Category Archives: Annunci-Eventi

Atene: Le detenute del carcere femminile di Koridallos si astengono dal prendere il cibo della prigione

“Oggi, 2 ottobre, nel carcere femminile di Koridallos prendiamo posizione protestando e rifiutando di entrare nelle celle e nei reparti. Stiamo protestando per i tagli agli alimenti, come frutta e latte, che non ci vengono forniti da molto tempo.

In particolare, oggi la colazione non era sufficiente per tutti i detenuti, così come il rancio, mentre a coloro che hanno fatto in tempo a prendere il cibo è stata data una quantità molto piccola.

Abbiamo deciso di rimanere fuori dalle celle del carcere anche durante la chiusura notturna in uno sforzo continuo di protesta per la situazione generale. Abbiamo denunciato più volte riguardo la qualità e la quantità dei pasti della prigione, ma la situazione sta peggiorando di giorno in giorno.

Il servizio carcerario ha dichiarato ufficialmente che il ministero di Giustizia sta’ facendo tagli di bilancio che comportano una sostanziale riduzione della quantità di cibo, medicine, acqua calda e sicuramente anche il riscaldamento.

Il carcere non può più mantenere i detenuti, e poiché non può farlo, dovrebbe aprire le porte e farci uscire.”

Nella stessa serata, alle 20.00, parenti e amici dei prigionieri politici sono chiamati ad un incontro fuori dal carcere di Koridallos in solidarietà con i detenuti che hanno dichiarato l’astensione dal cibo della prigione.

Fonte : a, b

Atene: Manifestazioni in solidarietà con i compagni imprigionati e perseguitati per il caso Lotta Rivoluzionaria e in memoria di Lambros Foundas

Vi mando il mio sostegno e speranza di aver forza per il processo. Uno spettacolo creato dai giudici corrotti,dai poliziotti e dai politici. Nel nord, si alzerà un pugno chiuso attraverso le finestre sbarrate delle carceri inglesi, alto verso il cielo. Mai perdere di vista il nostro obiettivo. Condivisione dei sogni di libertà e di vittoria. Con determinazione e coraggio, uniti ce la faremo.
Nessuno è libero finché tutti non sono liberi.
Fuoco alle carceri e agli Stati che le creano.

Solidarietà con i compagni di Lotta Rivoluzionaria dal prigioniero antifascista anarchico Thomas Blak (Londra, UK).


Il giorno 1° ottobre, alle ore 12 i compagni hanno partecipato ad un raduno di solidarietà a piazza Syntagma, dove sono stati distribuiti volantini per più di un’ora a proposito delll’imminente processo del caso di Lotta Rivoluzionaria.

Quasi 3.000 persone hanno marciato per le strade centrali di Atene, in solidarietà con i membri detenuti del RO lotta rivoluzionaria Pola Roupa, Kostas Gournas e Nikos Maziotis, così come i perseguitati per lo stesso caso Christoforos Kortesis, Sarantos Nikitopoulos, Vaggelis Stathopoulos, Marie Beracha e  Kostas Katsenas (non piu’ fuggitivo). Slogan militanti sono stati cantati, come ‘Gli Stati sono i soli terroristi! Solidarietà con i guerriglieri!’ e ‘Lambros [Foundas] vive dentro il cuore di ogni combattente’.

Il processo del caso di Lotta Rivoluzionaria inizierà Mercoledì, 5 Ottobre, alle ore 9 presso il tribunale speciale di Koridallos . Ora è necessario più che mai dimostrare la solidarietà internazionale verso i nostri compagni.


Testo scritto dai tre membri incarcerati di Lotta Rivoluzionaria sul processo all’ organizzazione che inizierà il 5 Ottobre 2011 Continue reading Atene: Manifestazioni in solidarietà con i compagni imprigionati e perseguitati per il caso Lotta Rivoluzionaria e in memoria di Lambros Foundas

Atene: Chiamata di solidarietà per l’attacco incendiario allo squat Kouvelou

Manifestazione, Maroussi, 24 Settembre

Sabato mattina, 17 settembre, si è tenuta un’azione di contro-informazione fuori la stazione della metropolitana di Maroussi  riguardo l’attacco fascista contro lo squat Kouvelou. Diversi compagni  hanno partecipato all’azione che è durata per parecchio tempo, nel mentre è stato distribuito un comunicato del collettivo. Sono stati inoltre distribuiti un gran numero di volantini nel vicino mercato all’aperto dove la reazione della gente è stata in molti casi positiva ed incoraggiante per la continuazione del progetto ma anche a favore dell’ identità politica degli squatters(!).

Ecco il comunicato che è stato distribuito

GIÙ LE MANI DAGLI SQUATS

Nel cuore della notte, intorno alle 3 del mattino del 14 settembre, lo squat Kouvelou all’incrocio tra Via Dionysou e Via Solonos a Maroussi è stato colpito da un’ incendio doloso. Come conseguenza del fuoco, il tetto è crollato e quattro sale del palazzo sono state bruciate.Palazzo Kouvelou, che è sotto occupazione dal 7 aprile 2010, è una casa per le nostre idee politiche e la base per le nostre azioni politiche, e funziona anche come libero spazio sociale. Durante questo periodo, abbiamo lavorato con l’auto-organizzazione e la solidarietà come requisiti e premessa all’interno di una struttura anti-gerarchica, siamo riusciti a pulire il luogo e renderlo funzionale, organizzare eventi politici e intervenire nella comunità locale con azioni di contro informazione .

In un’epoca di crisi sistematica (politica, sociale, finanziaria, istituzionale), mentre fenomeni di aggravamento sociale e disagio sociale sono sotto gli occhi di tutti, lo Stato sceglie di blindarsi intensificando il livello di repressione allo scopo di mantenere la sua posizione di potere. Essa mira ad attaccare ogni parte della società che resiste ai suoi piani. Dal momento che ritrovi politici e squat sono parte integrante di questa lotta, sono destinatari del meccanismo repressivo che agisce contro di loro attraverso gli sfratti, le indagini penali e le accuse, spesso accompagnate da altissime ed eccessive cauzioni pecuniarie. C’è una ragione per tutto questo: questi spazi costituiscono  i focolari per la fermentazione politica, la coalizione di persone che lottano e la collettivizzazione delle loro azioni.

Naturalmente, l’azione politica di tali collettività che e’ recentemente aumentata sul territorio greco,sta’ anche di fronte ai vari gruppi neofascisti; gruppi direttamente disturbati dalle rivendicazioni politiche di questi spazi (ad esempio, l’uguaglianza e la solidarietà tra tutti i soggetti sociali, senza discriminazione e segregazione). La loro tattica di attacchi incendiari verso spazi e luoghi di ritrovo occupati è conosciuta ed ha causato anche diversi feriti fra i compagni che partecipano a questi progetti. Per di più, abbiamo visto tante volte ormai la collaborazione tra lo Stato e il parastato con attacchi vigliacchi, non solo contro spazi politici, ma anche con persecuzioni contro gli immigrati o durante gli scioperi, ecc.

Abbiamo così percepito l’attacco incendiario allo squat Kouvelou come un segnale  da parte del nostro nemico politico che pensa che una tale mossa possa intimidire o indebolire il nostro gruppo di lavoro.Al contrario, l’incendio potra’ aver causato danni materiali, ma ha rafforzato la nostra volontà e la nostra determinazione verso la continuazione della nostra lotta come entità politica. Infine, come parte del più vasto movimento anarchico/anti-autoritario crediamo che un tale attacco non sia un caso isolato contro una singola collettività, ma sia stato fatto nei confronti di un ambiente politico più ampio, un ambiente basato sui principi di solidarietà, che resiste unito e dinamico a questo genere di attacchi fascisti.

10, 100, 1000 SQUATS
CONTRO UN MONDO DI NOIA ORGANIZZATA

“Epavli Kouvelou” squat
Dionysou e Solonos vie, Maroussi  

Fonte: 1, 2

Richiesta di solidarietà dalla Confederazione dei Lavoratori brasiliani

Lavoratori italiani arrivano alla Hospedaria dos Imigrantes nel São Paulo, alla fine del XIX secolo

I compagni del Sindicato de Artes e Oficios Vários de Araxá (Sindacato di arti e mestieri di Araxá), Minas Gerais, Brasile, affiliato all’Operária Confederação Brasileira (Confederazione dei Lavoratori brasiliani), sezione brasiliana dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori, sono sotto la pressione della FF Commerciale (i marchi Lotto e Finta ), con la minaccia di arresto per aver difeso i diritti dei lavoratori.

Come se i bassi salari e i licenziamenti praticati dalla società di cui sopra non bastasse, è stata anche avviata al momento una “causa” contro uno dei nostri compagni con l’accusa di “calunnia”.

In considerazione di quanto sopra, chiediamo che tutti coloro che possano aiutarci inviino e-mail di protesta a:
afnit@araxa.com.br
fatima@finta.com.br
vilela.comercial@hotmail.com
cicero-representacoes@hotmail.com
flavio.golrep@hotmail.com
golrep2@hotmail.com

Vi ringraziamo per la vostra attenzione per questa causa. Per ulteriori informazioni, si prega di rimanere in contatto con la Confederazione dei Lavoratori brasiliani – Segreteria:
cobforgs@yahoo.com.br

Federazione dei Lavoratori di Rio Grande do Sul: forgscob@yahoo.com.br

Cordialmente,
Pietro Riva, Rio Grande do Sul
Brasile, 16 Settembre, 2011

fonte: http://athens.ese-gr.org

Atene: raduno motociclistico in solidarietà con gli anarchici Simos Seisidis e Aris Seirinidis

Una presa di posizione contro le barbarie autoritarie. LIBERTA' PER I COMBATTENTI INCARCERATI!

Giovedi, 15 settembre, un raduno motociclistico serale si è tenuto ad Atene, in solidarietà con i compagni Simos Seisidis e Seirinidis Aris, che saranno processati oggi, Venerdì mattina, nel tribunale Degleri. Quasi 100 moto hanno partecipato alla manifestazione che ha avuto inizio da Propilei in Panepistimiou Street, ha percorso le vie del centro e si è conclusa nel quartiere di Exarchia.

Fonte

Atene: Rivolta dei carcerati nel penitenziario maschile di Koridallos in solidarietà con due membri del RO CCF

Martedì 13 Settembre, 275 detenuti nel primo braccio del carcere maschile di Koridallos si sono rifiutati di entrare nelle celle in solidarietà con due prigionieri membri dell’ organizzazione rivoluzionaria anarchica “Cospirazione delle Cellule di Fuoco”, ovvero Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou, trasferiti ieri 12 Settembre nel carcere di Domokos.

Entrambi hanno rifiutato di sottoporsi alla tortura psicologica di una ispezione corporale e quindi sono stati attaccati dal capo guardiano Christos Kliaris e da un gruppo di guardie carcerarie. I due prigionieri politici hanno resistito alle minacce e all’ attacco sfacciato dei carcerieri, dimostrando che non tutti i detenuti rimangono apatici davanti alle umilianti procedure del carcere e delle autorità.

Il comunicato è stato sottoscritto da un totale di 275 detenuti che hanno deciso di rimanere fuori dalle proprie celle per tre ore verso mezzogiorno. Dedicano la loro azione a Gerasimos Tsakalos, Panagiotis Argirou e a tutti i prigionieri che lottano per la loro dignità e hanno subito torture.

NÈ CRIMINALI NÈ PRIGIONIERI POLITICI
A FUOCO TUTTE LE PRIGIONI

Lavrion, Attica: Intervento degli anarchici sulla crisi economica

Nella mattinata di Giovedi 1 settembre al mercato all’aperto di Lavrion, gli anarchici hanno fatto un’intervento riguardo la crisi economica ricevendo una calorosa risposta da parte della maggior parte della gente. Ecco il testo che è stato distribuito:

GLI INTERESSI NAZIONALI NON SONO GLI INTERESSI DEI POVERI MA GLI INTERESSI DEI PADRONI

Alcune considerazioni sulla questione della crisi

Secondo un sondaggio pubblicato la scorsa settimana, più o meno quello che tutti sapevano è diventato evidente ed è stato pubblicato ufficialmente: aumenta il tasso di disoccupazione con un ritmo senza precedenti.

Quindi, anche se parliamo durante la stagione turistica in cui si verificano occupazioni stagionali, il tasso ufficiale di disoccupazione ha raggiunto il 16,6%, con 812.000 persone produttive rimaste senza lavoro. Tenendo presente una percentuale di persone che lavorano part-time che non sono ancora conteggiate in queste statistiche, è comprensibile che non si va’ indietro di pochi anni, ma torniamo ai “bei” tempi del 1960.

Ovviamente, però, le cose non vanno molto meglio anche per chi lavora. Lavorare 10 ore al giorno è diventata una legge, i salari sono tagliati a metà, e ciò che rimaneva dello stato sociale (che va’ considerato come un’ salario indiretto e una vittoria) scompare, tutto in nome della ricostruzione nazionale.

È fondamentale comprendere il motivo per cui tutto questo accade. Se prendiamo il governo greco e i canali TV sul serio, possiamo trarre la conclusione che tutto questo è perché presumibilmente affrontiamo… l’inferno dei debiti che devono essere rimborsati, in caso contrario l’ FMI e i nostri creditori ci puniranno. Ma è così?

Per esempio, sono i salari nel settore privato effettivamente legati al… rimborso del debito dello Stato? E nel caso il protocollo non fosse stato firmato, sarebbe tutto a posto? Allora, com’è che misure analoghe a quelle del protocollo sono state prese in alcuni paesi che non hanno aderito a nessun tipo di memorandum (Gran Bretagna, USA, Italia e Francia), o anche nei paesi con dei profitti in surplus (Germania)? Potrebbe essere che queste misure sono solo una scusa e si approfittano della nostra ignoranza?

I mass media attentamente ci nascondono la scomoda verità. La crisi del Capitale sta’ diventando crisi del lavoro attraverso le misure adottate in tutto il mondo occidentale. Essi spostano l’intero onere dei propri ‘peccati’ sulle nostre spalle.

Danno via centinaia di miliardi per salvare le banche, mentre prendono prestiti dalle stesse a condizioni ancora peggiori. In altre parole, convertono il debito privato in deficit statale. Il loro scopo è quello di diminuire il valore del nostro lavoro e rendere di nuovo competitive le economie occidentali rispetto a quelle orientali. Così,o saremo come lavoratori “cinesizzati” o, come ci viene detto, affonderemo negli abissi. Ma ognuno di noi sa’ gia’ molto bene che siamo nella più completa oscurità d’ insicurezza, povertà, miseria ; contiamo gli scarsi soldi nel portafogli ogni volta che andiamo al supermercato e ci tormentiamo sulla possibilità di poter arrivare fino alla fine del mese.

La strada verso la soluzione è nota: lotte collettive nei luoghi di lavoro e nei nostri quartieri. Facciamo in modo che i sindacati di classe e le assemblee di quartiere siano la nostra arma contro la dittatura dei monopoli. Non lasciate che una sola goccia di vita sia sprecata. Insieme, non possiamo solo riportare le cose ad una situazione precedente, ma reagire e rivendicare ciò che ci meritiamo: tutto!

Così la prossima volta che sarete in preda alla disperazione su come pagare l’elettricità, come pagare le lezioni del bambino, il cibo al supermercato, pensate che questa non è una condizione necessaria. Tutto dipende se si è disposti a lottare per un cambiamento.

Noi non dobbiamo nulla, loro ci devono!
La ricchezza appartiene alle persone che lavorano, non al Capitale!

TERRORISMO È SCHIAVIZZARE IL LAVORATORE SALARIATO
CE LA PUOI FARE SENZA I PADRONI

Iniziativa anarchici, Lavrion

fonte

Comunicato della Rete D’Appoggio a Freddy, Marcelo e Juan di Buenos Aires

Non ci dimentichiamo mai dei/lle nostri/e compagnx prigionierx. Non li mistifichiamo ma non siamo nemmeno indifferenti alla loro quotidianità. La solidarietà non è una bella parola o una frase fatta, bensí, come si è dimostrato in varie occasioni, una pratica inseparabile dalla nostra lotta.

Questa può espressarsi in molteplici e diverse forme e ci sono momenti in cui assume un corpo più definito, con contundenza e continuitá. Di fronte alla delicata situazione (giudiziaria e carceraria) che affrontano i compagni Juan Aliste Vega, Marcelo Villarroel Sepúlveda e Freddy Fuentevilla Saa, attualmente secuestrati nelle prigioni dello Stato cileno, diverse individualità di Buenos Aires hanno deciso di formare una nuova Rete di Appoggio, allo scopo di attualizzare e diffondere la loro situazione e con la speranza di apportare nel senso di vederli nuovamente fuori per strada.

Come abbiamo già menzionato anteriormente, in occasione di un comunicato pubblicato durante la campagna contro la loro espulzione dalla regione argentina, per noi la terminología legalista (colpevole/ inocente) manca di validità già che si tratta di un linguaggio che non è il nostro, non abbiamo preteso nel passato nè pretendiamo ora svuotare il contenuto di idee e pratiche pericolose per lo Stato, nè smettiamo di intendere che mentre ci sarà miseria ci sarà ribellione; per questo semplicemente ci uniamo a coloro che in un modo o nell’altro questionano e si infrentano al sistema di autorità nel quale viviano, e gli brindiamo la nostra solidarietà, intesa come una estenzione e intensificazione della loro lotta che è anche la nostra.

Incitiamo gli altri compagnx a formare nuove reti di appoggio e/o a solidarizzarsi nel modo che gli sembri più opportuno per intensificare la lotta per la libertà di Marcelo, Freddy e Juan.

Una breve rassegna

In ottobre del 2007 viene assaltata, a Santiago del Cile, una succursale della banca Security durante la quale muore un servo della borghesia (polizia).

A partire da quel momento, si scatena una campagna politico-giuridico-mediatica-poliziale che cerca di incriminare persone concrete con una notoria incidenza nella lotta anticapitalista, sia durante la dittatura di Pinochet come nella chiamata transizione democratica.

Poco tempo dopo, più precisamente il 13 di dicembre di quest’anno viene detenuto il compagno Axel Osorio, condannato a 3 anni e 1 giorno di prigione e che oggi fortunatamente si trova nuovamente in libertà.

Ovviamente la caccia non si detiene ed è cosi che il 15 Marzo del 2008, nella provincia di Neuquén, vengono arrestati da diverse forze “dell’ordine” i compagni Freddy Fuentevilla e Marcelo Villarroel insieme a una terza persona che sarà espulsa tempo dopo in Cile essendo considerata come “aiutante”.

Freddy (ex militante del MIR) e Marcelo (ex militante del MAPU Lautaro, attualmente compagno anarchico) sono sommessi a intense agressioni e interrogatori dalla polizia cilena e argentina fino a che vengono trasferiti all’Unità nº 11, un carcere di massima sicurezza con storie di torture da parte dei suoi funzionari e carcerari, e processati entrambi per possesso illegale di arma da guerra.

A partire da questo istante inizia una frenetica corsa da parte dello Stato del Cile per ottenere la rapida espulzione dei due ribelli e sottometterli a un tribunale militare, allo stesso tempo che si formano varie reti di appoggio a Buenos aires, Neuquén, La Plata, Valparaíso, Santiago, etc etc, divulgando il caso dei compagni e estendendo la petizione di asilo politico in Argentina.

Nel frattempo, nonostante la constante sommissione da parte dei carcerari e giudici, Freddy e Marcelo fanno arrivare le loro voci e pensieri attraverso comunicati, lettere, comunicazioni telefoniche, generando appoggio dall’altro lato delle mura tradotto in numerose attività come giornate, interruzioni di accesso a strade e ferrovie, manifestazioni e atti pubblici, concerti, dibattiti, insomma azioni dirette di ogni tipo che si vedranno accrescere ancora di più quando il 17 di novembre del 2008 i compagni decidono di iniziare uno scipero della fame, il quale concluderà non prima del 9 di gennaio del 2009 e grazie al quale otterranno qualche miglioria basica nella loro condizione di reclusi giacchè in quel momento Freddy e Marcelo permanevano isolati 23 ore al giorno senza luce solare nè contatto con il resto dei prigionieri.

Non possiamo non menzionare che la solidarietà sviluppata intorno ai compagni sguinzagliò la aspettata repressione da parte dello Stato. Un esempio è la cattura della compagna Andrea Urzua Cid il 18 settembre del 2008, accusata di trattar di ingressare esplosivi al carcere neuquino seguendo un supposto piano di fuga, e liberata 48 giorni dopo, anche se nuovamente incarcerata attualmente nel quadro del madiaticamente chiamato “caso bomba”, compiendo arresti domiciliari in Cile.

Non ci dimentichiamo nemmeno le costanti minacce e in alcuni casi aggressioni alle quali sono stati sottomessi compagnx di diverse regioni in occasione alle visite carcerarie.

Il 15 dicembre del 2009, lo stato argentino insieme al ministro degli interni Florencio Randazzo, e con la complicità delle presidenti Cristina Kirchner e Michelle Bachelet, firma il trattato di espulzione di Marcelo e Freddy i quali vengono portati dall’Argentina al Cile…

Un altro compagno detenuto

Il 9 Luglio del 2010, nella stazione dei pullman di Retiro, è detenuto il compagno Juan Aliste Vega, che si incontrava profugo da ottobre del 2007, accusato anche lui di partecipare all’assalto alla banca Security.

La detenzione è mostrata durante giorni e giorni dai vari mezzi mediatici massivi come il successo di una operazione in congiunto tra la polizia cilena e quella argentina, facendoci pensare nuovamente all’ennesima riedizione del Piano Cóndor, e Juan viene recluso nel carcere nº 11 di Ezeiza.

Si organizzano attività immediate quali depliant informativi, barricate e diffusione attraverso diversi mezzi, ma lo Stato argentino questa volta non vuole problemi e decide di togliersi rapidamente di mezzo Juan espulsandolo il 22 luglio, non senza prima essere torturato dal servizio penitenziario federale (carcerari), dalla brigata antiterrorista della polizia federale argentina e da membri della polizia di investigazioni del Cile, che da tempo si trova in Argentina alla ricerca di compagnx che decidono di non presentarsi difronte ai tribunali del nemico…

La situazione dei compagni nella attualità

Oggi Marcelo, Freddy e Juan si trovano nel carcere di alta sicurezza di Santiago del Cile, in attesa del momendo del giudizio, il quale si stima cominci a Novembre mediante alcune udienze.

Mentre mediaticamente si riproducono le immagini della vedova del poliziotto morto acclamando vendetta per la sua “perdita” e del presidente Piñera, e mentre tutti incitano alla condanna sociale di questi tre combattenti, noi sappiamo loro si sentono forti e con il morale alto, orgogliosi delle loro decisioni e di averle portate a termine.

Da poco siamo venuti a conoscenza che, come Marcelo anche Freddy e Juan hanno subito ispezioni e castighi, atteggiamenti propri di miserabili che attaccano ciò che non capiscono e temono.

Manteniamoci attenti e ancora una volta incitiamo tutti i/le compagnx a solidarizzarsi con Freddy, Marcelo e Juan.

MENTRE ESISTA LA MISERIA, ESISTIRÀ LA RIBELLIONE!
SLO LA LOTTA CI RENDE LIBERI!
FREDDY FUENTEVILLA, MARCELO VILLARROEL, JUAN ALISTE, IN LIBERTÀ!
PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE CARCERI, PER LA LIBERTÀ!

Red de Apoyo, Buenos Aires
freddymarcelojuan@yahoo.com

Germania: Giornate Libertarie di Dresda, 17-24 Settembre 2011

Come l’anno scorso, il Libertäre Netzwerk Dresden (Network Libertario di Dresda) insieme a diverse iniziative e gruppi hanno in programma di organizzare una settimana piena di presentazioni, workshop, dibattiti, manifestazioni, feste di strada e molto altro. Ecco perché abbiamo bisogno del vostro aiuto.

A differenza dell’ultima volta, vogliamo lavorare con metodi specifici e definire le priorità tematiche, quindi speriamo in una discussione più dettagliata e approfondita sulle specifiche questioni sociali, politiche e filosofiche. Questo dovrebbe anche essere attraente per le persone che non si impegnano di queste materie fin dall’inizio, e fornire loro una profonda conoscenza degli argomenti.

Inoltre, vogliamo unire la teoria con la pratica. Quest’anno vogliamo porre l’accento sui diversi meccanismi di dominazione: razzismo, sessismo, specismo, la repressione e il capitalismo. Questi argomenti devono essere evidenziati e criticati in maniera preliminare. Su questa base, abbiamo poi voluto cercare di impegnarci con contro proposte e suggerimenti.

Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto e voglia di fare. Se puoi e vuoi dare un contributo alle categorie di cui sopra, se hai idee su altre cose diverse, o se vuoi sostenerci con altri mezzi, contattaci all’indirizzo libertaere-tage@notraces.net.

Una più ampia e vincolante partecipazione assicurerà’ che un tale evento appaia meno come un lavoro (yuck!) e lo renda anche più multistratificato e colorato.

Più informazioni in tedesco:
utopienentdecken, deu.anarchopedia.org

Colombia: Un sogno collettivo che diventa realtà – Centro sociale e culturale libertario

Ci hanno sempre detto che le cose non possono cambiare, il mondo è così e non si può tornare indietro, e sforzarsi e lottare per il cambiamento è una perdita di tempo. Questo pensiero è solo l’ esempio di una mentalità colonizzata. Ci si rende conto come è la nostra società in cui è vietato il pensiero critico e l’ agire è un crimine. Questa è la logica in cui si muove il mondo e la nostra città non ne è immune, sempre ci dicono “non si può”, “se non lavori non mangi”, “non hai futuro”, “finirai senza un peso dove cadere morto” Ma la fiamma della resistenza accesa dai combattenti per la libertà perdura come il sole e ancora arde nei nostri cuori.

Nella città di Medellin, da moltii anni, differenti realta’ individuali e collettive svolgono attività politiche e culturali, incontri, fiere, conferenze e hanno creato vari spazi dove sono state messe in pratica le idee anarchiche, confluenza di azioni e cospirazioni che alimentano il sogno della rivoluzione e la ricerca di libertà all’ interno di un contesto violento e repressivo.

Questo cammino non è stato facile. La perseveranza e l’ essere uniti ci hanno permesso di continuare la lotta e rafforzarci come movimento. Così nasce la proposta di articolare nella città, a partire dalla diversità di pensiero e di azione anarchica, un progetto di organizzazione che permetterà l’autonomia di ogni collettivo e individuo. Il Coordinamento Anarchico locale realizzato con due chiari obiettivi da un lato rafforzare il movimento anarchico locale e dall’altro continuare ad agire con altre parti e organizzazioni sociali in resistenza. Continue reading Colombia: Un sogno collettivo che diventa realtà – Centro sociale e culturale libertario

Conferenza stampa dei genitori degli imprigionati nel primo processo contro le CCF

Lo Stato non è una fortezza. Non troverete nessuna porta che vi conduce a un qualche tipo di macchina o motore che può essere disattivato girando un’interruttore. Lo Stato non è un mostro che puoi uccidere con un paletto nel cuore. È qualcosa di molto diverso. Potremmo paragonarlo ad un sistema; una rete che comprende migliaia di macchine e interruttori. Questa rete non si impone sulla società dall’alto. Si diffonde in tutta la società dal suo interno. Si estende anche alla sfera della vita privata, raggiungendo e toccando le nostre emozioni a livello cellulare. Si stampa nella coscienza e viene modellata da essa.

Collega e unisce la società, che a sua volta si alimenta e si santifica in un continuo scambio di valori e norme. In questo gioco, non ci sono spettatori. Ognuno di noi svolge un ruolo attivo.

—Costas Pappas, “Non si torna indietro”
CONFERENZA STAMPA DEI GENITORI DEGLI IMPRIGIONATI NEL PRIMO PROCESSO CONTRO LE CCF

Con facce tristi e stanche e dai lineamenti tirati, dopo che il loro incubo dura da parecchi mesi, ma con dignità e determinazione nello sguardo,i genitori dei condannati nel caso di Cospirazione delle Cellule di Fuoco, hanno accolto Mercoledì, 3/8, parenti, amici, giornalisti e decine di altre persone di ogni età, illustri e non, che sono arrivati presso la sede dell’ESIEA (Unione Giornalisti dei Quotidiani di Atene) per una conferenza stampa.

Una settimana dopo la decisione dei tre membri della Corte di Appello di condannare da 11 a 25 anni di reclusione sei dei nove imputati, i genitori e gli avvocati dei condannati non sono disposti ad arrendersi.

Nella conferenza stampa accusano la corte di aver preso una “decisione politica”, di “disumanità e vendetta”, mentre sostengono ancora una volta che le tre esplosioni, che non hanno causato il ferimento o la morte di chiunque, non giustificano un totale di 130 anni di reclusione che il giudice ha “inflitto” ai loro figli.

Un silenzio di morte regnava nella stanza quando con voce tremante la signora Hadjimichelaki, madre del diciannovenne Haris Hadjimichelakis condannato a 25 anni di reclusione, leggeva la dichiarazione collettiva dei genitori.

“È stata una decisione ingiusta, crudele, esaustiva, assurda, arbitraria, disumana, vendicativa. È stata una decisione che in base alla logica nazista di responsabilità collettiva, ha preso di mira i singoli basandosi esclusivamente sulla loro ideologia”, ha detto la signora Hadjimichelaki.

Ha aggiunto che “Le infami ‘esplosioni’, è stato provato, non hanno causato alcun pericolo verso nessuna persona e le testimonianze dei testimoni hanno assolutamente chiarito essere state azioni nel ‘campo’ della protesta politica”.

“Per quanto riguarda i risultati riguardanti le ‘esplosioni’, anche attraverso l’esperienza degli esperti, è stato dimostrato che si trattava di petardi con polvere da sparo non standardizzata, che può causare una deflagrazione e non un’esplosione”, ha detto la signora.

Ha concluso alla fine con una sottolineatura politica, che “La giustizia punisce brutalmente e distrugge senza pietà i giovani attraverso ipotesi e congetture e non per gli atti compiuti. E lascia impuniti coloro che sono coinvolti in enormi scandali politici ed economici, che mettono a rischio la vita delle persone e le strutture costituzionali del paese”.

fonte

Rispetto l’attentato terroristico di Oslo e sul massacro di Utøya di Venerdì 22 Luglio

Ciò che e’ stata  violenza politica in Norvegia è sempre venuta dall’estrema destra. Mentre la polizia si è concentrata verso gli “islamisti radicali”, la violenza di estrema destra è di nuovo apparsa, questa volta su grande scala, crudele e sanguinosa! La NSF-IWA (sezione norvegese dell’ Associazione Internazionale dei Lavoratori) ha espresso le sue condoglianze alle vittime di questo terrorismo sanguinario e vorrebbe dichiarare quanto segue.

Introduzione

Come introduzione diremo che si tratta di un clima pericoloso durante il capitalismo odierno che colpisce molti paesi e anche la Norvegia:

-Il capitalismo è in una grave crisi. Le autorità conducono programmi di austerità e proclamano stati di sicurezza.
La disoccupazione è in aumento. Gli immigrati sono capri espiatori dei problemi e i richiedenti asilo vengono deportati.
In Norvegia le pensioni nel settore privato sono tagliate con l’appoggio del sindacato LO (Confederazione dei Sindacati Norvegesi), e altri tagli sono pronti.

Il governo rosso-verde ha deportato 4.615 richiedenti asilo nel 2010 e finora 2.000 richiedenti asilo sono stati deportati durante quest’anno.

-Il capitalismo globale gestisce e conduce guerre. La principale minaccia dopo l’11 settembre è l’Islam radicale e i gruppi terroristici. La Norvegia prende parte alla guerra in Afghanistan e in Libia  mentre sono chiamate operazioni umanitarie. Continue reading Rispetto l’attentato terroristico di Oslo e sul massacro di Utøya di Venerdì 22 Luglio

Appello internazionale di solidarietà verso Lotta Rivoluzionaria

Il 5 ottobre è stato fissato come giorno d’inizio del processo all’organizzazione rivoluzionaria Lotta Rivoluzionaria.

Il processo si svolgerà nell’aula giudiziaria del carcere di Koridallos. Otto accusati affronteranno il processo, che secondo una recente ordinanza del Consiglio d’ Appello sarà per partecipazione all’organizzazione. Gli accusati nel caso di Lotta Rivoluzionaria sono: N. Maziotis, P. Roupa, K. Gournas, Ch. Kortesis, V. Stathopoulos, S. Nikitopoulos, K. K. (non arrestato; e’ latitante) e M. Beraha (moglie di K. Gournas).

I primi tre accusati, Maziotis, Roupa e Gournas si sono assunti la responsabilità dell’organizzazione e sono tuttora detenuti, ma a metà ottobre il periodo di detenzione di 18 mesi scadra’. Gli altri accusati sono liberi.

Kortesis, Stathopoulos e Nikitopoulos sono stati rilasciati dal carcere di recente dopo due decisioni del consiglio d’appello dei giudici, infatti la Corte Suprema ha accettato una ritrattazione nella prima e nell’altra ha accolto le decisioni dei giudici d’appello.

Le accuse mosse ad ognuno sono, attentato alla costituzione e partecipazione ad un’organizzazione terroristica, produzione fornitura e possesso di materiale esplosivo, attentati con esplosivi e numerosi tentati omicidi.
Lotta Rivoluzionaria ha fatto molti attacchi, tra questi, l’attacco lanciarazzi all’ambasciata americana il 12 gennaio 2007 e l’attacco armato contro i poliziotti in via Bouboulinas il 5 Gennaio, 2009.

Lotta Rivoluzionaria si pensa sia responsabile dei seguenti attacchi ad Atene:

5 settembre 2003: Esplosione al palazzo di giustizia.
14 marzo 2004: Esplosione alla filiale Citibank nel quartiere Psychico.
5 maggio 2004: Esplosione alla stazione di polizia nel quartiere Perissos.
29 ottobre 2004: Esplosione di acuni bus della polizia.
2 giugno 2005: Esplosione al Ministero delle Finanze in piazza Syntagma nei pressi del Parlamento.
30 maggio 2006: Tentato assassinio di Georgios Voulgarakis, ex ministro dell’Ordine pubblico e membro del Parlamento.
12 gennaio 2007: Attacco missilistico con missile Wasp 58 LAW all’Ambasciata degli Stati Uniti.
30 Aprile 2007: Colpi sparati contro la stazione di polizia nel quartiere di Nea Ionia.
24 Ottobre 2008: Esplosione presso gli uffici della Shell nel quartiere di Paleo Faliro.
23 dicembre 2008: Colpi sparati contro un’ autobus della polizia antisommossa nei pressi dell’Università di Atene nel quartiere di Goudi.
5 gennaio 2009: Colpi sparati contro la polizia a guardia del ministero della Cultura nel quartiere di Exarchia. Un poliziotto anti-sommossa viene ferito gravemente.
18 febbraio 2009: Autobomba presso la sede centrale della Citibank nel quartiere di Kifissia. La bomba non riesce a esplodere.
9 marzo, 2009: Esplosione alla filiale Citibank nel quartiere di Nea Ionia.
12 maggio 2009: Esplosione alla filiale Eurobank nel quartiere Argyroupoli.
2 settembre 2009: Un’autobomba provoca gravi danni all’edificio della Borsa.

I tre compagni che si sono assunti la responsabilità delle azioni di Lotta Rivoluzionaria mostrano che lottare per ciò in cui si crede non è un compito che solo l’ “elite” può fare proprio. E’ in tutti coloro che hanno sofferto per causa dal sistema che è stato creato per controllarci. Lo Stato sa’ che sono loro i veri terroristi e finché nessuno li combattera’ non avra’ nulla da temere. E’ tempo ora di mostrare ora che il troppo è troppo e attaccare con tutti i mezzi disponibili.

SOLIDARIETA’ PER I CINQUE IMPUTATI NEL CASO LOTTA RIVOLUZIONARIA

LIBERTA’ SUBITO PER N. MAZIOTIS, P. ROUPA E K. GOURNAS

ONORE PER SEMPRE AL COMBATTENTE ANARCHICO E MEMBRO DI LOTTA RIVOLUZIONARIA LAMBROS FOUNDAS

SOLIDARIETA’ VERSO TUTTI I COMBATTENTI IMPRIGIONATI

BOUBOURAS/ACTFORFREEDOMNOW!

revolutionarystrugglecase

Aggiornamenti sull’ anarchico arrestato durante il raid della polizia all’occupazione Skaramaga

Circa 100 persone in solidarietà con l’anarchico arrestato durante il raid della polizia all’occupazione Skaramaga, si sono riunite oggi (30 luglio) presso il Palazzo di Giustizia in Evelpidon ad Atene. Il compagno, accusato di tre reati minori, è stato rilasciato e una nuova data del processo è stata fissata per il 10 agosto.

Un’incontro di contro-informazione, concernente l’incursione dei poliziotti all’occupazione Skaramaga, è stato fissato per Martedì, 2 agosto alle 19.00 a piazza Monastiraki.

Naxos: assemblea aperta e pernottamento nella spiaggia di Aliko

L’Iniziativa Autonoma di Naxos organizza un’assemblea aperta e un pernottamento presso la spiaggia di Aliko  dopo l’invito iniziale da parte del movimento ambientalista di Naxos, per Giovedi 28 Luglio 2011, alle ore 7 di sera.

Soprattutto ora, dopo i recenti attacchi contro i frequentatori estivi da parte di diversi teppisti , è necessario creare un’iniziativa di lotta a difesa di Aliko contro tutti coloro che la bramano e vogliono rovinare questa zona  aperta e dal carattere multi-collettivo.

E’ ormai evidente che i manifesti non firmati posti all’ inizio dell’estate ai margini della foresta di cedri che vieta il campeggio e l’uso del fuoco, sono un’indicazione di ciò che sarebbe seguito.

Gli attacchi di questi teppisti-sicari con pietre verso le roulotte e con tizzoni contro altri veicoli, i furti e le distruzioni di oggetti personali e tende da sole verso persone che visitano la zona da 15-20 anni,gli attacchi nel bel mezzo della notte con razzi e petardi contro le persone che dormono sulla spiaggia,i vestiti tagliati con i coltelli e le varie minacce sono finalizzati all’intimidazione dei visitatori e  alla pulizia del paesaggio, al fine di attuare piani di sviluppo natti oramai da anni. L’ avvento della villeggiatura,la commercializzazione dell’area a foresta attraverso un’attività di sviluppo nel quadro di turismo alternativo, o anche la conversione della foresta in un parco.

Il divieto di campeggio libero è solo un pretesto per perseguire le azioni organizzate che mirano a cambiare il carattere della regione.

Giù le mani dalla foresta di cedri dietro la spiaggia di Aliko

Iniziativa Autonoma di Naxos

fonte: autonomiprotovnaxou

Karditsa: appello per il raduno antifascista del 29 Luglio

Nei giorni 29, 30 e 31 Luglio, i “nazionalisti autonomi” campeggieranno per il terzo anno consecutivo sul Lago Plastiras, vicino la città di Karditsa.

Dato che ultimamente sono diventati ancora più spavaldi in diverse città,ma anche perché riteniamo inaccettabile lasciare i loro incontri senza una risposta, mentre loro si godono questa  miserabile festa,alcuni compagni a Karditsa hanno deciso di pubblicizzare la cosa in città e organizzare un incontro antifascista per Venerdì 29 luglio alle 5 del pomeriggio, in piazza Plastira (Pafsilipou) a Karditsa.

Il manifesto recita:

Afferra il fascismo….

Il 29-30-31 Luglio i nazionalisti autonomi saranno accampati sul lago Plastiras.

Non dobbiamo coesistere con le bande para-fascista dello stato.

Non dobbiamo tollerare il loro agire e la loro presenza nelle città e nei villaggi.

Non permetteremo che i luoghi e l’aria siano avvelenati dalle loro idee malate.

Il fascismo non morirà da solo…distruggilo!

Incontro, Venerdì 29/7, 5 del pomeriggio, Piazza Pafsilipou

Iniziativa Antifascista a Karditsa

Fonte

Il primo processo alla Conspirazione delle Cellule di Fuoco finisce con condanne pesantissime

19-07-2011: I verdetti e le sentenze sono stati annunciati oggi al primo processo alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco(il cosiddetto “caso Halandri”), e alla fine i risultati non sono buoni. I tre membri del tribunale hanno inflitto condanne ancora piu’ pesanti di quelle richieste dal pubblico ministero.

Di seguito le motivazioni:

Haris Hatzimichelakis: Colpevole di creazione di un’ organizzazione terroristica, fabbricazione di esplosivi, possesso di esplosivi e aver eguito attentati con esplosivi presso; il Ministero di Macedonia-Tracia, la casa dell’ex viceministro dell’Interno Panayiotis Hinofotis e le case dei inistri del PASOK ,Louka Katseli e Gerasimos Arsenis . Condannato a 25 anni di carcere su una condanna totale di 77 anni.

Panayiotis Argyrou: Colpevole di creazione di un’ organizzazione terroristica, fabbricazione di esplosivi, possesso di esplosivi e aver eseguito attentati con esplosivi presso; il Ministero di Macedonia-Tracia, la casa dell’ex viceministro dell’Interno Panayiotis Hinofotis e le case dei inistri del PASOK ,Louka Katseli e Gerasimos Arsenis . Condannato a 25 anni di carcere su una condanna totale di 77 anni.

Giorgos Karagiannidis: Colpevole di fabbricazioned esplosivi, possesso di esplosivi e di essere stato complice nell’esplosione a casa dei inistri del PASOK Louka Katseli e Gerasimos Arsenis. Condannato a 20 anni di carcere su una condanna totale di 32 anni.

Panayiotis Masouras: Colpevole di fabbricazione di esplosivi, possesso di esplosivi, e di essere stato complice nell’esplosione a casa dei inistri del PASOK  Louka Katseli e Gerasimos Arsenis. Condannato a 11 anni e 6 mesi di carcere su una condanna totale di 19 anni. E’ stata presentata domanda di sospensione condizionale della pena.

Alexandros Mitrousias: Colpevole di fabbricazione di esplosivi, possesso di esplosivi, e di essere stato complice nell’esplosione a casa dei ministri del PASOK  Louka Katseli e Gerasimos Arsenis. Condannato a 11 anni di carcere su una condanna totale di 19 anni. Non è stata resentata domanda di sospensione condizionale della pena.

Konstantina Karakatsani: Colpevole di fabbricazione di esplosivi, possesso di esplosivi, e di essere stato complice nell’esplosione a casa dei ministri del PASOK  Louka Katseli e Gerasimos Arsenis. Condannato a 11 anni di carcere su una condanna totale di 19 anni.  E’ stata presentata domanda di sospensione condizionale della pena.

Manolis Yiospas: Colpevole di tre reati tra cui rapina e frode. Condannato a 2 anni e 9 mesi di prigione. Il procuratore ha inizialmente chiesto per Yiospas l’assoluzione; dopo che è stata annunciata la condanna il procuratore ha cosi’ proposto tre anni di pena con sospensione che la Corte ha accettato.

Nikos Vogiatzakis: Prosciolto da ogni accusa per mancanza di prove.

Errikos Rallis: Prosciolto da ogni accusa per mancanza di prove.

Amici e parenti degli imputati, ma anche la difesa, hanno ritenuto esagerata la severità adottata nell’imposizione delle  pene  se si considera che per la maggior parte dei condannati, anche a giudizio del giudice, la loro partecipazione all’ organizzazione è stata di pochi mesi.

Lo stato, il suo tribunale e gli altri suoi cani hanno dimostrato una volta di più ciò che accade a persone oneste che vivono per la libertà.

Come anarchici rivoluzionari in solidarietà, noi dell’ ACTFORFREEDOMNOW!-BOUBOURAS, inviamo ai nostri compagni fieri e dignitosi, membri e non della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, un grande abbraccio infuocato.

NIENTE E’ FINITO! TUTTO CONTINUA!

fonte: Act for freedom now!

Grecia: Messaggio dei prigionieri politici circa il divieto di navigazione imposto alla Flottiglia Free Gaza

Giovani palestinesi lanciano pietre contro le forze di occupazione israeliana, Gerusalemme Est 2010

Ai primi di luglio il governo greco agisce esclusivamente in nome dello Stato di Israele ordinando il divieto di navigazione alla Flottiglia Freedom 2, un gruppo di unità navali che trasportano aiuti umanitari nella Striscia di Gaza in solidarietà con il popolo palestinese.

Indubbiamente, il blocco navale da parte delle forze in uniforme della Guardia costiera ellenica, e il
seguente ordine divieto di veleggiare da parte del Ministero della Protezione Cittadina non consistono in “episodi isolati” di svago autocratico, in quanto l’autocrazia è infatti la politica della democrazia parlamentare; sono diffusi ovunque: dall’infiltrarsi nelle manifestazioni fino alla repressione  delle  manifestazioni di resistenza e di protesta. Dall’intensificarsi dell’ attacco del Capitale contro il proletariato ai rapporti tra i neo-giannizzeri di EL.AS [Polizia ellenica] e i gruppi di estrema destra.

arrestati Palestinesi

Il divieto di navigazione aggiunge non solo il dogma della repressione adattato alla crisi finanziaria, ma anche una nuova dogmatica finanziario-militare del dare e avere, nel quadro dell’alleanza  Grecia-Stato d’Israele.

Di fronte a quest’autocrazia, cerchiamo di attivare la nostra solidarietà internazionalista!

 

Solidarietà alle migliaia di prigionieri politici Palestinesi che hanno cominciato uno sciopero della fame nelle prigioni di Israele il 3 Luglio.

LIBERTA’ AL POPOLO PALESTINESE

Polykarpos Georgiadis, Michalis Traikapis, Alekos Kossyvas, Nikos Maziotis, Kostas Gournas, Pola Roupa, Dimitris Koufontinas, Yannis Dimitrakis, Simos Seisidis, Kostas Sakkas, Nina Karakatsani, Stella Antoniou

fonte

Atene: Concerto autorganizzato dalla radio libera FM 98, presso il Politecnico

Atene la stazione radio libera 98 FM organizza un concerto Venerdì 8 luglio, alle 22.00 (GMT+2), nel cortile del Politecnico (Polytechnio, via Patission – ingresso da via Stournari). I gruppi ACHAIREFTOI, METHISMENA XOTIKA, INDICO, WAXING GIBBOUS suoneranno dal vivo.
I ricavi saranno anche raccolti per finanziare l’equipaggiamento della stazione per potenziare il suo segnale radio.

www.radio98fm.org

Manifestazioni-dibattiti nelle piazze e nei quartieri: tra barbarie e autonomia

Le piazze e i quartieri sono ancora una volta in primo piano.

Mentre alcuni cadono sempre di più nella palude della criminalità antisociale derivante dalla crescente povertà, dal razzismo e da una generalizzata situazione di cannibalismo,altri costituiscono luoghi dove le persone si incontrano e partecipano ad assemblee aperte cercando di resistere all’assalto portato dallo  Stato e dal Capitale.

Oggi, gli spazi pubblici possono costituire luoghi in cui migliaia di proposte diverse possono emergere: dalla più promettente alla più sudicia.

Le piazze e i quartieri sono potenziali campi di battaglia in una società che è chiamata imperativamente a prendere una posizione: o in favore del cambiamento rivoluzionario e  all’autodeterminazione, o in favore del nuovo totalitarismo.

Il modo in cui ci organizziamo,  interveniamo e ci confrontiamo con le forze che soccorrono questo sistema e il suo sistema elettorale; il modo in cui ci scontriamo con i nemici della libertà,come ci rapportiamo con i campi di lavoro e il quartiere, sono questioni di esplorazione diretta e, soprattutto, di azione diretta.

Venerdì 8 Luglio, 19.30, Teatro Piccolo di Lofos Strefi (Exarchia, Atene)

Gruppo Comunisti Libertari

Fonte

Festa per un’aiuto economico per gli arrestati del 28 e 29 Giugno al fine di coprire le spese legali e le cauzioni

Comunicato dell’iniziativa di solidarietà di supporto economico agli arrestati durante lo sciopero generale del 28 e 29 Giugno :

Questa iniziativa è stata creata Venerdi 1 Luglio come solidarietà verso le persone arrestate. Il proposito della nostra iniziativa è quello di raccogliere  le alte spese delle cauzioni e delle spese legali imposte con tempi ricattatori in una settimana.

Agiamo in via indipendente e non siamo associati con l’assemblea popolare di Piazza Syntagma anche se non agiamo altresi in’contrapposizione con i loro sforzi di raccogliere fondi per aiutare gli arrestati .

Dovremmo ricordare che abbiamo partecipato all’assemblea popolare di piazza Syntagma, abbiamo letto il testo originale della nostra iniziativa e abbiamo girato sul posto con una scatola per raccogliere fondi.

Tuttavia, per ragioni ideologiche, abbiamo rifiutato di sottoporre il testo con una delibera in modo da essere ‘legittimato’ dall’assemblea della piazza e, infine essere inserito come loro procedura.

Un importo di 2.700 euro è stato raccolto finora dalle scatole che abbiamo fatto girare in vari eventi socio-politici, ma anche dai contributi spontanei.

Lo sforzo per gli aiuti finanziari continuerà con una festa Giovedi, 7 Luglio sulla collina di Strefi (Exarchia, Atene).

Cerchiamo di essere tutti lì!

NESSUN COMBATTENTE NELLE MANI DELLO STATO

Iniziativa di aiuto economico per gli arrestati del 28 e 29 Giugno

solidaridad2829@yahoo.gr

Atene: Aggiornamento riguardo gli arrestati tra i manifestanti della 48ore di sciopero

Sei degli arrestati durante la manifestazione del 28 giugno che sono stati incriminati, compariranno davanti al pubblico ministero venerdì 1 luglio.

I 17 arrestati il 29 giugno rimangono in stato di custodia cautelare. Giovedì mattina (30/6) sono stati trasferiti al tribunale di Evelpidon per comparire davanti ai giudici. Circa 100 persone, in solidarietà con gli arrestati, erano lì riuniti e sono stati attaccati da quattro squadre di polizia. Almeno 4 degli arrestati compariranno davanti al giudice venerdì 1 luglio, gli altri saranno giudicati lunedì 4 luglio.

Presidio di solidarietà presso i tribunali di Evelpidon
Venerdì 1/7: ore 9.00 / 12.00 (Edifici 7 e 9)
Lunedi 4/7: ore 9.00 (Edificio 9)

RILASCIO IMMEDIATO DI TUTTI GLI OSTAGGI DELLO STATO!
LA LOTTA PER LA DIGNITA’ E LIBERTA’ NON PUO’ ESSERE SOPPRESSA!

Saluto rivoluzionario a tutti i compagni all’ estero che sostengono la lotta in Grecia. SOLIDARIETA’ E’ LA NOSTRA ARMA.

Occupazioni della sede della prefettura in Chania (Creta) e del municipio di Serres (nord della Grecia)

Aggiornamento, 17 giugno: Entrambe le occupazioni sono finiti dopo le decisioni di assemblee. Una demo in solidarietà con i manifestanti arrestati del 15 giugno e contro la violenza di Stato è stato chiamato per il 17 giugno, alle ore 20.00 in piazza Eleftherias, a Serres.

Occupazioni e solidarietá con gli arresti degli ultimi giorni

Ieri, 15 giugno, l’assemblea popolare di piazza Agora in Chania ha deciso di continuare l’occupazione dela sede della prefettura. Nel loro comunicato la persone chiedono l’immediato rilascio di tutti gli arrestati nella manifestazione di ieri in Atene e dei manifestanti arrestati e imprigionati dopo lo sciopero generale dell’11 maggio. Hanno anche chiamato uno sciopero per il 16 giungo, alle ore 10:00 in piazza Agora.

Allo stesso modo, l’assemblea popolare di piazza Eleftherias in Serres ha cediso di continuare l’occupazione del Municipio, denunciando le politiche governative e la repressione della polizia e dimostrando solidarietá con tutti coloro che hanno deciso di scendere nelle strade. Una nuova assemblea popolare si terrá oggi alle 20:00 nel Municipio occupato.

IMC Napoli

15 giugno: Sciopero generale – Blocco del parlamento greco

L’assemblea popolare di Piazza Syntagma invita al blocco del parlamento
Il nuovo accordo del FMI non deve passare

Sul 11 giugno l’assemblea popolare di Piazza Syntagma ha annunciato l’invito al blocco del parlamento greco in vista del voto sul cosiddetto accordo di medio termine tra il governo greco e la troika (FMI/BCE/UE). Il nuovo accordo prevede selvaggi aumenti fiscali, l’ulteriore drastica riduzione dei salari e delle pensioni e il licenziamento di circa altri 100.000 dipendenti pubblici nei prossimi anni.

Il 15 giugno, data di sciopero generale, si prepara a diventare una fondamentale possibilità di bloccare la carica in avanti del neoliberismo nella Grecia.

più informazioni: IMC Napoli

Comunicato dei prigionieri del carcere di Korydallos

I prigionieri della prima sezione di Korydallos si sono ribellati e hanno fatto uscire questa dichiarazione:

“Noi, prigionieri della prima sezione della prigione di Korydallos ci ribelliamo oggi sabato 14 maggio 2011 e rifiutiamo il controllo di mezzogiorno e la chiusura delle nostre celle. Possiamo essere imprigionati per varie ragioni e non tutti abbiamo le stesse idee, ma questo non significa che non rimaniamo esseri umani. Ci interessiamo di tutto quello che succede fuori dal posto in cui siamo esiliati. Stiamo assistendo alle decisioni prese da una giustizia-prostituta che ha come magnaccia giudici e procuratori che danno anni di galera come fossero noccioline. E’ scontato dire che siamo al fianco di chi lotta contro la dittatura economica e per un mondo libero e giusto. Continue reading Comunicato dei prigionieri del carcere di Korydallos