Giù le vostre zampe da Indymedia Atene!

–per favore diffondete subito

Dal momento che l’attacco generalizzato a tutta la società in termini di diritti del lavoro, sociali e politici ha avuto una massiccia risposta la scorsa Domenica, 12-02, con il concentramento di centinaia di miglia di manifestanti in tutta la Grecia, il Potere gioca la sua ultima carta, quella di intensificare la repressione, per poter gestire la rabbia sociale.

Domenica mattina, decine di attivisti sono stati rapiti dallo Stato-terrorista, alcuni addirittura dalle loro case. Quattro dimostranti ateniesi, difensori del diritto alla vita, e non alla mera sopravvivenza, sono stati imprigionati prima del processo che potrebbe richiedere mesi prima del suo inizio. Altri sono stati perseguiti tre giorni dopo le proteste e le dimostrazioni in altre città Greche. Pochi giorni prima, sui canali televisivi e sui media, grande presenza dei politici, dirigenti collaboratori della Troika che sollevavano interrogativi sull’esistenza e sul funzionamento di Indymedia.

Con un’annuncio di Venerdì pomeriggio, 17/02, il Rettore del Politecnico di Atene mette in guardia il pubblico circa interruzioni di energia negli edifici universitari per motivi di “manutenzione”! Hanno trovato così un modo per imbavagliare athens.indymedia.org, tagliando l’energia elettrica. Hanno già lanciato attacchi informatici al server di Atene IMC domenica scorsa, 12/02, durante le grandi manifestazioni in tutto il paese.

Questo annuncio puzza di repressione di stato da chilometri di distanza., soprattutto se prendiamo in considerazione la sequenza degli eventi e delle pressioni della scosra settimana, con l’inasprimento dell’atteggiamento del regime. Questo odora di cattive notizie in vista della prossima mobilitazione di larghe parti della società, Domenica 19 Febbraio, dal momento che Atene IMC è uno dei pochi spazi dove gli eventi sono comunicati dai partecipanti senza mediazioni o distorsioni dei sottomessi media pubblici.

Ma continueranno a trovarci di fronte a loro.

P.S. Non abbiamo dimenticato, naturalmente, tutte le precedenti manipolazioni non repressive dello Stato, in coordinamento con i fascisti, anche allora, quando non hanno collaborato ufficialmente l’uno con l’altro e hanno mantenuto una certa formale distanza…

Da https://chat.koumbit.net si può accedere al canale IRC di Atene IMC per la diffusione immediata di aggiornamenti, scegliere un nickname distintivo su (Nicknames:) e digitare #athens nel campo (Channels)

Canzone anti autoritaria, basata su una poesia del 1978 della poetessa anarchica Katerina Gogou, riarrangiata dalla band Entropia

“25 Maggio”

Una mattina aprirò la porta,

e uscirò per le strade, come ho fatto ieri

E penserò a nient’altro

ma quel pezzo dal padre e dal mare

questi unici pezzi con cui mi hanno lasciato ;

e la città, la città che hanno lasciato a marcire, ed i nostri amici che sono andati perduti.

Una mattina aprirò la porta

e passerò direttamente nel fuoco

Vado fuori come ho fatto ieri,

gridando “fascisti!”

erigendo barricate e lanciando pietre,

con una bandiera rossa tenuta in alto, splende il sole.

Aprirò la porta_ e non è che ho paura –

ma, vedete, volevo dirti

che io non ce l’ho fatta in tempo

e che avete bisogno d’imparare

non scendere nelle strade senza nessuna arma

come ho fatto io; perchè non ho fatto in tempo,

altrimenti sparirete come ho fatto io, “così”, “vagamente”,

rotto in piccoli pezzi come il mare,

anni d’infanzia e striscioni rossi.

Una mattina apro la porta e svanirò via con il sogno della rivoluzione

all’interno della solitudine infinita delle strade che saranno in fiamme,

all’interno della solitudine infinita delle barricate di carta,

essere chiamati – non ci credo! – come “provocatori”.

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