Category Archives: Carcere-Reclusione

Atene: Presidio di solidarietà per il caso Lotta Rivoluzionaria

la ragione è degli insorti

Solidarietà per i membri di Lotta Rivoluzionaria
e a tutti coloro che sono perseguitati per lo stesso caso

L’appello per il presidio di solidarietà

Il caso della liberazione sociale all’interno di una prospettiva rivoluzionaria è sempre attuale perchè  le catene dei repressi di questo mondo decaduto si romperanno solo se lottiamo con ogni mezzo.

Tutte le finalità sovversive dovrebbero organizzarsi in comune senza creare questioni di divisione all’interno della lotta per la liberazione sociale.

E’ importante rendersi conto che i mezzi utilizzati per il rovesciamento del sistema attuale sono scelti per convergere nella stessa direzione.

La lotta armata è una forma radicale di lotta e deve essere analizzata come tale.

Si tratta di un’altra scelta all’interno dell’azione polimorfa del movimento rivoluzionario e radicale, dal momento che spinge il confronto reale e diretto contro lo Stato e i suoi meccanismi di sfruttamento.

I compagni che sono perseguiti per il caso Lotta Rivoluzionaria continuano a dare un senso alla lotta con le loro parole e critiche per il rovesciamento dello Stato e del Capitalismo all’interno e all’esterno delle celle della democrazia e dei tribunali.

Assemblea per il caso Lotta Rivoluzionaria
fonti: 1, 2

Salonicco: Capodanno fuori il carcere Diavata

Raduno alle 22.30 a Kamara, Salonicco

Partenza in pulman alle 23.00, precise

Anche se costruiscono più carceri e ci mettono delle morse

la nostra mente è vagabonda e scapperà all’infinito

protesta di solidarietà fuori le prigioni di Diavata

31 dicembre,2011

                                           Worldwide NYE Prison Noise Demos

Grecia: Comunicato dei prigionieri politici che si astengono dal prendere il cibo del carcere in solidarietà con l’anarchica Stella Antoniou

Negli ultimi due anni, il numero dei prigionieri politici nelle carceri dello Stato greco è aumentato rapidamente, mentre decine di attivisti di tutte le tendenze sono stati arrestati con l’accusa sia per la partecipazione alle organizzazioni rivoluzionarie che erano attive nel periodo precedente, sia per la loro generale azione contro il sistema.

Una di questi è Stella Antoniou, che è stata arrestata il 4 Dicembre 2010. La compagna anarchica soffriva già di un grave problema di salute, che è pericolosamente peggiorato durante l’ultimo anno della sua prigionia. Il 4 Gennaio 2012, presenterà una domanda di scarcerazione, al fine di ricevere le cure mediche prima che le sua condizione diventi irreversibile.

Come atto minimo di solidarietà, abbiamo iniziato a partire da oggi, 30 Dicembre 2011, l’astensione dal prendere i pasti della prigione, che durerà fino alla data della presentazione della sua domanda per il rilascio-il 4 Gennaio 2012.

Polykarpos Georgiadis, Giannis Dimitrakis, Giorgos Karagiannidis, Konstantina Karakatsani, Kostas Katsenos, Christos Kolentinis, Dimitris Koufontinas, Alexandros Mitroussias, Kostas Sakkas, Rami Syrianos, Dimitris Fessas

A causa della ritardata comunicazione, il compagno Simos Seisidis non è in grado di partecipare all’astensione, ma anche lui sostiene l’azione di protesta.

Anche Stella Antoniou si astiene dal prendere il cibo della prigione.

                                             Fonte: athens.indymedia.org

Altri detenuti della seconda ala delle carceri di Corfù che si astengono dal prendere il cibo della prigione sono: Stamatis Achtsalotidis, Theofilos Lazarakis, Alessandro Bani, Christos Loupa, Michalis Devenes (insieme a Polykarpos Georgiadis che ha co-firmato la dichiarazione di cui sopra).

Ora dopo ora, aumentano le dichiarazioni di astensione dal prendere il cibo del carcere in solidarietà con Stella Antoniou. In particolare, i prigionieri anarchici in guerra Giannis Skouloudis, Sokratis Tzifkas, Dimitris Dimtsiadis e Babis Tsilianidis spiegano nel loro comunicato:

[…] Il 4 Gennaio si terrà un’udizione in merito a una nuova richiesta per il rilascio presentata dalla compagna Stella Antoniou, che è già da un anno sotto custodia cautelare nella sezione femminile del carcere di Koridallos. Vogliamo mettere in chiaro che ci troviamo dalla parte di Stella e reclamiamo il suo immediato rilascio dalla prigione, quindi ci asterremo dai pasti del carcere dal 30 Dicembre al 4 Gennaio. Lo stesso giorno (4 /1) i membri del R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco Damiano Bolano, Gerasimos Tsakalos, Christos Tsakalos, Michalis Nikolopoulos, Giorgos Nikolopoulos, Giorgos Polidoros, Olga Ekonomidou, Haris Hadjimihelakis, Panagiotis Argirou, così come gli anarchici Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias, Kostas Sakkas, Christos Politis e Dimitris Michail sono chiamati a comparire davanti ai giudici d’appello della Corte [di Atene] che dovranno  decidere chi e con quali accuse sarà processato in relazione agli arresti del 4 dicembre 2010, e i pacchi incendiari inviati alle organizzazioni dell’Unione Europea e alle ambasciate straniere. […]

                                                                                 Fonti: 1, 2

Atene: Capodanno fuori le prigioni di Koridallos

Concentramento di solidarietà fuori le prigioni di Koridallos 31 Dicembre 2011, dalle ore 23.00 presso il parchetto di via Grigoriou Lambraki

Le nostre voci non smetteranno di crescere e passare attraverso le mura e le sbarre delle prigioni, per essere uniti attraverso le voci con coloro che si trovano negli inferni dello Stato e combattere per la dignità e la libertà.

(manifesti in greco)

video 2008-2009

video 2010-2011

Appello per un Capodanno con manifestazioni rumorose fuori i carceri e i centri di detenzione di tutto il mondo

Appello per una manifestazione di solidarietà per Capodanno fuori la prigione di Brixton, sud di Londra, Regno Unito

Atene: Azione di solidarietà per i prigionieri anarchici presso l’abitazione del ministro dell’ordine pubblico

Oggi (21-12-2011) alle 16.30 del pomeriggio, 40 anarchici hanno fatto un’azione di solidarietà per Stella Antoniou, fuori la casa del ministro della Protezione dei Cittadini (1) Chr. PAPOUTSIS.

Si sono riuniti all’esterno del condominio dove Papoutsis vive.Hanno urlato slogan di solidarietà per Stella e sono stati lanciati centinaia di volantini nella strada con scritto:

RILASCIO IMMEDIATO dell’ANARCHICA STELLA ANTONIOU /

Chr. PAPOUTSIS, FASCISTA della GENERAZIONE DEL POLITECNICO (2) e Chr. PAPOUTSIS, da PRESIDENTE del E.F.E.E (Unione Nazionale degli Studenti Greci) a CAPO TORTURATORE nella POLIZIA GRECA.

I compagni sono anche entrati nel cortile di casa sua, dove hanno lanciato i volantini. La guardia che si trovava li’, quando ha visto i compagni, si è nascosta nella guardina cosi’ come le altre due guardie personali di Papoutsis.

Due poliziotti in moto (DI.AS.) erano fermi li vicino semplicemente a guardare i compagni entrare nel condominio. I compagni se ne sono andati senza nessun problema.

Più tardi in una strada lontana, 4 persone sono state fermate dalla polizia e sono state portate nel quartier generale della polizia (3), secondo quanto è stato riferito, ma non in relazione a quanto avvenuto prima.

Le azioni di solidarietà per Stella Antoniou e per gli altri compagni andranno avanti fin tanto che non verranno liberati.

RILASCIO IMMEDIATO DELL’ANARCHICA STELLA ANTONIOU
LIBERTA’ PER K. SAKKAS, A. MITROUSSIAS, G. KARAGIANNIDIS
(4)

note:
(1) in sostanza, ministro della polizia
(2) in riferimento alla rivolta del Politecnico nel ’73. Papoutsis al tempo era presidente del sindacato studentesco. Come membri del PASOK, anche oggi trae vantaggio dalle lotte fatte dalla sua generazione contro la giunta militare.
(3) rilasciate un paio d’ore più tardi
(4) Stella Antoniou, Kostas Sakkas, Alexandros Mitroussias, Giorgos Karagiannidis, Christos Politis e Dimitris Michail sono stati arrestati il 4/12/201o. Gli ultimi due sono stati rilasciati pochi mesi dopo.

Assemblea di solidarietà ai combattenti arrestati e perseguitati

fonti: 1, 2

Atene: L’anarchico Dimitris Hatzivasiliadis è stato rilasciato

Dimitris Hatzivasiliadis è libero da Lunedi’ 12/12, Dimitris era imprigionato dal Febbraio 2011 ed era accusato di “possesso di armi a scopo di approvvigionamento”.

Era stato arrestato mentre trasportava un’arma durante un accidentale controllo di polizia. Le accuse, da semplice reato minore, erano state trasformate in reato grave, sulla base delle leggi antiterrorismo.

Lo stato una volta di più si vendica su Dimitris per tutti coloro che attivamente partecipano alle lotte sociali.

Dopo pressioni e dopo che il suo fascicolo è rimasto aperto per 10 mesi, senza nessuna sostanziale prova contro di lui,  finalmente Lunedi’ la procedura per il rilascio è stata firmata e il compagno è libero!

NESSUN OSTAGGIO NELLE MANI DELLO STATO
LIBERTA’ PER TUTTI I COMBATTENTI IMPRIGIONATI
LIBERTA’ PER TUTTI

fonte: occupiedlondon e actforfreedomnow

Atene: Presidio di solidarietà per il caso Lotta Rivoluzionaria

PRESIDIO MICROFONICO DI SOLIDARIETA’
riguardo il caso di
LOTTA RIVOLUZIONARIA
Domenica 18/12 ore 13:00 Piazza Kapnikarea (via Ermou)

Solidarietà con i membri di Lotta Rivoluzionaria Kostas Gournas, Pola Roupa, Nikos Maziotis, e tutti gli altri che sono perseguiti per lo stesso caso, Christoforos Kortesis, Vaggelis Stathopoulos, Sarantos Nikitopoulos,Kostas Katsenos,
Marie Beracha, che affrontano il processo nel tribunale speciale della prigione di Koridallos, dal 5/10.

Assemblea del caso Lotta Rivoluzionaria

fonte

Salonicco: Lettera di Dimitris Fessas dalla prigione

Coinvolgere mè in questo caso è chiaramente un trucco volto a gettare più fango e sporcizia per seppellire i combattenti imprigionati…

Lettera di Dimitris Fessas dalla prigione

La storia è questa:

Nell’Aprile del 2009 un poliziotto municipale ha riferito di essere stato aggredito nel centro di Salonicco da qualcuno che ha cercato di rubargli il cappello. Egli fà riferimento ad un testimone – un fantasma che, come dice lui, scompare in seguito senza lasciare le generalità. Questo testimone-fantasma da Piazza Navarinou,dice lui, aveva visto una persona salire su di una motocicletta con core diverso e caratteristiche differenti dalla mia. Alla stazione di polizia il poliziotto municipale la mia foto e la polizia non mi ha disturbato affatto. Due anni più tardi e perchè sono già in custodia cautelare, la polizia ricorda questa ridicola storia del cappello del poliziotto municipale e mi chiama di nuovo per un’ interrogatorio.

Il mio coinvolgimento in questo caso è chiaramente un trucco volto a seppellire ancor di più di fango e sporcizia i combattenti imprigionati.

Qui non stiamo osservando nulla di nuovo, la ricetta è vecchia e collaudata, anche se ultimamente il suo uso è diventato più frequente.

Esempi di combattenti che sono stati perseguiti senza prove sono molti. Una testimonianza contraddittoria e un test del DNA inaffidabile sono sufficienti per essere perseguiti.

Il loro scopo ultimo è quello di prolungare il mio soggiorno in carcere, e per spezzare il mio spirito. Oltre a questo, la frequenza di questa pratica combinata con il momento della sua comparsa (il crollo graduale dello stato greco) mostra che è parte di un’ esperimento più generale.

Il suo scopo è sperimentare le reazioni e la resistenza sotto pressione di specifici gruppi sociali che lo Stato vuole fortemente controllare.

Mentre il tempo passa e la situazione in Grecia peggiora, si assisterà ad esperimenti di questo tipo sempre più intensi e frequenti. Pertanto, da parte nostra, dobbiamo fare in modo che i risultati dei loro esperimenti siano negativi, dobbiamo garantire che questa insaziabile macchina statale non inghiottisca facilmente il nostro popolo.

Giovedi’, 15 Dicembre alle ore 09:00 am sono davanti al giudice istruttore per “confessare” questa colpa incredibile. Chiunque sia in attesa di vedere indebolirsi la mia resistenza mentale attraverso questo ridicolo caso scoprirà che poche manciate di fango, non sono sufficienti ad abbattermi.

Dimitris Fessas
Carcere di Diavata
Salonicco 14/12/2011

PS: Il 13/01/2011 i compagni Fessas, Tsilianidis, Tzifkas e Dimtsiadis che erano ricercati dal 13/10/2010 per il caso Skouloudis vengono arrestati ad Atene e accusati di aver costituito e partecipato ad un’ organizzazione criminale. I tre sono imprigionati nella prima ala del carcere di Koridallos mentre Tzifkas nel carcere di Avlona.

Il sistema tenta l’ isolamento di decine di nostri compagni che sono ora rinchiusi nei moderni inferi. La prosecuzione della lotta e il rafforzamento delle coscienze è una battaglia che non è stata persa. Dentro e fuori le mura gli sguardi di tutti coloro che non abbassano la testa, coloro che non accettano di assoggettarsi continueranno ad incontrarsi con ogni mezzo.

Fonti: A, B

Grecia: Aggiornamento sul caso dell’anarchico Andrè Mazurek, arrestato durante la rivolta del Dicembre ’08

Tre anni dopo…..

Tre anni dopo il suo arresto, l’anarchico Andrè Mazurak (di origini polacche) continua ad essere trattenuto nelle carceri dello stato greco. Il compagno è stato arrestato il 9 Dicembre 2008, in Piazza Canningos ( centro di Atene) durante gli scontri che seguirono l’omicidio di Alexandros Grigoropoulos per mano dei poliziotti-assassini Korkoneas e Saraliotis.

A seguito del processo, Andrè è stato condannato a 7 anni di carcere e 4,5 anni di imprigionamento per vari reati (crimini e miesfatti), di cui i più gravi sono possesso e uso di esplosivi (bombe molotov) e una serie di tentati omicidi di ufficiali di polizia,sebbene niente di incriminante gli fù trovato addosso durante il suo arresto.

Ciò che ha svolto un ruolo importante in questo stato di cose è stato il fatto che il compagno non conoscesse assolutamente il greco tranne che  il  buon slogan ” Batsi, gourunia, dolofoni (poliziotti, maiali, assassini)”, è  stato cosi’ condannato senza essere nemmeno a conoscenza delle accuse o essere in grado di difendersi adeguatamente. Gli interpreti dell’ Ambasciata polacca, che sono andati al quartier generale della polizia di Atene solo dopo che Andrè è stato picchiato e interrogato, erano sulla stessa lunghezza d’onda delle autorità greche, dunque, conoscendo in anticipo l’identità politica di Andrè, hanno tradotto cose diverse da quelle che hanno ascoltato. La stessa esatta pratica è stata ripetuta anche durante il processo.

Al momento, Andrè è l’unico prigioniero dello stato per la rivolta del Dicembre 2008, mentre l’assassino Vasilis Saraliotis è stato recentemente scarcerato con la benedizione della giustizia greca.

Ancora una volta è stato dimostrato che chi non abbassa la testa e combatte contro la brutalità dello stato, viene torturato e imprigionato, con o senza prove. Al momento, Andrè Mazurek è tenuto nella seconda ala del carcere di Larissa (nella Grecia centrale). L’ 11 Giugno 2012, è stato fissato come giorno in cui la Corte d’Appello riesaminerà la sua richiesta. In questa occasione, dovrà affrontare dieci poliziotti come testimoni per l’accusa invece dei due che apparvero al primo processo. E’ anche possibile che Andrè debba subire l’estradizione dopo aver scontato la sua pena detentiva, dal momento che le autorità della Polonia ne hanno già fatto un loro bersaglio.

PS. Questo testo è stato scritto perchè vogliamo informare i compagni della situazione di Andrè e, dall’interno del carcere, far si che il suo caso diventi una nuova scommessa per i combattenti dentro e fuori le mura.

I compagni di Andrè Mazurek
Spyros Stratoulis
Dan Carabulea
Giorgos Karagiannidis
Yannis Gelitsas
Olivio Tzetzeskou
Tasos Boyannis
Elis Karadouman

fonte: athens.indymedia.org

Grecia: Azione di solidarietà per Rami Syrianos e Kleomenis Savvanidis

La mattina di Lunedi’, 5 Dicembre, un gruppo di compagni hanno occupato per un’ora la radio municipale di Ioannina (nord est della Grecia) ed hanno interrotto la normale programmazione, trasmettendo messaggi di solidarietà verso l’anarchico Rami Syrianos, che si trova attualmente in carcere in attesa di giudizio per espropriazione di denaro da una società statale di aste, come anche il compagno Kleomenis Savvanidis, perseguitato per lo stesso caso con accuse false.

Lo stesso giorno nella città di Patrasso, si è svolta una manifestazione di solidarietà fuori lo spazio occupato Parartima, dove sono stati distribuiti centinaia di volantini controinformativi e sono stati trasmessi messaggi di solidarietà attraverso gli altoparlanti.

A Xanthi, i compagni dell’ Università Autonoma hanno appeso un grande striscione nel Politecnico della città, per mostrare la loro solidarietà verso i due perseguitati.

Il Sabato, 3 Dicembre, hanno distribuito a loro volta centinaia di volantini nella piazza centrale.

Libertà per l’anarchico Rami Syrianos
Solidarietà per il compagno Kleomenis Savvanidis

Appello globale per manifestazioni rumorose fuori le prigioni

Appello globale per il giorno di capodanno: manifestazioni rumorose fuori  le prigioni, le galere e i centri di detenzione di tutto il mondo

Manifestazione globale di fine anno: 20112012

Fuori e dentro tutte le prigioni, le galere e i centri di detenzione.

Questo evento è ispirato all’appello fatto girare nell’anno 2011 dai compagni del Nord America per una giornata di azione contro le prigioni, che rimane prevalentemente invariato:

Manifestazioni rumorose fuori dalle carceri sono, in alcuni paesi, una continua tradizione. Un modo per esprimere solidarietà durante l’anno nuovo a tutti coloro che sono tenuti prigionieri dallo Stato. Una dimostrazione rumorosa rompe l’isolamento e l’alienazione nelle celle create dai nostri nemici, ma non ci si deve fermare a questo.
La prigione ha una lunga storia all’interno del capitale, essendo una delle forme più arcaiche di prolungata tortura e punizione. E’ stata usata per uccidere alcuni lentamente e per torturare quelli indesiderati – delinquenti per l’ordine regnante- che non hanno bisogno di adattarsi al predeterminato modello di società.

La prigione è usata non solo come un’istituzione, ma come un intero apparato, costruito esternalmente fuori dalle mura della prigione stessa.
Che i nostri nemici, nel modo di definire la nostra vita quotidiana si riferiscono alla prigione, si manifesta in molti luoghi a partire dalle banche che finanziano lo sviluppo delle prigioni (come Wells Fargo, Banco d’ America, BNP Paribas, Banca del West, e Barclays),  alle aziende che hanno il contratto per lo sviluppo delle carceri (come Bergelectric Corporation, SASCO Electric, Engineered Control Systems, MacDonald Miller Facility SLTNS and Kane MFG Corp.), agli investitori dei complessi carcerari (come Barclays Intl. eMerrlin Lynch) fino alla polizia e alle guardie che si nascondono dietro i loro elmetti e dietro il potere dello stato.

Solidarietà non è solo un’espressione della nostra poesia rivoluzionaria che è definita dallo sviluppo dell’analisi anarchica, piuttosto è un’espressione di azioni messe in pratica nella guerra sociale di tutti I giorni. Ecco perchè proponiamo a tutti coloro che hanno una certa e reciproca comprensione del mondo carcerario e delle condizioni che questo crea di ricordare questo giorno, e segnarlo sul proprio  calendario. Per localizzare i punti d’attacco. Per non limitarsi ad una semplice dimostrazione rumorosa, ma per sviluppare autonomamente azioni distinte. Azioni che possano rompere le posizioni banali che bloccano il nostro modo di internalizzare la cosa.

A tutti i compagni conosciuti e a tutti coloro che dobbiamo ancora conoscere . Giusto perchè non ci siamo ancora incontrati questo non significa che non possiamo agire in affinità reciproca. La nostra lotta continua non solo fuori, ma anche dentro. La prigione non è una fine, ma una continuazione. Attraverso momenti di rivolta individuale e collettiva, con i metodi che ciascuno ritiene possibili.

Il fuoco della nostra rabbia deve diffondersi.

Contro le prigioni e il mondo che le mantiene.
Per la guerra sociale.
In memoria di tutti coloro che sono correntemente in prigione
fonte: anarchistsnews.org

Atene: il prigioniero Panagiotis Avdikos è ora in sciopero della fame e della sete

Mobilitazione alla prigione di Koridallos – Aggiornamento sulla
sua condizione di salute

Il 3 dicembre, come pianificato, si è tenuto un raduno fuori dalla prigione di Koridallos in solidarietà con Panagiotis. Il posto sembrava una zona di guerra, dal momento che c’erano agenti di polizia dappertutto, diversi ufficiali, un autobus dell’unità di polizia, motociclisti della DIAS e blocchi di polizia in ogni vicolo. Pertanto, alcune delle persone venute alla manifestazione di solidarietà sono state minacciate di arresto, quando uno degli agenti ha trovato che l’occhiata di uno dei compagni presenti fosse troppo provocativa… Le persone radunate sono arrivate di fronte al così chiamato ospedale della prigione di Koridallos, dando il loro supporto alla giusta battaglia di Panagiotis.

La risposta dei detenuti all’interno del carcere maschile è stata immediata e dinamica. Il compagno in sciopero della fame ha parlato con I dimostranti al telefono e ha dichiarato di essere determinato a continuare la lotta finchè giustizia non sarà fatta.

Successivamente I dimostranti si sono spostati di fronte alla prigione femminile per esprimere la loro solidarietà con le detenute, in particolare con la compagna anarchica Stella Antoniou.

Per quel che riguarda la condizione di Panagiotis, la sua salute ha già subito danni irreparabili. Quando il procuratore ha minacciato di sottoporlo con la forza alla flebo, lui ha risposto che intensificherà il passo entrando in sciopero della sete.

Il giorno prima della protesta, le autorità della prigione avevano cercato di trasferire Panagiotis dall’ospedale alla cella, e hanno inoltre diffuso la notizia che presumibilmente Panagiotis ha cessato lo sciopero della fame. Dopo che lo scioperante della fame ha contattato il suo gruppo di solidarietà, I compagni si sono lamentati con il direttore dell’ospedale, sostenendo che qualora accadesse qualcosa al prigioniero, che è in realtà sotto la carcerazione preventiva, la responsabilità ricadrà su di loro. Il direttore dell’ospedale ha così provato a spostare la responsabilità sul dottore in carica (che dopotutto è un SS). Tuttavia, il pericoloso trasferimento è stato con successo evitato.

Dal 5 dicembre Panagiotis è entrato anche in sciopero della sete. Lui crede che molto presto cadrà in coma, considerando quelle che sono fino ad oggi le sue forze fisiche. Inoltre Panagiotis pensa che la sua incarcerazione è del tutto ingiusta ed arbitraria e che la “giustizia” greca e il sistema carcerario mostrano un palese disprezzo per le vite delle persone.

Indirizzo:
Panagiotis Avdikos
Aghios Pavlos ospedale per prigionieri
Koridallos prigione
(Via) Terma Nikiforidi
CP 18122, Atene, Attica, Grecia

Libertà immediata per Panagiotis Avdikos!
La solidarietà è la nostra arma!

dal collettivo Antistrofi Metrisi di Corinth

http://www.youtube.com/watch?v=WZvOXfGjSjw

Atene: Aggiornamento sul caso di Lotta Rivoluzionaria (28/11/11)

7° giorno del processo contro Lotta Rivoluzionaria (Lunedi 28/11/11)

La settima udienza del processo a Lotta Rivoluzionaria inizia con gli interventi degli avvocati D. Vagianou, K. Dailianas, S. Fitrakis e A. Paparousou riguardo al congelamento dei conti realizzato dall’Autorità Indipendente per la Lotta e la Legalizzazione dei Proventi da Attività Criminali e il Finanziamento di Terrorismo e Controllo delle dichiarazioni dei redditi, senza che gli accusati siano stati condannati per reati di terrorismo. Il che significa che il processo inizia senza la supposizione di innocenza visto che viene suggerito che i reati sono stati commessi. Visto che una specifica autorità superiore ha deciso che gli accusati sono colpevoli di reati di terrorismo, qual’è il motivo di continuare questo processo, ha sottolineato S. Fitrakis. Una richiesta degli avvocati è che i giudici diano garanzie che gli accusati sono ancora sotto processo e che i loro beni congelati possono tornare in loro possesso.

S. Nikitopoulos è intervenuto dicendo che loro lo classificano nella lista di persone sospette di terrorismo, mentre i politici corrotti e gli uomini d’affari sono assenti. Ha dichiarato che come anarchico non ha illusioni perché sa fino a dove può arrivare lo stato, ma l’articolo 187A respinge la presunzione di innocenza e sfacciatamente regolamenta i reati.

Il giudice ha annunciato che gli avvocati potranno prendere dalla segreteria i documenti che confermano che il processo è in corso.

Dopo ciò, P. Roupa ha notato che il rifiuto della richiesta di escludere K. Papathanasakis come testimone era previsto, visto che questo è chiaramente un processo politico con una evidente convergenza tra corpo giuridico e meccanismo oppressivo. La formalizzazione delle accuse è nell’aria e visto che K. Papathanasakis testimonierà ciò che gli diranno di dire non può essere ascoltato, quindi si chiude la strada per i giudici di giudicare ciò che è giusto o sbagliato. Comunque, ha sottolineato “voi siete qui come figure politiche e non come giudici”. Continuando, P. Roupa ha accusato Papathanasakis di essere un omicida e torturatore che ha una pendenza penale a carico per l’omicidio di un immigrato pakistano, quando era in servizio nella stazione di polizia di Nikea nel 2008, mentre lui è stato quello che ha abusato e torturato K. Gournas. Questo è il tipo di persona che supporterà questa intera lista di accuse ufficiali.

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Atene: “Siamo tutti dei potenziali carcerati”

2001: 8.343 detenuti
2011: 11.674 detenuti
6 nuove prigioni negli ultimi 5 anni

Le situazioni prevalenti all’interno delle carceri greche sono in gran parte note: sovraffollamento, rifiuto arbitrario dei permessi di uscita, accuse di torture e abusi da parte del personale carcerario, insufficiente assistenza medica e farmaceutica, uso incontrollato di farmaci psicotropi, condizione di trasferimento carcerario disumane, tagli statali per gli impianti di riscaldamento, per gli alimenti, i generi di prima necessita’, l’assistenza sanitaria, la riabilitazione, corsi di formazione e inserimento, etc.

Per questo motivo, e soprattutto perché i prigionieri sono stati anch’essi colpiti dal duro attacco contro la società , noi dell’ Assemblea popolare di Holargos-Papagou abbiamo deciso di offrire alle detenute del carcere femminile di Thiva e al carcere maschile minorile di Avlona cose che per noi possono essere in più’ ma essere scarse per loro.

Pertanto, i vestiti di cui non hai bisogno o che ti vanno stretti (soprattutto abbigliamento per donne e bambini, senza fodera, cappe o parti metalliche), articoli da toeletta (per esempio, saponi, shampoo, assorbenti), libri e carte telefoniche sono benvenuti al bazar libero di Sabato, 3 Dicembre, di fronte al centro commerciale di Pericleous Street (12.00-15.00) o anche alle nostre assemblee ogni Mercoledi e Sabato alle 19.00 nel cortile del Municipio di Holargos.

Che questo sia il contributo minimo da parte nostra verso la lotta quotidiana dei carcerati.
Non lasciamo che, oltre alla libertà, gli siano privati anche i diritti umani.

Assemblea popolare di Holargos-Papagou

Turchia: Chiamata internazionale per un’azione di solidarieta’ verso il prigioniero anarchico vegano Osman Evcan

Istanbul: Azione di solidarieta’ per Osman Evcan, Mercoledi’, 23 Novembre

Il 23 Novembre  si annuncia come la giornata d’azione internazionale per Osman Evcan, una marcia dalla fermata del tram di piazza Taksim alla scuola superiore Galatasaray e’ stata organizzata in concomitanza da attivisti di diversi luoghi nel mondo.

Collettivo Vegan, Associazione Liberta’ della Terra, Cooperativa Terra e Liberta’, Ritmi di Resistenza ed anarchici parteciperanno alla marcia.

Ritrovo: Fermata del tram di piazza Taksim, Mercoledi’, 23 Novembre 2011 alle 19.00

Per le persone che vogliono partecipare ci sara’ un’assemblea di preparazione Martedi’, 22 Novembre alle 18.30 in Lambda.

La chiamata per l’azione puo’ essere trovata su: act for freedom now

info su Osman Evcan: osmanyemek.english

Links delle associazioni che partecipano alla marcia :

Freedom to Earth Association,
Land and Freedom Cooperative e
Rhythms of Resistance

fonte: ainfos.ca

Atene: Protesta antispecista contro l’industria delle pellicce e della pelle

Le pellicce grondano sangue - Azione contro le pellicce

Finche’ ogni gabbia sia distrutta – Azione Antispecista(A)
Un’ incendio per ogni sacco di pellicce di merda
Un’ incendio per ogni commerciante di pellicce
Questa e’ la cosa giusta da fare: Asfissiamo il commercio delle pellicce con…

Sabato, 26 Novembre 2011, una dimostrazione antispecista ha avuto luogo in centro contro l’ industria delle pellicce. Quasi 100 persone hanno partecipato alla Marcia di protesta che ha avuto inizio da Piazza Syntagma, ha poi continuato verso la zona di Monastiraki (meta turistica) per tornare poi a Syntagma lungo la principale via dello shopping, via Ermou.

La protesta e’ stata organizzata dall’Assemblea per l’ Azione Antispecista. Durante la loro combattiva dimostrazione, i compagni antispecisti hanno scritto slogan contro il Capitale e hanno anche lanciato bombe di vernice sulle facciate dei negozi di pellicce e altre simili atroci aziende. Alcuni degli slogan erano: “Liberta’ per tutti quelli nelle gabbie” / “Incendio doloso e fuoco per ogni bordello” (cantato fuori i negozi di pellicce).

Commercianti di pellicce – Fascisti – Assassini

 Fonte e altre foto qui

Processo di Chalkida: I compagni anarchici Alexandos Kossyvas, Michalis Traikapis, Maria Economou e Venos Polykretis sono stati assolti

le persone smetterano di rubare nelle banche quando le banche smetterano di derubare le persone

Mercoledi 30 Novembre 2011, tutti i compagni accusati della rapina in banca a Psachna( Evia ), sono stati assolti! Aspettiamo nuove notizie sul nuovo sito di Act for freedom now! con grande attesa.

Un grande ringraziamento a tutti i compagni che hanno di fatto dimostrato che la solidarietà è tutto. Noi continueremo nella lotta per la libertà dei prigionieri di guerra.

Nessuno dovrebbe cercare degli “innocenti” in mezzo a noi. Noi siamo dalla parte dei più volte “colpevoli”. Siamo accanto ai poveracci, gli immigrati, i fuorilegge, i “terroristi”. E noi resteremo quì; prima, ora e sempre.

Atene: Appello urgente di solidarietà internazionale verso Panagiotis Avdikos, detenuto che sta conducendo lo sciopero della fame

Panagiotis Avdigos è attualmente confinato nell’ “ospedale” di Aghios Pavlos del carcere di Koridallos, dopo un lungo sciopero della fame.

E’ stato arrestato davanti la sua abitazione il 18 Aprile 2011, accusato per possesso di droga. Ha quasi subito deciso di iniziare uno sciopero della fame come protesta contro la montatura della polizia che ha portato alla sua incarcerazione nei sotterranei della democrazia greca.

Porta avanti lo sciopero della fame dal Maggio 2011( con una breve interruzione nel mese di Agosto). La negligenza delle autorità che rifiutano il suo rilascio, mantenendo cosi’ un sistema carcerario di barbarie e atrocità, è la ragione per cui Panagiotis è ora in pericolo di vita.

La mattina di Martedi 29 Novembre, a Komotini( Grecia settentrionale) i compagni del Ritrovo Anarchico Utopia A.D. hanno fatto un’azione anarchica di contro informazione a favore del prigioniero in sciopero della fame Panagiotis Avdikos, distribuendo volantini nel centro della città, ed anche fuori il tribunale e gli studi legali. Hanno anche distribuito questi testi al locale Ordine degli Avvocati. Questi volantini contenevano principalmente lettere scritte dal prigioniero.

Ecco l’ultima lettera di Panagiotis:

Dopo la mia precedente dichiarazione, vorrei informarvi di quanto segue:

Giovedi, 3 Novembre 2011, il Consiglio dei giudici della Corte d’Appello di Atene ha tenuto una riunione ed ha deciso di negare la mia richiesta di rilascio con condizioni restrittive, visto il completamento dei sei mesi di detenzione preventiva. Hanno invece ordinato la continuazione della mia prigionia preventiva, mostrando totale disprezzo verso la mia vita.

Tutte le autorità competenti hanno mostrato ottusità,negligenza omicida, come se fossi nulla per loro.
Sembra che la mia vita non abbia alcun valore per il ministero e le autorità giudiziarie di Atene, che tengono gli occhi chiusi verso l’ingiustizia e la realtà. Sabato 12 Novembre 2011, alle 07.30 del mattino, i compagni mi hanno trovato in stato di coma, nel mio letto dell’ospedale per detenuti di Koridallos, il medico mi ha attaccato una flebo, secondo la diagnosi medica ho sofferto di uno shock circolatorio, tutti i miei organi hanno smesso di funzionare.

Nel pomeriggio di Domenica 13 Novembre 2011, anche se mi è stata messa una flebo, i miei livelli di zucchero nel sangue sono rimasti bassi(30), per cui i medici hanno ordinato il mio trasferimento all’ospedale di riferimento Attikon ma mi sono rifiutato di andarci; preferisco morire che partecipare al teatro dell’assurdo che si sta giocando a mie spese mentre, tutte le autorità competenti, i giudici e il ministero mostrano colpe gravi nei confronti del mio caso.

Continuerò lo sciopero della fame, e se continuano a trascurarmi, dovrò anche sospendere la somministrazione di acqua zuccherata fino a morire e porre fine a questa ipocrisia nei miei confronti, e forse la mia morte porterà questi responsabili a rispettare la vita della gente semplice come noi.

A questo punto, soffro di un edema cardiaco e i miei piedi sono gonfi, in particolare dal ginocchio in giù, ed anche il mio corpo in generale è leggermente gonfio, ciò significa che il mio stato di salute può peggiorare rapidamente in qualsiasi momento con il risultato della mia morte!

Vi ringrazio tutti per il vostro supporto.

Panagiotis Avdikos

Gruppo di Solidarietà dei Detenuti di Corinto – Collettivo Antistrofi Metrisi (“Conteggio alla Rovescia”) di Corinto – invito per un presidio a sostegno di Panagiotis Avdikos fuori la prigione di Koridallos il 3 Dicembre alle 15.00.

Libertà subito per Panagiotis Avdikos!
Abbasso le mura delle prigioni! Abbasso lo stato assassino!
La solidarietà è la nostra arma!

Atene: Aggiornamento sul caso di Lotta Rivoluzionaria (21/11/11)

6° giorno del processo contro Lotta Rivoluzionaria (Lunedi, 21/11/11)

La sesta udienza del processo a Lotta Rivoluzionaria è cominciata con la dichiarazione del pubblico ministero riguardo all’obiezione posta dagli avvocati riguardo alla non validità della testimonianza del testimone K. Paparhanasakis, visto che egli ha preso parte ai compiti di interrogazioni preliminari.

Nello specifico il pubblino ministero ha detto che K. Papathanasakis non ha registrato le discussioni, non era l’addetto alla rimozione della segretezza delle linee telefoniche, ma il pubblico ministero, né ha firmato i resoconti degli interrogatori che sono nel fascicolo del processo. Solo il ricevere materiale preliminare da una terza persona, la sorveglianza dell’accusato, prendere le impronte non costituiscono azioni di interrogazione. “Inoltre se Papathanasakis non testimonia, che ha coordinato le indagini, chi testimonierà in questo processo?”, ha ribadito il pubblico ministero.

L’avvocato M. Daliani ha parlato di un grande errore e una scelta ingiusta riguardo alla comparizione di un impiegato che non ha solo compiuto attività ausiliare ma che ha coordinato e diretto tutte le azioni. M. Daliani ha sottolineato che questo testimone dovrebbe essere escluso perché a) è a capo di un dipartimento e dato ciò ha gestito le attività investigative preliminari, raggiungendo il settore criminologico, questo doveva essere fatto da un superiore nella gerarchia, b) dal risultato del processo dipende lo sviluppo della sua carriera, c) il togliere la segretezza può essere ordinato dal pubblico ministero, l’autorità responsabile preliminare è quella che fa la domanda  ed è il pubblico ministero, che chiede ai suoi subordinati di procedere alla rimozione della segretezza e agli esami di laboratorio, d) infine, i testimoni non testimoniano i reali errori nei quali si sono imbattuti. Lui ha semplicemente commentato i risultati delle indagini preliminari. Compie ciò che è vietato ad un impiegato delle indagini preliminari. Continue reading Atene: Aggiornamento sul caso di Lotta Rivoluzionaria (21/11/11)

Atene: Aggiornamento sul caso di Lotta Rivoluzionaria (14/11/11)

5° giorno del processo contro Lotta Rivoluzionaria (Lunedi, 14/11/11)

Avete intenzione di avere un processo con dei testimoni o con la prova dello scenario dell’Antiterrorismo?

Questa è essenzialmente la domanda dinnanzi al tribunale antiterrorista di Koridallos, prima dell’inizio dell’udienza con l’esame dei testimoni dell’accusa. Legalmente, questa domanda prende la forma di una disputa da parte della difesa con l’esame di testimoni come Kostandinos Papathanasiou, agente di polizia, capo del 1 dipartimento di sicurezza interna del Management and Facing of special crimes (DAEEB) nome formale dell’infame Antiterrorismo.

Cercheremo di spiegare il più semplicementepsosibile la sostanza di ciò, al fine di far capire anche a tutti quelli che non sono conoscitori della legge.

Il codice penale, -non solo quello esistente, ma anche quello prima del 1950- vieta di esaminare come testimone chiunque sia stato coinvolto negli interrogatori per il caso in questione. Questa è una grande protezione dei diritti dell’accusato, perché queste precise persone sono a conoscenza del caso e hanno formato, in un primo grado o altro, il contesto nel quale questo caso va in tribunale per essere processato. Dunque, viene considerato dall’inizio che questi non sono testimoni disponibili, ma hanno un’opinione sul caso e sugli accusati (non importa se a favore o no). Oltre alle opinioni che hanno, molte volte hanno un interesse personale dal risvolto del processo in accordo al contesto che essi stessi, attivi negli interrogatori o nelle fasi preliminari, hanno creato. Un/una poliziotto/a, per esempio, non vuole un caso dove la sua “montatura” si dimostra un fiasco ed ecco perchè come testimoni agiranno con pregiudizio per i casi delle loro “montature”. Come piccola garanzia, l’articolo 211 del codice penale vieta ai testimoni che hanno svolto interrogatori o fasi preliminari nel caso, di testimoniare. C’è, attualmente, una legge che vieta anche ai segretari delle fasi preliminari di testimoniare, oltre alle persone che hanno la responsabilità della “montatura” di un caso, come il poliziotto in questione.

Vediamo, quindi, qualcosa sul poliziotto in questione, come descritto dai numerosi dettagli degli avvocati difensivi.

M. Daliani ha presentato il contesto legale sul quale poggiano le obiezioni della difesa. L’articolo 211 del codice penale vieta ai testimoni di testimoniare se hanno fatto interrogatori, perché sospetti di pregiudizio e difesa degli interessi vengono fuori, l’articolo 33 del codice penale definisce chi sono quelli che svolgono interrogatori preliminari, definendo chiaramente che essi sono tutte le azioni avvenute nel contesto degli interrogatori preliminari. Solo l’interrogatore preliminare ha conoscenza del fascicolo del processo, mentre gli estranei ad esso non hanno diritto di conoscere (quindi, la conoscenza di Papathanasakis è una conoscenza da interrogatorio preliminare). Esso è iniziato al Department of criminal prosecution against life al GADA (stazione centrale di polizia di Atene), dopo la morte di Lambros Foundas, mentre il giorno dopo già il 1 dipartimento del terrorismo interno del DAEEB era attivo, capo del quale è Papathanasakis. Questo è mostrato chiaramente dai timbri sui documenti ufficiali. Papathanasakis ha riunito tutto il materiale, ha dato l’ordine alla scientifica analizzare diverse prove, ha chiesto l’abolizione della riservatezza di alcune linee telefoniche, ha informato l’interrogatore, ha firmato l’intero elenco dei risultati quando il fascicolo del processo è stato trasferito al pubblico ministero. Lui stesso ha dato una testimonianza preliminare nella quale non ha nessuna prova, comunque ha proseguito la valutazione di tutto il materiale. Inoltre ha testimoniato alla corte d’appello speciale, dove ha chiesto di usare i suoi appunti in modo da non dimenticare nulla. Lui sembra avere una conoscenza dettagliata, perché è stato interrogatore preliminare e capo del dipartimento che l’ha fatto. Per ciò, lui ha interesse nel dire che la sua versione è quella giusta. E’ da notare che lui è l’unico dei testimoni dell’accusa che si riferisce ad alcuni accusati, come Stathopoulos. Ecco perché dovrebbe essere escluso. Continue reading Atene: Aggiornamento sul caso di Lotta Rivoluzionaria (14/11/11)

Salonicco: Due eventi di solidarietà per Rami Syrianos

2 EVENTI DI SOLIDARIETÀ
per i compagni incarcerati

Martedì 22 novembre 2011 – ore 20.00

Cucina compagna “Mangia il ricco! (o almeno mordilo un po)”
Delta squat, via Egnatias, 13 (fermata del bus Colombou)

Martedì 29 novembre 2011 – ore 20.00

 Trattoria italiana: pasta, antipasti e stuzzichini, pizza
Orfanotrofio squat, via Lambraki, 186 (Ano Toumpa)

Il ricavato servirà per le spese giudiziarie dell’ anarchico Rami Syrianos, che andrà a processo il 5 dicembre 2011 per espropriazione di denaro ai danni dell’ ODDY, curatori delle proprieta’ confiscate.

Nota: La ODDY, agenzia pubblica di gestione dei beni, effettua una vasta gamma di aste ed è responsabile per la liquidazione di auto, moto e molti altri beni sequestrati dalla polizia e dai doganieri.

fonte: athens.indymedia.org

Atene: Aggiornamento sul caso di Lotta Rivoluzionaria (9/11/11)

giorno del processo contro Lotta Rivoluzionaria (Mercoledi, 9/11/11)

Iniziata l’udienza il presidente ha annunciato il rifiuto di entrambe le richieste presentate nell’udienza precedente. Il trasferimento del processo in un’aula della corte d’appello, ha detto, non può avvenire, perché non c’è un’aula disponibile per il tempo che si presume occuperà il processo. La corte ha evitato di ripetere l’opinione provocatoria del pubblico ministero riguardo alle misure di sicurezza e ai rischi e si è limitata ad un motivo formale, che ovviamente, se ci fosse stata la volontà, sarebbe stato superato. Come se non riuscissero a trovare un’aula. La videoregistrazione del processo non può avvenire, ha detto il presidente, perché ufficialmente non ci sono infrastrutture e personale per le mansioni di segreteria. Questa decisione era prevista. Riguardo alla possibilità di registrare da parte degli accusati e degli avvocati per uso personale, il presidente ha detto che ci sarà tolleranza.

Dopo ciò, la discussione è proseguita in merito all’obiezione di non giurisdizione della corte, a causa del carattere politico delle accuse, con le dichiarazioni dell’avvocato Dafni Vagianou e Pola Roupa oltre alla lettura della dichiarazione dell’assente, per motivi di salute, Kostas Gournas.

Dovremmo sorpassare l’assoggettamento nel discorso politico che impone la depoliticizzazione delle azioni considerate come terrorismo ha chiesto D. Vagianou, facendo un’estesa analisi teorica, nella quale ha combinato elementi politici, storici e della teoria della giustizia. Lotta Rivoluzionaria, ha detto, inizia la sua azione al margine di un periodo, il 2003. Sono precedenti l’attacco alle torri gemelle a New york, la guerra criminale in Iraq e l’inizio della “guerra al terrorismo” fatta da Bush. Il periodo, come a dire, dove si è presentata la crisi della globalizzazione di un sistema che oggi affronta la sua crisi più profonda. Un periodo che è stato segnato, anche, dalla rivolta dei giovani nel Dicembre 2008, i quali, mentre l’albero di natale bruciava, scrivevano “buona crisi e felice nuova paura”.

L’avvocato si è riferito non solo al carattere politico delle azioni di Lotta Rivoluzionaria, ma anche al carattere politico delle reazioni dei suoi oppositori, come la taglia da parte della superpotenza americana o l’idea che con un attacco riuscito a Citibank crollerebbe l’economia.

Ha fatto riferimento alla rivendicazione di responsabilità politica degli accusati, senza alcuna prova a loro carico, mirando alla continuazione della loro esistenza politica in prigione. Come anche le analisi di Lotta Rivoluzionaria riguardo le crisi e il suo carattere di classe, che costituisce un contributo teorico ad una discussione più generale che sta avendo luogo, ciò costituisce un’altra prova del carattere politico dell’organizzazione.

Dopo, D. Vagianou ha fatto una estesa analisi del corsos torico del significato di reato politico nella giurisprudenza, dal post rivoluzione francese, quando il tentativo di occupazione del potere eraancora considerato un obiettivo nobile, fino ad oggi dove sta accadendo una violenza depoliticizzazione delel organizzazioni e delle azioni di violenza politica.

Ha fatto anche riferimento al regime speciale affrontato dai comunisti per un intero periodo storico, dalla fine della seconda guerra mondiale al 1974, e ha presentato i confronti di questo periodo con quello della “guerra al terrorismo”. Continue reading Atene: Aggiornamento sul caso di Lotta Rivoluzionaria (9/11/11)

Atene: Ali Mohammed Rasul rilasciato dal carcere minorile

Dopo numerosi interventi di solidarietà e di assistenza legale, il dodicenne immigrato Ali Mohammed Rasul, arrestato mentre frugava nella spazzatura il 5 Ottobre ed imprigionato nel carcere minorile di Amygdaleza, e’ finalmente stato rilasciato ed e’ in possesso di documenti regolari. Il passo successivo e’ il ricongiungimento familiare visto che i genitori sono attualmente in Germania.

fonte: athens.indymedia.org

Grecia: Aggiornamento da prigioni e tribunali

Aggiornamenti carcerari e azione diretta

Attacco incendiario ad Atene, Grecia

Poco dopo le 22.55 del 14/11, un ordigno incendiario artigianale fatto di bombole di gas è esploso nella sede politica del Ministero degli Esterni, Mariliza Xenogianakapoulou.

Ignoti sono riusciti a entrare nell’edificio a Solonos street, andare al 4° piano dove c’è l’ufficio e piazzare l’ordigno fuori l’ingresso.

L’ordigno è esploso causando danni alla porta e al corridoio.

Rifiutata la richiesta di rilascio per Stella Antoniou

Le autorità giudiziarie hanno deciso di rifiutare la richiesta di rilascio per Stella Antoniou ignorando platealmente le sue condizioni di salute e ovviamente la mancanza di prove, dimostrando ancora una volta che i verdetti sono prestabiliti.

Il compagno Babis Tsilianidis in isolamento

Oggi il compagno Babis Tsilianidis è stato trasferito alla prigione di Diavata dopo essersi presentato stamattina agli investigatori del dipartimento giudiziario di Salonicco per un caso sconosciuto. A seguito del suo ingresso nella prigione e mentre andava incontro alla perquisizione corporale, ovviamente si è rifiutato di togliersi gli slip. La direzione carceraria lo ha spedito subito nelle celle di punizione della prigione di Diavata.

Questo incidente specifico è stato ripetuto qualche giorno fa dai compagni G. Polydoros, D. Bolano e R. Syrianos che sono in isolamento rispettivamente nelle prigioni di Halkida, Trikala e Diavata.

Appello 16/11/11 al tribunale di Salonicco ore 10.00

Udienze in calendario per alcuni/e prigionieri/e

14 novembre : Continua il processo a Lotta Rivoluzionaria nel tribunale dentro la prigione di Koridallos ad Atene.

15 novembre : Continua il processo a Maria Eoconomou, Alexandros Kosivas, Venos Polykretis, e Michalis Traikapis a Halkida.

5 dicembre : Inizio del processo a Rami Syrianos e al coimputato K.S. a Salonicco.

7 dicembre : Udienza alla Corte Suprema di Atene per esaminare la richiesta di sospensione della pena per Panayiotis Masouras e Konstantina Karakatsani. L’udienza precedente di Masouras è stata rinviata dopo soli 10 minuti a causa di piccoli errori burocratici.

12 dicembre : Inizio del processo finale (speriamo) di Simos Seisidis.

14 Dicembre : Inizio del secondo processo alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Gli accusati saranno i membri della CCF Damiano Bolano, Giorgos Nikolopoulos, Michalis Nikilopoulos, e Christos Tsakalos, e affronteranno le stesse accuse rivolte agli accusati nel primo processo alla Cospirazione che si è concluso a luglio: l’attacco esplosivo contro il Ministero di Macedonia-Tracia, la casa dell’ex vice-ministro dell’interno Panayiotis Hinofotis, e la casa deputato del PASOK Louka Katseli e Gerasimos Arsenis.

trad. Cenere / fonti: act for freedom now, this is our job