Grecia: Poster sulla FAI/FRI

“Non dite che siamo pochi”
[Parole di Lee Kwang Su, dal comunicato della]
Federazione Anarchica Informale Italiana

Se le azioni sono i proiettili che lacerano la carne del mondo capitalista, allora le fondamenta teoriche, i pensieri e le sensazioni sono delle armi da fuoco rapido. Le azioni non accompagnate dai significati che le hanno ispirate sono momenti inconsistenti privi della possibilità di diffusione e appropriazione, mentre pensieri e idee non applicati alla pratica si trasformano in sterili discussioni dentro ai bar e degenerano in un’altra finzione ideologica.

Su queste fondamenta, i gruppi ribelli e le individualità hanno comunicato i loro attacchi formando la Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI/FRI). Una rete antiautoritaria informale internazionale di gruppi insorgenti e individualità autonome che applicano l’azione diretta e il sabotaggio contro lo Stato e il Capitale ma anche l’opposizione consapevole ad ogni relazione del Potere, che viene inculcata in ogni modo alla base della piramide sociale e convertita nella competizione piccolo-borghese e nell’invidia possessiva. La FAI unisce gli attacchi e le distruzioni in Italia, Gran Bretagna, Russia, Belgio, Finlandia, Olanda, Cile, Messico, Argentina, Perù, Bolivia, Indonesia e Grecia, orchestrando la polifonia delle esplosioni notturne in vista dell’UNIONE delle aspirazioni rivoluzionaria e dell’UNIONE della lotta per la libertà, creando dunque un oceano di dialettiche e comunicazioni tra gli anarchici d’azione.

LUNGA VITA ALLA FAI/FRI, LUNGA VITA ALL’ANARCHIA!

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