinoso e tutti quelli che lottano; nessun passo indietro; se toccate uno di noi, toccate tutti noi.

SALUTE E RIVOLTA

LIBERTÀ PER MONICA E FRANCISCO

in spagnolo

Atene: Azione simbolica di resistenza

E’ in notti come queste quando il mondo avanza.

Nel contesto della giornata delle azioni in solidarietà con Spyros Stratoulis in sciopero della fame, abbiamo realizzato un’azione simbolica di resistenza e appoggio alla sua degna lotta per i suoi diritti, incendiando un veicolo di lusso in una concessionaria di illusioni, in Alexandras street.

All’alba del 9 gennaio 2014.

Anarchici

Santiago, Cile: Con le lacrime agli occhi e i pugni stretti

“La silenziosa camminata insorgente, con pensieri calcolati, passi attenti, è la voce della coerenza, dell’affrontare un mondo di quotidiana e sistematizzata violenza, buttandoci nella meravigliosa idea della libertà. Conversazioni clandestine che finiscono con la pianificazione delle azioni. Non c’è tempo per le pause, c’è l’urgenza di essere liberi che ci spinge a rischiare tutto. Si tratta solo di pochi minuti per fargli sapere che noi siamo sempre qui, sotto ai loro nasi, le mie mani sudano, il freddo del metallo che sputerà fuori il nostro odio è pronto, ben preparato, nascosto, sempre nascosto. Tutto li sorprende, gli eterni difensori dell’ordine borghese, da parte nostra tutto è accordo e organizzazione. I nostri vestiti sono adatti al momento e al luogo, nulla è lasciato al caso, il nervosismo di collocarsi faccia a faccia col nemico senza sapere se questa volta ce ne andremo vittoriosi. È il cammino che scegliamo di prendere ormai da anni, crudelmente costruito dalla mano. Il tempo sembra morto, tutto pare una calma disturbante. Superare l’accordo, tu li, io qui, le nostre borse vuote, pronte ad essere riempite di soldi, nulla di ciò che veniamo a rubare al flusso commerciale di una vita morta diventerà nostra proprietà, viviamo per un’idea di libertà che non si arrende. Ancora una volta gli faremo sapere che siamo sempre qui. E’ ora di entrare!”

“Un telo verde oliva blocca al visuale dell’interno della filiale Banco Estado sita in Avenida La Estrella a Pudahuel. I proiettili hanno superato le vetrine ed una pistola rimasta per terra racconta la rapina violenta in banca accaduta ieri.”

Ecco come alcuni di noi sono venuti a conoscenza dei dolorosi dettagli dell’azione che hai realizzato mercoledi 11 Dicembre 2013, quando insieme ad altri ti sei preparato a riprenderti parte dei beni rubati dai ricchi e dai potenti di questo paese. Ed il vortice della guerra ti ha portato oltre un progetto. Hai capito la coerenza tra il dire e il fare, e hai saputo come combattere le condizioni poverissime con chi fa volare i sogni. Rapina, esproprio, non solo di armi, ma anche di tempo di lavoro salariato che riconosciamo essere ciò che ci invita a utilizzare uno degli strumenti più usati dai ribelli della storia. Condividiamo la tua decisione: hai contributo alla lotta e hai fatto del tuo meglio.

Pensano che i sogni che avete immaginato sono stati seppelliti col tuo corpo, colpito dai proiettili mercenari di un miserabile dello Stato/Capitale, ma si sbagliano su un punto: La nostra idea di Libertà non muore. Ci uniamo ad ogni forma di propaganda che hai usato, riconosciamo la tua totale e completa integrità, ed è questo che difendiamo oggi.

Sebastian Oversluij Seguel è morto resistendo, combattendo, felice, lottando contro le miserie di questo mondo, assaltando un centro per l’accumulo dei beni, e noi, nonostante il profondo dolore che stiamo accusando, siamo felici di averti conosciuti in vita, di aver incrociato i nostri cammini e condiviso sorrisi.

Oggi possiamo vedere l’intero apparato dello Stato. La stampa, sempre servile verso il regime dei potenti, insieme alla polizia e ai giudici si danno pacche sulle spalle, ma poi si congratulano tra di loro per l’ottimo lavoro, rilasciando crude dichiarazioni il cui intento è solo distruggere l’ambiente vicino al compagno. La caccia è aperta, case perquisite, compagni/e accusati, caccia all’uomo. Quindi il tempo invita al massimo impegno di volontà e sforzo, azione e coerenza.

Salutiamo la vita combattiva di Sebastian, il suo generoso impegno, la sua lotta permanente, di cui molti saranno capaci di parlare (bene o male, conta poco) ma pochi oseranno seguire. Salutiamo anche chi gli sta vicino e capisce quella parte del cammino insorgente che è, paradossalmente, morire combattendo. Noi difendiamo, da ora in poi, i tuoi passi pericolosamente liberi.

Per i caduti di ieri, per quelli di oggi. Per quelli che verranno.
Guerra allo Stato/Capitale!
Lunga vita alla Propaganda col Fatto!
Sebastian Oversluij: Presente!

Escuadrón Insurrecto Verdinegro Autos para Barrikadas
Célula Anticlerical Hortensia Quinio
Circulo Iconoclasta Michele Angiolillo
Núcleos Antagónicos de la Nueva Guerrilla Urbana
Anónimxs por la Destrucción
Amigxs de la Pólvora
Fracción Heterogénea de Weichafes Libertarios
Célula Antiautoritaria Insurreccional Panagiotis Argyrou – FAI/FRI
Célula Larga Vida a Ilya Romanov
Consejo Guerrillero Urbano Insurreccional – Claudio Lavazza Lanza Pankfletos

in spagnolo, inglese

Mosca: Cellula ELF-FRI rivendica incendio di escavatore e bulldozer

Nella notte tra 31 Dicembre e 1 Gennaio sono stati incendiati due mezzi nel cantiere vicino la foresta, all’incrocio tra Ring Road e Kaluga. La sicurezza ovviamente non si aspettava la nostra visita in questa notte, così abbiamo tranquillamente bruciato i loro veicoli. Cogliendo il momento giusto, abbiamo usato molti stracci e due contenitori di benzina. Nessuno è rimasto ferito, tranne ovviamente gli interessi del proprietario.

Vogliamo dedicare il nostro attacco agli anarchici prigionieri in Bielorussia. Ragazzi, non vi dimentichiamo. Chiediamo ai membri della CroceNera locale di trasmettere le notizie e le parole di sostegno ai nostri amici e compagni. Speriamo che questo porti un po di luce e calore nelle vostre giornate grigie.

Per quanto riguarda le nostre attività, nella difesa dell’ambiente, non abbiamo intenzione di lasciare il nostro percorso e cambiare il nostro metodo di lotta. A differenza del signor Chirikov, non stando nella comoda posizione dell’amministrazione, possiamo permetterci di fare tutto ciò che crediamo necessario. Non accettiamo piagnistei, come “la violenza è una brutta cosa, non si può dar fuoco ai veicoli, dobbiamo raccogliere firme e farci ascoltare a livello federale…”. Questo dicono i fantocci che hanno paura di lasciare la comodità di un posto in ufficio. Dare a chiunque il diritto di usare violenza a proprio svantaggio, significa automaticamente alzare la bandiera bianca. Basta solo pensare alle loro parole: questa violenza, questo machismo, è illegale, ecc. Elemosinando il permesso di protestare, stai vendendo te stesso. Possono esistere solo forme incontrollate di resistenza in forma libera. Protestare sotto l’egida delle organizzazioni liberali condanna al fallimento. Non sprecate la vostra forza, restate liberi, selvaggi, per la miseria!

ELF-FRI – Mosca 2014

Atene: Rivendicato incendio di un bus scolastico

Ieri notte (2/1/2014) abbiamo incendiato un bus scolastico della scuola privata Doukas, nella zona di Agios Eleftherios, Atene.

L’UNICA SCUOLA CHE ILLUMINA È QUELLA CHE BRUCIA

LIBERTÀ PER SPYROS MANDYLAS E ANDREAS TSAVDARIDIS

LUNGA VITA ALL’ORGANIZZAZIONE RIVOLUZIONARIA COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO

LUNGA VITA ALLE VOLPI SELVAGGE DELLE METROPOLI OCCIDENTALI

Adolescenti Armati

fonte

Buenos Aires: Rivendicato incendio di concessionaria Fiat

Halloween Party

Quando ci pronunciamo lo facciamo perché sentiamo il bisogno di comunicare ciò che pensiamo. Teoria sono tutte le idee che abbiamo dentro la testa, pratica è tutto ciò che viene dal nostro corpo incluse le parole.

Mentre facciamo una facciamo anche l’altra, non possiamo separarle, ci sono momenti in cui una supera l’altra, ma non si separano, sono la nostra forza, la nostra progettualità.

Siamo consapevoli delle diverse realtà che esistono nel mondo, ma anche degli stessi desideri di essere ogni giorno più liberi che hanno i/le compagni/e anarchici/che.

Mentre alcuni/e sono prigionieri/e, altri/e sono morti/e, noi continuiamo a lottare nelle strade contro lo Stato/Capitale e per l’Anarchia.

Rivendichiamo l’incendio della concessionaria Fiat in Alvarez Thomas 2670 (Villa Urquiza) il 9 Gennaio 2014 alle ore 1, dove sono andate in fiamme una decina di auto nuove siccome varie altre macchine durante i giorni di festa a Buenos Aires..

Ricordiamo come esempio di lotta il compagno Sebastián Oversluij.

Solidarizziamo con le cause dei/lle compagni/e anarchici/che in tutto il mondo.

Libertà per Monica e Francisco.

Amigxs de la Tierra / Federación Anarquista Informal

Indonesia: Cellula ICR/FAI rivendica azione “Progetto Phoenix #10”

Progetto Phoenix, Atto Decimo

Non potete imprigionare i lupi. Potete solo confinarne i corpi, ma non lo spirito di liberazione e la volontà di continuare ad attaccare tutti i nemici. Potete far cadere un combattente ma lo spirito resterà sempre vivo e vi raggiungerà all’altro angolo dove vi sentite sicuri. Avete un eterno nemico che non farà mai un passo indietro neanche se perde dei compagni. Noi, nichilisti anarchici non smetteremo di colpirvi fino a ridurvi in cenere. Siamo l’apice della vostra scarsa conoscenza di cosa sono per noi anarchia e chaos. E si siamo terroristi, quelli che lottano per la libertà da centinaia di anni con pugni, sassi, molotov, incendi e ovviamente anche bombe.

E le abbiamo usate contro di voi. Contro uno dei vostri strumento preferiti: le banche. Abbiamo fatto saltare uno dei vostri dispensatori di denaro con una nostra piccola creazione esplosiva. Abbiamo creato l’ordigno con la nostra limitata conoscenza derivante da molte fonti. Vogliamo che voi e i bravi cittadini sappiano che non metteremo mai dei limiti al nostro desiderio di rivolgere continuamente a tutti voi la nostra rabbia. Abbiamo creato una bomba con un piccolo quantitativo di polvere nera mischiata ad alcuni pezzi di ferro per aumentarne il potenziale. E dopo è scoppiata paralizzando uno dei vostri strumenti.

Ma la nostra rabbia non è l’unico motivo della nostra azione. Tramite il nostro attacco, vogliamo salutare i nostri cari Monica e Francisco che recentemente sono stati arrestati in Spagna e accusati come autori delle azioni portate a termine da [una cellula FAI —nota del traduttore: riferimento inesatto nel testo originale; sono perseguiti per le azioni rivendicate dal Commando Insurrezionale Mateo Morral]. Ai nostri fratelli e sorella della Cospirazione delle Cellule di Fuoco in carcere in Grecia, a Marco Camenisch e a Gabriel Pombo da Silva, ad Alfredo Cospito e a Nicola Gai, ad Andreas Tsavdaridis e Spyros Mandylas, agli anarchici del caso della doppia rapina a Kozani, a Freddy, Marcelo, Juan, a John Bowden, ad Alfonso Alvial and Hermes González arrestati poco tempo fa in Cile mentre cercavano di riprendersi quanto il nemico ruba dalle nostre vite, e ovviamente a tutti gli anarchici prigionieri nel mondo che non possiamo menzionare singolarmente ma che sono comunque nel nostro cuore.

Ma soprattutto, il nostro cuore è stato colpito quando abbiamo saputo di un compagno caduto in battaglia contro il nemico in Cile: Sebastián Oversluij Seguel.

Con orgoglio abbiamo cantato il tuo nome mentre mettevamo il dispositivo nel bancomat situato a Malang, Java Ovest nelle prime ore del 9 Gennaio 2014. A te fratello dedichiamo questa azione, dando per questa azione il tuo nome alla nostra cellula. Per noi continuerai a vivere vicino a noi in ogni passo e respiro per continuare questa guerra. Questa azione esplosiva contro la proprietà del nemico è il nostro modo di ricordarti come coraggioso.

Fino alla collasso della società,
Fino al chaos e all’anarchia

Cellula Sebastián O. Seguel
Cospirazione Internazionale per la Vendetta
Federazione Anarchica Informale

Vancouver, Canada: Rivendicato attacco contro filiale HSBC

Il 9 Gennaio, abbiamo risposto all’appello solidale con i compagni anarchici arrestati a Città del Messico, Fallon Poisson, Amelie Pelletier e Carlos López Marin. Siamo andati in una filiale HSBC in East Hastings, negli occupati Coast Salish Territory (Vancouver, Columbia Britannica) e abbiamo lasciato un dispositivo nella zona del bancomat causando una grande palla infuocata. HSBC è un simbolo del capitalismo, dell’oppressione e del dominio. Quindi un perfetto obiettivo per la nostra rabbia.

Questo avviene anche mentre il ministro della giustizia canadese Peter Mackay sta avvertendo gli attivisti di non commettere azioni illegali per fermare la costruzione del gasdotto. Mackay, puoi metterti gli avvertimenti su per il culo. I sogni dello stato e delle corporazioni di estrarre risorse cadranno tra le fiamme di rivolta dalle strade fino ai sabotaggi e alle distruzioni notturne. Il bisogno di libertà, anarchia e liberazione distruggerà questo stato coloniale. I nostri sabotaggi sono imprevedibili, strategici e vincenti. Questo attacco a HSBC è solo l’inizio del sabotaggio che verrà. Siamo solidali con i guerrieri Miq’maq e chi protesta ancora accusati e infastiditi dai porci di RCMP e dallo stato canadese per le proteste a Elsipogtog.

SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI ARRESTATI A CITTÀ DEL MESSICO!
SOLIDARIETÀ A TUTTI I DIFENSORI DELLE TERRE E AI COMPAGNI ANARCHICI!
SABOTARE I SISTEMI DEL CONTROLLO SOCIALE, DEL DOMINIO, DEL PATRIARCATO E DELL’OPPRESSIONE!

LUNGA VITA ALL’ANARCHIA!

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